CORSO DI LAUREA IN FISICA
(nuovo e vecchio ordinamento)
Nell’a.a. 2003-2004 sono attivati::
per il nuovo ordinamento il primo, il secondo e il terzo anno del corso di
laurea di primo livello ed il primo anno del corso di laurea specialistica,
per il vecchio ordinamento il quarto anno .
Nell'a.a. 2003-2004 ci si può immatricolare solo alla laurea del nuovo
ordinamento. La scelta del curriculum non è vincolante: è consentito il
passaggio dall’uno all’altro corso di studio entro l’inizio del secondo
anno.
Gli studenti immatricolati negli anni precedenti al 2000-01 potranno
optare per il vecchio o per il nuovo ordinamento. Il passaggio al nuovo
ordinamento è sottoposto all’esame del Consiglio di Corso Area Didattica
per gli studenti immatricolati prima dell’a.a. 2000-01.
NUOVO ORDINAMENTO
Il nuovo ordinamento istituisce le classi di laurea. Ciascuna classe
comprende varie lauree affini tra loro e di durata triennale. Ogni laurea di
una classe viene detta laurea di primo livello. Oltre alle lauree di primo
livello, il nuovo ordinamento istituisce la classe delle lauree
specialistiche o di secondo livello. La laurea specialistica è di durata
quinquennale, e si ottiene proseguendo gli studi per due anni dopo la
laurea di primo livello.
La classe delle lauree di primo livello dell’area fisica si chiama: Classe
delle Lauree in Scienze e Tecnologie Fisiche (classe 25). La classe delle
lauree specialistiche dell’area Fisica si chiama: Classe delle Lauree
Specialistiche in Fisica (classe20/S). La Facoltà di Scienze MM.FF.NN.
dell’Università degli Studi di Salerno attiva per l’a.a. 2003-2004 una
laurea di primo livello in Fisica articolata in cinque curricula.
LA LAUREA TRIENNALE IN FISICA E’ ARTICOLATA NEI
SEGUENTI CURRICULA
1. Curriculum SCIENZE FISICHE
2. Curriculum ASTROFISICA, SCIENZA E TECNOLOGIA PER LA
FISICA DELLO SPAZIO
3. Curriculum
GEOFISICA,SISMOLOGIA
E
CONTROLLO
AMBIENTALE
4. Curriculum
ELETTRONICA
ED
ELABORAZIONE
AUTOMATICA DEI SEGNALI
5. Curriculum FISICA SANITARIA,CONTROLLO DI RADIAZIONI
IONIZZANTI, INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO ED
ACUSTICO
Il Ministero dell’Università e della Ricerca scientifica ha stabilito i
seguenti obiettivi formativi qualificanti di tutte le lauree della classe
Scienze e Tecnologie Fisiche:
possedere una buona conoscenza di base dei diversi settori della
fisica classica e moderna;
avere familiarità con il metodo scientifico di indagine e, in
particolare, con la costruzione di modelli e la loro verifica;
possedere competenze operative e di laboratorio;
saper comprendere ed utilizzare strumenti matematici ed informatici
adeguati;
essere capaci di operare professionalmente in ambiti definiti di
applicazione, quali il supporto scientifico alle attività industriali,
mediche, sanitarie e concernenti l’ambiente, il risparmio energetico
ed i beni culturali, nonché le varie attività rivolte alla diffusione della
cultura scientifica;
essere in grado di utilizzare efficacemente, in forma orale e scritta,
almeno una lingua dell’Unione Europea, oltre l’italiano, nell’ambito
specifico di competenza e per lo scambio di informazioni generali;
essere in possesso di adeguate competenze e strumenti per la
comunicazione e la gestione dell’informazione;
essere capaci di lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di
autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
Gli sbocchi professionali dei laureati della classe in Scienze e Tecnologie
Fisiche sono:
curriculum “SCIENZE F I S I C HE”
Supporto scientifico in attività industriali, nonchè in tutte le attività
rivolte alla diffusione della cultura scientifica. In particolare questo
corso di studi può sfociare nell’insegnamento oppure nella ricerca
(se prolungato al secondo livello).
curriculum “ASTROFISICA: SCIENZA E TECNOLOGIA PER LA
FISICA DELLO SPAZIO”
Esperti specializzati per Osservatori Astronomici. Esperti ad alto
livello per industrie otttiche. Esperti progettisti. Esperti per enti di
ricerca in Astrofisica (ESO, ESA, ASI,CIRA, NASA)
curriculum “FISICA SANITARIA: CONTROLLO DI RADIAZIONI
IONIZZANTI,
INQUINAMENTO
ELETTROMAGNETICO
ED
ACUSTICO”
Esperto di apparecchiature e strumenti complessi nelle strutture
sanitarie pubbliche e private, nonché nei laboratori industriali, di
servizio e di ricerca. Esperto nella elaborazione statistica dei dati
relativi a problematiche ambientali. Se prolungato ai due anni
successivi, il percorso di studi offre inoltre la figura di esperto di
rilievi dosimetrici e più in generale di problemi di sicurezza nel
campo delle radiazioni ionizzanti.
curriculum
“GEOFISICA: SISMOLOGIA E CONTROLLO
AMBIENTALE” (LAUREA IN METODOLOGIE FISICHE)
Esperti specializzati per Osservatori geofisici e per enti di ricerca in
Geofisica. Esperti per il controllo delle vibrazioni meccaniche e per i
servizi nazionali di controllo del territorio.
curriculum “ELETTRONICA ED ELABORAZIONE AUTOMATICA DI
SEGNALI ”
Ricercatore nell’industria microelettronica. Esperto di progettazione
e caratterizzazione di dispositivi a stato solido. Esperto di
elaborazione ed acquisizione di segnali e immagini. Esperto di
modellizzazione di problemi di economia e finanza.
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
La laurea specialistica in Fisica, di durata quinquennale, si ottiene in
prosecuzione dei tre anni della laurea di primo livello e si articola in sei
curricula:
curriculum TEORICO-GENERALE
curriculum
curriculum
curriculum
curriculum
curriculum
di FISICA DELLA MATERIA
di FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE
di GEOFISICA E FISICA DELL’AMBIENTE
ELETTRONICO-CIBERNETICO
di ASTROFISICA E FISICA DELLO SPAZIO
Il Consiglio di Corso di Area Didattica, all’atto della programmazione
didattica annuale, può attivare uno o più curricula sulla base delle
competenze locali e delle risorse disponibili.
Gli obiettivi formativi qualificanti, sono riportati nel regolamento
didattico del Corso di Laurea in Fisica.
VECCHIO ORDINAMENTO
Del tradizionale corso di laurea in Fisica è attivo solo il quarto anno con
gli indirizzi accesi sulla base delle competenze locali e delle risorse
disponibili ed è inoltre garantita quella parte del terzo anno che è possibile
mantenere in vita tramite mutazioni dei corsi. Come verrà di seguito
specificato, l’organizzazione dei corsi del vecchio ordinamento sarà
identica a quella del nuovo.
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA GENERALE
LO SVOLGIMENTO DELLE LEZIONI HA INIZIO IL 6 OTTOBRE E
TERMINA L’11 GIUGNO
L’anno accademico 2003-2004 è stato suddiviso in tre periodi della durata
di nove settimane ciascuno :
• 6 Ottobre – 5 Dicembre
• 8 Gennaio – 5 Marzo
• 14 Aprile – 11 Giugno
Durante questi periodi si terranno i corsi organizzati in moduli di 25 o 36
ore ciascuno. I periodi sono intervallati da circa un mese di pausa per
consentire allo studente di sostenere le prove di esame.
I moduli attivati sono caratterizzati da una sigla il cui significato viene di
seguito specificato in ordine alfabetico:
SIGLA
AM1
AM2
AM3
AM4
AM5
AM6
AN
ASD
CH1
CH2
CM
EMNM
FC1
FC2
FC3
FC4
FC5
FCO
FM1
FM2
FN1
FN2
FQ1
FQ2
FQ3
CONTENUTI
Analisi Matematica: funzioni reali e limiti di
successioni
Analisi Matematica: limiti di funzioni e
funzioni continue
Analisi Matematica: derivate e integrali
Analisi Matematica: serie numeriche e serie di
funzioni
Analisi Matematica: funzioni di più variabili e
equazioni differenziali
Analisi
Matematica:
complementi
di
integrazione
Analisi Numerica
Analisi Statistica dei Dati
CHimica generale: costituzione della materia
CHimica generale: reazioni chimiche
Complementi di Meccanica
ElettroMagnetismo Nella Materia
Fisica Classica: dinamica del punto
Fisica Classica: dinamica dei sistemi di
particelle e corpo rigido
Fisica Classica: termodinamica e teoria cinetica
dei gas
Fisica Classica: elettrostatica
Fisica Classica: elettromagnetismo
Fisica COmputazionale
Fisica della Materia: introduzione alla fisica
atomica
Fisica della Materia: introduzione allo stato
solido
Fisica Nucleare: nuclei, radioattività, reazioni
nucleari
Fisica Nucleare: particelle
Fisica Quantistica: meccanica ondulatoria
Fisica Quantistica: meccanica delle matrici
Fisica Quantistica:Particelle identiche, coerenza
CFU
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
G1
G2
LABEL1
LABFNS1
LABFM1
LABINF1
LABINF2
LABFIS1
LABFIS2
LABFIS3
LABFIS4
LABFIS5
LABFIS6
MA
MMF1
MMF2
MS
OA
REL
in meccanica quantistica
Geometria: strutture algebriche
Geometria: geometria analitica
LABoratorio di ELettonica: circuiti e
transistors
LABorat.di
Fisica
Nucleare
e
Subnucleare:strumentaz. in fisica nucleare
subnucl.
LABoratorio di Fisica della Materia:
esperimenti di fisica avanzata
LABoratorio Informatica 1: linguaggio C,
progr. di base
LABoratorio Informatica 2 : linguaggio C,
progr. modulare
LABoratorio FISica: analisi delle misure
LABoratorio FISica: misure di meccanica
LABoratorio FISica: esperimenti di fisica
LABoratorio FISica: circuiti elettrici 1
LABoratorio FISica: circuiti elettrici 2
LABoratorio FISica:propagazione ondosa
Meccanica Analitica
Metodi Matematici della Fisica: Analisi
complessa
Metodi Matematici della Fisica: Trasformate ed
equazioni differenziali
Meccanica Statistica: meccanica statistica e
sistemi non interagenti
Ottica e Acustica
Relatività speciale
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
3
CORSO DI LAUREA TRIENNALE IN FISICA
I Anno
SIGLA E
SETTORE
FC1– CM
FIS/01
FC2 – FC3
FIS/01
AM1 –
AM2
MAT/05
AM3 –
AM4
MAT/05
G1 – G2
MAT/03
CH1 – CH2
CHIM/03
LABFIS1
LABFIS2
FIS/01
LABINF1
LABINF2
INF/01
AN
MAT/08
LABFIS3
FIS/01
DENOMINAZIONE
CFU
DOCENTE
FISICA CLASSICA, I PARTE
Meccanica del punto materiale
6
Rabuffo
FISICA CLASSICA, II PARTE
Meccanica di sistemi di
particelle - Termodinamica
ANALISI MATEMATICA, I
PARTE
Limiti e funzioni di una variabile
ANALISI MATEMATICA II
PARTE
Serie, derivate ed integrali
GEOMETRIA
Strutture algebriche, geometria
analitica
CHIMICA
Costituzione della materia,
reazioni chimiche
LABORATORIO DI FISICA, I
PARTE
Laboratorio di misure di
meccanica
LABORATORIO DI
INFORMATICA
Linguaggio C: progr. di base,
progr. modulare
ANALISI NUMERICA
Risoluzione numerica di sistemi
lineari, ambiente Matlab
LABORATORIO DI FISICA, II
PARTE
Laboratorio di misure
termodinamiche
INGLESE
6
Rabuffo +
Scarpetta
6
Cavaliere
6
Caso
6
Nicotera
6
Zambelli
6
Costabile
6
La Torre
3
Capobianco
3
Nigro
3
LIBERA SCELTA
3
II ANNO
SIGLA E
SETTORE
FC4
FIS/01
DENOMINAZIONE DEL
CFU
DOCENTE
CORSO
FISICA CLASSICA, III
3
De Martino
PARTE
Elettrostatica
AM5-AM6
ANALISI MATEMATICA, III
6
Canale
MAT/05
PARTE
Funzioni di più variabili, forme
differenziali, integrali
LABFIS4
LABORATORIO DI FISICA,
6
Savo
LABFIS5
III PARTE
FIS/01
Laboratorio di misure elettriche
e circuiti
OAFISICA CLASSICA IV PARTE
6
Citro + Bobba
LABFIS6
Ottica e acustica: teoria ed
FIS/01
esperimenti
MA-MS
MECCANICA ANALITICA
6
De Filippo
FIS/02
CON ELEMENTI DI
MECCANICA STATISTICA
Meccanica analitica e teoria
degli ensembles statistici
REL
RELATIVITA’ SPECIALE
3
Vilasi
FIS/02
Trasformazione di Lorentz,
cinematica e dinamica
relativistica
FCO
FISICA COMPUTAZIONALE
3
Noce
MAT/08
Metodi numerici fondamentali,
computazione simbolica
FC5MAGNETOSTATICA ed
6
Pace
EMNM
ELETTROMAGNETISMO
FIS/03
NELLA MATERIA
FQ1
FISICA QUANTISTICA 1
3
Noce
FIS/02
Crisi della Fisica Classica
+ 3 curriculari da 3 CFU ciascuno + libera scelta da 3 CFU +
Tipologia f) (cioè: ulteriori conoscenze linguistiche, abilità
informatiche e relazionali, tirocini, etc) per un totale di 6 CFU
NELLE TABELLE CHE SEGUONO SONO SPECIFICATI GLI
INSEGNAMENTI CURRICULARI RELATIVI AL 2° ANNO DI
CORSO:
curriculum “scienze fisiche”
FCOA
FISICA COMPUTAZIONALE
MAT/08
AVANZATA
LABMM
LABORATORIO DIMISURE
FIS/01
MAGNETICHE
SD
SISTEMI DINAMICI
FIS/02
3
Corberi
3
Polichetti
3
De Filippo
curriculum “astrofisica: scienza e tecnologia per la fisica dello
spazio”
AST1
ASTRONOMIA
3
De Cesare
FIS/05
LABAST LABORATORIO DI ASTRONOMIA 3
Capozziello
FIS/05
LAB A
LABORATORIO DI FISICA –
3
Docente da
FIS/01
PARTE Astabilire
curriculum “geofisica: sismologia e controllo ambientale”
FT1
FISICA TERRESTRE 1
3
Scarpa
FIS/06
FT2
FISICA TERRESTRE 2
3
Scarpa
FIS/06
FC7
FISICA DEI FLUIDI
3
De Martino
FIS/01
curriculum “elettronica ed elaborazione automatica di segnali”
LAB A
LABORATORIO DI FISICA –
3
Petrosino
FIS/01
PARTE A
LAB B
LABORATORIO DI FISICA –
3
Carapella
FIS/01
PARTE B: ACQUISIZIONE DATI
LAB C
LABORATORIO DI FISICA –
3
A.Esposito
INGPARTE C: CIBERNETICA
INF/06
curriculum “fisica sanitaria: controllo di radiazioni ionizzanti,
inquinamento elettromagnetico ed acustico”
LAB A
FIS/01
LAB B
FIS/01
LAB C
INGINF/06
LABORATORIO DI FISICA –
PARTE A
LABORATORIO DI FISICA –
PARTE B: ACQUISIZIONE DATI
LABORATORIO DI FISICA –
PARTE C: CIBERNETICA
3
Petrosino
3
Carapella
3
A. Esposito
III ANNO
SIGLA E
SETTORE
FM1-FM2
FIS/03
FN1-FN2
FIS4
MMF1
MMF2
FIS/02
ASD
FIS/01
FQ2
FIS/02
FQ3
FIS/02
LAB EL1
FIS/01
LABFNS1
FIS/04
LABFM1
FIS/01
DENOMINAZIONE DEL
CORSO
FISICA DELLA MATERIA
Introduzione alla Fisica
atomica e allo stato solido
FISICA NUCLEARE
Particelle elementari,
radioattività reazioni nucleari
METODI MATEMATICI
DELLA FISICA
Analisi complessa, Teoria
della misura e spazi di Hilbert
ANALISI STATISTICA DEI
DATI
FISICA QUANTISTICA 2
Equazioni di Schrodinger per
sistemi unidimensionali
FISICA QUANTISTICA 3
Particelle identiche, coerenza
in Meccanica Quantistica
LABORATORIO DI
ELETTRONICA
Circuiti e transistors
LABORATORIO DI FISICA
NUCLEARE E
SUBNUCLEARE 1
Strumentazione in Fisica
Nucleare e Subnucleare
LABORATORIO DI FISICA
DELLA MATERIA 1
CFU
DOCENTE
6
Salerno
6
Mercaldo
6
De Siena
3
Costabile
3
Busiello
3
Vitiello
3
Attanasio
3
Virgili
3
Cucolo
Esperimenti di Fisica avanzati
+ 3 curriculari da 3 CFU ciascuno + libera scelta da 3 CFU +
Tipologia f) (cioè: ulteriori conoscenze linguistiche,abilità
informatiche e relazionali, tirocini,etc) per un totale di 6 CFU
NELLE TABELLE CHE SEGUONO SONO SPECIFICATI GLI
INSEGNAMENTI CURRICULARI RELATIVI AL 3° ANNO DI
CORSO:
curriculum “scienze fisiche”
FTE0 2
FISICA TEORICA
FIS/02
Teoria dello scattering
REL 1
RELATIVITA’ 1
FIS/02
Fisica della gravitazione
LAB B
LABORATORIO DI FISICA – PARTE
FIS/01
B: ACQUISIZIONE DATI
3
Marinaro
3
Vilasi
3
Carapella
curriculum “astrofisica: scienza e tecnologia per la fisica dello
spazio”
ASF1
ASTROFISICA 1
3
De Cesare
FIS/05
REL 1
RELATIVITA’ 1
3
Vilasi
FIS/02
ASF 2
ASTROFISICA 2
3
De Cesare
FIS/05
Oppure
REL 2
RELATIVITA’ 2
3
Vilasi
FIS/02
curriculum “geofisica: sismologia e controllo ambientale”
GEO 1
GEOFISICA 1
3
FIS/06
GEO 2
GEOFISICA 2
3
FIS/06
FCOA
FISICA COMPUTAZIONALE
3
MAT/08
AVANZATA
Scarpa
Scarpa
Corberi
curriculum “elettronica ed elaborazione automatica di segnali”
LABEL 2 LABORATORIO DI ELETTRONICA 2
3
Savo
FIS/01
MEMM
FIS/02
SESTO
FIS/01
Dispositivi non lineari
METODI E MODELLI MATEMATICI,
RETI NEURALI
SEGNALI STOCASTICI E LORO
ELABORAZIONE
3
Marinaro
3
Savo
curriculum “fisica sanitaria: controllo di radiazioni
inquinamento elettromagnetico ed acustico”
FS
FISICA SANITARIA
3
FIS/07
Radiazioni ionizzanti e strumentazioni
elettromedicali
TFDB
TECNICHE FISICHE PER LA
3
FIS/07
DIAGNOSTICA BIOMEDICA
TRMN
TECNICHE DI RISONANZA
3
FIS/07
MAGNETICA NUCLEARE
ionizzanti,
Docente da
stabilire
Docente da
stabilire
Docente da
stabilire
L’obbligo didattico relativo al I, II, e III anno della laurea di primo livello,
viene soddisfatto col superamento degli insegnamenti riportati nel
precedente schema di programmazione didattica.
