Massimi e minimi con la derivata prima pag. 1 di 6 Ricerca di massimi e minimi col metodo della derivata prima Ricordiamo che il significato geometrico della derivata prima è quello di coefficiente angolare della retta tangente alla funzione. y y = f(x) retta tangente y mx q f x0 m f ' x 0 P x0 x Nell’esempio in figura abbiamo una funzione crescente nell’intorno del punto P, quindi anche la retta tangente è crescente ed il suo coefficiente angolare m f ' x 0 (che ne determina la pendenza) è positivo. Se una funzione è crescente ha la derivata positiva. Un ragionamento analogo ci porta a capire che una funzione decrescente avrà invece la derivata negativa . Il segno della derivata ci fornisce quindi un semplice criterio per stabilire gli intervalli in cui la funzione è crescente o decrescente, riassunto nello specchietto qui sotto: f ' x 0 f x è crescente f ' x 0 f x è decrescent e f ' x 0 f x è stazionaria Conoscendo, tramite il segno della derivata, gli intervalli in cui la funzione cresce o decresce è quindi possibile ricavare la posizione dei suoi punti di massimo e di minimo. Queste informazioni unite a quelle sul dominio, sulle intersezioni con gli assi cartesiani e sul segno della funzione ci permetteranno in futuro di tracciare un grafico accurato della funzione. Nei punti di massimo e di minimo la derivata è uguale a zero e quindi la retta tangente in questi punti è orizzontale fanno eccezione i cosiddetti punti angolosi nei quali la funzione non è derivabile, essendo diverse le derivate destra e sinistra. Massimi e minimi con la derivata prima pag. 2 di 6 I punti in cui f ' x 0 sono particolarmente interessanti perché in essi la funzione può avere un punto di massimo , un punto di minimo o un punto di flesso a tangente orizzontale. I casi possibili sono rappresentati qui sotto. f ' x 0 In figura è rappresentato un punto di massimo relativo. f ' x 0 f ' x 0 La retta tangente in tale punto è orizzontale Il segno della derivata prima passa da positivo (funzione crescente) a negativo (funzione decrescente). ………………………………………………………………………………………………………………... In figura è rappresentato un punto di minimo relativo. f ' x 0 f ' x 0 f ' x 0 La retta tangente in tale punto è orizzontale Il segno della derivata prima passa da negativo (funzione decrescente) a positivo (funzione crescente). ………………………………………………………………………………………………………………... f ' x 0 f ' x 0 In figura è rappresentato un punto di flesso ascendente. La retta tangente in tale punto è orizzontale Il segno della derivata prima è positivo prima e dopo il flesso f ' x 0 ………………………………………………………………………………………………………………... In figura è rappresentato un punto di flesso discendente. f ' x 0 f ' x 0 La retta tangente in tale punto è orizzontale f ' x 0 Il segno della derivata prima è negativo prima e dopo il flesso ………………………………………………………………………………………………………………... È anche importante sottolineare che: nei punti di massimo la concavità della funzione è rivolta verso il basso nei punti di minimo la concavità della funzione è rivolta verso l’alto nei punti di flesso la concavità della funzione cambia da sinistra a destra ………………………………………………………………………………………………………………... Massimi e minimi con la derivata prima pag. 3 di 6 A questo punto siamo in grado di trovare i punti di massimo e di minimo di una funzione y f x seguendo il procedimento descritto qui sotto: 1. determinazione del dominio della funzione 2. calcolo della derivata f ' x 3. studio del segno della derivata risolvendo la disequazione f ' x 0 4. schema grafico