Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Ulrich Lips Guida alla diagnosi precoce e alle procedure nello studio medico Stiftung Kinderschutz Schweiz Fondation Suisse pour la Protection de l’Enfant Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Ulrich Lips Guida alla diagnosi precoce e alle procedure nello studio medico Stiftung Kinderschutz Schweiz Fondation Suisse pour la Protection de l’Enfant Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia 4 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Impressum Impressum Edito da Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia Casella postale 6949 | 3001 Berna www.kinderschutz.ch Anche voi potete dare il vostro contributo: conto corrente postale 30-12478-8 Autore Dr. med. Ulrich Lips, libero docente, specialista FMH in medicina dell’infanzia e dell’adolescenza, responsabile del gruppo di protezione dell’infanzia e del consultorio per l’aiuto alle vittime presso le cliniche pediatriche universitarie di Zurigo. Direzione del progetto Mirjam Rotzler, Fondazione Svizzera per la Protezione dell’ Infanzia Progettazione e produzione raschle & kranz | Atelier für Kommunikation, Berna (progettazione) Rolf Lüthi Übersetzungen AG Berna (traduzione) Dr. med. Myriam Caranzano-Maitre, Fondazione ASPI (adattamento e revisione) Stämpfli Publikationen AG, Berna (stampa) Prima edizione in lingua tedesca: marzo 2011 © 2011 | Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia Tutti i diritti riservati La presente pubblicazione può essere scaricata in formato pdf in lingua tedesca, francese e italiana, dal sito: www.kinderschutz.ch Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia L’autore L’autore Al termine delle varie scuole e degli studi universitari presso la facoltà di medicina a Zurigo, Ulrich Lips supera l’esame di stato nel 1974. Dal 1975 al 1979 si perfeziona a Bülach, Winterthur e Zurigo e diventa specialista FMH in medicina dell’infanzia e dell’adolescenza. Dal 1980 al 1983 è capo clinica presso la clinica di neonatologia dell’ospedale universitario e presso l’ospedale pediatrico di Zurigo. Dal 1983 al 1988 ha uno studio pediatrico privato a Zurigo-Hottingen. Dall’1.6.1988 Lips è primario della clinica pediatrica – di cui è anche vicedirettore dal 2007 – per volontà del Prof. Dr. med. Andreas Fanconi, al tempo direttore della stessa clinica. Dal 1988 Lips dirige il gruppo per la protezione dell’infanzia dell’ospedale di Zurigo, gruppo che dal 1994 è incaricato dell’assistenza alle vittime di reati di violenza (LAV). Questo gruppo è oggi in Svizzera la maggiore istituzione medica nel settore dei maltrattamenti infantili e della protezione dell’infanzia; con un team interdisciplinare di 12 persone, il gruppo si occupa ogni anno di oltre 400 bambini e ragazzi. Dal 1992 al 2007 Lips presiede il gruppo di lavoro per la protezione dell’infanzia della Società Svizzera di Pediatria, il quale coor- dina le misure di protezione dell’infanzia nelle cliniche pediatriche svizzere, emana direttive e conduce statistiche sull’intero territorio svizzero. Ulrich Lips è autore o co-autore di pubblicazioni specializzate sui temi della sindrome del bambino scosso e della qualità di vita a seguito di maltrattamenti infantili. Come membro del comitato (dal 1993 al 2000) della Fondazione svizzera bambini e violenza, Lips è autore del video per la prevenzione della sindrome del bambino scosso (1997). Nel 1996 Lips è membro fondatore della Commissione per la protezione dell’infanzia del cantone Zurigo (la prima commissione del genere in Svizzera) e ne farà parte fino al 2010. In qualità di membro di tale commissione, partecipa (2000 / 2004) alla redazione della pubblicazione «Leitfaden zur Standardisierung des Verfahrens in Fällen von Kindsmisshandlung» (linee guida per la standardizzazione della procedura in caso di maltrattamento infantile). Nell’ambito del programma nazionale di protezione dell’infanzia 2010 - 2020 della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia, Lips presiede il gruppo di lavoro (2007/08) per il riconoscimento precoce dei sintomi di violenza nei bambini piccoli, dando poi origine alle presenti linee guida. 5 6 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Premessa FMH Premessa FMH La nascita di un bambino è un evento stupendo e l’inizio dello sviluppo di un nuovo essere umano. Inizia l’infanzia, periodo della vita che dal 1989 è protetto dalla convenzione ONU sui diritti del bambino. Durante questo periodo i bambini crescono, imparano, giocano e possono svilupparsi. Perciò il diritto al tempo libero, al gioco e al riposo sono ancorati nella Convenzione tanto quanto il diritto alla privacy, ad una famiglia, alle cure parentali e ad una dimora sicura. Per noi questi principi sono ovvi, ma spesso non sono rispettati. Maltrattamenti, abusi, trascuratezza e discriminazioni dei bambini sono presenti in ogni paese e a tutti i livelli socio-culturali o economici, anche da noi. Malgrado il loro bisogno di protezione, i bambini sono vittime di violenze fisiche e psicologiche, con gravi conseguenze per il corpo e per l’anima che in molti casi rischiano di rovinare in modo duraturo il futuro dei bambini coinvolti. Lo sviluppo e la maturazione di questi bambini sono turbati o addirittura danneggiati. Essi si portano appresso un grande peso, un fardello con il quale sarà più difficile o addirittura impossibile percorrere certe strade. Molte cose si complicano nella vita di questi bambini e richiederanno sforzi maggiori. Anche da noi vivono bambini che purtroppo sono costretti a portare questo fardello. In Svizzera la Convenzione sui diritti dell’infanzia è entrata in vigore nel 1997, ma la sua applicazione non è ancora coordinata. Nei primi anni di vita i bambini sono immersi completamente nel contesto famigliare. Spesso è proprio in questo quadro privato che hanno luogo i maltrattamenti. Uno dei contatti regolari più importanti al di fuori della famiglia avviene grazie ai controlli preventivi di routine e a tutte le altre consultazioni mediche. I medici, e anche gli altri gruppi professionali del sistema sanitario, assumono quindi un ruolo importante, potendo riconoscere precocemente la messa in pericolo dell’integrità del bambino. Ma quando è davvero presente un pericolo? Quali sono i segnali? Come si può aiutare il bambino coinvolto? A volte ci si muove su un campo minato quando si tratta di distinguere i segnali di pericolo per l’integrità del bambino dai sintomi normali e dalle fasi di sviluppo individuali. Questa guida, commissionata dalla Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia, permette di fare chiarezza. Essa tematizza i fattori di rischio, la Indice trascuratezza e i sintomi dei maltrattamenti sui minori, spiega come comportarsi con i genitori, fa riferimento alla situazione giuridica in Svizzera e mostra le possibilità di sostegno per i professionisti. La FMH sostiene gli sforzi della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia: i bambini devono essere protetti dai pericoli, dalla trascuratezza, dagli abusi e da ogni tipo di violenza. Perciò consigliamo questa guida come strumento importante di uso quotidiano, per offrire precocemente aiuto e protezione ai bambini in pericolo e per poter dare sostegno alle madri e ai padri coinvolti. Affinché sempre più bambini possano crescere, come è loro diritto, sereni e senza pesanti fardelli da portare. Dr. med. Jacques de Haller Presidente della FMH Dr. med. Christine Romann Membro del comitato centrale della FMH Responsabile della divisione promozione della salute e prevenzione Impressum...................................................4 L’autore.........................................................5 Premessa FMH............................................6 Indice ...........................................................7 Premessa della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia..................8 A cosa serve questa guida?......................10 Prima parte.............................................11 Definizioni e forme di maltrattamento...11 Fattori di rischio.......................................14 Reperti fisici...............................................15 Comportamenti particolari.....................24 Documentazione.......................................26 Procedure...................................................27 Situazione legale in Svizzera...................30 Seconda parte.........................................33 Pediatri e medici generalisti che curano i bambini...............................33 Psichiatri per bambini e adolescenti......34 Chirurghi pediatrici.................................34 Dermatologi...............................................35 Otorinolaringoiatri (ORL)........................37 Levatrici, ginecologi e neonatologi.........38 Dentisti.......................................................41 Generalisti e altri medici che non si occupano di bambini...................42 Il ruolo dell ’assistente di studio medico.......................................43 Informazioni complementari e di approfondimento ............................ 