Cap. 10 Uropoietico ereditarie 2015

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PATOLOGIE DEL SISTEMA URINARIO SU BASE EREDITARIA
Patologi renale ereditaria o sospetta tale
Definizione
Diverse razze canine sono colpite da un’ampia varietà di malattie renali, che sono state
documentate o sospettate essere di origine ereditaria. In molte patologie, i reni sono apparentemente
normali alla nascita, ma iniziano ad ammalarsi precocemente anche quando l’animale ha meno di un
anno d’età. Mentre i problemi patologici renali variano tra le varie razze, il risultato finale è lo
stesso, cioè l’insufficienza renale che generalmente si manifesta entro i 5 anni d’età, sebbene la
gravità e la progressione variano tra le razze e tra i singoli individui. Per molte di queste malattie
l’eredità non è provata. Il termine “ereditario” è usato quando è accertata l’eredità e il termine
“familiare” quando il modo d’eredità non è noto ma il disordine si manifesta in cani correlati da
parentela rispetto a quello che si potrebbe attendere per semplice probabilità.
Dove il difetto renale è stato identificato si è dato un nome specifico alla malattia, però
spesso nomi diversi sono stati usati per un particolare disordine (vedi tabella 1).
Razza
Cane da Montagna
Bernese
Bull terrier,
Dalmata
Tabella 1 – elenco delle principali patologie ereditarie del sistema uropoietico
Note
Disordine
Eredità
Glomerulonefrite membrano-proliferativa
Glomerulonefrite
Si ritiene autosomica
immunomediata
familiare
recessiva
Glomerulonephritis
Il difetto è nella struttura della membrana
basale glomerulare
Nefrite ereditaria
Autosomica dominante
Autosomal nephritis
Bull terrier
Malattia renale
policistica
Autosomica dominante
Il tessuto renale gradualmente è
rimpiazzato da cisti ripiene di fluido (gene
PKD1 – test mutazionale)
Polycystic kidney disease
Springer spaniel
inglese, Cocker
spaniel inglese,
Pembroke welsh
corgi
Nefropatia ereditaria
Autosomica recessiva
Anormalità nella membrana glomerulare
basale - gene COL4A4
Renal Nephropathy
Llasa Apso, Shittzu, e varie altre
razze
Displasia renale
Samoiedo
Nefrite ereditaria legata
al sesso
Shar-pei cinese,
Akita, Beagle
Amiloidosi renale
Si ritiene autosomica
Anormale differenziazione del tessuto
dominante con penetranza renale che conduce ad insufficienza renale
incompleta nello Shit-tzu, Renal Dysplasia
per le altre razze ignota
Anormalità della membrana glomerulare
Legata al sesso
basale
Nephritis, X-linked
La deposizione amiloide è largamente
lesiva nei reni; altri organi, quali milza,
fegato e pancreas possono essere affetti
Ignota, probabilmente
con minimi segni clinici, può essere
autosomica recessiva
presente febbre
intermittente e tumefazione articolare
Amyloidosis
*) La displasia renale può esser ereditaria anche nell’Alaskan malamute, Chow Chow, Golden retriever, Schnauzer nano
e Barboncino standard.
Cap. 10 - Patologie del sistema urinario su base ereditaria
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Segni clinici
I segni clinici d’insufficienza renale sono gli stessi nei cani giovani come in quelli più
anziani. I segni precoci che si possono notare sono la poliuria e la polidipsia. Talvolta nei giovani
animali i proprietari non sono in grado di riconoscere la poliuria come tale, perché pensano sia un
problema comportamentale. Con il progredire delle lesioni e la conseguente riduzione della
funzionalità renale si possono manifestare altri segni tra cui disoressia, dimagramento, letargia,
vomito e mucose pallide (a causa dell’anemia). Anche se la progressione può essere rallentata dal
trattamento, l’esito finale dell’insufficienza renale è fatale.
