RAPPORTO TRA PREPARAZIONE FISICA E TECNICO TATTICA NELL'ALLENAMENTO DELLA PALLAVOLO Alessandro Mattiroli La Pallavolo: • Attività caratterizzata da sforzi brevi ed intensi, con recuperi piuttosto lunghi • Attività ad impegno aerobicoanaerobico alternato con impiego di un’elevata percentuale delle masse muscolari corporee e con richieste distrettuali di forza elevate. Capacità condizionale primaria: LA FORZA Il pallavolista deve avere anche “doti”aerobiche Poco interessato appare il metabolismo lattacido, mentre quello aerobico risulta impegnato solo durante le fasi di recupero negli intervalli di gioco. La preparazione fisica nella pallavolo ha più obiettivi: • LA PRESTAZIONE • LA PREVENZIONE L'ALLENAMENTO DELLA FORZA nella pallavolo è importante perchè permette di sviluppare entrambi gli obiettivi della preparazione fisica QUINDI: preparazione fisica=forza PERCHÈ 1. Allena la PRESTAZIONE 2. garantisce PREVENZIONE (struttura forte ed equilibrata = giocatore solido e duraturo nel tempo) 3. Nel GIOVANILE è presupposto per l'insegnamento della tecnica Il preparatore nel volley deve innanzitutto essere un esperto di FORZA PALLAVOLO sport molto particolare esige 2 modelli prestativi ben differenti. Preparazione fisica: • Per LA PARTITA • Per L’ ALLENAMENTO L'ALLENAMENTO: • Necessita una grossa quantità di ripetizioni di gesti tecnici, che sono gesti che richiedono elevate produzioni di forza • Ha recuperi nettamente inferiori alla partita FORZA MOD. PREST. ALLENAMENTO??? 1 • Soprattutto nel giovanile dove si insegna la tecnica FORZA TECNICA Dalla forza dipende l'insegnamento della tecnica ESEMPI: • POSTURE DIFENSIVE (ACCOSCIATE, AFFONDI SU TUTTI GLI ANGOLI) • TUFFO • POSTURA RICEZIONE E RICHIESTA SPINTE GAMBE • CARICAMENTO SALTO DA FERMI • FORZA SPALLA • USCITE DA POSIZIONI "DI FORZA" E RIPARTENZE FORZA SQUAT TEST 1 TECNICA SQUAT TEST Possono imparare questi due giocatori allo stesso modo la tecnica??? 2 2 PREVENZIONE: • Al di sopra di un determinato numero di ore di allenamento tecnico deve necessariamente aumentare il lavoro di forza per proteggere le articolazioni dai traumi da sovraccarico ripetizioni necessità di cambiare anche la prep fisica, bisogna avere struttura forte e solida che "protegge" PREVENZIONE= • • • • Propriocettiva Stabilizzazione asse corporeo Equilibrio agonista antagonista Allungamento catena cinetica posteriore Sviluppo della FORZA Gli “Anelli Deboli”: • Ginocchia • Schiena • Spalla Le GINOCCHIA • I PROBLEMI DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI • Atlete di sport con azioni di salto e variazioni di direzioni hanno probabilità da 4 a 6 volte superiori di incorrere in traumi al ginocchio rispetto ai maschi • Il problema è molto frequente nella fase di rapida crescita staturo-ponderale • Le ragioni di tale fenomeno hanno tre componenti: ANATOMICHE, NEUROMUSCOLARI, ORMONALI. DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI Aspetti ANATOMICI non sono modificabili! Gli aspetti ORMONALI: • Conc. Di testosterone 10% dell'uomo • Le diverse fasi ormonali influenzano capacità di carico articolazioni, > estrogeni induce lassità legamentosa e diminuzione della stifness dei tendini (hewett 2000) • Nell'ovulazione, < degli estrogeni induce un aumento della forza e una diminuzione della capacità di rilassamento muscolare DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI L’IPERTROFIA NELL’ALLENAMENTO DELLA FORZA FEMMINILE È RILEVANTE… ANCOR PIÙ CHE NELL’UOMO DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI • L'80% degli infortuni al ginocchio senza contatto fisico!! • La maggior parte di questi avvengono dopo atterraggio da salto in condizioni di ginocchio varo o valgo • Causa di tipo NEUROMUSCOLARE: diversa attivazione del quadricipite rispetto al bicipite femorale nelle donne. Ischiocrurali nettamente