Redazione Musical-Letteraria Lunezia 2012 SEZIONE: «PREMI STORICI» Analisi Musical-Letteraria dell’album “ Ho sognato troppo l’altra notte ? ” di Mauro Ermanno Giovanardi Premio Lunezia Menzione Speciale al talento Musical – Letterario Mauro Ermanno Giovanardi è uno degli autori più raffinati che ci siano in Italia e il Premio Lunezia vuole omaggiarlo con una Menzione Speciale al talento di compositore . In particolare si vuole celebrare il suo secondo lavoro da solista, l’album “Ho sognato troppo l’altra notte?”, pubblicato in concomitanza dell’esibizione al Festival di Sanremo dell’artista, per l’occasione della reunion col suo ex gruppo, i La Crus, con la canzone Io confesso, prima traccia dell’album. Giovanardi ha una voce calda, sempre perfettamente intonata, con accenti retrò e sempre molto sensibile, profonda e significante. Le tracce del disco scivolano con suadente bellezza e lo si capisce sin dalle cover presenti nell’album: la famosissima Bang bang, scritta da Sonny Bono nel 1966, poi tradotta e cantata in Italia prima dall’Equipe 84 e poi da Dalida, oppure Se perdo anche te, che poi è Solitary man di Neil Diamond, pubblicata nel 1966 da Gianni Morandi con il testo di Franco Migliacci e le musiche arrangiate da Ennio Morricone. In questi pezzi l’aria retrò di cui si parlava appare perfettamente al proprio posto e le canzoni escono fuori valorizzate e paradossalmente attualizzate. Sono di spessore anche le collaborazioni: per esempio Violante Placido o il soprano Barbara Vignudelli in Io Confesso, forse la più bella canzone del Festival 2011. Oppure la voce di Syria che impreziosisce La malinconia dopo l’amore a firma Giovanardi-Curallo, in cui c’è forse il passo più bello dell’intero album: «Prova a spiegarmi se puoi/ dove muoiono i sogni./ Niente è per sempre e lo sai/ è il mestiere di vivere», che ben racchiude l’aria di dolce decadenza irripetibile che un album come questo esprime nell’unione di musica, parole e interpretazione, vera essenza del valore musicalletterario. «Ma la grande, la tremenda verità è questa: soffrire non serve a niente»1 Analisi Musical-Letteraria di Paolo Talanca 1 Passo tratto Cesare Pavese, Il mestiere di vivere.