CALENDARIO DELLE LEZIONI RELATIVE ALLA
LAUREA DI PRIMO LIVELLO
I ANNO
Dal 6/10 al 5/12
CM, FC 1
Dal 8/1 al 5/3
(Fisica Classica I
parte)
(Geometria)
Dal 14/4 al 11/6
Lab Inf 1
Lab Inf 2
G 1, G 2
Lab Fis 1
Lab Fis 2
AM 1 (Analisi matem.
I parte)
AM 2 (Analisi matem.
I parte)
FC 2, FC 3
AM 3, AM 4
Lab Fis 3
(Fisica Clasica II
parte)
(Analisi matem. II
parte)
CH 1, CH 2
(Chimica)
AN (analisi Numerica)
II ANNO
Dal 6/10 al 5/12
FC 4 (Elettrostatica)
AM 5, AM 6
Dal 8/1 al 5/3
CURRICULARE
(Analisi matem. III
parte)
Lab Fis 5
(mecc. Anal. e
mecc. Statistica)
OA
FC 5, EM NM
Lab Fis 4
MA, MS
CURRICULARE
FCO (Fisica
Computazionale)
Dal 14/4 al 11/6
FQ 1
CURRICULARE
REL
Lab Fis 6
(Magnetostatica. ed
EM. nella materia)
III ANNO
Dal 6/10 al 5/12
FQ
2
(Fisica
Quantistica)
FM 1, FM 2
Dal 8/1 al 5/3
CURRICULARE
FN 1, FN 2
CURRICULARE
ASD (Analisi Stat. dei
Dati)
(Fisica della
Materia)
(Fisica Nucleare)
MMF 1, MMF 2
Lab El 1
Dal 14/4 al 11/6
FQ
3
(Fisica
Quantistica)
LaB Fis Nucl.
Lab Fis Materia
(Metodi Mat. Fisica)
CURRICULARE
La linea tratteggiata indica sospensione didattica del modulo da 6CFU per
prove intermedie, la linea continua indica chiusura del modulo e
conseguente intervallo per esame di valutazione. Nelle due tabelle che
seguono sono specificati i curriculari da inserire nei vari periodi.
Moduli Curriculari del II Anno:
Sc. Fisiche
Astrofisica
Geofisica
Lab MM
(3° trim.)
AST 1
(2° trim.)
FT 1
(2° trim.)
Elett.
Cibernetica
Lab A
(1° trim.)
Fisica
Sanitaria
Lab A
(1° trim.)
(Polichetti)
FCOA
(2° trim.)
(Corberi)
SD
(3° trim.)
(De
Filippo)
(Capozziello)
Lab Ast
(3° trim.)
(Capozziello)
Lab A
(1° trim.)
(Petrosino)
(Scarpa)
FT 2
(3° trim.)
(Scarpa)
FC 7
(1° trim.)
(DeMartino)
(Petrosino)
Lab B
(2° trim.)
(Carapella)
Lab C
(3° trim.)
(Esposito)
(Petrosino)
Lab B
(2° trim.)
(Carapella)
Lab C
(3° trim.)
(Esposito)
Moduli Curriculari del III Anno:
Sc. Fisiche
Astrofisica
Geofisica
Fteo 2
(3° trim.)
(Marinaro)
ASF 1
(2° trim.)
(De
Cesare)
Rel 1
(1° trim.)
(Vilasi)
ASF 2
(3° trim.)
(De
Cesare)
Rel 2
(2° trim.)
(Vilasi)
Geo 1
(1° trim.)
(Scarpa)
Rel 1
(1° trim.)
(Vilasi)
Lab B
(2° trim.)
(Carapella)
Geo 2
(3° trim.)
(Scarpa)
FCOA
(2° trim.)
(Corberi)
Elett.
Cibernetica
Label 2
(2° trim.)
(Savo)
Fisica
Sanitaria
FS
(1° trim.)
(Orientale)
Memm
(1° trim.)
(Marinaro)
Segnali
Stocastici
(3° trim.)
(Savo)
TFDB
(2° trim.)
(Orientale)
TRMN
(3° trim.)
LAUREA SPECIALISTICA IN FISICA
I ANNO
Gli obblighi didattici del primo anno della laurea specialistica sono
ottemperati superando gli esami relativi agli insegnamenti indicati nella
tabella che segue:
DENOMINAZIONE DEL CORSO
FISICA DELLA MATERIA
CFU
6
FISICA TEORICA
6
FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE
6
STRUMENTAZIONI ED ESPERIMENTI DI
6
FISICA
METODI MATEMATICI DELLA FISICA
6
+ 7 curriculari da 3 CFU ciascuno + libera scelta da 3
f) (cioè: ulteriori conoscenze linguistiche,abilità
relazionali, tirocini,etc) per un totale di 6 CFU
CURRICULARI
SPECIALISTICA:
DEL
I
ANNO
DENOMINAZIONE DEL CORSO
SECONDA QUANTIZZAZIONE IN FISICA
DELLA MATERIA
TEORIA DEI CAMPI 1
DISPOSITIVI MAGNETICI
MAGNETISMO
PROPRIETÀ
DI
TRASPORTO
NEI
SUPERCONDUTTORI
ECCITAZIONI ELEMENTARI NEI SOLIDI
MATERIALI SPECIALI
SUPERCONDUTTIVITA’
FISICA TEORICA 1
RELATIVITA’ 2
DOCENTE
Mancini
Scarpetta
Vitello
Docente
da
definire
De Siena
CFU + tipologia
informatiche e
DELLA
CFU
3
LAUREA
DOCENTE
De Cesare
3
3
3
3
Mercaldo
Maritato
Noce
Pace
3
3
3
3
3
Salerno
Cucolo
Mancini
Marinaro
Vilasi
ESAMI DI PROFITTO NUOVO ORDINAMENTO
La valutazione dei moduli avviene nei periodi di intervallo dalle lezioni:
1° Intervallo – 9 Dicembre 2003 – 7 Gennaio 2004
2° Intervallo - 8 Marzo – 13 Aprile 2004
3° Intervallo - 14 Giugno - 31 Luglio 2004
In ogni periodo sono previste due prove di valutazione per i moduli svolti
nel periodo immediatamente precedente. La prova relativa ai moduli da 6
CFU può essere, a discrezione del docente, eseguita anche in due parti di
cui una in itinere.
Nei mesi di LUGLIO e SETTEMBRE si svolgeranno le prove di recupero
per tutti i moduli di insegnamento.
Ogni anno di corso comprende l'acquisizione di 60 CFU. La laurea di
primo livello si consegue dopo aver superato un totale di 180 CFU di cui
6 riservati alla tesi finale. La valutazione di ciascun modulo sarà effettuata
con una votazione in trentesimi tranne, al più, 9 CFU di tipologia f), per
tali moduli lo studente può optare per il solo riconoscimento dei crediti
rinunciando alla valutazione in trentesimi.
DISPOSIZIONI SUGLI OBBLIGHI DI FREQUENZA
Per ciascun modulo l’attestato di frequenza verrà conseguito dagli
studenti che avranno frequentato almeno il 75% delle ore relative al
modulo stesso.
Il responsabile del corso effettua gli accertamenti e comunica l’elenco
degli effettivi frequentanti al Presidente del Consiglio di Corso di Area
Didattica. Se lo studente non ottiene l’attestazione di frequenza ad uno o
più corsi, ha l’obbligo di frequentare i corsi nei quali non ha ottenuto
l’attestato di frequenza nell’anno successivo. Lo studente può tuttavia far
presenti le proprie ragioni al Consiglio di Corso di Area. Per le attività di
tirocinio è richiesto l’obbligo della frequenza che è certificata dal Tutore.
ESAME DI LAUREA RELATIVA AL NUOVO ORDINAMENTO
Per conseguire la Laurea di primo livello in Fisica lo studente deve
sostenere una prova finale. Obiettivo di tale prova è di verificare la
capacità del laureando di esporre e discutere un argomento di carattere
fisico, oralmente e per scritto, con chiarezza e padronanza. La prova
finale è pubblica e consiste nella esposizione e discussione di un elaborato
scritto davanti ad una commissione di laurea. Per l’ammissione alla prova
finale lo studente deve aver conseguito 174 crediti formativi. I crediti
formativi acquisiti devono essere valutati in trentesimi con eccezione di al
più 9 CFU, tipologia f, che possono essere acquisiti senza valutazione. La
valutazione finale per il conseguimento della laurea viene fatta in frazioni
di 110.
REGOLAMENTO PER ESAME DI LAUREA RELATIVO A
STUDENTI PROVENIENTI DA ALTRI CORSI DI STUDIO
Ai fini della valutazione della carriera accademica pregressa di studenti
provenienti da altri corsi di Laurea o diplomi universitari, il voto di
ammissione all’esame di Laurea di primo livello sarà calcolato come la
media ponderata espressa in centodecimi (con arrotondamento all’unità
inferiore se la prima cifra decimale è compresa tra 0 e 4, e all’unità
superiore se compresa tra 5 e 9) calcolata in base ai CFU dei voti di ogni
singola attività formativa. Si intende che fanno parte di questa valutazione
solo le attività dalle quali lo studente viene esonerato al momento
dell’is crizione al corso di Laurea in Fisica
ESAMI DI PROFITTO VECCHIO ORDINAMENTO
Le prove di esame si svolgeranno nei periodi di intervallo dalle lezioni
1° Intervallo – 9 Dicembre 2003 – 7 Gennaio 2004
2° Intervallo - 8 Marzo – 13 Aprile 2004
3° Intervallo - 14 Giugno - 31 Luglio 2004
Settembre
Per ottemperare agli obblighi didattici del III anno, lo studente deve aver
superato i seguenti esami :
Struttura della Materia, Istituzioni di Fisica Teorica, Metodi Matematici
della Fisica, Esperimentazioni III, Istituzioni di Fisica Nucleare e
Subnucleare. Tali esami possono essere affrontati in un’unica o più prove.
Per maggiori dettagli vedi tabella B di conversione al N. O.
L’obbligo didattico relativo al IV anno richiede il superamento di 12
moduli da 3 CFU che dovranno essere scelti in accordo con il Consiglio
di Area Didattica.
PROPEDEUDICITA’ E SBARRAMENTI RELATIVI AL
VECCHIO ORDINAMENTO
Possono sostenere l'iscrizione al quarto anno soltanto quegli studenti che
abbiano sostenuto almeno otto esami annuali.
Il Consiglio di Corso di Area potrà stabilire la propedeuticità di certi
esami rispetto ad altri.
PIANI DI STUDIO INDIVIDUALI RELATIVI AL VECCHIO
ORDINAMENTO
Gli studenti immatricolati nel 2000/01 al vecchio ordinamento,
dovranno concordare il loro piano di studi del IV anno col Presidente
del Consiglio di Area Didattica, o con il coordinatore didattico.
Gli studenti del IV anno con un piano di studi approvato possono
conservarlo. Nel caso in cui la denominazione degli esami inclusi nel loro
piano di studi non compaia più esplicitamente nell'offerta didattica,
consultando un tutore possono individuare i moduli equivalenti da seguire,
considerando che 3 moduli (da 3 CFU ciascuno) costituiscono una
annualità.
Ogni anno lo studente può proporre un piano di studio individuale in
sostituzione di quello ufficiale (statutario) o di un precedente diverso
piano di studio individuale. A tale scopo deve presentare domanda entro il
15 dicembre.
La proposta deve riguardare l'intero corso degli studi e deve prevedere lo
stesso numero di insegnamenti del piano di studio ufficiale.
Il Consiglio di Area Didattica accetta, con eventuali modifiche, o respinge
la proposta dello studente.
Non si indicano norme assolute per l'accettabilità dei piani di studio. In
linea di massima si ritiene che non siano sostituibili i seguenti
insegnamenti: Fisica Generale I e II, Analisi Matematica I e II, Meccanica
analitica con elementi di meccanica statistica, Esperimentazioni di Fisica
I, II e III, Struttura della materia, Istituzioni di fisica teorica, Metodi
matematici per la fisica e Istituzioni di fisica nucleare e subnucleare.
Sempre in linea di massima si ritiene inoltre che non possono essere
violate le norme di propedeuticità. Si consiglia in ogni caso di discutere la
proposta con il presidente del Consiglio di Area Didattica o con il
coordinatore didattico prima della presentazione del piano di studio
individuale.
ESAME DI LAUREA RELATIVO AL VECCHIO ORDINAMENTO
Per essere ammesso all'esame di laurea, lo studente deve aver superato un
numero di esami equivalente a 18 annualità Deve inoltre presentare una
tesi scritta , approvata dal professore relatore.
L'esame di laurea consiste nella discussione della tesi, nonché
nell'esposizione e nel commento di una o più memorie della Letteratura
scientifica (tesina).
Superato l'esame di laurea, lo studente consegue il titolo di Dottore in
Fisica indipendentemente dall'indirizzo scelto del quale potrà essere fatta
menzione nel certificato di laurea.
La preparazione della tesi scritta ha luogo sotto la guida e la supervisione
del professore relatore.
Lo studente può rivolgersi al coordinatore didattico per avere indicazioni
sugli argomenti di tesi disponibili. L'assegnazione dell'argomento di tesi
può avvenire se lo studente ha superato tutti gli esami del primo e del
secondo anno ed almeno tre dei seguenti esami: Struttura della materia,
Istituzioni di fisica teorica, Metodi matematici della fisica,
Esperimentazioni di fisica III e Istituzioni di fisica nucleare e subnucleare.
IMMATRICOLAZIONE O ISCRIZIONE DEI LAUREATI E
DEGLI STUDENTI PROVENIENTI DA ALTRI CORSI DI
LAUREA DELL'UNIVERSITA' DI SALERNO O DA ALTRE
UNIVERSITA' OVVERO DALLO STESSO CORSO DI LAUREA
IN FISICA
Gli studenti che si trovino in una di tali condizioni possono ottenere il
riconoscimento di tutta o di parte della loro carriera scolastica e dei
relativi esami in luogo di corsi e di esami del corso di Fisica
dell'Università di Salerno.
Il riconoscimento degli esami è subordinato all'esito di eventuali colloqui
integrativi aventi lo scopo di accertare la rispondenza dei programmi con
quelli del corso di laurea in Fisica e di colmare le eventuali lacune.
PASSAGGIO AL NUOVO ORDINAMENTO
Nel passaggio dal vecchio al nuovo ordinamento la conversione degli
esami superati è regolata dalle tabelle di conversione che seguono.
Tuttavia gli esami sostenuti da più di 8 anni sono convertiti con modalità
differenti e genericamente considerati equivalenti a 3 moduli. In ogni caso
i curricula di studenti contenenti esami di questo tipo sono soggetti a
giudizio del consiglio di Area Didattica che si riserva le ammissioni al
nuovo ordinamento previo il sostenimento di colloquio
TABELLE DI CONVERSIONE AL NUOVO ORDINAMENTO
TABELLA A: per gli studenti immatricolati nell'aa 2000/01 al corso
di Laurea in Fisica
ESAMI SOSTENUTI
Analisi Matematica
(AM1- AM2- AM3- AM4AM5)
Esperimentaz.Fisica I
(L1-L2-L3-L4)
Geometria
(G1-G2-G3)
Fisica Generale I
(FC1- FC2- FC3- FC4FC5)
EQUIVALENTI
A:
AM1--AM2--AM3--AM4--AN
LABFIS1-- LABFIS2-- LABFIS3-LABFIS7
G1-G2-G3
FC1- FC2- FC3-FC6-OG
TABELLA B: per gli studenti immatricolati prima dell'aa 2000/01 al
corso di Laurea in Fisica∗
ESAMI SOSTENUTI
Analisi Matematica I
Analisi Matematica II
Chimica
Esperimentaz.Fisica I
Esperimentazioni Fisica II
Fisica Generale I
Fisica Generale II
Geometria
Meccanica Razionale
Struttura della Materia
Istituzioni di Fisica Teorica
Esperimentaz. di Fisica III
Istit. di Fisica Nucleare e
Subnucl.
Metodi Matematici della Fisica
EQUIVALENTI A:
AM1, AM2, AM3,AM7
AM4, AM5, AM6, AM8
CH1, CH2, CH3, CH4
LABFIS1, LABFIS2, LABFIS3,
LABFIS7
LABFIS4, LABFIS5, LABFIS6,O.A.
FC1, FC2, FC3,CM
FC4, FC5, FC6,FC7
G1, G2, G3,G4
MS, MA1,MA2,MA3
FM1, FM2, EMNM, LABMM
FQ1, FQ2, FQ3, FTEO2
LABFN1, LABFM1, LABEL
FN1, FN2, TIF1
MMF1, MMF2, SD, Autonoma scelta
TABELLA C: per gli studenti immatricolati prima dell'aa 2000/01 al
corso di Diploma in Met.Fis.
Fisica Gen. I
Esperimentaz.Fisica I
Analisi Matematica I
Algebra
Calcolo numerico
Fisica Generale II
Strumentazioni Fisiche
Matematica Applicata
∗
FC1, FC2, FC3, CM
LABFIS1, LABFIS2, LABFIS3,
LABFIS7
AM1, AM2, AM3, AM7
G1,G2
AN,G3
FC4, FC5, FC6, FC7
Autonoma scelta
AM4, AM5,AM6
La tabella B non si applica agli studenti che pur essendo immatricolati prima dell’AA
2000/01 hanno avuto l’autorizzazione dal ccl a seguire i corsi in forma modulare nell’AA
2000/01.
Quanto su riportato va riferito ad esami superati da meno di 8 anni. Per esami superati
in tempi antecedenti il CCL si riserva di analizzare i singoli curricula degli studenti
interessati.
Chimica
Esperimentazioni Fisica II
Struttura della materia
Istituzioni di Fisica nucleare e
subnucl.
