I Pitagorici Con i Pitagorici ci troviamo per la prima volta di fronte ad un'autentica scuola filosofica, sebbene molto arcaica e rudimentale. Siamo nel VI secolo a.C. e la scuola filosofica assume il carattere di scuola mistica, basti pensare che per entrare a far parte della scuola bisognava essere sottoposti ad un rito di iniziazione, in un certo senso si può anche parlare di "setta" religiosa, i cui membri conducevano vita comune. Tutti i pensatori che lavorarono in questa scuola vengono generalmente chiamati Pitagorici, dal nome del loro maestro Pitagora. di Masciullo Ginevra 2^ G COME SI VIVEVA NELLA SCUOLA PITAGORICA? • Nella scuola l'insegnamento, originariamente, non era affidato allo scritto, ma era impartito oralmente. • Le dottrine della scuola andavano mantenute segrete e i frequentatori erano tenuti al silenzio • Era diffusa la pratica di non mangiare carni, fave e fagioli • Si credeva nella trasmigrazione delle anime • Bisognava vivere in modo giusto,sano e compiere riti • Conoscere i numeri, che stanno alla base della dottrina pitagorica La realtà passa per i numeri Tutte le cose si possono misurare, la fisica è spiegabile tramite la matematica, I numeri come gli astri sono fissati nello spazio. Ci sono delle somiglianze tra le caratteristiche dei numeri e quelle della realtà. Il numero 2 corrispondeva al genere femminile Il 3 al maschile • Il cinque al matrimonio ( 3 +2 = 5). Il 4 ed il 9 corrispondevano invece alla giustizia in quanto erano i primi numeri quadrati e suggeriscono l'idea di ordine. Il numero 10 è considerato un numero perfetto in quanto somma dei primi quattro numeri (1+2+ 3+ 4) che, disposti su quattro linee in ordine crescente, secondo una rappresentazione grafica puntiforme, formano la tetraktys, cioè il triangolo equilatero formato da 10 punti con il lato di 4. La tetraktys era considerata figura sacra. Si devono ai pitagorici anche le seguenti scoperte: -Le tavole pitagoriche -la formula per il calcolo della somma degli angoli interni di un poligono -la costruzione dei solidi regolari - la dipendenza degli intervalli musicali da precise relazioni di lunghezza delle corde A Pitagora viene attribuita anche l'ideazione della TAVOLA PITAGORICA che costituisce il più importante approccio al calcolo numerico. • Alcuni contributi dei Pitagorici alla geometria sarebbero le dimostrazioni che la somma degli angoli interni di un triangolo vale 180° • Studio di almeno 3 solidi regolari : Tetraedro cubo dodecaedro • Il primo tentativo di scala musicale lo si deve a Pitagora.Utilizzando un monocordo e le proprietà delle frazioni costruì la prima scala musicale "teorizzata”, essa è puramente "formale" e "quadrata" dal punto di vista numerico dei rapporti tra le varie note. In genere, quando si suddivide un intervallo continuo lo si fa con punti equidistanti. Come la matematica influenza la musica • Se prendiamo una corda che produce un determinato suono e desideriamo ottenere il suono superiore di un'ottava, dobbiamo interrompere la corda nel suo punto centrale. Indicando con A la lunghezza della corda che produce il primo suono e con B la lunghezza della sezione che produce il secondo, abbiamo che A: B = 2 :1. Per salire di una quinta, dobbiamo interrompere la corda ai due terzi e quindi, indicando con C la lunghezza della sezione che produce questo nuovo suono, abbiamo A:C = 3:2. Infine, i suoni prodotti dalle corde C e B formano un intervalli di quarta, e C:B = 4:3. Abbiamo quindi che le tre consonanze principali, ottava quinta e quarta, corrispondono ai rapporti 2:1; 3:2 e 4:3. La crisi dei pitagorici Per i pitagorici numero significava solo numero intero perciò essi erano infastiditi dalla scoperta che alcuni rapporti, come quello tra la diagonale e il lato del quadrato non fossero esprimibili mediante numeri interi. I numeri irrazionali Ippaso da Metaponto comprese per primo che il valore esatto di questo numero non poteva essere ricavato da una semplice formula e neppure da una serie limitata di calcoli. Aveva in pratica scoperto che esistevano grandezze incommensurabili. Oggi sappiamo che i numeri irrazionali, come √2, sono numeri che hanno una serie infinita e non ripetitiva di cifre decimali. non è in possibile dare un valore preciso di √2 ; si tratta di una grandezza non misurabile con metodi numerici. In termini pratici ciò non comporta grandi problemi, ma ha un significato teorico di enorme portata. La risoluzione passò attraverso il famoso teorema di Pitagora sui triangoli rettangoli Come sappiamo, se a è l’ipotenusa e b e c sono i due cateti di un triangolo rettangolo Vale a2= b2+c2 (il quadrato costruito sull’ipotenusa è equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui due cateti). Nel caso della diagonale del quadrato i due cateti sono uguali. Applicando il teorema di Pitagora, si ha: d2=l2+l2; d2=2l2 ; ๐ ๐ ๐๐ =2 ๐ ( ๐ )2 =2 Si tratta allora di determinare quel valore che elevato al quadrato dia 2. ๐ = ๐ Tale valore, come ben sappiamo, è Conclusione: • I numeri irrazionali sono quindi numeri, facenti parte dell’insieme dei numeri reali, che non possono essere scritti sotto forma di frazione a/b con b diverso da 0 o numero intero . Essi hanno dopo la “ , ” una successione infinita di numeri che non si ripetono.