L’atteso ritorno dei Simple Plan Il primo unplugged di Alex Britti Oronzo Canà vent’anni dopo Tante interessanti novità per i nostri lettori Bentornati carissimi lettori, e soprattutto buon 2008! Abbiamo preparato per voi, dopo un mesetto di meritato riposo per le vacanze natalizie, un numero veramente ricco e interessante e con tante importanti novità. Ma andiamo con ordine. Prima di tutto ci teniamo a salutare e ringraziare tutto lo staff di cinemalia.it che da questo mese ci offre la sua collaborazione e la sua consulenza per quanto riguarda la sezione cinema, e in particolar modo per le recensioni. Speriamo che questa collaborazione possa essere lunga e duratura. Inoltre nel numero che state per sfogliare troverete alcune rubriche nuove: il sito del mese finalmente ritorna dopo alcuni mesi di assenza per consigliarvi ogni mese le pagine più interessanti da sfogliare sul web. E poi ludoteca, uno sguardo veloce sul mondo de giochi da tavolo. Ogni mese una scheda, partendo dai classici fino ad arrivare alle ultime uscite. E infine Segnalibro, la nostra pagina dedicata ai libri e al mondo della lettura. Tante nuove proposte che arricchiscono la nostra offerta che speriamo possano interessarvi ed esservi di spunto per le attività del vostro tempo libero. Su questo numero poi troverete tutti i vincitori della prima edizione degli Andergraund Award. Otto categorie di cui voi lettori avete decretato i migliori artisti, album, programmi e film del 2007 che si è appena concluso. E poi tanti articoli sulle novità discografiche e cinematografiche più importanti: dal nuovo album di Jovanotti a quello dei Simple Paln, il ritorno di Britti e Baustelle, Jack Johnson e il mitico Oronzo Canà. E poi finalmente torna Anderview: questo mese un giovane cantautore inglese si racconta: Joseph swidenbank. Insomma tanti motivi per sfogliare questo numero, senza contare che poi non vi costa nulla! Quindi un saluto e appuntamento al prossimo mese! Anno 2 - numero 17 Direttore generale Roberto Virgilio Responsabile musica Mr Bugs! [email protected] Responsabile spettacoli Dj HnF [email protected] Responsabile rubriche sir3n3tta [email protected] Redazione: Chef Mene Betty Valeriano Con la collaborazione dello staff di Ciao e Buona lettura. Si ringrazia per l’estrema disponibilità: Joseph Swidenbank Joe Valeriano Joe Colombo Ah, a proposito, questo mese manca la pagina delle recensioni: non ci siamo dimenticati! Semplicemente fino ad ora non è uscito praticamente nessun disco nuovo. Tenete d’occhio la sezione recensioni del sito per le uscite più interessanti, e poi comunque, le recensioni tornano regolarmente il prossimo mese! Web editor Valeriano Redazione [email protected] Manoscritti, anche se non pubblicati, non saranno restituiti. E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto News............................................... pag 6 Tutte le ultime novità dal pianeta musica Andergraund Awards..................... pag 10 Vincitori e Vinti della prima edizione Jovanotti e il suo Safari.................. pag 20 Il nuovo disco della band britannica Il ritorno dei Simple Plan.............. pag 26 Il terzo album della band canadese Anderview...................................... pag 30 Questo mese ai nostri microfoni Joseph Swidenbank Dal Surf alla Chitarra..................... pag 38 L’avventura di Jack Johnson Anderview plus.............................. pag 42 Aggiornamenti sugli artisti da noi intervistati Britti e Baustelle............................ pag 46 La riscossa della musica italiana Classifiche..................................... pag 52 I dischi più venduti nelle ultime settimane Testo del mese.............................. pag 54 Le parole delle canzoni più ascoltate On the Road.................................. pag 56 I concerti più interessanti del mese Ai - Tek......................................... pag 70 Scopri tutti i segreti della Tecnologia Il Gioco del mese.......................... pag 72 L’uscita più interessante Il Sito del mese.............................. pag 73 Un sito consigliato dalla nostra redazione Botteghino..................................... pag 58 I film più visti negli ultimi giorni News.............................................. pag 59 Angeli e Demoni, Nicolas Vaporidis e molto altro L’Allonatore nel Pallone 2............. pag 60 Oronzo Canà 20 anni dopo Coming Soon................................. pag 61 Ludoteca........................................ pag 74 Un gioco d Società al mese Segnalibro...................................... pag 76 Consigli letterari Spuntino........................................ pag 78 Come sorprendere in cucina col minimo sforzo S.O.S. Cuoco................................. pag 79 Casa arriverà a breve nei cinema Chef Mene dà una soluzione ai vostri problemi culinari Recensioni..................................... pag 62 DiAry............................................. pag 80 Gli ultimi film usciti in sala visti per voi Telecomando................................. pag 66 Le ultime novità dal tubo catodico Teledipendente.......................... pag 68 Grande Fratello 8 In bianco e nero............................ pag 69 La tv dei ricordi: i Puffi FM................................................. pag 69 I programmi più belli da seguire in radio Cosa accadeva nel mondo in questo mese Cronache Marziane....................... pag 82 Notizie assurde ma realmente accadute Mercatino...................................... pag 84 Curiosità, idee regalo, oggettistica varia C’è post@ per Ary......................... pag 86 Vuoi raccontarci qualcosa, vuoi sfogarti o hai bisogno di un buon consiglio? La nostra Ary ti dà voce Foto del Mese................................ pag 88 Beatles inediti Riscoperto un album di registrazioni del 1962 Nonostante siano passati quasi quarant'anni dal loro scioglimento, i Beatles continuano a fare clamore. Ha destato grande fermento l'annuncio di tale Jeffrey Collins, ex produttore e promoter britannico, il quale sostiene di essere in possesso di una serie di registrazioni dei Fab Four assolutamente inedite. I nastri in questione risalgono al 1962, il periodo tedesco dei Beatles, quello in cui erano resident all'ormai leggendario Star Club di Amburgo. Collins ha rivelato che si tratta di quindici brani, fra cui alcune cover di Hank Williams. E'possibile che le registrazioni verranno incluse in un album di prossima pubblicazione. Paura per Eminem Problemi di salute per il rapper di Detroit Problemi di salute per Eminem. Il rapper di Detroit è stato ricoverato d'urgenza poco dopo Natale per una serie di complicazioni legate a una forma di polmonite. Trattenuto per alcuni giorni in un ospedale di Detroit, il trentacinquenne idolo dell'hip hop ha potuto poi continuare la sua convalescenza a casa. Per Eminem ora un periodo di riposo e, a seguire, la ripresa delle recording session del suo nuovo, attesissimo album. Ma la madre del rapper non sembra ancora piuttosto allarmata. Debbie Nelson ha infatti rivelato nel suo libro, "My Son Marshall", di essere molto preoccupata per la salute del figlio. "Il suo colesterolo", ha scritto impietosamente, "ha raggiunto livelli incredibili. E' ingrassato moltissimo e questo gli sta causando ogni tipo di problema." Sembra dunque che il nuovo, attesissimo album di Eminem si farà attendere ancora per un po'. Annie Lennox licenziata Mamma Aguilera Annie Lennox, ex voce degli Eurythmics, è stata scaricata senza tanti complimenti dalla sua etichetta, la Sony BMG, perché il suo ultimo album, "Songs Of Mass Destruction", non ha venduto abbastanza copie. "Mi hanno dato un bel calcio sui denti", ha detto Annie in una recente intervista, "Mi hanno ignorato per settimane. Lasciavo messaggi e non venivo richiamata. Sto cercando di capire cosa sia successo esattamente. Trascorrerò i prossimi mesi a pensare cosa fare di questa improvvisa libertà". Christina Aguilera è diventata mamma. Sabato scorso, 12 gennaio, la cantante americana e il marito Jordan Bratman hanno visto nascere il loro primogenito: Max Liron Bratman. I neogenitori hanno comunicato a parenti e amici la bellissima notizia tramite un breve messaggio: "Il bambino è arrivato, mamma e papà stanno bene". Inoltre, sul suo sito ufficiale, la stessa Christina ha scritto un messaggio per annunciare a tutti i suoi fan il grande evento. Tantissimi auguri alla neo mamma da parte della redazione di Andergr@und. Addio Single Chart La FIMI cancella ufficialmente la classifica dei singoli Questo è l’ultimo di Andergr@und in cui troverete ancora la classifica dei singoli. Dal prossimo mese sarà sostituita con tutta probabilità da quella dei pezzi più downlodati. La decisione naturalmente non viene da noi ma direttamente dalla FIMI, la federazione che raccoglie le industrie del disco, e che gestisce le classifiche, e che ha deciso di adeguarsi ai tempi che passano. Non è la morte di questo supporto, che continuerà a essere venduto, ma la semplice presa d'atto che nell'era di internet è più aderente alla realtà la classifica delle canzoni scaricate via internet e cellulari. "Il supporto fisico - spiega Enzo Mazza presi- dente della Fimi - sarà solo uno dei vari elementi che compongono un consumo sempre più parcellizzato. L'utente avrà la possibilità di acquistare il cd singolo, di scaricare brani dalle piattaforme digitali, di vedere concerti on demand, di godersi i videoclip sul sito degli artisti, della case discografiche, su youtube o su myspace". Certo è che con la fine della classifica dei cd singoli si annuncia la morte dell'erede del vecchio 45 giri. Su due facciate il vinilino, come viene definito, andava con facilità oltre il traguardo del milione di copie vendute. Bobby Solo e la sua Lacrima sul viso superò nel 1964 i due milioni di copie! Poi venne l'era del cd. Il momento di massimo splendore dei singoli su questo supporto arrivò nel 1999 quando in Italia furono venduti 4 milioni e 962mila pezzi. Quindi il declino, indotto da internet, che ha portato le vendite a quota 627 mila nel 2006. Va infatti anche considerato che su internet le singole canzoni si acquistano a 0,99 centesimi mentre in negozio, per la stessa canzone su cd singolo, si devono pagare alla cassa piu' o meno 5 euro. Grande notizie per i fan di Ligabue. Il rocker di Correggio sarà il grande protagonista della musica live 2008 grazie al suo nuovo tour estivo. Nell'estate 2008 il Liga tornerà sul palco con un tour negli stadi denominato "ELLE ELLE STADI 2008" dove continuerà a festeggiare il primo "best of" della sua carriera ventennale, dopo il trionfale tour ELLESETTE ROMA MILANO del novembre e dicembre 2007. Il tour, cui calendario verrà reso noto il 25 gennaio, si preannuncia ricco di novità. Giornata campale per i pochi fortunatissimi fan dei Radiohead, accorsi ieri al negozio di dischi Rough Trade di Londra. La band di Oxford ha tenuto un concerto per pochi intimi all'interno del negozio, storico luogo per i cultori della musica. Il concerto gratuito, annunciato la mattina stessa, ha attirato una folla molto superiore alle 200 persone che il negozio poteva contenere e dunque lo show è stato spostato poco lontano, in un locale più capiente. La EMI, in quella che pare una ripicca per lo “sciopero” di Robbie Williams, ha deciso di mandare al macero circa 1.000.000 di copie invendute dell’ultimo album dell’artista, “Rudebox”. Lo rivela il “Guardian”, e la notizia viene anche ripresa dal “New Musical Express”. La EMI, che avrebbe subìto una vera mazzata da “Rudebox” in quanto a mancati introiti, spedirà in Cina i dischi: i supporti verranno riciclati e diventeranno materiale da usare per la pavimentazione delle strade e per la pubblica illuminazione. Nei prossimi giorni Piero Pelù darà il via alla lavorazione del suo nuovo album, la cui pubblicazione è prevista per aprile 2008. Per creare un rapporto sempre più diretto con il suo pubblico, il rocker fiorentino apre le porte del suo studio al mondo di internet. Da lunedì 14 gennaio, attraverso una finestra aperta sulle sue pagine personali in myspace, Pelù metterà a disposizione dei fan riprese esclusive 'backstage' della registrazione del nuovo cd. Pocker d’assi Quattro album che infiammeranno le classifiche nei prossimi mesi Siamo appena entrati nel 2008 e già si comincia a fare delle previsioni su quali potrebbero essere gli album più attesi dal mercato e dalle classifiche nei prossimi mesi. Si parte con una data certa. Finalmente, dopo quattro anni dall’ultimo disco “Around the Sun”, è stata annunciata ufficialmente l’uscita del nuovo album dei R.E.M., che si intitolerà "Accelerate" è uscirà negli Stati Uniti il prossimo primo aprile, mentre in Europa sarà sugli scaffali dei negozi già a partire dal 31 marzo. In Italia invece dovremo aspettare solamente fino al 28 marzo. Il seguito di "Around the Sun", registrato tra Vancouver e Dublino assieme a Jacknife Lee, già produttore di U2, Bloc Party e Snow Patrol, è stato definito dallo stesso frontman della band come "il più veloce dei nostri dischi degli ultimi vent'anni, affilato come un rasoio. Credo che le canzoni di 'Around The Sun' fossero ottime, ma in quell'occasione avevamo un po' perso di vista il fatto di essere una band. Ora che la cosa è stata messo a fuoco meglio, anche la nostra lama è più affilata." Altro progetto in dirittura d’arrivo è quello dei Coldplay. La notizia, non ancora confermata dalla band, circola già da alcuni giorni su diversi siti internet autorevoli, tanto che ormai sembra pressochè certa: prodotto da Brian Eno, si intitolerà "Prospekt" il seguito di "X&Y" del 2005, l'album con il quale i Coldplay hanno toccato l'apice del successo a livello globale. Alcuni negozi online, tra i quali play.com, hanno annunciato che “Prospekt”, sarà in vendita dal prossimo 19 maggio. La data è da prendere con una certa cautela – anche se in linea con i tempi previsti, cioè “maggio o giugno”. Play.com, per la cronaca, ha deciso di venderlo a 8.95 sterline, cioè 12.26 euro!!! Anche per i fan degli Oasis sembrano essere gli ultimi mesi d’attesa. Secondo quanto riportato dal sito di Mtv infatti, il nuovo album degli Oasis sarebbe quasi ultimato e potrebbe vedere la luce già nei prossimi mesi. Il seguito di "Don't Believe The Truth" è in fase di mixaggio, dopo che le recording session - svoltesi agli storici Abbey Road Studios di Londra - si sono concluse prima di Natale. "Dopo avere superato lo sforzo iniziale", ha detto Noel Gallagher, "La registrazione è stata grandiosa e il risultato spettacolare". E infine i Travis, che anticipano i tempi e sono già a buon punto con le registarzione del nuovo album a nemmeno un anno dall’uscita di “The Boy with No Name”, uscito la scorsa primavera. Il gruppo intende terminare le registrazioni entro il prossimo marzo per poter regalare una bella vacanza al bassista Dougie Payne e a sua moglie Kelly Macdonald, il cui primo figlio nascerà proprio in marzo. E' stato un furto, o forse il destino, o forse una svista, ad influenzare il prossimo album dei Travis. Il cantante Fran Healy ha riferito che è stata la sparizione del suo vecchio e fido amplificatore della chitarra a determinare il sound del disco: l'amplificatore, al quale si affidava da anni, era stato da lui spedito in Gran Bretagna dagli USA ma non è mai giunto a destinazione. Si trattava di un Marshall, e il cantante ha deciso di sostituirlo con un Vox AC30. Già che c'era, ha accantonato la Telecaster passando ad una Fender Jazzmaster. Risultato? "Tutto ciò ha aperto nuove strade soniche. Adesso tutto sembra nuovo ed eccitante, provocante, meno acustico, e senza dover sacrificare le melodie", ha affermato Fran. Nella categoria miglior artista rock i nominati sono Bruce Springsteen, Foo Fighters, Fall Out Boy, Linkin Park e Radiohead. Nella categoria miglior artista pop i nominati sono Britney Spears, Rihanna, Backstreet boys, Mika e Nelly Furtado. Bruce Springsteen è finalmente tornato ad allietare i suoi fan con un album rock. Erano cinque anni che i fan aspettavano questo momento. Non che il boss abbia passato tutto questo tempo a rigirarsi i pollici, nel frattempo sono usciti due album, un po’ sperimentali a dire il vero, uno tutto acustico e l’altro piuttosto folk, oltre a diversi live. Solamente era da The Rising del 2002 che il boss non si faceva ascoltare in tutta la sua essenza rock in un album affaincato dei vecchi compagni di lettori più giovani. Il loro sound comunque in queviaggio della E Street Band. E il risultato è un disco sto loro secondo album si è evoluto parecchio, e non abbiamo il solito disco punk rock con tanta Magic, bello, coinvolgente ed energico. quantità e poca essenza. In Infinity of High ci sono I Foo fighters di Dave Grohl tornano quest’anno degli spunti parecchio interessanti, tanto che con un nuovo album “Echos , Silance, Patience, quest’anno hanno fatto incetta di premi un po’ in Grace” che in reltà ricalca molto l’impronta degli tutto il mondo. ultimi precedenti lavori del gruppo. Niente di particolarmente innovativo, la solita cara vecchia ricetta Dei Radiohead si parlato tantissimo, forse fin tropvincente comprendente suoni acustici e una spruz- po, ma quasi esclusivamente dei risvolti economici zata di grunge che tanto piace alla gente. E il risulta- delle loro scelte. L’album in sè è passato un po’ in to, anche se forse manca un po’ di originalità, è co- secondo piano. Un vero peccato. munque sempre di altissimo livello qualitativo. E il 2007 ha visto anche il ritorno dei Linkin Park. I Fall Out Boy sono un gruppo forese conosciuto e Un po’ cambiati, cresciuti, più melodici. Forse molti apprezzato prevalentemente dai fan saranno rimasti un po’ delusi da questa svolta, ma il loro è un gran bel disco! Bruce Springsteen Foo Fighters Fall Out Boy Radiohead Linkin Park BRUCE SPRINGSTEEN Che dire, il boss è il boss, e anche in questo nostro sondaggio batte nettamente i pur valorosissimi concorrenti accaparrandosi la bellezza del 66,7% delle preferenze dei nostri lettori. Medaglia di bronzo va ai Radiohead, nonostante tanti discorsi il pubblico dimostra comunque di aver fatto caso soprattutto all’aspetto musicale del disco. Li ha votati il 16,7% del campione. Sul gradino più basso del podio a parimerito Foo Fighters e Fall Out boy, con rispettivamente l’8.3% dei voti. Chiudono la clasifica i poveri Linkin Park. Strano. Che il pubblico non abbia gradito la loro svolta melodica? Britney Spears, dopo mesi di voci, pettegolezzi e foto rubate è tornata finalmente a far parlare di sè per il suo nuovo album Blackout arrivato nei negozi lo scorso autunno. Accolto stranamente molto bene dalla critica, ma un po’ freddamente dal pubblico, almeno da noi qui in Italia, non è servito ad allontanare l’attenzione dalle sue disavventure sentimentali e personali, e ancora oggi è sulle prime pagine di tutti i tabloid causa i suoi presunti loro primo album dopo la reunion tentavano una disturbi psicologici: povera Brit! strada un po’ più rock, col loro ultimo lavoro UnRihanna è sicuramente una delle rivelazioni di breackable, rimasti solo in quattro, ritornano prepoquest’anno. Non che prima fosse un’emerita scono- tentemente verso il sound delle origini. E forse non sciuta, ma col suo tormentone Ombrella è balzata in è un male... cima alle classifiche di tutto l mondo ottenendo la sua definitiva consacrazione a star di altissimo livel- Mika è il fenomeno dell’ultimo anno. L’artista venuto fuori dal nulla solo grazie a MySpace e alla sua lo. forza di volontà. Prima nessuno lo voleva, adesso le I Backstreet Boys non hanno certo bisogno di pre- case discografiche si accapigliano per lui. Il suop sentazioni: sono stati sicuramente la boyband più Grace Kelly è sicuramente uno dei pezzi che ricoramata degli ultimi 15 anni, e dopo aver visto la reu- deremo di questo 2007. nion dei loro padri spirituali, i Take That produrre ottimi risultati, hanno deciso di tornare anche loro E infine la bellissima Nelly Furtado. Cambio sulle scene per infiammare il cuore delle fan. Se col d’immagine e da popstar carina eacqua e sapone si trasforma in una vera e propria bomba sexy. Britney Spears Rihanna Backstreet Boys Mika Nelly Furtado MIKA Secondo noi non poteva essere altrimenti ed effettivamente anche i nostri lettori la pensano come noi: è Mika con il 65% delle preferenze l’artista pop d e l 2007. Del resto pezzi come Grace Kelly, Love Today e Relax, Take it Easy ci hanno accompagnato in maniera costante per tutto l’anno. Al secondo posto la super sexy Nelly Furtado si guadagna il 15% delle preferenze dei lettori. Sul gradino più basso del podio la povera e chiaccherata Britney Spears, con solo il 10% dei voti. Checché ne dica la critica sono lontani i tempi di Baby One More Time! Chiudono a parimerito Rihanna e BBS con uno scarso 5% il loro ultimo tour ne è la più grande dimostrazione. Tiziano Ferro Subsonica Max Pezzali Irene Grandi Negramaro Nella categoria Miglior Artista Italiano i nominati sono i Tiziano Ferro, Subsonica, Max Pezzali, Irene Grandi e Negramaro. Tiziano Ferro è una vera e propria macchina programmata per vendere dischi. Il suo ultimo lavoro Nessuno è Solo, nonostante sia uscito ormai da quasi un anno continua a rimanere ai primi posti delle classifiche di vendita e i singoli da esso estratti rimangono per settimane in cima all’elenco dei pezzi più trasmessi dalle radio. I Subsonica sono recentemente tornati alla ribalta con il loro album L’Eclissi, dopo un po’ di assenza dalle scene musicali. I fan attendevano con grande ansia il loro ritorno e l’affetto con cui hanno seguito Max Pezzali è stato, rimane e sarà uno degli artisto in assoluto più amati dal pubblico. E’ plurigenerazionale, nel senso che piace ai ragazzi di adesso con la stessa passione con cui lo ascoltavano i ragazzi quindici anni fa, e che sono rimasti ancora legatissimi a lui e