Per la maggior parte di questi disordini, i cani mostrano segni di disfunzione renale prima di
un anno d’età ed i loro reni diventano completamente non funzionanti prima di 5 anni d’età. Nei
cuccioli che si ammalano presto, meno di 5-6 mesi d’età, la crescita può essere sensibilmente
stentata.
La nefrite ereditaria nel Bull terrier è un’eccezione. Gli animali affetti spesso non mostrano
segni fino a due o più anni d’età e possono sviluppare l’insufficienza renale anche ad 8 anni d’età.
Nel Samoiedo poiché l’eredità è legata al sesso, i maschi sono più gravemente colpiti. I
cuccioli maschi con glomerulonefropatia ereditaria di solito mostrano i segni clinici all’età di 2-3
mesi, la funzionalità renale si deteriora rapidamente e comporta la morte in giovane età,
approssimativamente ad un anno. Sebbene le femmine affette, possono mostrare un certo grado di
disfunzione renale, è meno grave e la malattia non progredisce ad insufficienza renale. Anche se
solo leggermente ammalate le femmine sono portatrici del disordine e non devono essere messe in
riproduzione.
Nello Shar-pei cinese i cani sono affetti da amiloidosi con la deposizione di amiloide nei reni
ed in altri organi. La maggior parte delle volte i segni clinici sono legati ad un’alterata funzionalità
renale che tra i 3 e 5 anni d’età comporta un’insufficienza renale. Gli animali malati possono avere
febbre intermittente, dolarabilità e tumefazioni articolari specialmente ai garretti.
Diagnosi
I segni sopra descritti hanno cause diverse, incluso disordini ereditari come anche difetti
cardiaci od epatici. E’ importante eseguire gli esami di laboratorio per stabilire la causa del
problema.
I tipici reperti di laboratorio dell’insufficienza renale includono azotemia, iperfosfatemia,
isostenuria ed anemia non rigenerativa. Le concentrazioni di calcio sono variabili. La persistente
proteinuria è altamente suggestiva di nefrite ereditaria anche prima che siano evidenti i segni clinici.
La proteinuria non è un segno costante nella displasia renale.
Nei Bull terrier sospetti l’esecuzione di ripetuti rapporti proteina/creatinina urinaria con
valori > 0,5 supportano l’ipotesi di una nefrite ereditaria nei cani che non hanno più di due anni di
età, ma che non mostrano alcun segno clinico di insufficienza renale. Questo fornisce delle
importanti informazioni nella decisione circa la riproduzione di questi animali.
I Samoiedo maschi con glomerulonefropatia ereditaria sviluppano proteinuria, glicosuria e
isostenuria all’età di 2-3 mesi, azotemia ed insufficienza renale ingravescente all’età di 6-9 mesi. Le
femmine malate (portatrici) sviluppano una proteinuria in un’età giovanile, ma questa non
progredisce mai ad insufficienza renale.
Nel Cocker spaniel con nefropatia familiare la proteinuria è generalmente presente dall’età di
4-6 mesi ed è persistente e marcata. Questa patologia è accompagnata da un accrescimento stentato,
isostenuria e azotemia.
Cap. 10 - Patologie del sistema urinario su base ereditaria
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Nel cane Shar-pei cinese con amiloidosi renale glomerulare, la proteinuria generalmente è
marcata, sebbene possa essere lieve o assente nei cani con amiloidosi renale midollare.
Trattamento
Non ci sono cure definitive, ma ci possono essere molti modi per rallentare la progressione
della malattia renale. E’ importante lasciare al cane sempre acqua fresca a disposizione, alimentarlo
con una dieta speciale a basso contenuto proteico ma di alta qualità e l’uso di alcuni farmaci che
possono aiutare la funzionalità renale. La progressione della malattia può portare anche alla
decisione dell’eutanasia.
Talora è possibile usare ACE inibitori che possono ritardare lo sviluppo dell’azotemia,
abbassare la pressione sanguigna, migliorare il flusso ematico renale, rallentare il declino del tasso
di filtrazione glomerulare e l’aumento della proteinuria.
