Classe: II D TUR Materia: MATEMATICA ANNO SCOLASTICO 2015 – 2016 Piano di lavoro individuale Docente: Chiara Prior Situazione di partenza della classe La classe è composta da 22 alunni, di cui 10 ragazze e 12 ragazzi, dopo il ritiro di uno studente nel mese di ottobre. Il loro comportamento, durante le ore di matematica, è vivace ma sostanzialmente controllato. L’atteggiamento risulta motivato all’apprendimento e complessivamente partecipe al dialogo didattico-educativo. L’attenzione, l’impegno e l’interesse sono nel complesso buoni. Il clima di classe appare positivo anche per quanto riguarda le relazioni interpersonali. Le prime verifiche evidenziano una preparazione estremamente differenziata e rilevano carenze nella preparazione di base di alcuni studenti. Obiettivi educativi e didattici della disciplina (in riferimento alle linee-guida ministeriali) Accedere in modo autonomo al libro di testo o testi analoghi. Utilizzare consapevolmente le tecniche e le procedure di calcolo. Acquisire e utilizzare correttamente la microlingua. Matematizzare semplici situazioni problematiche tratte anche da ambiti disciplinari diversi. Riconoscere e usare correttamente la logica e il linguaggio simbolico anche nell’utilizzo di strumenti informatici. Acquisire capacità logiche attraverso l’applicazione del metodo deduttivo. Comprendere il senso dei formalismi introdotti. Alla fine del biennio, come indicato dal Ministero nel modello di certificazione delle competenze relative all’assolvimento dell’obbligo di istruzione nella scuola secondaria superiore (DM n.9 del 2 gennaio 2010), le competenze di base acquisite dagli studenti relativamente all’ asse matematico sono le seguenti: a) Utilizzare le tecniche e le procedure del calcolo aritmetico ed algebrico, rappresentando anche sotto forma grafica b) Confrontare ed analizzare figure geometriche, individuando invarianti e relazioni c) Individuare le strategie appropriate per la soluzione di problemi. d) Analizzare dati ed interpretarli sviluppando deduzioni e ragionamenti sugli stessi anche con l’ausilio di rappresentazioni grafiche, usando consapevolmente gli strumenti di calcolo e le potenzialità offerte da applicazioni specifiche di tipo informatico. Programmazione modulare MODULI – TEMPI ARGOMENTI ABILITA’ COMPETENZE DI SVOLGIMENTO CONTENUTI Ripasso/completam ento Ripasso/completamento: scomposizioni in fattori di polinomi, frazioni algebriche, equazioni fratte. Metodi di scomposizione in fattori. Frazioni algebriche: C.E., semplificazione, operazioni, espressioni. La risoluzione e la discussione di un’equazione fratta Riconoscere i prodotti notevoli, i raccoglimenti a fattor comune ed i trinomi particolari. Determinare le C.E., semplificare espressioni con frazioni algebriche. Risolvere equazioni fratte. Scomposizioni di polinomi, applicando la regola di Ruffini. Zeri di un polinomio, divisibilità. Equazioni di grado superiori al primo riducibili tramite scomposizioni. Qual è la regola di Ruffini. Cos’è uno zero del polinomio. Cos’è un’equazione di grado superiore al primo riducibile tramite scomposizioni. Scomporre un polinomio, applicando la regola di Ruffini. Determinare gli zeri di un polinomio. Risolvere un’equazione di grado superiore al primo riducibile tramite scomposizioni. Disequazioni intere in un’incognita. Disequazioni fratte. Sistemi di disequazioni di 1° grado numeriche in una incognita. Disequazioni di grado superiore al primo riducibili tramite scomposizioni. Cos'è una disequazione. Cos'è una disequazione fratta. Cos'è l'insieme delle soluzioni di un sistema di disequazioni. Cos’è una disequazione di grado superiore al primo riducibile tramite scomposizioni. Risolvere una disequazione lineare in un’incognita. Risolvere una disequazione fratta. Risolvere un sistema di disequazioni numeriche intere di 1° grado in una incognita. Risolvere una disequazione di grado superiore al primo, in un’incognita, con lo studio del segno dei fattori. Equazioni lineari in due variabili. La rappresentazione, nel piano cartesiano, di una equazione lineare in due incognite: la retta. Sistemi di equazioni lineari. Risoluzione di sistemi con i metodi algebrici e con il metodo grafico. Problemi di 1° grado in due incognite. Cos'è un'equazione lineare in due incognite. Cos'è che rappresenta, nel piano cartesiano, una equazione lineare in due incognite. Cos'è un sistema lineare di equazioni. Cos’è un sistema determinato, indeterminato, impossibile. Rappresentare l'insieme delle soluzioni di una equazione lineare in due incognite, nel piano cartesiano. Risolvere un sistema di equazioni lineari