inferiori e in ritardo di attivazione! DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI • l'attivazione anticipata del quadricipite aumenta lo stress sul legamento crociato, non sufficientemente compensato dalla carenza di forza e dal ritardo di attivazione dei muscoli ischiocrurali • La co-contrazione protettiva di muscoli agonisti e antagonisti dipende dalla repentina attivazione neuromuscolare. LASSITÀ LEGAMENTOSA e POCA STIFFNESS contrastano con la stabilità articolare! DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI • Dopo la maturazione si ha un aumento del rapporto estensori/flessori cioè i muscoli flessori sono molto più deboli degli estensori. Nelle giovani donne rapporto molto più sbilanciato rispetto che nei maschi della stessa età DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI • BISOGNA PERSEGUIRE IL POTENZIAMENTO DELLA MUSCOLATURA POSTERIORE DELLA COSCIA INSIEME AD UN APPRENDIMENTO DI UN AMMORTIZZAZIONE GRADUALE NELL'ATTERRAGGIO DAI SALTI DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI • L'accelerazione di questo squilibrio avviene nei momenti immediatamente precedenti e immediatamente successivi all'apparizione del menarca • Le bambine pre-puberi e post-puberi hanno atterraggi dai salti un minor piegamento e una maggiore adduzione • L'allenamento modifica le strategie di atterraggio in particolare aumenta la flessione del ginocchio e diminuisce le forze di reazione al suolo (hewett 1996) DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI • UNA RICERCA RECENTE SU GIOCATRICI DI PALLAVOLO CONFERMA CHE DOPO UN ALLENAMENTO SPECIFICO SI è OTTENUTA UNA DIMINUZIONE DELLA FORZA DI PICCO DEL 22% NELL’IMPATTO AL SUOLO E QUASI IL DIMEZZAMENTO DELL’ADDUZIONE (HERRINGTON 2011) DONNE E FORZA ALCUNE CONSIDERAZIONI • L'età prepuberale è l'età sensibile in cui applicare l'attività fisica, PARTICOLARMENTE CON SOVRACCARICHI, per avere il massimo della risposta di densità ossea nelle femmine • Quindi: lavoro strutturale e attività propriocettiva di salto e rimbalzo con una gradualità paziente che garantisce un sufficiente adattamento anche osteotendineo, che come noto è 4-6 volte più lento di quello muscolare Le GINOCCHIA IL LAVORO DI PROTEZIONE: • EQUILIBRIO TRA I VARI COMPARTIMENTI MUSCOLARI DELL'ARTO INFERIORE (DEBOLEZZA VASTO MEDIALE, FORZA ESTENSORI MA DEBOLEZZA E/O RIGIDITA' FLESSORI E ADDUTTORI) Le GINOCCHIA IL LAVORO DI PROTEZIONE STRUTTURALE: • Esercizi fondamentali ad angoli completi! • Lavoro monopodalico (affondi in particolare) • Esercizi analitici per i muscoli ischiocrurali • Forza su instabilità Esercizi analitici per i flessori Esercizi analitici per i flessori Le GINOCCHIA IL LAVORO DI PROTEZIONE CON L’ATTIVITÀ PROPRIOCETTIVA: • Forza su instabilità • Esercitazioni di salto e rimbalzo volte al controllo dell'atterraggio soprattutto monopodalico Le GINOCCHIA LA SCHIENA • I PROBLEMI LA SCHIENA IL LAVORO DI PROTEZIONE: • IL CORSETTO ADDOMINO-LOMBARE DEVE ESSERE FORTE ED ELASTICO, L'ADDOMINALE IN MANIERA PARTICOLARE DEVE ESSERE MOLTO ESTENSIBILE! È LA CERNIERA DELLA NOSTRA STRUTTURA; IL BARICENTRO DEVE ESSERE UN BLOCCO SOLIDO CHE FAVORISCE LA TRASMISSIONE DI FORZA DALLA PARTE ALTA ALLA PARTE BASSA DEL CORPO • MA DEVE ANCHE ESSERE ESTENSIBILE PER TUTTE LE AZIONI DINAMICHE DI PRE-STIRAMENTO DEL VOLLEY si deve puntare al rinforzo del corsetto addomino-lombare con esercitazioni dinamiche e statiche (CORE STABILITY + ESERCIZI CHE PREVEDANO MAX ALLUNGAMENTO E MAX ACCORCIAMENTO) LA SCHIENA PRIMA DOPO LA SCHIENA PRIMA DOPO LA SPALLA • I PROBLEMI (PATOLOGIE DA SOVRACCARICO DELLA SPALLA, CONFLITTI SUB ACROMIALI) SONO CAUSATI DA UNA DEBOLEZZA DELLA MUSCOLATURA POSTERIORE CHE FA SCIVOLARE LE SCAPOLE LATERALMENTE E VERSO L'ALTO LA SPALLA IL LAVORO DI PROTEZIONE: • RINFORZARE GLI EXRAROTATORI E I FISSATORI E STABILIZZATORI