ANALISI – LIMITI E ASINTOTI 1 Introduzione La funzione y= 3x 2 + 2x − 1 x2 − 1 non è definita per x = 1 e x = −1. Non possiamo, quindi, calcolare il valore della funzione in questi due valori di x, ma possiamo chiederci quanto vale la funzione vicino a 1 e vicino a −1. x Cominciamo sostituendo valori prossimi a 1. Dalla tabella si nota che per valori di x poco più piccoli di 1 la funzione decresce rapidamente assumendo valori sempre più piccoli, mentre per valori di x poco più grandi di 1 aumenta rapidamente il suo valore. In questo caso si dice che il limite della funzione per x che tende a 0,9 0,99 0,999 0,9999 1,1 1,01 1,001 1,0001 y=(3x2+2x-1)/(x2-1) -17 -197 -1997 -19997 23 203 2003 20003 1 è ∞. Si deve inoltre distinguere il limite per x che tende a 1 da sinistra (valori più piccoli) e da destra (valori più grandi), in simboli lim f ( x ) = − ∞ e x → 1− lim f ( x ) = + ∞ x → 1+ Sostituiamo ora valori di x vicini a −1, per eccesso e per difetto. In questo caso osserviamo una situazione diversa: si nota che per valori di x molto vicini a −1, sia da sinistra che da destra, il valore della funzione è molto vicino a 2. In questo caso si dice che il limite della funzione per x che tende a – 1 vale 2, in simboli lim f(x) = 2 . x -0,9 -0,99 -0,999 -0,9999 -1,1 -1,01 -1,001 -1,0001 y=(3x2+2x-1)/(x2-1) 1,947368421 1,994974874 1,99949975 1,999949997 2,047619048 2,004975124 2,00049975 2,000049997 x→ − 1 Della stessa funzione ci interessa conoscere l’andamento per valori di x molto grandi in valore assoluto: osservando la tabella ci accorgiamo che per valori di x molto grandi, il valore della funzione si avvicina sempre di più a 3, così come per valori molto piccoli. In questo caso si dice che il limite della funzione per x che tende a x 100 1000 10000 100000 -100 -1000 -10000 -100000 -1000000 y = (3x2+2x-1)/(x2-1) 3,02020202 3,002002002 3,00020002 3,00002 2,98019802 2,998001998 2,99980002 2,99998 2,999998 ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI 2 ± ∞ vale 3, in simboli xlim f(x)=3 e xlim f(x)=3 . → +∞ → −∞ Consideriamo ora la funzione y= x2 − 5x + 6 x− 4 . Sostituendo valori prossimi a 4 ci accorgiamo che lim f ( x ) = − ∞ x → 4− e lim f ( x ) = + ∞ . x → 4+ x 3,99 3,9999 3,99999999 4,0001 4,00001 4,000001 y = (x2 -5x+6)/(x-4) -197,01 -19997,0001 -199999998,2 20003,0001 200003,000018 2000002,999721 Se andiamo a studiare la funzione all’∞, osservando la tabella, notiamo che all’aumentare di x cresce anche il valore della funzione e viceversa. In questo caso si dice che il limite della funzione per x che tende a + ∞ è +∞ e per x che tende a −∞ è −∞: lim f ( x ) = − ∞ x→ − ∞ e lim f ( x ) = + ∞ . x→ + ∞ x y =(x2-5x+6)/(x-4) 10000 9999,0002 100000 99999,00002 1000000 999999,0000020000 -10000 -10001,0002 -100000 -100001 -1000000 -1000001 Conclusioni Nello studio di una funzione, dopo averne determinato il dominio, il segno e le intersezioni con gli assi, bisogna analizzarne il comportamento nei punti esclusi dal dominio e all’infinito, +∞ e −∞, (in generale, negli estremi individuati nel dominio). Gli esempi proposti rappresentano le quattro situazioni che si possono incontrare: • x tende ad un valore finito e il risultato del limite è un valore finito (tabella 2) • x tende ad un valore finito e il risultato del limite è un valore infinito (tabelle 1 e 4) • x tende ad un valore infinito e il risultato del limite è un valore finito (tabella 3) • x tende ad un valore infinito e il risultato del limite è un valore infinito (tabella 5). ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI 3 Limiti e andamento della funzione Limite finito per x tendente ad un valore finito: lim f ( x ) = ± ∞ x→ x0 o Tornando al primo esempio: dire che per valori di x molto vicini a −1, il valore della funzione è molto vicino a 2, equivale a dire che in un intorno di −1, la differenza tra il valore di f(x) e (2) è molto piccola (osservando la tabella si vede come la differenza sia 0,001, 0,0001…). Graficamente quindi la funzione si avvicina al punto (-1;2) senza toccarlo. Limite finito per x tendente ad infinito : lim f(x)=ℓ x→ ± ∞ Nello studio all’∞ della prima funzione introdotta nel capitolo abbiamo visto che y = f(x) si avvicina al valore 3, per valori di x molto grandi o molto piccoli: graficamente quindi la funzione tende a stabilizzarsi sul valore y=3. Limite infinito per x tendente ad un valore finito lim f ( x ) = + ∞ x→ x0 Studiando la prima funzione in valori prossimi a x=1 (e la seconda in x=4) abbiamo visto che la funzione decresce rapidamente avvicinandosi a 1 da sinistra e aumenta ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI 4 rapidamente il suo valore avvicinandosi da destra: graficamente la funzione si avvicina alla retta x=1 senza mai toccarla, come in figura. Limite infinito per x tendente ad infinito: lim f ( x ) = ± ∞ x→ ± ∞ lim f ( x ) = + ∞ Nella figura a lato sono rappresentate le 4 possibili situazioni che si possono incontrare. • Se lim f ( x ) = + ∞ x→ + ∞ lim f ( x ) = + ∞ x→ − ∞ x→ + ∞ y la funzione cresce al crescere della variabile x: sul piano cartesiano disegnerò un tratto di curva al centro del I x quadrante (x e y positive). • Se lim f ( x ) = − ∞ x→ + ∞ la funzione decresce al crescere della variabile x: sul piano cartesiano lim f ( x ) = − ∞ x→ − ∞ lim f ( x ) = − ∞ x→ + ∞ disegnerò un tratto di curva nel IV quadrante. • Se lim f ( x ) = + ∞ x→ − ∞ la funzione cresce al decrescere della variabile x: sul piano cartesiano disegnerò un tratto di curva al centro del II quadrante. • Se lim f ( x ) = − ∞ x→ − ∞ la funzione decresce al decrescere della variabile x: sul piano cartesiano disegnerò un tratto di curva al centro del III quadrante. PROPRIETA’ DEI LIMITI TEOREMI Teorema di unicità del limite Se per x che tende a x0 la funzione f(x) ha per limite ℓ , allora tale limite è unico. Teorema di permanenza del segno Se la funzione f(x) per x che tende ad x0 tende ad ℓ diverso da zero allora esiste un intorno completo I di x0, escluso al più x0, in cui la funzione assume lo stesso segno di ℓ. Teorema del confronto Se in un intorno di x0 escluso al più x0 vale la disuguaglianza f(x) ≤ g(x) ≤ h(x) e si ha ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI lim lim lim x → x 0 f(x) = x → x 0 h(x) = ℓ , allora x → x 0 g(x) = ℓ. 5 OPERAZIONI • Il limite della somma di due funzioni Supponiamo che lim f(x) = ℓ x→ x0 e lim g(x)=m, x→ x0 si dimostra che lim [f(x)+g(x)] = ℓ + m x→ x0 cioè il limite per x→x0 (o per x→∞) della somma di due funzioni è uguale alla somma dei limiti. • Il limite del prodotto di due funzioni Supponiamo che lim f(x)= ℓ x→ x0 e lim g(x)=m, si dimostra che lim [f(x)∙g(x)] = ℓ ∙ m x→ x0 x→ x0 cioè il limite per x→x0 (o per x→∞) del prodotto di due funzioni è uguale al prodotto dei limiti. • Il limite del reciproco di una funzione Supponiamo che lim f(x) = ℓ ≠0 ,si dimostra che lim 1 = 1 x→ x0 f (x) x→ x0 cioè il limite per x→x0 (o per x→∞) del reciproco di una funzione è uguale al reciproco del limite. • Il limite del quoziente di due funzioni Supponiamo che lim f(x)=ℓ x→ x0 e lim g(x)=m≠0, si dimostra che lim f ( x ) = x→ x 0 g(x ) m x→ x0 cioè il limite per x→x0 (o per x→∞) del quoziente di due funzioni è uguale al quoziente dei limiti. Definizione di continuità in punto La funzione f(x) si dice continua nel punto x 0 interno al suo dominio se vale la seguente uguaglianza: lim f(x) = f(x0) . In altre parole esiste ed è finito il limite per x→x 0 e tale limite è uguale al valore x→ x0 che la funzione assume in x0. Da un punto di vista intuitivo una funzione è continua se “si può disegnare senza staccare la penna dal foglio”. ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI Sono funzioni continue: y = x n (con n numero naturale) ; 6 y=ax ; y = log a x ; y = sen x ; y = cos x Teoremi sulle funzioni continue Teorema della permanenza del segno Se la funzione f(x) è continua nel punto x0 e f(x0)≠0 allora esiste un intorno completo I di x0 in cui la funzione assume lo stesso segno di f(x0). Teorema dell’esistenza degli zeri Se una funzione è definita e continua in un intervallo chiuso [a,b] e se f(a) e f(b) hanno segno opposto, allora esiste almeno un x0 interno ad (a,b) tale che f(x0)= 0. Intuitivamente, se la funzione è continua e deve andare a b dal punto (a; f(a)) al punto (b; f(b)) senza staccare la penna dal foglio, deve necessariamente attraversare l’asse x almeno una volta. Teorema di Bolzano Se una funzione è definita e continua in un intervallo I, qualunque siano i punti a e b dell'intervallo, allora la funzione nell'intervallo (a,b) assume tutti i valori compresi fra f(a) e f(b). In termini intuitivi il teorema di Bolzano afferma che una funzione continua non procede a salti. Teorema. Una funzione continua in un insieme chiuso è limitata. Teorema di Weierstrass Una funzione continua su un intervallo chiuso assume sempre un massimo ed un minimo. Anche in questo caso è importante notare che per la validità del teorema è necessario che l'intervallo in cui la funzione è continua sia chiuso. ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI 7 Calcolo del limiti di funzioni continue Il limite lim f(x) di una funzione continua si ottiene semplicemente sostituendo x0 alla variabile x. x→ x0 Nel calcolo di limiti si deve tener conto delle regole sulle operazioni precedentemente indicate. lim Ad esempio x→ 3 5x + 1 2 x −1 5⋅ 3+ 1 = 2 3 −1 = 16 = 2 8 Nel calcolo di limiti delle funzioni esponenziali e logaritmiche basta ricordare l’andamento delle funzioni. Osservando il grafico della funzione esponenziale a fianco si deduce che: se a>1 lim a x = + ∞ e x→ + ∞ al contrario, se 