applicando il metodo di sostituzione, di confronto, di riduzione, grafico. Determinare nel piano cartesiano l'insieme soluzione di un sistema di SETTEMBRE Regola di Ruffini e relative applicazioni OTTOBRE Disequazioni di primo grado OTTOBRENOVEMBRE Sistemi lineari NOVEMBREDICEMBRE CONOSCENZE In riferimento ai contenuti sia del primo che del secondo periodo: a), b), c), d) La retta DICEMBREGENNAIO Il piano cartesiano GENNAIOFEBBRAIO La geometria del piano (cenni) FEBBRAIOMARZO Come si risolve un sistema lineare con i metodi di sostituzione, di confronto, di riduzione e con il metodo grafico. Cos’è un problema di 1° grado in due incognite. equazioni lineari in due incognite. Risolvere un problema di 1° grado in due incognite. Equazione implicita ed esplicita della retta. Il coefficiente angolare e l’intercetta. Rette parallele e rette perpendicolari. Intersezione tra rette. Fasci di rette. Retta per due punti. Retta per un punto e parallela (o perpendicolare) ad una retta data. Problemi sulla retta. Cos'è la forma implicita ed esplicita di un’equazione. Cos'è la pendenza di una retta. Qual è la condizione di parallelismo e qual è quella di perpendicolarità tra rette. Cos'è un fascio proprio e un fascio improprio di rette. Qual è l’equazione della retta per due punti. Qual è l’equazione della retta per un punto e parallela (o perpendicolare) ad una retta data. Scrivere l’ equazione implicita ed esplicita della retta. Determinare il coefficiente angolare e l’intercetta. Risolvere problemi su rette parallele o perpendicolari. Scrivere l’equazione di un fascio proprio e di un fascio improprio di rette. Scrivere l’equazione della retta per due punti. Scrivere l’equazione della retta per un punto e parallela (o perpendicolare) ad una retta data. Risolvere problemi sulla retta. Geometria analitica: Distanza tra due punti. Punto medio di un segmento. Asse di un segmento. Problemi di area e perimetro. Qual è la formula della distanza tra due punti. Quali sono le coordinate del punto medio di un segmento. Cos'è l’asse di un segmento. Determinare la distanza tra due punti. Determinare le coordinate del punto medio di un segmento. Scrivere l’equazione dell’asse di un segmento. Risolvere problemi di area e perimetro. La geometria del piano: le figure geometriche. I triangoli (bisettrici, mediane, altezze), i poligoni (il parallelogramma, il rettangolo, il rombo, il quadrato, il trapezio), la circonferenza e il cerchio. Aree e perimetri di poligoni. Lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Il teorema di Pitagora (enunciato). I Teoremi di Euclide (enunciato). Cosa sono triangolo (bisettrici, mediane, altezze), parallelogramma, rettangolo, rombo, quadrato, trapezio), circonferenza e cerchio. Quali sono le formule di aree e perimetri di poligoni, lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Enunciati del teorema di Pitagora e dei teoremi di Euclide. Disegnare figure geometriche. Calcolare aree e perimetri di poligoni, lunghezze di circonferenze e aree di cerchi. Applicare il teorema di Pitagora. I radicali I radicali. Le potenze con esponente razionale. Cos’è un radicale. Quali sono le proprietà e le operazioni con i radicali. Cosa sono le potenze con esponente razionale. Eseguire operazioni con i radicali. Calcolare potenze con esponente razionale. Le trasformazioni geometriche nel piano. Le isometrie: la traslazione, la simmetria assiale, la simmetria centrale, la rotazione. Cos'è una trasformazione geometrica. Cos'è una isometria. Cosa sono una traslazione, una simmetria assiale, una simmetria centrale, una rotazione. Cosa sono gli invarianti di una trasformazione. Costruire geometricamente, con “riga e compasso”, le figure trasformate secondo una isometria. Individuare gli invarianti di una trasformazione. Equazioni di 2° grado, intere e fratte. Cos’è un'equazione di 2° grado incompleta (pura e spuria). Cos’è un'equazione di 2° grado completa. La formula risolutiva di un’equazione di 2° grado. Cos’è una funzione quadratica. Cosa sono gli zeri di una funzione quadratica. Cos’è una parabola. Cos’è un’equazioni di grado superiore al 2°. Risolvere equazioni numeriche intere e fratte di 2° grado in un’incognita, incomplete e complete. Rappresentare la funzione quadratica nel piano cartesiano. Determinare gli zeri di una funzione quadratica e rappresentarli nel piano cartesiano. Risolvere equazioni numeriche intere di grado superiore al 2°. Cos’è la probabilità di un evento secondo la concezione classica Calcolare la probabilità di un evento secondo la concezione classica. MARZOAPRILE Le trasformazioni geometriche nel