INTRODUZIONE ALLE AREE TEMATICHE DEI LABORATORI A cura del dott. GABRIELE GARBUGLIA «SALÌ SUL CARRO DAVANTI A LUI» Memoria e condivisione La giornata di sabato 23 novembre sarà dedicata soprattutto ai laboratori. E’ una straordinaria occasione per condividere la bellezza di essere insieme in un clima di semplicità e di confronto. Io e Massimiliano Colombi di Fermo ci siamo occupati di coordinare i 50 facilitatori che guideranno i 24 laboratori (tab.1) in cui saranno suddivisi i circa 700 partecipanti al Convegno. Nei laboratori si darà grande spazio a ciascuno dei partecipanti, all’ascolto delle esperienze, intuizioni, storie, luci che possono rischiarare la strada e rendere vivo il presente grazie alla memoria e alla speranza, nell’attesa di un futuro a cui già da ora tendiamo insieme con l’aiuto di Dio. Saranno affrontate tematiche specifiche suddivisi in quattro ambiti: la Chiesa in ascolto, la Chiesa madre, la Chiesa famiglia, la Chiesa in missione. Come Chiesa intendiamo ripartire dall’ascolto della Parola. Solo cristiani divenuti adulti nell’assiduità alle Scritture e capaci di discernimento spirituale possono aiutare i fratelli a “capire ciò che leggono” nella vita e nella Bibbia. E come Chiesa ci poniamo in ascolto anche verso la storia e la realtà, con le sue complessità ed ambivalenze. Essere Chiesa madre, capace di generare alla fede, è sfida essenziale per noi credenti e per le nostre comunità. Sono in crisi talune forme tradizionali di trasmissione dei valori e della fede, ed il modello nuovo, quello che esprime concretamente l’ecclesiologia conciliare, tarda a sorgere. Un tempo faticoso e affascinante di transizione, di sperimentazione, chiama tutti, a cominciare dalle famiglie e dalle comunità parrocchiali, ad esplorare nuovi sentieri in materia di catechesi e di formazione. La chiesa è famiglia se c’è attenzione alla persona e al suo vissuto concreto. Dal Convegno ecclesiale nazionale di Verona è forte l’invito a non frammentare l’azione pastorale e i processi educativi secondo schematizzazioni ecclesiali troppo rigide e inadeguate. Nella comunità parrocchiale tutti siamo chiamati, come in una famiglia, a sostenerci e incoraggiarci gli uni gli altri, a narrare la vita e la fede alle giovani generazioni, a prenderci cura delle povertà e delle emergenze che si manifestano quotidianamente. Una parrocchia famiglia di famiglie e laboratorio di relazioni è il sogno che abbiamo in cuore. Ciò esige, però, un più deciso impegno nella comunione, da incarnare in relazioni significative e in leali forme di corresponsabilità. La Chiesa in missione non è «fuori» del mondo o «contro» il mondo e nemmeno semplicemente di «fronte» al mondo, bensì «nel» mondo e «per» il mondo. Questo va ripensato all’interno di una comunità multietnica, come è quella della nostra regione, dove dialogo ecumenico e interreligioso si incrociano con la necessità di evangelizzare. Portare il Vangelo ad ogni uomo non sostituisce né si scontra con il dialogo interreligioso e interculturale, al contrario con entrambi interagisce, nella distinzione di natura e finalità, per far conoscere e testimoniare a tutti i popoli la salvezza in Gesù Cristo e nel concorrere fraternamente alla promozione umana e alla comune ricerca della verità. Fede e cultura si richiamano reciprocamente. Ogni aspetto dell’esperienza cristiana possiede una forte valenza in ordine alla promozione di stili di pensiero e di vita, all’elaborazione di mentalità e di comportamenti, all’orientamento della fecondità dello spirito umano nella direzione del bello, del buono e del vero. La stessa comunicazione del Vangelo non può fare a meno di categorie e di un linguaggio capaci di raggiungere l’uomo nel suo vissuto personale e sociale, attraverso forme ed espressioni a lui comprensibili e congeniali. La trasmissione della fede non può ignorare i nuovi linguaggi e le reti in cui sempre più ci si incontra ed esprime. L’attuale congiuntura economica può costituire una chance per educare la domanda di senso e intrecciare sinergie feconde con uomini e donne di buona volontà. Attraverso il discernimento comunitario si darà rilievo alle problematiche ancora aperte e si cercherà di individuare le scelte prioritarie che potranno rendere più efficace l’evangelizzazione nella nostra Regione ed essere di aiuto alle singole Diocesi nel cammino di fede e per un rinnovato impegno missionario. Tutti i laboratori saranno vissuti intorno alla Casa di Nazareth, icona del Dio che si è fatto uomo in Gesù per insegnarci a vivere in pienezza la nostra umanità. Saremo talmente vicini alla S. Casa da sentirne il profumo di Vangelo che lì si è fatto carne; che sia il nostro profumo in questi giorni e in futuro. Il Signore ci aiuti a «leggere i segni dei tempi e parlare il linguaggio dell'amore che Gesù ci ha insegnato». (Papa Francesco) tab 1: I laboratori Testimoni del dono della vita Dio si comunica a noi, ci parla La grazia dell’Eucarestia La grazia dei sacramenti Una pastorale centrata sul dinamismo integrale della fede Cristiani si nasce o si diventa? L’iniziazione cristiana dei bambini Parrocchia: famiglia di famiglie e laboratorio di relazioni La dimensione educativa ed esperienziale della catechesi Vecchi e nuovi poveri La sfida del pluralismo culturale e religioso Problematiche affettive e famiglie ferite Un'alleanza per l'uomo e il bene comune Il tempo della malattia e il dramma della morte I nuovi linguaggi mediatici Nuovi stili di vita Il patrimonio artistico e culturale e il ministero dell’accoglienza La famiglia protagonista dell’evangelizzazione Ascolto del mondo giovanile e il dialogo generazionale Il tesoro della preghiera Le periferie esistenziali La riscoperta della fede degli adulti e l’iniziazione alla vita cristiana degli adulti La cura delle vocazioni impegnate nel vivere e trasmettere la fede Lavorare in un tempo di crisi I luoghi privilegiati per un’alleanza educativa