in cui si determinano i punti di max e di minimo in base al segno di f ' x ………………………………………………………………………………………………………………. Esempio 1 : trovare i punti di massimo e di minimo della funzione y 4 x 3 18 x 2 24 x 1. Il dominio della funzione è D ; f ' x 12 x 2 36 x 24 2. calcolo della derivata : 3. studio del segno della derivata : 12 x 2 36x 24 0 che diventa x 2 3x 2 0 La disequazione è di 2° grado e si risolve col metodo della parabola. x1 1 3 9 8 31 con la parabola abbiamo quindi: x1,2 2 2 x2 2 x 1 x2 4. schema grafico col segno della derivata segno di 1 crescente decrescente f ' x comportamento di f x 2 crescente è evidente dallo schema grafico che in x 1 abbiamo un punto di massimo, mentre in x 2 abbiamo un punto di minimo. L’ordinata dei due punti si calcola inserendo nella funzione y f x i valori dell’ascissa. 1. Punto di massimo x 1 3 2 y f 1 4 1 18 1 24 1 4 18 24 10 il punto di massimo è il punto A1; 10 2. Punto di minimo x2 3 2 y f 2 4 2 18 2 24 2 32 72 48 8 il punto di minimo è il punto B2 ; 8 Nella pagina seguente è riportato, in scala diversa sui due assi cartesiani, il grafico della funzione con evidenziati i punti di massimo e di minimo. Massimi e minimi con la derivata prima pag. 4 di 6 A1; 10 B2 ; 8 Grafico della funzione y 4 x 3 18 x 2 24 x con evidenziati i due punti di massimo e di minimo. ………………………………………………………………………………………………………………. Massimi e minimi con la derivata prima pag. 5 di 6 Esempio 2 : trovare i punti di massimo e di minimo della funzione y x 3 6 x 2 12 x 4 1. Il dominio della funzione è D ; 2. calcolo della derivata : f ' x 3x 2 12 x 12 3. studio del segno della derivata : 3x 2 12 x 12 0 che diventa x 2 4x 4 0 La disequazione è di 2° grado e si risolve col metodo della parabola. Con formula ridotta: x1 2 2 44 x1,2 20 1 x2 2 le soluzioni sono coincidenti e con la parabola abbiamo quindi: x2 x2 4. schema grafico col segno della derivata segno di f ' x comportamento di f x 2 crescente crescente La funzione risulta sempre crescente, non ha quindi né massimi né minimi. Però questa volta in x 2 abbiamo un punto di flesso ascendente. 3. Punto di flesso x2 x2 3 2 y f 2 2 6 2 12 2 4 8 24 24 4 4 il punto di flesso è il punto B2 ; 4 Qui sotto è riportato, in scala diversa sui due assi cartesiani, il grafico della funzione. B2 ; 4 Massimi e minimi con la derivata prima pag. 6 di 6 Esempio 3 : trovare i punti di massimo e di minimo della funzione y 3x 4 8 x 3 6 x 2 24 x 1. Il dominio della funzione è D ; f ' x 12 x 3 24 x 2 12 x 24 2. calcolo della derivata : 3. studio del segno della derivata : 12 x 3 24 x 2 12 x 24 0 che diventa x 3 2 x 2 x 2 0 La disequazione si risolve scomponendo in fattori e confrontando i segni dei vari fattori x 3 2 x 2 x 2 0 x 2 x 2 1 x 2 0 x 2 x 2 1 0 e quindi: x 2 x 1 x 1 0 o segno del 1° fattore: x 2 0 x 2 o segno del 2° fattore: x 1 0 x 1 o segno del 2° fattore: x 1 0 x 1 4. schema grafico col segno della derivata 1° fattore 2° fattore 3° fattore segno di f ' x 1 decrescente 1 crescente decrescente 2 crescente comportamento di f x è evidente dallo schema grafico che in x 1 abbiamo un punto di massimo, mentre in x 1 e x 2 abbiamo due punti di minimo. L’ordinata dei tre punti si calcola inserendo nella funzione y f x i valori dell’ascissa. 1° punto di minimo x 1 y f 1 3 8 6 24 19 il 1° punto di minimo è il punto B 1 ; 19 Punto di massimo x 1 y f 1 3 8 6 24 13 il punto di massimo è il punto A1; 13 2° punto di minimo x2 4 3 2 y f 2 3 2 8 2 6 2 24 2 48 64 24 48 8 il 2° punto di minimo è il punto C 2 ; 8