Gaia Giangrande, 3C Convitto “Cotugno”, L’Aquila (AQ) La nascita imperfetta delle cose (Rizzoli) Guido Tonelli E’ accaduto cosı̀, “in pochissimi istanti un niente è diventato un tutto”, che sia per caso o sia stato tutto calcolato non ci è dato saperlo, il nostro universo è “venuto al mondo” in maniera letteralmente esplosiva. E’ in continua espansione ma, al contempo, tiene molto alle sue origini che cerca di tramandare continuando a raccontare la sua nascita con un bisbiglio sottile; sta all’uomo riuscire a trovarne la chiave di lettura. Allora “Vale la pena di dedicare la vita a questo sogno” a↵erma Guido Tonelli, professore di fisica all’Università di Pisa, che si investe cavaliere nella grande crociata che si prefissa come obiettivo riuscire a rendere argomenti di divulgazione scientifica alla portata di tutti. La sua arma? Un libro: “La nascita imperfetta delle cose”. Un incredibile viaggio nel mondo della conoscenza, la corsa durata venti anni sfidando le leggi della fisica per riuscire a trovare il bosone di Higgs, l’ultimo tassello del grande puzzle del modello standard, che viene definito da molti la particella di Dio (poiché si trova alla base del meccanismo di generazione della massa delle altre particelle); la lotta quotidiana che a↵rontano i ricercatori per riuscire a rimanere entro i limiti dei fondi sempre più carenti stanziati dallo Stato. Un libro che porta alla luce la cruda realtà di un Paese, l’Italia, che, per mancanza di fondi destinati alla la ricerca scientifica, costringe giovani menti brillanti a emigrare altrove per cercare finanziamenti ... per trovare qualcuno che creda in loro. Ma non solo! L’avvincente storia di un uomo che si mette a nudo mostrandoci le sue insicurezze, le paure di uno scienziato pluripremiato che ci fa scoprire di essere perfettamente umano. Ed è cosı̀ che leggendo questo libro crollano gli invalicabili muri ideologici che ognuno di noi ha, pensando che gli scienziati siano una “razza a parte”, quasi aliena. La storia di un’inaspettata amicizia nata tra un uomo e una donna membri di due team diversi (dipendenti da due rilevatori di particelle distinti, ATLAS e CMC), che si sono ritrovati l’uno di fianco all’altra a tagliare un traguardo insieme, come due maratoneti della stessa squadra. Ma in fondo, riflettendoci, è un po’ cosı̀ che funziona l’esistenza: come un’amicizia, come una nuova scoperta, ogni cosa nasce un po’ per caso, un po’ imperfetta.