Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile Esercizi svolti Limiti Prof. Chirizzi Marco www.elettrone.altervista.org 1) Verificare che risulta: x−5 =2 5 x− 5 lim x→ 5 Dobbiamo provare che per ogni ε positivo, arbitrariamente piccolo, si può determinare un intorno del numero 5, tale che per ogni x appartenente a tale intorno, escluso al più il numero 5, si verifichi il limite scritto sopra. Dobbiamo quindi risolvere la seguente disequazione: x−5 x− 5 Per x ≠ 5 , x−5 x− 5 −2 5 = −2 5 ( <ε ) ( x − 5) ⋅ x + 5 −2 5 = x − 5, x−5 quindi, la disequazione data diventa: x− 5 <ε equivalente al sistema: x < 5 + ε x > 5 − ε le cui soluzioni sono: ( 5 −ε )2 < x < ( 5 +ε )2 che formano effettivamente un intorno completo del punto 5. Ciò significa che per ogni ε > 0 si può determinare un intorno di 5, tale che per ogni x appartenente a tale intorno, escluso il numero 5, risulti: lim x→5 x −5 x− 5 =2 5 16 Capitolo II 2) Limiti delle funzioni di una variabile Verificare che risulta: x 3 − 5 x 2 + 3x − 15 =1 lim x−5 x→5 Dobbiamo quindi risolvere la disequazione: x 3 − 5 x 2 + 3x − 15 −1 < ε x−5 e vedere se le eventuali soluzioni formano effettivamente un intorno completo del numero 5. Dopo semplici passaggi matematici, la disequazione data può essere scritta come segue: x2 + 2 < ε con x ≠ 5 . Dato che x 2 + 2 è sempre positivo, l’ultima disequazione scritta equivale a: x2 + 2 < ε ( 2.2 ) che risolvendo si ha: x2 + 2 < ε ⇔ x2 < ε − 2 ⇔ − ε − 2 < x < ε − 2 ε −2≥ 0, e deve essere: per cui, se consideriamo valori di ε abbastanza piccoli, per esempio 0 < ε < 1 , la disequazione ( 2.2 ) non ammette soluzioni e perciò possiamo dire che il valore = 1 non è il limite della funzione assegnata per x → 5 . 3) Verificare che risulta: lim x→1 x 2 + 3x − 4 =5 x −1 Risolviamo la disequazione: x 2 + 3x − 4 −5 <ε x −1 che è equivalente a: 17 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile x −1 < ε , con x ≠ 1 le cui soluzioni sono: − ε < x − 1 < +ε ⇔ 1 − ε < x < 1 + ε che formano un intorno completo del numero 1, qualunque sia ε > 0 . In definitiva, il limite dato è verificato. Definizione 2 a . Diremo che, per x che tende ad x0 a sinistra la funzione f (x ) tende al limite finito , se fissato un numero positivoε arbitrariamente piccolo, è possibile determinare un intorno sinistro del punto x0 , tale che per ogni x appartenente a tale intorno, diverso da x0 , risulta: f (x) − < ε Tutto ciò si esprime scrivendo: lim f ( x) = x→ x0 − Se l’intorno di cui si parla in questa definizione è un intorno destro del punto x0 , allora si dice che il numero è il limite destro della funzione per x che tende ad x0 , e si scrive: lim f ( x) = x→ x0+ E’ importante ricordare che una funzione ammette limite in un punto soltanto quando in questo punto esiste il limite sinistro e destro e questi due limiti sono uguali. Definizione 3 a . Sia y = f (x ) una funzione reale definita in tutti i punti di un intorno di x0 , escluso al più il punto x0 stesso. Diremo che per x tendente ad x0 la funzione tende ad ∞ ( − ∞ o + ∞ ), quando, in corrispondenza di un numero positivo M , arbitrariamente grande, è possibile determinare un intorno completo del punto x0 , tale che per ogni x appartenete a tale intorno, escluso x0 , risulta: 18 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile f ( x) > M Tutto ciò si può esprimere scrivendo: lim f ( x) = ∞ x→ x0 Se nell’intorno di x0 vale la condizione: f ( x) > M allora si scrive: lim f ( x) = +∞ x→ x0 mentre, se nello stesso intorno vale la condizione: f ( x) < M lim f ( x) = −∞ si dirà che x→ x0 Esercizi svolti Limiti 1) Verificare che risulta: lim x→0 2x + 1 x2 = +∞ In base alla definizione 3 a , dobbiamo imporre la seguente condizione: 2x + 1 x2 > M , con x ≠ 0 ed M numero positivo fissato a piacere. 