L`atteso ritorno dei Simple Plan Il primo unplugged

L’atteso ritorno dei
Simple Plan
Il primo unplugged
di Alex Britti
Oronzo Canà
vent’anni dopo
Tante interessanti novità
per i nostri lettori
Bentornati carissimi lettori, e soprattutto buon 2008! Abbiamo
preparato per voi, dopo un mesetto di meritato riposo per le
vacanze natalizie, un numero
veramente ricco e interessante
e con tante importanti novità.
Ma andiamo con ordine. Prima
di tutto ci teniamo a salutare e
ringraziare tutto lo staff di cinemalia.it che da questo mese ci
offre la sua collaborazione e la
sua consulenza per quanto riguarda la sezione cinema, e in
particolar modo per le recensioni. Speriamo che questa collaborazione possa essere lunga e duratura.
Inoltre nel numero che state per sfogliare troverete
alcune rubriche nuove: il sito del mese finalmente
ritorna dopo alcuni mesi di assenza per consigliarvi
ogni mese le pagine più interessanti da sfogliare sul
web. E poi ludoteca, uno sguardo veloce sul mondo
de giochi da tavolo. Ogni mese una scheda, partendo dai classici fino ad arrivare alle ultime uscite. E
infine Segnalibro, la nostra pagina dedicata ai libri e
al mondo della lettura. Tante nuove proposte che
arricchiscono la nostra offerta che speriamo possano interessarvi ed esservi di spunto per le attività del
vostro tempo libero.
Su questo numero poi troverete tutti i vincitori della
prima edizione degli Andergraund Award. Otto categorie di cui voi lettori avete decretato i migliori artisti, album, programmi e film del 2007 che si è appena concluso.
E poi tanti articoli sulle novità discografiche e cinematografiche più importanti: dal nuovo album di Jovanotti a quello dei Simple Paln, il ritorno di Britti e
Baustelle, Jack Johnson e il mitico Oronzo Canà. E
poi finalmente torna Anderview: questo mese un
giovane cantautore inglese si racconta: Joseph swidenbank. Insomma tanti motivi per sfogliare questo
numero, senza contare che poi non vi costa nulla!
Quindi un saluto e appuntamento al prossimo mese!
Anno 2 - numero 17
Direttore generale
Roberto Virgilio
Responsabile musica
Mr Bugs!
[email protected]
Responsabile spettacoli
Dj HnF
[email protected]
Responsabile rubriche
sir3n3tta
[email protected]
Redazione:
Chef Mene
Betty
Valeriano
Con la collaborazione
dello staff di
Ciao e Buona
lettura.
Si ringrazia per l’estrema
disponibilità:
Joseph Swidenbank
Joe Valeriano
Joe Colombo
Ah, a proposito, questo mese manca la pagina delle
recensioni: non ci siamo dimenticati! Semplicemente
fino ad ora non è uscito praticamente nessun disco
nuovo. Tenete d’occhio la sezione recensioni del sito
per le uscite più interessanti, e poi comunque, le recensioni tornano regolarmente il prossimo mese!
Web editor
Valeriano
Redazione
[email protected]
Manoscritti, anche se non pubblicati, non saranno restituiti.
E’ vietata la riproduzione anche parziale di testi e foto
News............................................... pag 6
Tutte le ultime novità dal pianeta musica
Andergraund Awards..................... pag 10
Vincitori e Vinti della prima edizione
Jovanotti e il suo Safari.................. pag 20
Il nuovo disco della band britannica
Il ritorno dei Simple Plan.............. pag 26
Il terzo album della band canadese
Anderview...................................... pag 30
Questo mese ai nostri microfoni Joseph Swidenbank
Dal Surf alla Chitarra..................... pag 38
L’avventura di Jack Johnson
Anderview plus.............................. pag 42
Aggiornamenti sugli artisti da noi intervistati
Britti e Baustelle............................ pag 46
La riscossa della musica italiana
Classifiche..................................... pag 52
I dischi più venduti nelle ultime settimane
Testo del mese.............................. pag 54
Le parole delle canzoni più ascoltate
On the Road.................................. pag 56
I concerti più interessanti del mese
Ai - Tek......................................... pag 70
Scopri tutti i segreti della Tecnologia
Il Gioco del mese.......................... pag 72
L’uscita più interessante
Il Sito del mese.............................. pag 73
Un sito consigliato dalla nostra redazione
Botteghino..................................... pag 58
I film più visti negli ultimi giorni
News.............................................. pag 59
Angeli e Demoni, Nicolas Vaporidis e molto altro
L’Allonatore nel Pallone 2............. pag 60
Oronzo Canà 20 anni dopo
Coming Soon................................. pag 61
Ludoteca........................................ pag 74
Un gioco d Società al mese
Segnalibro...................................... pag 76
Consigli letterari
Spuntino........................................ pag 78
Come sorprendere in cucina col minimo sforzo
S.O.S. Cuoco................................. pag 79
Casa arriverà a breve nei cinema
Chef Mene dà una soluzione ai vostri problemi
culinari
Recensioni..................................... pag 62
DiAry............................................. pag 80
Gli ultimi film usciti in sala visti per voi
Telecomando................................. pag 66
Le ultime novità dal tubo catodico
Teledipendente.......................... pag 68
Grande Fratello 8
In bianco e nero............................ pag 69
La tv dei ricordi: i Puffi
FM................................................. pag 69
I programmi più belli da seguire in radio
Cosa accadeva nel mondo in questo mese
Cronache Marziane....................... pag 82
Notizie assurde ma realmente accadute
Mercatino...................................... pag 84
Curiosità, idee regalo, oggettistica varia
C’è post@ per Ary......................... pag 86
Vuoi raccontarci qualcosa, vuoi sfogarti o hai bisogno
di un buon consiglio? La nostra Ary ti dà voce
Foto del Mese................................ pag 88
Beatles inediti
Riscoperto un album di registrazioni del 1962
Nonostante siano passati quasi quarant'anni dal
loro scioglimento, i Beatles continuano a fare clamore. Ha destato grande fermento l'annuncio di
tale Jeffrey Collins, ex produttore e promoter britannico, il quale sostiene di essere in possesso di
una serie di registrazioni dei Fab Four assolutamente inedite. I nastri in questione risalgono al
1962, il periodo tedesco dei Beatles, quello in cui
erano resident all'ormai leggendario Star Club di
Amburgo. Collins ha rivelato che si tratta di quindici brani, fra cui alcune cover di Hank Williams.
E'possibile che le registrazioni verranno incluse in
un album di prossima pubblicazione.
Paura per Eminem
Problemi di salute per il rapper di Detroit
Problemi di salute per Eminem. Il rapper di Detroit è stato ricoverato d'urgenza poco dopo Natale per una serie di complicazioni legate a una forma di polmonite. Trattenuto per alcuni
giorni in un ospedale di Detroit, il trentacinquenne idolo dell'hip hop ha potuto poi continuare la sua convalescenza a casa.
Per Eminem ora un periodo di riposo e, a seguire, la ripresa
delle recording session del suo nuovo, attesissimo album. Ma la
madre del rapper non sembra ancora piuttosto allarmata. Debbie Nelson ha infatti rivelato nel suo libro, "My Son Marshall",
di essere molto preoccupata per la salute del figlio. "Il suo colesterolo", ha scritto impietosamente, "ha raggiunto livelli incredibili. E' ingrassato moltissimo e questo gli sta causando ogni tipo
di problema." Sembra dunque che il nuovo, attesissimo album
di Eminem si farà attendere ancora per un po'.
Annie Lennox licenziata
Mamma Aguilera
Annie Lennox, ex voce degli Eurythmics, è stata
scaricata senza tanti complimenti dalla sua etichetta,
la Sony BMG, perché il suo ultimo album, "Songs
Of Mass Destruction", non ha venduto abbastanza
copie. "Mi hanno
dato un bel calcio
sui denti", ha detto
Annie in una recente intervista, "Mi
hanno ignorato per
settimane. Lasciavo
messaggi e non
venivo richiamata.
Sto cercando di
capire cosa sia successo esattamente.
Trascorrerò i prossimi mesi a pensare
cosa fare di questa
improvvisa libertà".
Christina Aguilera
è diventata mamma. Sabato scorso, 12 gennaio, la
cantante americana e il marito Jordan Bratman hanno visto nascere il
loro primogenito:
Max Liron Bratman. I neogenitori hanno
comunicato
a
parenti e amici la
bellissima notizia
tramite un breve messaggio: "Il bambino è arrivato,
mamma e papà stanno bene". Inoltre, sul suo sito
ufficiale, la stessa Christina ha scritto un messaggio
per annunciare a tutti i suoi fan il grande evento.
Tantissimi auguri alla neo mamma da parte della
redazione di Andergr@und.
Addio Single Chart
La FIMI cancella ufficialmente la classifica dei singoli
Questo è l’ultimo di Andergr@und in cui troverete ancora la classifica dei singoli. Dal
prossimo mese sarà sostituita con
tutta probabilità da quella dei
pezzi più downlodati. La decisione naturalmente non viene da noi
ma direttamente dalla FIMI, la
federazione che raccoglie le industrie del disco, e che gestisce le
classifiche, e che ha deciso di adeguarsi ai tempi che passano.
Non è la morte di questo supporto, che continuerà a essere
venduto, ma la semplice presa
d'atto che nell'era di internet è
più aderente alla realtà la classifica delle canzoni scaricate via internet e cellulari. "Il supporto
fisico - spiega Enzo Mazza presi-
dente della Fimi - sarà solo uno
dei vari elementi che compongono un consumo sempre più
parcellizzato. L'utente avrà la
possibilità di acquistare il cd singolo, di scaricare brani dalle
piattaforme digitali, di vedere
concerti on demand, di godersi i
videoclip sul sito degli artisti,
della case discografiche, su youtube o su myspace". Certo è che
con la fine della classifica dei cd
singoli si annuncia la morte dell'erede del vecchio 45 giri. Su
due facciate il vinilino, come viene definito, andava con facilità
oltre il traguardo del milione di
copie vendute. Bobby Solo e la
sua Lacrima sul viso superò nel
1964 i due milioni di copie! Poi
venne l'era del cd. Il momento di
massimo splendore dei singoli su
questo supporto arrivò nel 1999
quando in Italia furono venduti 4
milioni e 962mila pezzi. Quindi il
declino, indotto da internet, che
ha portato le vendite a quota 627
mila nel 2006. Va infatti anche
considerato che su internet le
singole canzoni si acquistano a
0,99 centesimi mentre in negozio, per la stessa canzone su cd
singolo, si devono pagare alla
cassa piu' o meno 5 euro.
Grande notizie per i fan di Ligabue.
Il rocker di Correggio sarà il grande
protagonista della musica live 2008
grazie al suo nuovo tour estivo. Nell'estate 2008 il Liga tornerà sul palco
con un tour negli stadi denominato "ELLE ELLE STADI 2008" dove continuerà a festeggiare il primo "best of" della sua carriera
ventennale, dopo il trionfale tour ELLESETTE ROMA MILANO del novembre e dicembre 2007. Il tour, cui calendario verrà reso
noto il 25 gennaio, si preannuncia ricco di
novità.
Giornata campale per i pochi fortunatissimi fan dei Radiohead, accorsi
ieri al negozio di dischi Rough Trade di Londra. La band di Oxford ha
tenuto un concerto per pochi intimi
all'interno del negozio, storico luogo per i
cultori della musica. Il concerto gratuito,
annunciato la mattina stessa, ha attirato una
folla molto superiore alle 200 persone che il
negozio poteva contenere e dunque lo show è
stato spostato poco lontano, in un locale più
capiente.
La EMI, in quella che pare una ripicca per lo “sciopero” di Robbie Williams, ha deciso di mandare al macero circa 1.000.000 di copie invendute
dell’ultimo album dell’artista,
“Rudebox”. Lo rivela il “Guardian”, e la
notizia viene anche ripresa dal “New Musical
Express”. La EMI, che avrebbe subìto una
vera mazzata da “Rudebox” in quanto a mancati introiti, spedirà in Cina i dischi: i supporti verranno riciclati e diventeranno materiale
da usare per la pavimentazione delle strade e
per la pubblica illuminazione.
Nei prossimi giorni Piero Pelù darà
il via alla lavorazione del suo nuovo
album, la cui pubblicazione è prevista per aprile 2008. Per creare un
rapporto sempre più diretto con il
suo pubblico, il rocker fiorentino apre le porte del suo studio al mondo di internet. Da
lunedì 14 gennaio, attraverso una finestra
aperta sulle sue pagine personali in myspace,
Pelù metterà a disposizione dei fan riprese
esclusive 'backstage' della registrazione del
nuovo cd.
Pocker d’assi
Quattro album che infiammeranno le classifiche nei prossimi mesi
Siamo appena entrati nel 2008 e già si comincia
a fare delle previsioni su quali potrebbero essere
gli album più attesi dal mercato e dalle classifiche nei prossimi mesi. Si parte con una data
certa. Finalmente, dopo quattro anni dall’ultimo
disco “Around the Sun”, è stata annunciata ufficialmente l’uscita del nuovo album dei R.E.M.,
che si intitolerà "Accelerate" è uscirà negli Stati
Uniti il prossimo primo aprile, mentre in Europa sarà sugli scaffali dei negozi già a partire dal
31 marzo. In Italia invece dovremo aspettare
solamente fino al 28 marzo. Il seguito di
"Around the Sun", registrato tra Vancouver e
Dublino assieme a Jacknife Lee, già produttore
di U2, Bloc Party e Snow Patrol, è stato definito
dallo stesso frontman della band come "il più
veloce dei nostri dischi degli ultimi vent'anni,
affilato come un rasoio. Credo che le canzoni di
'Around The Sun' fossero ottime, ma in quell'occasione avevamo un po' perso di vista il fatto di essere una band. Ora che la cosa è stata
messo a fuoco meglio, anche la nostra lama è
più affilata."
Altro progetto in dirittura d’arrivo è quello dei
Coldplay. La notizia, non ancora confermata
dalla band, circola già da alcuni giorni su diversi
siti internet autorevoli, tanto che ormai sembra
pressochè certa: prodotto da Brian Eno, si intitolerà "Prospekt" il seguito di "X&Y" del 2005,
l'album con il quale i Coldplay hanno toccato
l'apice del successo a livello globale. Alcuni negozi online, tra i quali play.com, hanno annunciato che “Prospekt”, sarà in vendita dal prossimo 19 maggio. La
data è da prendere con una certa
cautela – anche se
in linea con i tempi previsti, cioè
“maggio o giugno”. Play.com,
per la cronaca, ha
deciso di venderlo
a 8.95 sterline,
cioè 12.26 euro!!!
Anche per i fan
degli Oasis sembrano essere gli
ultimi
mesi
d’attesa. Secondo
quanto riportato
dal sito di Mtv
infatti, il nuovo
album degli Oasis
sarebbe quasi ultimato e potrebbe vedere la luce
già nei prossimi mesi. Il seguito di "Don't Believe The Truth" è in fase di mixaggio, dopo che
le recording session - svoltesi agli storici Abbey
Road Studios di Londra - si sono concluse prima di Natale. "Dopo avere superato lo sforzo
iniziale", ha detto Noel Gallagher, "La registrazione è stata grandiosa e il risultato spettacolare".
E infine i Travis, che anticipano i tempi e sono
già a buon punto con le registarzione del nuovo
album a nemmeno un anno dall’uscita di “The
Boy with No Name”, uscito la scorsa primavera. Il gruppo intende terminare le registrazioni
entro il prossimo marzo per poter regalare una
bella vacanza al bassista Dougie Payne e a sua
moglie Kelly Macdonald, il cui primo figlio nascerà proprio in marzo. E' stato un furto, o forse il destino, o forse una svista, ad influenzare il
prossimo album dei Travis. Il cantante Fran
Healy ha riferito che è stata la sparizione del
suo vecchio e fido amplificatore della chitarra a
determinare il sound del disco: l'amplificatore,
al quale si affidava da anni, era stato da lui spedito in Gran Bretagna dagli USA ma non è mai
giunto a destinazione. Si trattava di un Marshall,
e il cantante ha deciso di sostituirlo con un Vox
AC30. Già che c'era, ha accantonato la Telecaster passando ad una Fender Jazzmaster. Risultato? "Tutto ciò ha aperto nuove strade soniche. Adesso tutto sembra nuovo ed eccitante,
provocante, meno acustico, e senza dover sacrificare le melodie", ha affermato Fran.
Nella categoria miglior artista
rock i nominati sono Bruce
Springsteen, Foo Fighters,
Fall Out Boy, Linkin Park
e Radiohead.
Nella categoria miglior artista
pop i nominati sono Britney
Spears, Rihanna, Backstreet
boys, Mika e Nelly Furtado.
Bruce Springsteen è finalmente tornato ad allietare i
suoi fan con un album
rock. Erano cinque anni
che i fan aspettavano questo momento. Non che il
boss abbia passato tutto
questo tempo a rigirarsi i
pollici, nel frattempo sono
usciti due album, un po’
sperimentali a dire il vero,
uno tutto acustico e l’altro
piuttosto folk, oltre a diversi live. Solamente era da
The Rising del 2002 che il
boss non si faceva ascoltare in tutta la sua essenza
rock in un album affaincato dei vecchi compagni di lettori più giovani. Il loro sound comunque in queviaggio della E Street Band. E il risultato è un disco sto loro secondo album si è evoluto parecchio, e
non abbiamo il solito disco punk rock con tanta
Magic, bello, coinvolgente ed energico.
quantità e poca essenza. In Infinity of High ci sono
I Foo fighters di Dave Grohl tornano quest’anno degli spunti parecchio interessanti, tanto che
con un nuovo album “Echos , Silance, Patience, quest’anno hanno fatto incetta di premi un po’ in
Grace” che in reltà ricalca molto l’impronta degli tutto il mondo.
ultimi precedenti lavori del gruppo. Niente di particolarmente innovativo, la solita cara vecchia ricetta Dei Radiohead si parlato tantissimo, forse fin tropvincente comprendente suoni acustici e una spruz- po, ma quasi esclusivamente dei risvolti economici
zata di grunge che tanto piace alla gente. E il risulta- delle loro scelte. L’album in sè è passato un po’ in
to, anche se forse manca un po’ di originalità, è co- secondo piano. Un vero peccato.
munque sempre di altissimo livello qualitativo.
E il 2007 ha visto anche il ritorno dei Linkin Park.
I Fall Out Boy sono un gruppo forese conosciuto e Un po’ cambiati, cresciuti, più melodici. Forse molti
apprezzato prevalentemente dai fan saranno rimasti un po’ delusi da questa svolta,
ma il loro è un gran bel disco!
Bruce Springsteen
Foo Fighters
Fall Out Boy
Radiohead
Linkin Park
BRUCE SPRINGSTEEN
Che dire, il boss è il boss, e anche in
questo nostro sondaggio batte nettamente i pur valorosissimi concorrenti
accaparrandosi la bellezza del 66,7% delle
preferenze dei nostri lettori. Medaglia di bronzo va ai
Radiohead, nonostante tanti discorsi il pubblico dimostra
comunque di aver fatto caso soprattutto all’aspetto musicale del disco. Li ha votati il 16,7% del campione. Sul gradino
più basso del podio a parimerito Foo Fighters e Fall Out
boy, con rispettivamente l’8.3% dei voti. Chiudono la clasifica i poveri Linkin Park. Strano. Che il pubblico non abbia
gradito la loro svolta melodica?
Britney Spears, dopo mesi
di voci, pettegolezzi e foto
rubate è tornata finalmente
a far parlare di sè per il suo
nuovo album Blackout
arrivato nei negozi lo scorso autunno. Accolto stranamente molto bene dalla
critica, ma un po’ freddamente dal pubblico, almeno da noi qui in Italia, non
è servito ad allontanare
l’attenzione dalle sue disavventure sentimentali e personali, e ancora oggi è sulle
prime pagine di tutti i tabloid causa i suoi presunti
loro primo album dopo la reunion tentavano una
disturbi psicologici: povera Brit!
strada un po’ più rock, col loro ultimo lavoro UnRihanna è sicuramente una delle rivelazioni di breackable, rimasti solo in quattro, ritornano prepoquest’anno. Non che prima fosse un’emerita scono- tentemente verso il sound delle origini. E forse non
sciuta, ma col suo tormentone Ombrella è balzata in è un male...
cima alle classifiche di tutto l mondo ottenendo la
sua definitiva consacrazione a star di altissimo livel- Mika è il fenomeno dell’ultimo anno. L’artista venuto fuori dal nulla solo grazie a MySpace e alla sua
lo.
forza di volontà. Prima nessuno lo voleva, adesso le
I Backstreet Boys non hanno certo bisogno di pre- case discografiche si accapigliano per lui. Il suop
sentazioni: sono stati sicuramente la boyband più Grace Kelly è sicuramente uno dei pezzi che ricoramata degli ultimi 15 anni, e dopo aver visto la reu- deremo di questo 2007.
nion dei loro padri spirituali, i Take That produrre
ottimi risultati, hanno deciso di tornare anche loro E infine la bellissima Nelly Furtado. Cambio
sulle scene per infiammare il cuore delle fan. Se col d’immagine e da popstar carina eacqua e sapone si
trasforma in una vera e propria bomba sexy.
Britney Spears
Rihanna
Backstreet Boys
Mika
Nelly Furtado
MIKA
Secondo noi non poteva essere altrimenti ed effettivamente anche i nostri
lettori la pensano come noi: è Mika
con il 65% delle preferenze l’artista pop
d e l 2007. Del resto pezzi come Grace Kelly, Love Today
e Relax, Take it Easy ci hanno accompagnato in maniera
costante per tutto l’anno. Al secondo posto la super sexy
Nelly Furtado si guadagna il 15% delle preferenze dei lettori. Sul gradino più basso del podio la povera e chiaccherata
Britney Spears, con solo il 10% dei voti. Checché ne dica la
critica sono lontani i tempi di Baby One More Time! Chiudono a parimerito Rihanna e BBS con uno scarso 5%
il loro ultimo tour ne è la più
grande dimostrazione.
Tiziano Ferro
Subsonica
Max Pezzali
Irene Grandi
Negramaro
Nella categoria Miglior Artista Italiano i nominati
sono i Tiziano Ferro, Subsonica, Max Pezzali, Irene
Grandi e Negramaro.
Tiziano Ferro è una vera e propria macchina programmata per vendere dischi. Il suo ultimo lavoro
Nessuno è Solo, nonostante sia uscito ormai da
quasi un anno continua a rimanere ai primi posti
delle classifiche di vendita e i singoli da esso estratti
rimangono per settimane in cima all’elenco dei pezzi più trasmessi dalle radio.
I Subsonica sono recentemente tornati alla ribalta
con il loro album L’Eclissi, dopo un po’ di assenza
dalle scene musicali. I fan attendevano con grande
ansia il loro ritorno e l’affetto con cui hanno seguito
Max Pezzali è stato, rimane e
sarà uno degli artisto in assoluto più amati dal pubblico.
E’ plurigenerazionale, nel
senso che piace ai ragazzi di
adesso con la stessa passione con cui lo ascoltavano i
ragazzi quindici anni fa, e
che sono rimasti ancora
legatissimi a lui e alla sua
musica, tanto che i suoi
tour sono sempre dei veri e
propri bagni di folla. Il suo
ultimo lavoro Time Out
rimane uno dei dischi più
venduti del 2007.
