Università degli Studi di Bologna – II Facoltà di Ingegneria con sede a Cesena MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L Corso di Laurea in INGEGNERIA MECCANICA Corso di Laurea in INGEGNERIA AEROSPAZIALE Anno Accademico 2007-2008 II PROVA IN ITINERE (30.11.2007) TESTO e TRACCIA di SOLUZIONE u = penultima cifra del numero di Matricola QUESITO No. 1 Un corpo di massa m viene fatto salire con velocità uniforme lungo un piano inclinato mediante l’applicazione di una forza P di cui è nota la direzione. Sono noti la massa m del corpo, il coefficiente di attrito f tra il corpo ed il piano inclinato e l’inclinazione del piano inclinato. Determinare: a) l’intensità della forza P0 nel caso ideale b) l’intensità della forza P nel caso reale Dati: m = (10+2×u) kg q=75° f = (0.15+u/50) a=20° Risposta: Dall’equilibrio della massa m risulta: Nel caso ideale: P0 = Q sin a sin q R a Q a+j a Q R0 R q P0 In presenza attrito: P = Q C:\users\rivola\Didattic\FORLI\Anno0708\Prove_Itinere_MAM\Sol_Prova_02.doc P q+j Q q q+j P sin (a + j ) sin (q + j ) 1 QUESITO No. 2 Determinare l’intensità della forza P da applicare nel punto A alla carriola di figura per farla avanzare con moto uniforme. Il peso Q, comprendente la carriola ed il suo carico, è concentrato nel baricentro G. Si può trascurare l’attrito nella coppia rotoidale della ruota, mentre si tenga conto dell’attrito volvente tra ruota e terreno attraverso il parametro d. Dati: R = 200 mm b = 400 mm d = 10 mm h = 800 mm a = 600 mm Q = 100+50×u N K a b S Risposta: Alla carriola sono applicate tre forze: Q 1. La forza peso Q. 2. La reazione S del terreno sulla ruota: di cui è nota la P direzione (deve passare per l’asse della ruota, poiché a si trascura l’attrito nella coppia rotoidale, ed è spostata A in avanti rispetto al punto teorico di contatto tra ruota e suolo della quantità d). G h 3. La forza P applicata in A necessaria per equilibrare la carriola. Q Per l’equilibrio alla rotazione le direzioni delle tre forze devono passare per uno stesso punto K che si determina intersecando a b le direzioni delle prime due forze. Il modulo e il verso di P si trovano annullando la risultante delle tre forze. Costruendo il triangolo di equilibrio e proiettando Q e P sulla normale alla direzione di S si ottiene: sin b d a b +d dove b = arctan e a = arctan con d = P sin (a + b ) = Q sin b Þ P = Q R d -h tan b sin (a + b ) d O R B d b QUESITO No. 3 Determinare la velocità angolare della ruota 4 del rotismo epicicloidale a lato in cui è nota la velocità del membro P. Dati: z1 = 60+u z4 = 28 z2 = 48 z3 = 32 nP = (1000+150×u) rpm Risposta: Applicando la formula di Willis al rotismo ordinario equivalente si ottiene: t0 = zz n4 - nP =- 1 3 n1 - nP z2 z4 æ da cui, essendo n1=0, si ottiene: n4 = nP ç1 + è z1 z3 ö ÷ z2 z4 ø QUESITO No. 4 In un ingranaggio conico gli assi delle due ruote formano tra di loro l’angolo g. Noto l’angolo di semiapertura del cono primitivo della ruota 1 e la sua velocità angolare determinare la velocità angolare della ruota 2. Dati: g = 70° a1 = (20+u)° n1 = (400 + 20×u) rpm Risposta: n sin a1 Il rapporto di trasmissione di un ingranaggio conico vale: t = 2 = dove a2 = g - a1. n1 sin a 2 sin a1 È quindi immediato ricavare la velocità angolare della ruota 2: n2 = n1 sin a 2 C:\users\rivola\Didattic\FORLI\Anno0708\Prove_Itinere_MAM\Sol_Prova_02.doc 2 QUESITO No. 5 La massa m viene issata con velocità uniforme attraverso la puleggia ad asse mobile di figura. Indicato con d il parametro dovuto alla rigidezza della fune (di natura non elastica) e con r il raggio del circolo di attrito della coppia rotoidale, determinare il valore del tiro T da applicare all’estremo libero della fune. Dati: d = 1 mm R = 200 mm r = 2 mm m = (15+2×u) kg Risposta: Data la natura non elastica della rigidezza alla flessione della fune i suoi due rami tendono a disporsi come mostrato in figura. Dall’equilibrio alla traslazione della puleggia si ottiene: T + T0 = Q Considerando che la rotazione della puleggia è oraria il peso Q sarà tangente a sinistra del circolo