SOLIDARIETÀ E MEMORIA STORICA IL NOSTRO AIUTO A UN

ricostruiamo
dicembre 2008
progetto
Tra accuse di corruzione al governo e il riaffacciarsi di Sendero Luminoso, il clima politico è quanto mai instabile
SOLIDARIETÀ E MEMORIA STORICA
IL NOSTRO AIUTO A UN PAESE IN CRISI
Carissimi sostenitori,
dopo la sostituzione di 16 ministri del governo accusati di corruzione, il Paese è stato sconvolto da una
nuova crisi istituzionale.
Un altro episodio rilevante é stato senza dubbio il
riaffacciarsi dei gruppi armati appartenenti a Sendero Luminoso con un attentato nel quale sono rimasti
uccisi 8 militari dell’esercito. E sebbene si sia trattato
di un fenomeno isolato, nella popolazione si respira di
nuovo un clima di paura.
Per quanto riguarda la situazione economica, è importante sottolineare quanto negli ultimi 6 anni il Perù
abbia avuto una crescita impressionate, con un più 8.9%
rispetto al 2007. Anche se questo certamente non significa automaticamente “sviluppo”: il PIL si è concretizzato
solo in flusso monetario ma manca una coesione sociale e non c’è una distribuzione equa della ricchezza.
Nel frattempo, il nostro Progetto Economia di solidarietà si sta preparando all’evento più significativo
che sarà la Fiera dell’impresa solidale, da noi promossa
al fianco della Municipalità di Lima per fare conoscere,
e diffondere a livello nazionale, il tema dell’Economia
sociale, creando perciò un forte legame e di scambio
tra la popolazione peruviana e i diversi protagonisti
dell’economia solidale.
Contemporaneamente, e sempre in nome della solidarietà, abbiamo portato avanti il progetto di sostegno
alle vittime del terremoto dell’estate del 2006, a Chincha,
cofinanziato dal nostro Ministero degli Affari Esteri e dalla Regione Piemonte. E nel prossimo mese di febbraio
verranno completate le opere sanitarie e scolastiche.
Anche quest’esperienza di Progetto post-terremoto
è stata molto positiva, perché siamo riusciti a dargli un
approccio più di riabilitazione-sviluppo, e dunque superando la pura visione “di emergenza”, caratteristica
di questi casi.
L’Iniziativa, dunque, proseguirà nel 2009 per la durata di un altro anno e grazie a un nuovo stanziamento
del Ministero su un ulteriore intervento previsto nello
stesso territorio.
Infine, in novembre, la Commissione Europea, ha
approvato il progetto Yuyanapaq-Vittime senza Voce,
che, a partire dal prossimo mese di febbraio, continuerà sulla strada avviata con il nostro primo intervento
per dare sostegno al processo di recupero della memoria storica e per accompagnare la riparazione della
popolazione vittima del conflitto armato.
Silvia Ayon
responsabile Programmi Area Andina
ProgettoMondo Mlal
viale Palladio 16, 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail: [email protected], www.progettomondomlal.org
Versamenti (intestati a ProgettoMondo Mlal):
- c/c postale 12808374
- c/c bancario, Banca Popolare Etica IBAN IT 07 J 05018 12101 000000511320, Causale «progetto ricostruiamo»
Tre i filoni dell’intervento ProgettoMondo Mlal: uno igienico sanitario finanziato dal Mae, uno di edilizia
scolastica con i fondi della Regione Piemonte e uno di rafforzamento istituzionale
Ricostruiamo la normalità
L’intervento di ricostruzione nella provincia di Chincha
è entrato per ProgettoMondo Mlal nella fase piú delicata:
quella della realizzazione delle opere.
A più di un anno dal terremoto (agosto 2007, ndr), la
maggioranza della popolazione danneggiata continua
a vivere in baracche tirate sù con l’arte dell’arrangiarsi.
L’aiuto del governo si è limitato a poche migliaia di buoni da costruzione,
per circa 1.500 euro a famiglia. Per cui
appena un 10% dei senzatetto ha potuto riparare la propria casa, anche se
con i propri pochi risparmi. In una zona come quella di Chincha Baja, dove
il 54% della popolazione vive in povertà, la situazione rimane nella stragrande maggioranza dei casi drammatica.