DI SCAPOLA ESERCIZI DI TRAZIONE CON IL CONTROLLO SCAPOLARE, ESERCIZI ANALITICI PER I FISSATORI DELLA SCAPOLA (TRAPEZIO MEDIO INFERIORE, ROMBOIDI) E MOLTO LAVORO SUGLI EXTRAROTATORI DELL'OMERO CHE CENTRANO LA TESTA LA SPALLA • E COMUNQUE Considerare SEMPRE che un’articolazione con un elevato grado di libertà come la spalla deve essere “fasciata” accuratamente da una buona struttura muscolare SU TUTTI I SUOI LATI. -1COME UTILIZZA LA FORZA IL PALLAVOLISTA MEZZI DI ALLENAMENTO DELLA FORZA • Un esercizio costituisce un mezzo di allenamento • Vengono definiti mezzi tutti gli esercizi che utilizzano svariate resistenze allo scopo di sviluppare tensioni muscolari diverse (che inducono i vantaggi tipici del potenziamento) MEZZI DI ALLENAMENTO DELLA FORZA MEZZI DI ALLENAMENTO DELLA FORZA PREPARAZIONE FISICA VOLLEY ESERCIZI GENERALI (ANALITICI E GLOBALI) E MULTIFORMI GENERALI CAUSA LA SPECIFICITÀ TECNICA DEL NOSTRO SPORT IL RESTO DEI MEZZI È COMPITO DELL'ALLENAMENTO CON LA PALLA CRITERI DI SCELTA DEI PROTOCOLLI DI LAVORO MEZZI GENERALI E MULTIFORMI • CATENE CINETICHE COMPLESSE (es. fondamentali per favorire la coordinazione intermuscolare) • Vincoli esecutivi indotti (multipower, pressa) • Dinamica esecutiva indotta (cybex) • Difficoltà esecutiva indotta (all'esercizio base inserisco varianti che ne determinano una difficoltà esecutiva) PREPARAZIONE FISICA NEL GIOVANILE Dei criteri di scelta selezioniamo: • Catene cinetiche complesse • Vincoli esecutivi indotti (utili nella prima fase dell'apprendimento della pesistica) -2ASPETTI METODOLOGICI LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO • L'ESPRESSIONE DI FORZA CHE PIÙ QUALIFICA NELLA PALLAVOLO È IL SALTO • IL SALTO SI BASA SU MECCANISMI DI FORZA LEGATI ALLO STIRAMENTO (SOLO NEL MURO A LETTURA SALTO IN CONCENTRICO PURO DI SOLA FORZA ESPLOSIVA) LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO • LA QUALITÀ CHE DETERMINA LA "REATTIVITÀ" DEI MUSCOLI È LA STIFFNESS, CIOÈ LA RIGIDITÀ DEL COMPLESSO MUSCOLO TENDINEO CHE PERMETTE DI PASSARE PIÙ RAPIDAMENTE DALLA FASE ECCENTRICA A QUELLA CONCENTRICA LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO ATTENZIONE!!!! • NEL SALTO CON CONTROMOVIMENTO SI SALTA DI PIÙ NON PERCHÉ SI SFRUTTA L'ELASTICITÀ E IL RIFLESSO MIOTATICO MA SEMPLICEMENTE PERCHÉ SI HA PIÙ TEMPO PER SPINGERE. L'ELASTICITÀ MUSCOLARE E IL MECCANISMO RIFLESSO VENGONO UTILIZZATI EFFETTIVAMENTE NEL DROP JUMP. INFATTI • LA DONNA SFRUTTA QUESTO PICCOLO PRE BALZELLO PROPRIO PER UTILIZZARE L'ELASTICITÀ ACCUMULATA NELLE VARIE STRUTTURE AL FINE DI SALTARE DI PIÙ. • SENZA IL TESTOSTERONE HA MENO F0 E ACCELERAZIONE LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO FORZA E SALTO, CLASSIFICAZIONE FATTA SU STUDI SOLO NEL "MONDO PALLAVOLISTICO" CON L'OPTOJUMP: • • • • REATTIVO REATTIVO-ELASTICO FORTE-ELASTICO FORTE LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO • A livello giovanile possiamo sapere se un atleta fa parte della prima categoria, ma non possiamo sapere nulla riguardo alle altre! • Possiamo identificare anche a occhio con un semplice test: 2 cmj consecutivi L'ATLETA “REATTIVO” Va incontro molto presto a uno stato di fatica neuromuscolare, ovvero va allenato con: →N° ripetizioni molto inferiore rispetto all'atleta forte →con recuperi più alti →Con angoli di contromovimento anche superiori al ½ squat • Devo stare attento a non creare "stanchezza neuromuscolare" LA FORZA NEL MODELLO PRESTATIVO nella pallavolo, non avendo tempo necessario a disposizione per cambiare in maniera drastica la forza Lavoro sull'esaltazione delle caratteristiche neuromuscolari dell'atleta LA FORZA RELATIVA NELL'APPRENDIMENTO DELLE TECNICHE • Con giocatori alti sicuramente vi è più difficoltà nella costruzione dei movimenti tipici delle tecniche pallavolistiche (vedi accosciate e affondi) • Maggiori