I MUTAMENTI SOCIALI

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I MUTAMENTI SOCIALI
• Obiettivi
o Conoscere come mutano i contesti di vita che
influenzano il comportamento ed interagiscono
con i processi mentali
• Contenuti
o La società post-moderna e la condizione
dell’uomo
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SFONDO INTEGRATORE dei
processi di costruzione dell’Io
•
•
•
•
•
•
Società post moderna
Società ipercomplessa
Società della conoscenza
Processi di mondializzazione dei fenomeni
Processi di globalizzazione delle economie
Nuovo Umanesimo tecnologico
2
Lyotard è universalmente noto come il primo
teorizzatore del postmoderno in filosofia, grazie
alla ricerca sociologica " La condizione
postmoderna " (1979).
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Nel volume viene presentata la tesi secondo la
quale la modernità è giunta al suo compimento e
ci troviamo ormai nel postmoderno.
4
Il progetto della modernità di conferire un senso
unitario e globale alla realtà, individuandone i
fondamenti e facendo leva su una scienza
unitaria, si è costruito sull'asse di tre grandi
meta-racconti:
· Illuminismo
· Idealismo
· Marxismo
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Questi grandi quadri di riferimento si sono ormai
consumati, né sono stati sostituiti da costruzioni
altrettanto forti e unitarie.
La loro frantumazione ha fatto emergere la
pluralità e le differenze e ha moltiplicato le
forme del sapere.
6
Lyotard non nutre nostalgia per l'unità e la
totalità perduta, ma riconosce la positività di ciò
che è molteplice, frammentato, polimorfo e
instabile. Egli ritiene, anzi, che non si tratti
soltanto di prendere atto di questo processo in
corso, ma di contribuire alla sua affermazione,
attraverso pratiche di regionalizzazione dei
campi del sapere.
7
Occorre smascherare l'inconsistenza di presunte
unificazioni, siamo in una nuova dimensione: il
postmoderno.
Il termine designa uno sviluppo tecnologico e
scientifico che ha delle ricadute immediate sulla
vita quotidiana e sulla politica.
8
Lo studioso si contrappone con forza allo
Strutturalismo e al Marxismo, cioè a sistemi di
pensiero globalizzanti; afferma l'esistenza di
dimensioni e campi che solo parzialmente sono
riducibili alla comunicazione e alla discorsività;
9
Dichiara l'irreversibilità del processo culturale
che ha visto la fine dei grandi sistemi teorici e
l'affermarsi, invece, di una molteplicità di
linguaggi che sono fra loro incommensurabili, o,
comunque, irriducibili l'uno all'altro.
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Ne è derivata una perdita di centralizzazione
nell'organizzazione dello Stato, nella società, e
sono cresciuti i "processi di atomizzazione".
11
Il disagio dell’uomo postmoderno
Si ha netta la sensazione dell'incertezza e del
disagio, della chiusura di parecchi cicli e di
parecchi discorsi. Le metafore interpretative con
cui si cercano i caratteri salienti del tempo in cui
viviamo sono esse stesse divenute scontate;
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Quella che stiamo vivendo è una stagione
sconvolgente, attraversata da mutamenti
rapidissimi, che lasciano in piedi le condizioni di
stabilità per tratti brevissimi, lo spazio di un
mattino travolto dalle trasformazioni scientificotecnologiche.
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L'idea forte della modernità è dunque il
progresso, inteso come orientamento a un
modello di vita e di azione, come aspirazione a
valori ultimi, fondati sulla capacità dell'uomo di
esercitare la ragione per un'opera di
chiarificazione, di illuminazione nei confronti
del mondo e di se stesso.
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Ciò che definisce l'essenza della condizione
post-moderna, invece, è proprio la negazione
della capacità umana di chiarificazione:
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• Questa condizione si fonda sul
disconoscimento della sussistenza di valori
ultimi, in grado appunto di chiarire, cioè di
fondare, giustificare, legittimare un qualsiasi
ordinamento della società, di motivare e
orientare comportamenti, di conferire un senso
unitario e quindi un'effettiva intelligibilità alla
vita umana e alla società.