44 7 8 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Premessa della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia Premessa della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia Cari medici La Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia, attiva a livello nazionale, si impegna in ogni parte del nostro Paese affinché i bambini possano crescere nella nostra società in piena dignità, per far sì che i loro diritti siano rispettati e la loro integrità tutelata. A questo scopo la Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia cerca di individuare le cause della violenza e di contrastarle. In Svizzera però, molti bambini continuano a subire maltrattamenti, abusi e trascuratezza. Con questa guida la Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia vuole mettere a disposizione dei medici uno strumento pratico per aiutarli a riconoscere le violenze il più precocemente possibile e per intraprendere i passi necessari per fermarle. Infatti, proprio voi, cari medici, avete una funzione chiave nello sviluppo dei bambini a rischio. La vostra capacità di reagire in modo rapido e competente alla messa in pericolo (reale o presunta) di un bambino, sarà in molti casi determinante per definire se il bambino riceverà la protezione necessaria e/o i genitori l’aiuto di cui hanno bisogno per scongiurare il pericolo. In assenza di una reazione, il pericolo può aumentare e ne possono conseguire danni permanenti. Quando voi medici entrate in contatto con un bambino, solitamente avete sempre anche un contatto con uno dei genitori. Grazie a questa combinazione possono essere riconosciuti non solo i sintomi di violenze e trascuratezza nel bambino, bensì il bambino può essere reso cosciente dei propri diritti, ad esempio del fatto che egli non deve subire maltrattamenti. D’altro canto, grazie al contatto con i genitori, voi potete anche accennare alle situazioni di stress come fattore di rischio per i maltrattamenti e la trascuratezza dei bambini, nonché discutere delle risorse esistenti e delle possibilità di sostegno. Non esistono per la Svizzera cifre affidabili sulle proporzioni della violenza sui lattanti e sui bambini. Il gruppo di protezione dell’infanzia della clinica pediatrica di Zurigo, nato nel 1969 e quindi il più anziano in Svizzera, negli ultimi anni ha preso atto di un aumento dei casi sospetti e dei casi confermati di maltrattamento sui bambini. Anche se il numero di casi non indica neces- Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Premessa della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia sariamente un eventuale aumento della violenza sui bambini, il chiaro aumento di casi sospetti lascia supporre almeno un aumento della disponibilità alla segnalazione. La sensibilità dell’opinione pubblica e dei gruppi specialistici sembra essere accresciuta. La qualità delle segnalazioni è determinante per poter accertare concretamente i maltrattamenti sui bambini. Per garantire questa qualità è essenziale mettere a disposizione degli specialisti informazioni mirate, ad esempio su come determinare se i sospetti riguardo ad un caso siano fondati o in che momento è opportuno interpellare l’autorità di protezione dell’infanzia (autorità tutoria) o effettuare dei chiarimenti presso un gruppo di protezione dell’infanzia di un ospedale. È anche importante che i professionisti sappiano come comportarsi con i presunti autori dei maltrattamenti; è pure essenziale che il ruolo dei professionisti coinvolti sia ben definito e delimitato in rapporto al lavoro dell’autorità tutoria, dei consultori per le vittime e dei gruppi di protezione dell’infanzia, affinché il bambino ottenga una protezione efficace. Questa guida dà risposte precise a tutte queste domande. Questa guida è stata redatta dal Dr. med. Ulrich Lips, cofondatore e direttore del gruppo di protezione dell’infanzia degli Ospedali Universitari e Pediatrici di Zurigo. È grazie al suo instancabile lavoro per il bene del bambino, al suo enorme bagaglio di esperienze e alle sue conoscenze riguardanti la protezione dell’infanzia che questa guida ha potuto vedere la luce. In nome della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia, ringrazio Ulrich Lips con tutto il cuore per la sua opera tanto preziosa e per la collaborazione fruttuosa con la nostra fondazione. A voi, cari lettori, auguro buone decisioni durante la difficile attività quotidiana di medico e vi ringrazio per il vostro contributo alla protezione dei bambini! Jacqueline Fehr, Presidente Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia 9 10 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Introduzione | A cosa serve questa guida? A cosa serve questa guida? I maltrattamenti sui minori sono frequenti. Anche se per diversi motivi mancano statistiche precise (dati sommersi, definizione dei casi, ecc.), i fatti parlano chiaro: secondo stime prudenti, il 10 – 20% dei bambini 1 ha subito una delle varie forme di maltrattamento prima del diciottesimo compleanno. Questi bambini li vediamo tutti i giorni nel nostro studio medico e all’ospedale per diversi disturbi, malattie, incidenti, per le visite regolari di routine e per le vaccinazioni, così come i loro coetanei che non sono stati maltrattati. Dovremmo essere in grado di riconoscerli come bambini maltrattati, dato che in questo modo potremmo migliorare nettamente la loro salute e la loro qualità di vita, sia nel presente, sia per la loro vita futura di adulti. Questa guida non è un piccolo manuale sul maltrattamento infantile e sulla protezione dell’infanzia. Perciò rinun- 1 ceremo a entrare troppo nel dettaglio o a fornire un elenco bibliografico. Questa guida è pensata per voi medici provenienti dalle specializzazioni più diverse, che avete poca dimestichezza con questo tema. Sarà utile a voi, ma anche alle vostre assistenti di studio medico, per riconoscere i casi di maltrattamento infantile compiuti e anche le situazioni sospette o di rischio. Inoltre, vi mostrerà diverse possibilità di approccio al problema. Nella prima parte troverete informazioni generali riguardo al fenomeno del maltrattamento infantile e su come comportarsi; la seconda parte offre informazioni complementari per i medici di diversi campi di specializzazione che sono confrontati direttamente o indirettamente con il tema del maltrattamento infantile, in quanto trattano dei bambini o perché hanno dei pazienti adulti con figli. Con il termine «bambini» si intendono bambini e giovani fino al diciottesimo compleanno (definizione giuridica vigente), sia maschi che femmine. Per facilitare la lettura abbiamo utilizzato la forma maschile: naturalmente con «bambini» intenderemo sempre sia i maschi che le femmine. Ciò vale anche in generale per i nomi delle professioni, ecc. Prima parte Definizioni e forme di maltrattamento Nel campo medico si è affermata la suddivisione del maltrattamento infantile in 5 forme »» Maltrattamento fisico »» Abuso sessuale (sinonimi: violenza sessuale, maltrattamento sessuale, sfruttamento sessuale) »» Maltrattamento psicologico »» Trascuratezza o negligenza »» Sindrome di Münchhausen per procura In altri campi (scienze sociali, diritto civile) si trovano altre forme di maltrattamento, in aggiunta o in sovrapposizione »» Maltrattamento dovuto a conflitto di autonomia »» Maltrattamento dovuto ad adulti che si contendono il bambino »» Maltrattamento istituzionale »» Maltrattamento o violenza strutturale La suddivisione in queste diverse forme di maltrattamento ha un senso a livello statistico e didattico, ma è poco rilevante nella pratica: quasi sempre si sommano più di una forma di maltrattamento e le diverse forme di maltrattamento si sovrappongono. Definizione di maltrattamento sui minori Il maltrattamento infantile è il danneggiamento non casuale, conscio o inconscio, fisico o psicologico/emozionale (causato da un comportamento attivo o da omissione), compresa la non soddisfazione dei bisogni del bambino, da parte di persone (genitori, altri educatori, terzi), istituzioni e servizi sociali, che conduce a disturbi dello sviluppo, a lesioni o alla morte. 12 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Definizioni e forme di maltrattamento Le diverse forme di maltrattamento sui minori Maltrattamento fisico Si tratta di un ampio spettro di colpi, bruciature, scottature, contusioni, ferite da taglio e scuotimenti inflitti a un bambino. Quali lesioni gravi bisogna citare le lesioni del parenchima cerebrale, gli ematomi subdurali, le emorragie della retina e anche le lesioni agli organi del torace e dell’addome. La combinazione di lesioni risalenti a epoche diverse (in caso di un unico trauma in anamnesi) indica traumi avvenuti in episodi diversi. Trascuratezza o negligenza I bisogni del bambino non vengono soddisfatti, ad esempio per quanto riguarda l’alimentazione, l’igiene, i vestiti, l’educazione o la cura del bambino. La trascuratezza si può anche manifestare come un disturbo della crescita non dovuto a fattori organici. Essa può avvenire in maniera conscia o inconscia. Maltrattamento psicologico/emozionale Le persone responsabili per l’educazione del bambino hanno un atteggiamento negativo distruttivo continuato nel tempo con denigrazioni ripetute (insulti, umiliazioni, mortificazioni, intimidazioni verbali). Al bambino vengono attribui­ te qualità negative che diminuiscono la sua autostima in maniera permanente. Contemporaneamente il bambino viene privato di qualsiasi aspettativa positiva riguardo al suo futuro. Attualmente, la forma di maltrattamento psicologico più frequente è la violenza domestica che costringe i bambini a essere esposti alle dispute verbali, psicologiche o fisiche dei loro genitori. Abuso sessuale Atti esibizionistici in presenza di bambini, pornografia con bambini, masturbazione con un bambino, palpamento delle parti intime del bambino, penetrazione (vaginale / anale / orale). Le vittime sono sia bambini sia bambine, spesso ancora in tenera età. Gli autori (uomini e donne) di questi atti provengono in gran parte dal tessuto sociale vicino al bambino. Raramente sono presenti reperti fisici inequivocabili. Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Definizioni e forme di maltrattamento Sindrome di Münchhausen per procura Genitori (per lo più madri), che solitamente godono di una reputazione molto positiva presso il personale medico, inventano sintomi che il loro figlio, a quanto dicono, dovrebbe avere (febbre, crampi, emorragie, ecc.) o li provocano con le più svariate manipolazioni. Entrambe le cose causano numerose analisi e interventi medici inutili. La madre è posta così al centro dell’attenzione come persona di riferimento preoccupata per suo figlio che soffre di una malattia sconosciuta e che di conseguenza non può essere aiutato. In questo modo ottiene un guadagno di attenzioni secondario alla «malattia» di suo figlio. Anche le richieste di operazioni inutili fanno parte di questo capitolo. »» cfr. capitolo «Otorinolaringoiatri», pagina 37 Maltrattamento dovuto ad un conflitto di autonomia Difficoltà a gestire i conflitti che scaturiscono nel momento in cui i figli, crescendo, si staccano dai genitori. Maltrattamento dovuto a genitori che si contendono i figli Nelle statistiche mediche questa forma di maltrattamento rientra nella categoria del maltrattamento psicologico. Il bambino è conteso, solitamente dai genitori in situazioni di disaccordo, separazione o divorzio. A causa dell’incapacità di dialogare degli adulti, il bambino viene coinvolto nel conflitto e spesso anche strumentalizzato dalle due parti per i propri scopi, producendo dei danni psicologici nel bambino. Questo concerne in particolare i bambini piccoli che sono combattuti e che vivono un conflitto di lealtà nel tentativo di farsi un’opinione in merito alla situazione dei loro genitori. Maltrattamento/violenza strutturale La violenza strutturale rende i bambini vittime di strutture sociali insensibili all’infanzia o perlomeno non conciliabili con l’infanzia (per esempio la povertà, il traffico stradale, l’inquinamento ambientale). Questo tipo di danni sui minori è chiaramente comprensibile, ma è difficile da quantificare e amplia il concetto del maltrattamento infantile a una dimensione illimitata, tanto da rendere dei dati statistici a priori impossibili. 