Il nostro intervento interessa 10 comunità rurali, nelle quali i danni hanno
colpito il 90% della popolazione. Complessivamente puntiamo a riabilitare 4 sistemi rurali di
acqua potabile, una cisterna in zona urbana e un sistema
di acqua per 1 ambulatorio sanitario. E questo grazie a un
finanziamento del Ministero degli Affari Esteri italiano.
L’intera zona l’acqua viene oggi rifornita da autocisterne e raccolta in fusti di plastica che devono durare per
l’intera settimana. Ciò mette necessariamente a repentaglio la salute delle persone più vulnerabili, come anziani,
bambini e donne in gravidanza. I nuovi sistemi rurali di
acqua garantiranno un accesso sicuro ad almeno 300 famiglie. Inoltre, si sta ricostruendo la cisterna del centro
urbano di Chincha Baja che garantirà acqua potabile e ad
almeno 5.000 mila persone.
Parallelamente, nella stessa area, ma con finanziamenti stanziati in questo caso dalla Regione Piemonte, si sta
procedendo anche alla ricostruzione di 6 asili Nido.
A beneficiarne sarà una popolazione scolastica di circa 25 bambini per aula, e per i lavori di ristrutturazione si
ricorrerà alla “quincha mejorada”, una
tecnica che consiste in una struttura
di legno e canna, dunque leggera e
flessibile che poi viene riempita con
una miscela di sabbia e cemento. Una
tecnologia già adottata dopo il terremoto di Arequipa nel 2002 e che
garantisce solidità e sostenibilità ambientale: il tutto a costi ridotti rispetto
alla costruzione in mattoni.
Da più di un anno i bambini dei 6
asili Nido sono “temporaneamente”
ospitati in vere e proprie capanne,
con suolo in terra battuta e pareti di stuoia.
Ma com’è caratteristica dei nostri Programmi, anche
questo intervento non si esaurisce con la fase di costruzioni. Fondamentale resta per noi il lavoro con la comunità e con il Comune. In ogni comunità sono stati costituiti
i Comitati di opera, in cui la gente partecipa e controlla
l’avanzamento dei lavori; delle Giunte di amministrazione dei Sistemi a cui viene offerta la formazione necessaria
per la futura gestione dei nuovi sistemi di acqua.
Inoltre, un’importante componente, riguarda anche la
formazione e informazione sull’igiene e profilassi e sulla
salute ambientale.
Il Programma di ricostruzione post terremoto è entrato
finalmente nella sua frase più delicata e attesa
l ' i n a u g u r a z i o n e
DOPO
16 MESI, è TORNATA L’ACQUA A CHINCHA
Chincha - Mercoledì 2 dicembre é stata una giornata davvero speciale per gli abitanti di Chincha Baja. E’ tornata
l’acqua!!
Una grande festa ha accolto l’ambasciatore Francesco Rausi e il nostro Mario Mancini, rappresentante ProgettoMondo Mlal per il Perú, all’ingresso in cittá. Gli alunni di tutti i collegi di Chincha, coordinati dalle loro maestre,
hanno abbracciato le due rappresentanze italiane riempiendo le vie polverose di cartelloni, inni, applausi e urla di
gioia. In questo modo la popolazione ha voluto manifestare la sincera gratitudine di tutte le famiglie colpite dal terrificante terremoto del 15 Agosto 2007.
Quando l’ambasciatore italiano ha rotto la tradizionale bottiglia per inaugurare la cisterna sopraelevata, applausi a ripetizione hanno dato inizio alla festa, accompagnati dall’immancabile brindisi di Pisco Sour, il tipicissimo
cocktail peruviano.
Il tremendo sisma, di magnitudo 7 della scala Richter, aveva paralizzato la zona centrale del Perù. La scossa,
secondo fonti ufficiali, ha causato più di 500 morti e 2.000 feriti. In alcune
zone è andato distrutto il 70 % degli edifici, tra cui scuole e ospedali, e
perfino il carcere di Ica.
La strada da fare per ristabilire buone condizioni di salute e un tenore di
vita ragionevole è ancora lunga. Quella che si è conclusa con l’inaugurazione della cisterna è solo una tappa, ma il cammino è stato tracciato. Con
soddisfazione del popolo di Chincha, di tutti i soci e collaboratori della Ong
veronese, e con il plauso del rappresentante del governo italiano, possiamo
dire che il primo risultato è arrivato. Chincha sta tornando a vivere!
Luca Sartorelli
Casco Bianco ProgettoMondo Mlal