difficoltà coordinative dovute anche alla mancanza di forza LA FORZA RELATIVA NELL'APPRENDIMENTO DELLE TECNICHE • CON GIOCATORI LONGITIPI: → tendenzialmente svantaggiati sul piano coordinativo → caratterizzati da tempi di apprendimento tecnico molto variabili ed eterogenei → > lavoro analitico nella tecnica per garantire alto numero di ripetizioni LA FORZA RELATIVA NELL'APPRENDIMENTO DELLE TECNICHE • Il lavoro fisico deve innanzitutto rendere l’atleta in grado di sopportare questo altissimo numero di ripetizioni del lavoro analitico e sintetico di tecnica: → grande lavoro sulla prevenzione e quindi su struttura e stabilizzazione dell’asse corporeo → molto tempo verrà dedicato alla costruzione dei range articolari funzionali (accosciata e affondi) e allo sviluppo della forza su tutto il range articolare LA FORZA RELATIVA NELL'APPRENDIMENTO DELLE TECNICHE • CON GIOCATORI NORMOTIPI: → tendenzialmente caratterizzati da capacità di controllo motorio e di apprendimento tecnico proporzionale ai valori di forza relativa e funzionale espressi → facilitati da processi di insegnamento variamente complessi ma costantemente applicati al gioco → lavoro analitico ma anche globale di verifica costante LA FORZA RELATIVA NELL'APPRENDIMENTO DELLE TECNICHE • Il lavoro fisico deve innanzitutto rendere l’atleta in grado mantenere i livelli di forza relativa molto alti: → controllo del peso e della massa grassa → aumento importante dei livelli di forza sugli esercizi fondamentali come squat, affondi e calf ma soprattutto negli esercizi più funzionali come la girata → valutazione prestativa costante (val.salto) DIFFERENZE MASCHILE/FEMMINILE Le differenze nella forza muscolare causa aumento massa muscolare, sono dovute al testosterone, un ormone androgeno i cui livelli sono decisamente diversi nei due sessi : i valori normalmente variano nell'uomo a seconda dell'età: • prima dello sviluppo fra 0,1 e 5 ng/ml, • nell'età adulta fra 4,5 e 8,5 ng/ml, • oltre i 60 anni fra 1 e 5 ng/ml. • Nella donna variano nella fase follicolare fra 0,25 e 0,35 ng/ml, • nella fase preovulatoria fra 0,33 e 0,47 ng/ml, • nella fase luteinica fra 0,30 e 0,40 ng/ml, • durante la menopausa fra 0,25 e 0,35 ng/ml). DIFFERENZE MASCHILE/FEMMINILE • Le caratteristiche contrattili dei muscoli del’uomo sono migliori di quelle della donna , come pure il controllo neuromuscolare e la capacità di coordinazione (Davies e coll.1986). • Gli uomini hanno maggiore potenza muscolare nelle gambe, espressa in kg, rispetto alle donne, quando il carico da spostare è basso. La differenza scompare quando si usano carichi elevati (Bosco e coll.19951996). DIFFERENZE MASCHILE/FEMMINILE • La forza max isometrica è del 30% inferiore nella donna rispetto all’uomo, la forza rapportata però alla massa magra comporta valori di forza uguali tra i 2 sessi. • La forza max aumenta nello stesso modo sia nell’uomo che nella donna, la differenza è che con queste dopo 7 settimane al massimo devono cambiare strategia di lavoro (hakkinen). • La forza max è determinante nelle donne, in queste la correlazione tra forza max e forza esplosiva è elevata (più che negli uomini) (hakkinen). La prestazione nella pallavolo femminile ha stretta correlazione con il livello di forza massima. DIFFERENZE MASCHILE/FEMMINILE Bisogna riuscire a stabilizzare e mantenere alti i livelli di forza massima raggiunti Nella donna la forza massima è molto più legata alla sezione trasversale del muscolo, quindi molto più al fattore ipertrofia DIFFERENZE MASCHILE/FEMMINILE • La donna deve continuare a stimolare l'ipertrofia e lo strutturale e non abbandonarlo mai anche quando si fanno periodi dove si allenano maggiormente le qualità neuromuscolari GRAZIE PER L'ATTENZIONE ALESSANDRO MATTIROLI - preparatore fisico club italia e nazionali juniores e pre juniores femminili -