Irene Grandi, non so perchè,
ha sempre l’aspetto da giovane promessa della musica, forse per la sua immagine, sempre così fresca e al passo coi tempi. Sta di
fatto che ragazzina non lo è più, tanto che
quest’anno è arrivata addirittura a pubblicare il primo best of della sua carriera, alla faccia della giovane promessa! Il primo singolo estratto da questa
raccolta, Bruci la Città, è uno dei pezzi più trasmessi
dalle radio quest’anno; ancora capita di sentirlo,
nonostante siano passati ormai diversi mesi dalla
sua uscita e ci sia già fuori un singolo nuovo!
E i Negramaro a detta di molti sono uno dei gruppi
di maggior talento che abbiamo al momento in Italia. I testi delle loro canzoni sono vere e proprie
poesie, la loro musica un piacere assoluto per chi le
ascolta.
IRENE GRANDI
Vince il nostro Award come miglior
artista italiano dell’anno la bravissima
Irene Grandi. Il suo Bruci la Città ha imperversato tutta l’estate ed è stata la colonna sonora del
2007 appena passato. Si aggiudica il 38,5% dei voti. Al secondo posto si piazzano i Negramaro, che seguono a breve
distanza con un onesto 30,8% delle preferenze dei nostri
lettori. Medaglia di bronzo per Tiziano Ferro che si mette
da parte il 15,4% dei voti che ci sono pervenuti. Chiudono
la classifica a parimerito Subsonica e Max Pezzali che si
spartiscono i voti rimasti, il 7,7% a testa.
musica però è musica di altissima qualità, non adatta al
grande pubblico, e molto
spesso le radio nemmeno
mandano i suoi pezzi. Succede però più spesso che si
parli di lei a causa del suo
strano carattere, dei suoi
comportamenti e della sua
vita privata. Peccato, un
occasione sprecata.
The Fray
Amy Winehouse
Mika
Tokio Hotel
Paolo Nutini
Di Mika ne abbiamo già
parlato, è il tipico ragazzo
MySpace, che da emerito
sconosciuto, grazie alla rete
e al passaparola è diventato
in pochi mesi una star molto
quotata anche a livello internazionale. Ogni suo singolo si
trasforma in una hit di enor-
me successo.
Nella categoria artista rivelazione dell’anno i nominati sono i The Fray, Amy Winehouse, Mika, i To- I Tokio Hotel sono il fenomeno di quest’anno.
Hanno solo 18 anni a testa, ma suonano da quando
kio Hotel e Paolo Nutini.
ne hanno 12. Nel loro paese, in Germania, sono già
Per quanto riguarda i The Fray la storia è sempre la delle star da qualche anno, cioè da quando erano
stessa. Ovvero un vero proprio fenomeno mediati- poco più che dei ragazzini. Ora il fenomeno TH è
co in patria, ma che deve aspettare mesi se non ad- esploso in maniera fragorosa in tutta Europa. E non
dirittura anni prima che la propria musica giunga solo per la loro musica sono diventati gli idoli delle
alle orecchia di nuovi potenziali fan oltre i confini. ragazzini, ma anche per la loro particolare immagiCosì succede che un album del 2005 arrivi da noi ne, che li fa assomigliare in maniera impressionante
nel 2007 e spopoli in tutte le radio. How to Save a a dei fumetti manga.
Life e Over My Head sono stati dei veri e propri
Paolo Nutini è un grande talento. Giovane scozzese
tormentoni.
di origini italiane ha conquistato l’Europa con le sue
Amy Winehouse: genio e sregolatezza. Sicuramente belle ballate blues rock e con la sua voce intensa e
è un’artista di classe con un enorme talento. La sua graffiante.
MIKA
Prima è unica doppietta quella realizzata
da Mike, che dopo l’award come miglior
artista pop si aggiudica ora, e a pieno diritto, anche quello come Artista Rivelazione del
2007,
aggiudicandosi le preferenze del 58,3% del nostro campione di lettori. Segue al secondo posto della classifica Paolo
Nutini con il 33,3% dei voti dei nostri lettori. Un ottimo e
meritatissimo secondo posto per lui, che sicuramente non
poteva competere coi grandi numeri di Mika. Sul gradino
più basso del podio si piazzano i The Fray con l’8,3% dei
voti. Parimerito all’ultimo posto Winehouse e Tokio Hotel.
Nella categoria miglior artista
rock i nominati sono Bruce
Springsteen con “Magic”,
Ben Harper con “Lifeline”,
i Radiohead con “In Rainbows”, i Travis con “The
Boy with No Name” e Britney Spears con Blackout”.
Bruce Springsteen - Magic
Ben Harper - Lifeline
Travis - The Boy with No
Name
Radiohead - In Rainbows
Britney Spears - Blackout
Quello di Bruce Springsteen è stato sicuramente un
atteso ritorno. Infatti, benchè negli ultimi anni i suoi
fan abbiano avuto diversi
suoi progetti da ascoltare
tra album sperimentali e
diversi live, era ormai da
cinque anni che il boss
mancava dalle scene con la
sua E Street band, ovvero
con un album specificatamente rock. Il loro ultimo album insieme infatti
risale al 2002, anno di uscita di “The Rising”, poten- pio. Ingiustamente da noi non hanno lo stesso sucte e intenso, ispirato ai fatti dell’11 settembre 2001. cesso. Il loro ultimo album “The Boy with No Name” è bello, completo e coinvolgente.
Ben Harper, cantautore di gran classe e di infinito
talento, come il boss decide di tornare alle origini e Sull’ultimo album dei Radiohead si è già detto e
chiama attorno a sè i vecchi compagni di strada de- scritto tutto. “In Rainbows”, chiacchere a parte sul
gli Innocent Criminals. Il risultato è un album, futuro della discografia ecc. ecc. è sicuramente un
“Lifeline”, estremamente completo, emozionante, album eccezionale. Del resto stiamo pur sempre
parlando dei Radiohead...
ben scritto e altrettanto ben suonato. Imperdibile.
Anche i Travis hanno sempre quell’aura di giovane
band di grande talento li li per esplodere. In realtà
sono musicisti parecchio navigati con diversi album,
anche molto interessanti alle spalle. A dire il vero
questo succede in Italia, perchè in Inghilterra hanno
comunque un pubblico più am-
E poi Britney. Ormai sappiamo tutto sulla sua vita
privata. Con “Blackout” intendeva spostare
l’attenzione sul suo lavoro. Non c’è riuscita. Nonostante l’album si a stato ben accolto dalla critica,
pettegolezzi sulla sua instabile condizione psicologica continuano.
BRUCE SPRINGSTEEN
MAGIC
L’album straniero che vi è piaciuto di
più quest’anno è “Magic” di Bruce
Springsteen, che si aggiudica il nostro award
con il 41,2% dei voti. Al secondo posto i Radiohead che
con il loro “In Rainbows” si accaparrano il 29,4% dei voti
dei nostri lettori. Medaglia di bronzo per la reginetta del
pop Britney Spears che con “Blackout” ha attirato a sè il
17,6% dei voti. Una vittoria per lei comunque trovarsi alle
spalle di mostri sacri di quel calibro. In coda il povero Ben
Harper e i Travis, con solo il 5,9% dei voti. Peccato.
Subsonica - L’Eclissi
Max Pezzali - Time Out
B.Antonacci - Vicky Love
Tiromancino - L’Alba di
Domani
Negramaro - La Finestra
Elisa - Sountrack ’96 - ‘06
Nella categoria miglior album italiano i nominati
sono Subsonica con “L’Eclissi”, Max Pezzali con
“Time Out”, Biagio Antonacci con “Vicky Love”,
Tiromancino con “L’Alba di domani”, i Negramaro
con “La Finestra” e Elisa Con “Soundtrack ‘96 ‘06”.
Quello dei Subsonica è sicuramente tra i dischi italiani usciti recentemente quello più atteso dai fan e
dalla stampa specializzata. Del resto il marchio Subsonica ormai è una garanzia pesante. Il tour di presentazione del disco è andato sold out nonostante il
disco non fosse ancora uscito. Questa sì che è fiducia...
mente a tutti, giovani, ex ragazzi, fan o semplicemente
simpatizzanti. E’ proprio
quello che ci si aspetta da
lui: un disco bello, orecchiabile e coerente. Adatto
ad ogni occasione.
Anche questo è un anno
d’oro per Biagio Antonacci.
Del resto ogni anno sembra
essere il suo anno d’oro, lui
è sempre sulla cresta
dell’onda e soprattutto nel
cuore dei suoi numerosi
fan. Un disco fortissimo
che ha venduto più che
bene e un tour trionfale che
lo ha portato in giro per
tutta Italia in un costante
bagno di folla. Se non è un
anno positivo questo?
Un album maturo quello dei Tiromancino, che accompagna l’opera prima cinematografica del frontman Zampaglione. Un disco che spazia tra i generi
musicali più svariati per immergere l’ascoltatore in
un caleidoscopio di emozioni e musica. Non solo le
solite ballate dunque, ma diverse sorprese.
L’album dei Negramaro è uno dei più venduti, apprezzati e suonati del 2007. I singoli estratti sono già
dei veri e propri classici. Che altro aggiungere?
E infine Elisa, inserita in corsa tra le nomination a
furor di popolo, sebbene il suo disco sia uscito nel
2006. In ogni caso è stata una delle assolute protaTime Out di Max Pezzali è un album adatto vera- goniste del 2007!
NEGRAMARO
LA FINESTRA
Non è stato semplicemente il risultato di
un sondaggio, ma un vero e proprio plebiscito quello che ha assegnato ai Negramaro e al loro “La
Finestra” lo scettro di miglior album italiano del 2007, con
l’82,8% delle preferenze dei nostri lettori. Segue Soundtrack
di Elisa con il 9,2% dei voti. Al terzo posto si piazzano
Subsonica con il 3,4 % dei voti e subito dopo Vicky Love di
Biagio Antonacci con il 2,3% dei voti pervenutici. Chiudono la nostra piccola classifica a parimerito Time Out di Max
Pezzali e L’Alba di Domani dei Tiromancino con l’1,1%.
Nella categoria miglior film i
nominati sono Ratatouille,
Notte prima degli Esami Oggi, I Pirati dei Caraibi - Ai
Confini del Mondo, I Simpson - il film e Shrek Terzo.
Ratatouille
Notte Prima degli
Esami Oggi
I Pirati dei Caribi
Ratatouille è sicuramente
uno dei film rivelazione
dello scorso anno. Uscito
forse anche un po’ in sordina e in un periodo
Ai Confini del Mondo
dell’anno che forse non è
proprio quello usuale che
di solito viene riservato ai
cartoni animali (bisogna
dire per onor di cronaca
che lo stesso vale anche per
gli altri due cartoni in gara:
Shrek infatti è uscito alla
fine di agosto e i Simpson a metà settembre), è diventato in pochi giorni un vero e proprio fenomeno gredienti perfetti per uno dei fenomeni cinematopopolare apprezzato, come sempre più spesso acca- grafici più seguiti degli ultimi anni.
de negli ultimi anni non solo dai bambini ma anche I Simpson son la famiglia cartoon più amata della
dai più grandi.
tv. Ci sono voluti 20 anni e 18 serie per il piccolo
Notte prima degli Esami Oggi è il newquel di Notte schermo prima di arrivare al tanto atteso lungomeprima degli Esami di qualche anno fa. Il primo era traggio. E il pubblico ha risposto in maniera granambientato negli anni ‘80, nel nuovo capitolo ai diosa all’invito di Homer & co., questa volta impegiorni nostri. Forse è proprio per questo motivo che gnati nel salvataggio della loro Springfield.
I Simpson - il film
Shrek Terzo
è riuscito ad attirare ancora più pubblico del prede- Shrek è sicuramente uno dei personaggi cinematocessore.
grafici più amati in assoluto. Brutto, scostante, irriCon “Ai confini del mondo” si chiude la fortunata verente, maleducato, volgare eppure così irresistibiltrilogia Disney de “I Prati dei Caraibi”. Azione, su- mente divertente. Questa volta, insieme ai suoi insespance e un pizzico di sano umorismo sono gli in- parabili amici, è impegnato nel garantire una degna
successione al trono al regno di molto lontano.
I SIMPSON - IL FILM
Com’era prevedibile la famiglia più amata dal pubblico televisivo ha vinto anche
la battaglia al botteghino, e si aggiudicata
il nostro Andergr@und Award con il 31,6%
d e i voi dei nostri lettori. Ma la vittoria non è stata così netta
come forse ci si poteva aspettare. Subito dietro di loro infatti
sgomita il cuoco topino di Ratatouille, che guadagna il 26,3%
delle preferenze dei votanti. Sul gradino più basso del podio il
pirata Jack Sparrow e i suoi pirati dei Caraibi, che con l’ultimo
capitolo della trilogia “Ai Confini del Mondo”, attira il 21,1%
dei voti. I due restanti nominati si spartiscono i rimanenti voti,
ovvero il 10,5% a testa del totale.
Zelig
Ciao Darwin
House M.D.
Striscia la Notizia
L’Isola dei Famosi
dall’ultima messa in onda.
Format e presentatori sono
sempre gli stessi, ma è
l’atmosfera che non è più
quella bella ruspante di un
tempo. Comunque rimane
uno dei varietà più amati
degli ultimi anni, nonchè
uno tra i format italiani più
esportati all’estero.
Dott. House è sicuramente
il telefilm più amato oggi in
Italia. Partito su Italia Uno,
negli anni ha visto sempre
crescere il suo pubblico
fino alla meritata promozione di quest’autunno sulla
rete ammiraglia Mediaset.
Ogni settimana una media di
quasi sette milioni di spettatori si collega per seguire gli appassionanti casi del
Nella categoria miglior programma TV i nominati dottore più scorbutico e fuori dagli schemi della
sono Zelig, Ciao Darwin, House M.D., Striscia la storia della televisione.
Notizia e L’Isoal dei Famosi.
Striscia la Notizia è un classico della TV italiana,
Zelig è tornato dopo un annetto di pausa per ripen- nato dalla geniale mente di Antonio Ricci ormai 20
sarsi e tornare più in forma che mai. Abbandonato anni fa. Negli anni la formula vincente è rimasta
il tendone del circo per una location ben più presti- più o meno invariata, ovvero unire a comici e cabagiosa, il Teatro degli Arcimboldi di Milano, il labo- rettesti servizi di attualità e di denuncia oltre che
ratorio di cabaret partito dagli scantinati di viale parodie satiriche.
Monza si rifà il trucco e torna con una nuova squadra di comici, in cui, ai soliti veterani, si aggiunge Infine l’Isola dei Famosi, l’unico reality in
qualche new entry importante, e il divertimento è nomination, e uno dei pochi che si sono salvati alla
crisi che ha investito negli ultimi mesi quel genere di
sempre lo stesso.
programmi. La formula semplice e collaudata contiE grande ritorno anche quello di Ciao Darwin che si nua ad ogni edizione ad appassionare milioni di teleconcede una nuova serie a distanza di cinque anni spettatori.
HOUSE M.D.
Il dottore cinico e lunatico si aggiudica
il nostro premio come Miglior Programma televisivo del 2007. In realtà
c’erano pochi dubbi a riguardo. House ha
staccato i
diretti concorrenti con una percentuale di voti del 69,2%.
Al secondo posto, ben distaccato, si piazza la creazione di
Gino e Michele Zelig, che piace ai nostri lettori, ma si
ferma ad un comunque dignitoso 23,1%. Con grande
distacco dai concorrenti sul gradino più basso del podio
Ciao Darwin, col 7,7% dei voti. Chiudono la classifica a
parimerito L’Isola dei Famosi di Simona Ventura e la corazzata Striscia la Notizia di Antonio Ricci.
Il 18 gennaio è uscito "Safari" il nuovo disco di Jovanotti. L’attesissima release è stata anticipata dal singolo "Fango", in rotazione radiofonica già dallo scorso 7 dicembre. Questo brano è molto importante nell’economia del disco in quanto ha segnato una prestigiosa collaborazione: ovvero quella tra il cantante toscano e il talentuosissimo cantautore statunitense Ben Harper che si ho occupato di suonare le chitarre nel pezzo, e il risultato è a
dir poco straordinario, sia per gli arrangiamenti che per la canzone stessa che è molto
bella. I due artisti erano legati da tempo da una profonda amicizia. “'Fango' è una sensazione in musica e parole, un brivido semplice e diretto al cuore di questo nostro tempo
che condividiamo, che ci sfida e che sfidiamo, che ci attraversa e attraversiamo.
E' un pezzo semplice come solo Lorenzo riesce a fare ma complesso nel suo
incastro di sonorità e di fraseggio musicale. Un pezzo "in diretta" registrato
in un solo take in uno studio americano, il "take" giusto, quello in cui i musicisti diventano strumenti al servizio della canzone che si fonde in un
solo colpo, in un solo battito emotivo, in un brivido unico e compatto
che lascia senza fiato prima di tutto chi lo ha messo a segno e poi tutti
gli altri. 'Fango' è reso sublime dall'arpeggio del più grande degli arpeggiatori che fa di cognome proprio Harper, Ben Harper,
"l'arpeggiatore", che ha regalato il suo segno in nome della musica e
di quello che la musica riesce a portare alla luce. 'Fango' si chiude
con un lungo assolo di Ben alla sua chitarra, una vera magia.” Il
video di "Fango" è stato girato in una località segreta in Sudamerica.
Altra collaborazione importante è quella con Giuliano dei Negramaro, che invece è ospite del brano Safari (Ricordiamo che a sua
volta Lorenzo aveva duettato in un pezzo dell’ultimo album dei Negarmaro “La Finestra”). "Secondo me è un autore pazzesco, con il dono
della melodia, della composizione, scrive dieci canzoni al giorno, è incredibile, è in
un grande momento. Mi piacciono i Negramaro perché sono un gruppo di persone
che lavorano con grandissima passione e attenzione, senza pensarsi piccoli. Cioè si
sentono infinitamente piccoli in senso cosmico ma non hanno paura di piacere, di
lasciare un segno nel loro tempo, di essere una
grande rock band. E ce n'è bisogno in Italia, c'è
bisogno di un grande gruppo rock mainstream in
cima alle classifiche, con i palasport pieni che cantano le loro canzoni. Senza rinunciare alla ricerca della qualità, l'amore del suono, senza fare dischi con
le spallettine strette. Vanno controtendenza in quest'aria lamentosa che abbiamo in questo paese. Sono ragazzi che vengono dalla realtà della provincia
del Salento, sono ragazzi normali, quelli che rappresentano il meglio di questo paese, quelli che inseguono un sogno senza aspettarsi la pappa pronta.
Nella musica forse questo è ancora possibile, che
un ragazzino con un sogno alla fine sfondi. Forse
non è possibile in altri campi. A loro è successo. E
quindi è un bel racconto il loro. Avere Giuliano nel
disco per me è un onore".
"Safari" arriva a tre anni di distanza dall'ultimo lavoro di Lorenzo Cherubini - "Buon Sangue" - grazie al quale il cantante ha conquistato ben cinque
dischi di platino e ha portato l'artista in tour in numerose città italiane e nei festival più importanti
d'Europa.
Il nuovo album è stato registrato in diverse località
del pianeta, tra Cortona, Milano, Los Angeles, Rio e
Hannover. Un album decisamente maturo, ricco di
contenuti e di sentimenti, profondo e intenso. Sembrano passati secoli da quando quel ragazzino vestito in maniera strana, cappellino da baseball in testa,
aveva letteralmente investito il mercato discografico
con pezzi tipo “Sei come la mia moto”, “Gimme
Five” o “E qui la Festa?”. In realtà sono passati
quasi 20 anni da quando Claudio Cecchetto lo scoprì e lo lanciò come una bomba sul mercato. Da
quel momento in poi la strada è stata tutta in discesa e nel corso di tutta la sua carriera non ha mai
subito cali di popolarità o periodi di crisi. Certo, la
sua immagine negli anni è mutata parecchio (per
fortuna), passando dalla fase idolo dei teenager a
quella di quasi guida spirituale. Il percorso è stato
lento e molto interessante: i primi timidi segnali di
un cambiamento di genere si hanno già in “Giovani
Jovanotti” che contiene pezzi come “Ciao Mamma” e “Gente della Notte”. A breve distanza uscirà
anche “Una Tribù che Balla”. Ancora pochi mesi
dopo sarà la volta di “Lorenzo 1992”: poco alla
volta lo pseudonimo Jovanotti inizierà a passare in
secondo piano per lasciare il posto al vero nome
dell’artista. Appartengono a questo album Sono un
ragazzo fortunato e Non m'annoio.
Dopo due anni di stop, trascorsi anche curando la
creazione di Soleluna, una nuova etichetta discografica, nel 1994 esce “Lorenzo 1994” e diventa crescente lo spazio dedicato a tematiche sociali e a
brani più melodici e romantici: è il caso del classico
ormai “Serenata Rap”, il pezzo d’amore più programmato di quell’anno.
Un anno dopo esce la prima raccolta della sua carriera, che mette insieme i
successi raccolti in quegli anni, a cui si aggiungono due inediti, “Marco Polo”
e soprattutto “L’Ombelico Del Mondo”, uno dei pezzi più conosciuti e suonati di Lorenzo, anche a livello internazionale, che lo eseguì dal vivo anche la
cerimonia di premiazione degli MTV Europe Music awards. Nel 1997 è la
volte de “L’Albero”, anticipato dal singolo Bella. La trasformazione può
definirsi definitivamente completata. Tappa successiva nella carriera di Lorenzo Jovanotti sarà “Per Te”, del 1999, una dolce ninna nanna dedicata alla
piccola Teresa, la figlia avuta dalla sua compagna Francesca, che anticipa
l’uscita del nuovo album Capo Horn.
L’impegno nel sociale è un elemento sempre più centrale nella musica e nella
vita di Lorenzo: nel 2000 insieme a Piero Pelù e Ligabue interpreta “Il Mio
Nome è Mai Più”, i cui ricavati vanno a favore di Emergency. Dopo l’album
“Il Quinto Mondo” lanciato in maniera provocatoria, attraverso un’ interminabile sequela di comparsate televisive in cui presenta il singolo “Salvami”,
Jovanotti torna alla ribalta nel 2005 con l’album “Buon Sangue”, dedicato
all’amico, scomparso da poco, Tiziano Terzani; a precederne l’uscita è il singolo “Tanto” che imperversa in radio per tutta l’estate. Quello che viene
dopo è cronaca di questi giorni, e un’ennesima evoluzione nel suo modo di
comporre, come lui stesso ha analizzato sulle pagine del mensile XL: “È
cambiata molto la mia maniera di scrivere canzoni negli ultimi cinque anni,
dopo Buon sangue. Ora cerco più un aspetto prettamente emotivo nelle cose, più che l'aspetto razionale, che ha avuto un ruolo forte nella fine degli
anni Novanta, quando cercavo di dire assolutamente qualcosa con una canzone, perché la canzone doveva avere il ruolo di informare. Ora invece voglio che la canzone sappia emozionare, perché l'emozione è un'informazione
importante che puoi dare. Più la discografia va in crisi in senso industriale
più la canzone come mezzo diventa importante".
E ancora: “Se mi dai un tema ancora oggi riesco a scrivere una canzone, un rap. Ogni disco che faccio lo inizio sempre con l'idea di fare un rap, inizio tutte le canzoni come fossero un rap. Entro in studio e dico:
"Questo sarà il mio ritorno al rap, all'hip hop". Poi grazie al cielo i dischi, soprattutto se sono forti, si fanno
da soli. Hanno una loro volontà che definisce te, non
sei tu che definisci i dischi. E così vedo che le canzoni
che mi emozionano di più, che piacciono di più alle
persone intorno, che ho voglia di risentire, sono altre.
