Tiziana Sodano - Provincia di Trieste

annuncio pubblicitario
Gli indicatori di Benessere Equo e
Sostenibile delle Province, uno strumento
di governo per i nuovi enti territoriali
Trieste, 23 ottobre 2014
Tavola rotonda coordinata da Fulvio Della Vedova, dirigente Area
Servizi finanziari e generali della Provincia di Trieste
Tiziana Sodano, Banca d’Italia – L’aspetto molto positivo degli indicatori di BES è che
ampliano la visione utilizzando nuove misure che trascendono la dimensione economica e
possono perciò essere utili anche per indirizzare le politiche (richiama l’intervento della
rappresentante Caritas). Il PIL però non fa parte del passato anche se, per usare le parole di
Bob Kennedy, non è il fine bensì un mezzo. Infatti, il PIL può crescere e contemporaneamente
può aumentare l’inquinamento, oppure cresce quando c’è un’emergenza bellica, condizioni
queste ben lontane da situazioni di benessere. Compito degli statistici è affinare i sistemi di
calcolo del PIL, in modo da render conto del passaggio da un’economia industriale a
un’economia terziaria, della qualità dei prodotti. Bisogna, poi, passare da questo PIL rivisitato
alle dimensioni di benessere tenendo presenti i problemi legati alla misurazione della
distribuzione della ricchezza (o del benessere) - perché non sempre la media è la misura più
adeguata- e, anche,
indagando sulle correlazioni tra indicatori. Bisogna, infine, valutare la
sostenibilità futura delle condizioni di benessere e porre attenzione al consumo di risorse non
rigenerabili. In Europa si può pensare all’ambiente perché si è ricchi, ma in Cina il rispetto
ambientale non è, al momento, una priorità. Gli indicatori di BES sono un affaccio sul futuro,
frutto delle riflessioni di una società matura. In Italia la situazione è più problematica che nel
resto dell’Europa perché il PIL non cresce e perciò la sfida è non solo invertire la tendenza,
tornando a crescere, ma anche evitare che la decrescita tocchi solo alcune fasce di
popolazione. A chiusura, in merito alla relazione PIL e Benessere, si richiama l’indagine ISTAT
sulla Soddisfazione dei cittadini che, nel 2010, registrava il 45% dei rispondenti con una
valutazione elevata delle proprie condizioni e, nel 2014, ne ha registrato il 35%. Questi dati
dimostrano che c’è una correlazione tra variazione del reddito (misurata dal PIL) e condizioni di
benessere. Quindi gli indicatori di BES possono essere molto utili per attuare politiche efficaci
ed efficienti a livello locale in un quadro, però, di crescita economica.
Scarica