0<a<1 lim a x = 0 x→ − ∞ lim a x = 0 x→ + ∞ lim a x = + ∞ e x→ − ∞ Osservando il grafico delle funzioni logaritmiche a fianco si deduce che Se a>1 lim log a x = − ∞ e lim log a x = + ∞ e x→ 0+ Se 0<a<1 x→ 0+ lim log a x = + ∞ x→ + ∞ lim log a x = − ∞ x→ + ∞ Quando nel calcolo si ha un valore infinito o lo zero, bisogna tener conto delle regole raccolte nella tabella a fianco, dove n indica un qualsiasi numero reale. ESEMPI: lim x→ 1 lim x→ ∞ lim x→ 3 lim x→ 0 5x + 1 2 x −1 = 5⋅ 1+ 1 2 1 −1 = 16 = ∞ 0 5 5 5 = = = 0 x− 1 ∞ − 1 ∞ x− 3 2 x −1 senx e 2x + 1 = = 3− 3 2 3 −1 sen 0 e 2⋅ 0 + 1 = 0 = 0 8 = 0 = 0 e ∞ + n= ∞ ∞ ⋅n= ∞ ∞ = ∞ n n = ∞ 0 n = 0 ∞ 0 = 0 ∞ 0 = 0 n ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI ESERCIZI: 8 Calcolare i seguenti limiti: 1 lim 3x + x 2 − 3 + x→ + ∞ x4 1 lim ln x → + ∞ 2x 2x 2 − 3x + 1 x→ 3 1 − 2x lim lim ex 1 − 2x 3 3x + 1 lim x → 1 Log x x→ − ∞ x 2 x→ 0 2 − 2x lim 2 x 3 − 3x + 1 2 4 − 2x lim x→ 2x 3 − 3x + 1 x→ 1 1 − 2x lim Forme indeterminate + ∞ − ∞ ∞ ⋅0 Nel calcolo dei limiti, possono verificarsi delle situazioni in cui non è possibile effettuare le comuni operazioni algebriche. Ad esempio: lim x→ 1 ln x x2 − 1 = ln 1 12 − 1 = ∞ ∞ 0 0 00 0 = ? 0 Si parla allora di forme indeterminate. In tabella sono riportate le forme indeterminate più comuni che è possibile 1∞ incontrare. La risoluzione delle forme indeterminate richiede tecniche di calcolo opportune. ∞ 0 Noi risolveremo solo le forme indeterminate (∞/∞), (+∞ −∞) e, dopo aver trattato l’argomento Derivata di una funzione, quella (0/0). Risoluzione delle forme indeterminate (∞/∞) e (+∞−∞): confronto di infiniti Diciamo che la funzione f(x) è un infinito per x che tende a x0 se lim f(x)= ∞ . x→ x0 Intuitivamente il termine ordine di infinito di una funzione indica la rapidità con cui la funzione cresce verso l’infinito. Nel limite a +∞ della funzione y = 2x – 3x4 + 2 si presenta la forma indeterminata +∞ −∞. Ricordando le proprietà dei logaritmi si ha: ( ) ( ) ( ) lim 2x − 3x 4 + 2 = lim ( 2 x ) − lim 3x 4 + lim ( 2) = lim ( 2 x ) − lim 3x 4 + 2 x→ + ∞ x→ + ∞ x→ + ∞ x→ + ∞ x→ + ∞ x→ + ∞ ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI 9 Per stabilire quale sia il risultato bisogna chiedersi quale delle tra le funzioni y = 2x e y = 3x 4 va all’infinito più rapidamente: basta sostituire valori grandi di x alle due funzioni per capire che quando y = 3x4 è all’∞ y = 2x è un valore inferiore e per questo trascurabile. L’andamento all’∞ della funzione è quindi stabilito dal termine (– 3x4), al confronto del quale gli altri termini sono trascurabili, e il risultato del limite è quindi −∞. Vale il seguente teorema: nel calcolo all’∞ di una funzione si possono trascurare i termini della funzione con ordine d’ ∞ inferiori. ( ) ( ) 4 4 Nel nostro esempio: lim 2x − 3x + 2 = lim − 3x = − ∞ x→ + ∞ x→ + ∞ Dati due infiniti in x0, il limite del loro rapporto per x che tende ad x0 è una forma indeterminata ∞/∞. Per risolverla occorre confrontare l’ordine di infinito della funzione al numeratore con quella al denominatore. Si possono presentare quatto diversi casi: se f(x) è un infinito di ordine inferiore rispetto a g(x) 0 se f(x) è un infinito di ordine superiore