GIUGNO 2014 sos Bolivia PROGETTO QutapiqiÑa Carissimi amici, sono convinto che molti di voi che ci leggete, condividete già le linee di intervento che, con passione e impegno, ProgettoMondo porta avanti per rendere possibile la sostenibilità di una regione delle Ande dove, paradossalmente, bellezza e maestosità della natura, sono messe a dura prova da uno sfruttamento avido di risorse non rinnovabili. Qutapiqiña in lingua aymara significa “all’inizio della laguna” e in effetti la comunità dall’omonimo nome vive lungo le sponde di questo bellissimo lago attorniato dalle montagne che compongono la cordigliera di Apolobamba. E’ appunto con gli abitanti di questa sperduta comunità dell’altopiano che è nata l’idea di fare un progetto per la conservazione della vigogna, un camelido andino mai addosmesticato che si trova in Bolivia, Peru, Cile, Equador e Argentina. Ma non è tutto qui: tra gli obiettivi del progetto c’è anche quello di promuovere il miglioramento razionale della pregiata fibra di cui è ricoperta la vigogna e che in passato veniva destinata esclusivamente alla produzione di abiti reali. Proprio per la bellezza del suo manto, questo animale è sempre stato preda di bracconieri che lo cacciano per ricavarne la fibra preziosa. Per porre fine a tale barbarie, la vigogna nel 1969 è stata ufficialmente inscritta nel CITES, vale a dire nel registro degli animali in estinzione che necessitano di una particolare protezione da parte degli Stati interes- Aurelio Danna capoprogetto ProgettoMondo Mlal Bolivia risiede oggi a La Paz con la famiglia sati, e nel 1975 inserita nella lista della Convenzione del commercio internazionale delle specie di flora e fauna minacciate di estinzione che regola appunto il commercio della fibra e dei tessuti prodotti con queste specie protette. La vigogna vive in branchi poco numerosi composti da 5-10 femmine con i loro piccoli, guidati e protetti da un maschio, poi ci sono piccoli gruppi composti solo da maschi e infine i cosidetti “solitari”, generalmente animali vecchi o malati. Apolobamba, seppure riconosciuta già “Riserva della Biosfera” dall’UNESCO nel 1997, ha però bisogno dell’interesse forte da parte della comunità internazionale per poter salvaguardare e potenziare le sue importanti risorse naturali minacciate quotidianamente dai cercatori d’oro che, pur di strappare da questa cordigliera un mezzo di sostentamento, operano con una visione molto a breve e distruttiva. Il miglioramento del trattamento delle vigogne risulta quindi a tutti gli effetti un’alternativa reale di vita per le popolazioni locali e una sicurezza di gestione-protezione di risorse importanti per il pianeta, quali ghiacciai, acque, zone umide (bodedales), lagune e animali. Il nostro appello di oggi è rivolto a tutti coloro che vogliono appoggiare questa iniziativa. L’aiuto e l’interesse di tanti permetterà raggiungere risultati a beneficio di tutti. Grazie! Aurelio Danna ProgettoMondo Mlal Bolivia PROGETTOMONDO MLAL viale Palladio, 16 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail [email protected] www.progettomondomlal.org i r i s u ltat i di oggi AUMENTATA DEL 146% LA FIBRA DI VIGOGNA Con l’appoggio dei tecnici del Progetto Qutapiquiña è stato migliorato il processo di cattura e tosatura della vigogna con già notevoli risultati rispetto all’ultima avvenuta nel 2011. La regione di Apolobamba, zona del nostro intervento, quest’anno vanta un aumento nella raccolta di fibra del 146%, passando così dai 345 Kg del 2011 ai 849 kg dell’ultima tosatura, con il coinvolgimento di 1.299 persone di 15 diverse comunità. La vigogna è un animale che si nutre di pascoli e cerca acqua con frequenza. La bassa quantità d’acqua e la bassa qualità della vegetazione fa sì che debba scendere spesso dalle alture (5.000 m) per procacciarsi cibo e acqua, entrando così in competizione con le alpaca che, numerose, popolano gli altopiani di Apolobamba (3500-4000 m). Anche questa regione soffre i cambi climatici e la desertificazione avanza, con lo scioglimento evidente dei nevai e ghiacciai della cordigliera. Per sovvenire alla mancanza dell’acqua nel periodo secco, abbiamo allora progettato e costruito 60 pozzi dotati di una pompa che, azionata manualmente, assicura acqua di buona qualità anche nei piccoli abbeveratoi costruiti a fianco. E visto che, nell’epoca delle piogge, la maggior parte d’acqua corre sulla superficie dei terreni in pendio scivolando via, sono stati scavati dei valli (sbarramenti) affinchè l’acqua venga trattenuta e raccolta, e a sua volta possa nutrire i pascoli. Inoltre nei tre Comuni coinvolti dal Progetto, sono state costruite delle vasche per l’acqua piovana, che servirà di riserva per i periodi secchi. Per ridurre i danni ambientali legati allo sfruttamento eccessivo dei pascoli, vista la presenza numerosa di animali, e permettere la rigenerazione della superficie erbosa, si sono costruiti recinti dove per un certo periodo la vegetazione può rigermogliare e riprodurre alcune specie che sono state inibite. un aiuto per domani UNA FILIERA PER IL FUTURO Tra le attività programmate, puntiamo presto di riuscire a mettere in piedi un piccolo laboratorio artigianale dove iniziare i primi passi della filiera della lavorazione della fibra di vigogna per giungere a realizzare poi manufatti tessuti a mano (sciarpe e scialli) con il marchio “realizzato tutto a mano” ed eventualmente anche i filati sotto forma di gomitoli o matasse. Si vuole cioè sviluppare un’attività, volta allo sviluppo locale basato sui criteri di tracciabilità e sostenibilità di un territorio, che dia alle popolazioni, che dedicano il loro tempo al trattamento e conservazione di questa pregiata specie, anche un ritorno in termini economici. Il costo della fibra grezza si aggira sui 400/430 dollari al chilo, ma se a questa venisse aggiunto anche un solo un ulteriore passo (e cioè la fibra appena tosata viene sottoposta al processo di ejarradura -francesismo che indica la separazione dei peli ispidi e lunghi dai più pregiati, delicati e fini-), il suo valore sul mercato potrebbe aumentare fino a 600 dollari il chilo. L’operazione di ejarradura viene fatta da abili mani di donne che, per riuscire a pulire circa 200 gr. di fibra, impiegano circa una giornata di lavoro. Per raggiungere questo ambizioso traguardo, abbiamo però bisogno della collaborazione di persone specializzate, competenti e con l’arte in mano, nonchè di risorse finanziarie che garantiscano l’avvio di questa attività. Ma non è tutto. Affinchè la riserva naturale possa rafforzare la sua vocazione ambientale e arginare le rapide trasformazioni, stiamo lavorando affinché il Comune interessato riconosca dei fondi a sostegno di piccoli progetti (gestione sostenibile delle risorse e adattamento al cambio climatico) pensati e pianificati direttamente dalle singole comunità. E’ questa un’operazione che richiede tempo, capacità di negoziazione con gli incaricati municipali, affinché vengano riconosciuti e premiati, questi piccoli preziosi tentativi di tutelare la biodiversità di questa area. RIMANI AL NOSTRO FIANCO. DONA ORA: - c/c postale 12808374 - Banca Popolare di Verona IBAN IT 11 I 05034 11723 000000008674 causale “Qutapiqiña”