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• Conseguenza di ciò è un nichilismo dei valori
ultimi nell'epoca post-moderna. Ciò significa
che il rapporto dell'individuo con la propria
tradizione culturale cessa di configurarsi come
un processo di interiorizzazione.
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• L’uomo è disorientato, perde di identità
storicamente determinata.
• In quest'epoca di "morte del soggetto" compare
la sostituzione del soggetto alienato con il
soggetto frammentato e si ha la percezione
della società come spogliata di ogni storicità.
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Jean Baudrillard, inoltre, ha illustrato la
correlazione fra frammentazione dell'identità e
immagine frammentata del mondo e dell'uomo
confezionata dai mass media contemporanei i
quali trasformano il mondo in una serie di
pseudo-eventi di natura spettacolare.
19
• Il tempo diventa una successione di momenti
non correlati tra loro, una serie di momenti
presenti isolati e privi della profondità che è
associata alla percezione del passato e del
futuro.
20
• Affidata ai supporti informatici, la memoria
diventa volatile: è la fine della storia e
dell’uomo storico (Fukuyama)
• Le società occidentali presentano, quindi, una
gamma di sintomi di impoverimento
esistenziale
21
• La mondializzazione dei fenomeni comporta
omogeneizzazione degli stili di vita, degli usi e
costumi e rischi di perdita di identità
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La globalizzazione delle economie comporta
crisi sociali, politiche, nuove povertà.
23
La ricchezza della postmodernità
Tali sintomi, considerati dal punto di vista
storico, definiscono una condizione di postmodernità, ma in verità presentano anche molti
dei connotati più positivi della modernità:
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Lo sviluppo delle strutture della società postindustriale, più complesse, flessibili e
differenziate rispetto a quelle della società
industriale;
· Il declino delle ideologie totalizzanti;
· La diminuzione di individui dalla
personalità autoritaria;
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L'accresciuta tolleranza e accettazione delle
"diversità" etniche, sociali e religiose;
· L'incremento delle comunicazioni e degli
scambi;
· L'internazionalizzazione
dell'informazione, dell'economia e della
cultura;
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• La tendenza alla parità tra uomo e donna nella
famiglia e nel lavoro;
• L'accresciuta sensibilità verso i diritti di tutti i
cittadini e, particolarmente delle categorie più
deboli (anziani, bambini, portatori di
handicap);
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• L'indebolimento del formalismo sociale e della
deferenza verso l'autorità politica e sociale;
• Tale sfondo integratore richiede nuovi livelli di
cittadinanza attiva che compensino
disorientamenti e dissonanze;
28
• Conoscenza è chiave di lettura della
complessità sociale
• La formazione dell’intelligenza e delle
intelligenze multiple (Gardner) può ridare
fiducia ed attuare i nuovi obiettivi socioculturali
• Le riforme possono restituire credibilità al
sistema ed alle istituzioni
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A tal fine occorrono sistemi funzionali, cioè
efficienti nell’organizzazione ed efficaci
nell’azione.
In riferimento all’organizzazione di sistema la
scuola non ha elaborato una cultura
dell’organizzazione e va a mutuare dal mondo
dell’economia e delle aziende modelli e
indicazioni.
Il quadro normativo a sostegno
della formazione
Un nuovo quadro normativo modifica identità e
funzionamento della scuola:
- Legge n. 59/97 che riconosce l’autonomia
alle Istituzioni Scolastiche:
- autonomia organizzativa
- autonomia pedagogica e didattica
- autonomia finanziaria
- autonomia di ricerca e di sviluppo
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Queste autonomie funzionali rendono le
Istituzioni Scolastiche titolari del potere di
autoregolazione e di decisione: il senso
dell’autonomia, infatti, è di dare risposte
immediate ai bisogni e problemi emergenti dal
territorio e di contestualizzare la scuola nel
territorio, creando una serie di sinergie
interistituzionali.
Ciò rende efficace la mediazione didattica.
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