Massimo Di Cataldo Appena adolescente suona diversi strumenti, passione che gli permette di entrare a far parte del circuito musicale “underground” degli anni 80. Nel 1993 mentre sta lavorando alla serie prodotta dalla RAI “I ragazzi del Muretto”, supera la selezione per il Festival di Castrocaro, dove arriva in finale e viene subito messo sotto contratto dalla casa discografica Sony Music. Nel 1994 partecipa a “Sanremo Giovani”, trasmissione curata da Pippo Baudo, con la canzone “Soli” vincendo nella categoria “Cantautori”. Nel 1995 Partecipa al Festival di Sanremo con il brano "Che sarà di me" vincendo nella "sezione giovani". Esce quindi il suo primo album “Siamo nati liberi”, prodotto da Marco Patrignani nello storico Forum Village Studio di Roma. Il disco viene pubblicato in 35 paesi in lingua italiana mentre in Spagna e Sud America esce in una versione in lingua spagnola Alla produzione del CD partecipano artisti importanti e, alcuni brani, vengono firmati da Eros Ramazzotti, Renato Zero ed Enrico Ruggeri. L'album è prodotto da Phil Palmer, chitarrista e produttore di artisti (come Eric Clapton, Tina Turner, George Michael, Elton John, Bryan Adams, Robbie Williams, Bob Dylan e Dire Straits), con il quale Massimo instaura un rapporto di collaborazione destinato a durare nel tempo. Dopo un lungo tour europeo, Massimo torna al Festival di Sanremo 1996, questa volta nella sezione “Big” con la canzone “Se adesso te ne vai” che diventa un successo internazionale. Esce nello stesso anno l’album “Anime” e il singolo Con il cuore” vince “Un disco per l'estate” facendo conquistare a Di Cataldo tre dischi di platino. Anime viene pubblicato anche in spagnolo, e ristampato in Italia e nel mondo in una seconda versione, con la “title track”, cantata a due voci con Youssou N'Dour. Siamo a metà degli “anni 90”, il pubblico ha bisogno di nuovi stimoli musicali e su Massimo Di Cataldo si accende l'attenzione del pubblico più giovane, soprattutto femminile, e così la stampa conia su di lui il titolo di "teen idol". L’"etichetta" sta stretta a chi da sempre è un musicista con tanta gavetta alle spalle, ma tutto questo gli dà modo di “presentare” la sua musica ad un pubblico vastissimo, destinato a crescere con lui. Dopo un lungo periodo di tour e promozione all’estero, nel 1997 è la volta di "Crescendo", il suo terzo lavoro in studio al quale collaborano grandi musicisti della scena mondiale e che fa emergere il lato più intimista, soprattutto in canzoni come “Camminando”, “Sole” e la bellissima “Cosa rimane di noi”. L’album entra subito ai primi posti delle classifiche di vendita. Nel 1998, un estenuante tour di oltre 60 date e l’incontro con il chitarrista David Rhodes (stretto collaboratore di Peter Gabriel), con il quale intraprende una collaborazione che lo porta a trasferirsi in Inghilterra per la produzione dell’album “Dieci“. Il disco viene interamente realizzato negli studi “Real World” dello stesso Peter Gabriel, e sarà di grande influenza nelle scelte musicali e artistiche future di Massimo, ora anche co-produttore dei suoi lavori. Con il nuovo disco Massimo partecipa al “Festival di Sanremo 1999” (presentando “Come sei bella“) e l'album “Dieci” è disco d’oro dopo la prima settimana di vendite e “Come sei bella” ottiene il record di programmazione in radio di quel periodo. In estate, partecipa al “Festivalbar” con “Non ci perderemo mai” e Massimo cura personalmente la regia del video della canzone. Nella primavera del 2000, stanco della “routine” imposta dagli impegni discografici, Massimo inizia una collaborazione destinata a durare nel tempo con il produttore e manager David Guido Pietroni debuttando con un tour sperimentale chiamato “Live” che arriva fino in Canada, al Wanderland Theatre di Toronto e dando il via ad una fase di ricerca sonora che lo porta alla realizzazione de “Il mio tempo“, canzone contenuta nella raccolta omonima (14 successi e 2 inediti) pubblicata nell’estate del 2001 con la quale Di Cataldo si congeda dalla Sony Music. A settembre arriva il cambio di casa discografica: Massimo passa alla Bmg-Ricordi. Nel gennaio 2002 prende parte allo show musicale “Beatles forever”, il concerto-tributo al Teatro Sistina di Roma che lo vede interpretare con il suo amico Alex Baroni le più celebri canzoni dei “Fab Four“, accompagnati da una straordinaria Orchestra Sinfonica e da una “rock band”. Con il suo gruppo di lavoro e con il “ritrovato” Phil Palmer, nella primavera del 2002 Massimo pubblica l’album “Veramente“. Il primo singolo, “Come il mare”, partecipa al Festivalbar e dà il via a un nuovo tour, questa volta più “elettrico”, con la sua band, creando un equilibrio tra pop, echi rock, tradizione melodica e psichedelia. Nel 2005, pubblica l'album “Sulla mia Strada” anticipato dalla hit “Scusa se ti chiamo amore”, un lavoro in cui Massimo rivela una maturità che scaturisce, forse, da una maggiore consapevolezza sulla vita e su certi meccanismi dell’esistenza. L’album è prodotto da Luca Rustici e contiene la riuscita cover de ”Il nostro caro Angelo” di Lucio Battisti. Nel 2006 esce la doppia raccolta “I consigli del cuore” con 34 canzoni che danno l’idea di un cammino di credibilità sempre maggiore, percorso tutto d’un fiato, e di quante canzoni di Massimo DI Cataldo siano entrate nelle personali classifiche di gradimento del grande pubblico. A distanza di quattro anni dall’ultimo album di inediti, nel 2009 Massimo Di Cataldo pubblica “Macchissenefrega” (Dicamusica/Edel), che restituisce al pubblico un cantautore in grado di “guardare fuori e dentro di noi” dodici canzoni “senza giri di parole”, sintesi di un artista sempre alla ricerca di un “mondo nuovo”. Nell'aprile 2012 produce e pubblica il singolo "La fine del mondo", una canzone che unisce amore e ironia in un intreccio scaramantico contro le profezie del 2012.