LE DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO DOMANDA ALL’INSEGNANTE : QUANTI ALUNNI DELLA CLASSE PRESENTANO DIFFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO PER LE QUALI RITIENE NECESSARIO RICHIEDERE UN AIUTO ESTERNO? CLASSE Prima Seconda Terza Quarta Quinta Prima Seconda Terza Percentuale media SCUOLA ELEMENTARE % 9,9 12 13,5 14,2 14,8 SCUOLA MEDIA % 2,5 SU 25 3,7 SU 25 22,8 24 24,1 12,88 5,5 SU 25 6 SU 25 23,4 = 5,8 SU 25 DA PROVE OGGETTIVE RISULTA CHE GLI ALUNNI CON DIFFICOLTÀ EFFETTIVE SONO MOLTO MENO DI QUELLI SEGNALATI DAI DOCENTI: Scuola elementare Alunni con D.S.A. In una classe di 25 alunni lettura 3.8 0,95 compr. testo 1.8 0,45 scrittura 4.1 1 14,2 - 3,9 = 10,3 calcolo 6 1,5 2.5 su 25 3.9 0,97 su 25 (tot. 3.5 su 25) CLASSE Area Quarta elementare media statistica: Totale alunni non DSA con difficoltà che richiedono aiuto esterno Scuola media classe Area Seconda media Alunni con D.S.A. lettura compr. testo 3.6 scrittura 4.5 calcolo 2 In una classe di 25 alunni Totale alunni non DSA con difficoltà che richiedono aiuto esterno 0.9 23.4 – 3.85 = 19.5 0.5 4.8 su 25 1.1 5.3 1.3 3.85 0.95 (tot. 5.8 su 25) Si aggiungono gli alunni con difficoltà per le quali i docenti non ritengono sia necessario un aiuto esterno. Un solo dato relativo alla scuola media: livelli D e E di matematica (calcolo) della vecchia scheda di valutazione (su 107 alunni di tre scuole diverse, esclusi i respinti e gli alunni disabili) Alla fine della prima classe: 19% 4.7 su 25 Alla fine della seconda classe: 29% 7.2 su 25 Alla fine della terza classe: 39% 9 su 25 ■ LE TIPOLGIE DI SITUAZIONI DI BAMBINI E RAGAZZI IN DIFFICOLTÀ NELL’APPRENDIMENTO SCOLATICO ■ A. - PROBLEMI CHE HANNO ALLA BASE UN DISTURBO O “DISTURBINO” SU BASE NEUROBIOLOGICA DSA E “DINTORNI” DISTURBO/“DISTURBINO” DI IPERATTIVITÀ DISTURBO/“DISTURBINO” DI ATTENZIONE/MEMORIA/CONCENTRAZIONE STILI DI APPRENDIMENTO E COGNITIVI SFAVOREVOLI (bassa intelligenza verbale) DISTURBO “NON VERBALE” DISTURBO LIEVE DEL LINGUAGGO (DSL) E LIEVE DISTURBO DELLO SPETTRO AUTISTICO B. - BAMBINI/RAGAZZI CHE “NON CI ARRIVANO TANTO…” (QI BASSO) C. - a. BAMBINI/RAGAZZI IN SITUAZIONE DI DEPRIVAZIONE SOCIOAMBIENTALE E LINGUISTICA - b. B/R CHE NON SANNO BENE L’ITALIANO D. - B/R CHE SI RITIRANO DALL’APPRENDIMENTO PER PARTICOLARI SITUAZIONI DI SOFFERENZA DELLA PERSONALITÀ ANCHE TEMPORANEE (FINO ALLA