Radioprotezione
Fisica Sanitaria
Tecniche Fisiche Diagnostica
Biomedica
Propagazione Ondosa
Laboratorio di Fisica A
Laboratorio di Fisica B
CH1, CH2, CH3, CH4
LABFIS4, LABFIS5, LABFIS6, D.O.
FM1, FM2
FN1, FN2
RP, FQ1
FS, TIF1, LABFNS1, Autonoma scelta
TFDB, LABFNS2 , TIF2 , Autonoma
scelta
OA, SD
LABINF1, LABINF2
Idem se non utilizzato in Lab A
CONVERSIONE DEL TITOLO DI DIPLOMA IN
METODOLOGIE FISICHE IN LAUREA DI PRIMO
LIVELLO
Gli studenti in possesso del Diploma Universitario in Metodologie
Fisiche possono richiedere il titolo di laurea triennale in Metodologie
Fisiche (in corso di ridenominazione : laurea in Fisica Applicata)
curriculum Fisica Sanitaria. I crediti acquisiti dai Diplomati in
Metodologie Fisiche che vogliono conseguire la Laurea triennale in
Metodologie Fisiche sono riconosciuti come di seguito:
Esame Supera
to nel Diploma
Fisica Generale I
Settore
Discipli
nare
FIS/01
Analisi Matematica MAT/05
I
Calcolo Numerico MAT/08
(1 u.d.)
Esperimentazioni
FIS/01
di Fisica I
Crediti Attività
formative
12
12
6
12
Ambiti
disciplinari
Caratterizzanti (b)
di base (a)
Sperim. Applic.
Affini o integrative (c)
Caratterizzanti (b)
Interd. e
applicaz.
Sperim. Applic.
Discipl.Matem
Algebra (1 u.d.)
Fisica Generale II
MAT/03 6
FIS/01
12
Esperimentazioni
di Fisica II
FIS/01
3
9
Strumentazioni
Fisiche (1 ud.)
Matematica Ap
plicata (1 u.d.)
Chimica Generale
ed Inorganica
FIS/01
6
MAT/08
6
di base (a)
Caratterizzanti (b)
Affini o
integrative (c)
Caratterizzanti (b)
libera scelta
Interd. e
applicaz.
Sperim. Applic.
affini o inteInterd. e
grative (c)
applicaz.
affini o integr. Discipl. Chim.
(c)
libera scelta (d)
CHIM/
03
CHIM/
02
Struttura
della FIS/03
Materia (1 ud.)
6
6
Caratterizzanti (b)
Istituzioni
di
Fisica Nucleare e
Subnucleare
Laboratorio di Fisica (parte A) (1
u.d.)
Radioprotezione
(1u.d.)
Fisica Sanitaria
FIS/04
6
Caratterizzanti (b)
INGINF/05
6
Ambito di sede
(d)
FIS/07
6
FIS/07
12
Tecniche Fisiche FIS/07
per
Diagnostica
Biomedica
Propagazione
FIS/02
Ondosa (1u.d.)
12
Ambito di sede
(d)
Ambito di sede
(d)
Ambito di sede
(d)
6
Caratterizzanti(b)
Laboratorio
di INF/01
Fisica (parte B) (1
u.d.)
(in sostituzione di
Lab. di Fisica (parte
A))
6
di base (a)
6
Discipl.Matem
Sperim. Applic.
Microfisico
d. struttura
materia
Microfisico
d. struttura
materia
e
d.
e
d.
Teorico e dei
fondam. d.
fisica
Discipl.Inform
at
Stage
9
Altre (art.10
comma 1 lettera
f)
Per conseguire la Laurea triennale in Fisica, curriculum Fisica Sanitaria
devono inoltre acquisire i seguenti crediti:
FIS/02
Inglese
Tesi
9 crediti
3 crediti
9 crediti
TUTORATO
1. L'attività del tutorato è volta a fornire agli studenti la possibilità di
recepire suggerimenti e consigli per una buona organizzazione della
vita universitaria, per conoscere gli obiettivi formativi, le competenze
di base necessarie e i metodi di studio per ciascun insegnamento.
Inoltre, e’ volta ad assisterli nella elaborazione del piano di studio e
nella scelta della tesi di laurea più idonea per valorizzarne le
competenze, le attitudini e gli interessi.
2. Il tutorato è indirizzato a tutti gli studenti. Essi potranno contattare il
loro tutore ogni volta che lo riterranno opportuno e troveranno in lui
un punto di riferimento.
3. L'assegnazione del tutore viene effettuata all'atto dell'iscrizione sulla
base del numero di matricola. Lo studente dovrà contattare il proprio
docente tutore che lo seguirà nel corso degli studi.
4. Professori e ricercatori svolgono il compito di tutori per guidare il
processo di formazione culturale degli studenti, evitando tuttavia una
specifica assistenza didattica che rimane compito dei docenti dei corsi
istituzionali. Tutto quanto riguarda il diritto allo studio e
partecipazione alle attività universitarie culturali e sportive viene
gestito dagli organi già previsti per queste funzioni.
Ad ogni tutor è assegnato un numero da 0 a 29 (vedi tabella allegata). Lo
studente per individuare il tutor deve dividere il proprio numero di
matricola per 29, il resto della divisione coincide con il numero assegnato
al tutor;
Numero matricola = numero + resto
29
resto = numero tutor
Esempio: numero matricola 88:29, risultato della divisione è 3 con resto
di 1, il docente è G. Busiello (1).
Resto
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
Tutore
C. Attanasio
A. Avella
F. Bobba
G. Busiello
S. Capozziello
G. Carapella
R. Citro
F. Corberi
G. Costabile
A. Cucolo
L. De Cesare
L.Maritato
S. De Filippo
S. De Martino
S. De Siena
V. Fedullo
M. Fusco Girard
G. Grella
F. Illuminati
G. Lambiase
F. Mancini
M. Marinaro
L. Maritato
L. Mercaldo
A. Nigro
C. Noce
S. Pace
M. Polichetti
I. Rabuffo
A. Romano
G. Romano
31
32
33
34
35
36
37
38
M. Salerno
B. Savo
R. Scarpa
G. Scarpetta
T. Virgili
G. Vilasi
G. Vitiello
M. Zannetti
PROGRAMMI DEI MODULI RELATIVI ALLA LAUREA IN
FISICA
ANALISI MATEMATICA I PARTE (AM1 – AM2): Limiti e
funzioni di una variabile
6 OTTOBRE-5 DICEMBRE
Dott. ssa P. Cavaliere
Programma del modulo di AM1:
I numeri reali - Gli assiomi dei numeri reali. Alcune conseguenze degli
assiomi dei numeri reali. Cenni di teoria degli insiemi. Numeri naturali.
Numeri interi. Numeri razionali: Q non soddisfa l'assioma di completezza.
Il principio di induzione. Massimo, minimo, estremo superiore ed
inferiore di un insieme numerico.
Le funzioni reali - Funzioni e rappresentazione cartesiana. Funzioni
invertibili. Funzioni monotone. Funzioni lineari. Funzione valore
assoluto. Le funzioni potenza n-sima, radice n-sima, esponenziale,
logaritmo, potenza con esponente reale. Le funzioni trigonometriche e
trigonometriche inverse.
Limiti di successioni - Definizioni ed esempi. Prime proprietà: unicità del
limite. Successioni limitate. Operazioni con i limiti. Forme indeterminate.
Teoremi di confronto: teorema della permanenza del segno e corollari,
teorema dei carabinieri. Altre proprietà dei limiti di successioni. Alcuni
limiti notevoli. Successioni monotone. Il numero di Neper e. Infiniti di
ordine crescente.
Programma del modulo di AM2:
Limiti di funzioni - Definizioni ed esempi. Legame tra limiti di funzioni e
limiti di successioni. Proprietà dei limiti di funzioni. Limiti di funzioni
composte.
Funzioni continue - Definizioni ed esempi. Discontinuità. Alcuni teoremi
sulle funzioni continue: teorema della permanenza del segno, teorema
dell'esistenza degli zeri, primo teorema dell'esistenza dei valori intermedi,
teorema di Weierstrass, secondo teorema dell'esistenza dei valori
intermedi, criterio di invertibilità.
Complementi ai limiti - Il teorema sulle successioni monotone. Continuità
delle funzioni monotone: teorema sul limite delle funzioni monotone,
criterio di continuità per le funzioni monotone. Teorema di continuità
delle funzioni inverse.
I numeri complessi - Il campo dei numeri complessi. Forma algebrica,
coniugato, rappresentazione geometrica, modulo ed argomento, forma
trigonometrica di un numero complesso. Formula di De Moivre. Radici nsime di un numero complesso.
ANALISI MATEMATICA II PARTE (AM3 – AM4): serie, derivate e
integrali
8 GENNAIO- 11 GIUGNO
Dott.ssa Loredana Caso
Programma del modulo di AM3:
Derivate - Definizione di derivata. Derivate e operazioni algebriche.
Derivate delle funzioni composte e delle funzioni inverse. Derivate delle
funzioni elementari. Significato geometrico della derivata. Retta tangente.
Applicazioni delle derivate. Studio di funzioni - Massimi e minimi
relativi. Teorema di Fermat. I teoremi di Rolle e di Lagrange. Funzioni
crescenti e decrescenti: criterio di monotonia, caratterizzazione delle
funzioni costanti in un intervallo, criterio di stretta monotonia. Funzioni
convesse e concave: criterio di convessità. Criterio per i punti di massimo
o di minimo. I teoremi di De L'Hopital. Studio del grafico di una
funzione.
Integrazione secondo Riemann - Definizioni e notazioni. Interpretazione
geometrica dell'integrale definito. Proprietà degli integrali definiti:
additività dell'integrale rispetto all'intervallo, linearità dell'integrale,
confronto tra integrali. Uniforme continuità e teorema di Cantor.
Integrabilità delle funzioni continue. Primo e secondo teorema della
media.
Integrali indefiniti - Primitive: caratterizzazione delle primitive di una
funzione in un intervallo. Il teorema fondamentale del calcolo integrale.
La formula fondamentale del calcolo integrale. L'integrale indefinito e le
sue proprietà. Integrali indefiniti immediati. Integrazione per
decomposizione in somma. Integrazione delle funzioni razionali.
Integrazione per parti. Integrazione per sostituzione.
Programma del modulo di AM4:
Formula di Taylor - Resto di Peano. Uso della formula di Taylor nel
calcolo dei limiti. Resto integrale. Resto di Lagrange.
Serie numeriche - Definizioni. Serie a termini non negativi. La serie
geometrica. La serie armonica. Criteri di convergenza. Serie alternate.
Convergenza assoluta. Proprietà commutativa delle serie.
Successioni e serie di funzioni - Successioni di funzioni: convergenza
puntuale ed uniforme. I primi teoremi sulla convergenza uniforme. I
teoremi di passaggio al limite sotto il segno di integrale e di derivata.
Convergenza uniforme e monotonia. Serie di funzioni e loro proprietà.
Serie di potenze e loro proprietà. Serie di Taylor. Serie di Fourier.
Convergenza delle serie di Fourier.
ANALISI MATEMATICA III PARTE (AM5 – AM6): Funzioni di
più variabili, forme differenziali, integrali
6 OTTOBRE - 5 MARZO
Prof.ssa Anna Canale
Programma del modulo di AM5:
Funzioni di più variabili - Richiami di topologia in Rn . Limiti e
continuità. Derivate parziali. Derivate successive e teorema di Schwarz.
Gradiente e differenziabilità. Funzioni composte. Derivate direzionali.
Funzioni con gradiente nullo in un connesso. Funzioni omogenee e loro
proprietà. Funzioni definite mediante integrali. Formula di Taylor e
differenziali di ordine superiore. Massimi e minimi relativi.
Equazioni differenziali ordinarie - Il problema di Cauchy. Il teorema di
Cauchy di esistenza e unicità locale e sue conseguenze. Il teorema di
esistenza e unicità globale. Prolungabilità delle soluzioni. Risoluzione di
alcuni tipi di equazioni differenziali del primo ordine. Risoluzione di
alcuni tipi di equazioni di ordine superiore al primo. Analisi qualitativa
delle soluzioni.
Equazioni differenziali lineari - Proprietà generali. Integrale generale di
un'equazione differenziale lineare. Il metodo della variazione delle
costanti. L'equazione di Bernoulli. Equazioni a coefficienti costanti.
Equazioni lineari di Eulero.
Programma del modulo di AM6:
Curve ed integrali curvilinei Curve regolari. Curve orientate.
Lunghezza di una curva. Integrale curvilineo di una funzione.
Forme differenziali lineari Integrale curvilineo di una forma
differenziale lineare. Forme differenziali esatte. Forme differenziali esatte
nel piano. Aperti semplicemente connessi del piano.
Integrali multipli - Integrali doppi su domini normali. Formule di
riduzione per gli integrali doppi. Formule di Gauss - Green. Teorema
della divergenza. Formula di Stokes. Cambiamento di variabile negli
integrali doppi. Integrali tripli. Insiemi di Rn misurabili secondo Peano Jordan. Integrale di Riemann in Rn .
Cenni su superfici ed integrali superficiali - Superfici regolari. Area di
una superficie. Integrali di superficie.
Funzioni implicite - Il teorema del Dini per le equazioni. Il teorema del
Dini per i sistemi. Invertibilità locale e globale.
Testi consigliati per AM1,AM2,AM3,AM4,AM5,AM6:
P. Marcellini - C. Sbordone, Calcolo, Liguori Editore
P. Marcellini - C. Sbordone, Esercitazioni di Matematica, I Volume, Parti
prima e seconda, II volume, Parti prima e seconda. Liguori Editore
A. Alvino - L. Carbone - G. Trombetti, Esercitazioni di Matematica, I
Volume, Parti prima e seconda, Liguori Editore
M. Troisi, Analisi Matematica I, Liguori Editore
D. Greco - G. Stampacchia, Esercitazioni di Matematica, Volumi primo e
secondo, Liguori Editore
N. Fusco - P. Marcellini - C. Sbordone, Analisi Matematica Due, Liguori
Editore
AN; ANALISI NUMERICA:
14 APRILE- 11 GIUGNO
Dott. Giovanni Capobianco
Programma del modulo:
Risoluzione di un problema con il calcolatore; sorgenti e propagazione
degli errori; problema ben posto, ben condizionato.
Algoritmo; algoritmo stabile; linguaggi algoritmici; strutture
algoritmiche.
Sistemi di numerazione; sistema binario; rappresentazione delle
informazioni in memoria; dati interi; rappresentazione per segno e
modulo e in complemento a due; overflow; aritmetica con dati interi;
rappresentazione di dati reali: fixed point; floating point; insieme dei
numeri macchina; operazioni di arrotondamento; epsilon macchina;
aritmetica floating point
Hardware e Software; Macchina di Von Neumann; Software di base:
sistemi operativi e linguaggi di programmazione, compilatori ed
interpreti.
Risoluzione numerica di sistemi lineari; metodi diretti e iterativi; richiami
sulle norme di matrici;
indice di condizionamento di sistemi lineari.
Metodo di eliminazione di Gauss; pivoting parziale e totale; complessità
computazionale; fattorizzazione LU e PLU; metodo di Choleski.
Metodi iterativi per Sistemi Lineari: Metodi di Jacobi e Gauss-Seidel;
Convergenza: condizioni necessarie e sufficienti, sufficienti, teorema di
Stein Rosemberg.
Fitting di dati; Il problema dell'interpolazione; Polinomio interpolante di
Lagrange. Stabilità; Problemi algoritmici; Polinomio di Newton; Errore;
Convergenza: principali risultati;
Funzioni polinomiali a tratti; Spline; Approssimazione nel senso dei
minimi quadrati: caso discreto.
Calcolo degli zeri di una funzione; metodo di bisezione, metodi del punto
fisso. Metodo di Newton e delle secanti. Teoremi di convergenza. Ordine
di convergenza.
Integrazione numerica: formule di quadratura interpolatorie. Formule di
Newton-Cotes. Errore e grado di accuratezza; Formule composite;
Formule di quadratura gaussiana.
L’ambiente Matlab;
Command Window ed Editor; il path.
Caratteristiche del M.; variabili predefinite; rappresentazione dei numeri;
assegnazioni; espressioni aritmetiche e logiche; I/O; selezioni e
iterazioni;funzioni matematiche.
Gli array; i vettori in Matlab; costruzione di vettori; le matrici in M.;
sottomatrici; operazioni su matrici; operatori logici su matrici; costruzione
e manipolazione di matrici; funzioni su matrici;
Sottoprogrammi; le function in Matlab. Polinomi e Grafica
Algoritmo e codifica in Matlab di programmi basati sull'eliminazione di
Gauss
Algoritmo e codifica in Matlab di programmi basati sui metodi di Jacobi e
Gauss-Seidel
Matlab per l'interpolazione e l'approssimazione.
Matlab per il calcolo degli zeri di una funzione.
Matlab per il calcolo di integrali. Il Sistema Mathematica;
Calcolo simbolico e calcolo numerico; esecuzione di calcoli; precisione di
calcolo; variabili, assegnazione, sostituzione differita e sostituzione
immediata, clear; i polinomi e le principali function sui polinomi.
Functions sugli interi; la grafica, i comandi e i parametri; definizione di
una funzione numerica e calcoli sulle funzioni numeriche.
Il linguaggio del sistema Mathematica: strutture alternative e cicliche.
I packages del Mathematica. Risoluzione alegebrica e numerica di sistemi
lineari con il Mathematica.
Mathematica per l’interpolazione e l’approssimazione.
Mathematica per il calcolo analitico e numerico di integrali.