alla sua musica, tanto che i suoi tour sono sempre dei veri e propri bagni di folla. Il suo ultimo lavoro Time Out rimane uno dei dischi più venduti del 2007. Irene Grandi, non so perchè, ha sempre l’aspetto da giovane promessa della musica, forse per la sua immagine, sempre così fresca e al passo coi tempi. Sta di fatto che ragazzina non lo è più, tanto che quest’anno è arrivata addirittura a pubblicare il primo best of della sua carriera, alla faccia della giovane promessa! Il primo singolo estratto da questa raccolta, Bruci la Città, è uno dei pezzi più trasmessi dalle radio quest’anno; ancora capita di sentirlo, nonostante siano passati ormai diversi mesi dalla sua uscita e ci sia già fuori un singolo nuovo! E i Negramaro a detta di molti sono uno dei gruppi di maggior talento che abbiamo al momento in Italia. I testi delle loro canzoni sono vere e proprie poesie, la loro musica un piacere assoluto per chi le ascolta. IRENE GRANDI Vince il nostro Award come miglior artista italiano dell’anno la bravissima Irene Grandi. Il suo Bruci la Città ha imperversato tutta l’estate ed è stata la colonna sonora del 2007 appena passato. Si aggiudica il 38,5% dei voti. Al secondo posto si piazzano i Negramaro, che seguono a breve distanza con un onesto 30,8% delle preferenze dei nostri lettori. Medaglia di bronzo per Tiziano Ferro che si mette da parte il 15,4% dei voti che ci sono pervenuti. Chiudono la classifica a parimerito Subsonica e Max Pezzali che si spartiscono i voti rimasti, il 7,7% a testa. musica però è musica di altissima qualità, non adatta al grande pubblico, e molto spesso le radio nemmeno mandano i suoi pezzi. Succede però più spesso che si parli di lei a causa del suo strano carattere, dei suoi comportamenti e della sua vita privata. Peccato, un occasione sprecata. The Fray Amy Winehouse Mika Tokio Hotel Paolo Nutini Di Mika ne abbiamo già parlato, è il tipico ragazzo MySpace, che da emerito sconosciuto, grazie alla rete e al passaparola è diventato in pochi mesi una star molto quotata anche a livello internazionale. Ogni suo singolo si trasforma in una hit di enor- me successo. Nella categoria artista rivelazione dell’anno i nominati sono i The Fray, Amy Winehouse, Mika, i To- I Tokio Hotel sono il fenomeno di quest’anno. Hanno solo 18 anni a testa, ma suonano da quando kio Hotel e Paolo Nutini. ne hanno 12. Nel loro paese, in Germania, sono già Per quanto riguarda i The Fray la storia è sempre la delle star da qualche anno, cioè da quando erano stessa. Ovvero un vero proprio fenomeno mediati- poco più che dei ragazzini. Ora il fenomeno TH è co in patria, ma che deve aspettare mesi se non ad- esploso in maniera fragorosa in tutta Europa. E non dirittura anni prima che la propria musica giunga solo per la loro musica sono diventati gli idoli delle alle orecchia di nuovi potenziali fan oltre i confini. ragazzini, ma anche per la loro particolare immagiCosì succede che un album del 2005 arrivi da noi ne, che li fa assomigliare in maniera impressionante nel 2007 e spopoli in tutte le radio. How to Save a a dei fumetti manga. Life e Over My Head sono stati dei veri e propri Paolo Nutini è un grande talento. Giovane scozzese tormentoni. di origini italiane ha conquistato l’Europa con le sue Amy Winehouse: genio e sregolatezza. Sicuramente belle ballate blues rock e con la sua voce intensa e è un’artista di classe con un enorme talento. La sua graffiante. MIKA Prima è unica doppietta quella realizzata da Mike, che dopo l’award come miglior artista pop si aggiudica ora, e a pieno diritto, anche quello come Artista Rivelazione del 2007, aggiudicandosi le preferenze del 58,3% del nostro campione di lettori. Segue al secondo posto della classifica Paolo Nutini con il 33,3% dei voti dei nostri lettori. Un ottimo e meritatissimo secondo posto per lui, che sicuramente non poteva competere coi grandi numeri di Mika. Sul gradino più basso del podio si piazzano i The Fray con l’8,3% dei voti. Parimerito all’ultimo posto Winehouse e Tokio Hotel. Nella categoria miglior artista rock i nominati sono Bruce Springsteen con “Magic”, Ben Harper con “Lifeline”, i Radiohead con “In Rainbows”, i Travis con “The Boy with No Name” e Britney Spears con Blackout”. Bruce Springsteen - Magic Ben Harper - Lifeline Travis - The Boy with No Name Radiohead - In Rainbows Britney Spears - Blackout Quello di Bruce Springsteen è stato sicuramente un atteso ritorno. Infatti, benchè negli ultimi anni i suoi fan abbiano avuto diversi suoi progetti da ascoltare tra album sperimentali e diversi live, era ormai da cinque anni che il boss mancava dalle scene con la sua E Street band, ovvero con un album specificatamente rock. Il loro ultimo album insieme infatti risale al 2002, anno di uscita di “The Rising”, poten- pio. Ingiustamente da noi non hanno lo stesso sucte e intenso, ispirato ai fatti dell’11 settembre 2001. cesso. Il loro ultimo album “The Boy with No Name” è bello, completo e coinvolgente. Ben Harper, cantautore di gran classe e di infinito talento, come il boss decide di tornare alle origini e Sull’ultimo album dei Radiohead si è già detto e chiama attorno a sè i vecchi compagni di strada de- scritto tutto. “In Rainbows”, chiacchere a parte sul gli Innocent Criminals. Il risultato è un album, futuro della discografia ecc. ecc. è sicuramente un “Lifeline”, estremamente completo, emozionante, album eccezionale. Del resto stiamo pur sempre parlando dei Radiohead... ben scritto e altrettanto ben suonato. Imperdibile. Anche i Travis hanno sempre quell’aura di giovane band di grande talento li li per esplodere. In realtà sono musicisti parecchio navigati con diversi album, anche molto interessanti alle spalle. A dire il vero questo succede in Italia, perchè in Inghilterra hanno comunque un pubblico più am- E poi Britney. Ormai sappiamo tutto sulla sua vita privata. Con “Blackout” intendeva spostare l’attenzione sul suo lavoro. Non c’è riuscita. Nonostante l’album si a stato ben accolto dalla critica, pettegolezzi sulla sua instabile condizione psicologica continuano. BRUCE SPRINGSTEEN MAGIC L’album straniero che vi è piaciuto di più quest’anno è “Magic” di Bruce Springsteen, che si aggiudica il nostro award con il 41,2% dei voti. Al secondo posto i Radiohead che con il loro “In Rainbows” si accaparrano il 29,4% dei voti dei nostri lettori. Medaglia di bronzo per la reginetta del pop Britney Spears che con “Blackout” ha attirato a sè il 17,6% dei voti. Una vittoria per lei comunque trovarsi alle spalle di mostri sacri di quel calibro. In coda il povero Ben Harper e i Travis, con solo il 5,9% dei voti. Peccato. Subsonica - L’Eclissi Max Pezzali - Time Out B.Antonacci - Vicky Love Tiromancino - L’Alba di Domani Negramaro - La Finestra Elisa - Sountrack ’96 - ‘06 Nella categoria miglior album italiano i nominati sono Subsonica con “L’Eclissi”, Max Pezzali con “Time Out”, Biagio Antonacci con “Vicky Love”, Tiromancino con “L’Alba di domani”, i Negramaro con “La Finestra” e Elisa Con “Soundtrack ‘96 ‘06”. Quello dei Subsonica è sicuramente tra i dischi italiani usciti recentemente quello più atteso dai fan e dalla stampa specializzata. Del resto il marchio Subsonica ormai è una garanzia pesante. Il tour di presentazione del disco è andato sold out nonostante il disco non fosse ancora uscito. Questa sì che è fiducia... mente a tutti, giovani, ex ragazzi, fan o semplicemente simpatizzanti. E’ proprio quello che ci si aspetta da lui: un disco bello, orecchiabile e coerente. Adatto ad ogni occasione. Anche questo è un anno d’oro per Biagio Antonacci. Del resto ogni anno sembra essere il suo anno d’oro, lui è sempre sulla cresta dell’onda e soprattutto nel cuore dei suoi numerosi fan. Un disco fortissimo che ha venduto più che bene e un tour trionfale che lo ha portato in giro per tutta Italia in un costante bagno di folla. Se non è un anno positivo questo? Un album maturo quello dei Tiromancino, che accompagna l’opera prima cinematografica del frontman Zampaglione. Un disco che spazia tra i generi musicali più svariati per immergere l’ascoltatore in un caleidoscopio di emozioni e musica. Non solo le solite ballate dunque, ma diverse sorprese. L’album dei Negramaro è uno dei più venduti, apprezzati e suonati del 2007. I singoli estratti sono già dei veri e propri classici. Che altro aggiungere? E infine Elisa, inserita in corsa tra le nomination a furor di popolo, sebbene il suo disco sia uscito nel 2006. In ogni caso è stata una delle assolute protaTime Out di Max Pezzali è un album adatto vera- goniste del 2007! NEGRAMARO LA FINESTRA Non è stato semplicemente il risultato di un sondaggio, ma un vero e proprio plebiscito quello che ha assegnato ai Negramaro e al loro “La Finestra” lo scettro di miglior album italiano del 2007, con l’82,8% delle preferenze dei nostri lettori. Segue Soundtrack di Elisa con il 9,2% dei voti. Al terzo posto si piazzano Subsonica con il 3,4 % dei voti e subito dopo Vicky Love di Biagio Antonacci con il 2,3% dei voti pervenutici. Chiudono la nostra piccola classifica a parimerito Time Out di Max Pezzali e L’Alba di Domani dei Tiromancino con l’1,1%. Nella categoria miglior film i nominati sono Ratatouille, Notte prima degli Esami Oggi, I Pirati dei Caraibi - Ai Confini del Mondo, I Simpson - il film e Shrek Terzo. Ratatouille Notte Prima degli Esami Oggi I Pirati dei Caribi Ratatouille è sicuramente uno dei film rivelazione dello scorso anno. Uscito forse anche un po’ in sordina e in un periodo Ai Confini del Mondo dell’anno che forse non è proprio quello usuale che di solito viene riservato ai cartoni animali (bisogna dire per onor di cronaca che lo stesso vale anche per gli altri due cartoni in gara: Shrek infatti è uscito alla fine di agosto e i Simpson a metà settembre), è diventato in pochi giorni un vero e proprio fenomeno gredienti perfetti per uno dei fenomeni cinematopopolare apprezzato, come sempre più spesso acca- grafici più seguiti degli ultimi anni. de negli ultimi anni non solo dai bambini ma anche I Simpson son la famiglia cartoon più amata della dai più grandi. tv. Ci sono voluti 20 anni e 18 serie per il piccolo Notte prima degli Esami Oggi è il newquel di Notte schermo prima di arrivare al tanto atteso lungomeprima degli Esami di qualche anno fa. Il primo era traggio. E il pubblico ha risposto in maniera granambientato negli anni ‘80, nel nuovo capitolo ai diosa all’invito di Homer & co., questa volta impegiorni nostri. Forse è proprio per questo motivo che gnati nel salvataggio della loro Springfield. I Simpson - il film Shrek Terzo è riuscito ad attirare ancora più pubblico del prede- Shrek è sicuramente uno dei personaggi cinematocessore. grafici più amati in assoluto. Brutto, scostante, irriCon “Ai confini del mondo” si chiude la fortunata verente, maleducato, volgare eppure così irresistibiltrilogia Disney de “I Prati dei Caraibi”. Azione, su- mente divertente. Questa volta, insieme ai suoi insespance e un pizzico di sano umorismo sono gli in- parabili amici, è impegnato nel garantire una degna successione al trono al regno di molto lontano. I SIMPSON - IL FILM Com’era prevedibile la famiglia più amata dal pubblico televisivo ha vinto anche la battaglia al botteghino, e si aggiudicata il nostro Andergr@und Award con il 31,6% d e i voi dei nostri lettori. Ma la vittoria non è stata così netta come forse ci si poteva aspettare. Subito dietro di loro infatti sgomita il cuoco topino di Ratatouille, che guadagna il 26,3% delle preferenze dei votanti. Sul gradino più basso del podio il pirata Jack Sparrow e i suoi pirati dei Caraibi, che con l’ultimo capitolo della trilogia “Ai Confini del Mondo”, attira il 21,1% dei voti. I due restanti nominati si spartiscono i rimanenti voti, ovvero il 10,5% a testa del totale. Zelig Ciao Darwin House M.D. Striscia la Notizia L’Isola dei Famosi dall’ultima messa in onda. Format e presentatori sono sempre gli stessi, ma è l’atmosfera che non è più quella bella ruspante di un tempo. Comunque rimane uno dei varietà più amati degli ultimi anni, nonchè uno tra i format italiani più esportati all’estero. Dott. House è sicuramente il telefilm più amato oggi in Italia. Partito su Italia Uno, negli anni ha visto sempre crescere il suo pubblico fino alla meritata promozione di quest’autunno sulla rete ammiraglia Mediaset. Ogni settimana una media di quasi sette milioni di spettatori si collega per seguire gli appassionanti casi del Nella categoria miglior programma TV i nominati dottore più scorbutico e fuori dagli schemi della sono Zelig, Ciao Darwin, House M.D., Striscia la storia della televisione. Notizia e L’Isoal dei Famosi. Striscia la Notizia è un classico della TV italiana, Zelig è tornato dopo un annetto di pausa per ripen- nato dalla geniale mente di Antonio Ricci ormai 20 sarsi e tornare più in forma che mai. Abbandonato anni fa. Negli anni la formula vincente è rimasta il tendone del circo per una location ben più presti- più o meno invariata, ovvero unire a comici e cabagiosa, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, il labo- rettesti servizi di attualità e di denuncia oltre che ratorio di cabaret partito dagli scantinati di viale parodie satiriche. Monza si rifà il trucco e torna con una nuova squadra di comici, in cui, ai soliti veterani, si aggiunge Infine l’Isola dei Famosi, l’unico reality in qualche new entry importante, e il divertimento è nomination, e uno dei pochi che si sono salvati alla crisi che ha investito negli ultimi mesi quel genere di sempre lo stesso. programmi. La formula semplice e collaudata contiE grande ritorno anche quello di Ciao Darwin che si nua ad ogni edizione ad appassionare milioni di teleconcede una nuova serie a distanza di cinque anni spettatori. HOUSE M.D. Il dottore cinico e lunatico si aggiudica il nostro premio come Miglior Programma televisivo del 2007. In realtà c’erano pochi dubbi a riguardo. House ha staccato i diretti concorrenti con una percentuale di voti del 69,2%. Al secondo posto, ben distaccato, si piazza la creazione di Gino e Michele Zelig, che piace ai nostri lettori, ma si ferma ad un comunque dignitoso 23,1%. Con grande distacco dai concorrenti sul gradino più basso del podio Ciao Darwin, col 7,7% dei voti. Chiudono la classifica a parimerito L’Isola dei Famosi di Simona Ventura e la corazzata Striscia la Notizia di Antonio Ricci. Il 18 gennaio è uscito "Safari" il nuovo disco di Jovanotti. L’attesissima release è stata anticipata dal singolo "Fango", in rotazione radiofonica già dallo scorso 7 dicembre. Questo brano è molto importante nell’economia del disco in quanto ha segnato una prestigiosa collaborazione: ovvero quella tra il cantante toscano e il talentuosissimo cantautore statunitense Ben Harper che si ho occupato di suonare le chitarre nel pezzo, e il risultato è a dir poco straordinario, sia per gli arrangiamenti che per la canzone stessa che è molto bella. I due artisti erano legati da tempo da una profonda amicizia. “'Fango' è una sensazione in musica e parole, un brivido semplice e diretto al cuore di questo nostro tempo che condividiamo, che ci sfida e che sfidiamo, che ci attraversa e attraversiamo. E' un pezzo semplice come solo Lorenzo riesce a fare ma complesso nel suo incastro di sonorità e di fraseggio musicale. Un pezzo "in diretta" registrato in un solo take in uno studio americano, il "take" giusto, quello in cui i musicisti diventano strumenti al servizio della canzone che si fonde in un solo colpo, in un solo battito emotivo, in un brivido unico e compatto che lascia senza fiato prima di tutto chi lo ha messo a segno e poi tutti gli altri. 'Fango' è reso sublime dall'arpeggio del più grande degli arpeggiatori che fa di cognome proprio Harper, Ben Harper, "l'arpeggiatore", che ha regalato il suo segno in nome della musica e di quello che la musica riesce a portare alla luce. 'Fango' si chiude con un lungo assolo di Ben alla sua chitarra, una vera magia.” Il video di "Fango" è stato girato in una località segreta in Sudamerica. Altra collaborazione importante è quella con Giuliano dei Negramaro, che invece è ospite del brano Safari (Ricordiamo che a sua volta Lorenzo aveva duettato in un pezzo dell’ultimo album dei Negarmaro “La Finestra”). "Secondo me è un autore pazzesco, con il dono della melodia, della composizione, scrive dieci canzoni al giorno, è incredibile, è in un grande momento. Mi piacciono i Negramaro perché sono un gruppo di persone che lavorano con grandissima passione e attenzione, senza pensarsi piccoli. Cioè si sentono infinitamente piccoli in senso cosmico ma non hanno paura di piacere, di lasciare un segno nel loro tempo, di essere una grande rock band. E ce n'è bisogno in Italia, c'è bisogno di un grande gruppo rock mainstream in cima alle classifiche, con i palasport pieni che cantano le loro canzoni. Senza rinunciare alla ricerca della qualità, l'amore del suono, senza fare dischi con le spallettine strette. Vanno controtendenza in quest'aria lamentosa che abbiamo in questo paese. Sono ragazzi che vengono dalla realtà della provincia del Salento, sono ragazzi normali, quelli che rappresentano il meglio di questo paese, quelli che inseguono un sogno senza aspettarsi la pappa pronta. Nella musica forse questo è ancora possibile, che un ragazzino con un sogno alla fine sfondi. Forse non è possibile in altri campi. A loro è successo. E quindi è un bel racconto il loro. Avere Giuliano nel disco per me è un onore". "Safari" arriva a tre anni di distanza dall'ultimo lavoro di Lorenzo Cherubini - "Buon Sangue" - grazie al quale il cantante ha conquistato ben cinque dischi di platino e ha portato l'artista in tour in numerose città italiane e nei festival più importanti d'Europa. Il nuovo album è stato registrato in diverse località del pianeta, tra Cortona, Milano, Los Angeles, Rio e Hannover. Un album decisamente maturo, ricco di contenuti e di sentimenti, profondo e intenso. Sembrano passati secoli da quando quel ragazzino vestito in maniera strana, cappellino da baseball in testa, aveva letteralmente investito il mercato discografico con pezzi tipo “Sei come la mia moto”, “Gimme Five” o “E qui la Festa?”. In realtà sono passati quasi 20 anni da quando Claudio Cecchetto lo scoprì e lo lanciò come una bomba sul mercato. Da quel momento in poi la strada è stata tutta in discesa e nel corso di tutta la sua carriera non ha mai subito cali di popolarità o periodi di crisi. Certo, la sua immagine negli anni è mutata parecchio (per fortuna), passando dalla fase idolo dei teenager a quella di quasi guida spirituale. Il percorso è stato lento e molto interessante: i primi timidi segnali di un cambiamento di genere si hanno già in “Giovani Jovanotti” che contiene pezzi come “Ciao Mamma” e “Gente della Notte”. A breve distanza uscirà anche “Una Tribù che Balla”. Ancora pochi mesi dopo sarà la volta di “Lorenzo 1992”: poco alla volta lo pseudonimo Jovanotti inizierà a passare in secondo piano per lasciare il posto al vero nome dell’artista. Appartengono a questo album Sono un ragazzo fortunato e Non m'annoio. Dopo due anni di stop, trascorsi anche curando la creazione di Soleluna, una nuova etichetta discografica, nel 1994 esce “Lorenzo 1994” e diventa crescente lo spazio dedicato a tematiche sociali e a brani più melodici e romantici: è il caso del classico ormai “Serenata Rap”, il pezzo d’amore più programmato di quell’anno. Un anno dopo esce la prima raccolta della sua carriera, che mette insieme i successi raccolti in quegli anni, a cui si aggiungono due inediti, “Marco Polo” e soprattutto “L’Ombelico Del Mondo”, uno dei pezzi più conosciuti e suonati di Lorenzo, anche a livello internazionale, che lo eseguì dal vivo anche la cerimonia di premiazione degli MTV Europe Music awards. Nel 1997 è la volte de “L’Albero”, anticipato dal singolo Bella. La trasformazione può definirsi definitivamente completata. Tappa successiva nella carriera di Lorenzo Jovanotti sarà “Per Te”, del 1999, una dolce ninna nanna dedicata alla piccola Teresa, la figlia avuta dalla sua compagna Francesca, che anticipa l’uscita del nuovo album Capo Horn. L’impegno nel sociale è un elemento sempre più centrale nella musica e nella vita di Lorenzo: nel 2000 insieme a Piero Pelù e Ligabue interpreta “Il Mio Nome è Mai Più”, i cui ricavati vanno a favore di Emergency. Dopo l’album “Il Quinto Mondo” lanciato in maniera provocatoria, attraverso un’ interminabile sequela di comparsate televisive in cui presenta il singolo “Salvami”, Jovanotti torna alla ribalta nel 2005 con l’album “Buon Sangue”, dedicato all’amico, scomparso da poco, Tiziano Terzani; a precederne l’uscita è il singolo “Tanto” che imperversa in radio per tutta l’estate. Quello che viene dopo è cronaca di questi giorni, e un’ennesima evoluzione nel suo modo di comporre, come lui stesso ha analizzato sulle pagine del mensile XL: “È cambiata molto la mia maniera di scrivere canzoni negli ultimi cinque anni, dopo Buon sangue. Ora cerco più un aspetto prettamente emotivo nelle cose, più che l'aspetto razionale, che ha avuto un ruolo forte nella fine degli anni Novanta, quando cercavo di dire assolutamente qualcosa con una canzone, perché la canzone doveva avere il ruolo di informare. Ora invece voglio che la canzone sappia emozionare, perché l'emozione è un'informazione importante che puoi dare. Più la discografia va in crisi in senso industriale più la canzone come mezzo diventa importante". E ancora: “Se mi dai un tema ancora oggi riesco a scrivere una canzone, un rap. Ogni disco che faccio lo inizio sempre con l'idea di fare un rap, inizio tutte le canzoni come fossero un rap. Entro in studio e dico: "Questo sarà il mio ritorno al rap, all'hip hop". Poi grazie al cielo i dischi, soprattutto se sono forti, si fanno da soli. Hanno una loro volontà che definisce te, non sei tu che definisci i dischi. E così vedo che le