FOBIA SCOLARE) UN SINGOLO ALUNNO PUÒ APPARTENERE A PIÙ TIPOLOGIE IN PARTICOLARE IL RITIRO-SVOGLIATEZZA-BLOCCO È SEMPRE INCOMBENTE PER TUTTE LE TIPOLOGIE QUADRO GENERALE DELLE DIFICOLTÀ DI APPRENDIMENTO SCOLASTICO (Cornoldi ) Totale % Maschi % Femmin e% Disturbi Specfici dell’Apprendimento (DSA) 3-8* 4.5 3.5 Disturbi del Linguaggio (DSL) 2.5 1.5 1 Disturbi di Attenzione e Iperattività (ADHD) 6.25 5 1.25 2 1 1 Disabilità plurime 0.30 0.15 0.15 Sordità e ipoacusia 0.2 0.1 0.1 Basso rendimento scolastico 20 13 7 Tipologia Disturbi di personalità** * Il dato su cui si concorda attualmente per l’emergenza del disturbo in Italia oscilla tra il 3,5 e il 5% (le bambine con DSA sono approssimativamente 1/4 dei maschi). ** In questo contesto ci si riferisce a patologie gravi (al contrario Lingiardi, in “La personalità e i suoi disturbi” considera interessato da disturbi di personalità il 15-20% dei bambini e adolescenti e il 10-15% degli adulti!). ■ I DSA ■ L. N. 170 – 8/10/ 2010: NUOVE NORME IN MATERIA DI DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO IN AMBITO SCOLASTICO 1. I DSA: DEFINIZIONI. AI FINI DELLA LEGGE: SONO DISTURBI (CHE DANNO LUOGO A DIFFICOLTÀ) DISLESSIA: LEGGERE DIFFICOLTÀ NELL'IMPARARE A - DECIFRAZIONE DEI SEGNI LINGUISTICI CORRETTEZZA E RAPIDITÀ DELLA LETTURA DISGRAFIA: DIFFICOLTÀ NELLA REALIZZAZIONE GRAFICA DISORTOGRAFIA: DISCALCULIA: CALCOLO DIFFICOLTÀ NELLA TRANSCODIFICA DIFFICOLTÀ NEGLI AUTOMATISMI DEL E NELL’ELABORAZIONE DEI NUMERI I DSA SI MANIFESTANO - IN PRESENZA DI CAPACITÀ COGNITIVE ADEGUATE - IN ASSENZA DI PATOLOGIE NEUROLOGICHE - IN ASSENZA DI DEFICIT SENSORIALI I DSA POSSONO SUSSISTERE SEPARATAMENTE O INSIEME (L.G. DEL DM 12/07/11: O IN ASSOCIAZIONE AD ALTRI DISTURBI) - È EFFETTUATA DAL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE - È COMUNICATA DALLA FAMIGLIA ALLA SCUOLA - LE REGIONI IN CUI IL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE NON È IN GRADO DI GARANTIRE LA DIAGNOSI SPECIALISTICA POSSONO RICORRERE A STRUTTURE ACCREDITATE NELL’AMBITO DELLE PROPRIE RISORSE LA SCUOLA TRASMETTE APPOSITA COMUNICAZIONE ALLA FAMIGLIA PER GLI STUDENTI CHE CONTINUANO A PRESENTARE DIFFICOLTÀ DOPO ADEGUATE ATTIVITÀ DI RECUPERO DIDATTICO MIRATO INDIVIDUAZIONE PRECOCE: LE SCUOLE (COMPRESE LE SCUOLE DELL'INFANZIA) - DEVONO ATTIVARE INTERVENTI TEMPESTIVI - SULLA BASE DI PROTOCOLLI REGIONALI (ART.7) - PER INDIVIDUARE I CASI SOSPETTI DI DSA - PREVIA APPOSITA COMUNICAZIONE ALLE FAMIGLIE INTERESSATE TALE INDIVIDUAZIONE NON È UNA DIAGNOSI DI DSA 5. MISURE EDUCATIVE E DIDATTICHE DI SUPPORTO (L.170/11, ART.5) - - GLI STUDENTI CON DSA HANNO DIRITTO (ANCHE A LIVELLO UNIVERSITARIO) A PROVVEDIMENTI DISPENSATIVI E COMPENSATIVI LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE (NELL’AMBITO DELLE RISORSE DISPONIBILI A LEGISLAZIONE VIGENTE) GARANTISCONO: A) UNA DIDATTICA INDIVIDUALIZZATA E PERSONALIZZATA (FORME FLESSIBILI DI LAVORO SCOLASTICO) B) - STRUMENTI COMPENSATIVI: DISPONIBILITÀ DI TABELLE MEZZI DI APPRENDIMENTO ALTERNATIVI TECNOLOGIE INFORMATICHE - MISURE DISPENSATIVE: DISPENSA DA ALCUNE PRESTAZIONI NON ESSENZIALI AI FINI DELLA QUALITÀ DEI CONCETTI DA APPRENDERE c) LINGUE STRANIERE: STRUMENTI COMPENSATIVI CHE FAVORISCANO LA COMUNICAZIONE VERBALE - RITMI GRADUALI DI APPRENDIMENTO - POSSIBILITÀ DELL'ESONERO OVE RISULTI UTILE - D) ADEGUATE FORME DI VERIFICA E DI VALUTAZIONE - ESAMI DI STATO (CFR NORMATIVA MIUR) - DI AMMISSIONE ALL'UNIVERSITÀ - ESAMI UNIVERSITARI LE MISURE IN A), B), C) DEVONO ESSERE PERIODICAMENTE MONITORATE DM 12/07/11 E LG PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) CON L’INDICAZIONE 1) DELLE ATTIVITÀ DI RECUPERO INDIVIDUALIZZATO 2) DELLE MODALITÀ DIDATTICHE PERSONALIZZATE 3) DEGLI STRUMENTI COMPENSATIVI E DELLE MISURE DISPENSATIVE - DOCUMENTO VA ANCHE PREDISPOSTO – ENTRO IL PRIMO TRIMESTRE – UN DOCUMENTO, CHE PUÒ ESSERE LO STESSO PDP, CON LE SEGUENTI VOCI: - DATI ANAGRAFICI - TIPOLOGIA DI DISTURBO - ATTIVITÀ DIDATTICHE INDIVIDUALIZZATE - ATTIVITÀ DIDATTICHE PERSONALIZZATE - STRUMENTI COMPENSATIVI UTILIZZATI - MISURE DISPENSATIVE ADOTTATE FORME DI VERIFICA E VALUTAZIONE PERSONALIZZATE STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE PER GLI ALUNNI CON DSA: INDICAZIONI GENERALI - STRUMENTI COMPENSATIVI: SINTESI VOCALE REGISTRATORE VIDEOSCRITTURA CON CORRETTORE ORTOGRAFICO CALCOLATRICE TABELLE, FORMULARI, MAPPE CONCETTUALI - - MISURE DISPENSATIVE DA PRESTAZIONI RESE DIFFICOLTOSE DAL DISTURBO E CHE NON MIGLIORANO L’APPRENDIMENTO, NÉ DIFFERENZIANO I PERCORSI IN ORDINE AGLI OBIETTIVI: - - DISPENSA DALLA LETTURA AD ALTA VOCE ASSICURARE MAGGIOR TEMPO PER LE PROVE (INDICATIVAMENTE IL 30% IN PIÙ) COMPITI RIDOTTI, PER LE PROVE, MA DI CONTENUTO COMUNQUE SIGNIFICATIVO (SEGUONO INDICAZIONI