E allora capisco che devo abbandonare le mie sicurezze, che vengono sempre dal rap e dal funk, e abbracciare il songwriting puro, la scrittura di canzoni al di là dei
recinti dei generi. I generi mi sono utili, ci sono cresciuto, la mia è sempre una scrittura rap, mi ritrovo con
strofe irregolari, senza modulazioni. Per me è un progresso mettere da parte l'elemento informativo più...
combat, e arrivare a una scrittura più emotiva della canzone. Che forse oggi è altrettanto combat. Per me è un
cavallo di Troia per entrare nella comunicazione di
massa. In maniera liberatoria, perché per me è importante che nei miei dischi ci sia un senso di libertà, di
passione, di amore per la vita. Che è quello che mi piace che rimanga di un mio disco. Il più bel complimento
che possano farmi è dire: "Oh, quando ascolto una tua
canzone mi viene voglia di uscire e di affrontare la
giornata". Per me è il complimento più grande”.
Per quanto riguarda il tour ha affermato Lorenzo di
non avere ancora le idee chiarissime: sicuramente ci
sarà, probabilmente in primavera, ma niente di più per
il momento ci è ancora dato sapere.
Un paio d’anni fa hanno raggiunto l’apice del successo anche
qui da noi in Italia grazie soprattutto ai singoli “Shut up” e
“Welcome to my life”. I loro video erano tra i più trasmessi
dalle emittenti musicali e i teenager stravedevano per loro.
Dopo un periodo di silenzio durato diversi mesi i canadesi
Simple Plan tornano finalmente con un nuovo album che
porta il loro stesso nome: “Simple Plan” uscirà nei negozi il
prossimo 5 febbraio, anticipato dal singolo 'When I'm Gone',
nel cui video, già in rotazione da qualche settimana, una ragazza gira la città mentre è perseguitata dai membri della band
che si manifestano nelle forme più varie e disparate (come
maxi-cartelloni pubblicitari, dalle copertine dei giornali, come
posteggiatori...). Da segnalare con particolare attenzione il
cameo nel video dell'ormai leggendario blogger/cacciatore di
gossip Perez Hilton.
Dopo il tour di supporto al precedente 'Still Not Getting
Any...', nel marzo 2006 la band si è presa una pausa e ha iniziato a lavorare al nuovo materiale. A luglio 2007 i 5 di Montreal sono andati in studio per iniziare a registrare quello che
poi diventerà 'Simple Plan'. Questo lavoro in realtà è il terzo
della loro carriera: il primo album di Pierre Bouvier (voce),
Chuck Comeau (batteria), David Desrosiers (basso), Sebastien
Lefebvre e Jeff Stinco (chitarre) infatti, dal titolo “No Pads,
No Helmets, Just Balls”, risale al 2002, ed era passato un po’
in sordina da noi in Italia, anche se in giro per il mondo ha
venduto in totale un paio di milioni di dischi, e ha contribuito
al lancio definitivo della band. Subito dopo l’uscita dell’album
il gruppo è stato in tour per mesi e mesi, ha diviso il palcoscenico con chiunque, dai Rancid agli Aerosmith; ha partecipato
al Vans Warped Tour per tre anni consecutivi (di cui due da
headliner), e ha ricevuto quattro nomination agli MTV Video
Music Awards: non male per cinque ragazzini che erano soliti
partire in tour con le station wagon dei loro genitori. Un album naturalmente un po’ più grezzo di 'Still Not Getting
Any...', caratterizzato essenzialmente da ritmi serrati e
ritornelli orecchiabili. I temi trattati nei testi, invece,
sono rimasti più o meno gli stessi rispetto al secondo album, ovvero le paure, le frustrazioni e i sentimenti di ragazzi alle prese con i problemi
dell’adolescenza. Probabilmente è anche per gli argomenti che affrontano e per il modo semplice e chiaro di esprimerli che la loro musica ha fatto breccia
nel cuore di centinaia di migliaia di fan in tutto il
mondo.
Portato a termine il tour promozionale del loro primo album, Comeau e Bouvier hanno trascorso i tre
mesi successivi rinchiusi a Vancouver a scrivere canzoni per il nuovo album, scartando più idee di quante gliene venivano in mente. "All'inizio non riuscivamo a mettere insieme qualcosa che ci piacesse, così
continuammo a scrivere e scrivere senza mollare
mai. Dopo mesi trascorsi a spingerci a vicenda, arrivarono anche i pezzi giusti," spiega Bouvier. 'Perfect
World' fu una delle prime canzoni buone che scrivemmo e da quel momento le altre iniziarono a
sgorgare come una cascata." Quando giunse il momento di registrarle, la band riesce ad assicurarsi la
collaborazione di uno dei più importanti produttori
di dischi rock in circolazione, ovvero quel Bob
Rock, che ha firmato alcuni dei dischi più famosi dei
Metallica, dei Motley Crue e dei Bon Jovi. L'idea
dietro “Still Not Getting Any...” era semplice, la
band non si sarebbe limitata al punk, che paradossalmente di questi tempi sembra avere più regole di
quanto uno riesca a ricordare. "Credo che nel primo
disco volevamo semplicemente comporre un puro
album pop-punk, mentre per questo non ce ne fregava niente - volevamo semplicemente scrivere belle
canzoni," spiega Comeau. L’album infatti contiene
diverse sorprese, che siano i delicati ma allo stesso
tempo potenti interludi in "Shut Up", il minimalista
ma allo stesso tempo intricato drum loop in "Perfect
World", la bellissima sezione d'archi e il testo toccante di "Untitled", o l'epico arrangiamento d'archi
in "One". "Thank You" ricorda i gruppi di punk
melodico dei primi anni '90.
Bouvier ha un'analogia perfetta per l'approccio della band:
"Come artista, perché limitarti a fare solo alcune cose?" si chiede
ad alta voce. "Se fossi un pittore, vorresti usare solo sette o otto
colori o mischiarli insieme per ottenere il più bel dipinto possibile?" E dalla storia personale che si racconta dietro "Welcome To
My Life" all'esilarante folle assolo di "Promise", la loro tavolozza
illustra al meglio l'attitudine della band nei confronti della composizione. "Il disco è un po' diverso dal primo, ma siamo sempre noi," ci tiene a precisare Lefebvre. Comunque, sebbene i
Simple Plan siano aperti a fare esperimenti con la formula che li
ha resi famosi, la loro più grande preoccupazione è di non deludere i loro fan, perché questo album è per loro. "Il rapporto con
i nostri fan è la cosa più importante che abbiamo," spiega Desrosiers. "Alla fine saranno loro che faranno di quest'album un
successo o un fallimento, non qualche critico musicale che ha già deciso chi e cosa siamo," aggiunge
Stinco. "Senza loro, starei probabilmente facendo
un lavoro da impiegato che odio."
Insomma, quali saranno le novità del terzo album
per ora non ci è ancora dato saperlo, ascoltando il
singolo si può prevedere comunque un album in
linea con la seconda release della band. Non ci resta che aspettare per farci un’idea.
Ottava Puntata
Intervista e traduzione: Chef Mene
Testi: Bugs!
Questo mese abbiamo il piacere di scambiare quattro
chiacchere niente meno che con Joseph Swidenbank!
Come? Chi è costui? Il nome non vi dice niente? A
essere sinceri nemmeno noi lo conoscevamo fino a
qualche mese fa, però si dà il caso che oltre manica il
ragazzo abbia avuto diverse esperienze importanti in
ambito musicale, e che anzi, la sua carriera sembra proprio avviarsi in questi mesi verso risvolti molto interessanti. E noi, grazie alle grandiosa potenza di MySpace
abbiamo avuto la preziosissima possibilità di conoscere
lui e la sua bellissima musica. Ma ora, procedendo con
ordine, impariamo a conoscere Joseph ed entrare nel
suo mondo.
Joseph Swidenbank ha nutrito fin da giovanissimo una
grande passione per la musica, sia per quanto riguarda
il lato compositivo che quello più strettamente pratico.
Nonostante questo è sempre stato un ragazzo coi piedi
per terra, e sapendo che, come canta Gianni Morandi,
solo “uno su mille ce la fa”, ha sempre messo prima di
tutto gli studi, relegando la musica a spazi che riusciva
a ritagliarsi nel tempo libero; la sue priorità erano quelle
di laurearsi, trovare un lavoro stabile e redditizio, crearsi una famiglia, avere dei figli, un cane, una bella casa...
Insomma, un ragazzo con la testa sulle spalle! Dopo il
liceo, prima di affrontare l’esperienza universitaria, Joseph decide di prendersi un anno sabbatico, e durante
questo periodo di pausa, e soprattutto di riflessione,
concretizza che in realtà non ha intenzione di spendere
il resto della sua vita intrappolato a fare qualcosa che
odia profondamente. Riesce a realizzare che l’unica sua
vera passione è la musica e che l’unico lavoro in grado
di renderlo veramente felice è quello del musicista. Con
il benestare della famiglia, che gli fornisce appoggio
incondizionato, decide di provarci, e si butta a tempo
pieno nella sua carriera musicale.
E come succede per ogni artista che si affaccia per la
prima volta nel mondo dello spettacolo, diverse porte
che gli sono state chiuse in faccia. Ma come si dice, per
ogni porta che si chiude si apre un portone, e determinato più che mai nel raggiungere il suo obiettivo, finalmente la fortuna ha cominciato a girare nel verso giusto. Entra a far parte di un gruppo in veste di cantante,
i Bob’s Got Mad Hair, coi quali muove i prmi passi
verso il successo. Nel 1998 il gruppo parte in tour con i
Saxon come band di supporto e, l’anno successivo,
vincono la Battaglia delle Band con “I 8 U and I Want
U 2 Die”.
Dopo aver lasciato il gruppo Joseph si unisce ai Real,
gruppo di cui fa parte anche il fratello Ben, coi quali
inizia a esibirsi nei migliori live club di Londra.
E nel 2004 arriva una grandissima opportunità:
l’entourage del canautore Mark Joseph lo nota e gli
propone di entrare a far parte del gruppo per il tour
inglese in qualità di prima chitarra e seconda voce, lavoro che gli procura anche numerose apparenze televisive e radiofoniche, oltre a permettergli di prendere
parte ai più importanti festival in giro per il Regno Unito.
Dopo questa importantissima esperienza professionale, Joseph decide che è il momento
favorevole per cercare di creare qualcosa di
più personale. Così si chiude in studio e incide alcuni pezzi scritti da lui che aveva già avuto occasione di testare dal vivo ai tempi dei
Bob’s Got Mad Hair, e quattro di questi, nel
marzo 2005, finiscono nel demo “Roads”,
che qualche mese dopo, più precisamente a
giugno, verrà ripubblicato in versione full
album, contenente 10 pezzi, per l’etichetta
Matchbox Recordings, che nel frattempo si
era accorta del suo grande potenziale. Nel
settembre dello stesso anno Joseph mette
insieme una band, con la quale a novembre
parte per un tour promozionale di “Roads” in
giro per il paese. Tra i membri della band
anche il fidato fratello Ben al basso.
I pezzi estratti da “Roads” sono stati trasmessi da diverse emittenti radio sia all’interno che
all’esterno dei confini inglesi, e un pezzo
dell’album, “Harsh Words”, è stato pubblicato anche negli Stati Uniti all’interno di una compilation.
Contestualmente al tour è stata programmata anche
una live session per la BBC, dalla quale è stata estratta una cover di un pezzo di Joe Jackson “It’s
different for Girls”, che attualmente viene trasmessa
con successo da oltre 30 stazioni radiofoniche in
giro per il Regno Unito e il cui video, prodotto da
Future Legend, è stato accolto in maniera molto
calorosa sia dalla critica e che dal pubblico. Se volete ascoltarlo il pezzo è disponibile su diversi siti, tra
cui quello della HMV, la più diretta rivale della Virgin Records nel Regno Unito. Il fenomeno Swidenbank si sta di giorno in giorno facendo più importante, tanto che la sua pagina su MySpace ha attirato
oltre 20.000 nuovi amici in sei mesi e recentemente
“Joseph è riuscito a mettere
insieme una serie di
canzoni di altissima
qualità, non solo
grazie alle sue doti di
compositore,
ma anche per la sua
straordinaria abilità
vocale oltre che per il
suo enorme talento
come chitarrista”
Music Guru
Ciao Joseph, grazie per averci concesso qualche minuto
per la nostra intervista.
Raccontaci del tuo rapporto con la musica. Quando hai
cominciato a suonare? Che tipo di musica ascoltavi?
Quando hai cominciato a capire che le cose cominciavano a prendere la giusta direzione?
è stata anche una pagina gestita dal suo fanclub,
a l l ’ i n d i r i z z o
www.myspace.com/josephswidenbankfans.com.
Al termine del tour di “Roads”, Joseph si è ritirato
nel suo quartier generale a Bedfordshire per lavorare a “Scattered”, il suo secondo album, avvalendosi
della collaborazione dei membri del suo gruppo, e
che quasi sicuramente sarà pubblicato nei prossimi
mesi per la Confidential Records, che l’ha recentemente messo sotto contratto, e che nel 2006 ha anche ripubblicato “Roads”, che per un periodo è stato anche disponibile sul web come download gratuito.
Bene, ora come al solito non ci rimane che augurarvi buna lettura e darvi appuntamento al prossimo
mese per una nuova interessantissima Anderview.
Ho avuto la mia prima chitarra all’età di otto anni; suonavo una
canzone intitolata Apache, strimpellando il motivo della chitarra principale! Successivamente, ho ricevuto la mia prima chitarra elettrica (una imitazione economica della Fender) e ho cominciato a fare quello che la maggior parte dei ragazzini fanno:
incontrarsi con gli amici di scuola e divertirsi insieme in modo
serio, così cominciammo a fare cover e scrivemmo alcune canzoni per conto nostro. A quei tempi, l’Heavy Metal era considerato la cosa più di moda così fu quello che cominciammo a
suonare. Partecipammo in seguito alla competizione “La Battaglia delle Band” vincendola grazie ad una combinazione dei
nostri pezzi e delle cover tratte dall’album dei Duran Duran
“Rio”, il primo premio consisteva in 3000£ (sterline) da spendere in uno studio di registrazione, così li spendemmo tutti per
una canzone di tre minuti:
“Drowning in You” (Perdendomi in Te), fu molto carina tanto
da scaturire una reazione favorevole da parte di alcune case
discografiche. Non ne nacque nulla di concreto, ma assaporammo il debutto per il gran momento!
Leggendo la vostra biografia, possiamo notare che la tua
carriera professionale e quella di tuo fratello, sono molto
correlate. Come vi confrontate nella vita di tutti i giorni e
come in qualità di musicisti?
Ben (il mio fratello maggiore) e io abbiamo suonato insieme in
molti gruppi, mentre in altri le nostre partecipazioni erano separate. Noi viviamo e lavoriamo insieme, dobbiamo andare
d’accordo! Come bassista è ineguagliabile, noi litighiamo solo
per piccole cose banali, che non sono poi così importanti, lui è
ordinato e organizzato mentre io non lo sono. Come musicisti
ci troviamo bene insieme, lui inoltre ha introdotto Bud
(chitarra) e Pete (batteria) nella band. Abbiamo già fatto un
tour insieme ed è stato un buon test, non ci siamo scannati…
per il momento…
I nostri lettori non conoscono ancora la vostra musica.
Puoi provare a descrivere il tuo genere? A chi vi ispirate?
Quali sono i vostri riferimenti musicali?
Penso che potrei dire che noi riassumiamo il genere asiatico,
rock e pop tutto in uno stile unico. Le canzoni variano dall’uno
all’altro genere e possono essere pop, ispirate all’heavy, profonde o piene di colore; a volte anche tutto in una sola canzone.
Le parole sono importanti per quanto mi riguarda e tutti i testi
sono riferiti alla mia vita personale: mi piace pensare alle mie
canzoni come se fossero testi d’amore, sicuramente noi lanciamo molti messaggi alle persone che si riconoscono in esse e
questo mi rende molto felice. I miei riferimenti musicale personali sono ampi e vari,
mi piace scrivere utilizzando molte influenze e queste possono
cambiare di mese in mese. Se dovessi fare una scelta, tenderei a
dirti che recentemente sono ispirato ai Therapy, Terrorvision,
eccetera, e naturalmente ai Foo Fighters.
Abbiamo letto della tua importante e forte collaborazione con un personaggio non proprio
noto in Italia, di nome Mark Joseph. Come vi
siete incontrati e come è nata la vostra collaborazione musicale?
Il progetto con Mark Joseph fu molto interessante.
Senza il sostegno di una casa discografica, Mark
ottenne un posto nella classifica dei singoli in Gran
Bretagna e la stampa musicale lo chiamò “Il Ragaz-
zo che ha Sbancato il Mercato” (the Boy Who Beat
the Business). Questo non fu proprio la realtà anche
perché non era la sua intenzione, trovò solo il mdo
per far si che una bella canzone venisse ascoltata e
così fu. Viaggiò molto per il Regno Unito, dal Nord
al Sud, facendosi auto-promozione, alle radio stazioni piacque la sua storia tanto che lo aiutarono nel
successo. Venne pubblicato il suo primo album e
dopo alcuni cambi nella sua band, mio fratello Ben
vi prese parte come bassista. Nei successivi tour,
molto più grandi, assoldò un tastierista e un chitarrista… me!
Ci siamo divertiti molto, suonando in posti stupendi, partecipando in molti programmi radio e
apparendo sui canali televisivi nazionali. Altri
due singoli entrarono successivamente nelle classifiche della Gran Bretagna e circa due anni fa il
gruppo supportò gli Ocean Color Scene in un
tour nel Regno Unito, suonando per 2000 persone più i telespettatori ogni sera. Io mi sono sempre considerato un cantautore/musicista, ma
dopo quegli eventi fu inevitabile che io lasciassi
quel progetto per dedicarmi a fare le cose per
conto mio, comunque Ben sta continuando a
suonare anche con il gruppo di Mark. Io comincia a registrare le canzoni per il mio primo album
ROADS che venne preso in considerazione dalla
Matchbox Recordings UK e pubblicato nel Luglio 2005. Nello stesso anno nacque la nostra
band e ne seguì un tour organizzato dalla compagnia che ci produsse. Una delle canzoni,
Harsh Words, è state inserita in una compilation
statunitense.
Avresti mai pensato agli inizi della tua avventura professionale di ottenere un certo
successo nel tuo Paese in così poco tempo?
Tutti noi speriamo in un maggior successo perché abbiamo bisogno di nuove pubblicità per
aver fondi che ci consentano di andare avanti!
Abbiamo tutti girato molto per un po’, sappiamo
così che è importante trovare modi diversi per
continuare a far girare le cose nel verso giusto,
tutte le band lo fanno, a meno che non abbiamo
parenti così ricchi da poter pagare per loro. Durante i nostri concerti dal vivo cominciammo a
suonare la nostra versione di una canzone di Joe
Jackson: It’s Different For Girls, rendendola più
vivace. La gente ci chiedeva sempre di suonarla,
ma d’altro canto noi ci tenevamo anche a suonare i nostri pezzi, intuimmo così di utilizzarla presto nei nostri progetti. Ecco perché decidemmo
di registrarla facendone poi anche un video. Attualmente è trasmessa da circa 40 radio-emittenti
del Regno Unito e in alcune trasmissioni della
BBC. E’ trasmessa anche in alcune parti del
Mondo, per quanto ne sappiamo anche in alcuni
gran bei posti!
Per il tuo ultimo progetto musicale, hai avuto un im- che abbiamo realizzato un concerto via Internet lo scorso
portante collaborazione con le televisioni e i mezzi di mese, il pubblico in ascolto era equivalente a quello che può
comunicazione. Qual è il tuo rapporto con essi oggi?
essere presente alla Wembley Arena. Le tecnologie stanno
Siamo in buoni rapporti con essi, non siamo mai maleducati cambiando così in fretta che le band devono usarle come
e diciamo sempre per favore e grazie! Abbiamo incontrato auto-promozione. Penso che questo permetta all’industria
persone davvero gentili per le radio, siamo tutt’oggi in con- musicale di andare avanti per il momento.
tatto con esse e inoltre trasmettono la nostra musica, questo
Originariamente, il vostro ultimo album è stato
per noi è meraviglioso!
“venduto” gratuitamente on-line. Poco tempo fa, il
Vi abbiamo conosciuto tramite MySpace.com. Qual è Mondo della musica ha parlato molto del caso dei
il vostro rapporto con il Web e più in generale con le “Radio Head”. Dal tuo punto di vista, qual è il futuro
nuove tecnologie? Molta gente dice che esse uccide- della musica considerando anche la crisi del mercato?
ranno il mercato delle case discografiche. Sei Beh, noi decidemmo di cedere il nostro album gratuitamend’accordo con queste affermazioni o pensi che le tec- te dopo un anno o quasi, quella fu un’ottima pubblicità e ci
consentì di collaborare con nuove case discografiche, come
nologie sono importanti per una migliore diffusione?
Il progetto del MySpace ha preso piede molto in fretta, ab- ad esempio la Confidential Records UK.
biamo all’incirca 23.000 fan/amici dall’Aprile di quest’anno Insieme, consideriamo tutte le opportunità che si presentae rispondiamo sempre ai messaggi e ai commenti in prima no sulla nostra strada. Questo ci rende simili ad agenti di
persona: abbiamo molti grandi amici in giro per il Mondo, commercio, ed è quello che proviamo ad non essere, noi ci
siamo sempre disponibili per comunicare. Usiamo tutti i consideriamo quattro ragazzi che fanno la musica che amamezzi disponibili per far ascoltare la nostra musica tant’è no.
…in tutta questa situazione, quale
ruolo ricoprono le case discografiche
per quanto riguarda i rapporti di lavoro? Sono così essenziali? Si può continuare senza di esse? Pro e Contro di
un contratto musicale con una casa
discografica.
Come tutti i gruppi musicali ci interessano
le offerte proposte dalle case: devi esistere,
no?!? Ci saranno sempre delle compagnie
da pagare per fare e proporre musica. Ma,
indubbiamente senza una cosa così importante come MySpace, probabilmente non
saremmo stati capaci di diffondere la nostra musica per tutto il Mondo, ci sono
molti gruppi musicali che esistono facendo la stessa cosa che facciamo noi, a lungo
andare ne saremo ripagati.
Qui in Italia il vostro album non è ancora arrivato. Hai mai pensato ad una
ipotetica esportazione della vostra musica in altri Paesi?
Ci piacerebbe molto esportare tantissime
copie del nostro lavoro per tutto il Mondo, ma questo richiede l’appoggio ad una
grande casa discografica. Per il momento
siamo contenti così, vendendo la nostra
musica attraverso i download, ovunque
nel Mondo i computer possano arrivare:
questo è il mercato globale… caspita, adesso veramente sembriamo dei ragionieri!!!
Hai la possibilità di lanciare un messaggio al pubblico italiano, che non ti
conosce ancora, ma che puoi raggiungere da queste pagine. Cosa vorresti
dirgli?
Ci basta sapere che ascoltiate quello che
facciamo, c’è molta buona musica da voi,
non ci interessa far parte di un genere,
perché facciamo tutti parte di una cultura
universale e ci piace essere parte di essa!!!