13 14 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Fattori di rischio Fattori di rischio Le cause del maltrattamento infantile sono sempre molteplici; un maltrattamento non è mai il risultato di un solo fattore di rischio o di stress. La somma di diversi fattori di rischio porta ad una situazione di pressione eccessiva con un abbassamento della soglia di tolleranza allo stress, perdita di controllo e incapacità di comprendere e/o di soddisfare i bisogni del bambino. Ciò vale per tutte le forme di maltrattamento, fatta eccezione per l’abuso sessuale, per il quale il profilo degli autori è completamente diverso. I fattori di rischio più comuni sono »» Isolamento sociale, emarginazione, esclusione »» Difficoltà finanziarie (situazione lavorativa/abitativa) »» »» »» »» »» »» »» »» »» Gravidanza indesiderata Maternità molto precoce Rapido susseguirsi di gravidanze Insicurezza a livello sociale e/o emozionale/affettivo Esperienza personale di abuso Tossicodipendenza e alcolismo Malattie psichiche / situazioni psichiche particolari (depressione post-parto) Malattia cronica di uno dei genitori Deliquenza da parte di uno dei genitori »» Conflitti di coppia, situazioni di separazione o di divorzio »» Violenza domestica »» Accettazione di punizioni fisiche come strumento educativo »» Aspettative esagerate da parte dei genitori »» »» »» »» »» »» »» Parti plurigemellari Neonati molto prematuri Bambini che piangono tanto Bambini con problemi alimentari Bambini con disturbi del sonno Bambini portatori di handicap Bambini con malattie croniche Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Reperti fisici Reperti fisici Osservazioni generali Le indicazioni, i comportamenti e i reperti seguenti sono indicatori generali della presenza di maltrattamenti fisici: Ricorso tardivo al consulto medico Ciò riguarda soprattutto lesioni cutanee superficiali: bambini con sbucciature o scottature leggere non vengono portati dal medico subito ma solo in seguito, ad esempio quando un consulto medico è inevitabile a causa di infezioni delle ferite. Anamnesi confusa/incoerente »» Vengono date indicazioni improbabili che non combaciano con il tipo di lesione (esempio: ematomi isolati a forma allungata sulla guancia sinistra ma nessun’altra lesione sul corpo; dichiarazione: caduta dal triciclo). La stessa persona spiega l’origine delle lesioni in diversi momenti con diverse versioni (esempio: scottatura causata da tè bollente; in seguito: causata da minestra bollente). »» Diverse persone che sarebbero state presenti al momento dell’accaduto descrivono lo stesso in maniera diversa l’una dall’altra. Lesioni risalenti a momenti diversi (di età diversa) La presenza di lesioni risalenti a momenti diversi (ematomi con colorazioni diverse, fratture di età diversa, ecc.) è strana soprattutto se è citato un solo incidente, come capita spesso. Attenzione: i bambini con attività motoria hanno quasi sempre ematomi di età diversa sulle parti del corpo tipicamente esposte (tibie!). Cambio di medico senza motivo »» Annullamento ripetuto delle consultazioni Le consultazioni per i controlli di routine e/o per le vaccinazioni vengono regolarmente disdette all’ultimo momento. Il motivo può essere la presenza di ematomi o altre lesioni lievi che il medico non deve vedere. 15 16 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Reperti fisici »» Comportamento inadeguato dei genitori / delle persone che accompagnano il bambino È soprattutto insolito se i genitori o le persone che accompagnano il bambino sembrano poco impressionati o addirittura indifferenti di fronte a ferite relativamente gravi. Attenzione: genitori innocenti possono aver subito un tale shock per l’accaduto da trovarsi in uno stato psichico fuori dal normale. »» Quadro clinico «che non esiste» Se durante la cura di un bambino vi trovate confrontati con il racconto di sintomi sempre nuovi, mentre quelli vecchi scompaiono senza alcun trattamento e senza aver capito di cosa si fosse trattato, bisogna prendere in considerazione la sindrome di Münchhausen per procura, che probabilmente non è tanto rara come si pensa. Ciò vale soprattutto quando i sintomi sono insoliti (esempio: lattanti con emorragie ogni due settimane, una volta dalla bocca, poi dalla vagina, emottisi, perdite di sangue dall’ano), soprattutto se voi stessi non trovate nessun riscontro (nell’esempio di prima: nessuna traccia di sangue, emoglobina normale, coagulazione normale, ecc.). Lo stesso vale per patologie che né voi né i vostri colleghi esperti avete mai visto: o avete appena scoperto una nuova malattia (che dovete immediatamente elaborare scientificamente e pubblicare!) o si tratta di sindrome di Münchhausen per procura. Se avete questo sospetto, siete confrontati con una delle situazioni mediche più difficili: fatevi immediatamente consigliare dal gruppo di protezione dell’infanzia di un ospedale pediatrico maggiore 2 su come procedere. Reperti particolari Lesioni cutanee Ematomi Nei bambini con attività motoria si riscontrano spesso ematomi. Per attribuirli a maltrattamenti occorre tener conto dei seguenti punti: »» Età e stadio dello sviluppo psicomotorio del bambino Per provocare un ematoma è necessaria una certa forza: un bambino deve cadere o urtarsi violentemente affinché appaia un ematoma senza intervento esterno. Questo è possibile solo se il bambino ha raggiunto lo stadio di sviluppo psicomo- 2 Ogni clinica pediatrica svizzera ha un gruppo interdisciplinare di protezione dell’infanzia. Imm. 1: Localizzazioni tipiche di ematomi causati da incidenti Imm. 2: Localizzazioni tipiche di ematomi causati da maltrattamenti torio corrispondente: i lattanti non possono causarsi ematomi senza intervento esterno, e nemmeno i bambini con motricità limitata costretti a letto. »» Localizzazione Gli ematomi per cui non si sospettano maltrattamenti si trovano in punti in cui i bambini tipicamente si fanno male: fronte, zigomi, naso, mento, gomiti, cresta del bacino, ginocchia, tibie. (Imm. 1 e 3) Ematomi sospetti sono quelli al di sopra della «linea di profilo del cappello», su collo, nuca, petto, schiena, ventre, natiche e nelle parti interne degli arti. (Imm. 2 e 4) Imm. 3: Ematoma in uno dei punti in cui il bambino tipicamente si fa male (bambino piccolo che inizia a camminare: colpi/cadute frequenti) Imm. 4: Ematoma in un punto per cui si presenta un elevato sospetto di maltrattamento (bambino piccolo, apparentemente caduto mentre non era osservato) Imm. 5: Impronte di colpi con un cavo elettrico Imm. 6: Impronta di uno schiaffo molto forte »» Età Tutti gli ematomi che provengono da un incidente singolo hanno solitamente lo stesso colore. Ematomi di colore diverso l’uno dall’altro devono quindi essere causati da traumi avvenuti in diversi momenti (come è comune in bambini sani a partire da una certa età: gli ematomi saranno allora nei punti in cui tipicamente si fanno male!). Attenzione: la valenza della determinazione dell’età degli ematomi secondo il loro colore ha perso molta importanza negli ultimi tempi. L’unica regola rimasta è che una colorazione giallastra significa che l’ematoma ha più di 3 giorni. Comunque sia: un incidente unico ha come conseguenza che tutti gli ematomi hanno lo stesso colore. »» Impronte Le impronte che possono essere abbinate a oggetti o parti del corpo sono praticamente la prova del maltrattamento. Esempi: fibbia della cintura, bastone (contorno lineare doppio), cavo o corda (ansa), appendiabiti, mano/dita, morsi, ecc. (Imm. 5 – 7) »» Disturbi della coagulazione È chiaro che nel caso di un disturbo della coagulazione la presenza di ematomi ha un valore completamente diverso. Comunque, anche i bambini con disturbi della coagulazione possono essere maltrattati! »» Altre diagnosi differenziali • Macchia mongolica (a volte su tutta la schiena, sulle braccia e fino al dorso delle mani) • Porpora di Schönlein-Henoch e altre vasculiti • Sindrome di Ehlers-Danlos • Lichen scleroso e atrofico »» cfr. capitolo «dermatologi», pagina 35 Imm. 7: Impronta di morso umano Imm. 8: Scottatura accidentale dovuta a bevanda bollente che il bambino ha tratto a sé dal tavolo (tazza su una tovaglia) Imm. 9: Scottatura dovuta a maltrattamento: immersione dei piedi in acqua bollente Lesioni termiche Scottature La maggior parte delle scottature causate da un incidente occorre quando il bambino prende bevande o pietanze bollenti dal tavolo o dal piano cucina. Ciò è possibile solo se il bambino ha raggiunto un certo stadio di sviluppo psicomotorio. Da un simile incidente risulta una tipica localizzazione delle scottature: sono colpiti il petto, il ventre, eventualmente le spalle e il mento. La profondità della scottatura diminuisce in direzione cranio-caudale. Un’altra situazione frequente di scottatura avviene quando un genitore o un’altra persona tiene il bambino con un braccio o sulle ginocchia e una bevanda bollente nell’altra mano. Scottature dovute a maltrattamento hanno solitamente contorni netti e sono localizzate soprattutto sulle mani, sui piedi e nella zona anogenitale. Sono delle parti del corpo dove un bambino non può procurarsi delle scottature senza l’intervento di terzi, tranne eventualmente alle mani e ai piedi, ma in questo caso avrebbero una configurazione totalmente diversa. (Imm. 8 – 9) Bruciature I bambini toccano gli oggetti roventi o il fuoco solo perché non ne riconoscono il pericolo (piastra calda, porta del forno rovente, ecc.) o perché cadono o inciampano. Dal contatto accidentale con oggetti roventi risultano solitamente lesioni sul palmo delle mani o dei piedi; nelle cadute spesso le scottature sono combinate ad altre ferite. Impronte di oggetti roventi (griglie, ferri da stiro, sigarette, ecc.) fanno sempre nascere il sospetto di maltrattamenti. 