MOLTO AMPIE E PUNTUALI PER I SINGOLI GRADI DI SCUOLA NELLE LG) IN ITALIA I DSA SONO IL 4 % (TRA IL 3 E IL 5%) (DI CUI 3-4 MASCHI E 1 FEMMINA) IN INGHILTERRA O IN OLANDA SONO L’8% = ANCHE IN ITALIA SONO 8 MA 4 RIMANGONO SUBCLINICI LA DIFFERENZA STA NEL DIVERSO RAPPORTO DI TRASCRIZIONE FONEMA-GRAFEMA NELLA MENTE DEL DISLESSICO I SEGNI GRAFICI SONO POCO DISTINTI: b d p q m n e a … E ANCHE I SUONI: bd fv d t… IL SOGGETTO DSA I FATICA A DECIFRARLI PERCHÉ IL SUPPORTO NEUROBIOLOGICO È POCO BRILLANTE - I SEGNI/SUONI SONO “IMPASTATI”: - E L’AUTOMATISMO NON SI FORMA MAI! DUNQUE: 1) L’ATTENZIONE È SEMPRE FOCALE 2) IL DISPENDIO ENERGETICO È MOLTO FORTE 3) LO SPAZIO MENTALE NE RESTA LIMITATO IN CASO DI DISLESSIA PIÙ SEVERA C’È UN PROBLEMA DI BRILLANTEZZA ANCHE 1. A LIVELLO DI RECUPERO LESSICALE 2. A LIVELLO MORFOSINTATTICO (ELEMENTI E LESSICO DI RACCORDO SINTATTICO) SI AGGIUNGE UN PROBLEMA DI MEMORIZZAZIONE DEGLI ELENCHI (MESI, TABELLINE, ECC.) E DELL’ORGANIZZAZIONE SEQUENZIALE PUÒ ESSERE INTERESSATA LA COSTRUZIONE IDEATIVA (STRUTTURAZIONE DEL PENSIERO) NE SOFFRE LA COMPRENSIONE (ANCHE DELLA COMUNICAZIONE ORALE COMPLESSA): IL B/R COMPLETA ANSIOSAMENTE, INDOVINA, ECC. L’ALUNNO CON DSA PROVA UN SENSO DI FATICA/OSTILITÀ DI FRONTE ALLA SCRITTURA: NON SONO CAPACE!! “INAPPETENZA”… PUÒ PRODURSI UN RITIRO CON CARATTERITICHE DI BLOCCO: LA REAZIONE NON È PROPORZIONALE AL PROBLEMA (“EFFETTO MULO”) – SVOGLIATEZZA DOCENTI:L’INVERSIONE CAUSALE SVOGLIATEZZADIFFICOLTÀ INVECE CHE DIFFICOLTÀ(DISTURBO)SVOGLIATEZZA È FREQUENTISSIMA IL 35% DEI B/R DSA SVILUPPA DEPRESSIONE (CONTRO L.1,08 NELLA POPOLAZIONE INFANTILE) IL COMPLESSO DEI COMPORTAMENTI MENTALI DISFUNZIONALI È MOLTO ARTICOLATO E NON RIGUARDA SOLO LA SCRITTURA PROBLEMA CENTRALE DEI DSA E DINTORNI (SUBCLINICI): INSUFFICIENTE AUTOMATISMO IN DIVERSE OPERAZIONI DI DECIFRAZIONE, MEMORIA, ECC. LA BASE NEUROBIOLOGICA NON MUTA NEL TEMPO: - MOBILITÀ - PLASTICITÀ - CAPACITÀ/RAPIDITÀ DELLE CONNESSIONI - QUANTITÀ DI SINAPSI, ECC. TENACIA DEI COMPORTAMENTI ERRATI O LENTI: ESEMPIO: PROBLEMA DI LATERALITÀ = CONFUSIONE DESTRA-SINISTRA PER NON SBAGLIARE DEVO MANTENERE LA VIGILANZA FARE/PENSARE UN GESTO ABITUALE CON LA DESTRA . POSSO INTERVENIRE SOLO “MANUALMENTE” IN ASSENZA DI AUTOMATISMO: L’ATTENZIONE DEVE ESSERE SEMPRE “FOCALE” LO SPAZIO MENTALE RISULTA RIDOTTO L’INVESTIMENTO ENERGETICO TENDE A ESAURIRSI RAPIDAMENTE