piano (cenni) MARZOAPRILE Le equazioni di secondo grado La funzione quadratica e la parabola. APRILE – MAGGIO Le equazioni di grado superiore al 2° Introduzione alla probabilità La probabilità di un evento. MAGGIOGIUGNO Metodologia e strumenti didattici Al fine di raggiungere gli obiettivi e sviluppare i contenuti elencati, coerentemente con le indicazioni elaborate dal Consiglio di classe, si terrà conto che: • l’insegnamento del biennio deve essere raccordato con quello della scuola media, • agli allievi devono essere forniti non solo i prerequisiti per lo studio futuro, ma anche competenze utilizzabili per l’analisi, la descrizione, e la comprensione dei fenomeni reali, • la matematica deve essere presentata come attività di costruzione di modelli per risolvere problemi, la cui crescente complessità comporta la necessità di avere a disposizione strumenti di lavoro adeguati, • l'alunno è in fase evolutiva e quindi non ancora sufficientemente capace di sintesi e di analisi, alle quali dovrà venire progressivamente indotto. Il percorso formativo verrà, dunque, condotto in maniera graduale, a partire dall’introduzione dei concetti attraverso significative situazioni problematiche, facendo il più possibile riferimento a fatti concreti di vita quotidiana, o dalla loro definizione intuitiva, subito fornendo molteplici esempi e strategie risolutive, successivamente formalizzando in maniera rigorosa gli argomenti e proponendo esercizi di allenamento e di applicazione fino a trasmettere un corretto metodo di ragionamento. Le lezioni teoriche saranno, dunque, prevalentemente frontali o dialogate, favorendo la partecipazione attiva e gli interventi degli alunni. La teoria sarà sistematicamente completata e arricchita da una corposa quantità di esercizi di varia natura e difficoltà, di comprensione o applicazione, proposti in classe o assegnati per casa e poi corretti, per il recupero, il consolidamento o l’approfondimento dei vari contenuti introdotti. Continui saranno i richiami a contenuti già acquisiti dagli studenti negli anni precedenti e le esemplificazioni pratiche, per dimostrare l’unitarietà e l’importanza della disciplina, soprattutto a livello di ragionamento logico e di problem solving. Il linguaggio dovrà essere rigoroso ma sempre adeguato ai livelli medi di apprendimento della classe. Risorse e strumenti didattici saranno essenzialmente gli appunti presi a lezione, il libro di testo in adozione, riferimento fondamentale per la trattazione teorica e per gli esercizi proposti, eventuali fotocopie integrative fornite dall’insegnante e l’eventuale utilizzo della LIM, se disponibile, per esercitazioni didattiche, esercizi di recupero o approfondimento. Attività di sostegno / recupero L'attività di recupero e/o sostegno verterà principalmente su attività di rinforzo in orario scolastico, destinando come previsto almeno il 20% del monte orario al recupero curricolare. Eventuali interventi di recupero extracurricolari, le cui modalità saranno in ogni caso individuate dal Coordinamento di matematica, verranno attivati dopo la valutazione del primo trimestre. Modalità di verifica e criteri di valutazione Strumenti valutativi saranno principalmente: compito tradizionale con esercizi da svolgere e problemi da risolvere; test con quesiti teorici, con domande aperte o a risposta multipla, test vero o falso, test tipo Invalsi; brevi interrogazioni orali, con risoluzione o correzione alla lavagna di esercizi, problemi o semplici quesiti teorici. Frequenti saranno le verifiche formative informali, con interventi dal posto o alla lavagna, per il controllo e la correzione degli esercizi assegnati, per stimolare gli studenti ad un impegno e rigore continui, per verificare e migliorare l’efficacia di apprendimento e soprattutto per individuare eventuali difficoltà e predisporre tempestivi interventi di recupero in itinere. Frequente sarà anche il controllo dei quaderni degli allievi, per verificare l’impegno domestico e la capacità di prendere appunti in maniera corretta. Nel corso del primo periodo verranno somministrate almeno quattro tra le verifiche proposte, di cui almeno due scritte, e almeno cinque nel secondo periodo, di cui tre scritte. La valutazione, oltre a testare le conoscenze teoriche acquisite e l’uso di un corretto e appropriato linguaggio, terrà conto dell’impegno, la coerenza nello studio, l’interesse e la partecipazione e dei progressi realizzati rispetto alla situazione di partenza. Per i criteri di valutazione delle singole prove si fa riferimento alla griglia d’Istituto. Mestre, 11/11/2015 L’insegnante Chiara Prior