canzoni che mi emozionano di più, che piacciono di più alle persone intorno, che ho voglia di risentire, sono altre. E allora capisco che devo abbandonare le mie sicurezze, che vengono sempre dal rap e dal funk, e abbracciare il songwriting puro, la scrittura di canzoni al di là dei recinti dei generi. I generi mi sono utili, ci sono cresciuto, la mia è sempre una scrittura rap, mi ritrovo con strofe irregolari, senza modulazioni. Per me è un progresso mettere da parte l'elemento informativo più... combat, e arrivare a una scrittura più emotiva della canzone. Che forse oggi è altrettanto combat. Per me è un cavallo di Troia per entrare nella comunicazione di massa. In maniera liberatoria, perché per me è importante che nei miei dischi ci sia un senso di libertà, di passione, di amore per la vita. Che è quello che mi piace che rimanga di un mio disco. Il più bel complimento che possano farmi è dire: "Oh, quando ascolto una tua canzone mi viene voglia di uscire e di affrontare la giornata". Per me è il complimento più grande”. Per quanto riguarda il tour ha affermato Lorenzo di non avere ancora le idee chiarissime: sicuramente ci sarà, probabilmente in primavera, ma niente di più per il momento ci è ancora dato sapere. Un paio d’anni fa hanno raggiunto l’apice del successo anche qui da noi in Italia grazie soprattutto ai singoli “Shut up” e “Welcome to my life”. I loro video erano tra i più trasmessi dalle emittenti musicali e i teenager stravedevano per loro. Dopo un periodo di silenzio durato diversi mesi i canadesi Simple Plan tornano finalmente con un nuovo album che porta il loro stesso nome: “Simple Plan” uscirà nei negozi il prossimo 5 febbraio, anticipato dal singolo 'When I'm Gone', nel cui video, già in rotazione da qualche settimana, una ragazza gira la città mentre è perseguitata dai membri della band che si manifestano nelle forme più varie e disparate (come maxi-cartelloni pubblicitari, dalle copertine dei giornali, come posteggiatori...). Da segnalare con particolare attenzione il cameo nel video dell'ormai leggendario blogger/cacciatore di gossip Perez Hilton. Dopo il tour di supporto al precedente 'Still Not Getting Any...', nel marzo 2006 la band si è presa una pausa e ha iniziato a lavorare al nuovo materiale. A luglio 2007 i 5 di Montreal sono andati in studio per iniziare a registrare quello che poi diventerà 'Simple Plan'. Questo lavoro in realtà è il terzo della loro carriera: il primo album di Pierre Bouvier (voce), Chuck Comeau (batteria), David Desrosiers (basso), Sebastien Lefebvre e Jeff Stinco (chitarre) infatti, dal titolo “No Pads, No Helmets, Just Balls”, risale al 2002, ed era passato un po’ in sordina da noi in Italia, anche se in giro per il mondo ha venduto in totale un paio di milioni di dischi, e ha contribuito al lancio definitivo della band. Subito dopo l’uscita dell’album il gruppo è stato in tour per mesi e mesi, ha diviso il palcoscenico con chiunque, dai Rancid agli Aerosmith; ha partecipato al Vans Warped Tour per tre anni consecutivi (di cui due da headliner), e ha ricevuto quattro nomination agli MTV Video Music Awards: non male per cinque ragazzini che erano soliti partire in tour con le station wagon dei loro genitori. Un album naturalmente un po’ più grezzo di 'Still Not Getting Any...', caratterizzato essenzialmente da ritmi serrati e ritornelli orecchiabili. I temi trattati nei testi, invece, sono rimasti più o meno gli stessi rispetto al secondo album, ovvero le paure, le frustrazioni e i sentimenti di ragazzi alle prese con i problemi dell’adolescenza. Probabilmente è anche per gli argomenti che affrontano e per il modo semplice e chiaro di esprimerli che la loro musica ha fatto breccia nel cuore di centinaia di migliaia di fan in tutto il mondo. Portato a termine il tour promozionale del loro primo album, Comeau e Bouvier hanno trascorso i tre mesi successivi rinchiusi a Vancouver a scrivere canzoni per il nuovo album, scartando più idee di quante gliene venivano in mente. "All'inizio non riuscivamo a mettere insieme qualcosa che ci piacesse, così continuammo a scrivere e scrivere senza mollare mai. Dopo mesi trascorsi a spingerci a vicenda, arrivarono anche i pezzi giusti," spiega Bouvier. 'Perfect World' fu una delle prime canzoni buone che scrivemmo e da quel momento le altre iniziarono a sgorgare come una cascata." Quando giunse il momento di registrarle, la band riesce ad assicurarsi la collaborazione di uno dei più importanti produttori di dischi rock in circolazione, ovvero quel Bob Rock, che ha firmato alcuni dei dischi più famosi dei Metallica, dei Motley Crue e dei Bon Jovi. L'idea dietro “Still Not Getting Any...” era semplice, la band non si sarebbe limitata al punk, che paradossalmente di questi tempi sembra avere più regole di quanto uno riesca a ricordare. "Credo che nel primo disco volevamo semplicemente comporre un puro album pop-punk, mentre per questo non ce ne fregava niente - volevamo semplicemente scrivere belle canzoni," spiega Comeau. L’album infatti contiene diverse sorprese, che siano i delicati ma allo stesso tempo potenti interludi in "Shut Up", il minimalista ma allo stesso tempo intricato drum loop in "Perfect World", la bellissima sezione d'archi e il testo toccante di "Untitled", o l'epico arrangiamento d'archi in "One". "Thank You" ricorda i gruppi di punk melodico dei primi anni '90. Bouvier ha un'analogia perfetta per l'approccio della band: "Come artista, perché limitarti a fare solo alcune cose?" si chiede ad alta voce. "Se fossi un pittore, vorresti usare solo sette o otto colori o mischiarli insieme per ottenere il più bel dipinto possibile?" E dalla storia personale che si racconta dietro "Welcome To My Life" all'esilarante folle assolo di "Promise", la loro tavolozza illustra al meglio l'attitudine della band nei confronti della composizione. "Il disco è un po' diverso dal primo, ma siamo sempre noi," ci tiene a precisare Lefebvre. Comunque, sebbene i Simple Plan siano aperti a fare esperimenti con la formula che li ha resi famosi, la loro più grande preoccupazione è di non deludere i loro fan, perché questo album è per loro. "Il rapporto con i nostri fan è la cosa più importante che abbiamo," spiega Desrosiers. "Alla fine saranno loro che faranno di quest'album un successo o un fallimento, non qualche critico musicale che ha già deciso chi e cosa siamo," aggiunge Stinco. "Senza loro, starei probabilmente facendo un lavoro da impiegato che odio." Insomma, quali saranno le novità del terzo album per ora non ci è ancora dato saperlo, ascoltando il singolo si può prevedere comunque un album in linea con la seconda release della band. Non ci resta che aspettare per farci un’idea. Ottava Puntata Intervista e traduzione: Chef Mene Testi: Bugs! Questo mese abbiamo il piacere di scambiare quattro chiacchere niente meno che con Joseph Swidenbank! Come? Chi è costui? Il nome non vi dice niente? A essere sinceri nemmeno noi lo conoscevamo fino a qualche mese fa, però si dà il caso che oltre manica il ragazzo abbia avuto diverse esperienze importanti in ambito musicale, e che anzi, la sua carriera sembra proprio avviarsi in questi mesi verso risvolti molto interessanti. E noi, grazie alle grandiosa potenza di MySpace abbiamo avuto la preziosissima possibilità di conoscere lui e la sua bellissima musica. Ma ora, procedendo con ordine, impariamo a conoscere Joseph ed entrare nel suo mondo. Joseph Swidenbank ha nutrito fin da giovanissimo una grande passione per la musica, sia per quanto riguarda il lato compositivo che quello più strettamente pratico. Nonostante questo è sempre stato un ragazzo coi piedi per terra, e sapendo che, come canta Gianni Morandi, solo “uno su mille ce la fa”, ha sempre messo prima di tutto gli studi, relegando la musica a spazi che riusciva a ritagliarsi nel tempo libero; la sue priorità erano quelle di laurearsi, trovare un lavoro stabile e redditizio, crearsi una famiglia, avere dei figli, un cane, una bella casa... Insomma, un ragazzo con la testa sulle spalle! Dopo il liceo, prima di affrontare l’esperienza universitaria, Joseph decide di prendersi un anno sabbatico, e durante questo periodo di pausa, e soprattutto di riflessione, concretizza che in realtà non ha intenzione di spendere il resto della sua vita intrappolato a fare qualcosa che odia profondamente. Riesce a realizzare che l’unica sua vera passione è la musica e che l’unico lavoro in grado di renderlo veramente felice è quello del musicista. Con il benestare della famiglia, che gli fornisce appoggio incondizionato, decide di provarci, e si butta a tempo pieno nella sua carriera musicale. E come succede per ogni artista che si affaccia per la prima volta nel mondo dello spettacolo, diverse porte che gli sono state chiuse in faccia. Ma come si dice, per ogni porta che si chiude si apre un portone, e determinato più che mai nel raggiungere il suo obiettivo, finalmente la fortuna ha cominciato a girare nel verso giusto. Entra a far parte di un gruppo in veste di cantante, i Bob’s Got Mad Hair, coi quali muove i prmi passi verso il successo. Nel 1998 il gruppo parte in tour con i Saxon come band di supporto e, l’anno successivo, vincono la Battaglia delle Band con “I 8 U and I Want U 2 Die”. Dopo aver lasciato il gruppo Joseph si unisce ai Real, gruppo di cui fa parte anche il fratello Ben, coi quali inizia a esibirsi nei migliori live club di Londra. E nel 2004 arriva una grandissima opportunità: l’entourage del canautore Mark Joseph lo nota e gli propone di entrare a far parte del gruppo per il tour inglese in qualità di prima chitarra e seconda voce, lavoro che gli procura anche numerose apparenze televisive e radiofoniche, oltre a permettergli di prendere parte ai più importanti festival in giro per il Regno Unito. Dopo questa importantissima esperienza professionale, Joseph decide che è il momento favorevole per cercare di creare qualcosa di più personale. Così si chiude in studio e incide alcuni pezzi scritti da lui che aveva già avuto occasione di testare dal vivo ai tempi dei Bob’s Got Mad Hair, e quattro di questi, nel marzo 2005, finiscono nel demo “Roads”, che qualche mese dopo, più precisamente a giugno, verrà ripubblicato in versione full album, contenente 10 pezzi, per l’etichetta Matchbox Recordings, che nel frattempo si era accorta del suo grande potenziale. Nel settembre dello stesso anno Joseph mette insieme una band, con la quale a novembre parte per un tour promozionale di “Roads” in giro per il paese. Tra i membri della band anche il fidato fratello Ben al basso. I pezzi estratti da “Roads” sono stati trasmessi da diverse emittenti radio sia all’interno che all’esterno dei confini inglesi, e un pezzo dell’album, “Harsh Words”, è stato pubblicato anche negli Stati Uniti all’interno di una compilation. Contestualmente al tour è stata programmata anche una live session per la BBC, dalla quale è stata estratta una cover di un pezzo di Joe Jackson “It’s different for Girls”, che attualmente viene trasmessa con successo da oltre 30 stazioni radiofoniche in giro per il Regno Unito e il cui video, prodotto da Future Legend, è stato accolto in maniera molto calorosa sia dalla critica e che dal pubblico. Se volete ascoltarlo il pezzo è disponibile su diversi siti, tra cui quello della HMV, la più diretta rivale della Virgin Records nel Regno Unito. Il fenomeno Swidenbank si sta di giorno in giorno facendo più importante, tanto che la sua pagina su MySpace ha attirato oltre 20.000 nuovi amici in sei mesi e recentemente “Joseph è riuscito a mettere insieme una serie di canzoni di altissima qualità, non solo grazie alle sue doti di compositore, ma anche per la sua straordinaria abilità vocale oltre che per il suo enorme talento come chitarrista” Music Guru Ciao Joseph, grazie per averci concesso qualche minuto per la nostra intervista. Raccontaci del tuo rapporto con la musica. Quando hai cominciato a suonare? Che tipo di musica ascoltavi? Quando hai cominciato a capire che le cose cominciavano a prendere la giusta direzione? è stata anche una pagina gestita dal suo fanclub, a l l ’ i n d i r i z z o www.myspace.com/josephswidenbankfans.com. Al termine del tour di “Roads”, Joseph si è ritirato nel suo quartier generale a Bedfordshire per lavorare a “Scattered”, il suo secondo album, avvalendosi della collaborazione dei membri del suo gruppo, e che quasi sicuramente sarà pubblicato nei prossimi mesi per la Confidential Records, che l’ha recentemente messo sotto contratto, e che nel 2006 ha anche ripubblicato “Roads”, che per un periodo è stato anche disponibile sul web come download gratuito. Bene, ora come al solito non ci rimane che augurarvi buna lettura e darvi appuntamento al prossimo mese per una nuova interessantissima Anderview. Ho avuto la mia prima chitarra all’età di otto anni; suonavo una canzone intitolata Apache, strimpellando il motivo della chitarra principale! Successivamente, ho ricevuto la mia prima chitarra elettrica (una imitazione economica della Fender) e ho cominciato a fare quello che la maggior parte dei ragazzini fanno: incontrarsi con gli amici di scuola e divertirsi insieme in modo serio, così cominciammo a fare cover e scrivemmo alcune canzoni per conto nostro. A quei tempi, l’Heavy Metal era considerato la cosa più di moda così fu quello che cominciammo a suonare. Partecipammo in seguito alla competizione “La Battaglia delle Band” vincendola grazie ad una combinazione dei nostri pezzi e delle cover tratte dall’album dei Duran Duran “Rio”, il primo premio consisteva in 3000£ (sterline) da spendere in uno studio di registrazione, così li spendemmo tutti per una canzone di tre minuti: “Drowning in You” (Perdendomi in Te), fu molto carina tanto da scaturire una reazione favorevole da parte di alcune case discografiche. Non ne nacque nulla di concreto, ma assaporammo il debutto per il gran momento! Leggendo la vostra biografia, possiamo notare che la tua carriera professionale e quella di tuo fratello, sono molto correlate. Come vi confrontate nella vita di tutti i giorni e come in qualità di musicisti? Ben (il mio fratello maggiore) e io abbiamo suonato insieme in molti gruppi, mentre in altri le nostre partecipazioni erano separate. Noi viviamo e lavoriamo insieme, dobbiamo andare d’accordo! Come bassista è ineguagliabile, noi litighiamo solo per piccole cose banali, che non sono poi così importanti, lui è ordinato e organizzato mentre io non lo sono. Come musicisti ci troviamo bene insieme, lui inoltre ha introdotto Bud (chitarra) e Pete (batteria) nella band. Abbiamo già fatto un tour insieme ed è stato un buon test, non ci siamo scannati… per il momento… I nostri lettori non conoscono ancora la vostra musica. Puoi provare a descrivere il tuo genere? A chi vi ispirate? Quali sono i vostri riferimenti musicali? Penso che potrei dire che noi riassumiamo il genere asiatico, rock e pop tutto in uno stile unico. Le canzoni variano dall’uno all’altro genere e possono essere pop, ispirate all’heavy, profonde o piene di colore; a volte anche tutto in una sola canzone. Le parole sono importanti per quanto mi riguarda e tutti i testi sono riferiti alla mia vita personale: mi piace pensare alle mie canzoni come se fossero testi d’amore, sicuramente noi lanciamo molti messaggi alle persone che si riconoscono in esse e questo mi rende molto felice. I miei riferimenti musicale personali sono ampi e vari, mi piace scrivere utilizzando molte influenze e queste possono cambiare di mese in mese. Se dovessi fare una scelta, tenderei a dirti che recentemente sono ispirato ai Therapy, Terrorvision, eccetera, e naturalmente ai Foo Fighters. Abbiamo letto della tua importante e forte collaborazione con un personaggio non proprio noto in Italia, di nome Mark Joseph. Come vi siete incontrati e come è nata la vostra collaborazione musicale? Il progetto con Mark Joseph fu molto interessante. Senza il sostegno di una casa discografica, Mark ottenne un posto nella classifica dei singoli in Gran Bretagna e la stampa musicale lo chiamò “Il Ragaz- zo che ha Sbancato il Mercato” (the Boy Who Beat the Business). Questo non fu proprio la realtà anche perché non era la sua intenzione, trovò solo il mdo per far si che una bella canzone venisse ascoltata e così fu. Viaggiò molto per il Regno Unito, dal Nord al Sud, facendosi auto-promozione, alle radio stazioni piacque la sua storia tanto che lo aiutarono nel successo. Venne pubblicato il suo primo album e dopo alcuni cambi nella sua band, mio fratello Ben vi prese parte come bassista. Nei successivi tour, molto più grandi, assoldò un tastierista e un chitarrista… me! Ci siamo divertiti molto, suonando in posti stupendi, partecipando in molti programmi radio e apparendo sui canali televisivi nazionali. Altri due singoli entrarono successivamente nelle classifiche della Gran Bretagna e circa due anni fa il gruppo supportò gli Ocean Color Scene in un tour nel Regno Unito, suonando per 2000 persone più i telespettatori ogni sera. Io mi sono sempre considerato un cantautore/musicista, ma dopo quegli eventi fu inevitabile che io lasciassi quel progetto per dedicarmi a fare le cose per conto mio, comunque Ben sta continuando a suonare anche con il gruppo di Mark. Io comincia a registrare le canzoni per il mio primo album ROADS che venne preso in considerazione dalla Matchbox Recordings UK e pubblicato nel Luglio 2005. Nello stesso anno nacque la nostra band e ne seguì un tour organizzato dalla compagnia che ci produsse. Una delle canzoni, Harsh Words, è state inserita in una compilation statunitense. Avresti mai pensato agli inizi della tua avventura professionale di ottenere un certo successo nel tuo Paese in così poco tempo? Tutti noi speriamo in un maggior successo perché abbiamo bisogno di nuove pubblicità per aver fondi che ci consentano di andare avanti! Abbiamo tutti girato molto per un po’, sappiamo così che è importante trovare modi diversi per continuare a far girare le cose nel verso giusto, tutte le band lo fanno, a meno che non abbiamo parenti così ricchi da poter pagare per loro. Durante i nostri concerti dal vivo cominciammo a suonare la nostra versione di una canzone di Joe Jackson: It’s Different For Girls, rendendola più vivace. La gente ci chiedeva sempre di suonarla, ma d’altro canto noi ci tenevamo anche a suonare i nostri pezzi, intuimmo così di utilizzarla presto nei nostri progetti. Ecco perché decidemmo di registrarla facendone poi anche un video. Attualmente è trasmessa da circa 40 radio-emittenti del Regno Unito e in alcune trasmissioni della BBC. E’ trasmessa anche in alcune parti del Mondo, per quanto ne sappiamo anche in alcuni gran bei posti! Per il tuo ultimo progetto musicale, hai avuto un im- che abbiamo realizzato un concerto via Internet lo scorso portante collaborazione con le televisioni e i mezzi di mese, il pubblico in ascolto era equivalente a quello che può comunicazione. Qual è il tuo rapporto con essi oggi? essere presente alla Wembley Arena. Le tecnologie stanno Siamo in buoni rapporti con essi, non siamo mai maleducati cambiando così in fretta che le band devono usarle come e diciamo sempre per favore e grazie! Abbiamo incontrato auto-promozione. Penso che questo permetta all’industria persone davvero gentili per le radio, siamo tutt’oggi in con- musicale di andare avanti per il momento. tatto con esse e inoltre trasmettono la nostra musica, questo Originariamente, il vostro ultimo album è stato per noi è meraviglioso! “venduto” gratuitamente on-line. Poco tempo fa, il Vi abbiamo conosciuto tramite MySpace.com. Qual è Mondo della musica ha parlato molto del caso dei il vostro rapporto con il Web e più in generale con le “Radio Head”. Dal tuo punto di vista, qual è il futuro nuove tecnologie? Molta gente dice che esse uccide- della musica considerando anche la crisi del mercato? ranno il mercato delle case discografiche. Sei Beh, noi decidemmo di cedere il nostro album gratuitamend’accordo con queste affermazioni o pensi che le tec- te dopo un anno o quasi, quella fu un’ottima pubblicità e ci consentì di collaborare con nuove case discografiche, come nologie sono importanti per una migliore diffusione? Il progetto del MySpace ha preso piede molto in fretta, ab- ad esempio la Confidential Records UK. biamo all’incirca 23.000 fan/amici dall’Aprile di quest’anno Insieme, consideriamo tutte le opportunità che si presentae rispondiamo sempre ai messaggi e ai commenti in prima no sulla nostra strada. Questo ci rende simili ad agenti di persona: abbiamo molti grandi amici in giro per il Mondo, commercio, ed è quello che proviamo ad non essere, noi ci siamo sempre disponibili per comunicare. Usiamo tutti i consideriamo quattro ragazzi che fanno la musica che amamezzi disponibili per far ascoltare la nostra musica tant’è no. …in tutta questa situazione, quale ruolo ricoprono le case discografiche per quanto riguarda i rapporti di lavoro? Sono così essenziali? Si può continuare senza di esse? Pro e Contro di un contratto musicale con una casa discografica. Come tutti i gruppi musicali ci interessano le offerte proposte dalle case: devi esistere, no?!? Ci saranno sempre delle compagnie da pagare per fare e proporre musica. Ma, indubbiamente senza una cosa così importante come MySpace, probabilmente non saremmo stati capaci di diffondere la nostra musica per tutto il Mondo, ci sono molti gruppi musicali che esistono facendo la stessa cosa che facciamo noi, a lungo andare ne saremo ripagati. Qui in Italia il vostro album non è ancora arrivato. Hai mai pensato ad una ipotetica esportazione della vostra musica in altri Paesi? Ci piacerebbe molto esportare tantissime copie del nostro lavoro per tutto il Mondo, ma questo richiede l’appoggio ad una grande casa discografica. Per il momento siamo contenti così, vendendo la nostra musica attraverso i