Grazie da Joe x
Per saperne di più su Joseph Swidenbank:
www.josephswidenbank.co.uk
www.myspace.com/josephswidenbank
www.myspace.com/josephswidenbankfans
"Atleta, artista, musicista, filmaker… Jack Johnson è una leggenda. È una di quelle persone
vere già dal primo impatto, un raro esempio di
persona umile ed educata" (Surfer Magazine).
Come dire, Jack è un ragazzo a dir poco poliedrico. Anzi esplosivo. Comincia a farsi notare
cavalcando le onde con il surf già da bambino,
d'altra parte è nato alle Hawaii, il che dice tutto,
il 18 maggio del 1975 per l'esattezza. A dieci
anni è già una leggenda e volteggia sul temuto
Pipeline e a 17 partecipa alle finali delle gare sul
Pipe stesso: è il più giovane in assoluto nella
storia di questa competizione di prestigio mondiale. Firma un contratto da professionista con
la Quicksilver ancora prima di finire il liceo, poi
viene allontanato dalla sua amata tavola da un
grave incidente avvenuto sulla barriera corallina
di Ehukai Beach, in California. Con la dentatura
completamente da rifare, oltre 150 punti di sutura alla bocca e alla fronte, ed una prognosi
Ottime notizie per i fan di Jack Johnson. Il
prossimo 4 febbraio uscirà il nuovo disco del
cantante-surfista hawaiano, intitolato "Sleep
Through The Static". Il quinto album in studio del
cantautore sarà anticipato dal singolo
"If I Had Eyes", uscito la settimana successiva a
Natale in digitale e in CD il 14 gennaio.
ospedaliera di tre mesi, Jack riscopre
la chitarra che aveva ricevuto in dono
da un amico di famiglia all’età di 14
anni, e inizia a scrivere canzoni; sceglie così di lasciare le gare per coltivare la sua creatività. Si trasferisce in
California, si laurea in cinematografia
all'Università di Santa Barbara e intanto comincia a comporre qualche canzone. Si guadagna i suoi primi credit,
e poi si prende una vacanza sabbatica
per girare l'Europa in furgone. Alla
fine torna in patria ed è tempo per il
suo primo, piccolo gioiello. Insieme
agli amici di vecchia data Chris ed
Emmett Malloy, realizza il film documentario sulla galassia dei surfer
"Thicker Than Water", accolto con
entusiasmo. E qui sta la svolta: certo,
il film diventa una sorta di cult, ma
più di tutto Jack (che pure suona la
chitarra da anni) scopre di saperci
davvero fare come musicista. Per la
prima volta si cimenta sia come cantante che come autore per le musiche
di "Thicker" (che nel 2000 viene nominato Video Of The Year dal
magazine Surfer). Le sue melodie folkeggianti, condite con aromi blues e
hip hop e rinvigorite da sano rock'n'roll, circolano ai quattro angoli
della terra in tutta la comunità di surfer. Jack fa ancora centro con il seguito della prima pellicola, "The Septem-
ber Sessions", che strappa l'Adobe Highlight Award
al Festival ESPN. Sul fronte musicale, si fa avanti il
trio blues-hip hop G. Love & Special Sauce, che
coinvolge Johnson nella canzone "Rodeo Clowns",
contenuta nel loro disco "Philadelphonic" (1999).
Dopodiché arrivano le case discografiche, che si gettano a peso morto su di lui e sul suo amico e factotum Emmett. Coerente con la sue etica da surferartista, Jack schiva le major e sceglie un'etichetta indie, la Enjoy Records, fondata da Andy Factor (un
veterano della A&R) e da J.P. Plunier, produttore del
musicista culto (anche per Jack) Ben Harper.
Il disco di debutto, "Brushfire Fairytales", esce nell'inverno del 2001, ma è caldo e sfaccettato. Per promuovere il suo nuovo lavoro, Jack parte in tour come spalla proprio del suo idolo Ben Harper, che
suona anche come ospite in "Brushfire Fairytales"
nella canzone "Flake". Mentre il surfer convertito
alla musica consuma i palchi, il suo singolo "Middle
Man" – che compare anche nella colonna sonora del
film "Loose Change" di Taylor Steele – si insinua
nelle radio di mezzo mondo. Dopo due anni spesi
praticamente tutti in tour, Jack riesce a pubblicare il
suo secondo album "On And On" nel 2003. Nel
2004, in aggiunta, fonda il Kokua Hawaii Foundation, un'organizzazione no profit che si occupa di
educazione ambientale. Nel 2005 esce "In Between
Dreams", il disco della consacrazione critica, poi,
concluso il tour estivo, arriva il DVD "Live At The
Greek", bello show suonato con gli inossidabili amici Donavon Frankenreiter e G. Love. Non è finita,
perché, mentre piovono nomination e riconoscimenti (ad esempio, il Brit Award come Best International
Newcomer), Jack incide "Sing-A-Longs And Lullabies For The Film Curious George", pubblicato nel
2006: 9 inediti e 3 duetti con G. Love, Matt Costa e
Ben Harper. Il primo singolo è il fortunatissimo e
iper programmato "Upside Down".
Il prossimo 4 febbraio uscirà il nuovo disco del cantantesurfista hawaiano, intitolato "Sleep Through The Static". Il
quinto album in studio del cantautore sarà anticipato dal
singolo “If I Had Eyes”, un brano dal suono dolce e suadente e con la solarità che contraddistingue la musica di
Jack Johnson., uscito la settimana successiva a Natale in
digitale e in CD il 14 gennaio. "Sleep Through The Static" è
stato registrato negli studi del Solar Powered Plastic Plant di
Los Angeles e, stando alle dichiarazioni rilasciate da Mr Johnson nel corso di una recente intervista con la rivista Rolling Stone USA, questo nuovo lavoro dovrebbe essere molto meno acustico rispetto a quelli precedenti. Questo quinto
album è stato registrato in presa diretta senza l'ausilio del
computer per il montaggio audio, e in uno studio alimentato da energia solare, con un occhio all’Earth Day, indetto
per il prossimo 22 aprile.
"All at once"
"Sleep through the static"
"Hope"
"Angel"
"Enemy"
"If I had eyes"
"Same girl"
"What you thought you need"
"Adrift"
"Go on"
"They do, they don't"
"While we wait"
"Monsoon"
"Losing key"
periodicamente e unire le loro forze per dare vita a serate acustiche veramente eccezionali. Il loro sodalizio artistico ora trova la
sua concreta consacrazione nell’uscita di un disco realizzato a
quattro mani contenente cover risuonate per l’appunto in chiave
acustica. Così siamo andati a trovarli lo scorso dicembre ad uno
di questi appuntamenti al Nidaba Theatre di Milano, e, al termine
dello spettacolo li abbiamo incontrati per farci raccontare qualcosa in più in merito al progetto.
Con Joe Valeriano suono tuttora regolarmente in un piccolo locale a Milano, il Nidaba
Theatre. Anche con Valeriano c’è un intesa
musicale che ci permette di dare vita a concerti pieni di spontaneità ed improvvisazione.
Purtroppo fino ad ora non siamo riusciti a
coronare la nostra collaborazione con la registrazione di un album… chissà…
(Joe Colombo, Anderview, Andergraund n.15)
Raccontateci brevemente come è nata la vostra collaborazione musicale.
JV Beh, la prima volta che ci siamo incontrati è stato a Locarno,
in un locale molto bello dove si faceva musica dal vivo, e abbiamo
fatto una jam insieme. Poi ci siamo conosciuti meglio e da lì...
E come si è evoluta la vostra collaborazione?
JV Dunque, da questo primo incontro saranno passati già circa
sei, sette anni, poi occasionalmente ci siamo incontrati nel corso
di vari festival e manifestazioni, finché non abbiamo deciso di
trovarci in maniera più regolare per suonare insieme.
In particolare c’è stato un episodio... Joe (Colombo) ha molti amici importanti a Locarno, e una sera uno di loro ci ha invitato a
suonare in occasione di un Festival molto importante, il Piazza
Blues, e quella è stata, diciamo, la prima volta. Da quel momento
in poi abbiamo deciso di iniziare a suonare insieme in maniera
abbastanza regolare, almeno per quanto riguarda l’acustico.
E com’è nata l’idea di realizzare questo nuovo album, il primo insieme, acustico?
JC Beh, diciamo che è stata una diretta conseguenza di questa
lunga collaborazione. Dopo tanti anni che suoniamo insieme è
stato naturale... Anzi, forse abbiamo aspettato anche troppo! Era
ora che ci decidessimo a fare qualcosa per coronare questa collaborazione!
E quale sarà lo stile dell’album che uscirà tra qualche settimana?
JC Prima di tutto, appunto per i motivi che dicevo, abbiamo cercato di mantenere quello che era lo spirito delle nostre serate,
quello che ci viene spontaneo dal vivo, quindi prima di tutto si
tratta di una raccolta di cover, non ci sono pezzi originali, siamo
partiti proprio con le tracce base, due chitarre e voce, a cui poi
verrà aggiunto qualche altro strumento per arricchire un po’ le
tracce rispetto a come siamo soliti farle dal vivo per ora. Però
abbiamo voluto mantenere la cosa più spontanea possibile. Infatti
abbiamo suonato un sacco di pezzi per poi operarne una scrematura e tenerne solo i migliori. Comunque dopo tanti anni che si
suona dal vivo la cosa è venuta abbastanza spontanea e veloce.
Approfittiamo nuovamente di questa pagina, e penso che lo faremo sempre più spesso nei prossimi
mesi, sempre per darvi dei piccoli aggiornamenti
sui progetti di artisti che noi seguiamo con particolare attenzione perché abbiamo imparato a conoscerli nel corso dei mesi grazie alle nostre Anderview. Sicuramente vi ricorderete tutti di Joe Colom-
bo, che è stato protagonista dell’ultima nostra intervista prima della pausa natalizia, e di Joe Valeriano,
che invece è stato tra i primi a sottoporsi al nostro
piccolo interrogatorio. (Se ve li siete persi potete
sempre recuperare le interviste nella sezione Anderview del nostro sito). Due chitarristi straordinari,
che già da parecchi anni hanno il vizio di incontrarsi
E la vostra differenza di età influisce in qualche modo sulla
vostra musica? C’è un lato di esperienza, un lato di grinta...
JC No, non c’è differenza di età... Lui ne ha 36 no...?
JV Sì, 36...! Beh, ci sono due modi diversi di suonare, che però si
completano e si intrecciano; probabilmente è un valore aggiunto,
non un ostacolo!
JC Diciamo che lui è un grande maestro, io sono solo un maestro...
però è utile avere qualcosa per gli amanti del genere
A che punto è la lavorazione del disco e quando JC Poi diciamo che questo disco in particolare, sicpotrà arrivare concretamente nei nostri lettori come rappresenta quello che facciamo dal vivo, è
rivolto soprattutto a tutte quelle persone che vengocd?
JC Pensiamo in primavera, marzo aprile. Noi cer- no a sentirci suonare; non abbiamo particolari achiamo di finirlo al più presto possibile anche per- spettative commerciali...
ché abbiamo interesse a farlo uscire il più presto JV Sì, non è il disco della vita, non era questa la nopossibile. Adesso vedremo come va la lavorazione e stra intenzione!
se tutto va bene speriamo di rimanere nei tempi.
Una curiosità: il cd è autoprodotto?
JC Sì, per ora è autoprodotto, però siamo ancora in
una fase che si facesse avanti qualche casa discografica... Però vediamo. Per adesso eravamo in un momento in cui abbiamo deciso che piuttosto che non
fare niente era meglio che ci dessimo da fare un po’
noi. Poi vediamo, una volta che si ha già in mano
del materiale è più facile trovare qualcuno che magari sia interessato al progetto.
JV E poi devo aggiungere che io sono diversi anni
che autoproduco i miei dischi, ed è importante avere qualcosa da lasciare alla gente quando vai in giro
a fare le serate, quindi, anche se non è possibile avere la produzione della Polygram o della Universal,
E pensate di portare avanti in qualche modo il
progetto anche oltre quest’album, o rimarrà un
episodio unico?
JV Beh, noi intanto dopo la pubblicazione del disco
continueremo comunque a suonare insieme dal vivo, e intanto lavoriamo, quindi la collaborazione
prosegue sicuramente. Poi come già dicevamo il
disco effettivamente è arrivato anche fin troppo
tardi, però questa è una cosa secondaria; specialmente per quanto riguarda il tipo di musica che facciamo noi, l’importante è continuare a suonare dal
vivo. Il problema è che da questo punto di vista
stiamo attraversando un periodo un po’ critico, specialmente in Italia, in cui la musica live blues o il
rock blues sono un po’ penalizzati, e quindi le occasioni per suonare dal vivo non sono moltissime.
Prossimi progetti personali per il futuro?
JC Io attualmente sono al lavoro anche su
un progetto personale, un disco sempre acustico, perché questa è la direzione che ho
deciso di far prendere alla mia musica negli
ultimi anni. Penso che ripercorrerà quelli che
sono i diversi aspetti della musica americana,
quindi non solo blues, ma anche country
blues, folk. Quindi il progetto c’è, è concreto, e spero di portarlo a termine entro il
prossimo anno; i pezzi ci sono, quindi staremo a vedere.
JV Per quanto mi riguarda l’ultimo live che
ho registrato è uscito da poco, quindinell’immediato ancora non c’è niente di concreto. Ho sempre avuto il sogno di realizzare qualcosa in italiano, ma penso che non lo
farò mai, anche se in realtà il mio primo disco “Elida” era totalmente in italiano. Fare
un disco di stampo cantautoriale è sempre
stato una mia idea...
Come De Andrè...
JV No, adesso non esageriamo, a parte che
non è proprio il mio genere, ma in quel caso
ci troviamo davanti a personalità veramente
eccezionali: De Andrè, De Gregori, Guccini... No, parlavo di qualcosa molto più semplice, più folk se vogliamo, un po’ più americaneggianti, ma è sempre stata una mia idea
quella di voler registrare qualcosa in Italiano,
però senza impegno. Qualcosa di semplice,
chitarra, basso e batteria. Ballate insomma!
Bene, grazie di tutto e Buona Fortuna
per i vostri progetti!
Baustelle (parola tedesca da pronunciare in assoluta libertà) è un
gruppo con base a Montepulciano. Il progetto Baustelle (Rachele
Bastreghi, Francesco Bianconi, Claudio Brasini, Claudio Chiari)
nasce nella seconda metà degli anni novanta. Dopo la solita trafila
di demo, arriva l'esordio discografico nel 2000 con "Sussidiario
illustrato della giovinezza", con la produzione artistica di Amerigo
Verardi. L'album si guadagna importanti riconoscimenti e suscita
grande curiosità e apprezzamenti fra pubblico ed addetti ai lavori
per la sua (ri)costruzione di quarant'anni di pop: vi si ritrovano
infatti la canzone d'autore francese e italiana, l'elettronica, la new
wave, le colonne sonore anni sessanta/settanta, la bossa nova. A
distanza di quasi tre anni, dopo un cambio di etichetta discografica, (autoproduzione in partnership con BMG Edizioni, distribuzione Venus) il 23 maggio arriva il secondo album: "La moda del
lento", registrato e mixato in diversi studi, fra cui le Officine Meccaniche di Mauro Pagani. Con questo disco Baustelle, prosegue
ampliandolo e amplificandolo, il percorso intrapreso con il disco
precedente. L'obiettivo è anche questa volta la canzone d'autore e
pop. Il disco, come da copione, riceve un ottimo consenso fra la
critica, specializzata e non. Il primo videoclip estratto dall'album è
quello di "Love affair", diretto da Lorenzo Vignolo. Entra in programmazione su MTV a settembre, all'interno della fascia seralenotturna, e in breve tempo supera le più rosee aspettative. Viene
"promosso" infatti, nel palinsesto diurno dell'emittente. Nel novembre 2003, in occasione del M.E.I., Baustelle riceve il premio
come "Miglior gruppo dell'anno". Nel 2005 la consacrazione ufficiale anche da parte del grande pubblico: esce per Warner Music
Italy/Atlantic il loro terzo lavoro, "La malavita", registrato da
Carlo U. Rossi, produttore storico del rock italiano. Il disco, come
il titolo lascia immaginare, raccoglie undici canzoni-manifesto del
male di vivere. Più teso, rock e potente, il disco sintetizza con
eleganza italiana le colonne sonore dei polizieschi, Gainsbourg, la
canzone d'autore italiana, il punk primordiale newyorkese di Modern Lovers, Television, Blondie e Ramones.
Uscirà il prossimo 1 febbraio il nuovo album dei Baustelle, intitolato "Amen". Il disco, che arriva a due anni di distanza dal successo di "La Malavita", è anticipato dal singolo "Charlie Fa Surf", in
rotazione radiofonica già da qualche settimana. Nel video del pezzo il protagonista è un adolescente ribelle e disincantato che vive
ogni momento della sua vita sempre al limite. Francesco Bianconi
ha spiegato che si tratta di "una canzone ispirata a una installazione di Maurizio Cattelan, intitolata 'Charlie Don't Surf', nella quale
un bambino è inchiodato con le matite al banco di scuola". E' un
canto di ribellione adolescenziale totale, contro istituzioni, scuola,
famiglia e soprattutto religione cattolica. Anche per questa release,
la produzione artistica è stata affidata a Carlo U. Rossi insieme ai
Baustelle ed è stato registrato presso il suo Transeuropea Home a
Torino. "Amen" contiene quindici tracce, tra canzoni d'amore e
molti riferimenti al contesto sociale. "Nel disco saranno presenti
parole scomode... ci saranno canzoni d'amore, ma anche molti
riferimenti al contesto sociale che stiamo vivendo" continua Francesco. Alle registrazioni dell'album hanno partecipato molti ospiti,
tra i quali figurano il maestro Alessandro Alessandroni (famoso il
suo fischio nelle colonne sonore degli Spaghetti Western) e il musicista etiope Mulatu Astatke (responsabile di aver codificato un
genere, l'ethio-jazz). Dal 29 febbraio i Baustelle porteranno i nuovi pezzi in tour per l’Italia partendo dal Deposito Giordani di
Pordenone. Per l’elenco completo delle date consulta la sezione
“On the Road”.
Partirà l'8 marzo 2008
dal Teatro Politeama di
Genova il nuovo tour
del cantautore romano
Alex Britti, che per
due mesi proporrà
- per la prima volta - tutti i suoi
successi in versione unplugged.
Il tour sarà preceduto dalla pubblicazione di "Mtv Unplugged: Alex
Britti", disponibile a prezzo
speciale in versione CD+DVD
a partire dal prossimo 1°
Febbraio. I due supporti
saranno la fedele riproduzione dello show registrato il 24 settembre
scorso presso gli studi milanesi di MTV Italia.
Quello con il cantautore romano è il secondo MTV Unplugged italiano, dopo
quello del 2005 di Giorgia (più di 200.000 copie vendute tra cd e dvd ). In realtà si tratta di un celebre format internazionale di Mtv Network. Fra i molti artisti che hanno reso celebre questo marchio ricordiamo i Nirvana, Eric Clapton ,
Alicia Keys, The Police, R.E.M. e molti altri. A partire da questi giorni, MTV
Italia e le radio programmeranno il primo singolo estratto da questa release,
intitolato "Milano".
Queste le prime date dell'MTV Unplugged Tour 2008:
08 marzo GENOVA, TEATRO POLITEAMA
10 marzo BOLOGNA, TEATRO delle CELEBRAZIONI
12 marzo CESENA, TEATRO CARISPORT
14 marzo ROMA, AUDITORIUM CONCILIAZIONE
17 marzo NAPOLI, TEATRO ACACIA
19 marzo BARI, TEATRO TEAM
26 marzo FIRENZE, TEATRO PUCCINI
28 marzo MILANO, TEATRO SMERALDO
30 marzo TORINO, TEATRO COLOSSEO
01 aprile CONEGLIANO (TV), TEATRO ACCADEMIA
07 aprile SULMONA (AQ), TEATRO MARIA CANIGLIA
09 aprile PESCARA, TEATRO MASSIMO
12 aprile BRINDISI, TEATRO G.VERDI
14 aprile CATANIA, TEATRO METROPOLITAN
16 aprile PALERMO, TEATRO GOLDEN
19 aprile VERONA, TEATRO NUOVO
21 aprile MANTOVA, TEATRO SOCIALE
Ricordiamo che si tratta del quinto album nella carriera del cantautore romano
dall’anima blues, cominciata nel lontano 1992 con la pubblicazione di un primo
album per la Fonit Cetra, intitolato semplicemente "Alex Britti", ma Alex non
lo considera un vero e proprio album poiché si tratta solo di una serie di registrazioni destinate a rimanere sconosciute e che, per sbaglio, sono state messe
in vendita nei negozi. Il vero grande successo è arrivato nell'estate del 1998,
quando il suo singolo “Solo una volta (o tutta la vita)” ha fatto irruzione nelle
radio ed è balzato immediatamente al primo posto delle classifiche italiane.
Nell'ottobre del 1998 arriva il suo primo vero album, It.Pop che ha venduto
più di trecentomila copie. Nel 1999 è approdato al Festival di Sanremo vincendo nella categoria Nuove Proposte con la canzone “Oggi sono io”, che qualche
anno dopo è stata incisa anche da Mina. Nel 2000 ha pubblicato il suo secondo
album, “La vasca”, ed i suoi due singoli “Una su 1.000.000” e “La vasca” lo
hanno portato di nuovo ai primi posti delle classifiche. Nel 2001 ha partecipato
di nuovo al Festival di Sanremo con “Sono contento”, che si è classificata al
settimo posto. Nel 2003 vi è tornato ancora presentando il brano “7000 caffè”
(che si è classificato secondo, subito dopo Alexia). Che ha anticipato l’uscita del
suo terzo album, "3". Nel 2005 ha pubblicato il suo quarto album dal titolo
"Festa", in cui sono presenti tre canzoni composte in collaborazione con Maurizio Costanzo. Dall'album sono stati estratti tre singoli: "Prendere O Lasciare",
"Festa" e "Quanto Ti Amo". Nel 2006 è ritornato al Festival di Sanremo con
"...Solo con te", classificandosi terzo nella categoria uomini. Nel stesso anno
dalla collaborazione con Edoardo Bennato nasce il duetto "Notte di mezza
estate", collaborazione che porta i due artisti a girare tutta Italia con un tour
congiunto. Il resto, come già detto, è cronaca di questi giorni...
