Tratto dal libro di testo: TecnoMEDIA Smart - G. Arduino - Lattes
I COMBUSTIBILI ‐ 2 (Studiare da pag. 315 a pag. 321 del libro di testo) IL PETROLIO Il PETROLIO NATURALE o GREGGIO è un liquido oleoso, più o meno denso, di odore sgradevole, di colore scuro. Si trova comunemente negli strati profondi della crosta terrestre, ma talvolta scaturisce spontaneamente dalle rocce o affiora alla superficie formando piccoli laghi. Attualmente è la più importante risorsa energetica mondiale ed è anche la materia prima di base per la produzione di materie plastiche, le fibre sintetiche, i concimi chimici. Chimicamente il petrolio greggio è formato da una miscela di IDROCARBURI, composti chimici formati da idrogeno e carbonio, cui possono aggiungersi ossigeno, azoto e zolfo. Il petrolio deriva dalla trasformazione di organismi vegetali e animali, in seguito a complessi processi fisici e chimici che hanno portato alla formazione delle ROCCE SEDIMENTARIE. La ricerca petrolifera La ricerca di un giacimento inizia, quindi, con studi preliminari e controlli diretti per sapere se il sottosuolo è costituito da rocce sedimentarie; si procede poi allo scavo di un pozzo esplorativo e di altri pozzi per determinare la consistenza del giacimento. Quando il pozzo raggiunge il giacimento, gli idrocarburi che impregnano la roccia fuoriescono liberamente e vengono convogliati, attraverso un tubo di acciaio, in grandi SERBATOI DI SEDIMENTAZIONE. Apposite tubazioni, dette OLEODOTTI, trasportano il petrolio direttamente alle raffinerie o, più spesso, a grandi centri di raccolta vicini ai porti di imbarco dove si trovano NAVI PETROLIERE che lo fanno arrivare a destinazione. La raffinazione del petrolio Il petrolio greggio è un miscuglio di numerosi idrocarburi molto diversi tra loro per composizione chimica. Le lavorazioni di separazione delle componenti viene effettuata in grandi complessi detti RAFFINERIE. Il processo di DISTILLAZIONE FRAZIONATA ha la finalità di separare i vari idrocarburi per produrre i combustibili derivati dal petrolio: gas di raffineria, benzine, kerosene, gasolio, oli pesanti, residuo. Il residuo della prima distillazione viene ulteriormente distillato per ricavare altri idrocarburi. Il residuo della seconda distillazione è costituito dai BITUMI impiegati come impermeabilizzanti e nella produzione di asfalto per la pavimentazione delle strade. Gli impieghi del petrolio Il petrolio viene utilizzato per produrre: ‐ OLIO COMBUSTIBILE o GASOLIO, usato per generare energia elettrica nelle centrali termoelettriche; ‐ GASOLIO, usato per produrre energia elettrica nelle centrali a turbogas; ‐ BENZINE, KEROSENE e GASOLIO, utilizzati nel settore dei trasporti; ‐ MATERIE PLASTICHE, FIBRE SINTETICHE, DETERGENTI, COLORANTI, CONCIMI CHIMICI, PRODOTTI FARMACEUTICI, ecc. nell’INDUSTRIA PETROLCHIMICA. Le benzine Le BENZINE sono il prodotto più conosciuto tra i derivati del petrolio: si ottengono dalla distillazione primaria e costituiscono circa il 20% di tutti i prodotti della distillazione frazionata. Per produrre una maggiore quantità di benzina si trasformano una parte dei keroseni, dei gasoli e degli oli combustibili. La molecola delle benzine è più semplice, ad esempio, di quella dei gasoli: è possibile allora ottenere benzina da un gasolio rompendo le molecole più grosse e complesse del gasolio mediante un processo detto cracking (da to crack = rompere) che usa alte temperature e forti pressioni. MINITEST 1. Cos’è il petrolio? 2. Cosa sono gli idrocarburi? 3. Come si effettua la ricerca petrolifera? 4. Che funzione ha il processo di distillazione frazionata? 5. Cosa sono i bitumi? 6. Quali sono gli impieghi del petrolio? 7. In cosa consiste il processo di cracking?