download, ovunque nel Mondo i computer possano arrivare: questo è il mercato globale… caspita, adesso veramente sembriamo dei ragionieri!!! Hai la possibilità di lanciare un messaggio al pubblico italiano, che non ti conosce ancora, ma che puoi raggiungere da queste pagine. Cosa vorresti dirgli? Ci basta sapere che ascoltiate quello che facciamo, c’è molta buona musica da voi, non ci interessa far parte di un genere, perché facciamo tutti parte di una cultura universale e ci piace essere parte di essa!!! Grazie da Joe x Per saperne di più su Joseph Swidenbank: www.josephswidenbank.co.uk www.myspace.com/josephswidenbank www.myspace.com/josephswidenbankfans "Atleta, artista, musicista, filmaker… Jack Johnson è una leggenda. È una di quelle persone vere già dal primo impatto, un raro esempio di persona umile ed educata" (Surfer Magazine). Come dire, Jack è un ragazzo a dir poco poliedrico. Anzi esplosivo. Comincia a farsi notare cavalcando le onde con il surf già da bambino, d'altra parte è nato alle Hawaii, il che dice tutto, il 18 maggio del 1975 per l'esattezza. A dieci anni è già una leggenda e volteggia sul temuto Pipeline e a 17 partecipa alle finali delle gare sul Pipe stesso: è il più giovane in assoluto nella storia di questa competizione di prestigio mondiale. Firma un contratto da professionista con la Quicksilver ancora prima di finire il liceo, poi viene allontanato dalla sua amata tavola da un grave incidente avvenuto sulla barriera corallina di Ehukai Beach, in California. Con la dentatura completamente da rifare, oltre 150 punti di sutura alla bocca e alla fronte, ed una prognosi Ottime notizie per i fan di Jack Johnson. Il prossimo 4 febbraio uscirà il nuovo disco del cantante-surfista hawaiano, intitolato "Sleep Through The Static". Il quinto album in studio del cantautore sarà anticipato dal singolo "If I Had Eyes", uscito la settimana successiva a Natale in digitale e in CD il 14 gennaio. ospedaliera di tre mesi, Jack riscopre la chitarra che aveva ricevuto in dono da un amico di famiglia all’età di 14 anni, e inizia a scrivere canzoni; sceglie così di lasciare le gare per coltivare la sua creatività. Si trasferisce in California, si laurea in cinematografia all'Università di Santa Barbara e intanto comincia a comporre qualche canzone. Si guadagna i suoi primi credit, e poi si prende una vacanza sabbatica per girare l'Europa in furgone. Alla fine torna in patria ed è tempo per il suo primo, piccolo gioiello. Insieme agli amici di vecchia data Chris ed Emmett Malloy, realizza il film documentario sulla galassia dei surfer "Thicker Than Water", accolto con entusiasmo. E qui sta la svolta: certo, il film diventa una sorta di cult, ma più di tutto Jack (che pure suona la chitarra da anni) scopre di saperci davvero fare come musicista. Per la prima volta si cimenta sia come cantante che come autore per le musiche di "Thicker" (che nel 2000 viene nominato Video Of The Year dal magazine Surfer). Le sue melodie folkeggianti, condite con aromi blues e hip hop e rinvigorite da sano rock'n'roll, circolano ai quattro angoli della terra in tutta la comunità di surfer. Jack fa ancora centro con il seguito della prima pellicola, "The Septem- ber Sessions", che strappa l'Adobe Highlight Award al Festival ESPN. Sul fronte musicale, si fa avanti il trio blues-hip hop G. Love & Special Sauce, che coinvolge Johnson nella canzone "Rodeo Clowns", contenuta nel loro disco "Philadelphonic" (1999). Dopodiché arrivano le case discografiche, che si gettano a peso morto su di lui e sul suo amico e factotum Emmett. Coerente con la sue etica da surferartista, Jack schiva le major e sceglie un'etichetta indie, la Enjoy Records, fondata da Andy Factor (un veterano della A&R) e da J.P. Plunier, produttore del musicista culto (anche per Jack) Ben Harper. Il disco di debutto, "Brushfire Fairytales", esce nell'inverno del 2001, ma è caldo e sfaccettato. Per promuovere il suo nuovo lavoro, Jack parte in tour come spalla proprio del suo idolo Ben Harper, che suona anche come ospite in "Brushfire Fairytales" nella canzone "Flake". Mentre il surfer convertito alla musica consuma i palchi, il suo singolo "Middle Man" – che compare anche nella colonna sonora del film "Loose Change" di Taylor Steele – si insinua nelle radio di mezzo mondo. Dopo due anni spesi praticamente tutti in tour, Jack riesce a pubblicare il suo secondo album "On And On" nel 2003. Nel 2004, in aggiunta, fonda il Kokua Hawaii Foundation, un'organizzazione no profit che si occupa di educazione ambientale. Nel 2005 esce "In Between Dreams", il disco della consacrazione critica, poi, concluso il tour estivo, arriva il DVD "Live At The Greek", bello show suonato con gli inossidabili amici Donavon Frankenreiter e G. Love. Non è finita, perché, mentre piovono nomination e riconoscimenti (ad esempio, il Brit Award come Best International Newcomer), Jack incide "Sing-A-Longs And Lullabies For The Film Curious George", pubblicato nel 2006: 9 inediti e 3 duetti con G. Love, Matt Costa e Ben Harper. Il primo singolo è il fortunatissimo e iper programmato "Upside Down". Il prossimo 4 febbraio uscirà il nuovo disco del cantantesurfista hawaiano, intitolato "Sleep Through The Static". Il quinto album in studio del cantautore sarà anticipato dal singolo “If I Had Eyes”, un brano dal suono dolce e suadente e con la solarità che contraddistingue la musica di Jack Johnson., uscito la settimana successiva a Natale in digitale e in CD il 14 gennaio. "Sleep Through The Static" è stato registrato negli studi del Solar Powered Plastic Plant di Los Angeles e, stando alle dichiarazioni rilasciate da Mr Johnson nel corso di una recente intervista con la rivista Rolling Stone USA, questo nuovo lavoro dovrebbe essere molto meno acustico rispetto a quelli precedenti. Questo quinto album è stato registrato in presa diretta senza l'ausilio del computer per il montaggio audio, e in uno studio alimentato da energia solare, con un occhio all’Earth Day, indetto per il prossimo 22 aprile. "All at once" "Sleep through the static" "Hope" "Angel" "Enemy" "If I had eyes" "Same girl" "What you thought you need" "Adrift" "Go on" "They do, they don't" "While we wait" "Monsoon" "Losing key" periodicamente e unire le loro forze per dare vita a serate acustiche veramente eccezionali. Il loro sodalizio artistico ora trova la sua concreta consacrazione nell’uscita di un disco realizzato a quattro mani contenente cover risuonate per l’appunto in chiave acustica. Così siamo andati a trovarli lo scorso dicembre ad uno di questi appuntamenti al Nidaba Theatre di Milano, e, al termine dello spettacolo li abbiamo incontrati per farci raccontare qualcosa in più in merito al progetto. Con Joe Valeriano suono tuttora regolarmente in un piccolo locale a Milano, il Nidaba Theatre. Anche con Valeriano c’è un intesa musicale che ci permette di dare vita a concerti pieni di spontaneità ed improvvisazione. Purtroppo fino ad ora non siamo riusciti a coronare la nostra collaborazione con la registrazione di un album… chissà… (Joe Colombo, Anderview, Andergraund n.15) Raccontateci brevemente come è nata la vostra collaborazione musicale. JV Beh, la prima volta che ci siamo incontrati è stato a Locarno, in un locale molto bello dove si faceva musica dal vivo, e abbiamo fatto una jam insieme. Poi ci siamo conosciuti meglio e da lì... E come si è evoluta la vostra collaborazione? JV Dunque, da questo primo incontro saranno passati già circa sei, sette anni, poi occasionalmente ci siamo incontrati nel corso di vari festival e manifestazioni, finché non abbiamo deciso di trovarci in maniera più regolare per suonare insieme. In particolare c’è stato un episodio... Joe (Colombo) ha molti amici importanti a Locarno, e una sera uno di loro ci ha invitato a suonare in occasione di un Festival molto importante, il Piazza Blues, e quella è stata, diciamo, la prima volta. Da quel momento in poi abbiamo deciso di iniziare a suonare insieme in maniera abbastanza regolare, almeno per quanto riguarda l’acustico. E com’è nata l’idea di realizzare questo nuovo album, il primo insieme, acustico? JC Beh, diciamo che è stata una diretta conseguenza di questa lunga collaborazione. Dopo tanti anni che suoniamo insieme è stato naturale... Anzi, forse abbiamo aspettato anche troppo! Era ora che ci decidessimo a fare qualcosa per coronare questa collaborazione! E quale sarà lo stile dell’album che uscirà tra qualche settimana? JC Prima di tutto, appunto per i motivi che dicevo, abbiamo cercato di mantenere quello che era lo spirito delle nostre serate, quello che ci viene spontaneo dal vivo, quindi prima di tutto si tratta di una raccolta di cover, non ci sono pezzi originali, siamo partiti proprio con le tracce base, due chitarre e voce, a cui poi verrà aggiunto qualche altro strumento per arricchire un po’ le tracce rispetto a come siamo soliti farle dal vivo per ora. Però abbiamo voluto mantenere la cosa più spontanea possibile. Infatti abbiamo suonato un sacco di pezzi per poi operarne una scrematura e tenerne solo i migliori. Comunque dopo tanti anni che si suona dal vivo la cosa è venuta abbastanza spontanea e veloce. Approfittiamo nuovamente di questa pagina, e penso che lo faremo sempre più spesso nei prossimi mesi, sempre per darvi dei piccoli aggiornamenti sui progetti di artisti che noi seguiamo con particolare attenzione perché abbiamo imparato a conoscerli nel corso dei mesi grazie alle nostre Anderview. Sicuramente vi ricorderete tutti di Joe Colom- bo, che è stato protagonista dell’ultima nostra intervista prima della pausa natalizia, e di Joe Valeriano, che invece è stato tra i primi a sottoporsi al nostro piccolo interrogatorio. (Se ve li siete persi potete sempre recuperare le interviste nella sezione Anderview del nostro sito). Due chitarristi straordinari, che già da parecchi anni hanno il vizio di incontrarsi E la vostra differenza di età influisce in qualche modo sulla vostra musica? C’è un lato di esperienza, un lato di grinta... JC No, non c’è differenza di età... Lui ne ha 36 no...? JV Sì, 36...! Beh, ci sono due modi diversi di suonare, che però si completano e si intrecciano; probabilmente è un valore aggiunto, non un ostacolo! JC Diciamo che lui è un grande maestro, io sono solo un maestro... però è utile avere qualcosa per gli amanti del genere A che punto è la lavorazione del disco e quando JC Poi diciamo che questo disco in particolare, sicpotrà arrivare concretamente nei nostri lettori come rappresenta quello che facciamo dal vivo, è rivolto soprattutto a tutte quelle persone che vengocd? JC Pensiamo in primavera, marzo aprile. Noi cer- no a sentirci suonare; non abbiamo particolari achiamo di finirlo al più presto possibile anche per- spettative commerciali... ché abbiamo interesse a farlo uscire il più presto JV Sì, non è il disco della vita, non era questa la nopossibile. Adesso vedremo come va la lavorazione e stra intenzione! se tutto va bene speriamo di rimanere nei tempi. Una curiosità: il cd è autoprodotto? JC Sì, per ora è autoprodotto, però siamo ancora in una fase che si facesse avanti qualche casa discografica... Però vediamo. Per adesso eravamo in un momento in cui abbiamo deciso che piuttosto che non fare niente era meglio che ci dessimo da fare un po’ noi. Poi vediamo, una volta che si ha già in mano del materiale è più facile trovare qualcuno che magari sia interessato al progetto. JV E poi devo aggiungere che io sono diversi anni che autoproduco i miei dischi, ed è importante avere qualcosa da lasciare alla gente quando vai in giro a fare le serate, quindi, anche se non è possibile avere la produzione della Polygram o della Universal, E pensate di portare avanti in qualche modo il progetto anche oltre quest’album, o rimarrà un episodio unico? JV Beh, noi intanto dopo la pubblicazione del disco continueremo comunque a suonare insieme dal vivo, e intanto lavoriamo, quindi la collaborazione prosegue sicuramente. Poi come già dicevamo il disco effettivamente è arrivato anche fin troppo tardi, però questa è una cosa secondaria; specialmente per quanto riguarda il tipo di musica che facciamo noi, l’importante è continuare a suonare dal vivo. Il problema è che da questo punto di vista stiamo attraversando un periodo un po’ critico, specialmente in Italia, in cui la musica live blues o il rock blues sono un po’ penalizzati, e quindi le occasioni per suonare dal vivo non sono moltissime. Prossimi progetti personali per il futuro? JC Io attualmente sono al lavoro anche su un progetto personale, un disco sempre acustico, perché questa è la direzione che ho deciso di far prendere alla mia musica negli ultimi anni. Penso che ripercorrerà quelli che sono i diversi aspetti della musica americana, quindi non solo blues, ma anche country blues, folk. Quindi il progetto c’è, è concreto, e spero di portarlo a termine entro il prossimo anno; i pezzi ci sono, quindi staremo a vedere. JV Per quanto mi riguarda l’ultimo live che ho registrato è uscito da poco, quindinell’immediato ancora non c’è niente di concreto. Ho sempre avuto il sogno di realizzare qualcosa in italiano, ma penso che non lo farò mai, anche se in realtà il mio primo disco “Elida” era totalmente in italiano. Fare un disco di stampo cantautoriale è sempre stato una mia idea... Come De Andrè... JV No, adesso non esageriamo, a parte che non è proprio il mio genere, ma in quel caso ci troviamo davanti a personalità veramente eccezionali: De Andrè, De Gregori, Guccini... No, parlavo di qualcosa molto più semplice, più folk se vogliamo, un po’ più americaneggianti, ma è sempre stata una mia idea quella di voler registrare qualcosa in Italiano, però senza impegno. Qualcosa di semplice, chitarra, basso e batteria. Ballate insomma! Bene, grazie di tutto e Buona Fortuna per i vostri progetti! Baustelle (parola tedesca da pronunciare in assoluta libertà) è un gruppo con base a Montepulciano. Il progetto Baustelle (Rachele Bastreghi, Francesco Bianconi, Claudio Brasini, Claudio Chiari) nasce nella seconda metà degli anni novanta. Dopo la solita trafila di demo, arriva l'esordio discografico nel 2000 con "Sussidiario illustrato della giovinezza", con la produzione artistica di Amerigo Verardi. L'album si guadagna importanti riconoscimenti e suscita grande curiosità e apprezzamenti fra pubblico ed addetti ai lavori per la sua (ri)costruzione di quarant'anni di pop: vi si ritrovano infatti la canzone d'autore francese e italiana, l'elettronica, la new wave, le colonne sonore anni sessanta/settanta, la bossa nova. A distanza di quasi tre anni, dopo un cambio di etichetta discografica, (autoproduzione in partnership con BMG Edizioni, distribuzione Venus) il 23 maggio arriva il secondo album: "La moda del lento", registrato e mixato in diversi studi, fra cui le Officine Meccaniche di Mauro Pagani. Con questo disco Baustelle, prosegue ampliandolo e amplificandolo, il percorso intrapreso con il disco precedente. L'obiettivo è anche questa volta la canzone d'autore e pop. Il disco, come da copione, riceve un ottimo consenso fra la critica, specializzata e non. Il primo videoclip estratto dall'album è quello di "Love affair", diretto da Lorenzo Vignolo. Entra in programmazione su MTV a settembre, all'interno della fascia seralenotturna, e in breve tempo supera le più rosee aspettative. Viene "promosso" infatti, nel palinsesto diurno dell'emittente. Nel novembre 2003, in occasione del M.E.I., Baustelle riceve il premio come "Miglior gruppo dell'anno". Nel 2005 la consacrazione ufficiale anche da parte del grande pubblico: esce per Warner Music Italy/Atlantic il loro terzo lavoro, "La malavita", registrato da Carlo U. Rossi, produttore storico del rock italiano. Il disco, come il titolo lascia immaginare, raccoglie undici canzoni-manifesto del male di vivere. Più teso, rock e potente, il disco sintetizza con eleganza italiana le colonne sonore dei polizieschi, Gainsbourg, la canzone d'autore italiana, il punk primordiale newyorkese di Modern Lovers, Television, Blondie e Ramones. Uscirà il prossimo 1 febbraio il nuovo album dei Baustelle, intitolato "Amen". Il disco, che arriva a due anni di distanza dal successo di "La Malavita", è anticipato dal singolo "Charlie Fa Surf", in rotazione radiofonica già da qualche settimana. Nel video del pezzo il protagonista è un adolescente ribelle e disincantato che vive ogni momento della sua vita sempre al limite. Francesco Bianconi ha spiegato che si tratta di "una canzone ispirata a una installazione di Maurizio Cattelan, intitolata 'Charlie Don't Surf', nella quale un bambino è inchiodato con le matite al banco di scuola". E' un canto di ribellione adolescenziale totale, contro istituzioni, scuola, famiglia e soprattutto religione cattolica. Anche per questa release, la produzione artistica è stata affidata a Carlo U. Rossi insieme ai Baustelle ed è stato registrato presso il suo Transeuropea Home a Torino. "Amen" contiene quindici tracce, tra canzoni d'amore e molti riferimenti al contesto sociale. "Nel disco saranno presenti parole scomode... ci saranno canzoni d'amore, ma anche molti riferimenti al contesto sociale che stiamo vivendo" continua Francesco. Alle registrazioni dell'album hanno partecipato molti ospiti, tra i quali figurano il maestro Alessandro Alessandroni (famoso il suo fischio nelle colonne sonore degli Spaghetti Western) e il musicista etiope Mulatu Astatke (responsabile di aver codificato un genere, l'ethio-jazz). Dal 29 febbraio i Baustelle porteranno i nuovi pezzi in tour per l’Italia partendo dal Deposito Giordani di Pordenone. Per l’elenco completo delle date consulta la sezione “On the Road”. Partirà l'8 marzo 2008 dal Teatro Politeama di Genova il nuovo tour del cantautore romano Alex Britti, che per due mesi proporrà - per la prima volta - tutti i suoi successi in versione unplugged. Il tour sarà preceduto dalla pubblicazione di "Mtv Unplugged: Alex Britti", disponibile a prezzo speciale in versione CD+DVD a partire dal prossimo 1° Febbraio. I due supporti saranno la fedele riproduzione dello show registrato il 24 settembre scorso presso gli studi milanesi di MTV Italia. Quello con il cantautore romano è il secondo MTV Unplugged italiano, dopo quello del 2005 di Giorgia (più di 200.000 copie vendute tra cd e dvd ). In realtà si tratta di un celebre format internazionale di Mtv Network. Fra i molti artisti che hanno reso celebre questo marchio ricordiamo i Nirvana, Eric Clapton , Alicia Keys, The Police, R.E.M. e molti altri. A partire da questi giorni, MTV Italia e le radio programmeranno il primo singolo estratto da questa release, intitolato "Milano". Queste le prime date dell'MTV Unplugged Tour 2008: 08 marzo GENOVA, TEATRO POLITEAMA 10 marzo BOLOGNA, TEATRO delle CELEBRAZIONI 12 marzo CESENA, TEATRO CARISPORT 14 marzo ROMA, AUDITORIUM CONCILIAZIONE 17 marzo NAPOLI, TEATRO ACACIA 19 marzo BARI, TEATRO TEAM 26 marzo FIRENZE, TEATRO PUCCINI 28 marzo MILANO, TEATRO SMERALDO 30 marzo TORINO, TEATRO COLOSSEO 01 aprile CONEGLIANO (TV), TEATRO ACCADEMIA 07 aprile SULMONA (AQ), TEATRO MARIA CANIGLIA 09 aprile PESCARA, TEATRO MASSIMO 12 aprile BRINDISI, TEATRO G.VERDI 14 aprile CATANIA, TEATRO METROPOLITAN 16 aprile PALERMO, TEATRO GOLDEN 19 aprile VERONA, TEATRO NUOVO 21 aprile MANTOVA, TEATRO SOCIALE Ricordiamo che si tratta del quinto album nella carriera del cantautore romano dall’anima blues, cominciata nel lontano 1992 con la pubblicazione di un primo album per la Fonit Cetra, intitolato semplicemente "Alex Britti", ma Alex non lo considera un vero e proprio album poiché si tratta solo di una serie di registrazioni destinate a rimanere sconosciute e che, per sbaglio, sono state messe in vendita nei negozi. Il vero grande successo è arrivato nell'estate del 1998, quando il suo singolo “Solo una volta (o tutta la vita)” ha fatto irruzione nelle radio ed è balzato immediatamente al primo posto delle classifiche italiane. Nell'ottobre del 1998 arriva il suo primo vero album, It.Pop che ha venduto più di trecentomila copie. Nel 1999 è approdato al Festival di Sanremo vincendo nella categoria Nuove Proposte con la canzone “Oggi sono io”, che qualche anno dopo è stata incisa anche da Mina. Nel 2000 ha pubblicato il suo secondo album, “La vasca”, ed i suoi due singoli “Una su 1.000.000” e “La vasca” lo hanno portato di nuovo ai primi posti delle classifiche. Nel 2001 ha partecipato di nuovo al Festival di Sanremo con “Sono contento”, che si è classificata al settimo posto. Nel 2003 vi è tornato ancora presentando il brano “7000 caffè” (che si è classificato secondo, subito dopo Alexia). Che ha anticipato l’uscita del suo terzo album, "3". Nel 2005 ha pubblicato il suo quarto album dal titolo "Festa", in cui sono presenti tre canzoni composte in collaborazione con Maurizio Costanzo. Dall'album sono stati estratti tre singoli: "Prendere O Lasciare", "Festa" e "Quanto Ti Amo". Nel 2006 è ritornato al Festival di Sanremo con "...Solo con te", classificandosi terzo nella categoria uomini. Nel stesso anno dalla collaborazione con Edoardo Bennato nasce il duetto "Notte di mezza estate", collaborazione che porta i due artisti a girare tutta Italia con un tour congiunto. Il resto, come già detto, è cronaca di questi giorni... Mamma mia, povera Italia. Per darvi un'idea eccovi alcuni brani che hanno occupato le classifiche di vendita, secondo me indegnamente: C'è da spostare una macchina di Francesco Salvi (ottimo comico... ma con la musica...), poi Charlie che ne piaza due, Faccia da pirla e Susy scusa, oltre a due discreti rifacimenti, tra cui De nuovo tu di Betti Villani e La mia banda suona il rock di Ciao Fellini. Ci esalta invece Tullio De Piscopo con le sue percussioni, in Andamento lento, e ancora una volta imperversa Claudio Cecchetto. Questa volta esplode il suo "pupillo" Jovanotti che piazza 5 brani in classifica