Mamma mia, povera Italia. Per darvi un'idea eccovi alcuni brani che
hanno occupato le classifiche di vendita, secondo me indegnamente:
C'è da spostare una macchina di Francesco Salvi (ottimo comico... ma
con la musica...), poi Charlie che ne piaza due, Faccia da pirla e Susy
scusa, oltre a due discreti rifacimenti, tra cui De nuovo tu di Betti
Villani e La mia banda suona il rock di Ciao Fellini. Ci esalta invece
Tullio De Piscopo con le sue percussioni, in Andamento lento, e ancora
una volta imperversa Claudio Cecchetto. Questa volta esplode il suo "pupillo"
Jovanotti che piazza 5 brani in classifica di cui uno sotto le spoglie di Gino Latino. I
brani sono Gimme five - E' qui la festa? - Gimme five 2 - Mix remix e Yo. Comunque, nel
complesso non è un'annata buona per la Dance italiana, anche perché i discografici si muovono in una direzione, mentre i Dj in quella opposta. Il "filone Dance" preferito dai Dj Italiani è l'House Music" che seguirà, d'ora in avanti, un percorso tutto suo, fino a diventare un
fenomeno esclusivo, di moda... insomma sarà quel fenomeno chiamato "tendenza". I gruppi più rappresentativi di questo genere (anche se agli albori) sono gli S-Express (Theme from S. Express e Superfly guy) e
Yazz (con The only way is up e Stand up for your love rights. Diamo uno sguardo all'estero, dove ci arrivani brani interessanti e divertenti come Gimme hope Jo Anna di Eddy Grant, Bamboleo dei Gipsy Kings e
fanno ballare brani quali Reckless - Afrika Bambaataa & UB 40, I'm not scared - Eighth Wonder Etienne Guesch Patti , Whenever you need somebody e Toghether forever - Rick Astley (che fa ancora centro), Ye
ke ye ke - Mori Kante, Wonderful life - Black (storico), The way you make me feel - Michael Jackson
(tratto da qual magnifico album che è "Bad"), Tomorrow people - Ziggy Marley (proprio lui, il figlio del
grande Bob), Domino dancing e Always on my mind - Pet Shop Boys (e il loro successo continua), Need
you tonight - INXS, Dance little sister - Terence Trent D'Arby (tratto dall'unico album di successo di T.T.
D'arby, dove possiamo ascoltare anche Sign your name, Wishing well, If you let me stay, Rain, Let's go forward... insomma un album imperdibile). Un sound raffinatissimo riscuote molto successo, è quello dei Pasadenas che con due brani conquistano la classifica delle vendite di quest'anno Tribute e Riding on the
train. Con leggerezza si inserisce Vanessa Paradis e la sua Joe le taxi, mentre in opposizione troviamo il
sound dei Sigue Sigue Sputnik con Success (ascoltare per credere). Conquistano il cuore delle ragazzine i
Bros con When will I be famous? e Drop the boy ma soprattutto con il loro fascino. Mentre gli Adventures
ci regalano Broken land, due rock-star come Prince e gli Aerosmith strizzano l'occhio alla Dance music con
Alphabet street e Rag doll.
E' l'anno della svolta.
Infatti i brani Dance che
troviamo in classifica
sono solo una debole
rappresentazione del
movimento di "tendenza"
House, che sta muovendo le
discoteche di tutta Italia. I
b r an i che rappresentano di più questo
genere, sono French kiss di Lil Louis e Good
life degli Inner City, mentre dall'Italia, con orgoglio, Daniele Davoli sforna Ride on time sotto
il nome di Black Box ed è un successo incredibile,
anche all'estero. Grazie a questo brano l'Italia riceve una buona
dose di credibilità, e ce n'era tanto bisogno (nasce la "Dance
made in Italy"). Il panorama Pop-Dance (chiamiamolo cosi')
vede protagonista ancora Madonna con Like a prayer e Express yourself, ancora i Simply Red con la bellissima It's only
love (scoprendo poi che, in realta, è una cover tratta da un brano di Barry White... che delusione!), i Roxette con The look,
Holly Johnson (ex leader dei "Frankie goes to hollywood") con
Americanos e Love train, poi, da un gruppo conosciuto soltanto pochi col nome di Coldcut, nasce una stella; la voce del
gruppo Lisa Stansfield, raggiunge il successo con This is the
right time. Un grande piacere è poter riascoltare la voce di
Donna Summer con This time I know it's for real e I don't
wanna get hurt, e ritrovare anche quest'anno Claudio Cecchetto all'opera con il suo "pupillo" Jovanotti e la sua Vasco, anche
se parallelamente conduce il progetto Gino Latino che riscuote
un discreto successo con Welcome. Dal panorama Rock, invece, ci arrivano Lullaby dei Cure e The best di Tina Turner. L'estate del 1989 ci regala un po' di sud-america con i Kaoma, che
con la loro Lambada fanno impazzire mezza Italia per poter
imparare questo ballo molto... molto erotico, e Papa Winnie
che invece ci fà ballare a ritmo di reggae. Dalla Francia un
gruppo singolare ci propone una ballata divertente (bello anche
il video ambientato nella Marsiglia "violenta"): il brano era
Zoubi la mouche e loro i Les Negress Vertes.
ZUCCHERO - All The Best
RADIOHEAD - In Rainbows
LIGABUE - Primo Tempo
ALICIA KEYS - As I Am
EROS RAMAZZOTTI - E²
MARY J BLIGE - Growing Pains
GIANNA NANNINI - Giannabest
Aavv - Now 26
ANTONELLO VENDITTI - Dalla Pelle Al Cuore
TAYLOR SWIFT - Taylor Swift
LAURA PAUSINI - San Siro 2007
CHRIS BROWN - Exclusive
ADRIANO CELENTANO - Dormi Amore...
GARTH BROOKS - The Ultimate Hits
ANDREA BOCELLI - Vivere - The Best Of
Aavv - Juno O.S.T.
MARIO BIONDI - I Love You More Live
COLBIE CAILLAT - Coco
FIORELLA MANNOIA - Canzoni Nel Tempo
EAGLES - Long Road Out Of Eden
LIGABUE - Niente Paura
AMY MCDONALD - This Is The Life
ELVIS PRESLEY - Baby Let's Play House
RADIOHEAD - In Rainbows
ALICIA KEYS - No One
TAKE THAT - Beautiful World
EROS RAMAZZOTTI - Non Siamo Soli
SCOUTING FOR GIRLS - Scouting For Girls
RIHANNA - Don't Stop The Music
MIKA - Life In Cartoon Motion
JOVANOTTI - Fango
ROBERT PLANT & A. KRAUSS - Raising Sand
TIMBALAND feat. ONE REPUBLIC - Apologize
NEWTON FAULKNER - Hand Built By Robots
ANTONELLO VENDITTI - Dalla Pelle Al Cuore
AMY WINEHOUSE - Back To Black
ZUCCHERO - Wonderful Life
MICHAEL BUBLE' - Call Me Irresponsible-Sp. Ed.
LENNY KRAVITZ - I'll Be Waiting
LEONA LEWIS - Spirit
ONE REPUBLIC FEAT. TIMBALAND
JOVANOTTI
Fango
Apologize
One Republic
Lorenzo Cherubini
Timbaland Presents Shock Value
Safari
Interscope Records
I'm holding on your rope,
Got me ten feet off the ground
I'm hearin what you say but I just can't make a sound
You tell me that you need me
Then you go and cut me down, but wait
You tell me that you're sorry
Didn't think I'd turn around, and say...
Sono appeso alla tua corda
mi tieni sospeso a tre metri dal suolo
sto ascoltando quello che dici
ma non riesco ad emettere alcun suono
dici che hai bisogno di me
poi vai via e mi stronchi
ma aspetta... dici che ti dispiace
non pensavi che mi sarei girato e avrei detto...
It's too late to apologize, it's too late
I said it's too late to apologize, it's too late
E’ troppo tardi per scusarsi, è troppo tardi
ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi
I'd take another chance, take a fall
Take a shot for you
And I need you like a heart needs a beat
Ti darei un'altra possibilità, cadrei,
Mi farei sparare per te
e ho bisogno di te come un cuore ha bisogno
di battere
ma questo non è niente di nuovo
ti amavo con una passione rossa,
ma ora è diventata blu
e tu hai chiesto scusa come un angelo,
nonostante il cielo non sia adatto a te
ma ho paura che sia
But it's nothin new
I loved you with a fire red
Now it's turning blue, and you say...
"Sorry" like the angel
heaven let me think was you
But I'm afraid...
It's too late to apologize, it's too late
I said it's too late to apologize, it's too late
E’ troppo tardi per scusarsi , è troppo tardi
ho detto che è troppo tardi per scusarsi , è
troppo tardi
It's too late to apologize, it's too late
I said it's too late to apologize, it's too late
è troppo tardi per scusarsi, è troppo tardi
ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa, è troppo tardi
è troppo tardi per chiedere scusa
ho detto che è troppo tardi per chiedere scusa
It's too late to apologize, yeah
I said it's too late to apologize, yeah
I'm holdin on your rope
got me ten feet off the ground...
sono appeso alla tua corda
mi tieni sospeso a tre metri dal suolo...
Chiedere Scusa
Si sa che re Timbaland è proprio in
grado di trasformare tutto quello
che tocca in oro. Così, per il suo
ultimo album è andato a ripescare
una vecchia ballad di un gruppo
rock, i One Republic, intitolata
“Apologize”, che all’epoca non
ottenne un clamoroso successo,
l’ha fatta uscire come singolo e la
portata in vetta a tutte le classifiche del mondo. E i One Republic
ringraziano...
Arriva finalmente nei negozi il
nuovo album di Jovanotti intitolato
Safari. Ad anticipare la release una
chicca, un bellissimo ed emozionantissimo brano intitolato
“Fango”, bello già di suo, ma a cui
il grandissimo Ben Harper ha voluto contribuire aggiungendo la
sua magnifica chitarra in sottofondo. Il risultato è, non cìè nemmeno
bisogno di dirlo, qualcosa di eccezionale!
Soleluna
Io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
sotto un cielo di stelle e di satelliti
tra i colpevoli le vittime e i superstiti
un cane abbaia alla luna
un uomo guarda la sua mano
sembra quella di suo padre
quando da bambino
lo prendeva come niente
e lo sollevava su
era bello il panorama
visto dall'alto
si gettava sulle cose
prima del pensiero
la sua mano era piccina
ma afferrava il mondo intero
ora la città è un film straniero
senza sottotitoli
le scale da salire sono scivoli,
scivoli, scivoli
il ghiaccio sulle cose
la tele dice che le strade
son pericolose
ma l'unico pericolo
che sento veramente
è quello di non riuscire
più a sentire niente
il profumo dei fiori
l'odore della città
il suono dei motorini
il sapore della pizza
le lacrime di una mamma
le idee di uno studente
gli incroci possibili in una piazza
di stare con le antenne
alzate verso il cielo
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo
con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo
con il cielo e con il fango
la città un film straniero
senza sottotitoli
una pentola che cuoce
pezzi di dialoghi
come stai quanto costa
che ore sono
che succede
che si dice
chi ci crede
e allora ci si vede
ci si sente soli
dalla parte del bersaglio
e diventi un appestato
quando fai uno sbaglio
un cartello di sei metri
dice tutto è intorno a te
ma ti guardi intorno
e invece non c'è niente
un mondo vecchio che sta insieme
solo grazie a quelli che
hanno ancora il coraggio
di innamorarsi
e una musica che pompa
sangue nelle vene
e che fa venire voglia d
i svegliarsi e di alzarsi
smettere di lamentarsi
che l'unico pericolo
che senti veramente
è quello di non riuscire
più a sentire niente
di non riuscire
più a sentire niente
il battito di un cuore
dentro al petto
la passione che fa
crescere un progetto
l'appetito la sete
l'evoluzione in atto
l'energia che si scatena
in un contatto
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo
con il cielo e con il fango
io lo so che non sono solo
anche quando sono solo
io lo so che non sono solo
e rido e piango e mi fondo
con il cielo e con il fango
e mi fondo
con il cielo e con il fango
e mi fondo
con il cielo e con il fango
Elio Frankenstein
Milano, Teatro Ciak
28 gennaio
Ticketone.it
www.elioelestorietese.it
Un mini-tour di 5 date in altrettanti teatri, da Milano a Genova (il resto delle date nel box qui sotto): un concerto spettacolo che vede Elio nella parte di Frankenstein, il mostro letterario per antonomasia. Accompagnato dal Nextime
Ensemble diretto da Danilo Grassi, Elio "canta, recita poesie, fischia suona un po' di strumenti strani". Una seconda
parte prevede brani tratti da "L'Opera da tre soldi" e "Happy
end" di Kurt Weill e Bertolt Brecht, nonchè una selezione
dai classici di Elio e le Storie Tese.
Elio è Franckenstein
Smashing Pumpkins
28/01 Milano, Teatro Ciak
29/01 Bologna, Teatro delle Celebrazioni
30/01 Torino, Teatro Colosseo
04/02 Bergamo, Teatro Creberg
05/02 Genova, Politeama
02/02 Milano, DatchForum
03/02 Casalecchio di Reno, da definire
Queens Of The Stone Age
Babyshambles
18/02 Bologna, Estragon
01/02 Roma, Tendastriscie
02/02 Bologna, Estragon
03/02 Milano, Rolling Stone
Baustelle
29/02 Pordenone, Deposito Giordani
01/03 Vicenza, Max Live
07/03 Torino, Hiroshima Mon amour
08/03 Bologna, Estragon
14/03 Roma, Alpheus
15/03 Milano, Rolling Stone
27/03 Firenze, Viper Theatre
28/03 Rimini, Io Street Club
30 Seconds to Mars
12/02 Milano, Alcatraz
Jimmy Eat World
12/02 Milano, Musicdrome
Him
06/03 Milano, Alcatraz
07/03 Firenze, SashHall
08/03 Modena, Vox Club
Editors
The Cure
28/03 Milano, Alcatraz
29/03 Rimini, Velvet
29/02 Roma, Palalottomatica
02/03 Milano, PalaSharp
Giovanni Allevi
Subsonica
24/02 Ascoli Piceno, Teatro Ventidio Basso
25/02 Ascoli Piceno, Teatro Ventidio Basso
28/02 Perugia, Teatro Morlacchi
29/02 Torino, Teatro Colosseo
01/03 Torino, Teatro Colosseo
09/02 Cuneo, Palasport
14/02 Udine, Palasport
15/02 Verona, Palasport
16/02 Varese, Palasport
22/02 Palermo, Palasport
23/02 Acireale, Palasport
Korn
22/02 Pordenone, Palasport
23/02 Milano, DatchForum
PJ Harvey
09/03 Roma, Auditorium Parco della musica
Golden Globes senza cerimonia
Premiazione boicottata dgli autori in sciopero
Io sono Leggenda
1
€ 5.721.553
L’Allenatore nel Pallone 3
1
€ 3.571.554
Bianco e Nero
€ 1.555.094
Una Moglie Bellissima
1
5
€ 641.093
Leoni per Agnelli
4
Niente parata di stelle sul red carpet
quest’anno per il tradizionale appuntamento per la cerimonia di consegna
dei Golden Globes. Dopo aver tentato fino all’ultimo di salvarla, gli organizzatori della cerimonia, primo grande appuntamento con la stagione dei
premi, hanno annunciato che la tradizionale serata quest’anno non si sarebbe svolta e sarebbe stata sostituita,
lo stesso giorno alla stessa ora, da
una conferenza stampa in cui sarebbero stati annunciati i nomi dei vincitori. La decisione è stata presa dopo
l’annunciata solidarietà delle star con
gli sceneggiatori in sciopero, e la loro
€ 541.008
Il Mistero delle Pagine Perdute
€ 504.509
Halloween: The Beginning
€ 449.418
Natale in Crociera
€ 364.876
La Bussola d’Oro
€ 327.829
Lussuria - Seduzione e Tradimento
In ogni caso, in questo clima surreale,
sono stati annunciati ufficialmente i
nomi dei vincitori dell’edizione di
quest’anno. Ecco l’elenco completo:
Miglior film drammatico
Espiazione
Miglior attrice in un film drammatico
Julie Christie (Away from here)
4
Miglior attore in un film drammatico
Daniel Day-Lewis (Il petroliere)
2
Miglior film musicale o commedia
Sweeney Todd
Miglior attrice in un film musicale
Marion Cotillard (La Vie en Rose)
5
Miglior attore in un film musicale
Johnny Depp (Sweeney Todd)
5
Miglior attrice non protagonista
Cate Blanchett (Io non sono qui)
Miglior attore non protagonista
Javier Bardem (Non è un paese per
vecchi)
2
€ 326.104
Miglior film d'animazione
Ratatouille
Box Office del weekend dal 11/01/2008 al 13/01/2008
Nuova piccola ondata di attesissime uscite subito dopo la scorpacciata di cinepanettoni che ci
hanno accompagnato lungo tutte le vacanze di
Natale (e che ancora resistono in classifica a
distanza di oltre un mese dalla loro uscita). Ai
primi tre posti, infatti, troviamo tre nuove entrate. Al primo posto “Io sono Leggenda” con
Will Smith, che nel solo primo week end di
programmazione incassa qualcosa come quasi
sei milioni d’incasso! Medaglia d’argento
all’attesissimo “L’Allenatore nel Pallone 2” che
arriva a distanza di oltre 20 anni dal primo capitolo e incassa subito oltre tre milioni e mezzo di
euro. Per la gioia dei fan del grandissimo Oron-
degli sceneggiatori. Hanno così annunciato l'assenza dal red carpet nomi illustri come Julia Roberts, Keira
Knightley, George Clooney, John
Travolta, Denzel Washington, Cate
Blanchett, Jodie Foster e Johnny
Depp, ma l’adesione si preannunciava unanime tanto che la decisione
degli organizzatori si è rivelata inevitabile. E' la prima volta dal 1980 che
la serata non ha luogo.
zo Canà. Per quelli che invece non sono particolarmente appassionati di commedia italiana è
arrivato nelle sale anche l’ultimo film della comencini con Ambra Angiolini e Fabio Volo
Bianco e Nero, che si piazza sul gradino più
basso del podio con oltre un milione e mezzo
di euro incassati, ma è una grande vittoria visti
gli avversari particolarmente temibili...
Seguono una serie di rimasugli di film natalizi,
tra cui segnaliamo l’exploit di Pieraccioni, che
nelle ultime settimane sta rigudagnando terreno
sul diretto competitor De Sica, e anche questa
settimana si piazza in quarta posizione del box
office, subito dietro le nuove uscite.
Miglior film straniero
Le scaphandre et le papillon
intenzione di non superare i loro picchetti per poter prendere parte alla
serata. Un bel danno di immagine
oltre che economico per la Hollywood delle Major, che si ostina a non
riconoscere agli autori i diritti sulle
loro opere relativi alle nuove tecnologie. La decisione di non partecipare
alla serata è arrivata direttamente dello Screen Actors Guild, il sindacato
degli attori, per sostenere lo sciopero
Miglior regista
Julian Schnabel (Le scaphandre et le
papillon)
Migliore sceneggiatura
Joel & Ethan Coen (Non è un paese
per vecchi)
Migliore colonna sonora
Dario Marianelli (Espiazione)
Migliore canzone
“Guaranteed” (Into the Wild)
I Rolling Stones saranno a Berlino per l'inaugurazione del 58.mo Festival cinematografico il
7 febbraio. In quell'occasione
sarà presentata in prima mondiale l'opera di Martin Scorsese "Shine
of Light", un film-concerto dedicato alla
band. "Scorsese è riuscito a portare sul
grande schermo l'essenza di una band
leggendaria" ha detto il direttore Dieter
Kosslick nell'annunciare l'arrivo di Mick
Jagger, Keith Richards, Charlie Watts e
Ron Wood. Alla prima sarà presente
anche Scorsese, autore del documentario
registrato al Beacon Theatre di New
York con 16 telecamere tra ottobre e
novembre 2006.
Si parlato qualche giorno fa
delle polemiche suscitate dallo
spostamento della data ultima di
uscita per l'ammissione ai David, spostamento a quanto pare
voluto dal produttore De Laurentiis per
far concorrere Grande, Grosso e Verdone, in uscita il 7 marzo e non il 29 febbraio. Ora sappiamo che, amareggiato
dalla situazione, Carlo Verdone si è ritirato dalla corsa al premio per mettere a
tacere le polemiche: “Se questo deve
essere considerato un aiuto, rinunciamo”. Siamo convinti che la decisione
non potrà che far bene all'autore ed al
suo film, che rivedrà in azione alcune
delle sue caratterizzazioni più amate nello storico Bianco, Rosso e Verdone.
Un'altra mitica serie televisiva
degli anni 80 è pronta a fare il
balzo verso il grande schermo.
Si tratta di "A-Team", dove un
gruppo di reduci della guerra
del Vietnam si mettevano a disposizione
di persone in difficoltà. Ad annunciare il
progetto del film è stato il regista, John
Singleton, che ha dichiarato di aver già
ingaggiato Woody Harrelson per il ruolo
di Murdock, il più svitato del gruppo.
Oronzo Canà, indimenticato mister della Longobarda, contraddistinto da trovate più o meno geniali (come il modulo 5-5-5 e la Bi-zona), non allena più da molti anni: ora produce olio nella sua
azienda agricola, ma i suoi sogni ricorrenti sono
sempre legati al mondo del pallone. Un giorno la
notizia della promozione della sua ex squadra in
serie A - a causa delle inadempienze fiscali di un'altra squadra - lo fa sobbalzare. Subito dopo
viene invitato in un talk show, dove rivela il vero
motivo dell'esonero di vent'anni prima, ovvero
essersi opposto al presidente che voleva la retrocessione per difficoltà finanziarie; a questo punto,
il nuovo "patron" della Longobarda, figlio di quel-
lo che guidava la squadra
ai tempi di Canà, propone
a questi di tornare ad allenare. L'occasione è ghiotta, e il richiamo del campo
è troppo forte: e così,
dopo oltre venti anni, Canà
dovrà ancora una volta
sfidare tutto e tutti
(società compresa) per
salvare la sua squadra dalla (quasi) sicura retrocessione. Spinto (per sua
stessa ammissione) a rivestire i panni di Oronzo Canà per esaudire le tante
richieste di giovani (e non)
affezionati a L'allenatore
nel pallone (sempre un
successo di pubblico ad
ogni passaggio televisivo e
ottime vendite con l'uscita
in DVD) e ritrovando alla
regia lo stesso Sergio Martino - che lo diresse in tantissimi altri film - Lino Banfi torna sul grande schermo dopo un'assenza di
vent’anni (Com'è dura l'avventura) e un'immagine
(televisiva) rinnovata dopo
i trascorsi che lo resero
celebre in commedie sboccate e scollacciate, al fianco delle bellissime Fenech,
Bouchet, Cassini, Rizzoli e
via dicendo: il risultato è
meno catastrofico di quanto si potesse attendere,
soprattutto se messo a paragone con analoghe
operazioni "revival" tanto di moda nel cinema
(comico) italiano degli ultimi tempi, vedi Il ritorno
del Monnezza o Eccezzziunale... veramente: capitolo secondo... me. Vuoi per un rispetto filologico
quasi maniacale, vuoi perché nei ruoli di contorno
vengono utilizzati gli stessi attori di ventiquattro
anni fa (la moglie di Canà interpretata dalla Calandra, la figlia da Stefania Spugnini, il
"mediatore" Bergonzoni da Andrea Roncato e il
mitico Aristoteles - che compare verso la fine sugli spalti dello stadio - da Urs Althaus), questo
sequel paga certamente lo scotto di battute o gag
il precedente poggiate su un intreccio tutto
sommato fiacco e prevedibile (niente a che
vedere, per intenderci, rispetto all'anarchia
delle commedie sexy del decennio precedente), ma nasconde quel sapore di cinema-nostalgia che in fondo ne giustifica
pienamente l'esistenza. Come allora, forse
di più, innumerevoli le partecipazioni di
calciatori, allenatori e giornalisti sportivi
prestatisi per interpretare loro stessi, capi-
tanati dal numero dieci giallorosso Francesco Totti. E tra le new entry (sorvolando
sugli aberranti camei di vari reduci da
grandi fratelli & co.), l'avvenente giornalista in cerca di scoop interpretata da Anna
Falchi, con tanto di intervista/equivoco
rimandante allo sketch con la Fenech di
zucchero, miele e peperoncino, sempre
diretto da Martino nel 1980.