2x + 1 x2 >M ⇔ 2 x + 1 − Mx 2 x2 > 0, Studiamo il segno del numeratore: 19 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile 2 x + 1 − Mx 2 > 0 ⇔ Mx 2 − 2 x − 1 < 0 ⇔ 1− 1+ M 1+ 1+ M <x< M M Studiamo il segno del denominatore: x 2 > 0 per ogni x reale. In definitiva, la soluzione della disequazione fratta forma un intorno completo dello zero, qualunque sia M, quindi la funzione data ha per limite + ∞ per x → 0 . 2) Verificare che risulta: lim x→ −1 x ( x + 1) 2 = −∞ In base alla definizione 3 a , dobbiamo imporre la seguente condizione: x ( x + 1) 2 x ( x + 1) 2 < −M , con x ≠ −1 ed M numero positivo fissato a piacere. < −M ⇔ x + M ( x + 1) 2 ( x + 1) 2 <0 ⇔ Mx 2 + (1 + 2M ) x + M ( x + 1) 2 < 0. Studiamo il segno del numeratore: Mx 2 + (1 + 2 M ) x + M < 0 ⇔ − (1 + 2 M ) − 1 + 4 M (1 + 2M ) + 1 + 4 M <x<− 2M 2M Studiamo il segno del denominatore: ( x + 1) 2 < 0 per nessun valore di x reale. In definitiva, la soluzione della disequazione fratta forma un intorno completo di − 1 , qualunque sia M , quindi la funzione data ha per limite − ∞ per x → −1 . 3) Verificare che risulta: lim x→ 3 5 =∞ x−3 In base alla definizione 3 a , dobbiamo imporre la seguente condizione: 5 > M , con x ≠ 3 ed M numero positivo fissato a scelta. x−3 20 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile 5 5 5 >M ⇔ > M, < − M. x−3 x−3 x−3 Risolviamo la prima disequazione: 5 5 − Mx + 3M >M ⇔ >0 x−3 x−3 Analizziamo il segno del numeratore: 5 − Mx + 3M > 0 ⇔ Mx − 3M − 5 < 0 ⇔ x < 3M + 5 M Analizziamo il segno del denominatore: x−3> 0 ⇔ x > 3 La disequazione fratta è soddisfatta per x appartenente al seguente intervallo: 3M + 5 X = 3, M Risolviamo ora la seconda disequazione: 5 5 + Mx − 3M < −M ⇔ <0 x−3 x−3 Studiamo il segno del numeratore: Mx + 5 − 3M < 0 ⇔ x < 3M − 5 M Studiamo il segno del denominatore: x−3< 0 ⇔ x < 3 La disequazione fratta è soddisfatta per x appartenente al seguente intervallo: 3M − 5 X′ = , M 3 In definitiva, la disequazione di partenza è soddisfatta per x appartenente all’intervallo 3M + 5 3M − 5 I = , 3 ∪ 3, M M che forma un intorno completo di 3, qualunque sia M. Quindi, la funzione data ammette il limite ∞ per x → 3. Definizione 4 a . Diremo che per x tendente all’infinito la funzione tende al limite , quando, in corrispondenza ad un numero positivo ε fissato a piacere, esiste un numero positivo N tale che per ogni valore di x soddisfacente alla condizione: 21 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile x > N, i corrispondenti valori della funzione soddisfano alla disequazione: f (x) − < ε ( 2.3 ) Per esprimere tutto ciò, si scrive: lim f ( x ) = x→∞ Se la disequazione ( 2.3 ) è soddisfatta per x > N , allora si scrive: lim f ( x) = x→ + ∞ mentre, se è soddisfatta per x < − N , allora si scrive: lim f ( x ) = x→ − ∞ Definizione 5 a . Diremo che per x tendente all’infinito la funzione f (x ) ha per limite l’infinito quando, in corrispondenza ad un numero positivo M fissato a piacere, esiste un numero positivo N tale che per ogni x soddisfacente la disequazione: x > N, i corrispondenti valori della f (x ) soddisfano alla disequazione: f ( x) > M . Se invece per x > N , risulta sempre f ( x ) > M , oppure f ( x ) < − M , allora si dirà che esistono rispettivamente i limiti: lim f ( x) = +∞, x→∞ Se per x > N risulta sempre lim f ( x) = − ∞ x→ ∞ f ( x) > M , oppure f ( x) > M , oppure f ( x ) < − M , allora si dirà che esistono rispettivamente i limiti: lim f ( x) = ∞, x→ + ∞ lim f ( x) = +∞, x→ + ∞ Se, invece, per x < − N risulta sempre lim f ( x) = − ∞ . x→ − ∞ f ( x ) > M , oppure f ( x) > M , oppure f ( x ) < − M , allora si dirà che esistono rispettivamente i limiti: 22 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile lim f ( x ) = ∞, lim f ( x) = + ∞, x→ −∞ lim f ( x) = − ∞ . x→ − ∞ x → −∞ Esercizi svolti Limiti 1) Verificare che risulta: lim x→∞ 3x 2 + 4 2x + 1 2 = 3 2 In base alla definizione 4 a , dobbiamo dimostrare che la disequazione: 3x 2 + 4 2x + 1 2 − 3 <ε 2 ( 2.4 ) qualunque sia ε positivo, è soddisfatta per valori della x che risultano, in valore assoluto, maggiori di un certo numero positivo N . Risolvendo la ( 2.4 ), si ha: x <− 5 − 2ε 5 − 2ε , x> . 