di cui uno sotto le spoglie di Gino Latino. I brani sono Gimme five - E' qui la festa? - Gimme five 2 - Mix remix e Yo. Comunque, nel complesso non è un'annata buona per la Dance italiana, anche perché i discografici si muovono in una direzione, mentre i Dj in quella opposta. Il "filone Dance" preferito dai Dj Italiani è l'House Music" che seguirà, d'ora in avanti, un percorso tutto suo, fino a diventare un fenomeno esclusivo, di moda... insomma sarà quel fenomeno chiamato "tendenza". I gruppi più rappresentativi di questo genere (anche se agli albori) sono gli S-Express (Theme from S. Express e Superfly guy) e Yazz (con The only way is up e Stand up for your love rights. Diamo uno sguardo all'estero, dove ci arrivani brani interessanti e divertenti come Gimme hope Jo Anna di Eddy Grant, Bamboleo dei Gipsy Kings e fanno ballare brani quali Reckless - Afrika Bambaataa & UB 40, I'm not scared - Eighth Wonder Etienne Guesch Patti , Whenever you need somebody e Toghether forever - Rick Astley (che fa ancora centro), Ye ke ye ke - Mori Kante, Wonderful life - Black (storico), The way you make me feel - Michael Jackson (tratto da qual magnifico album che è "Bad"), Tomorrow people - Ziggy Marley (proprio lui, il figlio del grande Bob), Domino dancing e Always on my mind - Pet Shop Boys (e il loro successo continua), Need you tonight - INXS, Dance little sister - Terence Trent D'Arby (tratto dall'unico album di successo di T.T. D'arby, dove possiamo ascoltare anche Sign your name, Wishing well, If you let me stay, Rain, Let's go forward... insomma un album imperdibile). Un sound raffinatissimo riscuote molto successo, è quello dei Pasadenas che con due brani conquistano la classifica delle vendite di quest'anno Tribute e Riding on the train. Con leggerezza si inserisce Vanessa Paradis e la sua Joe le taxi, mentre in opposizione troviamo il sound dei Sigue Sigue Sputnik con Success (ascoltare per credere). Conquistano il cuore delle ragazzine i Bros con When will I be famous? e Drop the boy ma soprattutto con il loro fascino. Mentre gli Adventures ci regalano Broken land, due rock-star come Prince e gli Aerosmith strizzano l'occhio alla Dance music con Alphabet street e Rag doll. E' l'anno della svolta. Infatti i brani Dance che troviamo in classifica sono solo una debole rappresentazione del movimento di "tendenza" House, che sta muovendo le discoteche di tutta Italia. I b r an i che rappresentano di più questo genere, sono French kiss di Lil Louis e Good life degli Inner City, mentre dall'Italia, con orgoglio, Daniele Davoli sforna Ride on time sotto il nome di Black Box ed è un successo incredibile, anche all'estero. Grazie a questo brano l'Italia riceve una buona dose di credibilità, e ce n'era tanto bisogno (nasce la "Dance made in Italy"). Il panorama Pop-Dance (chiamiamolo cosi') vede protagonista ancora Madonna con Like a prayer e Express yourself, ancora i Simply Red con la bellissima It's only love (scoprendo poi che, in realta, è una cover tratta da un brano di Barry White... che delusione!), i Roxette con The look, Holly Johnson (ex leader dei "Frankie goes to hollywood") con Americanos e Love train, poi, da un gruppo conosciuto soltanto pochi col nome di Coldcut, nasce una stella; la voce del gruppo Lisa Stansfield, raggiunge il successo con This is the right time. Un grande piacere è poter riascoltare la voce di Donna Summer con This time I know it's for real e I don't wanna get hurt, e ritrovare anche quest'anno Claudio Cecchetto all'opera con il suo "pupillo" Jovanotti e la sua Vasco, anche se parallelamente conduce il progetto Gino Latino che riscuote un discreto successo con Welcome. Dal panorama Rock, invece, ci arrivano Lullaby dei Cure e The best di Tina Turner. L'estate del 1989 ci regala un po' di sud-america con i Kaoma, che con la loro Lambada fanno impazzire mezza Italia per poter imparare questo ballo molto... molto erotico, e Papa Winnie che invece ci fà ballare a ritmo di reggae. Dalla Francia un gruppo singolare ci propone una ballata divertente (bello anche il video ambientato nella Marsiglia "violenta"): il brano era Zoubi la mouche e loro i Les Negress Vertes. ZUCCHERO - All The Best RADIOHEAD - In Rainbows LIGABUE - Primo Tempo ALICIA KEYS - As I Am EROS RAMAZZOTTI - E² MARY J BLIGE - Growing Pains GIANNA NANNINI - Giannabest Aavv - Now 26 ANTONELLO VENDITTI - Dalla Pelle Al Cuore TAYLOR SWIFT - Taylor Swift LAURA PAUSINI - San Siro 2007 CHRIS BROWN - Exclusive ADRIANO CELENTANO - Dormi Amore... GARTH BROOKS - The Ultimate Hits ANDREA BOCELLI - Vivere - The Best Of Aavv - Juno O.S.T. MARIO BIONDI - I Love You More Live COLBIE CAILLAT - Coco FIORELLA MANNOIA - Canzoni Nel Tempo EAGLES - Long Road Out Of Eden LIGABUE - Niente Paura AMY MCDONALD - This Is The Life ELVIS PRESLEY - Baby Let's Play House RADIOHEAD - In Rainbows ALICIA KEYS - No One TAKE THAT - Beautiful World EROS RAMAZZOTTI - Non Siamo Soli SCOUTING FOR GIRLS - Scouting For Girls RIHANNA - Don't Stop The Music MIKA - Life In Cartoon Motion JOVANOTTI - Fango ROBERT PLANT & A. KRAUSS - Raising Sand TIMBALAND feat. ONE REPUBLIC - Apologize NEWTON FAULKNER - Hand Built By Robots ANTONELLO VENDITTI - Dalla Pelle Al Cuore AMY WINEHOUSE - Back To Black ZUCCHERO - Wonderful Life MICHAEL BUBLE' - Call Me Irresponsible-Sp. Ed. LENNY KRAVITZ - I'll Be Waiting LEONA LEWIS - Spirit ONE REPUBLIC FEAT. TIMBALAND JOVANOTTI Fango Apologize One Republic Lorenzo Cherubini Timbaland Presents Shock Value Safari Interscope Records I'm holding on your rope, Got me ten feet off the ground I'm hearin what you say but I just can't make a sound You tell me that you need me Then you go and cut me down, but wait You tell me that you're sorry Didn't think I'd turn around, and say... Sono appeso alla tua corda mi tieni sospeso a tre metri dal suolo sto ascoltando quello che dici ma non riesco ad emettere alcun suono dici che hai bisogno di me poi vai via e mi stronchi ma aspetta... dici che ti dispiace non pensavi che mi sarei girato e avrei detto... It's too late to apologize, it's too late I said it's too late to apologize, it's too late E’ troppo tardi per scusarsi, è troppo tardi ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi I'd take another chance, take a fall Take a shot for you And I need you like a heart needs a beat Ti darei un'altra possibilità, cadrei, Mi farei sparare per te e ho bisogno di te come un cuore ha bisogno di battere ma questo non è niente di nuovo ti amavo con una passione rossa, ma ora è diventata blu e tu hai chiesto scusa come un angelo, nonostante il cielo non sia adatto a te ma ho paura che sia But it's nothin new I loved you with a fire red Now it's turning blue, and you say... "Sorry" like the angel heaven let me think was you But I'm afraid... It's too late to apologize, it's too late I said it's too late to apologize, it's too late E’ troppo tardi per scusarsi , è troppo tardi ho detto che è troppo tardi per scusarsi , è troppo tardi It's too late to apologize, it's too late I said it's too late to apologize, it's too late è troppo tardi per scusarsi, è troppo tardi ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi è troppo tardi per chiedere scusa ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa It's too late to apologize, yeah I said it's too late to apologize, yeah I'm holdin on your rope got me ten feet off the ground... sono appeso alla tua corda mi tieni sospeso a tre metri dal suolo... Chiedere Scusa Si sa che re Timbaland è proprio in grado di trasformare tutto quello che tocca in oro. Così, per il suo ultimo album è andato a ripescare una vecchia ballad di un gruppo rock, i One Republic, intitolata “Apologize”, che all’epoca non ottenne un clamoroso successo, l’ha fatta uscire come singolo e la portata in vetta a tutte le classifiche del mondo. E i One Republic ringraziano... Arriva finalmente nei negozi il nuovo album di Jovanotti intitolato Safari. Ad anticipare la release una chicca, un bellissimo ed emozionantissimo brano intitolato “Fango”, bello già di suo, ma a cui il grandissimo Ben Harper ha voluto contribuire aggiungendo la sua magnifica chitarra in sottofondo. Il risultato è, non cìè nemmeno bisogno di dirlo, qualcosa di eccezionale! Soleluna Io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo io lo so che non sono solo anche quando sono solo sotto un cielo di stelle e di satelliti tra i colpevoli le vittime e i superstiti un cane abbaia alla luna un uomo guarda la sua mano sembra quella di suo padre quando da bambino lo prendeva come niente e lo sollevava su era bello il panorama visto dall'alto si gettava sulle cose prima del pensiero la sua mano era piccina ma afferrava il mondo intero ora la città è un film straniero senza sottotitoli le scale da salire sono scivoli, scivoli, scivoli il ghiaccio sulle cose la tele dice che le strade son pericolose ma l'unico pericolo che sento veramente è quello di non riuscire più a sentire niente il profumo dei fiori l'odore della città il suono dei motorini il sapore della pizza le lacrime di una mamma le idee di uno studente gli incroci possibili in una piazza di stare con le antenne alzate verso il cielo io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango la città un film straniero senza sottotitoli una pentola che cuoce pezzi di dialoghi come stai quanto costa che ore sono che succede che si dice chi ci crede e allora ci si vede ci si sente soli dalla parte del bersaglio e diventi un appestato quando fai uno sbaglio un cartello di sei metri dice tutto è intorno a te ma ti guardi intorno e invece non c'è niente un mondo vecchio che sta insieme solo grazie a quelli che hanno ancora il coraggio di innamorarsi e una musica che pompa sangue nelle vene e che fa venire voglia d i svegliarsi e di alzarsi smettere di lamentarsi che l'unico pericolo che senti veramente è quello di non riuscire più a sentire niente di non riuscire più a sentire niente il battito di un cuore dentro al petto la passione che fa crescere un progetto l'appetito la sete l'evoluzione in atto l'energia che si scatena in un contatto io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango io lo so che non sono solo anche quando sono solo io lo so che non sono solo e rido e piango e mi fondo con il cielo e con il fango e mi fondo con il cielo e con il fango e mi fondo con il cielo e con il fango Elio Frankenstein Milano, Teatro Ciak 28 gennaio Ticketone.it www.elioelestorietese.it Un mini-tour di 5 date in altrettanti teatri, da Milano a Genova (il resto delle date nel box qui sotto): un concerto spettacolo che vede Elio nella parte di Frankenstein, il mostro letterario per antonomasia. Accompagnato dal Nextime Ensemble diretto da Danilo Grassi, Elio "canta, recita poesie, fischia suona un po' di strumenti strani". Una seconda parte prevede brani tratti da "L'Opera da tre soldi" e "Happy end" di Kurt Weill e Bertolt Brecht, nonchè una selezione dai classici di Elio e le Storie Tese. Elio è Franckenstein Smashing Pumpkins 28/01 Milano, Teatro Ciak 29/01 Bologna, Teatro delle Celebrazioni 30/01 Torino, Teatro Colosseo 04/02 Bergamo, Teatro Creberg 05/02 Genova, Politeama 02/02 Milano, DatchForum 03/02 Casalecchio di Reno, da definire Queens Of The Stone Age Babyshambles 18/02 Bologna, Estragon 01/02 Roma, Tendastriscie 02/02 Bologna, Estragon 03/02 Milano, Rolling Stone Baustelle 29/02 Pordenone, Deposito Giordani 01/03 Vicenza, Max Live 07/03 Torino, Hiroshima Mon amour 08/03 Bologna, Estragon 14/03 Roma, Alpheus 15/03 Milano, Rolling Stone 27/03 Firenze, Viper Theatre 28/03 Rimini, Io Street Club 30 Seconds to Mars 12/02 Milano, Alcatraz Jimmy Eat World 12/02 Milano, Musicdrome Him 06/03 Milano, Alcatraz 07/03 Firenze, SashHall 08/03 Modena, Vox Club Editors The Cure 28/03 Milano, Alcatraz 29/03 Rimini, Velvet 29/02 Roma, Palalottomatica 02/03 Milano, PalaSharp Giovanni Allevi Subsonica 24/02 Ascoli Piceno, Teatro Ventidio Basso 25/02 Ascoli Piceno, Teatro Ventidio Basso 28/02 Perugia, Teatro Morlacchi 29/02 Torino, Teatro Colosseo 01/03 Torino, Teatro Colosseo 09/02 Cuneo, Palasport 14/02 Udine, Palasport 15/02 Verona, Palasport 16/02 Varese, Palasport 22/02 Palermo, Palasport 23/02 Acireale, Palasport Korn 22/02 Pordenone, Palasport 23/02 Milano, DatchForum PJ Harvey 09/03 Roma, Auditorium Parco della musica Golden Globes senza cerimonia Premiazione boicottata dgli autori in sciopero Io sono Leggenda 1 € 5.721.553 L’Allenatore nel Pallone 3 1 € 3.571.554 Bianco e Nero € 1.555.094 Una Moglie Bellissima 1 5 € 641.093 Leoni per Agnelli 4 Niente parata di stelle sul red carpet quest’anno per il tradizionale appuntamento per la cerimonia di consegna dei Golden Globes. Dopo aver tentato fino all’ultimo di salvarla, gli organizzatori della cerimonia, primo grande appuntamento con la stagione dei premi, hanno annunciato che la tradizionale serata quest’anno non si sarebbe svolta e sarebbe stata sostituita, lo stesso giorno alla stessa ora, da una conferenza stampa in cui sarebbero stati annunciati i nomi dei vincitori. La decisione è stata presa dopo l’annunciata solidarietà delle star con gli sceneggiatori in sciopero, e la loro € 541.008 Il Mistero delle Pagine Perdute € 504.509 Halloween: The Beginning € 449.418 Natale in Crociera € 364.876 La Bussola d’Oro € 327.829 Lussuria - Seduzione e Tradimento In ogni caso, in questo clima surreale, sono stati annunciati ufficialmente i nomi dei vincitori dell’edizione di quest’anno. Ecco l’elenco completo: Miglior film drammatico Espiazione Miglior attrice in un film drammatico Julie Christie (Away from here) 4 Miglior attore in un film drammatico Daniel Day-Lewis (Il petroliere) 2 Miglior film musicale o commedia Sweeney Todd Miglior attrice in un film musicale Marion Cotillard (La Vie en Rose) 5 Miglior attore in un film musicale Johnny Depp (Sweeney Todd) 5 Miglior attrice non protagonista Cate Blanchett (Io non sono qui) Miglior attore non protagonista Javier Bardem (Non è un paese per vecchi) 2 € 326.104 Miglior film d'animazione Ratatouille Box Office del weekend dal 11/01/2008 al 13/01/2008 Nuova piccola ondata di attesissime uscite subito dopo la scorpacciata di cinepanettoni che ci hanno accompagnato lungo tutte le vacanze di Natale (e che ancora resistono in classifica a distanza di oltre un mese dalla loro uscita). Ai primi tre posti, infatti, troviamo tre nuove entrate. Al primo posto “Io sono Leggenda” con Will Smith, che nel solo primo week end di programmazione incassa qualcosa come quasi sei milioni d’incasso! Medaglia d’argento all’attesissimo “L’Allenatore nel Pallone 2” che arriva a distanza di oltre 20 anni dal primo capitolo e incassa subito oltre tre milioni e mezzo di euro. Per la gioia dei fan del grandissimo Oron- degli sceneggiatori. Hanno così annunciato l'assenza dal red carpet nomi illustri come Julia Roberts, Keira Knightley, George Clooney, John Travolta, Denzel Washington, Cate Blanchett, Jodie Foster e Johnny Depp, ma l’adesione si preannunciava unanime tanto che la decisione degli organizzatori si è rivelata inevitabile. E' la prima volta dal 1980 che la serata non ha luogo. zo Canà. Per quelli che invece non sono particolarmente appassionati di commedia italiana è arrivato nelle sale anche l’ultimo film della comencini con Ambra Angiolini e Fabio Volo Bianco e Nero, che si piazza sul gradino più basso del podio con oltre un milione e mezzo di euro incassati, ma è una grande vittoria visti gli avversari particolarmente temibili... Seguono una serie di rimasugli di film natalizi, tra cui segnaliamo l’exploit di Pieraccioni, che nelle ultime settimane sta rigudagnando terreno sul diretto competitor De Sica, e anche questa settimana si piazza in quarta posizione del box office, subito dietro le nuove uscite. Miglior film straniero Le scaphandre et le papillon intenzione di non superare i loro picchetti per poter prendere parte alla serata. Un bel danno di immagine oltre che economico per la Hollywood delle Major, che si ostina a non riconoscere agli autori i diritti sulle loro opere relativi alle nuove tecnologie. La decisione di non partecipare alla serata è arrivata direttamente dello Screen Actors Guild, il sindacato degli attori, per sostenere lo sciopero Miglior regista Julian Schnabel (Le scaphandre et le papillon) Migliore sceneggiatura Joel & Ethan Coen (Non è un paese per vecchi) Migliore colonna sonora Dario Marianelli (Espiazione) Migliore canzone “Guaranteed” (Into the Wild) I Rolling Stones saranno a Berlino per l'inaugurazione del 58.mo Festival cinematografico il 7 febbraio. In quell'occasione sarà presentata in prima mondiale l'opera di Martin Scorsese "Shine of Light", un film-concerto dedicato alla band. "Scorsese è riuscito a portare sul grande schermo l'essenza di una band leggendaria" ha detto il direttore Dieter Kosslick nell'annunciare l'arrivo di Mick Jagger, Keith Richards, Charlie Watts e Ron Wood. Alla prima sarà presente anche Scorsese, autore del documentario registrato al Beacon Theatre di New York con 16 telecamere tra ottobre e novembre 2006. Si parlato qualche giorno fa delle polemiche suscitate dallo spostamento della data ultima di uscita per l'ammissione ai David, spostamento a quanto pare voluto dal produttore De Laurentiis per far concorrere Grande, Grosso e Verdone, in uscita il 7 marzo e non il 29 febbraio. Ora sappiamo che, amareggiato dalla situazione, Carlo Verdone si è ritirato dalla corsa al premio per mettere a tacere le polemiche: “Se questo deve essere considerato un aiuto, rinunciamo”. Siamo convinti che la decisione non potrà che far bene all'autore ed al suo film, che rivedrà in azione alcune delle sue caratterizzazioni più amate nello storico Bianco, Rosso e Verdone. Un'altra mitica serie televisiva degli anni 80 è pronta a fare il balzo verso il grande schermo. Si tratta di "A-Team", dove un gruppo di reduci della guerra del Vietnam si mettevano a disposizione di persone in difficoltà. Ad annunciare il progetto del film è stato il regista, John Singleton, che ha dichiarato di aver già ingaggiato Woody Harrelson per il ruolo di Murdock, il più svitato del gruppo. Oronzo Canà, indimenticato mister della Longobarda, contraddistinto da trovate più o meno geniali (come il modulo 5-5-5 e la Bi-zona), non allena più da molti anni: ora produce olio nella sua azienda agricola, ma i suoi sogni ricorrenti sono sempre legati al mondo del pallone. Un giorno la notizia della promozione della sua ex squadra in serie A - a causa delle inadempienze fiscali di un'altra squadra - lo fa sobbalzare. Subito dopo viene invitato in un talk show, dove rivela il vero motivo dell'esonero di vent'anni prima, ovvero essersi opposto al presidente che voleva la retrocessione per difficoltà finanziarie; a questo punto, il nuovo "patron" della Longobarda, figlio di quel- lo che guidava la squadra ai tempi di Canà, propone a questi di tornare ad allenare. L'occasione è ghiotta, e il richiamo del campo è troppo forte: e così, dopo oltre venti anni, Canà dovrà ancora una volta sfidare tutto e tutti (società compresa) per salvare la sua squadra dalla (quasi) sicura retrocessione. Spinto (per sua stessa ammissione) a rivestire i panni di Oronzo Canà per esaudire le tante richieste di giovani (e non) affezionati a L'allenatore nel pallone (sempre un successo di pubblico ad ogni passaggio televisivo e ottime vendite con l'uscita in DVD) e ritrovando alla regia lo stesso Sergio Martino - che lo diresse in tantissimi altri film - Lino Banfi torna sul grande schermo dopo un'assenza di vent’anni (Com'è dura l'avventura) e un'immagine (televisiva) rinnovata dopo i trascorsi che lo resero celebre in commedie sboccate e scollacciate, al fianco delle bellissime Fenech, Bouchet, Cassini, Rizzoli e via dicendo: il risultato è meno catastrofico di quanto si potesse attendere, soprattutto se messo a paragone con analoghe operazioni "revival" tanto di moda nel cinema (comico) italiano degli ultimi tempi, vedi Il ritorno del Monnezza o Eccezzziunale... veramente: capitolo secondo... me. Vuoi per un rispetto filologico quasi maniacale, vuoi perché nei ruoli di contorno vengono utilizzati gli stessi attori di ventiquattro anni fa (la moglie di Canà interpretata dalla Calandra, la figlia da Stefania Spugnini, il "mediatore" Bergonzoni da Andrea Roncato e il mitico Aristoteles - che compare verso la fine sugli spalti dello stadio - da Urs Althaus), questo sequel paga certamente lo scotto di battute o gag il precedente poggiate su un intreccio tutto sommato fiacco e prevedibile (niente a che vedere, per intenderci, rispetto all'anarchia delle commedie sexy del decennio precedente), ma nasconde quel sapore di cinema-nostalgia che in fondo ne giustifica pienamente l'esistenza. Come allora, forse di più, innumerevoli le partecipazioni di calciatori, allenatori e giornalisti sportivi prestatisi per interpretare loro stessi, capi- tanati dal numero dieci giallorosso Francesco Totti. E tra le new entry (sorvolando sugli aberranti camei di vari reduci da grandi fratelli & co.), l'avvenente giornalista in cerca di scoop interpretata da Anna Falchi, con tanto di intervista/equivoco rimandante allo sketch con la Fenech di zucchero, miele e peperoncino, sempre diretto da Martino nel 1980. INTERVISTA AL REGISTA aperto le porte per il cinema statunitense. Comunque sono fierissimo di aver girato i due capitoli dell'Allenatore nel pallone. E AL CAST Quanto è difficile recuperare la verve Banfi: L'hanno scorso ero a Venezia e vedi quel cinema ed evitare il rischio devo un uomo che veniva verso di me faoperazione nostalgia? cendo dei versi strani, quando arriva daBanfi: Io sono più appesantito di peso, nel vanti a me si inginocchia mi prende la mafrattempo, intanto che crescevo di chili, no e dice: 'grande maestro”. Era Taranticrescevo di esperienza, credibilità presso il no, perché apprezza