20 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Reperti fisici Diagnosi differenziali • Staphylococcal scalded skin syndrome (Sindrome combustiforme stafilococcica) • Epidermolysis bullosa • Pratiche terapeutiche popolari dell’Estremo Oriente (passare un cucchiaio rovente sulla pelle contro la febbre: Cao Gio o cupping) Fratture Il riscontro di fratture nello scheletro infantile è un punto fondamentale nella diagnosi di maltrattamento infantile, soprattutto quando le fratture si manifestano in età molto precoce o non coincidono con la descrizione dell’incidente. I seguenti fattori devono essere presi in considerazione: Età/psicomotricità del bambino Per motivi biomeccanici, un bambino può procurarsi una frattura da attività propria solo se sa camminare da solo; ciò è praticamente impossibile durante il primo anno di vita. Le fratture che si manifestano durante il primo anno di vita sono primariamente molto sospette; dall’analisi accurata delle circostanze, risulta che la metà delle fratture riportate durante il primo anno di vita sono dovute a maltrattamenti. Alcuni studi isolati considerano addirittura le fratture fino a quattro anni come molto sospette, e consigliano di determinarne accuratamente l’eziologia in ogni caso. Fratture multiple / fratture di età diverse Dopo un incidente, nell’ 80 % dei casi è presente una sola frattura; i bambini maltrattati presentano in media 3 fratture. Fratture di età diverse sono un solido argomento a favore di un possibile maltrattamento (che può essere avvenuto anche in vari episodi). Punti caratteristici / tipi di frattura Le fratture alle costole, alle ossa lunghe e le fratture metafisarie ed epifisarie nei lattanti (bucket hankle fracture o corner fracture) sono estremamente sospette. (Imm. 10 – 11) Imm. 10: Frattura metafisaria (frattura «a manico di secchio», «bucket handle fracture») Imm. 11: Frattura metafisaria (frattura ad angolo, «corner fracture») Oggetto di discussioni controverse è la domanda seguente: da quale altezza una caduta può provocare una frattura cranica nei lattanti (ad esempio cadendo dal fasciatoio)? Come regola generale, si può affermare che a partire da un metro di altezza possono presentarsi fratture della volta cranica semplici, cioè lineari, che non incrociano le suture delle ossa del cranio. Da tener conto è anche la consistenza della superficie di contatto ed eventualmente del fatto che il cranio abbia potuto colpire un piccolo oggetto rigido, fattore che può portare a una frattura depressa anche se l’altezza della caduta è limitata. In ogni caso, è molto difficile che una caduta dal fasciatoio (dall’altezza di 80 – 90 cm) causi una frattura cranica. Diagnosi differenziali Fratture dovute a piccoli traumi o addirittura spontanee nel quadro di un’osteopenia vengono sempre di nuovo proposte come diagnosi differenziale al maltrattamento infantile. Sono da prendere in considerazione le seguenti patologie: » Osteogenesis imperfecta » Osteopenia in seguito a una prematurità estrema (<32 settimane di gravidanza); primi mesi di vita » Osteopenia causata da inattività (bambini che non riescono a camminare o con handicap) » Rachitismo Si tenga conto tuttavia, che la maggior parte di queste situazioni sono chiare dal punto di vista anamnestico e clinico (prematurità, rachitismo, inattività). Molto più raramente si giunge a tali diagnosi solo dopo un sospetto di maltrattamento infantile. 22 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Reperti fisici Lesioni interne Le lesioni interne portano solitamente a un quadro clinico grave che necessita di un’ospedalizzazione immediata. Perciò qui saranno trattate solo alcune lesioni leggere e la sindrome del bambino scosso, per il quale nella pratica l’accento è posto sulla prevenzione (come comportarsi con i bambini che piangono tanto). Sindrome del bambino scosso Scuotere in direzione sagittale un bambino che non è ancora in grado di stabilizzare la testa porta a lesioni intracraniche e intracerebrali gravi, senza bisogno che il cranio subisca degli urti esterni (e quindi senza contusioni o fratture). Le lesioni tipiche principali sono gli ematomi subdurali, le cosiddette shearing injuries nel parenchima cerebrale (entrambe comportano inoltre un aumento dannoso della pressione intracranica) e le emorragie della retina e/o del corpo vitreo. (Imm. 12) Ne sono colpiti i lattanti, i maschi più delle femmine, con un apice attorno ai 5 mesi. Il fattore scatenante è quasi sempre il pianto (intenso) del lattante (per questo i lattanti maschi sono più colpiti). Il quadro clinico si presenta con la triade sintomatica di stato di coscienza alterato (dall’irritabilità fino al coma), disturbi respiratori (dalla bradipnea fino all’apnea) e convulsioni. La prognosi è estremamente sfavorevole: il 20 – 25 % dei bambini muoiono subito dopo il trauma, i bambini che sopravvivono riportano praticamente tutti un handicap di diversa misura. Ferite nella zona buccale Soprattutto i lattanti a volte sono portati in studio medico con emorragie nella zona buccale. Queste possono essere causate da una somministrazione violenta del cibo o da colpi sulla bocca. »» cfr. capitolo «Dentisti», pagina 41 Intossicazioni Stati di coscienza alterati o riscontri neurologici devono far pensare alla somministrazione al bambino di sostanze psicotrope o di medicamenti. La loro presenza è riscontrabile nell’urina e/o nel sangue: fate subito il prelievo sia dell’urina che Imm. 12: Meccanismo della sindrome del bambino scosso del sangue se avete un sospetto. Congelando il materiale, esso può essere analizzato anche in seguito oppure eliminato. Reperti da mutilazioni genitali femminili Il risultato di alcune forme di mutilazioni genitali femminili 3 (infibulazione, escissione, alcune forme di incisione) possono essere riconosciute facilmente durante l’esame dei genitali della bambina, ad esempio la mancanza del clitoride e/o delle piccole labbra o la sutura dei bordi della vulva. Incisioni meno marcate o forme «lievi» («mini-forme») di mutilazione genitale femminile (graffio del clitoride fino alla fuoriuscita di una goccia di sangue) spesso non si notano durante la visita. Circoncisione maschile Anche tra gli specialisti la circoncisione dei bambini maschi, praticata spesso nei neonati o nei bambini in età precoce, è un tema controverso. Si tratta di un intervento senza indicazione medica su cui l’individuo interessato non può prendere posizione. Quindi va contro gli odierni principi dell’etica biomedica. Reperti fisici da abusi sessuali La defi nizione estesa di abuso sessuale, che spesso non comporta una penetrazione vaginale o anale, fa si che i reperti fisici dopo un abuso sessuale siano 3 Attualmente si distinguono le seguenti forme di mutilazione genitale femminile (MFG) (o circoncisione femminile): A (tipo 1 «Sunna»): escissione del prepuzio, con o senza clitoride B (tipo 2 «Escissione»): escissione del clitoride e delle piccole labbra C (tipo 3 «Infibulazione»): asportazione del clitoride, delle piccole labbra e parti delle grandi labbra a cui segue la cucitura della vulva lascando solo un piccolo foro 24 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Reperti fisici | Comportamenti particolari estremamente rari. Se sono presenti, spesso sono talmente discreti che solo uno specialista esperto è in grado di riconoscere la differenza da reperti non specifici o da variazioni della norma. È a un simile specialista che devono essere indirizzati i bambini con un sospetto di abuso sessuale, e senza indugi, se l’episodio sospettato risale a meno di 72 ore. Solo i pediatri con una formazione complementare in ginecologia ed i ginecologi che lavorano regolarmente con casi di abusi sessuali sui bambini possono essere considerati specialisti qualificati per questo tipo di problema. Quando si sospetta un abuso sessuale è estremamente importante documentare correttamente le dichiarazioni del paziente. Il verbale deve essere effettuato riportando il «tono originale» (cioè parola per parola, eventualmente anche in dialetto) e con l’indicazione della situazione in cui la rivelazione è avvenuta (durante la consultazione, uscendo dallo studio, in sala d’aspetto; quali persone sono presenti, come esse si comportano, ecc.) Il medico deve limitarsi a questo resoconto preciso. Un bambino non deve mai essere interrogato riguardo a eventuali abusi sessuali: ciò è di competenza esclusiva delle autorità inquirenti (secondo la legge sull’aiuto alle vittime di reati di violenza). Si sa che i «pre-interrogatori» influenzano negativamente il comportamento assertivo del bambino durante una deposizione ufficiale. Quindi, con un interrogatorio simile il medico rende al paziente un pessimo servizio. »» cfr. capitolo «Levatrici, ginecologi e neonatologi», pagina 38 Comportamenti particolari Il maltrattamento infantile è molto più spesso seguito da particolarità comportamentali che da reperti fisici. Questi comportamenti sono la conseguenza dei traumi subiti ed è il modo con cui il bambino cerca di elaborare la situazione. In base ai fattori di auto-protezione (resilienza) diversi in ogni bambino, i cambiamenti nel comportamento, anche di fronte a traumi simili, possono apparire diversi; essi dipendono anche dall’età del bambino e dalla posizione e la relazione dell’autore nei suoi confronti. Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Comportamenti particolari I comportamenti particolari come indizio di maltrattamento infantile non sono praticamente mai specifici per un tipo di trauma: gli stessi sintomi possono manifestarsi nel quadro di un divorzio conflittuale, che per il bambino è un trauma psicologico, in caso di abusi sessuali ripetuti, di un continuo mobbing scolastico o della morte di un genitore. Ci si astenga dunque dall’interpretare singoli sintomi senza conoscere esattamente la storia, la vita ed il contesto generale nel quale vive il bambino; le liste di sintomi devono essere applicate e interpretate con estrema cautela! Possibili sintomi psicosomatici »» Disturbi del sonno »» Disturbi alimentari (aumento o diminuzione di peso) »» Dolori cronici quali mal di pancia, mal di testa »» Enuresi Possibili sintomi e reazioni psicologiche »» Reazioni depressive, il bambino è più introverso e remissivo »» Mancanza di limiti relazionali, paura del contatto fisico »» Interesse per la sessualità non corrispondente all’età, masturbazione eccessiva (ev. in pubblico) »» Abusi sessuali su bambini più piccoli »» Comportamento aggressivo »» Autolesionismo, abuso di sostanze »» Pensieri suicidi »» Fughe, menzogne, rifiuto dell’impegno/di una prestazione (per es. scolastica o lavorativa), delinquenza »» Regressione a stadi di sviluppo precedenti »» Calo del rendimento scolastico Conseguenze psicologiche possibili a lungo termine »» Disturbi relazionali »» Disturbi dello sviluppo della personalità »» Arresto dello sviluppo, disturbi della crescita »» Disturbi del linguaggio, della concentrazione, dell’attenzione »» Uso della violenza da adulti nel ruolo di genitori 25 26 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Documentazione Documentazione Documentazione a lungo termine Seguendo un paziente e la sua famiglia a lungo termine, capita spesso che il pediatra sia sorpreso da certe affermazioni e certi riscontri che gli creano magari un disagio interiore. Al momento stesso, solitamente non ci sono sufficienti ragioni per esternare un sospetto, e spesso questa strana sensazione si fa presente solo dopo che la famiglia se ne è andata. Questi riscontri, pensieri e sensazioni devono essere annotati nella cartella medica del paziente, eventualmente con un particolare colore o segno: ognuno ha il suo metodo. La maggior parte di queste annotazioni non sarà mai riletta o ricercata perché la situazione di sospetto resterà un episodio isolato. Ma se ciò si ripeterà, allora le vecchie annotazioni saranno un aiuto inestimabile, e solo grazie ad esse sarà possibile oggettivare e inquadrare una situazione spesso molto complessa. Documentazione della situazione acuta Dichiarazioni Soprattutto negli abusi sessuali, ma anche nelle altre forme di maltrattamento infantile, le dichiarazioni del bambino hanno un’importanza fondamentale. Dichiarazioni spontanee devono quindi essere trascritte immediatamente e fedelmente nella cartella del paziente nella lingua del bambino (quindi per esempio in dialetto), senza dimenticare di precisare in che contesto è stata fatta la rivelazione (per esempio mentre si visitava l’addome o durante l’esame dei genitali) e in presenza di quali persone (madre, padre, terzi). Anche le risposte a una domanda possono essere importanti, ma in questo caso, oltre alle indicazioni precedenti, bisogna riportare la domanda esatta e chi l’ha posta. Registrare affermazioni dei bambini su nastro o su video, spesso non funziona per motivi tecnici, dato che il bambino non dice più niente finché l’apparecchiatura è in funzione. Queste registrazioni inoltre non hanno alcun valore legale e a volte, anzi, interferiscono con gli interrogatori formali che avvengono in seguito da parte degli organi di giustizia (cfr. pagina 30). Possono eventualmente essere utili come aiuto mnemonico. Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Documentazione | Procedure Reperti La documentazione dei reperti visibili ha valore soltanto se è precisa e significativa. In tale caso il suo valore è inestimabile, considerando che proprio le mucose e la pelle guariscono o cambiano aspetto velocemente. Un’ottima possibilità documentativa è rappresentata da disegni e da descrizioni precise nella cartella medica del paziente. Rispetto alle fotografie o alle registrazioni video, esse hanno il vantaggio che le persone che accompagnano il bambino e il bambino stesso non percepiscono nulla della particolare attenzione o del sospetto del medico. Tuttavia, a dipendenza della prassi utilizzata nello studio medico, i pazienti possono essere abituati all’utilizzo di apparecchi fotografici e videocamere, che quindi non suscitano più alcun sospetto. La qualità delle foto polaroid non è mai sufficiente, e quindi sono da scartare a priori. Procedure Scopi e principi della protezione dei minori Lo scopo di tutti gli sforzi è di prevenire o porre fine a qualsiasi messa in pericolo o danneggiamento dell’incolumità del bambino. Sono diverse le strade che portano a questo obiettivo e devono essere valutate individualmente. Soluzioni standard non aiutano mai a raggiungere lo scopo. Seguendo il principio generale «mai da soli», bisogna cercare la soluzione migliore per ogni singolo caso insieme a persone qualificate che abbiano esperienza nel campo. In caso di situazioni di pericolo imminente, la misura più urgente è la protezione del bambino. Cosa fare in caso di sospetto Se sorge un sospetto, ciò significa che è già successo qualcosa: infatti, di primo acchito, abbiamo tutti la tendenza a rimuovere o a minimizzare la percezione di un maltrattamento infantile. Il sospetto deve essere quindi preso sul serio e accettato, e quindi bisogna agire. 27 28 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Procedure Agire significa: »» Raccogliere la documentazione precedente e attuale, fare il punto della situazione e cercare di vederci chiaro. »» Contattare un gruppo specialistico esperto nella presa a carico di casi di maltrattamento infantile. Tali gruppi esistono in tutta la Svizzera. La consulenza può avvenire in maniera anonima, vale a dire senza rivelare il nome del paziente: non è quindi ora il caso di preoccuparsi troppo di un’eventuale violazione del segreto professionale. Stabilire assieme a questo gruppo specialistico quali misure intraprendere, soprattutto riguardo alle seguenti questioni: »» È necessaria la protezione immediata del bambino (ad esempio con un’ospedalizzazione)? »» Esternare il sospetto ai genitori oppure no? »» Occorre coinvolgere le autorità (autorità tutoria 4 , autorità penale)? Attenzione: se è anche solo minimamente possibile una denuncia penale, i potenziali colpevoli non devono essere informati! E nemmeno le persone di cui non si è sicuri che manterranno il segreto nei confronti dei sospettati. »» Annotare la procedura scelta nella cartella del paziente o in una documentazione separata. Come proseguire Il fatto che dietro ad ogni decisione ci sia un gruppo esperto che offre costantemente aiuto è di gran sollievo. È importante che la gestione del caso («case management») sia definita chiaramente: gestisco io il caso o delego la funzione a qualcun altro? A chi? Sono sicuro che la persona a cui ho affidato la gestione del caso abbia le mie stesse intenzioni? Ho fiducia in lei? Ha capito di cosa si tratta? È affidabile? 4 Nel prossimo futuro in Svizzera questo ente si chiamerà «Autorità di protezione dei minori e degli adulti». Nel seguito della brochure si ricorre pertanto alla nuova denominazione (fatta eccezione per le citazioni). 1 2 3 Procedura concordata Cooperazione con le autorità preposte alla tutela dell’ infanzia/degli adulti Cooperazione con le autorità penali · Osservazione · Assistenza · Terapia · Controllo · Raccomandazioni e istruzioni · Curatela · Revoca della custodia · Revoca della patria potestà e decisione di ricorso a tutela · Procedimenti istruttori · Procedimento giudiziario · Sentenza ·E ventuale punizione del colpevole Imm. 13: Modalità di gestione di casi di maltrattamento infantile Modalità possibili Assieme al gruppo specialistico si decide quale strada intraprendere tra queste tre possibilità: (Imm. 13) 1. Soluzione consensuale senza contatto con le autorità: sostegno alla famiglia, offerta di terapia, controllo. Oppure: i genitori possono essere motivati ad annunciarsi da sé all’autorità tutoria e a cercare aiuto e sostegno. 2. Segnalazione all’autorità tutoria (segnalazione di pericolo) 3. Denuncia penale Inoltre, occorre determinare chi fa cosa: »» Assicurare la protezione del bambino »» Se si è deciso di procedere ad una segnalazione di pericolo o a una denuncia penale: chi lo fa 5 ? »» Confrontare i genitori con la situazione »» Eventualmente informare altre persone 5 Nota: se in qualità di pediatra o medico di famiglia avete una buona relazione con la famiglia e volete che resti tale, è importante, nel limite del possibile, restare al di fuori delle attività di protezione dei minori, perlomeno per quanto può essere visto o visionato da parte dei genitori: evitare quindi di scrivere attestati, di firmare segnalazioni di pericolo, ecc. I genitori hanno diritto di prendere visione di questi atti, e quindi potrebbero scoprire il vostro nome. Nel caso nessun altro sia disponibile a segnalare il pericolo alle autorità, queste considerazioni sono secondarie: il bene del bambino ha la precedenza! 30 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Situazione legale in Svizzera Situazione legale in Svizzera Maltrattamento infantile e diritto/dovere di segnalazione da parte dei medici In numerosi cantoni svizzeri gli operatori sanitari hanno il diritto, ma non il dovere, di «segnalare alle autorità competenti (autorità tutoria e / o polizia) indizi che fanno pensare a un crimine o a un delitto contro la vita e l’integrità della persona, contro la sanità pubblica o l’integrità sessuale». Una segnalazione del genere può essere effettuata senza lo svincolo dal segreto professionale, vale a dire che non bisogna richiedere l’accordo né al paziente, né all’autorità sanitaria preposta. Ciò significa dunque che i medici possono decidere da sé secondo la situazione, se interpellare le autorità oppure no. È bene non prendere da soli una decisione simile, che può cambiare radicalmente la vita del bambino, bensì farsi consigliare da un gruppo specialistico. In alcuni cantoni svizzeri vige l’obbligo di segnalazione. È importante che vi informiate in merito alla situazione (diritto o dovere di segnalazione) nel vostro Cantone. Il medico cantonale potrà darvi questa informazione. In tutta la Svizzera vige inoltre l’obbligo di segnalazione in caso di maltrattamento con esito mortale (decesso per cause non naturali). Maltrattamenti sui minori nella giurisprudenza Né nel Codice civile, né nel Codice penale esiste il concetto di maltrattamento infantile. Nel Codice civile il termine «messa in pericolo dell’incolumità del bambino» è la perifrasi per definire il pericolo di maltrattamenti, nel Codice penale i maltrattamenti rientrano nei reati diversi come l’omicidio, le lesioni personali, l’esposizione a pericolo di vita, la trascuranza del dovere d’assistenza o d’educazione, gli atti sessuali con minori, gli atti sessuali con persone dipendenti, i reati contro l’integrità sessuale, ecc. Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Situazione legale in Svizzera Diritto civile Al contrario del diritto penale, il diritto civile è applicabile già quando è data la «forte possibilità di danni dell’incolumità affettiva, intellettuale, fisica, psichica, sociale o giuridica del bambino»; in breve, si parla di «esposizione a pericolo dell’incolumità del bambino». Quindi, non è necessario che sia già «successo» qualcosa o che sia già avvenuto un reato. La salvaguardia dell’incolumità del bambino è fondamentalmente compito dei genitori. «Se l’incolumità del fanciullo è in pericolo e i genitori non si preoccupano da sé di cercare aiuto o non ne sono in grado, è l’autorità tutoria a intraprendere le misure necessarie per proteggere il fanciullo» (così dice il testo di legge). L’intervento dell’autorità tutoria è richiesto o dalla polizia (per esempio quando essa rileva la presenza di bambini in situazioni di violenza domestica) o da una persona che inoltra una segnalazione di pericolo, informando l’autorità tutoria di osservazioni che fanno sospettare un pericolo per l’incolumità del bambino. Chiunque può fare una simile segnalazione: parenti, docenti, vicini di casa, ecc. L’autorità tutoria esamina la situazione ed è obbligata a sentire, i genitori in merito ai fatti. La valutazione effettuata dall’autorità tutoria (o che la stessa fa effettuare a terzi, come accade solitamente) ha come risultato l’archiviazione della procedura (se l’esposizione a pericolo si rivela assente o non consistente) o l’emissione di un cosiddetto provvedimento che può andare dall’ammonimento fino alla privazione dell’autorità parentale. Il provvedimento attuato più frequentemente in Svizzera è l’istituzione di una curatela. Un provvedimento di tutela deve essere riesaminato periodicamente e revocato nel caso non abbia più ragione di essere. I provvedimenti tutelari per un minore terminano secondo la legge nel giorno del suo diciottesimo compleanno, se non sopraggiungono provvedimenti da parte delle autorità preposte. 31 32 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Situazione legale in Svizzera Diritto penale La premessa per una procedura penale è il sospetto fondato della presenza di un reato. Una denuncia penale, che chiunque può fare, giunge alla polizia che condurrà le prime indagini. I risultati di queste indagini preliminari sono inoltrati alla prossima istanza di perseguimento penale, il Ministero Pubblico 6 . Esso esamina i sospetti e i risultati delle indagini ed effettua altre investigazioni. Una volta completate queste investigazioni, il Ministero Pubblico archivia la procedura (per irrilevanza penale dei fatti, per mancanza di prove o per prescrizione) o promuove l’accusa. Se sono necessarie misure di protezione del bambino, il Ministero Pubblico o la polizia fa intervenire l’autorità tutoria. 6 Il 1.1.2011 è entrato in vigore il nuovo Codice di procedura penale svizzero. Seconda parte Pediatri e medici generalisti che curano i bambini Voi siete gli unici professionisti che vedono lattanti e bambini piccoli più o meno regolarmente prima che essi siano inseriti in un contesto istituzionale, cioè prima che essi frequentino l’asilo nido o, più tardi ancora, la scuola dell’infanzia. Quasi tutti i genitori portano i loro bambini alle visite periodiche di routine e per le vaccinazioni, mentre i consultori genitore-bambino, che offrono anche una consulenza ai genitori, sono sì frequentati (in base alla regione in cui ci si trova) ma meno frequentemente. Inoltre, vedete il bambino e i suoi genitori in una situazione riservata, a porte chiuse, più a lungo delle consulenti pediatriche, e avete in ogni momento la possibilità di visitare il bambino svestito. Avete così non solo una grande responsabilità nei confronti dei vostri pazienti che sono lattanti e bambini piccoli, bensì avete anche la possibilità di riconoscere precocemente uno sviluppo famigliare disfunzionale che potrebbe, nel peggiore dei casi, condurre a maltrattamenti. Dal punto di vista specialistico, la prima parte di questo opuscolo non rappresenta nulla di nuovo per voi. Quindi non vi resta che: »» mettere in pratica le vostre conoscenze riguardo al maltrattamento infantile! Il maltrattamento infantile è diffuso e ha una buona prognosi se riconosciuto in tempo e affrontato in modo competente »» osservare soprattutto gli indizi precoci di disturbi relazionali e di sviluppi famigliari disfunzionali, che rappresentano una messa in pericolo possibile o effettiva del bambino »» assicurarvi di avere nelle vicinanze del vostro studio un gruppo specialistico (gruppo di protezione dell’infanzia). Stabilite un contatto regolare con questo gruppo, se non l’avete già fatto »» se nelle vostre vicinanze non c’è alcun gruppo interdisciplinare di protezione dell’infanzia: createne uno! 34 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Psichiatri | Chirurghi Psichiatri per bambini e adolescenti La presenza di questo breve capitolo è in contraddizione con l’introduzione, dove si è detto che questo opuscolo è dedicato ai medici che hanno poca dimestichezza con il tema del maltrattamento infantile. Ciò naturalmente non vale per voi: il maltrattamento infantile e la protezione dell’infanzia sono una parte integrante della vostra formazione continua e costituiscono un aspetto importante della vostra pratica professionale. Malgrado ciò, non vogliamo non menzionarvi in questa guida e vi invitiamo non solo a mettere in pratica le vostre importanti conoscenze e competenze nel contatto diretto con i vostri clienti e i loro genitori, bensì anche a condividerle con altri medici specialistici ed istituzioni, lavorando assieme a loro nei casi concreti, naturalmente sempre con la garanzia del dovuto segreto professionale. Chirurghi pediatrici Nessuno ha più dimestichezza di voi con i meccanismi degli incidenti e con i vari tipi di lesione che ne derivano. Ricordatevi semplicemente ciò che è stato detto nel capitolo «Comportamenti particolari»: Lesioni che possono far pensare a un maltrattamento »» Qualsiasi frattura durante il primo anno di vita »» Fratture del femore durante i primi quattro anni di vita »» Fratture delle costole nei lattanti e nella prima infanzia »» Fratture del cranio complesse in caso di caduta da un’altezza inferiore a un metro »» Fratture metafisarie »» Fratture multiple (in caso di anamnesi di trauma «semplice») »» Fratture di età diversa (in caso di anamnesi di un unico incidente) »» Ematomi subdurali, soprattutto in combinazione con emorragie della retina »» Scottature sulle mani, sui piedi o nella zona anogenitale. Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Chirurghi | Dermatologi In questi casi »» Ricoverate il bambino in una clinica che ha esperienza con il maltrattamento infantile. Anche se, dal punto di vista medico, fosse sufficiente una presa a carico ambulatoriale. Dermatologi Molti indizi di maltrattamento infantile sono visibili sulla pelle; per questo motivo la riflessione in merito alla diagnosi differenziale vi concerne in modo del tutto particolare! Lesioni specifiche e diagnosi differenziali Diagnosi dermatologica DD maltrattamento infantile Macchia mongolica Nevo di Ota Mastocistosi Malformazioni vascolari e tumori Porpora di Schönlein-Henoch Edema emorragico del lattante Dermatosi emorragiche pigmentate Ematoma Impetigine bollosa Scottatura Sindrome combustiforme stafilococcica SSSS Epidermolisi bollosa Reazione fito-fototossica Impetigo bollosa Bruciatura da sigaretta 35 36 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Dermatologi Lichen scleroso e atrofico genitale Dermatite perianale Strep A Condilomi acuminati anogenitali 7 Abuso sessuale Sclerodermia localizzata, soprattutto a colpo di sciabola Sindrome di Ehlers-Danlos Smagliature rosse/striae rubrae distensae Cicatrici da maltrattamenti Alopezia areata Tricotillomania Syndrome dell’anagen lasso Strappare i capelli Epidermolisi bolosa Strappare le unghie Pioderma gangrenoso Ferite provocate da terzi Se sospettate un maltrattamento infantile: indirizzate il bambino per la presa a carico a una clinica pediatrica che abbia esperienza con il maltrattamento infantile o fatevi consigliare da un gruppo di protezione dell’infanzia. 7 Possibile procedura in caso di condilomi acuminati anogenitali: –Nei primi tre anni di vita la presenza di condilomi acuminati può ancora risultare da un contagio avvenuto durante il parto (nel caso di parto naturale); quindi oltre ad un’anamnesi accurata, inclusa un’anamnesi sociologica, solitamente non sono necessarie ulteriori investigazioni alla ricerca di abusi sessuali. –Un contagio anogenitale con il virus del papilloma può avvenire anche da verruche su altre parti del corpo del bambino o da altre persone che se ne prendono cura. È importante quindi esaminare molto accuratamente il bambino alla ricerca di verruche e anche le persone che lo curano (soprattutto coloro che lo lavano o lo fasciano). –Se il bambino non ha verruche (o non ne ha avute nel recente passato) e sa già lavarsi da solo, allora i condilomi acuminati sono forti indizi di un sospetto abuso sessuale. È indicata un’accurata valutazione in questo senso. Coinvolgete un gruppo di protezione dell’infanzia. –La tipizzazione del virus del papilloma non dà alcun chiarimento: dopo aver creduto per lungo tempo alla presenza di tipi specifici «sessualmente trasmissibili», la letteratura attuale non conferma questa tesi. Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Dermatologi | ORL Trascuratezza / mal-compliance Spesso lo stato della pelle dei bambini rivela che la loro igiene è trascurata. E ancora più spesso si vedono bambini affetti da dermatite atopica che, a causa dei timori da parte dei genitori nei confronti del cortisone o per la mancanza di regolarità nelle cure prescritte, soffrono di prurito estremo, disturbi del sonno, infezioni cutanee recidivanti o addirittura disturbi della crescita! Se un’igiene insufficiente da sola non richiede un intervento di protezione del bambino, trascurare la terapia dermatologica prescritta adempie le condizioni di messa in pericolo dell’incolumità del bambino e, nei casi gravi, bisogna prendere in considerazione l’intervento dell’autorità tutoria. Fatevi consigliare da un gruppo di protezione dell’infanzia; non dovreste fare questo passo da soli! Otorinolaringoiatri (ORL) Reperti fisici Le lesioni nella sfera ORL dovute a maltrattamenti sono più comuni di quanto si potrebbe pensare, soprattutto nella cavità orale: lesioni delle mucose possono essere dovute all’introduzione forzata del cucchiaino nell’intento di imboccare il bambino con forza, mentre dare del latte o altri alimenti bollenti può causare scottature. Lesioni che possono essere dovute anche a maltrattamenti »» »» »» »» »» Lesioni delle mucose in bocca o sulla lingua Scottature in bocca o sulle labbra Lacerazione del frenulo del labbro superiore o della lingua Ematomi alle orecchie Epistassi 37 38 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia ORL | Levatrici, ginecologi e neonatologi Richiesta di operazioni inutili Il medico ORL è spesso confrontato con genitori che vogliono far operare i propri figli sulla base di indicazioni che non presentano sintomi oggettivabili o comunque minimi, a volte ripetutamente. Spesso questi genitori cambiano medico e ospedale. Ricordatevi della sindrome di Münchhausen per procura (cfr. pagina 13)! La premessa per diagnosticare questa sindrome consiste nel ricercare in modo esaustivo tutti i verbali di ogni medico ed ogni ospedale coinvolto. Spesso, leggendo la montagna di verbali, ci si vede improvvisamente chiaro! Coinvolgete in un caso simile un gruppo di protezione dell’infanzia: la procedura e la gestione di un caso di sindrome di Münchhausen per procura sono tra le cose più difficili nell’ambito della protezione dell’infanzia e non dovrebbero mai essere affrontate da soli. Levatrici, ginecologi e neonatologi In qualità di levatrice siete responsabili di due pazienti: la donna ed il bambino in grembo. In qualità di neonatologo, dopo il parto vi occupate di questa coppia legata da una relazione e una dipendenza intense ma che è comunque formata da due individui. Le influenze che la madre esercita sul figlio sono multiple: nella maggior parte dei casi e delle situazioni sono positive e favoriscono la salute, la sicurezza e il benessere del bambino; raramente mettono il bambino in pericolo o gli arrecano danni. Queste situazioni devono essere riconosciute in tempo, per il bene del bambino e solitamente anche nell’interesse della madre, che spesso non esercita questo influsso negativo consciamente né, tantomeno, volontariamente. Fattori di rischio Per il maltrattamento e la trascuratezza del bambino a livello fisico »» Abuso di sostanze durante la gravidanza e l’allattamento al seno (alcool, nicotina, droghe, farmaci, ecc.) »» Cattiva alimentazione della madre durante la gravidanza e l’allattamento al seno Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Levatrici, ginecologi e neonatologi »» Traumatizzazione fisica della madre, e indirettamente del bambino, causata da violenza domestica Per il maltrattamento e la trascuratezza del bambino a livello psicologico »» Depressione post-parto »» Diagnosi psichiatriche che limitano le possibilità della madre di reagire adeguatamente al bambino (per esempio schizofrenia) Ricordiamo ancora una volta che l’obiettivo di riconoscere precocemente i fattori di rischio per la salute e l’incolumità del bambino non è di accusare la madre. Spesso la madre stessa è vittima della situazione o soffre di una malattia. L’intervento precoce degli specialisti deve essere inteso come offerta di aiuto in un sistema relazionale labile, con lo scopo di evitare che il bambino riporti conseguenze gravi e che la madre rimproveri se stessa. Se la gestione di una situazione particolarmente difficile supera le vostre possibilità di azione, è possibile coinvolgere il servizio sociale di una clinica ostetrica già durante la gravidanza. In casi gravi è possibile prendere misure di protezione del bambino già prima del parto. Reperti fisici da abuso sessuale La definizione estesa di abuso sessuale, che spesso non comporta una penetrazione vaginale o anale (cfr. pagina 12), fa si che i reperti fisici dopo un abuso sessuale siano estremamente rari. Se sono presenti, spesso sono talmente discreti che solo uno specialista esperto è in grado di riconoscere la differenza da reperti non specifici o da variazioni della norma. È a un simile specialista che devono essere indirizzati i bambini con un sospetto di abuso sessuale, e senza indugi, se l’episodio sospettato risale a meno di 72 ore. Solo i pediatri con una formazione complementare in ginecologia ed i ginecologi che lavorano regolarmente con casi di abusi sessuali sui bambini possono essere considerati specialisti qualificati per questo tipo di problema. Quando si sospetta un abuso sessuale è estremamente importante documentare correttamente le dichiarazioni del paziente. Il verbale deve essere effettuato riportando il «tono originale» (cioè parola per parola, eventualmente anche in dialetto) e con l’indicazione della situazione in cui la 39 40 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Levatrici, ginecologi e neonatologi rivelazione è avvenuta (durante la consultazione, uscendo dallo studio, in sala d’aspetto; quali persone sono presenti, come esse si comportano, ecc.) Il medico deve limitarsi a questo resoconto preciso. Un bambino non deve mai essere interrogato riguardo a eventuali abusi sessuali: ciò è di competenza esclusiva delle autorità inquirenti (secondo la legge sull’aiuto alle vittime di reati di violenza). Si sa che i «pre-interrogatori» influenzano negativamente il comportamento assertivo del bambino durante una deposizione ufficiale. Quindi con un interrogatorio simile il medico rende al paziente un pessimo servizio. Condilomi acuminati nella zona anogenitale Se si constata la presenza di condilomi acuminati nella zona anogenitale in un bambino o in un adolescente non attivo sessualmente, ci si deve chiedere come è avvenuto il contagio. Ecco di cosa bisogna tener conto: »» Nei primi tre anni di vita la presenza di condilomi acuminati può ancora risultare da un contagio avvenuto durante il parto (nel caso di parto naturale); quindi oltre ad un’anamnesi accurata, inclusa un’anamnesi sociologica, solitamente non sono necessarie ulteriori investigazioni alla ricerca di abusi sessuali. »» Un contagio anogenitale con il virus del papilloma può avvenire anche da verruche su altre parti del corpo del bambino o da altre persone che se ne prendono cura. È importante quindi esaminare molto accuratamente il bambino alla ricerca di verruche e anche le persone che lo curano (soprattutto coloro che lo lavano o lo fasciano). »» Se il bambino non ha verruche (o non ne ha avute nel recente passato) e sa già lavarsi da solo, allora i condilomi acuminati sono forti indizi di un sospetto abuso sessuale. È indicata un’accurata valutazione in questo senso. Coinvolgete un gruppo di protezione dell’infanzia. »» La tipizzazione del virus del papilloma non dà alcun chiarimento: dopo aver creduto per lungo tempo alla presenza di tipi specifici «sessualmente trasmissibili», la letteratura attuale non conferma questa tesi. Mutilazioni genitali femminili (circoncisione femminile) Durante la vostra attività professionale potete trovarvi davanti a una donna che ha subito mutilazioni genitali. Non dimenticate che le figlie delle donne che Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Levatrici, ginecologi e neonatologi | Dentisti hanno subito tali mutilazioni corrono il pericolo di essere mutilate a loro volta. La situazione giuridica in Svizzera è chiara: la mutilazione genitale femminile è una lesione personale grave che costituisce un reato passibile di pena. I genitori che causano o permettono questo reato sono a loro volta punibili, anche se l’intervento avviene all’estero. La procedura concreta in queste situazioni è tuttavia estremamente delicata: consultate uno dei centri specializzati presenti in Svizzera, l’autorità tutoria o un gruppo di protezione dell’infanzia. Reperti da mutilazioni genitali femminili Il risultato di alcune forme di mutilazioni genitali femminili 8 (infibulazione, escissione, alcune forme di incisione) possono essere riconosciute facilmente durante l’esame dei genitali della bambina, ad esempio la mancanza del clitoride e/o delle piccole labbra o la sutura dei bordi della vulva. Incisioni meno marcate o forme «lievi» («mini-forme») di mutilazione genitale femminile (graffio del clitoride fino alla fuoriuscita di una goccia di sangue) spesso non si notano durante la visita. Dentisti In qualità di dentisti potete osservare degli indizi diretti di maltrattamento fisico, nonché delle situazioni in cui lo stato dei denti fa sospettare una trascuratezza. Reperti di maltrattamento infantile fisico »» Lesioni delle mucose in bocca o sulla lingua »» Lacerazione del frenulo del labbro superiore o della lingua »» Ematomi, scottature, impronte di morsi sul viso »» Dislocazioni o avulsioni dentarie 8 Attualmente si distinguono le seguenti forme di mutilazione genitale femminile (MGF) (o circoncisione femminile): A (tipo 1 «Sunna»): escissione del prepuzio, con o senza clitoride B (tipo 2 «Escissione»): escissione del clitoride e delle piccole labbra C(tipo 3 «Infibulazione»): asportazione del clitoride, delle piccole labbra e parti delle grandi labbra a cui segue la cucitura della vulva lasciando solo un piccolo foro 41 42 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Dentisti | Generalisti e altri medici che non si occupano di bambini Indizi di trascuratezza »» Carie pronunciate »» Consultazioni d’urgenza ripetute