Testi consigliati:
V. Comincioli - Analisi Numerica - Ed. Mc Graw Hill
G. Monegato – Fondamenti di Calcolo Numerico – Ed. Cluet
Matlab Help Desk (on line)
The Mathematica Book (on line)
ASD; ANALISI STATISTICA DEI DATI
6 OTTOBRE - 5 DICEMB RE
Prof. Giovanni Costabile
Programma del modulo:
Distribuzioni discrete di probabilità Distribuzione binomiale
Distribuzione di Poisson Distribuzioni continue di probabilità
Distribuzione normale Distribuzione t di Student
Distribuzione uniforme Distribuzione esponenziale Distribuzione del chiquadro
Statistici
Distribuzione, valore di aspettazione e varianza degli statistici più
comuni. Stima di parametri
Campionamento (design of experiment) Teorema del limite centrale
Estimatori corretti, di minima varianza, robusti Costruzione di estimatori
Metodo dei momenti Metodo della massima verosimiglianza
Test di ipotesi
Intervalli di confidenza Covarianza e correlazione lineare Regressione
lineare Test del chi-quadro
ASF 1; ASTROFISICA 1
8 GENNAIO- 5 MARZO
Prof. Luigi De Cesare
Programma del modulo:
1. MISURE DI DISTANZE E GRANDEZZE STELLARI
1.1. Cosa è una stella
1.2. Distanze stellari. Metodo delle parallassi trigonometriche
Metodi indiretti per la determinazione delle distanze stellari e
cosmiche in generale: metodo delle parallassi dinamiche, metodo
delle parallassi spettroscopiche, metodo della legge di Hubble
1.3. Luminosità e magnitudini stellari
1.3.1 Luminosità intrinseca o assoluta e quantità fotometriche
1.3.2. Relazione tra luminosità, assorbimento interstellare e risposta
Strumentale – luminosità apparente
1.3.3. Luminosità assoluta per il Sole e costante solare
1.3.4. Magnitudini apparenti - sistemi di magnitudini - indici di
colore – magnitudini assolute – magnitudini bolometriche e
lum. assoluta
1.4. Temperatura superficiale e temperatura effettiva di una stella
1.4.1. Distribuzione spettrale della radiazione stellare e radiazione
di corpo nero
1.4.2. Radiazione di corpo nero-Legge dello spostamento di Wien e
temperatura di colore di una stella
1.4.3. Legge di Stefan-Boltzmann e temperatura effettiva di una
stella
1.5 Masse stellari
1.5.1. Metodi diretti e indiretti di misura delle masse stellari
1.5.1.1. Masse di binarie visuali
1.5.1.2. Binarie ad eclisse Binarie spettroscopiche
1.5.2. Relazione empirica massa-luminosità per la determinazione
delle masse stellari
1.5.3. Considerazioni conclusive circa i dati per le masse stellari
1.6. Raggi stellari
1.6.1. Metodo interferometrico per una misura diretta dei raggi
stellari
1.6.2. Metodo delle binarie ad eclisse
1.6.3. Metodo della temperatura effettiva
2. SPETTRI STELLARI E CLASSIFICAZIONE SPETTRALE DELLE
STELLE
2.1. Spettri stellari, righe spettrali e composizione chimica delle stelle
2.2. Classificazioni spettrali delle stelle
2.2.1. Classificazione spettrale di Harvard e classi spettrali
2.2.2. Classificazione spettrale di Yerkes – classi di luminosità
2.2.3. Classificazioni MKK e MK
2.3. Stelle con spettri peculiari
3. DATI DELL’OSSERVAZIONE E LORO RACCOLTA IN
DIAGRAMMI
3.1. Carattere generale delle osservazioni stellari
3.2. Diagramma di Hertzsprung-Russel o diagramma HR e diagrammi HR
teorici
3.2.1. Diagrammi HR per ammassi aperti o galattici
3.2.2. Diagrammi HR per ammassi globulari o di alone
3.3. Diagramma massa – luminosità
3.4. Diagramma massa – raggio
3.5. Tipi speciali di stelle nel diagramma HR
3.6. Novae e supernovae
3.7. Pulsar e stelle di neutroni
3.8. Popolazioni stellari
Testi consigliati:
B.W. Carrol and D.A. Ostlie, “Modern Astrophysics”, (1996).
Cesare, appunti dale lezioni
L.De
ASF 2; ASTROFISICA 2
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof. Luigi De Cesare
Programma del modulo:
1. LE EQUAZIONI DI BASE DELLA STRUTTURA STELLARE IN
CONDIZIONI DI EQUILIBRIO
1.1. Condizioni di equilibrio interno ed equazioni della struttura stellare
1.1.1. Equazione dell’ equilibrio idrostatico o del gradiente di
pressione
1.1.2. Equazione di continuità o del gradiente di massa
1.1.3. Equazione di conservazione dell’energia o del gradiente di
luminosità
1.1.4. Equazione del trasporto di energia o del gradiente di
temperatura
1.2. Equazioni costitutive e condizioni al contorno
2. FISICA DEGLI INTERNI STELLARI ED EQUAZIONI
COSTITUTIVE
2.1. Equazioni di stato della materia stellare
2.2. Pressione di radiazione
2.3. Opacità stellare
2.4. Produzione di energia negli interni stellari – reazioni termonucleari
2.5. Protostelle e nascita di una stella
3. EQUAZIONI DELLA STRUTTURA STELLARE DIPENDENTI
DAL TEMPO
ED EVOLUZIONE STELLARE
3.1. Sistema completo delle equazioni dell’evoluzione stellare
3.2. Diagramma HR ed evoluzione stellare
3.3. Sequenza principale nel diagramma HR
3.4. Evoluzione stellare fuori della sequenza principale
3.5. Stadi finali dell’evoluzione stellare
3.5.1. Nane bianche
3.5.2. Supernovae e loro origine
3.5.3. Stelle a neutroni - pulsar
3.5.4. Buchi neri
3.6. Il problema dei raggi cosmici
Testi consigliati:
B.W. Carrol and D.A. Ostlie, “Modern Astrophysics”, (1996).
Cesare, Appunti dale lezioni
L.De
AST-1; ASTRONOMIA: fondamenti dell'astronomia moderna
8 GENNAIO _- 5 MARZO
Dott. Salvatore Capozziello
Programma del modulo:
Astronomia di posizione - sfera celeste – costellazioni - coordinate
astronomiche - posizioni e moti apparenti dei corpi celesti – lo Zodiaco –
le Effemeridi – cataloghi astronomici – mappe e carte stellari –
messaggeri e mezzi di informazione in astronomia - estinzione
atmosferica e interstellare – telescopi e radiotelescopi – astronomia
spaziale – misura delle distanze dei corpi celesti – moti propri - dati
dell’osservazione – Sole - sistema solare – stelle – pianeti extrasolari –
nebulose - sistemi stellari – galassie - loro morfologia e classificazione –
quasar – ammassi e superammassi di galassie – il Gruppo Locale – lenti
gravitazionali.
CH1 – CH2; CHIMICA GENERALE
ED
costituzione della materia, reazioni chimiche
6 OTTOBRE - 5 MARZO
Prof. Adolfo Zambelli
INORGANICA:
Programma del modulo di CH1:
Leggi fondamentali della chimica: conservazione della massa, legge delle
proporzioni definite e costanti, legge delle proporzioni multiple.
Elementi e composti. Atomi e molecole. Simboli e formule. Fenomeni di
isomeria.
Legami (ionico, covalente, semipolare, dativo, metallico, forze di Van der
Waals).
Costituzione e struttura atomica. Origine del legame chimico. Sistema
periodico e principali proprietà chimiche degli atomi: potenziali di
ionizzazione, affinità elettronica, elettronegatività.
Proprietà di insieme. Stato gassoso e proprietà dei gas ideali. Pesi atomici
e pesi molecolari.
Stato solido: cristalli molecolari, cristalli covalenti, cristalli ionici,
cristalli metallici e proprietà relative. Stato liquido e soluzioni.
Programma del modulo di CH2:
Elementi di termodinamica. Equilibri fisici. Equilibri chimici.
Proprietà colligative
Dissociazione ionica ed equilibri in soluzione acquosa. Conduttori di 1 e
di Il specie. Celle elettrolitiche e celle voltaiche.
Leggi di Faraday ed equazione di Nerst.
Serie elettrochimica.
Cinetica chimica e meccanismi di reazione.
Elementi di sistematica chimica.
Testi consigliati per CH1,CH2: P. Corradini “Chimica Generale” Ed.
Ambrosiana
ECCITAZIONI ELEMENTARI NEI SOLIDI
8 GENNAIO – 5 MARZO
Prof. M.Salerno
Programma del modulo:
Fononi. Quantizzazione di campi
classici e formalismo di seconda
quantizzazione. Interazione bucaelettrone. Eccitoni di Wannier ed
eccitoni di Frenkel. Onde di
polarizzazione. Materia eccitonica.
Oscillazioni di plasma. Plasmoni.
Derivazione dell’hamiltoniana di
Frohlich per cristalli polari e per
metalli. Interazione elettronefonone. Processi di emissione
spontanea e stimolata di fononi.
Calcolo perturbativo della self
energia e rinormalizzazione della
massa dell’elettrone. Polarone.
Derivazione della funzione d’onda
polaronica nel limite di weak
coupling
(Lee-Low-Pines).
Estensione al limite di strong
coupling
(Landau-Pekar).
Interazione effettiva tra polaroni.
Testi consigliati:
H. Haken, Quantum Field Theory of Solids, North-Holland, Amsterdam,
1976.
R.P. Feynman, Statistical Mechanics, Addison-Wesley, 1972.
A.S.Alexandrov, Sir Nevill Mott, Polarons and Bipolarons, World
Scientific, 1995.
Appunti dalle lezioni.
FC1 - CM; FISICA CLASSICA I PARTE: meccanica del punto
materiale
6OTTOBRE – 5 MARZO
Prof. ssa Ileana Rabuffo
Programma del modulo:
Derivata, derivata parziale, differenziale, integrale indefinito, integrale
definito: esempi in meccanica. Algebra dei vettori: metodo geometrico e
metodo analitico.
Il metodo scientifico. Le grandezze fisiche e le unità di misura. Fattori di
conversione. Cinematica del punto materiale. Equazione oraria. Velocità.
Accelerazione; decomposizione dell’accelerazione in un moto su
traiettoria prestabilita. Moto circolare uniforme. Moto con accelerazione
costante. Il moto del proiettile. La relatività del moto e le trasformazioni
galileane. Dinamica del punto materiale: Prima legge di Newton.
Il concetto di forza e di massa. Seconda legge di Newton. Terza legge di
Newton..
Alcuni tipi di forze: forza peso, forza di attrito, forza elastica (legge di
Hook), tensione di una fune, reazione vincolare. Il concetto di lavoro ed
energia. Teorema delle forze vive. Campi di forze conservativi. Integrale
di linea, integrale di superficie. Gradiente, divergenza, rotore. Energia
cinetica. Energia potenziale. Il concetto di potenza. Forze fittizie e
sistemi di riferimento non inerziali. Massa inerziale e massa
gravitazionale. Esempi di integrazione della seconda legge della
dinamica in presenza di forze costanti e non. L'oscillatore armonico
semplice. Equazioni differenziali lineari del secondo ordine . Oscillazioni
smorzate, oscillazioni forzate, risonanza . Quantità di moto.. Definizione
di momento angolare e di momento di una forza. Legge della gravitazione
universale. Leggi di Keplero. Teorema di Gauss e sue conseguenze
Testi consigliati:
Mazzoldi, Nigro, Voci “FISICA” vol.1; Ediz. Edises
Mencuccini, Silvestrini “FISICA 1”; Ediz. Liguori
Appunti dalle lezioni
FC2 – FC3; FISICA CLASSICA II PARTE: meccanica dei sistemi di
particelle e termodinamica
8 GENNAIO – 11 GIUGNO
Prof.ssa Ileana Rabuffo, Prof. Gaetano Scarpetta
Programma del modulo:
Sistemi di particelle. Sistemi discreti e continui di particelle. Centro di
massa. Teorema del centro di massa.
Seconda legge di Newton per sistemi di punti materiali.
Conservazione della quantità di moto. Impulso.
Energia di un sistema di punti materiali. Teorema del momento angolare.
Conservazione del momento angolare. Teoremi di Konig (per il momento
angolare e per l’ energia cinetica). Teorema dell’energia cinetica per
sistemi di punti materiali. Urti. Sistema del laboratorio e del cm. Urti tra
corpi estesi.
La legge della gravitazione universale. Teorema di Gauss. Le leggi di
Keplero.
Dinamica generale dei corpi rigidi . Dinamica di corpi rigidi girevoli
attorno ad asse fisso. Momento angolare rispetto ad un punto e rispetto ad
un asse. Energia cinetica di corpi rigidi girevoli attorno ad asse fisso.
Momento d’inerzia. Teorema di Huygens-Steiner. Teorema dell’ energia
cinetica per corpi rigidi. Moto di rotolamento. Cenni di Statica.
Il concetto di temperatura. Misure della temperatura. Termometri ed
equilibrio termico. Dilatazione termica dei solidi e liquidi.
Conduzione del calore. Il calore. Il calore come forma di energia.
Equivalente meccanico. Cambiamenti di stato.
Il calore specifico a pressione e volume costanti.
Teoria cinetica dei gas. Il gas ideale. La pressione. Il cammino libero
medio. La velocita' media. Principio di equipartizione dell'energia.
Equazione di stato di un gas ideale. Distribuzione di Maxwell.
Primo principio della termodinamica (definizione della grandezza Energia
Interna).
Gas reali (Equazione di van der Waals). Secondo principio della
termodinamica.
Macchine termiche. Equivalenza tra i due enunciati del secondo principio.
Teorema di Carnot
Temperatura termodinamica assoluta. Integrale di Clausius. Entropia.
Significato microscopico dell’Entropia. Cenni ad altre funzioni di stato
termodinamiche (Entalpia, Energia libera di Helmoltz, Energia libera di
Gibbs).
Testi consigliati:
Mazzoldi, Nigro, Voci “FISICA” vol.1; Ediz. Edises
Mencuccini, Silvestrini “FISICA I”; Ediz. Liguori
D.O.; DISPOSITIVI OTTICI
14 APRILE - 11 GIUGNO
Prof. Luigi Maritato
FC-4; FISICA CLASSICA: elettrostatica
6 OTTOBRE – 5 DICEMBRE
Prof. Salvatore De Martino
Programma del modulo:
Alcuni semplici esperimenti di introduzione alla fenomenologia; isolanti,
conduttori,
linearità, dispositivi di misura e di produzione
dell'elettrizzazione, carica elettrica e sua conservazione.
Legge di Coulomb e campo elettrico, proprietà del campo elettrico e
teorema di Gauss.
Gli operatori differenziali vettoriali e le equazioni per il campo
elettrostatico. Campi e potenziali generati da distribuzioni di carica
notevoli. Conduttori e teorema di Coulomb. I dielettrici, costante
dielettrica, misura del campo in un dielettrico, polarizzazione, proprietà
dei materiali. Condensatori ed energia elettrostatica. Dipolo ed espansione
in multipoli. Problema generale dell'elettrostatica equazioni di Laplace e
Poisson.
Testi consigliati:
Mencuccini e Silvestrini Vol. II
FC5 – EMNM ; FISICA CLASSICA: elettromagnetismo nel vuoto e
nella materia
8 GENNAIO – 11 GIUGNO
Prof. Sandro Pace
Programma del modulo:
Campi vettoriali: teorema divergenza, teorema di Stokes, campi
conservativi.
Riepilogo campi elettrici, corrente, equazione di continuita’.Definizione
operativa del vettore induzione magnetica nel vuoto.Forza su un filo
rettilineo, II formula di Laplace. Forza di Lorentz, moto di un elettrone
libero.
Induzione magnetica (B) e campi magnetici (H) generati da correnti:
legge di Biot e Savart.
I formula di Laplace e sue applicazioni: campo generato da carica in
moto, filo infinito, spira circolare, solenoide.
Divergenza dell’induzione magnetica. Circuitazione dell’induzione
magnetica. Forze agenti tra due circuiti.
Momento magnetico; momento agente su un dipolo, energia di un dipolo
in un campo esterno; campo magnetico e potenziale magnetico di un
dipolo.
Teorema di equivalenza di Ampere, momento magnetico di una spira.
Campi magnetici lentamente variabili, Flusso dell’induzione magnetica,
legge di Faraday-Neumann, forze elettromotrici indotte, flusso tagliato,
flusso concatenato. Campi elettrici indotti, circuitazione del campo
elettrico. Autoinduzione, Induttanza, mutua induttanza, energia del campo
magnetico. Trasformatori.
Cenni generatori di tensione: alternatori, dinamo; corrente trifase; motori.
Cenni campi elettrici e magnetici nella materia. Campi magnetici
rapidamente variabili, correnti di spostamento.
Le equazioni di Maxwell. Onde piane, impulso ed energia delle onde
elettromagnetiche. Cenni energia irradiata da cariche accelerate. Sistemi
di unita’ di misura.
Campi elettrici nella materia, costante dielettrica relativa e suscettivita’
dielettrica. Cenni struttura atomo idrogeno: livelli energetici; struttura
degli atomi, principio di esclusione di Pauli tavola periodica. Cenni
molecole, molecole polari; stato solido: cristalli, metalli, isolanti.
Polarizzazione per deformazione, polarizzazione per orientamento;
polarizzazione media.
Campi e cariche elettriche microscopiche in un dielettrico, campi
macroscopici. Polarizzazione e densita’ di carica; induzione dielettrica.
Campi locali e campi medi; polarizzazione e costante dielettrica. I campi
E e D in sistemi disomogenei, condizioni al contorno. Rigidita’ diettrica.
Energia del campo elettrico in un dielettrico; potenziali in presenza di
sorgenti esterne.
Campi magnetici nella materia: sostanze diamagnetiche, paramagnetiche,
ferromagnetiche; permeabilita’ magnetica relativa e suscettivita’
magnetica. Cenni struttura magnetica degli atomi: momento magnetico
orbitale, e di spin. Teorema di Larmor e diamagnetismo; polarizzazione
in campi esterni e paramagnetismo; magnetizzazione media.
Campi magnetici e correnti microscopiche in un materiale magnetico;
campi macroscopici.
Intensita’ di magnetizzazione e correnti
microscopiche; intensita’ del campo magnetico H.
Le proprieta’ magnetiche della materia: diamagneti, paramagneti;
ferromagneti. Calcolo di B ed H, condizioni al contorno per H e B in
sistemi disomogenei. I circuiti magnetici, i magneti permanenti, poli
magnetici. Energia del campo magnetico in un materiale magnetico;
potenziali in presenza di sorgenti esterne. Equazioni di Maxwell nella
materia
FCO; FISICA COMPUTAZIONALE
6 OTTOBRE – 5 DICEMB RE
Prof. Canio Noce
Programma del modulo:
Computazione e discipline scientifiche. Computer
moderni. Algoritmi e linguaggi. Cenni sul sistema
operativo Windows.
Teoria della funzioni:
Metodi numerici fondamentali: interpolazione e
approssimazione. Differenziazione ed integrazione.
Zeri e estremi di funzioni di singola variabile.
Applicazioni.
Algebra lineare:
Calcolo matriciale. Algebra delle matrici.
Applicazioni. Problema agli autovalori e condizioni
al contorno. Applicazioni. Sistemi di equazioni
lineari e funzioni vettoriali. Applicazioni.
Computazione simbolica:
Sistemi di computazione simbolica. Matematica simbolica. Calcolo
simbolico. Sistemi lineari. Sistemi non lineari. Computer graphics.
Applicazioni.