INTERVISTA AL REGISTA
aperto le porte per il cinema statunitense.
Comunque sono fierissimo di aver girato i
due capitoli dell'Allenatore nel pallone.
E AL CAST
Quanto è difficile recuperare la verve
Banfi: L'hanno scorso ero a Venezia e vedi quel cinema ed evitare il rischio
devo un uomo che veniva verso di me faoperazione nostalgia?
cendo dei versi strani, quando arriva daBanfi: Io sono più appesantito di peso, nel vanti a me si inginocchia mi prende la mafrattempo, intanto che crescevo di chili, no e dice: 'grande maestro”. Era Taranticrescevo di esperienza, credibilità presso il no, perché apprezza molto Martino e quel
pubblico. Quindi non solo mi sono sentito tipo di cinema. Forse c'è nostalgia per queun ragazzo a farlo, mi sono divertito an- sto genere.
che. Evidentemente dentro di me covava
Per Sergio Martino, come ha trovato
questo fatto di tornare a far ridere alla
nel ruolo di attori i calciatori?
vecchia maniera. Non è stata una fatica
Martino: I calciatori di oggi sono già dei
farlo ma una gioia.
divi di per sé, per cui non è stato difficile
Il suo primo allenatore nel pallone,
per loro. Anche Mazzone e Lotito sono stati
che non era stato apprezzato dalla
bravi.
critica ma molto più dal pubblico, ha
poi avuto negli anni, soprattutto per i Banfi: Sono stati molto gentili, anche perpassaggi televisivi una rivalutazione ché abbiamo girato le scene durante i ritiri
incredibile e lei ha avuto anche dalla estivi, e loro sono stati molto disponibili.
critica, negli ultimi anni una grossa
Vorrei sapere se aveva mai pensato di
rivalutazione. Quanta fiducia avete di
passare dietro la macchina da presa e
portare al cinema il pubblico televisise con Sergio Martino c'è stata collavo?
borazione
Martino: L'operazione è stata quella di
Banfi: Sì, c'è stata collaborazione, addiritavere un attore che ha avuto tanto succestura qui ho collaborato con Minghi per le
so al cinema e che oggi penso lo possa
musiche. E anche per la regia collaboro nei
riottenere. In più con la carica che oggi la
momenti decisionali. Non è escluso che poi
sua immagine ha grazie alla televisione.
possa fare un mio film da regista.
Penso che sia un film che possa coinvolgeFino a qualche mese fa sembrava che
re tante generazioni.
nel film dovesse apparire Luciano
Una domanda per tutti, come vi spieMoggi. Perché avevate scelto lui e
gate questa rinnovata attenzione per
perché invece alla fine non ha partei film degli anni '70 e '80, è una nocipato?
stalgia per un'Italia che non c'è più o
è il cinema italiano che inizia a essere Banfi: Il regista voleva trovare uno che
a corto di idee? Per il regista, lui è sapesse imitare Moggi per alcune scene,
l'unico regista italiano ad avere diret- nel frattempo Sergio incontrò Luciano
to Nicole Kidman, però è ricordato Moggi su un aereo e nel parlare si è offerto
per L'allenatore nel pallone, Giovan- di interpretare la parte. Volevamo che fanona coscia lunga, ne è orgoglioso o cesse un paio di presenze. Poi subentrò il
suo agente Lele Mora con richieste che
le dispiace un po'?
abbiamo ritenuto di non dovere accettare e
Martino: Assolutamente no. Sono orgoabbiamo lasciato perdere, e Moggi ha capiglioso di aver fatto questi film, così come i
to la nostra scelta.
molti gialli che ho girato e che mi hanno
Sogni e delitti
1 febbario
Asterix alle Olimpiadi
8 febbraio
Parlami d’amore
15 febbraio
John Rambo
22 febbraio
“Io sono leggenda” è la terza versione cinematografica dell’omonimo romanzo di Richard Matheson,
dopo l’eccentrico ma riuscitissimo “L’ultimo uomo
sulla terra” (1964) di Ubaldo Ragona e lo pseudofantascientifico “Occhi bianchi sul pianeta terra” di
Boris Sagal (1971), che deve molto (forse troppo) al
filone post-atomico in voga negli anni ’70. Nel 2012, un virus modificato geneticamente per sconfiggere il cancro muta radicalmente, contagiando il 99%
della popolazione mondiale. Il Dottor Robert Neville (per l’occasione promosso a TenenteColonnello, si suppone in omaggio allo spirito di
sacrificio delle forze armate americane) è l’unico
essere umano rimasto a New York (epicentro
dell’infezione) dopo la disastrosa evacuazione della
città, durante la quale ha perso moglie e figlio. Neville è rimasto volontariamente, nella speranza di
sintetizzare un vaccino che possa curare la malattia,
e trascorre le giornate insieme al suo cane Samantha
(detta Sam), cacciando gli animali selvatici che ormai hanno preso possesso della città o procurandosi cavie infette per i suoi esperimenti. L’uomo è
immune dall’infezione, e diffonde quotidianamente
nell’etere dei messaggi radio nella speranza di trovare altri sopravvissuti, appelli che restano però senza
risposta. Una sera, mentre sta per essere sopraffatto
dai contagiati, viene provvidenzialmente salvato da
Anna, unica altra sopravvissuta insieme al figlio
di NICOLA PICCHI
Ethan, che si dice convinta che gli avvenimenti facciano parte di un piano divino…
Nonostante la tanto sbandierata fedeltà al testo originale, “Io sono leggenda” ne tradisce il radicale
pessimismo di fondo e ne altera significativamente
la conclusione, per approdare verso lidi più rassicuranti per lo spettatore medio americano.
Chi cerca un adattamento fedele (soprattutto nello
spirito) del bel libro di Matheson, farebbe bene,
insomma, a rivedersi il film del’63 e ad evitarlo come la peste. Per tutti gli altri, più accomodanti e
disposti a passar sopra a qualche ingenuità,
all’insopportabile personaggio di Anna (è convinta
di parlare con Dio, e naturalmente ha ragione) ed al
prevedibile happy end, “Io sono leggenda” merita
comunque una distratta visione, soprattutto nella
prima ora, che è anche l’unica riuscita. Will Smith
rende efficacemente e con una certa asciuttezza un
Robert Neville sempre sull’orlo del collasso nervoso (molto riuscita la scena in cui recita a memoria le
battute di “Schreck”), ed i suoi duetti con Samantha
(bravissima) sono la cosa migliore del film. Abbastanza suggestiva la New York disegnata dal regista
Francis Lawrence (Constantine), una metropoli
invasa dalla vegetazione e regredita allo stato primevo dove si aggirano solo feroci predatori (i leoni e i
contagiati) e prede (le gazzelle in fuga, lo stesso
Neville). Contrariamente al romanzo, ma anche agli
altri adattamenti, gli infetti del film sono esseri decerebrati e privi di qualsivoglia organizzazione sociale, guidati esclusivamente dalla fame e, per non
voler scontentare nessuno, alla fine risultano un
ibrido parecchio insipido tra i vampiri del libro
(visto che vengono uccisi dalla luce del sole o dai
raggi ultravioletti, ma sono privi dei canini
d’ordinanza) e gli zombi rabbiosi ed ipercinetici di
“28 giorni dopo” e relativo sequel.
La regia è, come prevedibile, al servizio di Will
Smith ma completamente anonima, poco incisiva
anche nelle rare scene d’azione (come quella
dell’assalto finale alla casa di Neville) che dovrebbero alleviare la sofferenza patita per l’irritante svolta
di sceneggiatura. Resterebbe poi da chiedersi se
c’era davvero bisogno di scomodare Matheson per
poi stravolgerlo completamente ma tant’è, prendiamolo come uno stuzzichino un po’ indigesto per
ingannare l’attesa dell’imminente “Doomsday” del
più dotato Neil Marshall
Shanghai, 1942. Wong Chia Chi è abbandonata dal padre
agli albori dell’occupazione giapponese durante la seconda
guerra mondiale. All’università incontra Kuang Yu Min,
uno studente che ha messo in piedi una compagnia teatrale
col segreto scopo di risvegliare la coscienza politica dei cinesi. Ne rimane affascinata e prende parte alle rappresentazioni. Il tutto nasconde un’attività di resistenza al governo
fantoccio, e lei decide di partecipare ad un’azione lavorando come esca per assassinare un potente collaborazionista,
il signor Yee. L’azione si sposta ad Hong Kong, e lei diviene amica della moglie di Yee, entrando così in contatto con
lui. Ma la faccenda le sfugge presto di mano, Yee è un uomo ambiguo ed affascinante, e contro ogni previsione i due
vivranno un pericoloso coinvolgimento destinato a sfociare
in tragedia. Ang Lee è innanzitutto un abilissimo regista e
in questo intenso spaccato della situazione politica della
Cina agli albori della seconda guerra mondiale ci offre un
opera di raro equilibrio stilistico. Lo spettatore apprezzerà
in primo luogo il fatto che il regista abbia scelto di non manipolarne i sentimenti attraverso il facile ricorso al melodramma, e lo stile asciutto ed efficace, che sopra ogni cosa
è l’elemento che contraddistingue quest’opera. Wong Chia
Chi è un’ingenua idealista, del genere di cui è pieno il mondo, che spesso finiscono con l’essere manipolate da interessi ed ideali più grandi e spesso nascosti. La sua reazione di
fronte al male, rappresentato da un fascinosissimo collabodi ANNA MARIA PELELLA
razionista, un Tony Leung davvero superlativo, è quella di
confondersi e cedere al cuore, proprio dove il cuore avrebbe dovuto battere per il suo paese, lei sceglie di seguirne i
palpiti che la portano verso chi il suo paese lo tradisce e
finirà per questo col pagare un prezzo enorme.
Il signor Yee è la parte di noi che non solo cede alle più
oscure pulsioni distruttive ma, invece di nasconderlo ne fa
una bandiera e si veste, quindi del fascino di un’ambiguità
che finisce per mascherare anche i tratti essenziali della sua
personalità, i quali da soli avrebbero dovuto mettere in allarme chi gli si avvicina. La maestria di Ang Lee è tutta nella rappresentazione del coinvolgimento, affettivo e sessuale
che prende sottilmente il controllo della situazione e
dell’intera storia. Così come la povera Wong Chia Chi, anche lo spettatore sarà vittima del fascino di quello che sin
dall’inizio è indicato come un personaggio negativo, ma che
presto scopriremo solo ed appassionato come e più di chi
gli dà la caccia. Il tutto è raccontato senza troppi fronzoli,
nè inutili spiegazioni, nello stile pulito e didascalico che è il
marchio di fabbrica di certo cinema autoriale che ormai
travalica ampiamente le barriere culturali. Ang Lee sfrutta
ogni possibile appiglio e ci mostra il nascere dell’intimità tra
i due, attraverso l’iniziale aspetto famelico di un rapporto
destinato a divenire altro, a discapito e contro ogni previsione o volontà degli stessi protagonisti.
Lo scambio dialettico è ridotto al minimo, quello che conta
è l’atmosfera tesa a sottolineare l’assoluta mancanza di confine tra quelli che si vorrebbero opposti punti di vista e
visioni del mondo. I due protagonisti sono rappresentanti
di poli realmente opposti solo sulla carta, ma che nella vita
di tutti i giorni confinano talmente l’uno nell’altro da rendere impossibile ogni discriminazione o reale attribuzione di
responsabilità. Il racconto diviene così un pretesto per mostrare le ragioni dei vincitori come quelle dei vinti, senza
alcun reale giudizio morale, se non quello che sottolinea la
pericolosità delle passioni, politiche o sentimentali, conta
poco. L’uso magistrale della mdp rende la lunghezza del
film solo un dettaglio, altro è il sentimento di assoluto rapimento di fronte alle scenografie ed i costumi, bellissime le
prime e incantevoli i secondi. Mentre una colonna sonora
coinvolgente e nello stesso tempo assolutamente non invasiva, sottolinea con passione i dettagli ed esalta l’equilibrio
di un’opera per molti versi perfetta. Un Leone d’Oro a Venezia 2007 assolutamente meritato, anche se dato in barba
alle resistenze di critici ormai talmente assuefatti ai drammoni paratelevisivi di produzione nostrana, da non cogliere
il nuovo che avanza dall’Asia e che a momenti ci travolge.
Christopher McCandless appena laureato, decide inspiegabilmente di abbandonare tutto per intraprendere un viaggio che lo porterà attraverso esperienze e
luoghi che lo cambieranno per sempre.
Chris McCandless è ad un bivio, da una parte il brillante futuro che la laurea ed i soldi della sua famiglia
gli possono assicurare, con tutto quello che la cosa
può significare: appiattimento, consumismo, condivisione dei valori con i suoi genitori, e dall’altra la libertà
di essere quello che sente. Ovvio che nonostante i
pericoli, o forse proprio per quelli egli sceglierà la sua
strada, un percorso indicato da milioni di libri e intrapreso da moltissime persone prima di lui. Il sogno
americano di stabilità economica ed inserimento nella
società diviene incubo nella misura in cui, negli anni di
Bush senior la situazione politica non invita certo
all’ottimismo, e spesso condividere i valori dei propri
genitori, vuol dire diventare come loro. Chris non ha
molta scelta, essere come suo padre non lo alletta minimamente, e sceglie di andare via. Il suo è un addio
definitivo, regala i suoi soldi, abbandona a metà la sua
macchina, nascondendone le targhe, e semplicemente
sparisce. Si dà un nuovo nome, Alex Supertramp, e
nasce di nuovo in compagnia di una coppia di hippies
che gli dà un passaggio e lo accoglie nel suo accampamento, a Slab City in California. L’adolescenza lo vede
ancora sulla strada, nel South Dakota e poi ancora via
fino in Alaska, dove l’età adulta lo coglie e il suo pellegrinaggio durato due anni lo induce finalmente a fermarsi da qualche parte, da solo in contatto con la natura selvaggia e con l’unica compagnia dei suoi libri.
Tratto dal libro di Jon Krakauer ispirato ad una storia
di ANNA MARIA PELELLA
vera, il film, presentato in anteprima alla Festa del
Cinema di Roma, parla al cuore di tutti quelli che nella
vita, almeno una volta si sono chiesti davvero cosa
volevano essere. Il personaggio di Chris non è altro
che la parte di noi che vuole vivere, semplicemente
così, cercando dentro di sè e nel mondo il senso della
propria esistenza. Il prezzo che pagherà sarà molto
alto, ma nulla ci lascia immaginare che se ne sia pentito, anzi il messaggio di tutto quell’affannarsi in giro
per il mondo sarà che “la felicità esiste solo se la puoi
condividere”. Chris diviene Alex per scelta e, sempre
di sua volontà, abbandona tutte le perone che ha incontrato sulla strada e che, in qualche modo lo hanno
amato. La sua ricerca ha un che di estremo solo nel
momento in cui egli decide per la solitudine, e sarà
paradossalmente quella ad aprirgli la mente, anche se
in maniera imprevedibile. Sean Penn riesce a rendere
ancora convincente il viaggio di formazione molti
anni dopo Kerouac, il suo personaggio, un sensazionale Emile Hirsh, rappresenta la contraddizione di un
sistema sociale che condanna all’irreversibiltà ogni
decisione circa il proprio futuro, nel momento stesso
in cui si consegue il primo risultato. Chris semplicemente non intende barattare la propria possibilità di
scelta con un inutile auto nuova, regalo che i suoi genitori hanno pensato per il conseguimento della sua
laurea. Incompresibilmente, almeno agli occhi dei
suoi, egli decide di non aver bisogno di un’auto nuova, ma di una cosa molto poco consumistica, la libertà
di essere ciò che sente e non quello che sta diventando seguendo i binari tracciati su cui cammina da anni.
Il racconto si dipana avvincente tra la semplicità degli
intenti di Chris e la profondità dei rapporti affettivi
che egli lascia cadere dietro di sè, in una rappresentazione visiva dell’alienazione che sembra colpire chi
non si vuole semplicemente omologare e sceglie
l’esilio c he purtroppo lo distruggerà.
La scelta di raccontare in maniera non lineare rende la
storia vivace ed interessante, mentre l’empatia col
personaggio è suggerita solo attraverso i sentimenti
che egli involontariamente instilla in quelli che incontra sul suo cammino. L’interpretazione perfetta di tutti
i comprimari rende credibile e nel contempo struggente il segno che Chris lascia dietro di sè, in persone
semplici che lo amano per quello che è, e non per i
risultati che potrebbe conseguire se solo volesse. La
regia minimale e le bellissime scene della natura selvaggia rendono incantevole il racconto di una storia
poetica e per molti versi comprensibile, nel momento
in cui la scelta che si pone è quella antica e mai risolta
tra avere o essere.
Un’accoppiata vincente di Premi Oscar come Russel Crowe
(“Il gladiatore”) e Denzel Washington (“Training day”)
uniti
insieme
al
filmaker
britannico
Ridley Scott (“Blade runner”, “Alien”, “Il gladiatore”) per
raccontare la vita di quell’uomo che negli anni settanta,
muovendo i suoi passi nelle strade di Harlem, è divenuto
una delle figure più spregiudicate nel suo ambiente, per poi
essere ucciso da un poliziotto guidato dal desiderio di
riportare giustizia nel suo paese. Con la corruzione che dilagava tra la polizia e una guerra nel Vietnam che stava costando un prezzo spaventoso, la mafia agiva praticamente
impunita nel mercato della droga dove, con la complicità di
giudici, avvocati e poliziotti, ci si poteva muovere indisturbati e con una copertura pressoché assicurata.
La morte improvvisa del boss del crimine Bumpy Johnson
determina l’immediata ascesa del suo silenzioso apprendista
Frank Lucas (Denzel Washington) che, sfruttando la possibilità creatasi e la sua personale esperienza maturata sulla
strada, detta le regole del nuovo business dell’importazione
dell’eroina, dando immediatamente una nuova impronta
alla città e puntando una pistola alla tempia di chiunque
osasse contraddirlo. Trovato l’accordo con degli individui
del sud est asiatico per ottenere un tipo di eroina a qualità
superiore e a prezzo più basso e corrompendo alcuni ufficiali dell’esercito statunitense per nasconderla tra i cadaveri
dei soldati americani uccisi rispediti a casa, diviene uno dei
principali corruttori della città. Ammassa una fortuna smisurata vendendo un prodotto più puro e ad un prezzo
di DI PIER GIORGIO RAVASI
competitivo e richiama, così facendo, l’attenzione della legge. Un cambiamento ai vertici della malavita che non passa
inosservato agli occhi dello scaltro poliziotto Richie Roberts (Russel Crowe). Intuita la scalata in atto tra le famiglie
mafiose locali, comprende subito l’arrivo sulla piazza del
nuovo ambizioso boss. I destini di questi due uomini, per
certi versi molto simili pur trovandosi ai lati opposti della
legge, si intrecceranno in un vortice di appassionanti incontri e scontri che cambieranno per sempre le loro vite e il
destino di una città come New York, ponendo fine ad
un’era di complicità nell’ignorare le leggi e di corruzione
generalizzata. Scott, che già ci ha regalato la straordinaria
descrizione della battaglia di Mogadiscio nel 1993 e la
drammatica evocazione dell’antica Roma (premiata con ben
5 Oscar), consolida ulteriormente la sua fama di regista
innovativo, autorevole e dotato di uno straordinario talento
visivo mettendo a duro confronto due grandi nomi del
mondo della celluloide. Denzel Washington, che dopo la
corsa contro il tempo in “Déjà vu” dello scorso anno, è
sempre alla ricerca di nuove sfide che riescano ad incantare
il suo pubblico con una serie di personaggi tutti suoi. Russel Crowe che, dopo la straordinaria interpretazione di Maximus, generale romano divenuto gladiatore, e le grandi
recitazioni nelle pellicole “A beautiful mind” e “Un’ottima
annata”, si dimostra sempre uno dei più grandi attori della
sua generazione. Due talenti innegabili messi allo specchio
da una sceneggiatura ben fatta e coinvolgente, volta
all’esplorazione di due universi opposti, resi entrambi interessanti e portati gradualmente a convergere insieme.
Perché proprio in questo aspetto risiede il fascino di questa
storia che racconta l’ascesa e la caduta di Lucas, ma nel
contempo anche il destino (sovrapposto al suo) del principale inseguitore. Nucleo portante dell’intera vicenda è l'avvincente relazione che si determina tra i due: tra il milionario imprenditore malavitoso e il complicato poliziotto trasformatosi in persecutore. Il paradosso di Lucas che, vivendo un’impeccabile vita da padre di famiglia, spacciava droga
e la vita di Roberts, poliziotto che mai aveva ceduto al richiamo delle mazzette (pur avendo trovato un’ingente somma di denaro nel bagagliaio di un’auto e avendola onestamente restituita).Due sogni distinti e dal diverso epilogo:
quello infranto di un americano che, se non fosse stato per
l’illegalità delle sue azioni, sarebbe stato ricordato come
uno degli uomini d’affari più potenti e di successo in America (con la sua impresa a conduzione familiare) e quello
realizzato, di un altro uomo, a cui è andato il merito della
caduta di un eroe altrettanto popolare.
Simona Ventura potrebbe sfidare la
sorte e tornare a navigare le difficili
acque della rete ammiraglia. Ci aveva
già provato lo scorso aprile a sbarcare
su RaiUno, ma dopo sole due puntate
lo show "I cervelloni", che conduceva con
Teo Teocoli, fu chiuso a causa degli ascolti
troppo bassi. Ma la signora della tv - pare ha deciso di fregarsene pur di coronare il suo
sogno: condurre uno show del sabato sera in
prima serata. Pronto per lei ci sarebbe uno
spettacolo musicale, su progetto della Ballandi Entertainment. Di più non è dato sapere, se
non che si tratterebbe di quattro puntate dedicato alle grandi canzoni che hanno segnato la
nostra vita. Su RaiDue, invece, per SuperSimo tutto fila liscio come l'olio, tanto che per
lei si pensa alla conduzione del talent show
di matrice inglese X-Factor, da marzo programma di punta per la prima serata del secondo canale.
Premium Gallery: una nuuova sfida per il digitale
Un’offerta Mediaset: una selezione di serial e film a 8 euro al mese
Tutto a otto euro. Dove tutto sta per serial e film in
prima visione, e otto euro per quello che al mese
deve pagare il telespettatore. E’ questa in sintesi
Premium Gallery la nuova offerta di tv a pagamento
di Mediaset Premium. Tre canali, anzi “tre mondi”,
come ha sottolineato Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente Mediaset, a Montecarlo, dove sono state
presentate le nuove proposte che si chiamano Joi,
Mya e Steel. Otto euro al mese, insomma, per tremila ore l’anno di prodotto televisivo pregiato, ossia
prime visioni assolute e in contemporanea con la
messa in onda dei network
Usa, il meglio del cinema di
Warner e Universal (ma anche
di Medusa e Tao Due) e delle
serie tv in esclusiva pay, con
grande anteprime assolute e
senza interruzioni pubblicitarie. Perché un altro dei
grandi plus di Premium Gallery sta proprio
nell’assenza di pubblicità all’interno di film e serial.
Come dire: l’emozione qui non vengono interrotte.