QUESTO VALE PER: I DISTURBI NEUROBIOLOGICI MA ANCHE PER: LE SITUAZIONI INIZIALI DI APPRENDIMENTO LE SITUAZIONI CONFUSE, GLI ERRORI ABITUALI PER GLI ALTRI LE STESSE OPERAZIONI SI SVOLGONO CON BASSO LIVELLO DI ATTENZIONE PER GLI ASPETTI PROCEDURALI SPAZIO MENTALE PIENO DA DEDICARE AGLI ASPETTI CONCETTUALI BASSO LIVELLO ENERGETICO CONCRETE DIFFICOLTÀ DEL B./R. CHE PRESENTA DISORDINI TIPO DSA: DISCRIMINAZIONE FONOLOGICA E GRAFICA (E NUMERICA) RECUPERO LESSICALE MEMORIA E ORDINE DELLA RICOSTRUZIONE DELLE SEQUENZE SCRITTE E ORALI A LIVELLO DI: COLLEGAMENTI MORFOSINTATTICI LESSICALE CONTENUTI MEMORIA E ORDINE DEGLI ELENCHI E DELLE SEQUENZE ANCHE DI ISTRUZIONI E AZIONI ORGANIZZAZIONE DEL TEMPO NEL BREVISSIMO / BREVE / LUNGO TERMINE = ANTICIPAZIONE MENTALE DELLE SEQUENZE E DELLE DURATE BREVISSIMO - lettura parole - riga di testo - ecc. BREVE - ora di lezione - pomeriggio di compiti - ecc. LUNGO - settimana - mese - ecc. IL RISULTATO DI TUTTO QUESTO È CHE IL B./R. - SIA IN PRESENZA DI BASI NEUROBIOLOGICHE SIGNIFICATIVE - SIA PER DIFFICOLTÀ SU BASE SOLO “BIOGRAFICA” SALTA, SPARA IPOTESI COMPLETA “A SENSO” IN MODO AFFRETTATO E INVEROSIMILE PROCEDE PER ISOLOTTI DI SIGNIFICATO CAOS E APPROSSIMAZIONE = GALLEGGIAMENTO SENZA BUSSOLA NON SA RALLENTARE FREDDAMENTE (L’ATTEGGIAMENTO DELL’ARTIGIANO) IL B./R. SENTE (PERCEPISCE FISICAMENTE): UN IMMEDIATO SENSO DI FATICA E IMPOTENZA AD AFFRONTARE IL TESTO, IL PROBLEMA,ECC. (non ce la faccio!) UN “GRADINO”: UNA FORMA DI “INAPPETENZA” DELL’ORGANO MENTALE IL MATERIALE COGNITIVO SCRITTURA GLI STA DAVANTI COME UN CIBO ESTRANEO E INNATURALE FINO ALL’“ANORESSIA”…: IL BLOCCO DELLA DECIFRAZIONE SCRITTA E DELL’APPRENDIMENTO DI TIPO FORMALIZZATO / SCOLASTICO ■ IL RITIRO DALL’APPRENDIMENTO SCOLASTICO ■ SUBENTRANO SEMPRE ASPETTI EMOTIVI = DIFFICOLTÀ E INSUCCESSI GENERANO SOFFERENZAPER L’IDENTITÀ E SE VI SONO ALTRI MOTIVI DI SOFFERENZA PERSONALE HA LUOGO UN EFFETTO MOLTIPLICATORE = LA SITUAZIONE DI DIFFICOLTÀ VA A INNESTARSI SU: PROBLEMI DI AUTOSTIMA INSICUREZZA VERSO IL MONDO ESTERNO ATTACCAMENTO INSICURO NELLA VITA IN FAMIGLIA VISSUTI PASSATI O ATTUALI DI MALATTIA PROPRIA O DI FAMILIARI CONTINGENZE CRITICHE SUL PIANO EMOTIVO: GELOSIA PER UN FRATELLINO, ECC. CONFRONTI CON FRATELLI O SORELLE MODELLO CLIMA E STILE RIGIDO IN FAMIGLIA (TUTTO O NIENTE): CATTIVO RAPPORTO CON L’ERRORE, L’IMPERFEZIONE, ECC. LA MISCELA