rispetto a g(x) f (x ) ∞ lim = x → x 0 g(x ) se f(x) e g(x) sono infiniti dello stesso ordine ≠ 0 non esiste se f(x) e g(x) sono infiniti non confrontabili Ordine di infinito delle funzioni elementari • FUNZIONI POLINOMIALI y = axn + bxn-1 +….. L’ordine di infinito coincide con il grado del polinomio. Applicando il teorema precedente il limite di un quoziente tra funzioni polinomiali è uguale al limite del quoziente tra i termini di grado massimo delle due funzioni: lim x→ + ∞ 3x − 5 2 x − x+ 1 = lim x→ + ∞ 3x x 2 = lim x→ + ∞ 3 = 0 x ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI 3x 2 + x − 5 3x 2 3 3 lim = lim = lim = 2 2 2 2 x→ − ∞ x → − ∞ x → − ∞ 2x + 1 2x 10 (numeratore e denominatore sono entrambi infiniti di ordine 2 → il limite è uguale al rapporto dei coefficienti delle x a grado massimo ) 3x 4 − 5 lim x→ − ∞ • x2 = lim x→ − ∞ 3x 4 x2 = lim 3x 2 = + ∞ x→ − ∞ FUNZIONE ESPONENZIALE y = ax , con a>1, è un infinito di ordine superiore a qualunque funzione polinomiale perché cresce più rapidamente di qualsiasi funzione polinomiale. • FUNZIONE LOGARITMICA y = log a x è un infinito di ordine inferiore a qualunque funzione polinomiale. Nel grafico sono rappresentate la funzione esponenziale y = 2x, la retta di equazione y = x (infinito di ordine 1) e la funzione y = log2 x. Si nota come, per x→+∞, la funzione esponenziale sia la più rapida ad andare all’∞ e la funzione logaritmica vada invece all’infinito molto più lentamente delle altre. Tra le due ci sono le funzioni polinomiali che vanno all’∞ tanto più rapidamente quanto più è alto il loro grado. ESEMPI: lim x→ + ∞ lim x→ + ∞ lim x→ + ∞ ln x 2x = 0 perché 2x è un infinito di ordine superiore a ln x (vince il denominatore) x = ∞ perché x è un infinito di ordine superiore a ln x (vince il numeratore) ln x 2x x7 = ∞ perché 2x è un infinito di ordine superiore a x7 (vince il numeratore) ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI ESERCIZI: lim x→ − ∞ x→ + ∞ lim x→ + ∞ Calcolare i seguenti limiti: 2 x 3 − 3x + 1 1 − 2x lim 11 lim 2 x 2 − 3x + 1 x→ − ∞ ex lim 1 − 2x 3 x→ + ∞ x 2 − 3x + 1 1 − 2x lim x→ − ∞ 1 − 2x lim 2 x→ + ∞ ex 3x 7 1 lim x→ + ∞ 2 1 − 2x 3 x 2 − 3x + 1 1 − 2x lim x lim x→ + ∞ 3x + 1 lim 2 1 − 2x x→ + ∞ x2 4x + 1 x 2 x 3 − 3x + 1 ( 2x ln 1 − 2 x 1 lim x→ − ∞ 2 2 x→ − ∞ 7 3 lim x→ + ∞ ) lim x→ + ∞ x2 4x + 1 log 3 ( x + 1) 1 − 2x 2 2 x 3 − 3x + 1 ln x 2x 4 + lim ln x → − ∞ 2x 4 1 Limiti notevoli I limiti notevoli sono particolari limiti chiamati così perché fondamentali in analisi, a partire dai quali se ne possono calcolare altri. Nell’ultima pagina sono riportati, per conoscenza, tutti i limiti notevoli. Noi ne utilizzeremo solo due: • lim x→ 0 senx = 1 x I limiti conseguenza immediata del limite notevole suesposto sono i seguenti: lim x→ 0 • 1 lim 1 + x→ ∞ x tgx =1 x lim e 1 − cos x x→ 0 x2 = 1 2 x = e (e = 2,718... numero di Eulero) Da questo derivano i seguenti limiti: 1 lim (1 + x ) x = e x→ ∞ e lim x→ ∞ ex − 1 =1 x ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti ANALISI – LIMITI E ASINTOTI 12 Tabella riassuntiva dei limiti notevoli ___________________________________________________________________ A cura della Prof.ssa Francesca Grandinetti