Testi consigliati:
1)
Pang: An introduction to computational physics Cambridge
University Press, 1997
2)
S. Wolfram: Matematica Addison-Wesley, 1998
3)
B. P. Demidovic e L.A. Maron: Fondamenti di calcolo
numerico MIR, 1981
4)
W. H. Press, S. A. Tenkolsky, W. T. Vetterling e B. P.
Flannery, Numerical recipes in fortran
Cambridge
University Press, 1994
FCOA; FISICA COMPUTAZIONALE AVANZATA
8 GENNAIO – 5 MARZO
Dott. Federico Corberi
Programma del modulo:
Introduzione al sistema operativo Linux.
Introduzione all'uso di Grace (XMGR) per lo sviluppo di grafici.
Richiami sulla derivazione numerica:
derivata prima avanzata, ritardata, centrata. Derivata seconda.
Ordine degli errori associati alle derivazioni numeriche.
Equazioni differenziali del primo ordine: Metodo di Eulero. Metodi di
Eulero migliorati.
Metodo di Runge-Kutta. Errore locale e globale. Ordine degli errori locali
associati ai diversi metodi di soluzione delle equazioni differenziali.
Controllo dell'errore globale. Stabilita' degli algoritmi. Equazioni stiff.
Equazioni differenziali di ordine superiore. Soluzione dell' equazione
del moto unidimensionale di un punto materiale: oscillatore armonico,
pendolo. Soluzione dell'equazione del moto di un punto materiale in piu'
dimensioni: moto di un satellite.
Equazioni differenziali alle derivate parziali. Condizioni al contorno
periodiche o imposte. Equazione del calore: propagazione del calore su
una sbarra o su un piatto. Equazione delle onde: corda vibrante,
membrana vibrante.
Richiami sull'integrazione numerica:
formula dei trapezi. Integrazione di funzioni integrabili con singolarita'
isolate. Integrali impropri.
Equazioni integro-differenziali. Generatori di numeri casuali. Calcolo
numerico di probabilita' di eventi.
Metodi Montecarlo. N.B. La programmazione verra' sviluppata nel
linguaggio FORTRAN.
Testi consigliati:
1) R.H.Landau & M.J.Paez : "Computational physics" (Wiley & sons.
1997).
2) Johnston : "Numerical methods"
FC7; FISICA DEI FLUIDI
6 OTTOBRE – 5 DICEMB RE
Prof. De Martino
Programma del modulo:
Generalità sui fluidi. Equilibrio statico di un fluido nel campo
gravitazionale. Legge di Stevino. Principio di Archimede. Fluidi in
regime stazionario. Equazione di continuità. Statica dei fluidi in campi di
forze conservative. Teorema di Pascal, statica in sistemi di riferimento
non inerziali. Teorema di Bernoulli. Moto di un fluido e legge di Stokes.
Moto laminare. Moto vorticoso. Numero di Reynolds. Resistenza del
mezzo. Effetto magnus. Portanza. Fenomeni di superficie. Forze di
coesione e adesione. Fenomeni di capillarità.
Testi consigliati:
C.Mencuccini, V.Silvestrini “Fisica I”; Mazzoldi, Nigro “Fisica”;
Halliday, Resnick, Walzer “Fondamenti di Fisica”.
FM1 - FM2; FISICA DELLA MATERIA
6 OTTOBRE - 5 MARZO
Prof. Mario Salerno
Parte prima.
Campi di forze centrali. Momento angolare orbitale e momento angolare
di spin. Armoniche sferiche. Funzioni d'onda di spin. Addizione di
momenti angolari e momento angolare totale. Equazione di Schrodinger
per l'atomo di idrogeno. Autofunzioni e spettro dell'atomo di idrogeno.
Atomi idrogenoidi e loro interazione con il campo elettromagnetico.
Processi di assorbimento, e di emissione spontanea e stimolata.
Approssimazione di dipolo. Coefficienti di Einstein. Regole di selezione e
linee spettrali.
Atomi idrogenoidi in presenza di campi esterni.
Effetto Zeeman normale ed anomalo. Effetto Stark
lineare e quadratico. Cenni sulla struttura fine di
atomi idrogenoidi.
Atomi con più elettroni. Equazione di Schrodinger
per l'atomo di Elio. Approssimazione di campo
centrale per atomi con molti elettroni. Funzioni
d'onda di spin e principio di esclusione di Pauli. Il
sistema periodico degli elementi. Il modello di
Thomas-Fermi dell'atomo.
Parte seconda.
Teoria di Drude dei metalli. Modello di Drude. Cammino libero medio.
Conduttività d.c. ed a.c. di un metallo. Effetto Hall e magnetoresistenza.
Funzione dielettrica. Oscillazione di plasma. Conduttività termica e legge
di Wiedemann e Franz.
Teoria di Sommerfeld dei metalli. Distribuzione di Fermi-Dirac. Elettroni
liberi. Proprietà termiche di un gas di elettroni liberi e calore specifico.
Vettori primitivi e reticoli di Bravais. Esempi e tipi di reticoli cristallini.
Reticolo reciproco. Zone di Brillouin. Formulazione di Bragg e di von
Laue per la diffrazione di raggi X. Cenni sulla determinazione
sperimentale della struttura dei cristalli.
Equazione di Schroedinger per un potenziale periodico. Teorema di
Bloch. Periodicità nello spazio dei momenti. Bande di energia.
Approssimazione di elettroni quasi liberi. Approssima zione di tightbinding. Modello semiclassico per la dinamica di elettroni di Bloch.
Struttura a bande di semiconduttori. Densità dei portatori di carica in
semiconduttori intrinseci. Drogaggio. Popolazione dei livelli di impurezza
all'equilibrio termico. Densità dei portatori di carica in semiconduttori
estrinseci. Semiconduttori disomogenei. Proprietà di equilibrio della
giunzione p-n e caratteristica corrente tensione.
Testi consigliati
B.B.Brandsen, C.J.Joachain, Physics of atoms and molecules, Longman
Scientific and Technical, Essex, 1983.
N.W. Ashcroft, N.D. Mermin, Solid State Physics, Saunders College
Publishing, Philadelphia, 1976.
FISICA DELLA MATERIA (I anno laurea
Introduzione alla fisica atomica e allo stato solido
6 OTTOBRE- 5 MARZO
Prof. Ferdinando Mancini
specialistica):
Programma del corso
I PARTE
Complementi di spettroscopia atomica e cenni di spettroscopia molecolare
Equazione di Schrödinger per l'atomo di idrogeno: correzione
relativistica.
Approssimazione di Hartree e di Hartree-Fock. La molecola di idrogeno
ionizzata. Metodo LCAO. Legame covalente. Principio variazionale. La
molecola di idrogeno. Approssimazione di Born-Oppenheimer. Metodo di
Heitler e London. Molecole poliatomiche semplici. Rotazioni e
vibrazioni. Assorbimento infrarosso e spettroscopia Raman.
II PARTE
Complementi
di
Fisica
dello
stato
solido
Teoria classica del cristallo armonico. Calore specifico e legge di
Dulong-Petit. Catene unidimensionali mono e bi-atomiche. Relazione di
dispersione. Quantizzazione del cris tallo armonico. Modi normali di
vibrazione. I fononi. Teorie di Debye e di Einstein per il calcolo del
calore
specifico.
Interazione
elettrone-elettrone.
energia
di
scambio. Costante dielettrica.
III PARTE
Introduzione al Magnetismo
Fenomenologia del magnetismo nella materia. Diamagnetismo di Larmor.
Regole di Hund. Paramagnetismo atomico. Demagnetizzazione
adiabatica.
Magnetismo degli elettroni di conduzione. Paramagnetismo di Pauli.
Diamagnetismo di Landau. Effetto de Haas -van Alphen. Knight shift.
Ordine
magnetico. Interazione di scambio. Hamiltoniana di Heisenberg.
Approssimazione di campo medio. Modello di Ising. Onde di spin.
IV PARTE
Introduzione alla superconduttivita'
Fenomenologia della superconduttivita'. La termodinamica dei
superconduttori. Modello a due fluidi di Gorter e Casimir. Modello di
London. Formulazione di Pippard. Formulazione di Ginzburg-Landau.
Soluzioni delle equazioni GL. Superconduttori di secondo tipo.
Testi consigliati:
I PARTE
G. Herzberg, Spettri atomici e struttura atomica (Boringhieri, Torino
1961)
H. E. White, Introduction to atomic spectra (Mc Graw Hill, New York
1934)
S. Franchetti, A. Ranfagni, D. Mugnai, Elementi di struttura della
materia (Zanichelli, Bologna, 1974)
J.C. SLATER, Teoria quantistica della materia (Zanichelli, Bologna,
1980)
I.I. Sobel'man, Introduction to the theory of atomic spectra (Pergamon
Press, Oxford, 1972)
C. Cohen-Tannoudji, B. Diu, F. Laloe, Quantum mechanics (WileyInterscience, Paris, 1977)
II PARTE
N.W. Ashcroft, N.D. Mermin, Solid State Physics, Saunders College
Publishing (1975).
J.R. Hook, H.E. Hall, Solid State Physics, J. Wiley (1974).
A.M. Kossevich, The Crystal Lattice, Wiley-VCH (1999).
III PARTE
J. Crangle, The magnetic properties of solids (Edward Arnold Limited,
London, 1977)
N.W. Ashcroft, N.D. Mermin, Solid State Physics (Holt-Rinehart &
Winston, New York, 1976)
R.E. Peierls, Quantum theory of solids (Oxford University Press, Oxford,
1955)
D.C. Mattis, The theory of magnetism (Springer-Verlag, Berlin, 1981)
C. Kittel, Introduzione alla fisica dello stato solido (Boringhieri, Torino,
1971)
C. Cohen-Tannoudji, B. Diu, F. Laloe, Quantum mechanics (WileyInterscience, Paris, 1977)
IV PARTE
F. London, Superfluids Vol.I (Dover Publications Inc, New York, 1961)
A.L. Fetter and J.D. Walecka, Quantum theory of mani-particle Systems
(Mc Graw-Hill, New York 1971) M. Tinkham, Introduction to
superconductivity
(Mc
Graw-Hill,
New
York
1975)
Appunti dalle lezioni
FN1 – FN2FISICA NUCLEARE: Particelle, Nuclei, Radioattività,
Reazioni Nucleari
6 Ottobre-5 Marzo
Prof. Luigi Mercaldo
Programma del modulo:
Dall’atomo di Democrito all’atomo nucleare : cenni storici Proprietà
fondamentali dei nuclei Cinematica relativistica
Passaggio di particelle attraverso la materia Acceleratori e rivelatori di
particelle Radioattività naturale ed artificiale
Decadimenti α, β e γ Reazioni nucleari Forze nucleari e struttura
nucleare
Fisica del neutrone Fissione nucleare Fusione nucleare
Testi consigliati:
I. Kaplan, Nuclear Physics, Addison-Wesley
E. Segré, Nuclei and Particles, Benjamin
W. Williams, Nuclear and Particle Physics, Clarendon
K. Krane, Introductory Nuclear Physics, Wiley
[K. Heyde, Basic Ideas and Concepts in Nuclear Physics, IOP Publ.]
FISICA NUCLEARE E SUBNUCLEARE
8 GENNAIO – 11 GIUGNO
Prof. GiuseppeVitiello
Programma del corso:
Elementi di Fisica delle particelle elementari. Prime scoperte e
classificazione: leptoni ed adroni, mesoni e barioni,
fermioni e bosoni; isospin; stranezza ed ipercarica; interazioni sezioni
d’urto e vite medie; simmetrie e leggi di conservazione;
risonanze modello a quark; famiglie di quark e di leptoni; oscillazioni di
stranezza e di neutrini; plasma di quark e gluoni.
Esperimenti significativi in Fisica Nucleare e Subnucleare:ALICE,
CHORUS, OPERA. Analisi dei dati sperimentali.
Montaggio ed esecuzione di un’esperienza. Tra le scelte possibili: misura
della vita media del leptone ? + da raggi cosmici;
esperienza di Geiger e Marsden (scattering di ? su nuclei);
analisi di particelle con charme prodotte in interazioni di neutrini rivelate
con microscopi automatici.
Testi consigliati:
I.Kaplan “Nuclear Physics”; D.H. Perkins “Introduction to high energy
physics”.
B.Povh, K.Rith, C.Scholz e F.Zetsche “Particelle e nuclei”.
Un’introduzione ai concetti fisici. Bollati Boringhieri, Bologna.
W.R.Leo “Tecniques for nuclear and particles physics experiments”
Springer-Verlag 1992
Articoli originali consigliati durante il corso.
FQ-1; FISICA QUANTISTICA: meccanica ondulatoria
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof. Canio Noce
Programma del corso:
La crisi della fisica classica e le origini della meccanica quantistica.
Esperienze di Thomson e di Millikan. Scattering Rutherford e modello
atomico planetario. Elementi di spettroscopia. Modello atomico di Bohr.
Instabilità dell’atomo di Bohr.
Corpo nero: termodinamica e dinamica. Legge di
Stefan-Boltzmann. Legge di Rayleigh-Jeans. Legge
dello spostamento di Wien. Catastrofe ultravioletta.
Modello di Planck e distribuzione di Planck.
Effetto fotoelettrico ed effetto Compton. Raggi X.
Formula di Bragg. Legge di Moseley. Effetto
Franck-Hertz. Diffrazione di Davisson-Germer.
Dualismo onda/particella, lunghezza d’onda di de Broglie. Stati di
polarizzazione del fotone, principio di sovrapposizione.
Funzione d’onda; pacchetto d’onda; velocità di fase e velocità di gruppo.
Pacchetto d’onda gaussiano. Il principio di indeterminazione.
Interpretazione probabilistica della funzione d’onda. L’equazione di
Schroedinger. Stati stazionari. Corrente di probabilità. Valori di
aspettazione. Evoluzione temporale dei valori medi. Teorema di
Ehrenfest. Equazione agli autovalori per gli stati stazionari. Spettro
dell’Hamiltoniano. Operatori e osservabili. Commutatività e
compatibilità. CSCO.
Test consigliati:
1) I. Kaplan "Nuclear Physics" (Addison-Wesley, Cambridge) 1955
2) R. M. Eisberg, R. Resnick "Quantum physics" (Wiley, New York)
1985
3) B. H. Bransden, C. J. Joachain "Physics of atoms and molecules"
(Longman, New York) 1983
4) P.A.M. Dirac "I principi della meccanica quantistica" (Boringhieri,
Torino) 1982
5) G. Herzberg “Spettri atomici e struttura atomica” (Boringhieri, Torino)
1982
6) C. Cohen-Tannoudji, B. Diu, F. Laloe, “Quantum mechanics”
(Hermann, Parigi) 1996
FQ-2; FISICA QUANTISTICA:
quantistica
6OTTOBRE-5DICEMBRE
Dott. Gaetano Busiello
applicazioni
della
meccanica
Programma del modulo:
Assunzioni basilari della Meccanica Quantistica. L’equazione di
Schrodinger e sue soluzioni. Livelli di energia. Limite classico
dell’equazione di Schrodinger. Metodo WKB.
Applicazioni:
particella libera; particella in una scatola;
barriera e buca di potenziale;
oscillatore armonico;
particella in un potenziale periodico;
atomo di idrogeno.
Test consigliati:
C.Rosseti”Istituzioni di Fisica Teorica” Leprotto e Bella –TO
C.Cohen-Tannoudji, F.Laloe,B.din “Quantum Mechanics vol1
G.Busiello, C.Noce “Problemi di Fisica Teorica” Patron editore
FQ-3; FISICA QUANTISTICA:
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof. Giuseppe Vitiello
Programma del modulo:
Particelle identiche in Meccanica Quantistica. Paricelle di spin intero e
semintero. Statistiche classiche e quantistiche. Distribuzione di
Boltzmann, di Bose-Einstein e di Fermi-Dirac. Legame spin-statistica.
Condensazione di Bose-Einstein. La realizzazione dell'oscillatore
armonico. Stato coerente di Glauber. Stati coerenti generalizzati.
Gas di fotoni. Gas di elettroni liberi. Condensazione di Bose ed Elio
liquido. Il Maser. Il laser.
Test consigliati:
R.P.Feynman, La Fisica di Feynmann, vol III.
L.D.Landau e E.M.Lifsitis, Meccanica Quantistica
Altri testi consigliati durante il corso per argomenti specifici.
FS; FISICA SANITARIA:
6 OTTOBRE – 5 DICEMBRE
Prof.
Programma del modulo:
Il corso è articolato in una parte di lezioni teoriche e una parte di lezioni
pratiche.
Grandezze dosimetriche fondamentali e loro misura. Campi di radiazione.
Interazione radiazione-materia. Dose assoluta, metodi di misura della
dose secondo protocolli nazionali ed internazionali.
Apparecchiature elettromedicali per radioterapia con fasci esterni; Tipi di
trattamento radioterapico; Brachiterapia; Caratteristiche fisiche di un
fascio di radiazioni per terapia; Qualità di un fascio di radiazioni; Il
fenomeno del build-up; Percentage Depth Dose; TMR; Output factor;
Fattore di cuneo; Profili dei fasci: omogeneità, simmetria, penombra.
Protocollo per i controlli di qualità in radioterapia; Il protocollo di
dosimetria IAEA.
Esercitazioni pratiche:
• Caratterizzazione dal punto di vista dosimetrico di un fascio di
radiazioni prodotto da un acceleratore lineare (fotoni ed
elettroni) sia attraverso la misura dei profili di annerimento su
pellicole irradiate, sia con l’ausilio di un water phantom e di
rivelatori a semiconduttore (diodi, mosfet).
• Taratura di un acceleratore lineare (fotoni ed elettroni) secondo il
protocollo di dosimetria IAEA.
• Taratura di una sorgente per brachiterapia secondo il protocollo
di dosimetria italiano.
FT1 – FT2; FISICA TERRESTRE: Problemi di ottimizzazione in
geofisica, il campo gravitazionale e magnetico della Terra
8 GENNAIO –11 GIUGNO
Prof. Roberto Scarpa
Programma del modulo di FT1:
ANALISI DI SISTEMI LINEARI: Trasformate, filtraggi, deconvoluzione
ed altre tecniche di analisi dei segnali in geofisica.
I METODI INVERSI NELLA GEOFISICA:
Formulazione del problema inverso. Elementi di
teoria della probabilità. Il problema inverso
lineare-Gaussiano (Metodo delle norme; inversa
generalizzata
e
metodi
di
massima
verosimiglianza). Il problema inverso non-lineare
e distribuzioni non-Gaussiane. Problemi inversi
non-lineari. Problemi inversi continui. Teoria ed
applicazioni della tomografia geofisica.
Testi consigliati:
Marple S.L., 1987. The dighal spectral analysis. Prentice- Hall, New
York.
Menke W., 1984. Ggophysical data analysis: discrete inverse theory.
Academic Press, New York.
Tarantola A., 1987. Inverse problem theory.
Elsevier, Amsterdam.