di attrito. Dall’equilibrio alla rotazione della puleggia si ottiene: T = kT0 con k = 1+ d + r R @ 1 + 2d + 2 r d r R R 1- R R R T =Q k (1 + k ) QUESITO No. 6 In una coppia rotoidale di spinta il perno è caricato da una forza Q ed è mantenuto in rotazione uniforme attraverso l’applicazione di un momento Mm. Conoscendo il coefficiente di attrito f tra i due membri della coppia determinare: a) il valore del carico Q che la coppia può sopportare; b) il valore massimo della pressione di contatto. Dati: R1 = 50 mm f = 0.3 R2 = 150 mm Mm = 20+5×u Nm Risposta: Applicando al sistema l’ipotesi del Reye si ottiene: pr = C Dall’equilibrio alla traslazione verticale: Q = R2 ò p2p rdr =2p pr ( R 2 R1 - R1 ) Þ p = Q 2p r ( R2 - R1 ) Il valore di Q si ottiene sostituendo l’espressione di p nell’equazione di equilibrio alla rotazione: Mm = Q f R1 + R2 2 da cui: Q = 2M m f ( R1 + R2 ) Il valore massimo della pressione di contatto si ha in corrispondenza del raggio R1: pmax = Q 2p R1 ( R2 - R1 ) C:\users\rivola\Didattic\FORLI\Anno0708\Prove_Itinere_MAM\Sol_Prova_02.doc 3 QUESITO No. 7 In una trasmissione a cinghia piatta sono note le velocità dei due rami v1 e v2, il modulo elastico della cinghia, l’area della sua sezione trasversale, il raggio della puleggia motrice R1 ed il tiro T1 del ramo più teso. Determinare l’intensità del momento motore M1. Dati: v1 = 20 m/s S = 300 mm2 v2 = 19.5 m/s T1 = 200×(10+u) N E = 2×108 Pa R1 = (150 + 10×u) mm Risposta: Per una trasmissione a cinghie vale la seguente relazione tra le velocità dei due rami: v1 1 + T1 / ES = dalla quale è possibile ricavare il valore T2 del tiro nel ramo meno teso. v2 1 + T2 / ES Dall’equilibrio alla rotazione della puleggia motrice è possibile calcolare il momento motore: M 1 = (T1 - T2 ) R1 QUESITO No. 8 Nel parallelogramma articolato di figura la manovella O1A ruota con velocità angolare costante n. Determinare l’intensità della forza che si scarica sul telaio conoscendo la massa mm delle due manovelle e la massa mb della biella. Dati: n = 200×(10 + u) rpm mm = 30 g mb = 100 g O1A = O2B =200 mm O1G1 = O2G2 = 10×(10 + u/2) mm Risposta: Dato che si tratta di un parallelogramma articolato tutti i punti della biella hanno la stessa uuur r r r accelerazione, cioè il moto della biella è di pura traslazione. In particolare: a A = aB = aGb = -W 2 O1 A r uuur r Sulla biella agisce la forza di inerzia: Fb = - mb aGb = mb W 2 O1 A , mentre la coppia di inerzia è nulla (la biella trasla). uuuur r r r La forza di inerzia che agisce su ciascuna manovella è: Fm = - mm aG1 = - mm aG 2 = mm W 2 O1G1 , mentre la coppia di inerzia è nulla (la velocità angolare è costante). La forza di inerzia che si scarica a telaio è data dalla somma vettoriale delle tre forze di inerzia. Essendo le forze parallele ed equiverse si può semplicemente sommare il loro modulo: Ftelaio = mbW 2 (O1 A) + 2mm W 2 (O1G1 ) con W = 2p n rad / s 60 C:\users\rivola\Didattic\FORLI\Anno0708\Prove_Itinere_MAM\Sol_Prova_02.doc 4 Università degli Studi di Bologna – II Facoltà di Ingegneria con sede a Cesena MECCANICA APPLICATA ALLE MACCHINE L Corso di Laurea in INGEGNERIA MECCANICA Corso di Laurea in INGEGNERIA AEROSPAZIALE Anno Accademico 2007-2008 II PROVA IN ITINERE (30.11.2007) RISULTATI penultima cifra matricola 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 penultima cifra matricola 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Quesito 1a [N] Quesito 1b [N] Quesito 2 [N] Quesito 3 [rpm] Quesito 4 [rpm] 35 42 49 56 63 69 76 83 90 97 47 58 70 83 96 110 124 139 154 170 38 57 77 96 115 134 153 172 191 210 2429 2820 3219 3625 4038 4458 4886 5320 5762 6211 179 199 222 246 271 299 328 359 393 429 Quesito 5 [N] Quesito 6a [N] Quesito 6b [N/m2] Quesito 7 [Nm] Quesito 8 [N] 75 85 95 105 114 124 134 144 154 164 667 833 1000 1167 1333 1500 1667 1833 2000 2167 21221 26526 31831 37136 42441 47746 53052 58357 63662 68967 232 249 265 282 298 315 332 349 366 383 1140 1396 1680 1994 2339 2714 3122 3562 4036 4545 C:\users\rivola\Didattic\FORLI\Anno0708\Prove_Itinere_MAM\Sol_Prova_02.doc 5