Suggerimenti per la riproduzione
Gli animali affetti non devono essere riprodotti incluso i loro genitori. Qualsiasi animale
correlato di parentela che deve esser considerato per la riproduzione, dovrebbe essere monitorato per
la presenza di proteinuria, che è un segno precoce della malattia renale. Tutti i cani Bull terrier
considerati per la riproduzione, devono essere valutati con il rapporto proteine/creatinina urinaria.
Valori superiori a 0,3-0,5 in due prelievi a distanza di un mese, indicano una potenziale nefrite
ereditaria. La funzionalità renale in questi cani dovrebbe essere attentamente valutata e non
dovrebbero essere adibiti alla riproduzione. Ove è stato identificato il gene responsabile
dell’anomalia è possibile applicare un test mutazionale.
Urolitiasi
Definizione
L’urolitiasi è una condizione in cui i cristalli nelle urine si combinano tra loro per formare
calcoli od uroliti veri e propri (vedi tabella 2). Questi si possono ritrovare lungo tutto il tratto
urinario, dove causano irritazione ed infezione secondaria. La maggior parte si trovano nella vescica
o nell’uretra.
Sono stati identificati diversi tipi di calcoli, sebbene quelli di struvite (fosfato d’ammonio e
magnesio) siano i più frequenti, eccetto che nel Dalmata. Qualsiasi razza può sviluppare uroliti ma è
possibile che vi sia una predisposizione genetica alla produzione di cristalli che comporta la
formazione di uroliti.
I Dalmata hanno un difetto nella via che normalmente porta alla degradazione degli urati in
allantoina tipica di tutti i cani. Gli urati sono il prodotto finale della digestione delle proteine. Ciò
comporta un’aumentata escrezione di urati nelle urine, da 4 a 8 volte rispetto alle altre razze,
predisponendo alla formazione di cristalli di urati ed eventualmente di uroliti.
In alcune altre razze, un difetto ereditario in altre vie di degradazione delle proteine causa
un’eccessiva escrezione urinaria dell’aminoacido cistina, che risulta nella formazione di cristalli di
cistina e potenzialmente di uroliti nelle urine.
Eredità
Il tratto genetico responsabile dell’escrezione di elevate quantità di urati è autosomica
recessiva nel Dalmata. La coppia di geni responsabili è geneticamente legata alla coppia di geni
responsabili per l’assenza di peli bianchi nelle macchie, così la selezione per macchie nere ben
delineate, può accidentalmente risultare anche nella selezione di soggetti con elevate escrezioni di
urati. E’ stato identificato il gene responsabile (SLC2A9).
Cap. 10 - Patologie del sistema urinario su base ereditaria
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Il tratto che risulta nella presenza di elevate quantità di cistina nelle urine (cistinuria) è
autosomico recessivo nel Terranova, Labrador e Landseer (gene SLC3A1). Si sospetta ereditaria nel
terrier Irlandese e Scozzese.
Tipo di cristalli
e calcoli
Struvite, triplo
fosfato di
magnesio
ammonio
Urati
Ossalato di
calcio
Cistina
Xantina
Tabella 2 – tipi di uroliti e condizioni ereditarie nel cane
Trattamento/diaRazze affette
Eredità
gnosi
Cocker spaniel,
Urolita molto comune, Si dissolve con
Schnauzer nano, Bichon
ma poco è noto circa
terapia medica o
frise, ed osservato in
la sua eredità
rimozione chirurgica
molte altre razze
Autosomica recessiva Si dissolve con
terapia medica o
con gene noto nel
Dalmata, Bull dog
rimozione chirurgica
Dalmata (SLC2A9)
inglese
Test mutazionale
Urolithiasis
disponibile
Llasa apso, Barboncino
Asportazione
nano, Schnauzer nano,
Poco è noto
chirurgica
Yorkshire terrier
Autosomica recessiva
Bull dog inglese,
nel Terranova,
Test mutazionale
Bassotto, Terranova,
Labrador e Landseer - disponibile sul gene
terrier Irlandese e
sospettata nel terrier
SLC3A1
Scozzese
Irlandese e Scozzese
Cavalier King Charles
Si ritiene sia
spaniel
autosomica recessiva
Prevenzione
Somministrare diete
speciali e
acidificare le urine
Fornire diete speciali con
ridotto apporto di purine,
se necessario usare
allopurinolo ed
alcalinizzare le urine
Diete speciali, integrare
con citrato di potassio
Alcalinizzare le urine (+/integrazione con sodio
bicarbonato) incremento
di proteine vegetali nella
dieta.