Programma del modulo di FT2:
Obiettivo del corso è offrire una trattazione breve ma rigorosa dei
fondamenti metodologici della Fisica Terrestre con riferimenti ad
importanti aspetti applicativi su tematiche ambientali (rischio sismico,
vulcanico ed idrogeologico). '11 corso si articola in sette capitoli di cui
uno introduttivo sulla teoria della tettonica globale, uno sulla definizione
e misura degli sforzi e deformazione e principali relazioni costitutive, uno
sull'introduzione ai fondamenti teorico-pratici della sismologia, uno sui
fondamenti della gravimetria e del geomagnetismo, meccanica dei fluidi,
trasferimento del calore e vulcanologia fisica tettonica a placche.
Litosfera. Accrezione e subduzione. Faglie transformi. Vulcanismo e
flusso di calore. Sismicità e stato degli sforzi nella litosfera.
Sforzi e deformazioni nei solidi. Misura degli sfbrzi e delle deformazioni.
Elasticità. Reologia della crosta e del mantello.
Equazione delle onde e propagazione di onde piane lungo una
discontinuità ed in semplici modelli di Terra piatta e sferica. Onde
superficiali. Parametri sorgente dei terremoti, sismicità e metodi di stima
del rischio sismico.
Campo gravimetrico terrestre. Anomalie gravimetriche. Isostasia. Maree
terrestri. Campo magnetico terrestre e sue componenti. Paleomagnetismo.
Flusso in una e due dimensioni. Legge di Stokes. Esempi di flussi negli
acquiferi, lungo i condotti vulcanici e fenomeno del diapirismo.
Principi di fisica del vulcanismo. La sorveglianza dei vulcani ed il rischio
vulcanico.
Testi consigliati:
Turcotte D.L., Schubert G., 1982. Geodynamics. Wyley e Sons, New
York
Stacey F.D., 1992. Physics of the Earth. Wiley and Sons, New York
Fowler C.M.R., 1990. The solid Earth. Cambridge University Press
Officer C.B., 1974. Introduction to theoretical Geophysics. Springer
Verlag, New York
Udias A., Mezcua, 1997. Fundamentos de geofisica. Alianza University
Textos
FISICA TEORICA (1 anno laurea specialistica)
6 OTTOBRE – 5 MARZO
Prof. Gaetano Scarpetta
Programma del modulo :
Gli strumenti matematici della meccanica quantistica
Operatori lineari, spazio degli stati : notazione di Dirac, vettori « ket » e
vettori « bra », trasformazioni unitarie, trasformazioni unitarie
infinitesime, generatori della traformazione
Rappresentazione di Schrodinger e rappresentazione di Heisemberg.
L’oscillatore armonico unidimesionale : gli operatori di creazione, di
distruzione e l’operatore di numero di particelle. Determinazione dello
spettro dell’operatore N.
Metodi di approssimazione.
FTEO -1; FISICA TEORICA 1 Dinamica quantistica
8 GENNAIO – 5 MARZO
Prof.ssa Maria Marinaro
Programma del modulo:
Operatore di evoluzione temporale. Rappresentazione di Schrödinger e di
Heisemberg. Integrali sui cammini di Feynmann.
Proprietà di simmetrie:
Simmetrie discrete e continue.
Metodi di approssimazione:
Teorie perturbative indipendenti o dipendenti dal tempo. Metodo
variazionale.
Testi consigliati:
Meccanica Quantistica Moderna J.J. Sakurai Ed. Zanichelli
FTEO2; FISICA TEORICA 2 : Teoria dello scattering
14 APRILE-11 GIUGNO
Prof.ssa Maria Marinaro
Programma del modulo:
Sezioni d’urto. Urto tra due corpi. Sistemi di riferimento del laboratorio e
del baricentro. Processi d’urto in meccanica classica: equazione della
traiettoria.
Processi d’urto in meccanica quantistica: equazione di Schrodinger.
Comportamenti asintotici. Metodo delle onde parziali. Diffusione a bassa
energia. Diffusione di una sfera rigida e di una buca di potenziale.
Risonanze e formula di Breit-Wigner. Teorema ottico. Approssimazioni
di Born.
Testi consigliati:
Elementi di teoria dell’urto. C. Rossetti . Ed. Levrotto e Bella
G1 – G2; GEOMETRIA: strutture algebriche, geometria analitica
6 OTTOBRE – 5 MARZO
Dott.ssa Nicotera
Programma del modulo di G1:
Spazi vettoriali su un campo. Sottospazi, basi, dimensione. Lo spazio
vettoriale numerico. Vettori geometrici: vettori liberi e applicati.
Applicazioni lineari. Nucleo e immagine. Il teorema della dimensione.
Matrici e determinanti. Rango. Algoritmo di riduzione a scala. Sistemi di
equazioni lineari. Teoremi di Rouchè--Capelli, Cramer, Laplace.
Endomorfismi. Autovettori, autovalori e autospazi. Il polinomio
caratteristico. Diagonalizzazione di un endomorfismo (e di una matrice
quadrata): il teorema spettrale.
Programma del modulo di G2:
Prodotti scalari e spazi euclidei. Diagonalizzazione ortogonale.
Procedimento di ortonormalizzazione di Gram--Schmidt. Geometria
analitica nel piano e nello spazio: rette e piani e loro rappresentazioni.
Condizioni di incidenza e di parallelismo. Rette sghembe. Angoli e
distanze. Condizioni di perpendicolarità. Forme bilineari simmetriche e
coniche ad esse associate. Punti doppi. Classificazione affine delle
coniche e riduzione in forma canonica di quelle non degeneri.
Testi consigliati per G1, G2:
Serge Lang, Algebra Lineare (Boringhieri)
Edoardo sernesi, Geometria I(Boringhieri)
S.Lipschutz, Algebra Lineare (Shaum)
GEO1; GEOFISICA1
6OTTOBRE – 5 DICEMBRE
Prof. Roberto Scarpa
GEO2; GEOFISICA2
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof. Roberto Scarpa
LAB–A; LABORATORIO DI FISICA A- Elaborazioni automatica di
immagini
6 OTTOBRE – 5 DICEMBRE
Prof.
Programma del modulo:
Il segnale immagine:
Concetti fondamentali del segnale immagine. Formazione di
un'immagine: caso immagine biomedica e da telerilevamento.
Campionamento e quantizzazione. Trasformate continua e discreta di
Fourier.
Tecniche di analisi nel dominio spaziale:
Tecniche puntuali per il miglioramento della qualità. Tecniche basate
sull’istogramma: equalizzazione e specificazione dell’istogramma.
Tecniche di filtraggio lineari bassa-alto, bassa-banda e passa-basso nel
dominio spaziale. Tecniche di filtraggio non lineari: filtro mediano.
Tecniche di analisi nel dominio delle frequenze:
Tecniche di filtraggio lineari bassa-alto, bassa-banda e passa-basso nel
dominio delle frequenze. Tecniche di windowing per la progettazione di
filtri FIR.
Tecniche di segmentazione:
Tecniche basate sul contorno: estrazione di edge. Tecniche basate sulla
regione: approcci split & merge e region growing.
Selezione ed estrazione di caratteristiche:
Formulazione del problema. Criteri di selezione delle caratteristiche.
Caratteristiche del contorno, della regione e topologiche. Analisi delle
componenti principali (PCA).
Modelli e metodi di riconoscimento di forme:
Modelli sintattici e strutturali. Modelli statistici supervisionati: funzioni
discriminanti lineari e quadratiche. Modelli statistici non supervisionati:
nearest neighbour, K-nearest neighbour, C-means.
Attività di laboratorio:
Esercitazioni con MATLAB su immagini biomediche quali a risonanza
magnetica (MR) e tomografia assiale computerizzata (TAC), da
telerilevamento (quali Landsat TM e SAR) e da film per restauro digitale.
Testi consigliati:
Appunti delle lezioni.
Oppenheim A. V., Shafer R. W., Digital Signalprocessing, Prentice-Hall,
Englewood Cliffs, N.J, 1975.
Gonzalez R. C, Woods R E., Digital Image Processing, Addison-Wesley
Publishing, 1993.
Jain A.K, Fundamentals of Digital Image Processing, Prentice-Hall,
Englewood Cliffs, N.J., 1989.
Vaughan R. A. ed., Pattern recognition and image processing in physics,
Adam Hilger, 1990.
LAB-AST; LABORATORIO DI ASTRONOMIA: problemi di
astronomia pratica ed osservazioni
14 APRILE - 11 GIUGNO
Dott. Salvatore Capozziello
Programma del modulo:
Generalita' sull'astronomia sferica. Richiami di trigonometria sferica,
Posizioni apparenti degli astri, costellazioni, moti apparenti delle stelle,
del Sole, della Luna e dei pianeti, tempo siderale e solare, coordinate
celesti, eclittica e zodiaco.
Problemi di astronomia pratica ed Osservazioni. Determinazione della
posizione e dei tempi in astronomia, cenni di astrometria, carte stellari,
effemeridi, il sestante ed i vari tipi di telescopio. Determinazione delle
distanze, delle dimensioni e della forma dei corpi celesti. Determinazione
del raggio della Terra, triangolazioni geodetiche, unita' di distanza in
astronomia, parallasse diurna e annua, determinazione geometrica e
fotometrica delle distanze dei corpi celesti.
Due esperienze di
misurazioni
astrometriche.
Testi consigliati:
Astronomia Generale. P. Bakulin, E. Kononovic, V. Moroz, Editori
Riuniti, 1982 Roma.
S. Capozziello, Appunti delle lezioni,
LAB-B; LABORATORIO DI FISICA B -Acquisizione dati
8 GENNAIO-5 MARZO
Prof. G.Carapella
Programma del modulo:
Teoria: 10 ore, Laboratorio: 20 ore.
Introduzione a Labview: Ambiente di programmazione e operazioni base,
strutture, grafici, arrays, clusters.
Prerequisiti per Acquisizione Dati: Teorema del campionamento, segnali
e trasduttori, strumenti e loro interfaccia con il PC, conversione
analogico/digitale
e
digitale/analogica,
risoluzione,
contatori.
Acquisizione Dati: Input analogico, acquisizione con trigger o con clock
esterno, output analogico, I/O digitali e contatori, manipolazione di
stringhe e files.
Controllo Strumenti:
Comunicazione GPIB (IEEE-488), RS232.
Elementi di analisi dei Dati: Analisi di sistemi lineari e nonlineari,
deterministici e stocastici, analisi in dominio temporale e delle frequenze,
filtri digitali.
Laboratorio: 20 ore.
Per il Laboratorio sono previste esperienze di programmazione,
acquisizione, controllo e analisi, in ambiente Labview, il piu’ delle volte
seguendo esperimenti guida della serie “Measurement and Automation
Experiments” implementati da varie Accademie e Industrie, che saranno
distribuiti durante il corso e disponibili anche sul sito della National
Instruments.
Bibliografia
1) J. Y. Beyon-Labview programming, data acquisition and analysis,
Prentice Hall, 2001.
2) Labview User Manual –National Instruments.
3) Labview Measurement Manual- National Instruments.
4) NI Academic Resources su CD-Rom e siti web correlati.
LAB-C; LABORATORIO DI FISICA C -Laboratorio di cibernetica:
elaborazione segnali
14 APRILE- 11 GIUGNO
Prof.ssa Anna Esposito
Il corso di laboratorio di cibernetica prevede una parte di teoria e una
parte di esercitazioni pratiche. Il contenuto del corso si suddivide nei
seguenti due moduli:
Modulo I
Generalità sulla elaborazione dei segnali. Sistemi di elaborazione dei
segnali. Principali applicazioni.
Segnali e sistemi tempo discreto. Rappresentazione di segnali continui e
segnali discreti nel dominio delle frequenze (trasformate di Fourier,
Laplace, e Zeta).
Campionamento. Esercitazioni
Introduzione al Matlab e semplici operazioni. Generazione di segnali
(sequenze di impulsi, treni di impulsi, sequenze sinusoidali, sequenze
esponenziali) e uso dei vettori, del ciclo "for" e del concetto di "function"
in matlab. Risposta transitoria e permanente. Risposta in frequenza.
Progetto di un filtro notch. Progetto di Filtri FIR. Uso della trasformata
discreta di Fourier. Generazione e analisi di un segnale vocale.
Modulo II
Principali applicazioni all’elaborazione del segnale audio. Il segnale
vocale. Analisi Acustica. Modelli matematici per la produzione e sintesi
della voce.
Carattestiche emotive e disordini nella comunicazione. Sistemi di
riconoscimento del segnale vocale. Metodi di codifica e compressione
del segnale vocale (Codifica LPC, Cenni sullo standard MPEG per la
codifica del segnale audio). Quantizzazione scalare (cenni sulla
quantizzazione vettoriale).
Esercitazioni
Progetto di un sintetizzatore vocale tramite Linear Prediction Code e
tramite modelli matematici del tratto vocale. Analisi acustica dei suoni
tramite generazione di spettri, spettrogramma, e forme d'onda. Progetto
di un quantizzatore uniforme e di un quantizzatore ottimo.
Testi consigliati
1. Cover-Thomas: Elements of Information Theory, J. Wiley, 1991.
2. Gersho-Gray: Vector Quantization and Signal Compression, Kluwer,
1991.
3. Oppenheim-Schafer: Discrete-time Signal Processing, Prentice-Hall
1989.
4. Articoli e dispense fornite dal docente.
Le esercitazioni faranno uso di Matlab e dei toolbook di Signal
Processing e Statistics
LABEL1; LABORATORIO DI ELETTRONICA 1 :
8 GENNAIO – 5 MARZO
Prof. Carmine Attanasio
Programma del corso:
Forme d’onda. Quadrupoli passivi. Esperienza di laboratorio: risposta di
circuiti RC e CR ad impulso di onda quadra. Richiami di teoria di
trasporto elettrico nei semiconduttori Dispositivi a semiconduttore: Diodo
p-n: caratteristica corrente-tensione, retta di carico, punto di lavoro.
Esperienza di laboratorio:Curve caratteristiche. Realizzazione di circuiti
rettificatori. Transistore a giunzione bipolare (BJT): Modello di EbersMoll. Modi di operazione. Configurazioni circuitali di base. Esperienza
di laboratorio: Studio delle proprietà DC e misura dei parametri alfa e
beta. Proprietà AC di un BJT: modelli circuitali a due porte per piccoli
segnali. Amplificatori. Risposta in frequenza
Esperienza di laboratorio: Studio di amplificatori ad emettitore comune.
Misura delle funzioni di trasferimento. Linee di trasmissione. Esperienze
di laboratorio: lunghezza della linea di trasmissione e suo coefficiente di
attenuazione.
Testi consigliati:
P.Horovitz-W. Hill “The art of electronics” Cambridge 1991
J.Millman, “Microelectronics-Analog and Digital Circuits” Mc GrawHill,1985
A.R. Malvino “Electronic Principles” Mc Graw-Hill,1989
R. Cervellati - D. Malosti “Elettronica-Esercitazioni di laboratorio di
Fisica” La Goliardica Ed. 1993
LABEL2; LABORATORIO DI ELETTRONICA 2 :
dispositivi non lineari
8 GENNAIO - 5 MARZO
Prof. Bonaventura Savo
Programma del corso:
Configurazioni circuitali per circuiti integrati Esperienza di laboratorio:
realizzazione di uno specchio di corrente. Amplificatore differenziale.
Esperienza di laboratorio: studio di una coppia differenziale e misura
della funzione di trasferimento e della reiezione di modo comune
.Transistori a effetto di campo (MOSFET): struttura e principi di
funzionamento. Esperienza di laboratorio: Studio delle proprietà DC.
Polarizzazione e punto di lavoro.Studio di un amplificatore a source
comune. Amplificatore operazionale: caratteristiche generali. Esperienza
di laboratorio: l’integrato µA741.
LABFIS1 – LABFIS2; LABORATORIO DI FISICA: l’analisi delle
misure , misure di meccanica
6 OTTOBRE – 5 MARZO
Prof. Giovanni Costabile
Programma del modulo di Labfis1:
L'obiettivo principale del corso è di porre le basi del metodo sperimentale
attraverso semplici misure di grandezze meccaniche fondamentali e la
trattazione non statistica dell'incertezza delle misure.
Teoria:
-Grandezze
fondamentali.
Sistema
Internazionale.
-Descrizione
di
un
campione
di
dati,
metodi
grafici.
-Incertezza associata alle misure. Sensibilità, precisione e fedeltà degli
strumenti
di
misura.
Errori
casuali.
Errori
sistematici.
-Rappresentazione delle misure: cifre significative ed incertezza.
-Trattazione non statistica dell'incertezza: errore massimo; errore di
sensibilità,stima
dell'incertezza
dalla
dispersione
dei
dati.
-Rappresentazione
degli
errori
nei
grafici.
-Propagazione dell'incertezza: approssima zione con i differenziali.
-Interpolazione dei dati: retta dei minimi quadrati.
Esperienze di laboratorio:
-Misura della densità di un solido dalla determinazione della massa e del
volume.
-Misura del periodo di oscillazione di un pendolo in funzione
dell'ampiezza.
-Legge di Hooke e costante elastica di sistemi di molle elicoidali connesse
in serie o in parallelo.
-Misura dinamica della costante elastica di una molla elicoidale dal suo
periodo di oscillazione.
Testi consigliati:
J.R. Taylor: Introduzione all'analisi degli errori, Zanichelli (1986).
C. Cametti, A. Di Biasio: Introduzione all'analisi dei dati sperimentali,
CISU (1994).
J.L. Devore: Probability and statistics for engineering and the sciences.
Duxbury Press (1995)
E. Pancini: Misure ed apparecchi di fisica, Veschi (1965).
E. Ricamo: Guida alle esperimentazioni di fisica, Ambrosiana (1968).
M. Severi: Introduzione alla esperimentazione fisica, CISU (1979).
Programma del modulo di Labfis2:
Teoria:
-Elementi di statistica descrittiva: parametri di locazione e di dispersione,
distribuzione delle frequenze, istogrammi.
-La distribuzione di Gauss e la sua funzione cumulativa. Applicazione al
calcolo del numero di dati aspettati in un intervallo di misura.
-Cenni al problema della stima di parametri.
-Stima di una grandezza: media, valore centrale del campione
. -Stima dell'incertezza: scarto quadratico medio e scarto quadratico
medio della media.
-Formule per calcolare la propagazione dell'incertezza ottenuta da una
trattazione statistica.
-Combinazione di misure aventi diverso modulo di precisione.
-Cenni sul test del chiquadro.
-Combinazione di misure aventi incertezza valutata con metodi statistici
con misure aventi incertezza valutata con metodi non statistici.
Esperienze di laboratorio:
- Misura di una variabile gaussiana.
--Verifica
sperimentale
del
teorema
del
limite
centrale.