molto Martino e quel pubblico. Quindi non solo mi sono sentito tipo di cinema. Forse c'è nostalgia per queun ragazzo a farlo, mi sono divertito an- sto genere. che. Evidentemente dentro di me covava Per Sergio Martino, come ha trovato questo fatto di tornare a far ridere alla nel ruolo di attori i calciatori? vecchia maniera. Non è stata una fatica Martino: I calciatori di oggi sono già dei farlo ma una gioia. divi di per sé, per cui non è stato difficile Il suo primo allenatore nel pallone, per loro. Anche Mazzone e Lotito sono stati che non era stato apprezzato dalla bravi. critica ma molto più dal pubblico, ha poi avuto negli anni, soprattutto per i Banfi: Sono stati molto gentili, anche perpassaggi televisivi una rivalutazione ché abbiamo girato le scene durante i ritiri incredibile e lei ha avuto anche dalla estivi, e loro sono stati molto disponibili. critica, negli ultimi anni una grossa Vorrei sapere se aveva mai pensato di rivalutazione. Quanta fiducia avete di passare dietro la macchina da presa e portare al cinema il pubblico televisise con Sergio Martino c'è stata collavo? borazione Martino: L'operazione è stata quella di Banfi: Sì, c'è stata collaborazione, addiritavere un attore che ha avuto tanto succestura qui ho collaborato con Minghi per le so al cinema e che oggi penso lo possa musiche. E anche per la regia collaboro nei riottenere. In più con la carica che oggi la momenti decisionali. Non è escluso che poi sua immagine ha grazie alla televisione. possa fare un mio film da regista. Penso che sia un film che possa coinvolgeFino a qualche mese fa sembrava che re tante generazioni. nel film dovesse apparire Luciano Una domanda per tutti, come vi spieMoggi. Perché avevate scelto lui e gate questa rinnovata attenzione per perché invece alla fine non ha partei film degli anni '70 e '80, è una nocipato? stalgia per un'Italia che non c'è più o è il cinema italiano che inizia a essere Banfi: Il regista voleva trovare uno che a corto di idee? Per il regista, lui è sapesse imitare Moggi per alcune scene, l'unico regista italiano ad avere diret- nel frattempo Sergio incontrò Luciano to Nicole Kidman, però è ricordato Moggi su un aereo e nel parlare si è offerto per L'allenatore nel pallone, Giovan- di interpretare la parte. Volevamo che fanona coscia lunga, ne è orgoglioso o cesse un paio di presenze. Poi subentrò il suo agente Lele Mora con richieste che le dispiace un po'? abbiamo ritenuto di non dovere accettare e Martino: Assolutamente no. Sono orgoabbiamo lasciato perdere, e Moggi ha capiglioso di aver fatto questi film, così come i to la nostra scelta. molti gialli che ho girato e che mi hanno Sogni e delitti 1 febbario Asterix alle Olimpiadi 8 febbraio Parlami d’amore 15 febbraio John Rambo 22 febbraio “Io sono leggenda” è la terza versione cinematografica dell’omonimo romanzo di Richard Matheson, dopo l’eccentrico ma riuscitissimo “L’ultimo uomo sulla terra” (1964) di Ubaldo Ragona e lo pseudofantascientifico “Occhi bianchi sul pianeta terra” di Boris Sagal (1971), che deve molto (forse troppo) al filone post-atomico in voga negli anni ’70. Nel 2012, un virus modificato geneticamente per sconfiggere il cancro muta radicalmente, contagiando il 99% della popolazione mondiale. Il Dottor Robert Neville (per l’occasione promosso a TenenteColonnello, si suppone in omaggio allo spirito di sacrificio delle forze armate americane) è l’unico essere umano rimasto a New York (epicentro dell’infezione) dopo la disastrosa evacuazione della città, durante la quale ha perso moglie e figlio. Neville è rimasto volontariamente, nella speranza di sintetizzare un vaccino che possa curare la malattia, e trascorre le giornate insieme al suo cane Samantha (detta Sam), cacciando gli animali selvatici che ormai hanno preso possesso della città o procurandosi cavie infette per i suoi esperimenti. L’uomo è immune dall’infezione, e diffonde quotidianamente nell’etere dei messaggi radio nella speranza di trovare altri sopravvissuti, appelli che restano però senza risposta. Una sera, mentre sta per essere sopraffatto dai contagiati, viene provvidenzialmente salvato da Anna, unica altra sopravvissuta insieme al figlio di NICOLA PICCHI Ethan, che si dice convinta che gli avvenimenti facciano parte di un piano divino… Nonostante la tanto sbandierata fedeltà al testo originale, “Io sono leggenda” ne tradisce il radicale pessimismo di fondo e ne altera significativamente la conclusione, per approdare verso lidi più rassicuranti per lo spettatore medio americano. Chi cerca un adattamento fedele (soprattutto nello spirito) del bel libro di Matheson, farebbe bene, insomma, a rivedersi il film del’63 e ad evitarlo come la peste. Per tutti gli altri, più accomodanti e disposti a passar sopra a qualche ingenuità, all’insopportabile personaggio di Anna (è convinta di parlare con Dio, e naturalmente ha ragione) ed al prevedibile happy end, “Io sono leggenda” merita comunque una distratta visione, soprattutto nella prima ora, che è anche l’unica riuscita. Will Smith rende efficacemente e con una certa asciuttezza un Robert Neville sempre sull’orlo del collasso nervoso (molto riuscita la scena in cui recita a memoria le battute di “Schreck”), ed i suoi duetti con Samantha (bravissima) sono la cosa migliore del film. Abbastanza suggestiva la New York disegnata dal regista Francis Lawrence (Constantine), una metropoli invasa dalla vegetazione e regredita allo stato primevo dove si aggirano solo feroci predatori (i leoni e i contagiati) e prede (le gazzelle in fuga, lo stesso Neville). Contrariamente al romanzo, ma anche agli altri adattamenti, gli infetti del film sono esseri decerebrati e privi di qualsivoglia organizzazione sociale, guidati esclusivamente dalla fame e, per non voler scontentare nessuno, alla fine risultano un ibrido parecchio insipido tra i vampiri del libro (visto che vengono uccisi dalla luce del sole o dai raggi ultravioletti, ma sono privi dei canini d’ordinanza) e gli zombi rabbiosi ed ipercinetici di “28 giorni dopo” e relativo sequel. La regia è, come prevedibile, al servizio di Will Smith ma completamente anonima, poco incisiva anche nelle rare scene d’azione (come quella dell’assalto finale alla casa di Neville) che dovrebbero alleviare la sofferenza patita per l’irritante svolta di sceneggiatura. Resterebbe poi da chiedersi se c’era davvero bisogno di scomodare Matheson per poi stravolgerlo completamente ma tant’è, prendiamolo come uno stuzzichino un po’ indigesto per ingannare l’attesa dell’imminente “Doomsday” del più dotato Neil Marshall Shanghai, 1942. Wong Chia Chi è abbandonata dal padre agli albori dell’occupazione giapponese durante la seconda guerra mondiale. All’università incontra Kuang Yu Min, uno studente che ha messo in piedi una compagnia teatrale col segreto scopo di risvegliare la coscienza politica dei cinesi. Ne rimane affascinata e prende parte alle rappresentazioni. Il tutto nasconde un’attività di resistenza al governo fantoccio, e lei decide di partecipare ad un’azione lavorando come esca per assassinare un potente collaborazionista, il signor Yee. L’azione si sposta ad Hong Kong, e lei diviene amica della moglie di Yee, entrando così in contatto con lui. Ma la faccenda le sfugge presto di mano, Yee è un uomo ambiguo ed affascinante, e contro ogni previsione i due vivranno un pericoloso coinvolgimento destinato a sfociare in tragedia. Ang Lee è innanzitutto un abilissimo regista e in questo intenso spaccato della situazione politica della Cina agli albori della seconda guerra mondiale ci offre un opera di raro equilibrio stilistico. Lo spettatore apprezzerà in primo luogo il fatto che il regista abbia scelto di non manipolarne i sentimenti attraverso il facile ricorso al melodramma, e lo stile asciutto ed efficace, che sopra ogni cosa è l’elemento che contraddistingue quest’opera. Wong Chia Chi è un’ingenua idealista, del genere di cui è pieno il mondo, che spesso finiscono con l’essere manipolate da interessi ed ideali più grandi e spesso nascosti. La sua reazione di fronte al male, rappresentato da un fascinosissimo collabodi ANNA MARIA PELELLA razionista, un Tony Leung davvero superlativo, è quella di confondersi e cedere al cuore, proprio dove il cuore avrebbe dovuto battere per il suo paese, lei sceglie di seguirne i palpiti che la portano verso chi il suo paese lo tradisce e finirà per questo col pagare un prezzo enorme. Il signor Yee è la parte di noi che non solo cede alle più oscure pulsioni distruttive ma, invece di nasconderlo ne fa una bandiera e si veste, quindi del fascino di un’ambiguità che finisce per mascherare anche i tratti essenziali della sua personalità, i quali da soli avrebbero dovuto mettere in allarme chi gli si avvicina. La maestria di Ang Lee è tutta nella rappresentazione del coinvolgimento, affettivo e sessuale che prende sottilmente il controllo della situazione e dell’intera storia. Così come la povera Wong Chia Chi, anche lo spettatore sarà vittima del fascino di quello che sin dall’inizio è indicato come un personaggio negativo, ma che presto scopriremo solo ed appassionato come e più di chi gli dà la caccia. Il tutto è raccontato senza troppi fronzoli, nè inutili spiegazioni, nello stile pulito e didascalico che è il marchio di fabbrica di certo cinema autoriale che ormai travalica ampiamente le barriere culturali. Ang Lee sfrutta ogni possibile appiglio e ci mostra il nascere dell’intimità tra i due, attraverso l’iniziale aspetto famelico di un rapporto destinato a divenire altro, a discapito e contro ogni previsione o volontà degli stessi protagonisti. Lo scambio dialettico è ridotto al minimo, quello che conta è l’atmosfera tesa a sottolineare l’assoluta mancanza di confine tra quelli che si vorrebbero opposti punti di vista e visioni del mondo. I due protagonisti sono rappresentanti di poli realmente opposti solo sulla carta, ma che nella vita di tutti i giorni confinano talmente l’uno nell’altro da rendere impossibile ogni discriminazione o reale attribuzione di responsabilità. Il racconto diviene così un pretesto per mostrare le ragioni dei vincitori come quelle dei vinti, senza alcun reale giudizio morale, se non quello che sottolinea la pericolosità delle passioni, politiche o sentimentali, conta poco. L’uso magistrale della mdp rende la lunghezza del film solo un dettaglio, altro è il sentimento di assoluto rapimento di fronte alle scenografie ed i costumi, bellissime le prime e incantevoli i secondi. Mentre una colonna sonora coinvolgente e nello stesso tempo assolutamente non invasiva, sottolinea con passione i dettagli ed esalta l’equilibrio di un’opera per molti versi perfetta. Un Leone d’Oro a Venezia 2007 assolutamente meritato, anche se dato in barba alle resistenze di critici ormai talmente assuefatti ai drammoni paratelevisivi di produzione nostrana, da non cogliere il nuovo che avanza dall’Asia e che a momenti ci travolge. Christopher McCandless appena laureato, decide inspiegabilmente di abbandonare tutto per intraprendere un viaggio che lo porterà attraverso esperienze e luoghi che lo cambieranno per sempre. Chris McCandless è ad un bivio, da una parte il brillante futuro che la laurea ed i soldi della sua famiglia gli possono assicurare, con tutto quello che la cosa può significare: appiattimento, consumismo, condivisione dei valori con i suoi genitori, e dall’altra la libertà di essere quello che sente. Ovvio che nonostante i pericoli, o forse proprio per quelli egli sceglierà la sua strada, un percorso indicato da milioni di libri e intrapreso da moltissime persone prima di lui. Il sogno americano di stabilità economica ed inserimento nella società diviene incubo nella misura in cui, negli anni di Bush senior la situazione politica non invita certo all’ottimismo, e spesso condividere i valori dei propri genitori, vuol dire diventare come loro. Chris non ha molta scelta, essere come suo padre non lo alletta minimamente, e sceglie di andare via. Il suo è un addio definitivo, regala i suoi soldi, abbandona a metà la sua macchina, nascondendone le targhe, e semplicemente sparisce. Si dà un nuovo nome, Alex Supertramp, e nasce di nuovo in compagnia di una coppia di hippies che gli dà un passaggio e lo accoglie nel suo accampamento, a Slab City in California. L’adolescenza lo vede ancora sulla strada, nel South Dakota e poi ancora via fino in Alaska, dove l’età adulta lo coglie e il suo pellegrinaggio durato due anni lo induce finalmente a fermarsi da qualche parte, da solo in contatto con la natura selvaggia e con l’unica compagnia dei suoi libri. Tratto dal libro di Jon Krakauer ispirato ad una storia di ANNA MARIA PELELLA vera, il film, presentato in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, parla al cuore di tutti quelli che nella vita, almeno una volta si sono chiesti davvero cosa volevano essere. Il personaggio di Chris non è altro che la parte di noi che vuole vivere, semplicemente così, cercando dentro di sè e nel mondo il senso della propria esistenza. Il prezzo che pagherà sarà molto alto, ma nulla ci lascia immaginare che se ne sia pentito, anzi il messaggio di tutto quell’affannarsi in giro per il mondo sarà che “la felicità esiste solo se la puoi condividere”. Chris diviene Alex per scelta e, sempre di sua volontà, abbandona tutte le perone che ha incontrato sulla strada e che, in qualche modo lo hanno amato. La sua ricerca ha un che di estremo solo nel momento in cui egli decide per la solitudine, e sarà paradossalmente quella ad aprirgli la mente, anche se in maniera imprevedibile. Sean Penn riesce a rendere ancora convincente il viaggio di formazione molti anni dopo Kerouac, il suo personaggio, un sensazionale Emile Hirsh, rappresenta la contraddizione di un sistema sociale che condanna all’irreversibiltà ogni decisione circa il proprio futuro, nel momento stesso in cui si consegue il primo risultato. Chris semplicemente non intende barattare la propria possibilità di scelta con un inutile auto nuova, regalo che i suoi genitori hanno pensato per il conseguimento della sua laurea. Incompresibilmente, almeno agli occhi dei suoi, egli decide di non aver bisogno di un’auto nuova, ma di una cosa molto poco consumistica, la libertà di essere ciò che sente e non quello che sta diventando seguendo i binari tracciati su cui cammina da anni. Il racconto si dipana avvincente tra la semplicità degli intenti di Chris e la profondità dei rapporti affettivi che egli lascia cadere dietro di sè, in una rappresentazione visiva dell’alienazione che sembra colpire chi non si vuole semplicemente omologare e sceglie l’esilio c he purtroppo lo distruggerà. La scelta di raccontare in maniera non lineare rende la storia vivace ed interessante, mentre l’empatia col personaggio è suggerita solo attraverso i sentimenti che egli involontariamente instilla in quelli che incontra sul suo cammino. L’interpretazione perfetta di tutti i comprimari rende credibile e nel contempo struggente il segno che Chris lascia dietro di sè, in persone semplici che lo amano per quello che è, e non per i risultati che potrebbe conseguire se solo volesse. La regia minimale e le bellissime scene della natura selvaggia rendono incantevole il racconto di una storia poetica e per molti versi comprensibile, nel momento in cui la scelta che si pone è quella antica e mai risolta tra avere o essere. Un’accoppiata vincente di Premi Oscar come Russel Crowe (“Il gladiatore”) e Denzel Washington (“Training day”) uniti insieme al filmaker britannico Ridley Scott (“Blade runner”, “Alien”, “Il gladiatore”) per raccontare la vita di quell’uomo che negli anni settanta, muovendo i suoi passi nelle strade di Harlem, è divenuto una delle figure più spregiudicate nel suo ambiente, per poi essere ucciso da un poliziotto guidato dal desiderio di riportare giustizia nel suo paese. Con la corruzione che dilagava tra la polizia e una guerra nel Vietnam che stava costando un prezzo spaventoso, la mafia agiva praticamente impunita nel mercato della droga dove, con la complicità di giudici, avvocati e poliziotti, ci si poteva muovere indisturbati e con una copertura pressoché assicurata. La morte improvvisa del boss del crimine Bumpy Johnson determina l’immediata ascesa del suo silenzioso apprendista Frank Lucas (Denzel Washington) che, sfruttando la possibilità creatasi e la sua personale esperienza maturata sulla strada, detta le regole del nuovo business dell’importazione dell’eroina, dando immediatamente una nuova impronta alla città e puntando una pistola alla tempia di chiunque osasse contraddirlo. Trovato l’accordo con degli individui del sud est asiatico per ottenere un tipo di eroina a qualità superiore e a prezzo più basso e corrompendo alcuni ufficiali dell’esercito statunitense per nasconderla tra i cadaveri dei soldati americani uccisi rispediti a casa, diviene uno dei principali corruttori della città. Ammassa una fortuna smisurata vendendo un prodotto più puro e ad un prezzo di DI PIER GIORGIO RAVASI competitivo e richiama, così facendo, l’attenzione della legge. Un cambiamento ai vertici della malavita che non passa inosservato agli occhi dello scaltro poliziotto Richie Roberts (Russel Crowe). Intuita la scalata in atto tra le famiglie mafiose locali, comprende subito l’arrivo sulla piazza del nuovo ambizioso boss. I destini di questi due uomini, per certi versi molto simili pur trovandosi ai lati opposti della legge, si intrecceranno in un vortice di appassionanti incontri e scontri che cambieranno per sempre le loro vite e il destino di una città come New York, ponendo fine ad un’era di complicità nell’ignorare le leggi e di corruzione generalizzata. Scott, che già ci ha regalato la straordinaria descrizione della battaglia di Mogadiscio nel 1993 e la drammatica evocazione dell’antica Roma (premiata con ben 5 Oscar), consolida ulteriormente la sua fama di regista innovativo, autorevole e dotato di uno straordinario talento visivo mettendo a duro confronto due grandi nomi del mondo della celluloide. Denzel Washington, che dopo la corsa contro il tempo in “Déjà vu” dello scorso anno, è sempre alla ricerca di nuove sfide che riescano ad incantare il suo pubblico con una serie di personaggi tutti suoi. Russel Crowe che, dopo la straordinaria interpretazione di Maximus, generale romano divenuto gladiatore, e le grandi recitazioni nelle pellicole “A beautiful mind” e “Un’ottima annata”, si dimostra sempre uno dei più grandi attori della sua generazione. Due talenti innegabili messi allo specchio da una sceneggiatura ben fatta e coinvolgente, volta all’esplorazione di due universi opposti, resi entrambi interessanti e portati gradualmente a convergere insieme. Perché proprio in questo aspetto risiede il fascino di questa storia che racconta l’ascesa e la caduta di Lucas, ma nel contempo anche il destino (sovrapposto al suo) del principale inseguitore. Nucleo portante dell’intera vicenda è l'avvincente relazione che si determina tra i due: tra il milionario imprenditore malavitoso e il complicato poliziotto trasformatosi in persecutore. Il paradosso di Lucas che, vivendo un’impeccabile vita da padre di famiglia, spacciava droga e la vita di Roberts, poliziotto che mai aveva ceduto al richiamo delle mazzette (pur avendo trovato un’ingente somma di denaro nel bagagliaio di un’auto e avendola onestamente restituita).Due sogni distinti e dal diverso epilogo: quello infranto di un americano che, se non fosse stato per l’illegalità delle sue azioni, sarebbe stato ricordato come uno degli uomini d’affari più potenti e di successo in America (con la sua impresa a conduzione familiare) e quello realizzato, di un altro uomo, a cui è andato il merito della caduta di un eroe altrettanto popolare. Simona Ventura potrebbe sfidare la sorte e tornare a navigare le difficili acque della rete ammiraglia. Ci aveva già provato lo scorso aprile a sbarcare su RaiUno, ma dopo sole due puntate lo show "I cervelloni", che conduceva con Teo Teocoli, fu chiuso a causa degli ascolti troppo bassi. Ma la signora della tv - pare ha deciso di fregarsene pur di coronare il suo sogno: condurre uno show del sabato sera in prima serata. Pronto per lei ci sarebbe uno spettacolo musicale, su progetto della Ballandi Entertainment. Di più non è dato sapere, se non che si tratterebbe di quattro puntate dedicato alle grandi canzoni che hanno segnato la nostra vita. Su RaiDue, invece, per SuperSimo tutto fila liscio come l'olio, tanto che per lei si pensa alla conduzione del talent show di matrice inglese X-Factor, da marzo programma di punta per la prima serata del secondo canale. Premium Gallery: una nuuova sfida per il digitale Un’offerta Mediaset: una selezione di serial e film a 8 euro al mese Tutto a otto euro. Dove tutto sta per serial e film in prima visione, e otto euro per quello che al mese deve pagare il telespettatore. E’ questa in sintesi Premium Gallery la nuova offerta di tv a pagamento di Mediaset Premium. Tre canali, anzi “tre mondi”, come ha sottolineato Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset, a Montecarlo, dove sono state presentate le nuove proposte che si chiamano Joi, Mya e Steel. Otto euro al mese, insomma, per tremila ore l’anno di prodotto televisivo pregiato, ossia prime visioni assolute e in contemporanea con la messa in onda dei network Usa, il meglio del cinema di Warner e Universal (ma anche di Medusa e Tao Due) e delle serie tv in esclusiva pay, con grande anteprime assolute e senza interruzioni pubblicitarie. Perché un altro dei grandi plus di Premium Gallery sta proprio nell’assenza di pubblicità all’interno di film e serial. Come dire: l’emozione qui non vengono interrotte. Per accedere (come le altre offerte di Mediaset Premium) è sufficiente avere il decoder digitale terrestre e la tessera prepagata Premium. Diverse le offerte speciali di Gallery