Segni clinici
Le modificazioni nelle urine sono generalmente presenti alla nascita. Comunque, ci vuole un
certo periodo di tempo ai cristalli per formarsi e combinarsi in calcoli che quindi causano i problemi,
molto spesso all’età tra 3 e 6 anni. I segni clinici sono legati al tratto urinario interessato. Gli uroliti
o calcoli si formano generalmente nella vescica e quindi è possibile osservare ematuria, dolore e
difficoltà alla minzione ed emissione di piccole e frequenti quantità di urine. Se il calcolo ostruisce
completamente l’uretra e così blocca il flusso urinario, condizione più frequente nei maschi che
hanno un’uretra più piccola, si possono avere segni di malessere fino ad un’insufficienza renale con
vomito, depressione ed anoressia.
Diagnosi
La diagnosi è possibile sia con l’esame completo delle urine incluso il sedimento, alla ricerca
di cristalli e di un’infezione batterica. Molti calcoli possono esser osservati con la radiografia. I
calcoli di urati si possono evidenziare solo con radiografie con mezzo di contrasto. L’ecografia
generalmente rileva tutti i tipi di calcoli.
E’ disponibile un test DNA di tipo mutazionale in quelle razze ove è stato identificato il
gene, rendendo possibile l’identificazione dei soggetti affetti, portatori ed esenti.
I tipi di uroliti variano in radiopacità, per es. gli uroliti di ossalato di calcio sono quelli più
facili ad osservarsi alla radiografia; i calcoli di urati invece sono radiotrasparenti e richiedono
pertanto una radiografia con mezzo di contrasto o un’ecografia.
Cap. 10 - Patologie del sistema urinario su base ereditaria
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Trattamento
In genere è richiesto un trattamento combinato quando i calcoli sono piccoli e numerosi. I
calcoli più grossi devono essere rimossi chirurgicamente perché può esserci manifestazione anche di
dolore nell’animale. I calcoli possono essere anche frammentati da onde laser così da renderli più
piccoli per farli passare con le urine. L’approccio medico è di dissolvere i calcoli gradualmente
modificando il pH delle urine, rendendolo più o meno acido, in dipendenza del tipo di calcolo,
attraverso appropriati farmaci e variazioni della dieta. Le diete speciali comportano l’emissione
anche di grandi volumi di urine molto diluite rendendo più facile al cane emettere i calcoli. E’
possibile controllare la dissoluzione di questi calcoli con radiografie periodiche, analisi delle urine e
accertamenti ecografici. Alcuni tipi di calcoli sono meno facili da essere disciolti rispetto ad altri.
E’ importante fornire all’animale con calcoli una dieta particolare, acqua fresca e
l’opportunità di urinare regolarmente così che l’urina non si accumuli nella vescica favorendo la
formazione di calcoli. Le infezione batteriche del tratto urinario sono comuni nell’urolitiasi e
devono essere trattate appropriatamente.
Suggerimenti per la riproduzione
Gli animali affetti non devono essere riprodotti ed è preferibile evitare la riproduzione anche
dei loro genitori e fratelli.