-Misura di dell'accelerazione di gravità con il pendolo semplice.
-Moto sul piano inclinato.
-Misura statica e misura dinamica del momento di inerzia di un cilindro.
LABFIS -3; LABORATORIO DI FISICA 3, esperimenti di fisica
14 APRILE- 11 GIUGNO
Dott.ssa Angela Nigro
Programma del modulo:
Teoria:12 ore; attività di laboratorio: 18 ore.
Le leggi dell’ottica geometrica. Il principio di Fermat. Il diottro piano. Il
prisma. Lo specchio sferico. Il diottro sferico. La lente sottile.
L’ingrandimento lineare e angolare. Cenni sugli strumenti ottici.
Laboratorio:
La lente sottile: distanza focale e ingrandimento lineare. Misura
dell’indice di rifrazione dell’acqua.
Misura dell’ angolo di deviazione in un prisma. Misura del calore
specifico di un solido.
Misura dell’equivalente meccanico della caloria (Effetto Joule).
Termometro a gas: studio delle leggi dei gas.
(Misura della costante di tempo caratteristica di un termometro.)
Bibliografia
J.R. Taylor: Introduzione all'analisi degli errori, Zanichelli (1986).
C. Cametti, A. Di Biasio: Introduzione all'analisi dei dati sperimentali,
CISU (1994).
M. Severi: Introduzione alla esperimentazione fisica, CISU (1979).
J.L. Devore: Probability and statistics for engineering and the sciences.
Duxbury Press (1995).
LABFIS4 – LABFIS5; LABORATORIO DI FISICA: circuiti elettrici
1e2
6 OTTOBRE – 5 MARZO
Dott. Bonaventura Savo
Circuiti Elettrici 1:
Strumenti analogici a scala lineare per misura di grandezze elettriche:
amperometro, voltmetro, oscilloscopio. Portata, resistenza interna,
sensibilità, errore di sensibilità. Strumenti di misura digitali: principi di
funzionamento.
Convertitore A/D. Strumenti per misura di
resistenze:Ohmmetro, ponte di Weatstone.
Sistemi elettrici lineari: resistenza, capacità, induttanza. Dimensioni
fisiche, relazioni corrente-tensione, considerazioni energetiche.
Generatori ideali di tensione e corrente, modelli di generatori reali.
Potenza DC; elementi circuitali attivi e passivi. Analisi topologica:
maglie, nodi. Leggi di Kirchoff.
Perturbazione di un sistema lineare associata alla misura di una
grandezza elettrica: teorema di Thevenin, teorema di Norton, teorema di
sovrapposizione. Analisi di una rete lineare basata sul metodo delle
tensioni di nodo e sul metodo delle correnti di maglia.
Dinamica di fenomeni transitori in circuiti RC e RL: risposta ad un
gradino di tensione, analisi delle condizioni iniziali. Dinamica di
fenomeni stazionari in circuiti RC e RL: risposta ad eccitazione tipo onda
quadra; risposta ad eccitazione sinusoidale. Funzioni di trasferimento.
Analisi di filtri passa-alto e passa-basso.
Laboratorio
- Misura della resistenza interna di un generatore; misura della
resistenza d’ingresso di un oscilloscopio.
- Studio della risposta di una rete lineare attiva per la realizzazione di
un generatore di corrente.
- Studio della risposta stazionaria di un circuito RC a un’eccitazione
tipo onda quadra, mediante analisi in dominio del tempo.
Determinazione della costante di tempo del circuito.
- Studio della risposta stazionaria di un circuito RL ad un’eccitazione
tipo onda quadra, e analisi della correlazione con le proprietà
magnetiche dello spazio.
- Studio delle funzioni di trasferimento di una rete RC nelle
configurazioni di tipo passa-basso e passa-alto, mediante analisi in
dominio del tempo.
Circuiti Elettrici 2:
Fenomeni oscillatori transienti in circuiti RLC serie e parallelo: analisi
energetica; risposta naturale; definizione dei regimi dinamici, dei
parametri rappresentativi e delle condizioni iniziali. Risposta di circuito
RLC serie a gradino di tensione.
Applicazione del metodo simbolico a reti lineari: impedenza
complessa; formulazione delle leggi di Kirchoff in regime sinusoidale;
analisi delle correnti di maglia e delle tensioni di nodo in notazione
complessa.
Fenomeni oscillatori stazionari in circuiti risonanti RLC serie e
parallelo. Analisi di funzioni di trasferimento: fattore di merito e banda
passante. Modelli di elementi circuitali reali. Misura di impedenze
complesse con “ponte AC”. Potenza in regime sinusoidale; componente
attiva e reattiva; grandezze efficaci. Misura di grandezze alternate:
strumenti a scala quadratica(cenni).
Analisi di fenomeni periodici basata sull’utilizzo della serie di Fourier:
forma esponenziale e trigonometrica,
condizioni di convergenza.
Rappresentazione spettrale della risposta di un sistema lineare ad
accitazioni periodiche. Integrale di Fourier e Trasformata: condizioni di
convergenza. Rappresentazione spettrale di segnali aperiodici. Analisi
spettrale di segnali temporali basata sull’uso della Trasformata di Fourier
discreta. Problemi concernenti “Aliasing” e “windowing”(cenni). FFT
(cenni). Misura delle componenti spettrali di un segnale periodico con
“Analizzatore di spettro”: principi di funzionamento e specifiche generali.
Sistemi elettrici non lineari: diodo p-n. Caratteristica corrente-tensione,
retta di carico e punto di lavoro. Analisi spettrale della risposta di un
sistema non lineare ad eccitazione sinusoidale: distorsione armonica.
Fenomeni di propagazione in sistemi elettrici lineari con costanti
distribuite: onde progressive di corrente e di tensione su linea di
trasmissione, velocità di propagazione, impedenza caratteristica della
linea.
Laboratorio
- Studio della risposta transitoria di un circuito RLC serie ad un gradino
di tensione. Misura del parametro di smorzamento.
- Studio della risposta stazionaria di un circuito risonante RLC serie ad
un’eccitazione sinusoidale. Misura del fattore di merito e della banda
passante.
- Studio della risposta di un circuito RLC serie ad un’eccitazione di tipo
onda triangolare. Analisi della prima componente armonica in
funzione della simmetria del segnale eccitante
- Studio della risposta di un elemento circuitale non lineare (diodo p-n)
ad un’eccitazione sinosoidale. Analisi della distorsione di 2a
armonica.
- Studio della propagazione di un impulso di tensione su una linea di
trasmissione.
Testi consigliati:
J.Millman, C.C.Halkias, "Microelettronica" - Bollati Boringhieri
J.Millman, L.Seeley, "Electronics" - Mc Graw Hill
Kittel, "Introduzione alla fisica dello stato solido" - Bollati Boringhieri
Sze, "Physics of semiconductor devices" - J.Wiley & Sons
Gambardella, Ghigo, "Elementi di elettronica", Liguori
Schwartz, "Modulation, information, transmision and noise" - Mc Graw
Hill.
LABFM1; LABORATORIO DI FISICA
fenomenologia della superconduttività
14 APRILE- 11 GIUGNO
Profssa. Annamaria Cucolo
DELLA
MATERIA:
Programma del corso:
Tecniche del vuoto: schema generale di un sistema da vuoto; principali
pompe meccaniche, a fluido motore, criopompe; misuratori di vuoto; le
perdite in un sistema da vuoto.Deposizione di film sottili: evaporazione
termica; cannone elettronico; sputtering DC, AC e magnetron. Principali
sistemi cristallografici; struttura cristallina; spettroscopia a raggi X; spettri
θ-2θ.
Esperienze di laboratorio: Deposizione di film sottili; Spettri di
diffrazione ai raggi X; Caratterizzazione elettrica: misure di resistivita’ in
temperatura con il metodo dei 4 contatti.
Testi consigliati:
Handbook of thin film technology
T. Van Duzer, C. W. Turner, “Principles of superconductive devices and
circuits”, E. Arnold
LABINF-1+ LABINF-2; LABORATORIO DI INFORMATICA:
linguaggio C :programmazione di base, strutture di controllo
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof. Salvatore La Torre
Programma del corso:
Introduzione alla soluzione di problemi applicati; Struttura di un
programma C; Costanti e variabili
Istruzioni di assegnamento; Operazioni di input e output; Funzioni
matematiche
Sviluppo di algoritmi; Espressioni condizionali; Istruzioni di selezione;
Cicli; File di dati
Programmi modulari; Definizione di funzioni; Definizione ed utilizzo di
array
Array come parametri di funzione; Dati di tipo carattere
Inizializzazione e calcolo con dati di tipo carattere: Funzioni di gestione
dei dati di tipo carattere
Testi consigliati:
``Introduzione al Linguaggio C'', Delores M. Etter, Apogeo Education
Capitoli 1,2,3,4,5,6
LABFNS-1; LABORATORIO DI FISICA NUCLEARE E
SUBNUCLEARE: strumentazione in Fisica Nucleare e Subnucleare
14 APRILE- 11 GIUGNO
Dott. Tiziano Virgili
Programma del modulo:
Rivelatori elettronici e visualizzanti: camere a nebbia, a bolle, emulsioni;
rivelatori a gas e solidi: calorimetri TPC, etc. Uso e combinazioni.
Testi consigliati:
W.R. Leo "Tecniques for nuclear and particles physics experiments"
Springer-Verlag 1992
LABMM; LABORATORIO DI MISURE MAGNETICHE
14 APRILE- 11 GIUGNO
Dott. Massimiliano Polichetti
Il corso si propone di approfondire gli aspetti sperimentali relativi alla
generazione, alla misura e all’utilizzazione di campi magnetici sia in DC
che in AC.
Esperienze di laboratorio:
Misura del campo magnetico generato da un solenoide percorso
da corrente e analisi dello scostamento dal caso ideale.
Circuiti magneticamente accoppiati: misura del coefficiente di
mutua induzione e determinazione della potenza trasferita fra
circuito primario e secondario.
Circuiti magnetici: verifica sperimentale della legge di
Hopkinson.
Materiali magnetici: misura della permeabilità magnetica.
Determinazione dell’intensita’ di magnetizzazione di una sbarra
di materiale ferromagnetico col metodo del solenoide
MAGNETISMO (1° anno specialistica)
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof. C. Noce
Programma del modulo:
Campi magnetici ed induzione. Magnetismo di spin e magnetismo
orbitale. Interazioni di scambio. Transizioni di fase. Campo
medio.Modello di Ising. Modello XY. Onde di spin. Catene di spin.
Magnetismo itinerante.
Bibliografia
1) H. Ibach e H. Luth Solid-state physics Springer, Berlino 2003
2) R. M. White Quantum theory of magnetism Springer, Berlino 1983
3) T. Moriya Spin fluctuations in itinerant electron magnetism Springer,
Berlino 1985
4) L. P. Levy Magnetism and superconductivity Springer, Berlino 2000
5) A. Auerbach Interacting electrons and quantum magnetism Springer,
Berlino 1994
6)C.Noce,A.Vecchione,C.Cuoco,A.Romano
Ruthenateandruthenocupratematerials:UnconventionalSuperconductivity,MagnetismandQuant
umPhaseTransitions
Springer, Berlino 2002
MASP ; MATERIALI SPECIALI
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof.ssa Annamaria Cucolo
Programma del corso:
Cenni sui principali sistemi cristallografici, struttura cristallina,
spettroscopia a raggi X, spettri θ-2θ.
Cenni sulla deposizione di film sottili: evaporazione termica; cannone
elettronico; sputtering DC, AC e magnetron.
Superconduttività ad alta Tc: la scoperta degli ossidi superconduttori ad
alta Tc; principali famiglie; struttura cristallina; rilevanza del contenuto di
ossigeno, relazione universale, simmetria del parametro d’ordine
superconduttivo; confronto con la teoria BCS.
Materiali a magnetoresistenza colossale: principali famiglie, struttura
cristallina, proprietà di trasporto in campo e in assenza di campo
magnetico, magnetoresistenza. Superreticoli e devices.
Analisi di superficie: microscopia SEM, STM, AFM.
Esperienze di laboratorio: spettri di diffrazione ai raggi X; misure di
trasporto; immagini SEM, STM, AFM.
MECCANICA ANALITICA CON ELEMENTI DI MECCANICA
STATISTICA : elementi di meccanica analitica ed ensembles
statistici
6 OTTOBRE – 5 MARZO
Prof. Sergio De Filippo
Programma del modulo:
Sistemi a vincoli olonomi e lisci. Equazione generale della dinamica.
Equazioni di Lagrange (del secondo tipo). Coordinate cicliche e leggi di
conservazione. Conservazione dell’ “energia lagrangiana”. Il problema
dei due corpi. Leggi di Keplero. Curve geodetiche su una superficie.
Calcolo variazionale. Equazioni di Eulero-Lagrange. Principio
variazionale di Hamilton. Moltiplicatori di Lagrange. Applicazioni del
calcolo variazionale.
Teorema di Lagrange sulla stabilità di una posizione di equilibrio
(enunciato). Lagrangiana delle piccole oscillazioni. Diagonalizzazione
simultanea di due forme quadratiche. Modi normali di oscillazione.
Richiami sui potenziali termodinamici. Trasformata di Legendre.
Equazioni di Hamilton. Parentesi di Poisson. Teorema di Jacobi-Poisson.
Invariante integrale di Poincaré-Cartan (solo la dimostrazione diretta nel
caso di un solo grado di libertà, fatta utilizzando il teorema di Stokes).
Equazioni di Whittaker e di Jacobi per i sistemi conservativi generalizzati.
Metrica di Jacobi per i moti isoenergetici di un sistema conservativo
ordinario. Invarianza del volume nello spazio delle fasi. Teorema di
Liouville.
Trasformazioni canoniche e loro caratterizzazione (solo enunciati).
Trasformazioni canoniche infinitesime.
Tutti gli argomenti vanno intesi comprensivi di esercizi ed applicazioni.
Testi consigliati:
F. Gantmacher, Lezioni di meccanica analitica , Editori riuniti.
H. Goldstein, Meccanica Classica, Zanichelli.
V. Smirnov, Corso di matematiche superiori, Vol. IV, Parte I.
Appunti dalle lezioni
MEMM; MODELLI E METODI MATEMATICI: reti neurali
6 OTTOBRE – 5 DICEMBRE
Prof.ssa Maria Marinaro
Programma del modulo:
Basi neurobiologiche per la modellazione di reti neurali artificiali. Il
neurone di Mc Culloch e Pitts. Il percettrone. Reti neurali multistrato. Reti
ricorrenti.
Modelli di apprendimento: apprendimento supervisonanto, apprendimento
non supervisionanto. Memorie associative. Modello di Hopfield. Modello
di Kohonen
Testi consigliati:
J. Hertz, A.Krojh, R. Palmer
computation"
"Introduction to the theory of neural
MMF1 – MMF2; METODI MATEMATICI DELLA FIS ICA :
Analisi complessa,trasformate e risoluzione di equazioni differenziali
8 GENNAIO – 11 GIUGNO
Prof. Silvio De Siena
Programma del corso:
Topologie e spazi topologici, limiti di successioni,
funzioni continue, spazi metrici, successioni di
Cauchy, spazi metrici completi, spazi vettoriali
normati, spazi di Banach, cenni sul duale di uno
spazio vettoriale normato.
Sigma -algebre e spazi misurabili, sigma algebra generata da una
collezione di sottoinsiemi, insiemi di Borel in uno spazio topologico,
misure positive e loro proprietà, criteri di misurabilità, funzioni
caratteristiche e funzioni semplici, funzioni misurabili come limite
puntuale di funzioni semplici. Integrale di funzioni semplici e di
funzioni misurabili non negative, funzioni sommabili ed integrale di
funzioni
mis urabili a valori complessi, proprietà dell'integrale,
passaggio al limite sotto il segno di integrale. Misura di Lebesgue in
Rn , proprietà di invarianza della misura e corrispondenti proprietà
dell'integrale di Lebesgue.
Trasformate e serie di Fourier, trasformate di Laplace. Soluzione di
equazioni differenziali alle derivate parziali della Fisica Matematica.
Testi consigliati:
RUDIN, "Complex Analysis"
SPIEGEL, "Laplace Transform" (serie SCHAUM)
TRICOMI, "Istituzioni di Analisi Superiore"
Appunti dal corso
MMF3 – MMF4; METODI MATEMATICI DELLA FIS ICA
6 OTTOBRE – 5 MARZO
Prof. Silvio De Siena
MODULO MMF3
Spazi di Hilbert: definizione e proprieta`.
Testi consigliati:
AKHIEZER-GLAZMAN, "Theory of Linear Operators in Hilbert Space".
COURANT-HILBERT, "Methods of Modern Mathematical Physics".
MODULO MMF4
Funzionali ed operatori lineari su spazi di Hilbert. Operatori notevoli
(Unitari, Hermitiani ed autoaggiunti, proiettori). Spettro di un operatore.
Cenni alla teoria delle distribuzioni, con particolare riguardo alle
proprieta` della funzione delta di Dirac.
Testi consigliati:
AKHIEZER-GLAZMAN, Theory of Linear Operators in Hilbert Space.
COURANT-HILBERT, Methods of Modern Mathematical Physics.
P. ROMAN, Some Modern Mathematics for Physicists and Other
Outsiders.
G.F. SIMMONS, Introduction to Topology and Modern Analysis.
C. ROSSETTI, Metodi Matematici della Fisica.
O.A.; OTTICA E ACUS TICA
8 GENNAIO- 5 MARZO
Dott.ssa Roberta Citro
OSCILLAZIONI ED ONDE: oscillazioni, onde e grandezze relative ad
un’onda, onde trasversali e longitudinali, il principio di sovrapposizione
per le onde, interferenza di onde, vettori di fase, onde stazionarie,
risonanza.
Onde sferiche e circolari, onde cilindriche, pacchetti d’onda.
ACUSTICA:onde sonore, propagazione del suono, interferenza di onde
sonore, battimenti, effetto Doppler
OTTICA: natura della luce, velocità della luce e dello spettro
elettromagnetico, luce e colore, intensità della luce, ottica geometrica ed
ottica ondulatoria, polarizzazione della luce, riflessione e rifrazione,
dispersione, effetto Doppler per la luce.
INTERFERENZA E DIFFRAZIONE: Principio di Huygens-Fresnel,
esperimento di Young, interferenza da doppia fenditura, interferenza su
lamina sottile, interferometro di Michelson, diffrazione di singola
fenditura, diffrazione attraverso un foro circolare, diffrazione da doppia
fenditura, reticoli di diffrazione.
