MI SIETE DIVENTATI CARI
1^ lettera di S.Paolo ai Tessalonicesi 2,1-20
Carissimi Fratelli e sorelle. Ben ritrovati a questo ultimo incontro di cellula prima del periodo estivo.
Ci ritroveremo all’incontro plenario e nei vari appuntamenti che accompagneranno l’estate, con il
desiderio di continuare a condividere e far crescere quella fede di cui Gesù ci ha fatto dono con
abbondanza e gioia grande, pur in mezzo alle difficoltà. Al termine di un cammino, come quando si
arriva alla vetta di una montagna, o alla mèta di un percorso, è naturale riguardare indietro e
considerare il cammino percorso. Così oggi vorrei con voi ringraziare il Signore Dio per averci
accompagnato anche in quest’anno nel cammino di evangelizzazione, di crescita nella fede: la nostra
fede prima di tutto, e poi anche quella che siamo stati in grado di condividere e di offrire a chi ci è
stato accanto. Come diceva S.Paolo ai tessalonicesi, possiamo essere contenti perché non abbiamo
lavorato invano. E poi posso con gioia affermare anch’io “affezionato a voi, avrei desiderato darvi
non solo il vangelo di Dio, ma la mia stessa vita, perché mi siete diventati cari”. Sì: questa è
l’esperienza che posso condividere con voi, che Gesù mi ha dato la gioia di vivere in questo periodo.
Sempre di più ho imparato a conoscervi, a condividere la fede, nelle occasioni belle e in quelle
difficili: oggi ne ringrazio Dio. Vorrei che ognuno di noi oggi possa dire così: mi sono impegnato
per il Vangelo, non è stato vano il mio impegno. Abbiamo cercato di portare non noi stessi, ma il
Vangelo di Dio. E la Parola del Vangelo è potente: porterà senz’altro il suo frutto. Siamo come
seminatori, incaricati di seminare il buon grano. Poi è Dio stesso che lo fa crescere, con i suoi
metodi, con i suoi tempi: al momento opportuno ci manderà per la mietitura: cioè per raccogliere
quei fratelli ai quali abbiamo dato una buona condivisione e testimonianza di fede ed ora sono pronti
per diventare autentici cristiani e diventare a loro volta evangelizzatori. Il cammino di
evangelizzazione arriva fino a quando i fratelli per i quali abbiamo pregato, ci siamo messi al
servizio, abbiamo condiviso la fede e li abbiamo invitati ad affidarsi a Gesù, saranno a loro volta in
grado di fare la stessa cosa, pregheranno e inviteranno altri loro fratelli a conoscere Gesù ed affidarsi
a Lui. Così si trasmette la fede. Io ritengo che in quest’anno abbiamo camminato in questa direzione,
abbiamo messo preghiera e servizio, condivisione e amore. Il Signore porterà avanti il nostro
impegno e, al tempo che Lui sa, farà portare frutto. Durante l’estate vi invito a non lasciare cadere il
fervore, l’entusiasmo, l’impegno della preghiera e della condivisione. Anche se incontriamo più
raramente, tuttavia continuiamo a sostenerci, cerchiamo le occasioni per incontrarci e scambiarci un
incoraggiamento, una preghiera, una piccola condivisione. Facciamo bene attenzione a tutte le
persone che Gesù ci metterà accanto: dai nostri vicini di casa alle persone che incontriamo in
vacanza: non mancheranno le occasioni per donare e ricevere la fede. Arrivederci al plenario. Sia
lodato Gesù Cristo.
Approfondimento
 Per chi ho pregato maggiormente durante quest’anno?
 Quali altre persone oggi Gesù mi mette accanto perché io
condivida la mia fede?