DELLE DIFFICOLTÀ CHE FANNO GRADINO CON MOTIVI DI SOFFERENZA DELLA PERSONALITÀ PUÒ GENERARE IL BLOCCO TENACIA DELL’ “EFFETTO MULO” TECNICAMENTE: “REAZIONE DI EVITAMENTO” SE VI SONO CONDIZIONI ALTE DI INCORAGGIAMENTO LA RISPOSTA DEL B./R. È DI FRONTEGGIAMENTO FIDUCIOSO SE LA SOGLIA DI SCORAGGIAMENTO È BASSA E L’AMBIENTE NON AIUTA ABBASTANZA, HA LUOGO IL RITIRO I COMPORTAMENTI REATTIVI SONO MECCANISMI DI DIFESA PERCIÒ SONO IMMEDIATI E NON PROPORZIONALI ALLA MINACCIA DAVANTI AL COMPITO COGNITIVO SCOLASTICO IL B./R. SENTE UN IMMEDIATO RITRARSI: SI DISATTIVA, SBADIGLIA, SI DISTRAE ENTRA IN UNO STATO DI ISOLAMENTO DALL’AMBIENTE CIRCOSTANTE DIMENTICA, RINVIA DIMENTICA LIBRI E QUADERNI HA PAURA, SI SENTE DENTRO AD UNA CATASTROFE PERMAMENTE SI ODIA, ODIA LA SCUOLA DICE BUGIE SI RIFUTA DI FARE DICE CHE NON CI CAPISCE NIENTE TIRA A CASACCIO, SPARA RISPOSTE SALTA DA UNA COSA ALL’ALTRA SI TRASCINA IN MODO DEL TUTTO INCONCLUDENTE NON CI PENSA E SI GIOCA SU ALTRI PIANI MA PUÒ AVERE UN ARIA MANSUETA E DIPENDENTE: NON SI ATTIVA, MA ESEGUE PASSIVAMENTE PUÒ CONTINUARE A LAVORARE DA BRAVO BAMBINO ANCHE SE SBAGLIA TUTTO (È UNA RISPOSTA DEPRESSA) O, AL CONTRARIO, PUÒ ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO DI INDIFFERENZA OSTENTATA E BALDANZOSA UNO STATO DI ECCITAZIONE MOTORIA DIVERSIVA, ECC. PUÒ AVERE UNA BUONA FIDUCIA IN SE STESSO = CAPACITÀ DI FRONTEGGIAMENTO (FUTURIZZA) SE IL B./R. ADOTTA RISPOSTE REATTIVE È PER IMPEDIRE O CONTRASTARE L’AVANZARE DELLA RISPOSTA DEPRESSA SAPPIAMO CHE IL 35% DEI DSA SONO DEPRESSI, CONTRO L’1,8 DELLA POPOLAZIONE INFANTILE GENERALE SI PUÒ SCOMMETTERE CHE QUESTO 1,8 È IN GRAN PARTE DI B./R. CHE VANNO ANCHE MALE A SCUOLA RICONOSCERE LE SITUAZIONI DI EVITAMENTO = LA PIGRIZIA È UN ECCESSO DI SICUREZZA: (PIÙ PRESENTE ALLA SEC. DI 2° GRADO) IL R. AMMINISTRA IL PROPRIO SUCCESSO GIOCANDO SUL MINIMO IMPEGNO E SULLA PRESUNTA CAPACITÀ DI RIMEDIARE LA SVOGLIATEZZA (EVITAMENTO) È INSICUREZZA: NON ESPORSI ALLA FRUSTRAZIONE DEL FALLIMENTO LA SVOGLIATEZZA NON È UN IMPEGNO INSUFFICIENTE MA UNA STRATEGIA (INCONSCIA O SEMIINCONSCIA E POI CONSCIA) ATTIVAMENTE VOLTA A DIFENDERSI A OLTRANZA DA SITUAZIONI DI “PERDITA” DI SÉ INVESTENDO ENERGIE TENDENZIALMENTE TOTALI = LA SVOGLIATEZZA REATTIVA VIENE DAL NUCLEO DEL SÉ A VOLTE C’È GIÀ UN PROBLEMA NUCLEARE DUE PROBLEMI NUCLEARI/TOTALI SONO SUPERIORI ALLA SOGLIA DI SOSTENIBILITÀ