ONDE E PARTICELLE: Introduzione al dualismo onda-particella
Testi consigliati
Mencuccini, Silvestrini, FISICA 1 e 2, Ed.ne Liguori
Mazzoldi, Fisica 2, Ediz. Edises
D. Halliday, R. Resnick, J.Walker, Fondamenti di Fisica, Ed. Ambrosiana
PROPRIETA’
DI
TRASPORTO
SUPERCONDUTTORI
6 OTTOBRE – 5 DICEMB RE
Prof. S. Pace
NEI
MATERIALI
Programma del modulo:
Introduzione fenomenologica: temperatura di transizione, effetto
isotopico, shielding ed effetto Meissner, effetto delle impurezze,
campi critici, sup. di I e di II tipo, quantizzazione del flusso, corrente
critica, dipendenza dalla temperatura, lunghezza di penetrazione;
impedenza di superficie, problemi di geometria, calore specifico,
conducibilita' termica, Gap, Modello a due fluidi;
Analisi termodinamica: potenziale termodinamico per sistemi magnetici,
campo critico termodinamico;
Equazioni di London: lunghezza di penetrazione, limiti del modello a due
fluidi, conservazione dl flussoide e conservazione dell'impulso,
condensazione nello spazio dell'impulso;
Teoria di Ginzburg-Landau: classificazione termodinamica dell'or-dine
delle transizioni di fase, teoria di Landau delle transizioni di fase del
secondo ordine,
parametro d'ordine e simmetria, potenziale
termodinamico, stati di equilibrio, limiti della teoria, fluttuazioni,
potenziale termodinamico per un superconduttore in campo
magnetico, equazioni di Ginzburg-Landau, lunghezze caratteristiche:
lunghezza di penetrazione e lunghezza di coerenza; energia di parete
N/S, superconduttori di primo e di secondo tipo, quantizzazione del
flusso, struttura del quanto di flusso, campi critici nei superconduttori
di secondo tipo; reticolo di Abrikosof, proprieta' elastiche;
Cenni teoria microscopica: origine dell'interazione attrattiva, instabilita',
stato fondamentale BCS, spettro delle eccitazioni, gap, densita' degli
stati e modello a semiconduttore, dipendenza dalla temperatura, limiti
della BCS;
Giunzioni Tunnel: tunnel tra metalli normali, tunnel di quasiparticelle tra
superconduttori, dipendenza dalla temperatura, effetti strong coupling,
cenni tecniche di fabbricazione, tunnel di coppie, modello di
Feynman, effetto Josephson DC ed AC, modello RSJ, misura di e/h,
standard di tensione, dipendenza dal campo magnetico della corrente
Josephson massima, interferometri, SQUID, applicazioni;
Cenno applicazioni;
Proprieta' di trasporto e proprieta’ magnetiche: corrente critica, stato
critico, curve di magnetizzazione, suscettivita’ magnetica dc ed ac;
flux creep, flux flow,
Superconduttori non convenzionali.
Superconduttori ceramici: struttura, proprieta' termiche, proprieta'
magnetiche, anisotropia, linea di irreversibilita', melting del reticolo di
Abrikosof, proprieta' di trasporto.
REL-1; RELATIVITA' : Fisica della Gravitazione
8 GENNAIO – 5 MARZO
Prof. Gaetano Vilasi
Programma del modulo:
Il Principio di Equivalenza e identificazione della natura geometrica del
campo gravitazionale. Flussi geodetici. Il
Principio di Covarianza
Generale. Equazioni di campo di Einstein. Soluzione di Schwarzschild.
Buchi neri. Prove sperimentali della teoria della Relatività Generale.
Campo gravitazionale di una particella carica massiva. Onde
gravitazionali.
REL-2; RELATIVITA' : Cosmologie relativistiche
14 APRILE- 11 GIUGNO
Prof. Gaetano Vilasi
Programma del modulo:
Elementi di geometria differenziale. Varietà Riemanniane. Trasporto
parallelo. Derivata covariante. Tensore di torsione. Tensore di curvatura,
Tensore di Ricci, curvatura scalare.
Le equazioni di Maxwell in presenza di gravità. Qualche soluzionie esatta
delle equazioni di Einstein-Maxwell.
Cosmologie omogenee Cosmologie isotrope. Metrica di FriedmannRobertson -Walker. Universi aperti chiusi e piatti.
Cosmologie non omogene. Cosmologie anisotrope. Gravitazione e fluido
cosmico.
Storia dei modelli di universo. La cosmologia dello stato stazionario.
Cosmologie basate sull' ipotesi di una costante gravitazionale variabile nel
tempo.
Radiazione cosmica di corpo nero. Condensazione delle galassie. L'
universo primordiale.
Testi consigliati per REL-1,REL-2:
S.Weinberg Gravitation and Cosmology : Principles and Applications of
the General Theory of Relativity,
(Wiley & Sons , New York 1973)
Misner, Thorne and Wheeler Gravitation , Freeman & Co, S.Francisco
1973
Y.Choquet-Bruhat, C.de Witt-Morette, M.Dillard-Bleick,
Analysis, Manifolds and Physics North- Holland, Amsterdam, 1980
Hawking & Ellis
The large scale structure of space-time Cambridge University Press ,
Cambridge 1985
R.Wald General Relativity, Chicago University Press.
REL-R ; RELATIVITA' RISTRETTA:
14 APRILE- 11 GIUGNO
Prof. Gaetano Vilasi
Programma del modulo:
Storia del Principio di Relatività. Le equazioni di Maxwell e le proprietà
della luce.
L' esperimento di Michelson e Morley. Le trasformazioni di Lorentz.
La dilatazione degli intervalli temporali. La contrazione delle lunghezze.
La legge di composizione delle velocità. Il paradosso dei gemelli.
Cinematica e Dinamica relativistica. Ordine temporale e antiparticelle.
Identificazione geometrica del campo elettromagnetico nello spaziotempo.
Le proprietà costitutive del vuoto e la struttura Lorentziana conforme
dello spazio -tempo.
Testi consigliati:
L. D. Landau e E.Lifchitz, Teoria dei Campi, Edizioni varie
S. Weinberg, Gravitation and Cosmology, J. Wiley & Sons, N.Y. 1973
RP: Radioprotezione
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof. Mostacci
Programma del modulo:
Generalità sul funzionamento dei rivelatori; rivelatori a gas; le camere a
ionizzazione; i contatori proporzionali; i contatori geiger; rivelatori a
scintillazione; rivelatori a stato solido; confronto tra i rivelatori; dosimetri
a termoluminescenza e fotoluminescenza; metodi calorimetrici e chimici;
dosimetri a film; i rivelatori impiegati nella spettrometria gamma e loro
caratteristiche; la catena di conteggio; analisi dello spettro.
Gli indicatori del rischio da radiazioni ionizzanti, l’equivalente di dose
efficace, il fattore di qualità delle radiazioni.
Radioprotezione dei lavoratori e Radioprotezione del paziente;
Legislazione e normativa di buona tecnica: D.Lgs. 230/95 e successive
modifiche ed integrazioni e D.Lgs. 187/00
Relazione dose-effetto; capacità di penetrazione delle radiazioni nei
tessuti corporei; irradiazione esterna ed interna; effetti delle radiazioni
sull’uomo, effetti somatici, genetici, deterministici, stocastici; dosimetria
esterna ed interna; frazionamento della dose.
Limiti di dose per le varie categorie di lavoratori e per le persone del
pubblico; Utilizzo pratico dei limiti di dose per inalazione e per
ingestione.
Impieghi delle sorgenti radioattive nell’industria e in medicina; cenni
sulla contaminazione ambientale da sostanze radioattive.
Criteri di schermaggio. Calcolo pratico di schermaggi per X e per ?.
La sicurezza per gli operatori e per i pazienti nell’impianto RMN;
valutazione dei rischi; problematiche riguardanti l’installazione di
apparecchiature RMN; riferimenti normativi.
Principi di sicurezza nella strumentazione elettromedicale. Il Laser e la
normativa di sicurezza per l’impiego dei dispositivi laser.
Protezione dalle radiazioni non ionizzanti; Nomenclatura delle onde radio
e microonde - Proprietà del campo elettromagnetico - Campo vicino e
campo lontano - Antenne isotrope e direttive: guadagno d’antenna Antenne riceventi: area efficace, fattore di guadagno - Cenni di dosimetria
dei campi elettromagnetici: modelli matematici per lo accoppiamento Cenni di dosimetria sperimentale - Strumentazione per misure di campo
elettrico e magnetico - Normativa nazionale per la protezione della
popolazione dalle radiazioni non ionizzanti.
Esercitazioni di laboratorio con l’impiego di strumentazione idonea.
Testi consigliati:
Radiation Detection and Measurement - Glenn F. Knoll John Wiley e
Sons
Elementi di Radioprotezione - Carlo Polvani Pubblicazione ENEA
Fondamenti Fisici della Radioprotezione - Maurizio Pelliccioni, Pitagora
Editrice - Bologna
The physics of radiology – H.E. Johns – J.R. Cunningham, Charles &
Thomas publisher
The physics of radiation therapy - F.M. Khan, Williams & Wilkins
Radiotherapy physics - J.R. Williams – D.I. Thwaites, Oxford university
press
Introduction to radiological physics and radiation dosimetry - F.H. Attix,
Johm Wiley & sons
Antenne sicure – G.C. Leveratto, Hoepli ed.
Manuale di medicina nucleare – A. Centi Colella, Edizioni universitarie
scientifiche di Beatrice Massara
SECONDA QUANTIZZAZIONE IN FISICA DELLA MATERIA
6 OTTOBRE – 5 DICEMBRE
Prof. De Cesare
Programma del modulo:
1. RAPPRESENTAZIONI RILEVANTI IN MECCANICA QUANTISTICA
DI SISTEMI DI MOLTE PARTICELLE
1.1 Rappresentazione di Schroedinger
1.2 Rappresentazione di Heisenberg
1.3 Rappresentazione di interazione
2. SISTEMI DI PARTICELLE IDENTICHE
2.1 Particelle identiche e indistinguibilità
2.2 Proprietà di simmetria
2.3 Statistiche quantistiche: bosoni e fermioni
2.4 Principio di eclusione di Pauli
3. RAPPRESENTAZIONE DEI NUMERI DI OCCUPAZIONE O
SECONDA QUANTIZZAZIONE
3.1 Rappresentazione α-discreta
3.2 Rappresentazione dei numeri di occupazione e spazio di Fock
3.3 Operatori di creazione di distruzione per sistemi di bosoni e di
fermioni
3.4 Rappresentazione di stati e di operatori
3.5 Operatori di campo e rappresentazione di stati e di operatori
3.6 Rappresentazione dei numeri di occupazione per sistemi con specie
differenti di particelle identiche
4. APPLICAZIONI DELLA SECONDA QUANTIZZAZIONE IN FISICA
DELLA MATERIA
4.1 Gas di elettroni
4.1.1 Gas di elettroni non interagenti
4.1.2 Gas di elettroni interagenti in teoria delle perturbazioni
4.2 Gas di bosoni
4.2.1 Gas ideale di Bose d-dimensionale e condensazione di BoseEinstein
4.2.2 Approccio non convenzionale alla condensazione di BoseEinstein in un gas ideale di Bose d-dimensionale come un
problema di rottura spontanea della simmetria
4.2.3 Gas di bosoni interagenti e approssimazione di Bogoliubov
4.2.4 Osservazione della condensazione di Bose-Einstein in vapori di
atomi alcalini e nell’ 4 He liquido
4.3 Il modello di Heisenberg per i ferromagneti ionici
4.4 Il modello di Stoner per i ferromagneti metallici
Testi consigliati:
L. De Cesare Appunti dalle lezioni
C.P. ENZ, A Course on Many-Body Theory applied to Solid-State
Physics, (1992)
J.W. NEGELE and ORLAND, Quantum Many-Particle Physics (1988)
SEGNALI STOCASTIC I E LORO ELABORAZIONE
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof. Bonaventura Savo
Generalità sulla teoria dei processi casuali.
- Processi stazionari, ergodici, Gaussiani.
- Concetti di base relativi alla descrizione di un processo casuale nel
dominio temporale: funzioni di autocorrelazione e cross-correlazione.
- Analisi di un processo casuale nel dominio della frequenza: teorema
di Wiener-Kinchine (solo enunciato); densità autospettrale e crossspettrale.
- Densità autospettrale funzione della somma di due processi casuali.
- Trasformazioni lineari di processi casuali.
Metodi di indagine sperimentale di processi casuali.
- Calcolo della densità autospettrale di una serie di dati stocastici a
mezzo della Trasformata di Fourier finita.
- Errore statistico nella stima della densità autospettrale.
- Identificazione del rumore di background e decontaminazione di una
serie di dati stocastici nel dominio della frequenza.
Studio sperimentale di processi casuali in sistemi fisici.
Esperienze di laboratorio:
Processi casuali Gaussiani in sistemi dissipativi all’equilibrio
termodinamico: densità autospettrale del rumore in tensione di un
resistore e distribuzione Gaussiana delle fluttuazioni. Confronto con le
previsioni del teorema di Nyquist.
Processi casuali di non-equilibrio in diodi semiconduttori polarizzati a
corrente costante: identificazione delle fluttuazioni di tensione indotte
dalla discretezza della carica elettrica.
Processi casuali non Gaussiani: Random Telegraph Noise.
Fluttuazioni di tensione indotte da intrappolamenti casuali di carica
elettrica in dispositivi tunnel o semiconduttivi. Modello basato su
“fluttuatore a due livelli”. Analisi della distribuzione Poissoniana dei
“tempi di vita” delle fluttuazioni e misura del tempo di
autocorrelazione del processo.
Processi casuali caratterizzati da densità autospettrale di tipo 1/f :
universalità e problemi inerenti. Studio sperimentale delle fluttuazioni
di tensione di tipo 1/f in materiali o dispositivi semiconduttivi. Analisi
dei modelli fisici disponibili e metodi di identificazione dell’origine
dei fenomeni.
SISTEMI DINAMICI
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof. Sergio De Filippo
Programma del modulo :
Variabili angolo azione e teorema di Liouville - Arnold sulla completa
integrabilità.
Spettro di potenza dei sistemi multiperiodici.
Algoritmo leap-frog per la simulazione numerica di sistemi conservativi
ordinari.
Massimo esponente di Lyapunov e sua valutazione numerica.
Instabilità esponenziale e chaos deterministico.
Valutazione numerica dello spettro di potenza.
Dinamiche conservative ordinarie a metrica di Jacobi con curvatura
negativa come esempi di sistemi caotici.
STRUMENTAZIONI ED ESPERIMENTI DI FISICA
6 OTTOBRE – 5 DICEMBRE
Prof. Sandro Pace
TC1; TEORIA
DEI
CAMPI 1:
relativistici liberi
6 OTTOBRE - 5 DICEMBRE
Prof. Luigi Mercaldo
quantizzazione dei campi
Programma del corso :
Gruppo di Lorentz e sue rappresentazioni. Gruppo di Poincaré (cenni).
Campi classici. Formalismo lagrangiano. Equazioni del moto. Teorema di
Noether.
Oscillatore armonico. Quantizzazione canonica dei campi. Le particelle
elementari come quanti dei campi.
Campo di Klein -Gordon. Campo di Dirac : elettroni, positroni, … Campo
elettromagnetico: fotoni.
Testi consigliati :
W. Greiner, J. Reinhardt - Field Quantization - Springer
F. Mandl, G. Shaw - Quantum Field Theory - J. Wiley
TRMN ; TECNICHE DI RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE
14 APRILE – 11 GIUGNO
Prof.
Programma del modulo:
Generalità sulle proprietà magnetiche dei nuclei; sistema di spin I=1/2,
interazioni con il campo magnetico, descrizione quantistica e
fenomenologica, equazioni di Bloch , tempi di rilassamento; il segnale
RMN, metodi e tecniche per la produzione e la rivelazione del segnale, lo
spettrometro RMN, catena di trasmissione e di ricezione; i gradienti di
campo; il tomografo RMN, la formazione dell’immagine RMN; le
immagini digitali, generalità sui metodi e le tecniche di elaborazione; le
sequenze e i parametri caratteristici nei protocolli diagnostici standard; la
sicurezza per gli operatori e per i pazienti nell’impianto RMN,
valutazione dei rischi; tipologie di tomografi presenti sul mercato,
problematiche riguardanti l’installazione di apparecchiature RMN,
riferimenti normativi; cenni sui protocolli per il controllo della qualità in
RMN.
TFDB ; TECNICHE FISICHE PER DIAGNOSTICA BIOMEDICA
8 GENNAIO – 5 MARZO
Prof.
Programma del modulo:
L’impianto radiologico; Gli elementi di un tubo radiogeno: Anodo Catodo - Fuoco – Cuffia; Tubi a griglia; Filtrazione inerente; Curve di
carico; I generatori di alta tensione; Il tavolo di comando; I dispositivi di
esposizione automatica. Documentazione dell’immagine radiologica; I
meccanismi di formazione dell’immagine radiologica; Documentazione
stabile diretta: l’immagine latente; La pellicola radiografica e sue
caratteristiche; La cassetta radiografica; Modalità di rivelazione
dell’immagine radiografica; Trattamento della pellicola impressionata;
Rinforzo dell’immagine radiante: schermi di rinforzo; Tipi di schermi di
rinforzo; Eliminazione delle radiazioni diffuse: diaframmi antidiffusori;
Tipi di griglie. I fattori che influenzano l’immagine radiografica.
Grandezze fisiche sensitometriche: esposizione - trasparenza - opacità –
assorbenza; Densitometro e Sensitometro; La curva caratteristica di una
pellicola; I fattori che influenzano la curva caratteristica; Parametri fisici
dei sistemi radiografici: Contrasto - Risoluzione spaziale - MTF - Rumore
- Sensibilità - Latitudine - Velo - Densità ottica di saturazione;
Valutazione della qualità di sistemi radiografici schermo - pellicola:
principi fisici e metodi di misura; Protocollo per i controlli di qualità in
camera oscura.
L’evoluzione delle apparecchiature per TC; I componenti del sistema:
tubo radiogeno - collimatori - detettori - consolle – computer;
Acquisizione, ricostruzione e visualizzazione dell’immagine; Numeri TC;
Pixel; Voxel; Matrice; Risoluzione spaziale e di contrasto; Protocollo per
i controlli di qualità in TC.
Cenni di Medicina Nucleare.
Gli Ultrasuoni; Produzione degli ultrasuoni - L’ecografia.
Testi consigliati:
Radiation Detection and Measurement - Glenn F. Knoll John Wiley e
Sons
Elementi di Radioprotezione - Carlo Polvani Pubblicazione ENEA
Fondamenti Fisici della Radioprotezione - Maurizio Pelliccioni, Pitagora
Editrice - Bologna
Antenne sicure – G.C. Leveratto, Hoepli ed.
Manuale di medicina nucleare – A. Centi Colella, Edizioni universitarie
scientifiche di Beatrice Massara