a causa di dolori »» Consultazioni dimenticate o annullate ripetutamente Entrambe le situazioni rappresentano una violazione o un pericolo per l’incolumità del bambino e sono da prendere in considerazione misure di protezione dell’infanzia. Fatevi consigliare da un gruppo di protezione dell’infanzia su come procedere. Dato che per la consulenza non dovete menzionare il nome del paziente, non dovete preoccuparvi riguardo al segreto professionale! Generalisti e altri medici che non si occupano di bambini A dipendenza della distribuzione dell’età e della localizzazione del vostro studio medico, una certa percentuale dei vostri pazienti (uomini e donne) ha figli minorenni. Non dimenticate che molte delle diagnosi dei vostri pazienti adulti sono di enorme importanza per i loro figli minorenni e possono addirittura rappresentare dei fattori di rischio di maltrattamento infantile. Questo vale in caso di malattie psichiatriche e di stati di alterazione psichica, di malattie legate alla tossicodipendenza, di conflitti di coppia o nei casi di violenza domestica, di cui spesso venite a conoscenza. In queste situazioni dovreste includere sempre nella vostra riflessione anche i figli dei vostri pazienti (cfr. capitolo «Fattori di rischio» e «Reperti fisici»). Assicuratevi che uno specialista (pediatra, ev. autorità coinvolte in precedenza, operatore scolastico, docente di sostegno pedagogico, ecc.) tenga sotto controllo l’incolumità del bambino. Voi stessi siete la persona di riferimento e di sostegno principale per l’adulto e dovete difendere i suoi interessi; non dimenticate tuttavia, che i bambini hanno bisogni e diritti propri e non devono mai fungere da «fattore stabilizzante» o addirittura da «elemento terapeutico» per un genitore malato. I genitori che soffrono delle patologie elencate sopra e / o si trovano in una relazione conflittuale, generalmente non sono in condizioni di poter assicurare il bene dei propri figli! Questi genitori vi saranno grati di ogni domanda in merito e/o di ogni intervento da parte vostra, poiché desiderano il meglio per i loro figli. Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Assistente di studio medico Il ruolo dell’assistente di studio medico Spesso le assistenti di studio medico fanno delle osservazioni e delle constatazioni che noi medici non abbiamo mai l’occasione di vedere o sentire: esse vedono il comportamento dei genitori e dei pazienti nella sala d’aspetto o durante un momento di stress come può esserlo un prelievo di sangue o una vaccinazione. Sentono le telefonate che fanno i pazienti o i genitori in sala d’aspetto, osservano l’atteggiamento dei genitori verso i bambini o di altre persone che li accompagnano, ecc. Spesso i genitori pongono direttamente alle assistenti di studio medico anche domande che non oserebbero porre a noi medici, per esempio riguardo al «comportamento normale» dei bambini, alle possibilità di affidare il bambino a qualcuno, riguardo a babysitter, ecc. Queste osservazioni possono essere infinitamente preziose per individuare le situazioni di rischio e per completare le osservazioni di noi medici, o per confermare o relativizzare le nostre impressioni. Invitate dunque anche le vostre assistenti di studio medico a leggere questa guida ed esortatele a parlare con voi di eventuali osservazioni. 43 44 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Informazioni complementari e di approfondimento Informazioni complementari e di approfondimento »» ISPCAN – Interna­ tional Society for Prevention of Child Abuse and Neglect Organizzazione mondiale per la prevenzione del maltrattamento infantile e la protezione dell’infanzia (in inglese) www.ispcan.org »» The Child Abuse Prevention Network Piattaforma internazionale per gli specialisti del maltrattamento infantile e della protezione dell’infanzia (in inglese) www.child-abuse.com »» APSAC – American Professional Society on the Abuse of Children Organizzazione interdisciplinare americana per la protezione dell’infanzia (in inglese) www.apsac.org »» BAPCAN – British Association for the Study and Preven­ tion of Child Abuse and Neglect Organizzazione interdisciplinare britannica per la protezione dell’infanzia (in inglese) www.baspcan.org.uk »» DGgKV – Deutsche Gesellschaft ­ gegen Kindsmiss­ handlung und -vernachlässigung Società interdisciplinare tedesca per tutti gli specialisti che hanno a che fare con abusi fisici, psichici e sessuali nonché con la trascuratezza dei bambini; organizzazione nazionale partner di ISPCAN (in tedesco) www.dggkv.de »» Deutscher Kinder­ schutzbund Associazione tedesca per la protezione dell’infanzia (in tedesco) www.kinderschutzbund.de »» NDACAN – Natio­ nal data archive on child abuse and neglect Archivio dei dati per la ricerca e la scienza (in inglese) www.ndacan. cornell.edu »» Gruppo di lavoro per la protezione dell’infanzia della Società Svizzera di Pediatria Organo nazionale di coordinamento dei gruppi di protezione dell‘infanzia delle cliniche e dei reparti di pediatria svizzeri (in tedesco) www.swiss-paediatrics.org/de/gruppen/weitere »» Fondazione Svizze­ ra per la Protezione dell‘Infanzia La Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia si impegna per il rispetto della dignità del bambino, per la protezione della sua integrità fisica, mentale, psichica e Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Informazioni complementari e di approfondimento sessuale e per il sostegno del suo sviluppo personale (in tedesco e francese) www.kinderschutz.ch »» Fondazione bambini e violenza Fondazione svizzera che sostiene progetti di prevenzione e d’intervento nel campo della protezione dell’infanzia (versione italiana in elaborazione) www.kinderund­ gewalt.ch »» Aiuto alle vittime di reati in Svizzera Elenco delle strutture LAV (aiuto e consulenza alle vittime di reati di violenza) in Svizzera www.opferhilfeschweiz.ch »» Elternnotruf Telefono di emergenza per i genitori (in tedesco) www.elternnotruf.ch »» Telefono 147 di pro juventute Consulenza telefonica per bambini e giovani www.147.ch »» Telefono amico Consulenza telefonica www.143.ch »» UNICEF Svizzera Comitato svizzero del Fondo delle Nazioni Unite per l‘Infanzia www.unicef.ch »» SCOCI / KOBIK Servizio di coordinamento per la lotta contro la criminalità su internet; punto di riferimento per coloro che desiderano segnalare contenuti di pagine internet sospette www.kobik.ch »» The National Center on Shaken Baby Syndrome Risorse, informazioni, programmi di prevenzione e materiali relativi alla sindrome del bambino scosso (in inglese) www.dontshake.com »» The Shaken Baby Alliance Fonti e proposte di aiuto riguardo alla sindrome del bambino scosso (in inglese) www.shakenbaby.org »» ECPAT Switzerland Servizio specializzato della Fondazione Svizzera per la protezione dell’infanzia contro l’abuso sessuale sui bambini a fini commerciali www.ecpat.ch »» CISMAI Coordinamento Italiano dei Servizi contro il Maltrattamento e l’Abuso all’Infanzia, partner nazionale italiano di ISPCAN www.cismai.org »» ASPI Fondazione della Svizzera Italiana per l’Aiuto, il Sostegno e la Protezione dell’Infanzia. La Fondazione ASPI conduce programmi di prevenzione del maltrattamento infantile e degli abusi sessuali sui bambini e corsi di formazione per adulti. www.aspi.ch 45 46 Maltrattamento infantile – protezione dell’infanzia Rispetti »» Association des Médicins de famille et de l’enfance Suisse www.medecinsdefamille.ch »» Association Suisse des Assistantes et Aides Médicales ASA www.sva.ch »» Società Svizzera di Ginecologia e Ostetricia SSGO www.sggg.ch »» Società Svizzera di Oto-Rino-La­ ringologia e di Chirurgia CervicoFacciale ORL www.orl-hno.ch »» Associazione Svizzera di Odontoiatria Pediatrica ASP www.pedodonzia.ch »» Società Svizzera di Psichiatria e Psicoterapia SSPP www.psychiatrie.ch »» Federazione dei medici svizzeri FMH www.fmh.ch »» Foederatio medicorum chirurgicorum helvetica fmch »» Società Svizzera di Psichiatria Infan­ tile e dell’ Adolescenza e Psicoterapia SSPIA www.sgkjpp.ch www.fmch.ch »» Sociéte de Médicine Générale SSMG »» Foederatio Paedo medicorum herlveticorum fPmh www.fpmh.ch »» Forum Pediatria Pratica FPP www.ssmg.ch »» Société Suisse de Dermatologie et Vénéréologie SSDV www.ssdv.ch www.praxispaediatrie.ch »» Swiss Society of Neonatoloy NeoIPS »» Società Svizzera di Chirurgia Pediatrica SSCP www.swiss-pediatricsurgery.org www.neonet.ch »» Swiss Society of Pediatrics SSP www.swiss-pediatrics.org S V K chweizerische ereinigung für inderzahnmedizin Association Suisse de Médecine Dentaire Pédiatrique Associazione Svizzera di Odontoiatria Pediatrica I bambini che l’inadeguata cura dei genitori espone a rischi di vio­ lenze fisiche, psichiche o sessuali o ancora a metodi educativi dan­ nosi, sono spesso facilmente riconoscibili già in uno stadio precoce per diversi gruppi di professionisti. Si tratta di esperti cui spetta una funzione chiave nello sviluppo futuro dell’esistenza di questi bambini: la loro reazione alla presunta o accertata compromissio­ ne dello stato di benessere del bambino è in molti casi decisiva al fine di stabilire se il bimbo goda effettivamente della necessaria tutela e/o se ai genitori sia prestato l’aiuto essenziale per scongiu­ rare tale minaccia, come del resto dovrebbe essere loro garantito. Le presenti linee guida sono indirizzate a medici di diverse spe­ cializzazioni. Esse indicano diverse forme di maltrattamenti in­ fantili e costituiscono uno strumento utile a livello pratico per riconoscerli e per adottare i provvedimenti necessari a tutelare il bambino. In tal modo le stesse supportano i medici a rilevare casi effettivi di maltrattamenti infantili e li aiutano al tempo stesso a valutare situazioni dubbie o considerate a rischio, indicando loro le modalità d’azione più adeguate. Ulrich Lips, esperto indiscusso e professore con titolo di docente clinico, nonché responsabile del Gruppo per la protezione dell’in­ fanzia e per l’assistenza alle vittime di maltrattamenti delle cli­ niche pediatriche universitarie di Zurigo, ha redatto su incarico della Fondazione Svizzera per la Protezione dell’Infanzia le linee guida destinate ai medici per il riconoscimento di casi di violenza su bambini piccoli.