La crisi del pensiero unico

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La crisi del pensiero unico
Si può ritenere che la grave crisi economica iniziata nel 2008 sia stata
indotta dalle teorie e dalle politiche liberiste che hanno imperversato a
livello mondiale nel corso dell’ultimo trentennio? Si può quindi affermare
che questa crisi segna l’insuccesso e il tramonto del pensiero unico
liberista e delle relative politiche di privatizzazione, liberalizzazione
finanziaria e smantellamento dei diritti sociali e del lavoro? Secondo
l’autore la crisi del pensiero unico liberista è palese, ma non implica
necessariamente la sua scomparsa. Viviamo infatti in tempi confusi,
gattopardeschi. Da un lato viene invocata la protezione statale di pezzi
importanti del capitale finanziario e industriale; dall’altro lato i lavoratori
subordinati vengono in gran parte lasciati a sé stessi, in balia delle forze del
mercato. All’orizzonte sembra profilarsi una specie di liberismo
asimmetrico, premuroso verso il capitale e pressoché indifferente ai destini
del lavoro, che al limite potrebbe sfociare in un paradossale regime di
statalismo liberista. L’autore indaga su questi rischi e sulle prospettive
politiche del nostro tempo raccogliendo alcuni saggi inediti e le versioni
aggiornate di una serie di articoli pubblicati nell’ultimo decennio. La
selezione degli argomenti è ampia: le controversie sulla politica economica
e sulle questioni del lavoro e dell’ambiente, i commenti alle assegnazioni
dei premi Nobel per l’economia, i ritratti di alcuni influenti economisti
scomparsi, le relazioni del governatore della Banca d’Italia, il rapporto tra
economia politica, arte e filosofia, e un saggio inedito di critica della teoria
economica dominante. In questa seconda edizione del libro vengono inoltre
pubblicati nuovi articoli sulla crisi e un’anteprima in italiano degli atti del
convegno La crisi globale, tenutosi a Siena nel gennaio 2010.
Coniugando un metodo rigoroso e uno stile accessibile, l’autore
spazia attraverso una molteplice varietà di temi e di linguaggi per
raccontare l’apogeo, la crisi e le possibili trasformazioni del pensiero unico
liberista, e offre al lettore un punto di vista originale sulle contraddizioni e
sulla instabilità del capitalismo finanziario contemporaneo.
Emiliano Brancaccio (Napoli, 1971) è ricercatore e docente di Economia
politica e di Economia del lavoro presso la Facoltà di Scienze economiche
e aziendali della Università del Sannio, a Benevento. Si occupa di critica
della teoria e della politica economica, sistemi bancari e finanziari e
questioni del lavoro. Sito web: www.emilianobrancaccio.it.
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