tra cui: accesso gratuito fino il 31 marzo per chi ha acquistato un pacchetto calcio. Per chi ha già la tessere Mediaset Premium, 7 giorni di accesso gratuito, basta inviare un sms al 340.4336363 con scritto: ”PROVA.NUMEROTESSERA.MED”. Per i nuovi clienti che attivano una nuova tessera accesso gratuito per 15 giorni. Tra i serial che si potranno vedere in anteprima assoluta per l’Italia, Dr House (quarta serie), Nip/Tuck (quinta serie), Smallville (settima serie), The O.C. (quarta serie), Veronica Mars (terza serie) e Heroes (seconda serie). Tra le novità arriveranno Gossip girl (il nuovo teen serial che piace tanto negli States), Bionic Woman e Men in Trees. Per quanto riguarda i grandi film già programmati La fabbrica del cioccolato, Volver, La sposa cadavere, Harry Potter, 300, Batman begins, Orgoglio e Pregiudizio, King Kong e Inside man. Titoli che in cifre diventano, per quanto riguarda i serial il 40% della produzione Usa in anteprima, cioè 180 stagioni di telefilm per 1700 ore di programmazione. (fonte: Tgcom.it) Quando sulle reti principali non ingioiellatissime ti offrono cure c’è nulla di interessante… quan- miracole per la pancetta postdo non te ne po fregà de meno f e s t i v a ; un robot dei tanti reality in gara di au- (probabilmente appena uscito dience tra di loro… quando dalla NASA) triterà, cuocerà, fuori c’è una nebbia condirà le tue fittissima che ti Da Roberto “il baffo” allo verdure e se richef Tony: impedisce di godermane tempo ti ti una sana giornata pubblicità nella leggenda! stirerà anche all’aria aperta… quel cesto di Beh in questi casi il telecoman- camicie; da vent’anni uno strudo azzarda di oltrepassare il mento a spazzole rotatorie pulivalico: andiamo sui canali oltre sce le case tra Antenna3 e Italiail pulsante 9! Se la notte non è 7… Chi non si è mai soffermato ancora scesa e ancora incombe a guardare ipnotizzato le dimola fascia protetta ci troviamo strazioni di questi oggetti nella davanti ad una sorta di mercati- pubblicità?!? Per questo i protano mediatico, che siamo abituati gonisti spesso diventano delle a vedere fin da piccoli: signore leggende... Happy Birthday MTV !!! Torna “La Sai l’Ultima?” La coppia inedita Boldi e Cuccarini alla guida del programma "E' il mio riscatto. Mostrerò a tutti come dev'essere un bravo poliziotto" afferma Fabrizio Corona annunciando in anteprima che indosserà la divisa per fiction. Sarà l'Ispettore Tosi nella serie tv Tieni a me prodotta da Roberto De Laurentiis. Da detenuto a poliziotto dunque. Non aggiungiamo altro, la notizia ci sembra commentarsi da sola. Va molto bene la nuova edizione de “La ruota della Fortuna” condotta da Enrico Papi affiancato dalla ex top model Victoria Silversted. Questa è la prova che quando il format, portato in Italia al successo dal maestro Mike Bongiorno, è forte, è in grado di resistere anche per diversi anni mantenendo alta su di esso l’attenzione del pubblico. Ricordiamo infatti che il programma è entrato nel guinness dei primati come trasmissione più longeva della tv italiana. Da martedì 29 gennaio alle 21.10 l’inedita coppia formata da Lorella Cuccarini e Massimo Boldi, condurrà La Sai l’ultima?, la gara di barzellette più celebre d’Italia, ideata da Gigi Reggi. Il primo speciale del programma, nel 1992, è stato tenuto a battesimo proprio da Massimo Boldi; per Lorella Cuc- carini invece, che torna in tv e a Canale 5, è un debutto assoluto nel mondo delle barzellette. Dieci le puntate nelle quali si misceleranno varietà e gara, ingredienti imbattibili che, nel corso degli anni hanno decretato il grande successo di questo format tutto italiano. Fulcro della trasmissione l’imperdibile gara di barzellette condotta da Lorella Cuccarini che, in questa edizione vedrà alcune importanti novità. I barzellettieri in competizione, saranno nove , a sfidarsi in gruppi di tre nel corso di tre manche. Sarà il pubblico in studio, attraverso gli applausi, a decretare i favoriti, il primo dei quali accederà alla finale. Il secondo finalista, invece, sarà scelto dai telespettatori a casa attraverso il televoto. Nel corso della finalissima, sarà ancora una volta il pubblico in studio a decretare attraverso l’applausometro, chi tra i due sfidanti si aggiudicherà l’ambito titolo di Barzellettiere. Massimo Boldi sarà invece il protagonista di numerosi momenti di spettacolo in cui metterà in scena esilaranti siparietti. Un talk show in stile Mtv. Mafia, precarietà, ingiustizie sociali, discriminazioni, disagi familiari. Fatti e situazioni che provocano sentimenti forti e contrastanti come collera, disappunto, indignazione, frustrazione, commozione ma che troppo spesso dobbiamo reprimere, stringendo forte le mani nelle nostre tasche. Ma se qualcuno vi dicesse che c’è un luogo dove poter lanciare i vostri pugni fuori dalle tasche? E’ quanto fà, da venerdì 21 dicembre, MTV Italia con un nuovo programma settimanale, non a caso intitolato “Pugni in Tasca”, che ha come padrone di casa un vj decisamente insolito per MTV, Mario Adinolfi. Uno spazio in cui i giovani possono parlare e confrontarsi liberamente tra loro e con gli ospiti in studio. Una nuova sfida parte lunedì 21 per la mattinata di canale5, che il direttore Massimo Donelli punta a rivitalizzare dopo anni di letargo. Un po’ di news, una manciata di cultura, un pizzico di galateo, una spolverata di gossip e tanta allegria. Quella partenopea di Barbara D’Urso nell’inedito contenitore «Mattino 5», in onda dal 21 gennaio, alle 9.25, su Canale 5. La conduttrice, insieme al giornalista Claudio Brachino guida un’ora e mezza d’informazione e intrattenimento, targata Videonews e realizzata in collaborazione col Tg5. Tutte le mattine, ospiti in studio i protagonisti di cronaca e attualità. Alle 10 il Tg e poi collegamenti col dietro le quinte della redazione. GF8 al via! Ricca di novità l’ottava edizione del papà di tutti i reality Si preannuncia ricca di novità l'ottava edizione del "Grande Fratello", che prenderà il via il 21 gennaio, alle 21.10, su Canale 5, per la prima volta in onda di lunedì, e non nella tradizionale collocazione del giovedì. Ci sarà una casa di ringhiera, con appartamenti diversi su più piani. E poi al debutto della trasmissione ci saranno due nuove presenze: Milo Coretti e Augusto De Megni, due ex concorrenti, che sostituiranno il veterano Marco Liorni, che dopo sette edizioni spese fuori dalla porta rossa, da quest’anno non accompagnerà più i concorrenti fino all’usci di casa. "La casa del 'Grande fratello' diventerà un condominio, una casa di ringhiera a più piani, con appartamenti diversi e vari inquilini, un po' giovane, stile 'Melrose place', un po' folkloristica, tipo 'L'oro di Napoli'". Così Alessia Marcuzzi ha anticipato alcune novità dell'ottava edizione del reality, che riparte il 21 gennaio su Canale 5. "Ci saranno gruppi di concorrenti che potranno passare da una casa all'altra", aggiunge ancora la conduttrice. Come sempre, prima dell'inizio, si rincorrono voci e voci circa i nuovi concorrenti. Per il momento si è saputo che i produttori non hanno accettato Francesca Vivaldi, un'attrice trans che, dopo essere stata esclusa dal GF8, ha dato sfogo a tutta la sua insoddisfazione attraverso alcune interviste. Per il resto circolano delle ipotesi, nella Casa del GF8 potrebbero fare il loro ingresso una famiglia al completo (padre, madre e due figli maggiorenni); Francesco Botta, aspirante giornalista sportivo; Michele Di Rosso, pugile Rom; una ragazza giovanissima che lavora saltuariamente come modella e sarebbero in ballottaggio 4 stranieri, tre uomini e una donna. Pare certo, invece, che l'età media dei ragazzi (esclusi quindi i genitori over 50) sia di 27 anni e che arrivino un po' da tutta Italia, con una leggera prevalenza delle regioni centrali. Sul fatto che il programma venga definito trash, la Marcuzzi dice: "È diventato di moda dirlo. Ma è un gioco, e chi non lo capisce è prevenuto. Chi, poi, parla male del 'Grande fratello' solo perchè vede gli ex concorrenti a 'Buona domenica' a fare i dibattiti vuol dire che non ha visto il programma. Il reality finisce ad aprile, poi ognuno è libero: alcuni tornano al lavoro di prima, altri hanno successo al cinema, come Luca Argentero e Laura Torrisi, altri partecipano ai dibattiti per avere visibilità", conclude la conduttrice. Buon Compleanno Puffi Mezzo secolo di vita per gli amatissimi esserini blu Compiono 50 anni i Puffi, i leggendari e amatissimi omini blu in calzamaglia bianca che vivono nel bosco in casette a forma di funghi. Ideati nel 1958 dal belga Pierre Culliford, in arte Peyo, sono stati per decenni i protagonisti di fortunatissime serie di fumetti e di cartoni animati e adesso si preparano a un anno di grandi festeggiamenti. Ancora oggi sono popolarissimi tra i bambini di diversi Paesi, oltre che oggetto di un poderoso merchandising: dai milioni di pupazzetti venduti in tutto il mondo, fino al gelato al gusto di puffo esibito in un sacco di gelaterie italiane. Per festeggiarli, è stata organizzata una tournée europea intitolata Happy Smurfday, ossia Buon Complepuffo, con il contributo dell'Unicef, a cui andranno i proventi. La kermesse è stata pensata proprio per celebrare il mezzo secolo degli omini che incarnano le diverse attitudini e inclinazioni della natura umana. Ma c'è di più. Secondo rumors, a breve sarà annunciata anche la data di uscita di un nuovo film dei Puffi mentre una serie di dvd sarà già disponibile dal 2008 negli Usa. I Puffi entrarono in scena per la prima volta il 23 ottobre del 1958, ma non da protagonisti: la loro fu una comparsata in una striscia intitolata Johan & Pirlouit - John & Solfamì in italiano - che narrava le gesta di un prode e simpatico cavaliere medioevale e del suo buffo menestrello. Tutta la storia dei puffi nella pagina qui accanto. I Puffi entrarono in scena per la prima volta il 23 ottobre del 1958, ma non da protagonisti: la loro fu una comparsata in una striscia intitolata “Johan & Pirlouit” – “John & Solfamì” in italiano - che narrava le gesta di un prode e simpatico cavaliere medioevale e del suo buffo menestrello. I loro autori erano il fumettista belga Pierre Culliford detto Peyo e il giornalista e sceneggiatore Yvan Delporte. Piano piano gli “schtroumpf”, secondo il loro nome originale francese, tradotto come smurf in inglese e Schluempf in tedesco (il nome francese ricordava troppo la parola "calzino"), hanno iniziato a vivere di vita propria, fino a raggiungere il successo planetario con il cartone animato di Hanna & Barbera, trasmesso per la prima volta nel 1981 negli Stati Uniti e nel 1982 in Italia, in cui John e Solfamì sono stati gentilmente accolti a loro volta come personaggi secondari. In realtà nel 1965 uscì un primo film d'animazione in bianco e nero di 90 minuti, intitolato "Les Aventures des Schtroumpfs" (in italiano: "Le avventure dei Puffi"), che però non riscosse molto successo. Nel 1976 fu realizzato "La Flûte à Six Schtroumpfs" ("Il flauto a sei Puffi"), un adattamento della storia originale di "Johan & Pirlouit", con la colonna sonora di Michel Legrand. Verso la fine degli anni settanta i gadget dei Puffi sbarcarono negli Stati Uniti ottenendo un enorme successo: la figlia di Fred Silver- man, produttore dell'NBC, ottenne una bambola dei Puffi, e Silverman pensò che una serie basata su di loro sarebbe stata perfetta per i programmi della domenica mattina. I Puffi si assicurarono un posto nella cultura popolare americana quando nel 1981 la NBC cominciò a trasmettere la serie animata prodotta da Hanna & Barbera Productions; la trasmissione divenne uno dei più grandi successi dell'emittente, vincendo numerosi premi Emmy. Nel 1983 fu realizzata una versione inglese di "La Flûte à six schtroumpfs", intitolata "The Smurfs and the Magic Flute" ("I Puffi e il flauto magico"). La trasmissione dei puffi continuò fino al 1990, anno in cui fu cancellata dalla NBC per via della diminuzione degli ascolti. Due anni dopo, nel dicembre del 1992, Peyo morì nella sua casa di Bruxelles. In Italia la serie dei Puffi è stata trasmessa inizialmente sulle reti locali sicuramente nel 1982 ma può anche darsi nel 1981, dato che è l'anno in cui uscirono il 45 giri della prima sigla e il 33 giri "Arrivano i Puffi"; La prima sigla fu "Il Paese dei Puffi". Successivamente la serie venne acquistata da Fininvest e trasmessa da Canale 5 e Italia 1 sempre nel 1982, con sigle targate Five Record e interpretate per il 97% da cristina D'Avena. Repliche successive trasmesse anche da Rete 4, e dagli anni 2000 sul canale Boing del digitale terrestre e anche su canali satellitari di Sky. Anche in radio si avverte la nostalgia canaglia che ci lega indissolubilmente al passato… Torna così su una delle frequenze ammiraglie della radiofonia italiana uno dei programmi che ha fatto storia dal 1987 al 1990 e che ha fatto conoscere al grande pubblico la simpatia prorompente e la dissacrante ironia di Gerry Scotti, ora mattatore di programmi del calibro di “Chi vuol esser milionario”. Jingle radiofonici stanno già presentando il ritorno su Radio101, emittente di cui è anche presidente. La conduzione è alla ricerca dei concorrenti ideali, che si auspica abbiano abilità “strane” e “comiche”, ma soprattutto che siano dotati di una grande irriverente autoironia… Ci auguriamo un buon ascolto, consapevoli che i programma rispecchierà la personalità del suo conduttore... Le risposte ai vostri dubbi USB 3.0 per il prossimo Giugno Register ha presentato al CES 2008 di Las Vegas una nuova versione, la terza per la precisione, versione di connettori USB! E a quanto pare la situazione sembra essere già buon punto e promette grandi r i s u l t a t i . USB 3.0 permetterà un flusso di dati pari a 4.7GB/s, dieci volte meglio dell’attuale! Inoltre verrà garantita la retrocompatibilità con precedenti precedenti versioni… Il tutto sarà possibile intorno a giugno di questo stesso anno. Uscito il 26 Ottobre 2007, in una sola settimana ha venduto più di due milioni di licenze, arrivando a oltre cinque milioni di copie a gennaio, superando la versione precedente, il Mac Os X Tiger, per numero di copie vendute nei primi sette giorni di commercializzazione. Mac OS X 10.5 Leopard è la sesta versione del sistema operativo Mac OS X sviluppato da Apple per i computer Macintosh. È stato annunciato per la prima volta il 6 giugno 2005 durante il Worldwide Developers Conference presieduto dal CEO di Apple Steve Jobs. Il sistema operativo è disponibile per le macchine dotate di processori PowerPC G4 e G5 ad almeno 867 MHz (i vecchi processori G3 non sono supportati) e per le nuove macchine dotate di processori Intel. Il sistema deve avere almeno 512 MB di RAM e 9 GB di spazio su disco nell'installazione standard. Presenta più di 300 nuove funzioni e un desktop rinnovato. La nuova Scrivania ha una barra dei menu semitrasparente e un Dock 3D riflettente che incorniciano con eleganza lo sfondo. La funzione Stacks, per esempio offre un nuovo modo di accedere e organizzare i file presenti sul computer e nelle periferiche collegate: uno stack è un elemento del Dock che vi dà rapido accesso a gruppi di documenti. Quando fate clic su uno stack, i suoi contenuti si aprono in un arco o una griglia, a seconda del numero di documenti (o delle vostre preferenze). Leopard introduce Time Machine, un rivoluzionario sistema di backup automatico integrato direttamen- te in Mac OS X. Crea una copia aggiornata di tutti contenuti del vostro Mac (foto digitali, musica, filmati e documenti) perché possiate tornare indietro nel tempo e ripristinare facilmente ogni cosa. che permette di salvare, in pochi passaggi, tutti i file presenti sul Mac. Un’ altra funzione è Quick Look che permette invece di vedere un’ anteprima dei documenti senza dover aprire l’applicazione corrispondente. Un’ altra novità è Boot Camp: Leopard è così avanzato che consente persino di eseguire Windows, nel caso in cui si dovesse utilizzare un’applicazione per PC. Bisogna solo prendere la copia di Windows e avviare Boot Camp, ora incluso in Leopard. L’impostazione è semplice e diretta, proprio come ci si aspetta da una Mac. Ogni linea (server, pc, e apparecchi multimediali) utilizza un’unica edizione del sistema operativo, una soluzione vantaggiosa se si pensa che Microsoft offre sette versioni di Windows Vista e cinque di Windows Mobile. Per quanto riguarda i prezzi, Leopard è disponibile sul mercato a 129 € per la licenza utente singolo. La licenza pensata per cinque utenti, il Family Pack, sarà presto disponibile a 199 euro. Asus presenta il nuovo PDA P750: pronto per l’Italia Asus è al centro delle novità del 2008 e questo gennaio appronterà l’uscita del suo nuovo PDA P750 anche qui in Italia. Le dimensioni sono di 113 x 58 x 17,4 millimetri per 130 grammi di peso; P750 possiede una potente connettività grazie alle tecnologie GSM, GPRS, EDGE, UMTS e HSDPA; processore Marvell PXA270M a 520 MHz, 256 MB di memoria e 64 MB di RAM. Il display vanta un LCD TFT da 2,6 pollici con una risoluzione QVGA 240×320 pixel a 65000 colori e la fotocamera da 3 mp include la messa a fuoco automatica. Possiede il sistema Wi-Fi, funge da ricevitore GPS, e adotta OS Windows Mobile 6 Professional. Canon DW-100: masterizza video (anche HD) su Blu-Ray senza computer Non si tratta solo di un masterizzatore dvd esterno, altrimenti le funzionalità non giustificherebbero il prezzo (non ancora comunicato ma non certo basso). Con Canon DW100 possiamo avere tra le mani un potente e veloce strumento per il video editing on the go. Che può di fatto masterizzare e riversare il contenuto di una registrazione digitale direttamente su un supporto DVD, senza passare per il pc. Un accessorio dedicato a chi va in vacanza e produce lunghi filmini o per un pubblico professionale che deve ottimizzare tempi e spazi. Si plugga la camcorder e si riversano formati MPEG-2 (HD e SD) e AVCHD e HD AVCHD. Poi si può collegare al pc per usarlo anche come mero masterizzatore dvd esterno ovviamente. Il passo successivo sarà un prodotto simile ma con supporto per i nuovi formati Blu Ray o HD-DVD. Questo mese mi è stato chiesto da Oscar di Somma Lombardo se è possibile visualizzare i DVD protetti da codice regionale di una zona su lettori da tavolo o per pc abilitati per la lettura di DVD con regional protection (RP)di altra zona. La maggioranza dei supporti dvdvideo è protetto con un codice regionale (e da altre protezioni) ideato dalle industrie cinematografiche allo scopo di controllare le uscite dei film, in quanto possono avere date diverse da continente a continente. Così il mondo è stato suddiviso in aree, a cui è fatto corrispondere un codice regionale che può avere valori diversi: Regione 1: Stati Uniti e Canada Regione 2: Europa, Medio Oriente, Giappone, Egitto, Sud Africa e Groenlandia Regione 3: Indonesia Regione 4: Centro-sud America Regione 5: Est-europeo, India, Africa centrale e settentrionale, Mongolia Regione 6: Cina Regione 7: Non utilizzata Regione 8: Sistemi installati su navi e aerei Un dvd codificato per la regione 2 non può essere letto su un lettore abilitato per una zona diversa. Esistono tuttavia dei modi per valicare questa protezione : - Innanzitutto si può provare ad aggiornare il firmware del lettore (sia per pc che da tavolo), eventualmente nell'aggiornamento del firmware può essere disabilitata la protezione RP. - E’ possibile cambiare l'abilitazione da una regione all'altra per un numero limitato di volte (in genere 4) dell’ unità DVD del computer. - Si può utilizzar una utility che valichi la protezione e permetta di vedere sul pc dvd di qualsiasi regione, anche se il lettore ha il codice regionale diverso e si è nella impossibilità di modificarlo. Per domande, suggerimenti Ai-Tek potete inviare un’ e-mail all’indirizzo [email protected] http://www.flashgames.it EA Games 59,00 € XboX Need for Speed ProStreet è l'ultimo nato in una dinastia di giochi di guida che ha saputo attraversare intere generazioni di giocatori e macchine da gioco. Sempre pronta a rinnovarsi, questa serie ha proposto negli anni strutture di gioco molto differenti, dalle gare su circuito aperto alla più recente svolta "notturna e clandestina" sdoganata da The Fast & the Furious, fino a proporre sfide "ruolistiche" tra piloti e polizia e a configurarsi come titolo monomarca nelle sue versioni personalizzate. Con ProStreet la saga si rinnova cercando di rompere nuovamente con il passato, adottando una struttura piuttosto inusuale fatta di "giorni di gara" composti da eventi separati, praticamente un Track & Field su quattro ruote. non più clandestini Il team di sviluppo ha provato a individuare quello che potrebbe essere il futuro delle competizioni da strada: l'ipotesi è quella di una vera e propria organizzazione tesa a togliere dalle strade i piloti per ospitarli invece in giornate di gara multievento, un carrozzone itinerante non troppo dissimile come idea a quanto siamo abituati a vedere negli altri sport motoristici. Quello che cambia è la filosofia alla base di queste gare e gli eventi che vengono proposti: le auto, ovviamente, sono quelle coloratissime e super-preparate che tanti film hanno proposto in questi ultimi anni, e le gare sono direttamente derivate dalle competizioni stradali. Abbiamo quindi le classiche sfide su circuito chiuso, un numero limitato di giri in cui si deve semplicemente arrivare primi e variazioni sul tema come il time attack sul giro secco e su porzioni di circuito. In più, gare di derapata, di velocità pura e i famosissimi Drag Race sulle distanze corte (un quarto di miglio) e medie (mezzo miglio). Need for Speed ProStreet richiede al giocatore di costruirsi, usando una curva di acquisizione abbastanza morbida che attraversa le varie "giornate", un parco auto molto diversificato, con mezzi preparati specificamente per le singole competizioni. Proprio