Ufficio E-commerce e Commercio Estero Sportello per l’internazionalizzazione FOCUS BOSNIA-ERZEGOVINA Via Garibaldi, 4 - 16124 Genova Tel: 010 2704560 - Fax: 010 2704298 E-mail: [email protected] Sito: www.ge.camcom.gov.it SUPERFICIE 51.209 km² POPOLAZIONE 3.760.149 ab. (2014) LINGUA Bosniaco, Serbo (alfabeto cirillico), Croato RELIGIONE Musulmana 47%, Ortodossa 36,9%, Cattolica 15%, altri 1,1% CAPITALE Sarajevo FORMA ISTITUZIONALE Federazione semi-presidenziale UNITA’ MONETARIA Marco Convertibile (KM) TASSO D’INFLAZIONE -0,9% (2014) TASSO DI DISOCCUPAZIONE 26,5% (2014) PREVISIONE DI CRESCITA PIL 2,8% (2017 previsione) PIL PRO CAPITE 10.559 US$ RISCHIO PAESE L2 (2/10 categoria SACE) 2 ANALISI SWOT (STRENGHTS, WEAKNESSES, OPPORTUNITIES, THREATS) PUNTI DI FORZA • • • • • PUNTI DI DEBOLEZZA Stabilità del settore finanziario Eccellente posizione geografica Facilitazioni agli scambi Forza lavoro Infrastrutture • • OPPORTUNITA’ MINACCE Cosa vendere • • • • • • • Mobili Prodotti della metallurgia Prodotti tessili Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Prodotti alimentari Dove investire • • • • • • • Corruzione Normative fiscali Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Costruzioni Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento Prodotti delle altre industrie manufatturiere Fonte: www.infomercatiesteri.it - MAECI 3 Struttura politico-amministrativa Complessità delle procedure INFORMAZIONI GENERALI QUADRO POLITICO A vent'anni dal conflitto civile e dopo aver realizzato significativi progressi verso la stabilizzazione, la Bosnia Erzegovina (BiH) sperimenta un'intricata situazione politicoistituzionale. Anche a seguito delle più recenti elezioni del 2014, la Federazione (croato-musulmana) di BiH, e per certi versi la stessa sfera dello Stato, continuano a registrare delicati equilibri politici; lo stesso può dirsi per la Repubblica Sprska (serba), dove tuttavia la struttura istituzionale si presenta meno problematica. Tutto ciò condiziona negativamente la capacità di Sarajevo di portare a buon fine i suoi obiettivi prioritari di avvicinamento all'UE ed alla NATO. La necessità di porre mano a riforme costituzionali che permettano di semplificare la complessa struttura amministrativa del Paese, retaggio degli Accordi di Dayton del 1995, è riconosciuta dall'intero spettro istituzionale del Paese, sebbene con sfumature e sensibilità diverse a seconda dei partiti e del gruppo etnico di riferimento (bosniaci, croati, serbi): tali divergenze di posizioni si sono radicalizzate negli ultimi anni. Un traguardo importante è stato raggiunto nel dicembre 2010 con la liberalizzazione dei visti Schengen. Tale sviluppo era molto atteso anche da parte degli operatori economici, in ragione dei suoi evidenti benefici nel facilitare gli scambi commerciali ed i contatti d'affari con i partner comunitari. Alcuni progressi nel percorso di avvicinamento all'Europa si sono registrati nella prima metà del 2015. Alla luce del rinnovato impegno di tutti i livelli di Governo sul terreno delle riformenecessarie a far uscire il Paese da un prolungato stallo socio-economico e ad allinearlo progressivamente alle normative europee, il 1° giugno è entrato in vigore l’Accordo di Stabilizzazione e Associazione con l'Unione Europea. L’attivazione dell’Accordo significa lo sblocco della strada verso la candidatura all’Unione Europea, che dipenderà da concreti progressi nella realizzazione delle riforme più urgenti nei settori del lavoro, sanità, educazione, sociale, dalla formazione di un’economia di mercato funzionale, nonché dal rafforzamento dello Stato di diritto e dalle capacità amministrative. Relazioni internazionali In relazione all'Unione Europea, a seguito della firma nel giugno 2008 dell'Accordo di Stabilizzazione ed Associazione (ASA), il 1° luglio dello stesso anno era entrato in vigore l'Accordo Interinale. L'ASA è entrato in vigore il 1 giugno 2015, all'indomani dell'impegno assunto da tutti i livelli di Governo per l'attuazione di un'agenda di riforme prioritarie individuate con l'assistenza dell'Unione Europea e delle istituzioni Finanziare Internazionali. L’attivazione dell’Accordo significa lo sblocco della