Per accedere (come le altre offerte di Mediaset
Premium) è sufficiente avere il decoder digitale terrestre e la tessera prepagata Premium. Diverse le
offerte speciali di Gallery tra cui: accesso gratuito
fino il 31 marzo per chi ha acquistato un pacchetto
calcio. Per chi ha già la tessere Mediaset Premium, 7
giorni di accesso gratuito, basta inviare un sms al
340.4336363
con
scritto:
”PROVA.NUMEROTESSERA.MED”. Per i nuovi
clienti che attivano una nuova tessera accesso gratuito per 15 giorni. Tra i serial che si potranno vedere in anteprima assoluta per l’Italia, Dr House
(quarta serie), Nip/Tuck (quinta serie), Smallville
(settima serie), The O.C. (quarta serie), Veronica
Mars (terza serie) e Heroes
(seconda serie). Tra le novità
arriveranno Gossip girl (il nuovo teen serial che piace tanto
negli States), Bionic Woman e
Men in Trees. Per quanto riguarda i grandi film già programmati La fabbrica del
cioccolato, Volver, La sposa cadavere, Harry Potter,
300, Batman begins, Orgoglio e Pregiudizio, King
Kong e Inside man. Titoli che in cifre diventano,
per quanto riguarda i serial il 40% della produzione
Usa in anteprima, cioè 180 stagioni di telefilm per
1700 ore di programmazione. (fonte: Tgcom.it)
Quando sulle reti principali non ingioiellatissime ti offrono cure
c’è nulla di interessante… quan- miracole per la pancetta postdo non te ne po fregà de meno f e s t i v a ;
un
robot
dei tanti reality in gara di au- (probabilmente appena uscito
dience tra di loro… quando dalla NASA) triterà, cuocerà,
fuori c’è una nebbia
condirà le tue
fittissima che ti Da Roberto “il baffo” allo verdure e se richef
Tony:
impedisce di godermane tempo ti
ti una sana giornata pubblicità nella leggenda! stirerà anche
all’aria aperta…
quel cesto di
Beh in questi casi il telecoman- camicie; da vent’anni uno strudo azzarda di oltrepassare il mento a spazzole rotatorie pulivalico: andiamo sui canali oltre sce le case tra Antenna3 e Italiail pulsante 9! Se la notte non è 7… Chi non si è mai soffermato
ancora scesa e ancora incombe a guardare ipnotizzato le dimola fascia protetta ci troviamo strazioni di questi oggetti nella
davanti ad una sorta di mercati- pubblicità?!? Per questo i protano mediatico, che siamo abituati gonisti spesso diventano delle
a vedere fin da piccoli: signore leggende...
Happy Birthday MTV !!!
Torna “La Sai l’Ultima?”
La coppia inedita Boldi e Cuccarini alla guida del programma
"E' il mio riscatto. Mostrerò a tutti come dev'essere un bravo poliziotto" afferma Fabrizio Corona annunciando in
anteprima che indosserà la divisa per
fiction. Sarà l'Ispettore Tosi nella serie
tv Tieni a me prodotta da Roberto De
Laurentiis. Da detenuto a poliziotto
dunque. Non aggiungiamo altro, la notizia ci sembra commentarsi da sola.
Va molto bene la nuova edizione
de “La ruota della Fortuna” condotta da Enrico Papi affiancato
dalla ex top model Victoria Silversted. Questa è la prova che quando
il format, portato in Italia al successo dal maestro Mike Bongiorno, è forte, è in grado di resistere
anche per diversi anni mantenendo
alta su di esso l’attenzione del pubblico. Ricordiamo infatti che il
programma è entrato nel guinness
dei primati come trasmissione più
longeva della tv italiana.
Da martedì 29 gennaio alle 21.10
l’inedita coppia formata da Lorella
Cuccarini e Massimo Boldi, condurrà La Sai l’ultima?, la gara di
barzellette più celebre d’Italia, ideata da Gigi Reggi. Il primo speciale del programma, nel 1992, è stato tenuto a battesimo proprio da
Massimo Boldi; per Lorella Cuc-
carini invece, che torna in tv e a
Canale 5, è un debutto assoluto
nel mondo delle barzellette. Dieci
le puntate nelle quali si misceleranno varietà e gara, ingredienti
imbattibili che, nel corso degli
anni hanno decretato il grande
successo di questo format tutto
italiano. Fulcro della trasmissione
l’imperdibile gara di barzellette
condotta da Lorella Cuccarini che,
in questa edizione vedrà alcune
importanti novità. I barzellettieri
in competizione, saranno nove , a
sfidarsi in gruppi di tre nel corso
di tre manche. Sarà il pubblico in
studio, attraverso gli applausi, a decretare i favoriti, il primo dei quali accederà alla finale. Il secondo
finalista, invece, sarà scelto
dai telespettatori a casa
attraverso il televoto. Nel
corso della finalissima,
sarà ancora una volta il
pubblico in studio a decretare attraverso l’applausometro,
chi tra i due sfidanti si aggiudicherà l’ambito titolo di Barzellettiere.
Massimo Boldi sarà invece il protagonista di numerosi momenti di
spettacolo in cui metterà in scena
esilaranti siparietti.
Un talk show in stile Mtv. Mafia,
precarietà, ingiustizie sociali, discriminazioni, disagi familiari. Fatti e
situazioni che provocano sentimenti
forti e contrastanti come collera, disappunto, indignazione, frustrazione, commozione ma che troppo spesso dobbiamo
reprimere, stringendo forte le mani nelle
nostre tasche. Ma se qualcuno vi dicesse che
c’è un luogo dove poter lanciare i vostri pugni fuori dalle tasche? E’ quanto fà, da venerdì 21 dicembre, MTV Italia con un nuovo
programma settimanale, non a caso intitolato
“Pugni in Tasca”, che ha come padrone di
casa un vj decisamente insolito per MTV,
Mario Adinolfi. Uno spazio in cui i giovani
possono parlare e confrontarsi liberamente
tra loro e con gli ospiti in studio.
Una nuova sfida parte lunedì 21 per
la mattinata di canale5, che il direttore Massimo Donelli punta a rivitalizzare dopo anni di letargo. Un po’ di
news, una manciata di cultura, un
pizzico di galateo, una spolverata di gossip e
tanta allegria. Quella partenopea di Barbara
D’Urso nell’inedito contenitore «Mattino 5»,
in onda dal 21 gennaio, alle 9.25, su Canale
5. La conduttrice, insieme al giornalista
Claudio Brachino guida un’ora e mezza
d’informazione e intrattenimento, targata
Videonews e realizzata in collaborazione col
Tg5. Tutte le mattine, ospiti in studio i protagonisti di cronaca e attualità. Alle 10 il Tg e
poi collegamenti col dietro le quinte della
redazione.
GF8 al via!
Ricca di novità l’ottava edizione del papà di tutti i reality
Si preannuncia ricca di novità
l'ottava edizione del "Grande
Fratello", che prenderà il via
il 21 gennaio, alle 21.10, su
Canale 5, per la prima volta in
onda di lunedì, e non nella
tradizionale collocazione del
giovedì. Ci sarà una casa di
ringhiera, con appartamenti
diversi su più piani. E poi al
debutto della trasmissione ci
saranno due nuove presenze:
Milo Coretti e Augusto De
Megni, due ex concorrenti,
che sostituiranno il veterano
Marco Liorni, che dopo sette
edizioni spese fuori dalla porta rossa, da quest’anno
non accompagnerà più i concorrenti fino all’usci di
casa. "La casa del 'Grande fratello' diventerà un
condominio, una casa di ringhiera a più piani, con
appartamenti diversi e vari inquilini, un po' giovane,
stile 'Melrose place', un po' folkloristica, tipo 'L'oro
di Napoli'". Così Alessia Marcuzzi ha anticipato
alcune novità dell'ottava edizione del reality, che
riparte il 21 gennaio su Canale 5. "Ci saranno gruppi di concorrenti che potranno passare da una casa
all'altra", aggiunge ancora la conduttrice.
Come sempre, prima dell'inizio, si rincorrono voci e
voci circa i nuovi concorrenti. Per il momento si è
saputo che i produttori non hanno accettato Francesca Vivaldi, un'attrice trans che, dopo essere stata
esclusa dal GF8, ha dato sfogo a tutta la sua insoddisfazione attraverso alcune interviste. Per il resto circolano
delle ipotesi, nella Casa del
GF8 potrebbero fare il loro
ingresso una famiglia al completo (padre, madre e due
figli maggiorenni); Francesco
Botta, aspirante giornalista
sportivo; Michele Di Rosso,
pugile Rom; una ragazza giovanissima che lavora saltuariamente come modella e
sarebbero in ballottaggio 4
stranieri, tre uomini e una
donna. Pare certo, invece, che l'età media dei ragazzi (esclusi quindi i genitori over 50) sia di 27 anni e
che arrivino un po' da tutta Italia, con una leggera
prevalenza delle regioni centrali.
Sul fatto che il programma venga definito trash, la
Marcuzzi dice: "È diventato di moda dirlo. Ma è un
gioco, e chi non lo capisce è prevenuto. Chi, poi,
parla male del 'Grande fratello' solo perchè vede gli
ex concorrenti a 'Buona domenica' a fare i dibattiti
vuol dire che non ha visto il programma. Il reality
finisce ad aprile, poi ognuno è libero: alcuni tornano al lavoro di prima, altri hanno successo al cinema, come Luca Argentero e Laura Torrisi, altri partecipano ai dibattiti per avere visibilità", conclude la
conduttrice.
Buon Compleanno Puffi
Mezzo secolo di vita per gli amatissimi esserini blu
Compiono 50 anni i Puffi, i leggendari e amatissimi
omini blu in calzamaglia bianca che vivono nel bosco in casette a forma di funghi. Ideati nel 1958 dal
belga Pierre Culliford, in arte Peyo, sono stati per
decenni i protagonisti di fortunatissime serie di fumetti e di cartoni animati e adesso si preparano a un
anno di grandi festeggiamenti. Ancora oggi sono
popolarissimi tra i bambini di diversi Paesi, oltre
che oggetto di un poderoso merchandising: dai milioni di pupazzetti venduti in tutto il mondo, fino al
gelato al gusto di puffo esibito in un sacco di gelaterie italiane. Per festeggiarli, è stata organizzata una
tournée europea intitolata Happy Smurfday, ossia
Buon Complepuffo, con il contributo dell'Unicef, a
cui andranno i proventi. La kermesse è stata pensata
proprio per celebrare il mezzo secolo degli omini
che incarnano le diverse attitudini e inclinazioni
della natura umana. Ma c'è di più. Secondo rumors,
a breve sarà annunciata
anche la data di uscita di
un nuovo film dei Puffi
mentre una serie di dvd
sarà già disponibile dal
2008 negli Usa. I Puffi entrarono in scena per la prima volta il 23 ottobre del
1958, ma non da protagonisti: la loro fu una comparsata in una striscia intitolata
Johan & Pirlouit - John & Solfamì in
italiano - che narrava le gesta di un
prode e simpatico cavaliere medioevale e del suo buffo menestrello.
Tutta la storia dei
puffi nella pagina qui
accanto.
I Puffi entrarono in scena per la prima
volta il 23 ottobre del 1958, ma non da
protagonisti: la loro fu una comparsata in
una striscia intitolata “Johan & Pirlouit” –
“John & Solfamì” in italiano - che narrava
le gesta di un prode e simpatico cavaliere
medioevale e del suo buffo menestrello. I
loro autori erano il fumettista belga Pierre
Culliford detto Peyo e il giornalista e sceneggiatore Yvan Delporte. Piano piano gli
“schtroumpf”, secondo il loro nome originale francese, tradotto come smurf in inglese e Schluempf in tedesco (il nome
francese ricordava troppo la parola
"calzino"), hanno iniziato a vivere di vita
propria, fino a raggiungere il successo planetario con il cartone animato di Hanna &
Barbera, trasmesso per la prima volta nel
1981 negli Stati Uniti e nel
1982 in Italia, in cui John e
Solfamì sono stati gentilmente accolti a loro volta
come personaggi secondari.
In realtà nel 1965 uscì un
primo film d'animazione in
bianco e nero di 90 minuti,
intitolato "Les Aventures
des Schtroumpfs" (in italiano: "Le avventure dei Puffi"), che però non riscosse
molto successo. Nel 1976 fu realizzato "La
Flûte à Six Schtroumpfs" ("Il flauto a sei
Puffi"), un adattamento della storia originale di "Johan & Pirlouit", con la colonna
sonora di Michel Legrand. Verso la fine
degli anni settanta i gadget dei Puffi sbarcarono negli Stati Uniti ottenendo un enorme successo: la figlia di Fred Silver-
man, produttore dell'NBC, ottenne una
bambola dei Puffi, e Silverman pensò che
una serie basata su di loro sarebbe stata
perfetta per i programmi della domenica
mattina. I Puffi si assicurarono un posto
nella cultura popolare americana quando
nel 1981 la NBC cominciò a trasmettere la
serie animata prodotta da Hanna & Barbera Productions; la trasmissione divenne
uno dei più grandi successi dell'emittente,
vincendo numerosi premi Emmy. Nel 1983 fu realizzata una versione inglese di "La
Flûte à six schtroumpfs", intitolata "The
Smurfs and the Magic Flute" ("I Puffi e il
flauto magico"). La trasmissione dei puffi
continuò fino al 1990, anno in cui fu cancellata dalla NBC per via della diminuzione degli ascolti. Due anni dopo, nel dicembre del 1992, Peyo morì
nella sua casa di Bruxelles. In Italia la serie dei
Puffi è stata trasmessa
inizialmente sulle reti
locali sicuramente nel
1982 ma può anche darsi
nel 1981, dato che è l'anno in cui uscirono il 45
giri della prima sigla e il
33 giri "Arrivano i Puffi"; La prima sigla fu "Il
Paese dei Puffi". Successivamente la serie
venne acquistata da Fininvest e trasmessa
da Canale 5 e Italia 1 sempre nel 1982, con
sigle targate Five Record e interpretate per
il 97% da cristina D'Avena. Repliche successive trasmesse anche da Rete 4, e dagli
anni 2000 sul canale Boing del digitale terrestre e anche su canali satellitari di Sky.
Anche in radio si avverte
la nostalgia canaglia che ci
lega indissolubilmente al
passato… Torna così su
una delle frequenze ammiraglie della radiofonia
italiana uno dei programmi che ha fatto storia dal
1987 al 1990 e che ha fatto conoscere al grande
pubblico la simpatia prorompente e la dissacrante
ironia di Gerry Scotti, ora
mattatore di programmi
del calibro di “Chi vuol
esser milionario”.
Jingle radiofonici stanno
già presentando il ritorno
su Radio101, emittente di
cui è anche presidente. La
conduzione è alla ricerca
dei concorrenti ideali, che
si auspica abbiano abilità
“strane” e “comiche”, ma
soprattutto che siano dotati di una grande irriverente autoironia…
Ci auguriamo un buon
ascolto, consapevoli che i
programma rispecchierà
la personalità del suo
conduttore...
Le risposte ai vostri
dubbi
USB 3.0 per il prossimo Giugno
Register ha presentato al CES 2008 di Las Vegas una nuova versione, la terza per la precisione, versione di connettori USB! E a quanto pare la situazione sembra essere
già buon punto e promette grandi
r
i
s
u
l
t
a
t
i
.
USB 3.0 permetterà un flusso di dati pari a
4.7GB/s, dieci volte meglio dell’attuale! Inoltre
verrà garantita la retrocompatibilità con precedenti precedenti versioni… Il tutto sarà possibile intorno a giugno di questo stesso anno.
Uscito il 26 Ottobre 2007, in
una sola settimana ha venduto
più di due milioni di licenze,
arrivando a oltre
cinque milioni di
copie a gennaio,
superando
la
versione precedente, il Mac Os
X Tiger, per numero di copie vendute nei primi
sette giorni di commercializzazione.
Mac OS X 10.5 Leopard è la sesta versione del
sistema operativo Mac OS X sviluppato da Apple
per i computer Macintosh. È stato annunciato per la
prima volta il 6 giugno 2005 durante il Worldwide
Developers Conference presieduto dal CEO di Apple Steve Jobs. Il sistema operativo è disponibile per
le macchine dotate di processori PowerPC G4 e G5
ad almeno 867 MHz (i vecchi processori G3 non
sono supportati) e per le nuove macchine dotate di
processori Intel. Il sistema deve avere almeno 512
MB di RAM e 9 GB di spazio su disco nell'installazione standard.
Presenta più di 300 nuove funzioni e un desktop
rinnovato.
La nuova Scrivania ha una barra dei menu semitrasparente e un Dock 3D riflettente che incorniciano
con eleganza lo sfondo. La funzione Stacks, per
esempio offre un nuovo modo di accedere e organizzare i file presenti sul computer e nelle periferiche collegate: uno stack è un elemento del Dock che vi
dà rapido accesso a gruppi di documenti. Quando fate
clic su uno stack, i suoi contenuti si aprono in un arco o
una griglia, a seconda del numero di documenti (o delle vostre preferenze).
Leopard introduce Time Machine, un rivoluzionario
sistema di backup automatico integrato direttamen-
te in Mac OS X. Crea una copia aggiornata di tutti
contenuti del vostro Mac (foto digitali, musica, filmati e documenti) perché possiate tornare indietro
nel tempo e ripristinare facilmente ogni cosa. che
permette di salvare, in pochi passaggi, tutti i file
presenti sul Mac.
Un’ altra funzione è Quick Look che permette invece di vedere un’ anteprima dei documenti senza
dover aprire l’applicazione corrispondente.
Un’ altra novità è Boot Camp: Leopard è così avanzato che consente persino di eseguire Windows, nel
caso in cui si dovesse utilizzare un’applicazione per
PC. Bisogna solo prendere la copia di Windows e
avviare Boot Camp, ora incluso in Leopard.
L’impostazione è semplice e diretta, proprio come
ci si aspetta da una Mac.
Ogni linea (server, pc, e apparecchi multimediali)
utilizza un’unica edizione del sistema operativo, una
soluzione vantaggiosa se si pensa che Microsoft
offre sette versioni di Windows Vista e cinque di
Windows Mobile.
Per quanto riguarda i prezzi, Leopard è disponibile
sul mercato a 129 € per la licenza utente singolo. La
licenza pensata per cinque utenti, il Family Pack,
sarà presto disponibile a 199 euro.
Asus presenta il nuovo PDA P750:
pronto per l’Italia
Asus è al centro delle novità del 2008
e questo gennaio appronterà l’uscita
del suo nuovo PDA P750 anche qui
in Italia.
Le dimensioni sono di 113 x 58 x 17,4 millimetri per 130 grammi di peso; P750 possiede una
potente connettività grazie alle tecnologie
GSM, GPRS, EDGE, UMTS e HSDPA; processore Marvell PXA270M a 520 MHz, 256
MB di memoria e 64 MB di RAM.
Il display vanta un LCD TFT da 2,6 pollici con
una risoluzione QVGA 240×320 pixel a 65000
colori e la fotocamera da 3 mp include la messa a fuoco automatica. Possiede
il sistema Wi-Fi, funge da ricevitore GPS, e adotta OS Windows Mobile 6
Professional.
Canon DW-100: masterizza video (anche HD) su Blu-Ray
senza computer
Non si tratta solo di un masterizzatore dvd esterno, altrimenti le
funzionalità non giustificherebbero il prezzo (non ancora comunicato ma non certo basso). Con Canon DW100 possiamo avere tra
le mani un potente e veloce strumento per il video editing on the go. Che
può di fatto masterizzare e riversare il contenuto di una registrazione digitale
direttamente su un supporto DVD, senza
passare per il pc. Un accessorio dedicato a
chi va in vacanza e produce lunghi filmini
o per un pubblico professionale che deve
ottimizzare tempi e spazi. Si plugga la camcorder e si riversano formati MPEG-2
(HD e SD) e AVCHD e HD AVCHD. Poi
si può collegare al pc per usarlo anche come mero masterizzatore dvd esterno ovviamente. Il passo successivo sarà un prodotto simile ma con supporto per i nuovi formati Blu Ray o HD-DVD.
Questo mese mi è stato chiesto da
Oscar di Somma Lombardo se è
possibile visualizzare i DVD protetti da codice regionale di una
zona su lettori da tavolo o per pc
abilitati per la lettura di DVD con
regional protection (RP)di altra
zona.
La maggioranza dei supporti dvdvideo è protetto con un codice regionale
(e da altre protezioni) ideato dalle industrie cinematografiche allo scopo di
controllare le uscite dei film, in quanto
possono avere date diverse da continente a continente. Così il mondo è
stato suddiviso in aree, a cui è fatto
corrispondere un codice regionale che
può avere valori diversi:
Regione 1: Stati Uniti e Canada
Regione 2: Europa, Medio Oriente,
Giappone, Egitto, Sud Africa e Groenlandia
Regione 3: Indonesia
Regione 4: Centro-sud America
Regione 5: Est-europeo, India, Africa
centrale e settentrionale, Mongolia
Regione 6: Cina
Regione 7: Non utilizzata
Regione 8: Sistemi installati su navi e
aerei
Un dvd codificato per la regione 2
non può essere letto su un lettore abilitato per una zona diversa.
Esistono tuttavia dei modi per valicare
questa protezione :
- Innanzitutto si può provare ad aggiornare il firmware del lettore (sia per
pc che da tavolo), eventualmente nell'aggiornamento del firmware può
essere disabilitata la protezione RP.
- E’ possibile cambiare l'abilitazione
da una regione all'altra per un numero
limitato di volte (in genere 4) dell’ unità DVD del computer.
- Si può utilizzar una utility che valichi
la protezione e permetta di vedere sul
pc dvd di qualsiasi regione, anche se il
lettore ha il codice regionale diverso e
si è nella impossibilità di modificarlo.
Per domande, suggerimenti Ai-Tek
potete inviare un’ e-mail all’indirizzo
[email protected]
http://www.flashgames.it
EA Games
59,00 €
XboX
Need for Speed ProStreet è l'ultimo nato in una dinastia di
giochi di guida che ha saputo attraversare intere generazioni di
giocatori e macchine da gioco. Sempre pronta a rinnovarsi,
questa serie ha proposto negli anni strutture di gioco molto
differenti, dalle gare su circuito aperto alla più recente svolta
"notturna e clandestina" sdoganata da The Fast & the Furious,
fino a proporre sfide "ruolistiche" tra piloti e polizia e a configurarsi come titolo monomarca nelle sue versioni personalizzate.
Con ProStreet la saga si rinnova cercando di rompere nuovamente con il passato, adottando una struttura piuttosto inusuale fatta di "giorni di gara" composti da eventi separati, praticamente un Track & Field su quattro ruote.
non più clandestini
Il team di sviluppo ha provato a individuare
quello che potrebbe essere il futuro delle
competizioni da strada: l'ipotesi è quella di
una vera e propria organizzazione tesa a togliere dalle strade i piloti per ospitarli invece
in giornate di gara multievento, un carrozzone
itinerante non troppo dissimile come idea a
quanto siamo abituati a vedere negli altri sport
motoristici. Quello che cambia è la filosofia
alla base di queste gare e gli eventi che vengono proposti: le auto, ovviamente, sono quelle
coloratissime e super-preparate che tanti film
hanno proposto in questi ultimi anni, e le gare
sono direttamente derivate dalle competizioni
stradali.
Abbiamo quindi le classiche sfide su circuito
chiuso, un numero limitato di giri in cui si deve semplicemente
arrivare primi e variazioni sul tema come il time attack sul giro
secco e su porzioni di circuito. In più, gare di derapata, di velocità pura e i famosissimi Drag Race sulle distanze corte (un
quarto di miglio) e medie (mezzo miglio).