4ε 4ε In definitiva, la ( 2.4 ) è soddisfatta per x > Perciò, posto N = 5 − 2ε si nota che la ( 2.4 ) è soddisfatta per x > N , quindi la 4ε funzione data ha per limite 2) 5 − 2ε . 4ε 3 per x → ∞. 2 Verificare che risulta: lim x→ − ∞ 1− x = +∞ 23 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile In base alla definizione 5 a , dobbiamo risolvere la disequazione: 1 − x > M , con M numero positivo fissato arbitraria mente ( 2.5 ) che possiamo considerare maggiore di uno. Risolvendo questa disequazione si trova che essa è soddisfatta per: x <1− M 2 ( 2.6 ) Il numero 1 − M 2 è negativo perché è M > 1 e perciò, posto N = − (1 − M 2 ) , si nota , tenendo presente la ( 2.6 ), la disequazione ( 2.5 ) è soddisfatta per: x <−N quindi possiamo dire che vale il limite della funzione data. 3) Verificare che risulta: lim log a x = + ∞ x→ + ∞ con a numero maggiore di uno. In base alla definizione 5 a , dobbiamo risolvere la disequazione: log a x > M ( 2.7 ) che risulta soddisfatta per : x > aM e quindi, posto N = a M , possiamo dire che la ( 2.7 ) è soddisfatta per x > N , il che prova che vale il limite della funzione data. 2.3 Teoremi sui limiti delle funzioni In questo paragrafo enunceremo i teoremi sui limiti delle funzioni omettendo le relative dimostrazioni. 24 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile Teorema dell’unicità del limite Data una funzione y = f (x ) , definita in un intervallo ] a, b [ , il limite, per x → x0 , è unico. Teorema della permanenza del segno Sia f (x ) una funzione ad una variabile reale. Se esiste finito e non nullo il limite della funzione f (x ) , per x tendente al numero x0 , allora esiste un intorno di x0 per ogni x del quale, escluso al più x0 , la funzione f (x ) assume lo stesso segno del suo limite. Criterio di confronto Se f ( x ) , ϕ ( x ) , g ( x ) sono tre funzioni definite nello stesso intervallo, escluso al più un punto x0 di questo, e se per ogni x risulta: f ( x) ≤ ϕ ( x) ≤ g ( x ) e se inoltre è: lim f ( x ) = lim g ( x ) = l x→ x0 x→ x0 allora risulta: lim ϕ ( x) = l x→ x0 Operazioni sui limiti di funzioni Siano f ( x) ed h( x ) due funzioni definite nello stesso intervallo ] a, b [ e siano ed ′ i loro rispettivi limiti finiti, per x → x0 , cioè: 25 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile lim h( x ) = ′ lim f ( x) = , x→ x0 x→ x0 In base a queste ipotesi, valgono i seguenti teoremi: Teorema dell’addizione Il limite della funzione, somma di due funzioni, è la somma dei limiti, cioè: lim [ f ( x) + h( x) ] = lim f ( x) + lim h( x ) = + ′ x→ x0 x→ x0 x→ x0 Teorema della sottrazione Il limite della funzione, differenza di due funzioni, è la somma dei limiti, cioè: lim [ f ( x) − h( x ) ] = lim f ( x ) − lim h( x) = − ′ x→ x0 x→ x0 x→ x0 Teorema della moltiplicazione Il limite della funzione, prodotto di due funzioni, è il prodotto dei limiti, cioè: lim f ( x ) ⋅ h( x ) = ⋅ ′ x→ x0 Teorema della divisione Il limite della funzione, rapporto di due funzioni, è uguale al rapporto dei limiti, supposti h( x) ed ′ diversi da zero, cioè: lim f ( x) f ( x ) x → x0 = = lim x→ x0 h( x ) lim h( x) ′ x → x0 Teorema della potenza Il limite della funzione potenza ennesima di una funzione data, è uguale alla potenza del limite, cioè: lim { f ( x) x→ x0 } n n = lim f ( x ) = n x→ x0 26 Capitolo II Limiti delle funzioni di una variabile 27