Sindrome di Fanconi
Definizione
Normalmente nel rene c’è un riassorbimento selettivo di acqua, glucosio, minerali ed
aminoacidi per limitare le perdite di queste sostanze nelle urine. In questo sindrome c’è un difetto
nei tubuli renali dove avviene il riassorbimento. La perdita di queste sostanze, che normalmente
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devono essere riassorbite e conservate, porta a disturbi elettrolitici, disidratazione ed altre
problematiche.
Ereditarietà
Autosomica recessiva nel Basenji e legata al gene FAN1.
Razze colpite
E’ un disordine significativo nella razza Basenji che colpisce circa il 10% dei cani. E’ anche
osservato nel Norwegian Elkhound, Pastore dello Shetland e Schnauzer.
Segni clinici
I cani malati possono manifestare i sintomi in un intervallo di età da 1 a 7 anni. I segni più
precoci sono polidipsia e poliuria dato che i reni sono incapaci di trattenere l’acqua. A causa della
perdita di nutrienti ed elettroliti con le urine il cane può anche presentare dimagramento e debolezza
muscolare. La condizione può peggiorare lentamente durante gli anni o può progredire rapidamente
ad insufficienza renale con segni quali: diminuito appetito, cachessia, letargia, vomito e mucose
pallide dovuto all’anemia. I cani affetti dalla sindrome di Fanconi sono suscettibili d’infezioni
urinarie per la presenza di glucosio nelle urine.
Diagnosi
I sintomi descritti possono avere cause diverse ed ovviamente devono essere eseguiti
emogramma, profilo biochimico ed analisi delle urine. I segni precoci comprendono una riduzione
del peso specifico delle urine e una glicosuria con livelli normali di glicemia. La valutazione delle
urine per la presenza di aminoacidi rivela un’aminoaciduria generalizzata. L’incapacità nel
concentrare le urine rappresenta una forma di diabete nefrogeno insipido, l’isostenuria e
l’ipostenuria possono precedere la glucosuria. Ci può essere anche lieve proteinuria. Con la
progressione della malattia, si sviluppa azotemia, iperfosforemia, acidosi metabolica variabile ed, in
genere é segnalata ipercloremia ed ipokalemia che possono contribuire alla debolezza muscolare. Al
contrario di altre patologie renali ereditarie l’anormalità primaria è funzionale, con minime
modificazioni strutturali evidenti. I reni sono macroscopicamente normali e le lesioni alla
microscopia ottica sono variabili e non specifiche.
La glicosuria renale primaria non è frequente e si manifesta con glicosuria e normali
concentrazioni di glucosio nel sangue e funzionalità renale altrimenti normale. Deve essere
differenziata dalla sindrome di Fanconi basandosi sull’assenza di altri soluti, aminoacidi ed
elettroliti nelle urine. E’ stata segnalata nel Norwegian elkhound e può causare infezioni del tratto
urinario.
Trattamento
Non esiste cura, ma ci sono molti modi per rallentare la progressione della malattia renale.
Questi comprendono libero accesso ad acqua fresca da bere in dipendenza dello stadio della
malattia, alimentazione con diete particolari di alta qualità e con basso contenuto proteico e utilizzo
di farmaci che possano aiutare nella funzionalità renale. Inoltre è importante controllare l’acidosi
metabolica, ad es. con bicarbonato di sodio, controllare le infezioni urinarie mediante terapia
antibiotica e somministrare citrato di potassio che integra il potassio deficitario ed ha funzione
alcalinizzante.
Suggerimenti per la riproduzione
La sindrome di Fanconi è un problema importante nella razza Basenji, dove sono colpiti oltre
il 10% dei cani. Un altro problema per gli allevatori è che la condizione può talora rendersi evidente
solo all’età di 6-7 anni. Qualsiasi cane Basenji considerato per la riproduzione, dovrebbe avere un
regolare controllo delle urine per rilevare i segni precoci della malattia e poi anche testare i soggetti
con un saggio mutazionale sul gene FAN1 che consente di identificare i soggetti portatori.
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