Il PIL, unit à di misura dell ’ at ti vi t à eco nom ica L’attività economica di un Paese necessita di una misurazione e quindi di dati che permettano alle autorità istituzionali di tenerla sotto controllo e di programmare interventi correttivi allo scopo di favorirne un adeguato sviluppo. Il PIL è la somma del valore dei beni e dei servizi finali prodotti da un Paese in un anno. Esso misura il grado di sviluppo dell’economia. Nel calcolo del PIL entrano: il valore dei beni e dei servizi “finali” prodotti dalle imprese e destinati al consumo dei privati; sono esclusi da questo calcolo i beni e servizi “intermedi”; il valore dei beni durevoli prodotti e venduti alle imprese come beni strumentali; la spesa pubblica: il valore di beni e servizi acquistati dallo Stato per il funzionamento di tutti i suoi uffici; rientrano in questa voce le spese di cancelleria, le bollette degli uffici, gli arredamenti, i computer, le spese per costruire strade, ma anche gli stipendi dei dipendenti pubblici; il valore delle esportazioni; non fanno parte del PIL, invece, le importazioni, cioè il valore dei beni e servizi prodotti all’estero ma consumati in Italia. Il calcolo del PIL avviene ogni anno a prezzi correnti, cioè ai prezzi di mercato prevalenti in quel dato anno. Verrà fatto un calcolo che permette di esprimere le quantità prodotte nei vari anni ai prezzi di un dato anno preso come base di riferimento. L’aumento della produzione di beni e servizi in un Paese determina il tasso di crescita del PIL che è considerato il principale indicatore dello sviluppo economico. [email protected]