le fasi di tuning e setup sono quelle più appaganti, con tantissimi componenti tra cui scegliere, una galleria del vento utile per mettere a punto alettoni e appendici varie e, naturalmente, personalizzare visivamente le proprie vetture, realizzate senza economie in fatto di poligoni e dettagli. NON TUTTE LE CIAMBELLE RIESCONO COL BUCO Need for Speed ProStreet, insomma, prova a offrire un'espe- rienza di gioco diversa da quella, ormai abusata, delle gare notturne, però quest'impostazione non può dirsi riuscita al 100%. Soprattutto le giornate di gara soffrono di una grande ripetitività di fondo, complice il fatto che i percorsi da affrontare non sono poi tantissimi e che alcune discipline diventano ben presto noiose da affrontare perché sempre identiche a se stesse. In più, c'è da registrare un modello di guida piuttosto strano per un titolo che, comunque, è da catalogare senza dubbio nel genere dei giochi arcade: le auto hanno un peso davvero esagerato e sono molto poco reattive quando si tratta di curvare e cambiare direzione. In alcune situazioni sembra di guidare una vecchia Dyane invece di una Audi superpreparata e iperaccessoriata, tanto è lenta la vettura a rispondere alle nostre sollecitazioni via joypad. La situazione non migliora con l'utilizzo del volante Force Feedback per Xbox 360, i cui effetti vengono utilizzati in modo davvero marginale: se non altro in questi casi si può contare su una disposizione dei comandi più agevole, visto che, con il joypad, gestire le drag race con il cambio obbligatoriamente manuale richiede di assumere una posizione sul controller davvero inusuale. ci rivediamo l'anno prossimo? Il tentativo di rinnovare il genere dei giochi di guida arcade è in sé apprezzabile, ed è corroborato da un impianto tecnico che, pur non facendo gridare al miracolo, possiamo definire più che buono. Soprattutto sono ottimamente realizzate le vetture in tutte le loro componenti, "staccabili" singolarmente grazie a un motore di deformazione capace di dare fisicità a ogni incidente (trascurabili, invece, gli effetti dei danni sulle prestazioni). I contorni, invece, non sono altrettanto appaganti e, sebbene alcune ambientazioni siano ricche e complesse, troppe gare ambientate in scenari spogli contribuiscono a una sensazione di generale povertà degli sfondi. Infine, la sensazione di velocità che il gioco sa offrire non è da primi posti in classifica: al di là di un frame-rate sostanzialmente stabile e ancorato sui 30 frame al secondo, spesso si ha la sensazione che la velocità indicata dal tachimetro non corrisponda a quanto lo schermo ci proietta di fronte agli occhi. Insomma, per la serie Need for Speed un titolo interlocutorio, che rappresenta idealmente un ponte tra il passato e il futuro della saga motoristica di Electronic Arts; un ponte, però, ancora da completare. Sei un nostalgico che non riesce a dimenticare messa in casinò e la pizzantissima sezione i vecchi arcade nonostante xbox playstation3 e sexy!!! psp? Tutto con classifiche e una sorta di chat per Hai la musichetta di Super Mario bros come scambiare commenti con gli altri utenti!!! suoneria del telefonino o semplicemente hai Da provare!!! qualche ora di tempo libero e vorresti rilassarti con qualche giochino semplice e senza troppi scervellamenti? Allora questo è il sito che fa per te: centinaia di giochi da provare, da gustare, con i quali arrabbiarti se non riesci a concludere i quadri… Vi sono differenti tipologie: da quelli di abilità, ai giochi di azione, i giochi di sport, l’avventura, i rompicapo più complicati nella sezione puzzle, lo humor dei giochi più irriverenti del web, giochi da tavolo perfettamente riprodotti, fino al brivido della scom- Hasbro 39,00 € Boarder Game Nel gioco da tavolo prodotto da Hasbro potete sconvolgere la vostra vita scoprendo cosa ne sarebbe stato di voi se aveste fatto scelte radicalmente diverse. È meglio cominciare subito a lavorare o indebitarsi per pagare l’università? Preferireste diventare un insegnante, uno sportivo o un poliziotto? Matrimonio: sì o no? È meglio investire in azioni o comprare una casa? Il cervellone elettronico di The Game of Life vi aiuterà a gestire le scelte a cui la vita ci mette di fronte, ma attenti agli scherzi del destino! The Game of Life vi accompagna dall’infanzia alla pensione, simulando per voi una vita alternativa come nemmeno Enrico Ruggeri sarebbe in grado di fare. Chi vince? Chi, al momento della pensione, ha più soldi in tasca (in questo il gioco è crudele come la vita). Negli Stati Uniti The Game of Life è ormai un classico e ne sono state prodotte versioni alternative. Avete sempre sognato di diventare un pirata? Scoprite come sarebbe solcare i sette mari in compagnia di Jack Sparrow in The Game of Life – Pirates of the Caribbean. Avete sempre sognato di vivere sott’acqua con SpongeBob? Lasciatevelo dire: siete strani forti. Per voi però c’è The Game of Life SpongeBob. Non poteva mancare l’edizione dedicata a Star Wars, ma la mia preferita è quella che simula la vita di un personaggio dei Simpson. Da aprile in Giappone sarà disponibile una versione personalizzabile di The Game of Life, il gioco che vi permette di farvi una nuova vita (solo per gioco però!). Takara Tomy, che distribuisce il gioco da tavolo in terra nipponica, lancerà infatti The Bridal Version, la versione per giovani coppie di sposi. In The Game of Life – The Bridal Version la coppia potrà far inserire la foto del proprio matrimonio sulla confezione del gioco e personalizzare il testo di 56 caselle su 99. Ad esempio, la coppia composta da Taro e Hanako potrebbe far scrivere sul percorso di gioco frasi come: “Taro compra un anello di fidanzamento a Hanako: paga 50000 dollari”, “Taro e Hanako hanno due gemelli: risparmia 1000 dollari”, “Taro tradisce Hanako con la sua giovane segretaria: fatti perdonare con un anello da 2000 $”. Il gioco customizzato richiede circa un mese e mezzo per essere prodotto e costerà 350 $. divengono un’esperienza intima e personale del lettore stesso. Una sana sensazione di malinconia imperversa nell’animo del lettore, la stessa sensazione di groppo alla gola provocata dalla visione del mare d’inverno, infinito, immenso mistero grigio, capace di divertire, di farsi amare o di fare del male con la sua potenza e la sua presenza. Non manca un pizzico di ironia, che spezza in diversi punti la trama spesso volutamente contorta. Protagonista indiscusso è sicu- La scena del naufragio è stretramente il mare. tamente connessa al naufragio Personaggio muto, inattivo, della fregata francese Mèduse, ma di importanza fondamen- i cui superstiti cercarono la tale nelle vicende degli uomini salvezza su una zattera che che vengono a contatto con verrà ritratta nel dipinto "La zattera della Medusa" di Théoquest’essere silenzioso. dore Géricault. Analizzato e trattato nel libro in tutte le sue sfaccettature at- Il libro ha molto dell’arte figutraverso le storie dei protago- rativa, descrizioni di scenari nisti, il mare assume la conno- colorite ed efficaci, che riportazione di bestia feroce nel ca- tano alla mente del lettore riso del naufragio, o di viso e- cordi del proprio vissuto attraspressivo con un’anima rac- verso i quali il libro e la lettura chiusa negli occhi tanto ricer- di esso cati dall’artista che tenta di farne un ritratto… Capolavoro indubbio del genio Baricco. Di qualunque edizione, di qualunque formato… con copertina colorata, copertina in bianco e nero o con il solo titolo scritto in Times New Roman… Comunque sia fatto un libro è un compagno fidato che ti sta accanto nei tuoi momenti di solitudine ed intimità con la tua mente… La nostra nuova rubrica si è data lo scopo di aiutarti a scegliere i migliori testi. Il resto lo faranno i tuoi occhi, la tua mente ed una lampada accesa... Ingredienti: (per 6 persone) 500g lenticchie verdi, 1 carota, 1 gamba di sedano, 1 cipolla bianca, 100g salmone affumicato, 1 rametto aneto fresco, olio extra vergine di oliva, sale e pepe. Con il nuovo anno e passate le feste, siamo ora tutti impegnati a smaltire i chili di troppo accumulati durante i più succulenti manicaretti. La ricetta che Vi propongo per il mese di Gennaio, vuole aiutarVi oltre che per alleggerire la bilancia, anche per alleggerire la dispensa, ultimando il consumo di due prodotti in particolare, che sono stati i protagonisti per la maggior parte dei casi, sulle nostre tavole. Ricche di proteine, le lenticchie venivano chiamate un tempo “la carne dei poveri” per il loro ricco contenuto di questo componente, valorizzato e completato da quello presente nei pesci: la crema di lenticchie con salmone affumicato è sicuramente a livello proteico un ottimo risultato che contrasta con il più classico abbinamento di questo legume con il cotechino. ESECUZIONE: Lasciare le lenticchie per una notte in ammollo con acqua tiepida prima del loro utilizzo. Preparare un trito composto dalla carota, dal sedano e dalla cipolla che saranno la base per il soffritto della crema, imbrunire in una pentola capiente con dell’olio extra vergine d’oliva. Scolare le lenticchie ed aggiungerle al fondo tostandole leggermente, aggiungendo sale a piacere e pepe. Aggiungere acqua fino a coprire le lenticchie stesse e continuando la cottura con le medesime modalità di un risotto, ossia aggiungendo acqua poco a poco. Le lenticchie saranno pronte quando saranno molto tenere. Durante la cottura dei legumi è meglio non eccedere con l’aggiunta del liquido di cottura. Cucinate le lenticchie, frullarle con l’ausilio di un mixer ad immersione o eventualmente con un passa verdure a mano. Regolare la densità della crema a piacere aggiungendo se necessario qualche mestolo di acqua tiepida, sistemandone il sapore e per migliorarne la lucidità aggiungere qualche goccio di olio d’oliva. Servire infine la crema calda con qualche fettina di salmone affumicato ben adagiata sulla superficie della stessa, abbinata insieme ad un ramettino di aneto fresco che farà da guarnizione. Prima di portarla in tavola aggiungere come “ultimo tocco” qualche goccia di olio. Se si vuole rendere il piatto ancora più ricco, accompagnare con dei crostini di pane al rosmarino: erba che esalterà il sapore delle lenticchie. Ben ritrovati sulle pagine di And e r g r @ u n d Mag@zine e soprattutto BUON 2008 a tutti Voi naviganti!!! I messaggi arrivati questo mese in redazione in occasione delle feste dicembrine sono moltissimi e Vi ringrazio di cuore per il Vostro caloroso affetto che ci e mi dimostrate. Un saluto in particolare lo voglio dedicare a Silvia di Mestre, alla quale mando un forte abbraccio “cioccolatoso”!!! Sapendo inoltre della tua golosità per i “Club Sandwich”, ti dedico il mio spazio dell’ S.O.S. Cuoco. Il “Club Sandwich” è un panino preparato con delle fette di pane in cassetta imburrate e tostate, farcito con petto di pollo, bacon, lattuga, pomodoro e maionese; può essere a due o tre livelli. Generalmente è tagliato in quarti e tenuto insieme da stuzzicadenti. Gli ingredienti posso variare a seconda dei luoghi o/e dell’estro delle persone da cui viene preparato. Le variazioni più comuni sono quella di aggiungere del prosciutto cotto oppure di sostituire il pollo con del tacchino. Le origini di questo panino famoso nel Mondo, ed in tutti i migliori alberghi e ristoranti, sono varie, tanto è vero che è stato un business per gli scrittori narrarne la nascita. La fonte più attendibile risale al 1894, quando la prima apparizione del “Club Sandwich” avvenne in un famoso Club-House dedicato al gioco d’azzardo per soli uomini d’affari. Fu proprio al Saratoga Club-House a nord dello stato di New York, più precisamente a Saratoga Spring, che venne presentato per la prima volta il “Clubhouse Sandwich”, il panino oggi a (quasi) tutti noi noto. Altre leggende narrano inoltre che il Re di Inghilterra Edward VII andasse ghiotto di un panino molto simile preparato in prima persona dalla sua consorte Wallis Simpson. Consigli in cucina? Vuoi sorprendere i tuoi amici? Cosa aspetti, manda una e-mail al mio indirizzo [email protected], sarò lieto di risponderti!!! Negli Stati Uniti viene bandita l'importazione di schiavi Viene emesso il primo francobollo in Italia Il British Museum di Londra apre al pubblico Viene pubblicato il primo numero de La Settimana Enigmistica Maria Montessori apre la sua prima scuola per la classe operaia a Roma Tintin, un personaggio dei fumetti creato da Hergé, fa il suo debutto. viene pubblicata la prima striscia di Topolino Il topo più Lorena Bobbitt viene processata per aver tagliato il pene del marito John La famosissima coppia famoso del mondo Un incendio distrugge il Teatro La Fenice di Venezia Alcuni vigili del fuoco di Dundalk, in Irlanda, sono stati aggrediti da un ninja mentre erano impegnati a spegnere un incendio. L'uomo, armato di katana, spada tipicamente usata dai samurai, è saltato fuori dall'oscurità mentre i pompieri tentavano di domare le fiamme che divoravano un'auto. Stando a quanto riportato dal tabloid inglese Daily Mail i vigili sarebbero comunque riusciti in breve tempo a domare anche la furia dell'uomo. Compreso si trattava di un folle lo hanno letteralmente abbattuto sparandogli contro dei potenti getti d'acqua con gli idranti. Prima che il guerriero dell'ombra desistesse i pompieri lo hanno dovuto annacquare diverse volte. Una volta persa l'affilatissima arma il ninja è stato bloccato da alcune persone fermatesi per osservare l'incredibile scena. Poco prima dell'arrivo della polizia il misterioso individuo, ancora mascherato, è riuscito però a dileguarsi. LONDRA - Cosa fareste se per festeggiare i vostri 16 anni arrivasse a scuola una spogliarellista, mandata da vostra madre? Non si tratta di uno scherzo, anche se lo potrebbe sembrare. Questo è proprio quello che è capitato a un sedicenne di Nottingham, in Inghilterra, che nel bel mezzo della lezione di recitazione alla Arnold Hill School si è ritrovato davanti una stripper professionista vestita da poliziotto in gonnella che ha cominciato a spogliarsi. Non solo. Per calarsi meglio nella parte la ragazza ha pure sculacciato l’attonito studente con il suo frustino per non aver fatto i compiti, prima di portarlo a spasso al guinzaglio per tutta l’aula. A quel punto, l’insegnante ha riacquistato l’uso della parola e ha messo fine all’imbarazzante spettacolo. Le piante carnivore sono ormai facilmente reperibili anche sul mercato europeo ed in quello italiano. Suona tuttavia alquanto insolito apprendere che in India, più precisamente a Mangalore, nello stato di Karnataka, una vacca sia stata aggredita e quasi divorata da un gigantesco albero carnivoro. La pianta, ubicata nella vicina foresta di Uppinangady, avrebbe intrappolato il povero animale con i suoi fitti rami e avrebbe poi tentato di "ingoiarlo". Alcuni passanti si sono accorti dell'attacco per via dei forti muggiti del bovino. Per convincere l'albero a mollare la preda i soccorritori hanno dovuto percuoterlo violentemente sui rami. Un funzionario del Servizio forestale ha poi confermato che il suo ufficio aveva già ricevuto "numerosi" reclami riguardo a vacche che avevano perso la coda mentre pascolavano nella zona. Totò che vendeva la Fontana di Trevi ad un turista a Roma in confronto a lei era un dilettante. Un'abile truffatrice è riuscita a "piazzare" una banconota da mille euro acquistando in un negozio nel Sud della Germania profumi e bagnoschiuma per circa 200 euro, ha intascato il resto ed è anche tornata nel negozio per ringraziare l'ingenua cassiera. La commessa non si è accorta di nulla - La ragazza non sapeva che le banconote da mille euro non esistono e non ha fatto caso che sul biglietto c'erano in bella mostra immagini di donne nude. Powerball Un nuovo, dinamico prodotto per il fitness, che rivoluzionerà completamente il modo in cui eserciti polsi, braccia, spalle e petto! E' solo della misura di una palla da tennis, ma metti in movimento il rotore interno e diventerà come un uragano in miniatura nella tua mano esplodendo con stupefacente torsione e inerzia giroscopica! La sfera prende vita con forza, sussultando e muovendosi furiosamente, mentre il polso e il braccio cercano di controllarla. E' lo strumento a propulsione umana più veloce che sia mai stato creato! Spork La parola spork deriva dalla combinazione di spoon (cucchiaio) e fork (forchetta), e designa un utensile destinato a svolgere entrambe le funzioni. La sua storia è assai curiosa, e va dai primi esemplari del 1800, alle moderne versioni in titanio per il trekking. Interessante idea se non fosse per alcuni piccoli limiti: Non si può mangiare una zuppa con uno spork perchè è troppo poco profondo, e allo stesso tempo non si può mangiare carne con uno spork perchè le sue punte sono troppo piccole”. Energia solare, grande risorsa L'energia solare si sa è una grandissima risorsa, se ne parla parecchio di questi tempi. Ne è la prova l’oggetto che vi andiamo ora a presentare. Completamente in acciaio, basterà la luce diretta del sole o di una lampada alogena a fornire tutta l'energia di cui il ciclista ha bisogno per... pedalare ! Un elegante connubio tra semplicità ed alta tecnologia “pulita” ! Originale e divertente sulla scrivania, ottima idea regalo. Caricabatterie ecologico Un’altra applicazione forse meno divertente, ma senza dubbio utile rispetto al ciclista, dell’energia solare è questo utilissimo caricabatteria a pannelli solari. Utile ed ecologico ci permette di caricare le nostre batterie anche in assenza di un collegamento alla rete elettrica. Assolutamente indispensabile per ricaricare anche in vacanza le batterie della macchina fotografica, Game Boy, del lettore MP3 o altri dispositivi elettrici che utilizzano batterie stilo o ministilo. Dal design accattivante, grazie al pannello solare incorporato ricarica in circa mezza giornata - ovviamente soleggiata - due batterie stilo; bastano invece poche ore per le batterie ministilo. Ciao a tutta la redazione!!! Volevo porvi un’interessante questione che mi ha fatto riflettere negli ultimi giorni. Durante tutto il periodo natalizio ed ultimamente in occasione delle ultime novità cinematografiche mi sono trovato più e più volte a dover prenotare... Prenotare i biglietti qualche ore prima per po- cinema? ter vedere un film al cinema. Scusate ma a me non sembra proprio… Arrivato nei vari ipermercati forniti di multisaVoi cosa ne pensate? la, mi sono sempre imbattuto in code chilometriche all’entrata di questi, e non solo, anche nell’impossibilità di Perplesso... poter parcheggiare molte volte. Crisi del cinema? Sicuri?!? Beh, che dire, lo scenario apocaNon solo, ma i film in littico da te descritto si presenta uscita, italiani, straniemolto spesso anche davanti ai ri, cartoni animati, miei occhi. Quindi le cose sono d’avventura, d’azione, due: o frequentiamo lo stesso (gli insomma un po’ di stessi) cinema oppure la situaziotutti i generi, si comne non è così grigia come viene battono a colpi di inspesso rappresentata… cassi fantamiliardari, nonostante la qualità spesso non molto alta. Ho notato anch’io che nonostante il livello di qualiAllora siamo sicuri di poter parlare di crisi del tà non sia propriamente da cineforum (vedi i cosiddetti cine-panettoni, che un sorriso te lo mercato cinematografico? Siamo sicuri che gli italiani non vanno più al strappano è ero, ma sono senza molte pretese), le sale sono sempre piene zeppe e l’odore dei popcorn ristagna per giorni nei reparti superiori dei centri commerciali. Sarà che con il cattivo tempo le persone hanno bisogno di un posto al chiuso, rilassante, e magari di guardare qualcosa di poco impegnativo… Mi è spesso capitato di pensare io stessa che effettivamente la tanto vaneggiata crisi del cinema non ci sia… Spero che nessuno abbia materiale per smentirmi, e che il cinema, soprattutto quello italiano, subisca una forte ripresa e che i giovani soprattutto si affezionino al mondo cinematografico, quasi non potendone più fare a meno almeno una volta a settimana. Certo un abbassamento dei prezzi generali sarebbe un incentivo ricamale… Concordi? Ary Mettetevi in contatto con me anche al numero : 346.7266591 - Pierino, che cosa puoi dirmi della morte di Giulio Cesare? - Che mi dispiace tantissimo!!! La maestra durante la lezione di geografia astronomica chiede a Pierino: - Pierino cos'è il Sole? - E' una palla che gira. - E la Terra? - E' una palla che gira. - E la Luna? - E' una palla che gira. - Pierino come mi definiresti l'universo? - E' tutto un giramento di palle! Vi aspetto nel prossimo numero!!! Il verso di un cane ignorante?? -Boh Boh Boh Il verso di un gatto amichevole? -Ciaaaao Ciaaaao Ciaaao Il verso di un topo alberghiero? Suit Suit Suit -Come si chiama la Barbie vegetariana? -La Barbie...bietola! 500.000 palline colorate invadono Roma Lo scrosciante rumore e le immagini delle 500mila palline colorate che rimbalzano sui 135 gradini della scalinata di piazza di Spagna hanno aperto ieri persino un’edizione del telegiornale della televisione araba Al Jazira. Gioco, creatività, divertimento in una cornice barocca famosa, come Trinità dei Monti a Roma, fanno il giro del mondo dando di nuovo un’immagine della fantasia italiana. Tutti i quotidiani, telegiornali, siti Internet del pianeta rimandano gli scatti con la cascata di sfere colorate che termina nella “Barcaccia”, la fontana scolpita da Pietro e Gian Lorenzo Bernini. Forse loro come artisti avrebbero compreso l’impresa di Graziano Cecchini, il pittore futurista autore del gesto. Arrestato ieri è finito davanti a un tribunale, dove gli è stata confermata l’accusa di «interruzione di pubblico servizio». Intanto c’è già chi ha pensato di vendere su eBay.it le palline colorate. Cecchini non è nuovo trovate del genere. Qualche mese fa pitturò di rosso le acque della fontana di Trevi tra lo sguardo disorientato di turisti e passanti.