Need for Speed ProStreet richiede al giocatore di costruirsi,
usando una curva di acquisizione abbastanza morbida che
attraversa le varie "giornate", un parco auto molto diversificato, con mezzi preparati specificamente per le singole competizioni. Proprio le fasi di tuning e setup sono quelle più appaganti, con tantissimi componenti tra cui scegliere, una galleria
del vento utile per mettere a punto alettoni e appendici varie e,
naturalmente, personalizzare visivamente le proprie vetture,
realizzate senza economie in fatto di poligoni e dettagli.
NON TUTTE LE CIAMBELLE RIESCONO COL BUCO
Need for Speed ProStreet, insomma, prova a offrire un'espe-
rienza di gioco diversa da quella, ormai abusata, delle gare
notturne, però quest'impostazione non può dirsi riuscita al
100%. Soprattutto le giornate di gara soffrono di una grande
ripetitività di fondo, complice il fatto che i percorsi da affrontare non sono poi tantissimi e che alcune discipline diventano
ben presto noiose da affrontare perché sempre identiche a se
stesse.
In più, c'è da registrare un modello di guida piuttosto strano
per un titolo che, comunque, è da catalogare senza dubbio nel
genere dei giochi arcade: le auto hanno un peso davvero esagerato e sono molto poco reattive quando si tratta di curvare e
cambiare direzione. In alcune situazioni sembra di guidare una
vecchia Dyane invece di una Audi superpreparata e iperaccessoriata, tanto è lenta la vettura
a rispondere alle nostre sollecitazioni via joypad. La situazione non migliora con l'utilizzo
del volante Force Feedback per Xbox 360, i
cui effetti vengono utilizzati in modo davvero
marginale: se non altro in questi casi si può
contare su una disposizione dei comandi più
agevole, visto che, con il joypad, gestire le drag
race con il cambio obbligatoriamente manuale
richiede di assumere una posizione sul
controller davvero inusuale.
ci rivediamo l'anno prossimo?
Il tentativo di rinnovare il genere dei giochi di
guida arcade è in sé apprezzabile, ed è corroborato da un impianto tecnico che, pur non
facendo gridare al miracolo, possiamo definire
più che buono. Soprattutto sono ottimamente
realizzate le vetture in tutte le loro componenti, "staccabili"
singolarmente grazie a un motore di deformazione capace di
dare fisicità a ogni incidente (trascurabili, invece, gli effetti dei
danni sulle prestazioni). I contorni, invece, non sono altrettanto appaganti e, sebbene alcune ambientazioni siano ricche e
complesse, troppe gare ambientate in scenari spogli contribuiscono a una sensazione di generale povertà degli sfondi.
Infine, la sensazione di velocità che il gioco sa offrire non è da
primi posti in classifica: al di là di un frame-rate sostanzialmente stabile e ancorato sui 30 frame al secondo, spesso si ha la
sensazione che la velocità indicata dal tachimetro non corrisponda a quanto lo schermo ci proietta di fronte agli occhi.
Insomma, per la serie Need for Speed un titolo interlocutorio,
che rappresenta idealmente un ponte tra il passato e il futuro
della saga motoristica di Electronic Arts; un ponte, però, ancora da completare.
Sei un nostalgico che non riesce a dimenticare messa in casinò e la pizzantissima sezione
i vecchi arcade nonostante xbox playstation3 e sexy!!!
psp?
Tutto con classifiche e una sorta di chat per
Hai la musichetta di Super Mario bros come scambiare commenti con gli altri utenti!!!
suoneria del telefonino o semplicemente hai Da provare!!!
qualche ora di tempo libero e vorresti rilassarti
con qualche giochino semplice e senza troppi scervellamenti?
Allora questo è il sito che fa per te:
centinaia di giochi da provare, da gustare, con i quali arrabbiarti se non
riesci a concludere i quadri…
Vi sono differenti tipologie: da quelli
di abilità, ai giochi di azione, i giochi
di sport, l’avventura, i rompicapo più
complicati nella sezione puzzle, lo
humor dei giochi più irriverenti del
web, giochi da tavolo perfettamente
riprodotti, fino al brivido della scom-
Hasbro
39,00 €
Boarder Game
Nel gioco da tavolo prodotto da Hasbro potete
sconvolgere la vostra vita scoprendo cosa ne sarebbe stato di voi se aveste fatto scelte radicalmente
diverse.
È meglio cominciare subito a lavorare o indebitarsi
per pagare l’università? Preferireste diventare un
insegnante, uno sportivo o un poliziotto? Matrimonio: sì o no? È meglio investire in azioni o comprare una casa? Il cervellone elettronico di The Game
of Life vi aiuterà a gestire le scelte a cui la vita ci
mette di fronte, ma attenti agli scherzi del destino!
The Game of Life vi accompagna dall’infanzia alla
pensione, simulando per voi una vita alternativa
come nemmeno Enrico Ruggeri sarebbe in grado
di fare. Chi vince? Chi, al momento della pensione,
ha più soldi in tasca (in questo il gioco è crudele
come la vita).
Negli Stati Uniti The Game of Life è ormai un classico e ne sono state prodotte versioni alternative.
Avete sempre sognato di diventare un pirata? Scoprite come sarebbe solcare i sette mari in compagnia di Jack Sparrow in The Game of Life – Pirates
of the Caribbean. Avete sempre sognato di vivere
sott’acqua con SpongeBob? Lasciatevelo dire: siete
strani forti. Per voi però c’è The Game of Life
SpongeBob. Non poteva mancare l’edizione dedicata a Star Wars, ma la mia preferita è quella che
simula la vita di un personaggio dei Simpson.
Da aprile in Giappone sarà disponibile una
versione personalizzabile di The Game of Life,
il gioco che vi permette di farvi una nuova vita
(solo per gioco però!). Takara Tomy, che distribuisce il gioco da tavolo in terra nipponica,
lancerà infatti The Bridal Version, la versione
per giovani coppie di sposi.
In The Game of Life – The Bridal Version la
coppia potrà far inserire la foto del proprio
matrimonio sulla confezione del gioco e personalizzare il testo di 56 caselle su 99.
Ad esempio, la coppia composta da Taro e
Hanako potrebbe far scrivere sul percorso di
gioco frasi come: “Taro compra un anello di
fidanzamento a Hanako: paga 50000 dollari”,
“Taro e Hanako hanno due gemelli: risparmia
1000 dollari”, “Taro tradisce Hanako con la
sua giovane segretaria: fatti perdonare con un
anello da 2000 $”.
Il gioco customizzato richiede circa un mese e
mezzo per essere prodotto e costerà 350 $.
divengono un’esperienza intima e personale del lettore
stesso.
Una sana sensazione di malinconia imperversa nell’animo
del lettore, la stessa sensazione di groppo alla gola provocata dalla visione del mare d’inverno, infinito, immenso
mistero grigio, capace di divertire, di farsi amare o di fare
del male con la sua potenza e la sua presenza.
Non manca un pizzico di ironia, che spezza in diversi punti la trama spesso
volutamente contorta.
Protagonista indiscusso è sicu- La scena del naufragio è stretramente il mare.
tamente connessa al naufragio
Personaggio muto, inattivo, della fregata francese Mèduse,
ma di importanza fondamen- i cui superstiti cercarono la
tale nelle vicende degli uomini salvezza su una zattera che
che vengono a contatto con verrà ritratta nel dipinto "La
zattera della Medusa" di Théoquest’essere silenzioso.
dore Géricault.
Analizzato e trattato nel libro
in tutte le sue sfaccettature at- Il libro ha molto dell’arte figutraverso le storie dei protago- rativa, descrizioni di scenari
nisti, il mare assume la conno- colorite ed efficaci, che riportazione di bestia feroce nel ca- tano alla mente del lettore riso del naufragio, o di viso e- cordi del proprio vissuto attraspressivo con un’anima rac- verso i quali il libro e la lettura
chiusa negli occhi tanto ricer- di esso
cati dall’artista
che tenta di farne un ritratto…
Capolavoro indubbio del genio Baricco.
Di qualunque edizione, di qualunque formato… con copertina
colorata, copertina in bianco e nero o con il solo titolo scritto in
Times New Roman…
Comunque sia fatto un libro è un compagno fidato che ti sta accanto
nei tuoi momenti di solitudine ed intimità con la tua mente…
La nostra nuova rubrica si è data lo scopo di aiutarti
a scegliere i migliori testi.
Il resto lo faranno i tuoi occhi,
la tua mente ed una lampada accesa...
Ingredienti:
(per 6 persone)
500g lenticchie verdi,
1 carota,
1 gamba di sedano,
1 cipolla bianca,
100g salmone affumicato,
1 rametto aneto fresco,
olio extra vergine di oliva,
sale e pepe.
Con il nuovo anno e passate le feste, siamo ora tutti impegnati
a smaltire i chili di troppo accumulati durante i più succulenti
manicaretti. La ricetta che Vi propongo per il mese di Gennaio,
vuole aiutarVi oltre che per alleggerire la bilancia, anche per
alleggerire la dispensa, ultimando il consumo di due prodotti in
particolare, che sono stati i protagonisti per la maggior parte
dei casi, sulle nostre tavole. Ricche di proteine, le lenticchie
venivano chiamate un
tempo “la carne dei poveri” per il loro ricco
contenuto di questo
componente, valorizzato
e completato da quello
presente nei pesci: la
crema di lenticchie con
salmone affumicato è
sicuramente a livello
proteico un ottimo risultato che contrasta con il
più classico abbinamento
di questo legume con il
cotechino.
ESECUZIONE:
Lasciare le lenticchie per una notte in ammollo con acqua tiepida prima del loro utilizzo. Preparare un trito composto dalla
carota, dal sedano e dalla cipolla che saranno la base per il
soffritto della crema, imbrunire in una pentola capiente con
dell’olio extra vergine d’oliva. Scolare le lenticchie ed aggiungerle al fondo tostandole leggermente, aggiungendo sale a
piacere e pepe. Aggiungere acqua fino a coprire le lenticchie
stesse e continuando la cottura con le medesime modalità di
un risotto, ossia aggiungendo acqua poco a poco. Le lenticchie
saranno pronte quando saranno molto tenere. Durante la cottura dei legumi è meglio non eccedere con l’aggiunta del liquido di cottura. Cucinate le lenticchie, frullarle con l’ausilio di un
mixer ad immersione o eventualmente con un passa verdure a
mano. Regolare la densità della crema a piacere aggiungendo
se necessario qualche mestolo di acqua tiepida, sistemandone
il sapore e per migliorarne la lucidità aggiungere qualche goccio di olio d’oliva. Servire infine la crema calda con qualche
fettina di salmone affumicato ben adagiata sulla superficie della stessa, abbinata insieme ad un ramettino di aneto fresco
che farà da guarnizione. Prima di portarla in tavola aggiungere
come “ultimo tocco” qualche goccia di olio.
Se si vuole rendere il piatto ancora più ricco, accompagnare
con dei crostini di pane al rosmarino: erba che esalterà il sapore delle lenticchie.
Ben ritrovati sulle
pagine
di
And e r g r @ u n d
Mag@zine e soprattutto BUON 2008 a
tutti Voi naviganti!!!
I messaggi arrivati
questo mese in redazione in occasione delle feste dicembrine
sono
moltissimi e Vi ringrazio di cuore per il Vostro caloroso affetto che ci e mi dimostrate.
Un saluto in particolare lo voglio dedicare a
Silvia di Mestre, alla quale mando un forte
abbraccio “cioccolatoso”!!!
Sapendo inoltre della tua golosità per i
“Club Sandwich”, ti dedico il mio spazio
dell’ S.O.S. Cuoco.
Il “Club Sandwich” è un panino preparato
con delle fette di pane in cassetta imburrate
e tostate, farcito con petto di pollo, bacon,
lattuga, pomodoro e maionese;
può essere a due
o tre livelli. Generalmente è tagliato in quarti e tenuto insieme da
stuzzicadenti. Gli
ingredienti posso
variare a seconda dei luoghi o/e dell’estro
delle persone da cui viene preparato. Le
variazioni più comuni sono quella di aggiungere del prosciutto cotto oppure di sostituire
il pollo con del tacchino.
Le origini di questo panino famoso nel Mondo, ed in tutti i migliori alberghi e ristoranti,
sono varie, tanto è vero che è stato un business per gli scrittori narrarne la nascita.
La fonte più attendibile risale al 1894, quando la prima apparizione del “Club Sandwich” avvenne in un famoso Club-House
dedicato al gioco d’azzardo per soli uomini
d’affari. Fu proprio al Saratoga Club-House
a nord dello stato di New York, più precisamente a Saratoga Spring, che venne presentato per la prima volta il “Clubhouse
Sandwich”, il panino oggi a (quasi) tutti noi
noto. Altre leggende narrano inoltre che il
Re di Inghilterra Edward VII andasse ghiotto di un panino molto simile preparato in
prima persona dalla sua consorte Wallis
Simpson.
Consigli in cucina? Vuoi sorprendere i tuoi amici?
Cosa aspetti, manda una e-mail al mio indirizzo
[email protected],
sarò lieto di risponderti!!!
Negli Stati Uniti viene
bandita l'importazione di
schiavi
Viene emesso il primo francobollo in Italia
Il British Museum di Londra apre al pubblico
Viene pubblicato il primo numero
de La Settimana Enigmistica
Maria Montessori apre la
sua prima scuola per la
classe operaia a Roma
Tintin, un personaggio dei
fumetti creato da Hergé, fa il
suo debutto.
viene pubblicata la prima striscia di Topolino
Il topo più
Lorena Bobbitt viene processata per aver tagliato il pene del marito John
La famosissima
coppia
famoso
del mondo
Un incendio distrugge il Teatro La Fenice di Venezia
Alcuni vigili del fuoco di Dundalk, in Irlanda, sono stati aggrediti
da un ninja mentre erano impegnati a spegnere un incendio.
L'uomo, armato di katana, spada tipicamente usata dai samurai,
è saltato fuori dall'oscurità mentre i pompieri tentavano di domare le fiamme che divoravano un'auto. Stando a quanto riportato
dal tabloid inglese Daily Mail i vigili sarebbero comunque riusciti
in breve tempo a domare anche la furia dell'uomo. Compreso si
trattava di un folle lo hanno letteralmente abbattuto sparandogli
contro dei potenti getti d'acqua con gli idranti. Prima che il guerriero dell'ombra desistesse i pompieri lo hanno dovuto annacquare diverse volte. Una volta persa l'affilatissima arma il ninja è stato bloccato da alcune persone fermatesi per osservare l'incredibile scena. Poco prima dell'arrivo della polizia il misterioso individuo, ancora mascherato, è riuscito però a dileguarsi.
LONDRA - Cosa fareste
se per festeggiare i vostri 16 anni arrivasse a
scuola una spogliarellista, mandata da vostra
madre? Non si tratta di
uno scherzo, anche se lo
potrebbe
sembrare.
Questo è proprio quello
che è capitato a un sedicenne di Nottingham, in
Inghilterra, che nel bel
mezzo della lezione di
recitazione alla Arnold
Hill School si è ritrovato
davanti
una
stripper
professionista vestita da
poliziotto in gonnella che
ha cominciato a spogliarsi. Non solo. Per calarsi meglio nella parte
la ragazza ha pure sculacciato l’attonito studente con il suo frustino
per non aver fatto i
compiti, prima di portarlo a spasso al guinzaglio
per tutta l’aula. A quel
punto, l’insegnante ha
riacquistato l’uso della
parola e ha messo fine
all’imbarazzante spettacolo.
Le piante carnivore sono ormai facilmente reperibili anche sul mercato europeo
ed in quello italiano. Suona tuttavia alquanto insolito apprendere che in India,
più precisamente a Mangalore, nello
stato di Karnataka, una vacca sia stata
aggredita e quasi divorata da un gigantesco albero carnivoro. La pianta, ubicata nella vicina foresta di Uppinangady,
avrebbe intrappolato il povero animale
con i suoi fitti rami e avrebbe poi tentato
di "ingoiarlo". Alcuni passanti si sono
accorti dell'attacco per via dei forti muggiti del bovino. Per convincere l'albero a
mollare la preda i soccorritori hanno
dovuto percuoterlo violentemente sui
rami. Un funzionario del Servizio forestale ha poi confermato che il suo ufficio
aveva già ricevuto "numerosi" reclami
riguardo a vacche che avevano perso la
coda mentre pascolavano nella zona.
Totò che vendeva la Fontana di Trevi ad
un turista a Roma in confronto a lei era
un dilettante. Un'abile truffatrice è riuscita a "piazzare" una banconota da
mille euro acquistando in un negozio nel
Sud della Germania profumi e bagnoschiuma per circa 200 euro, ha intascato
il resto ed è anche tornata nel negozio
per ringraziare l'ingenua cassiera. La
commessa non si è accorta di nulla - La
ragazza non sapeva che le banconote da
mille euro non esistono e non ha fatto
caso che sul biglietto c'erano in bella
mostra immagini di donne nude.
Powerball
Un nuovo, dinamico prodotto
per il fitness, che rivoluzionerà
completamente il modo in cui
eserciti polsi, braccia, spalle e
petto! E' solo della misura di
una palla da tennis, ma metti
in movimento il rotore interno
e diventerà come un uragano
in miniatura nella tua mano esplodendo con stupefacente
torsione e inerzia giroscopica!
La sfera prende vita con forza,
sussultando e muovendosi furiosamente, mentre il polso e il
braccio cercano di controllarla.
E' lo strumento a propulsione
umana più veloce che sia mai
stato creato!
Spork
La parola spork deriva dalla combinazione di spoon (cucchiaio) e fork
(forchetta), e designa un utensile destinato a svolgere entrambe le funzioni. La
sua storia è assai curiosa, e va dai primi
esemplari del 1800, alle moderne versioni in titanio per il trekking. Interessante
idea se non fosse per alcuni piccoli limiti: Non si può mangiare una zuppa con
uno spork perchè è troppo poco profondo, e allo stesso tempo non si può mangiare carne con uno spork perchè le sue
punte sono troppo piccole”.
Energia solare, grande risorsa
L'energia solare si sa è una grandissima risorsa, se ne parla parecchio di questi tempi.
Ne è la prova l’oggetto che vi andiamo ora
a presentare. Completamente in acciaio, basterà la luce diretta del sole o di una lampada alogena a fornire tutta l'energia di cui il
ciclista ha bisogno per... pedalare ! Un elegante connubio tra semplicità ed alta tecnologia “pulita” ! Originale e divertente sulla
scrivania, ottima idea regalo.
Caricabatterie ecologico
Un’altra applicazione forse meno divertente, ma senza dubbio utile rispetto al
ciclista, dell’energia solare è questo utilissimo caricabatteria a pannelli solari. Utile
ed ecologico ci permette di caricare le nostre batterie anche in assenza di un collegamento alla rete elettrica. Assolutamente
indispensabile per ricaricare anche in vacanza le batterie della macchina fotografica, Game Boy, del lettore MP3 o altri dispositivi elettrici che utilizzano batterie
stilo o ministilo. Dal design accattivante,
grazie al pannello solare incorporato ricarica in circa mezza giornata - ovviamente
soleggiata - due batterie stilo; bastano invece poche ore per le batterie ministilo.
Ciao a tutta la redazione!!!
Volevo porvi un’interessante questione che mi
ha fatto riflettere negli ultimi giorni.
Durante tutto il periodo natalizio ed ultimamente
in occasione delle ultime novità cinematografiche
mi sono trovato più e più volte a dover prenotare...
Prenotare i biglietti qualche ore prima per po- cinema?
ter vedere un film al cinema.
Scusate ma a me non sembra proprio…
Arrivato nei vari ipermercati forniti di multisaVoi cosa ne pensate?
la, mi sono sempre imbattuto in code chilometriche all’entrata di questi, e non solo, anche
nell’impossibilità di
Perplesso...
poter parcheggiare
molte volte.
Crisi del cinema? Sicuri?!?
Beh, che dire, lo scenario apocaNon solo, ma i film in
littico da te descritto si presenta
uscita, italiani, straniemolto spesso anche davanti ai
ri, cartoni animati,
miei occhi. Quindi le cose sono
d’avventura, d’azione,
due: o frequentiamo lo stesso (gli
insomma un po’ di
stessi) cinema oppure la situaziotutti i generi, si comne non è così grigia come viene
battono a colpi di inspesso rappresentata…
cassi fantamiliardari, nonostante la qualità
spesso non molto alta.
Ho notato anch’io che nonostante il livello di qualiAllora siamo sicuri di poter parlare di crisi del tà non sia propriamente da cineforum (vedi i cosiddetti cine-panettoni, che un sorriso te lo
mercato cinematografico?
Siamo sicuri che gli italiani non vanno più al
strappano è ero, ma sono
senza molte pretese), le
sale sono sempre piene
zeppe e l’odore dei popcorn ristagna per giorni
nei reparti superiori dei
centri commerciali.
Sarà che con il cattivo
tempo le persone hanno
bisogno di un posto al
chiuso, rilassante, e magari di guardare qualcosa di
poco impegnativo…
Mi è spesso capitato di
pensare io stessa che effettivamente la tanto vaneggiata crisi del cinema non ci sia… Spero che nessuno abbia materiale per smentirmi, e che il cinema, soprattutto quello italiano, subisca una
forte ripresa e che i giovani soprattutto si affezionino al mondo cinematografico,
quasi non potendone più fare a meno almeno una volta a settimana.
Certo un abbassamento dei prezzi generali sarebbe un incentivo ricamale…
Concordi?
Ary
Mettetevi in contatto con me anche
al numero :
346.7266591
- Pierino, che cosa
puoi dirmi della
morte di Giulio Cesare?
- Che mi dispiace
tantissimo!!!
La maestra durante la lezione di geografia astronomica chiede a Pierino:
- Pierino cos'è il Sole?
- E' una palla che gira.
- E la Terra?
- E' una palla che gira.
- E la Luna?
- E' una palla che gira.
- Pierino come mi definiresti l'universo?
- E' tutto un giramento di
palle!
Vi aspetto nel prossimo numero!!!
Il verso di un cane
ignorante??
-Boh Boh Boh
Il verso di un gatto amichevole?
-Ciaaaao Ciaaaao
Ciaaao
Il verso di un topo
alberghiero?
Suit Suit Suit
-Come si chiama la
Barbie vegetariana?
-La Barbie...bietola!
500.000
palline colorate
invadono Roma
Lo scrosciante rumore e le immagini delle 500mila palline colorate che rimbalzano sui 135
gradini della scalinata di piazza di Spagna hanno aperto ieri persino un’edizione del telegiornale della televisione araba Al Jazira. Gioco, creatività, divertimento in una cornice barocca
famosa, come Trinità dei Monti a Roma, fanno il giro del mondo dando di nuovo
un’immagine della fantasia italiana. Tutti i quotidiani, telegiornali, siti Internet del pianeta rimandano gli scatti con la cascata di sfere colorate che termina nella “Barcaccia”, la fontana
scolpita da Pietro e Gian Lorenzo Bernini. Forse loro come artisti avrebbero compreso
l’impresa di Graziano Cecchini, il pittore futurista autore del gesto. Arrestato ieri è finito davanti a un tribunale, dove gli è stata confermata l’accusa di «interruzione di pubblico servizio». Intanto c’è già chi ha pensato di vendere su eBay.it le palline colorate. Cecchini non è
nuovo trovate del genere. Qualche mese fa pitturò di rosso le acque della fontana di Trevi
tra lo sguardo disorientato di turisti e passanti.