strada verso l’Unione Europea per la Bosnia Erzegovina, il che dipenderà dai progressi nella realizzazione delle riforme nei prossimi mesi. Come priorità sono state indicate le riforme nel settore della sanità, educazione, nel settore sociale, la formazione di un’economia di mercato funzionale, la formazione di uno stato di diritto e il rafforzamento delle capacità amministrative. La formazione di un meccanismo di coordinamento efficace e l'adeguamento della Costituzione ai principi della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo relativi alla non discriminazione dell'elettorato passivo restano elementi fondamentali per la futura adesione all’UE. Quanto alla NATO, la BiH partecipa dal 2006 al programma Partnership for Peace (PfP); inoltre, nel Vertice di Tallinn dell'aprile 2010 la BiH è stata invitata a partecipare al Membership Action Plan (MAP), anticamera dell'adesione all'Alleanza. L'avvio operativo del MAP è peraltro rimasto in sospeso, condizionato da alcuni adempimenti relativi allo status del patrimonio immobiliare della Difesa. 4 RISCHIO PAESE RATING E BUSINESS CLIMATE Indicatori di rischio Rating OCSE 7 S&P’s B Indicatori di Business Climate Doing Business 2016 Index of Economic Freedom 2015 Corruption Perceptions Index 2015 Moody’s B3 Attuale 79° su 189 111° su 140 76° su 175 Fitch Precedente 82° su 189 97° su 140 76° su 168 Fonte: SACE ECONOMIA QUADRO MACROECONOMICO In base ai dati della Banca Centrale BiH, il PIL nominale della Bosnia Erzegovina nel 2014 è stato di 13,9 miliardi di Euro, in lieve aumento rispetto all’anno precedente (13,7 miliardi di Euro). Secondo le stime Foreign Investors Council una crescita del PIL più significativa è prevista per il 2015 (14,8 miliardi di Euro). Il PIL sembra in ripresa considerando che nel 2013 il PIL registrava una crescita reale dell'1,6%, dopo quella negativa del –1,2% registrata nel 2012 a causa degli effetti negativi della crisi economica e finanziaria internazionale. L’inflazione nel 2014 si è attestata al – 0,9%. Nello stesso anno il tasso di disoccupazione è stato del 26,5%, in lieve diminuzione rispetto all’anno precedente (27,5%), ma con picchi del 60% di disoccupazione giovanile. Gli investimenti diretti netti sono saliti a 378 milioni di Euro, pari al 2,7% del PIL nel 2014 (nel 2013 hanno invece registrato un valore di 214 milioni di Euro pari all'1,6% del PIL). INTERSCAMBIO COMMERCIALE Interscambio Italia – Bosnia Erzegovina Fonte: Statistiche ICE 5 L’andamento del flusso import – export vede una predominanza delle esportazioni sulle importazioni dal 2007 al 2013. Successivamente vi è un’inversione di tendenza, infatti dal 2014 le importazioni superano le esportazioni. Il grafico evidenzia un tendenza all’aumento dei flussi commerciali. Interscambio Genova-Bosnia Erzegovina Le imprese genovesi che hanno dichiarato di avere rapporti con la BosniaErzegovina sono 4. PROSPETTIVE FUTURE In termini generali, la BiH persegue ancora un modello di crescita “export – led”, nel cui contesto la domanda esterna continua a costituire il fattore più rilevante. Tale circostanza risulta tuttavia piuttosto penalizzante in un periodo, quale quello attuale, di crisi economica e volatilità finanziaria in gran parte d’Europa, principale mercato di sbocco dei prodotti bosniaci. Le prospettive economiche della BiH risentono quindi fortemente delle dinamiche dei principali partner commerciali, in particolare Serbia e, in ambito UE, Croazia, Germania e Italia. Il Paese ha inoltre necessità di accrescere la propria competitività attraverso un miglioramento delle infrastrutture, un più efficace sistema di incentivazione degli IDE ed una riqualificazione del capitale umano. Il divieto di importazione di molti prodotti di carne e di latte da parte della Croazia, introdotto a seguito dell’accesso della Croazia all’Unione Europea il 1 luglio del 2013, ha reso più complesse le relazioni della Bosnia Erzegovina con i propri vicini occidentali. 6 Ufficio E-Commerce e Commercio Estero Sportello per l’Internazionalizzazione C.C.I.A.A Genova Via Garibaldi, 4 16124 Genova Tel: 010 2704560 Fax: 010 2704298 E-mail: [email protected] Sito: www.ge.camcom.gov.it Giugno 2016 7