Esercitazioni di ISTITUZIONI di MATEMATICA 1 Facoltà di Architettura Anno Accademico 2005/2006 Antonella Ballabene SOLUZIONI -14 marzo 2006- SCHEMA per lo STUDIO di FUNZIONI 1. Dominio della funzione f (x). 2. Eventuali punti di intersezione con gli assi coordinati. 3. Studio di segno della funzione. 4. Ricerca degli asintoti (orizzontali, verticali e obliqui). 5. Calcolo della derivata prima f 0 (x) e studio di segno di f 0 (x): • studio degli intervalli di crescenza e decrescenza, • ricerca di massimi e minimi. 6. Calcolo della derivata seconda f 00 (x) e studio di segno di f 00 (x): • studio della concavità e convessità, • ricerca dei flessi. Esercizio 1. Studiare la funzione x −1 Il dominio della funzione è D(f ) = R-{±1} poiché è determinato dall’ insieme {x ∈ R : x2 − 1 6= 0}. f (x) = x2 La funzione interseca gli assi solo nell’origine O(0,0). Studiamo il segno della funzione risolvendo la disequazione f (x) ≥ 0. Il numeratore è positivo per x ≥ 0. Il denominatore è non negativo all’ esterno delle soluzioni {x = ±1}. Ne segue che la funzione razionale fratta è tale che f (x) ≥ 0 per − 1 < x ≤ 0 ∪ x > 1 f (x) < 0 per x < −1 ∪ 0 < x < 1 Analizziamo gli eventuali asintoti della funzione. Poiché il dominio è D(f ) = R-{±1}, calcoliamo i limiti destro e sinistro in ±1 e i limiti per x che tende a ±∞. x lim = ±∞ x→−1± x2 − 1 quindi otteniamo l’ asintoto verticale x = −1. lim x→1± x = ±∞ x2 − 1 per cui si ottiene l’ asintoto verticale x = 1. 1 x =0 x2 − 1 poiché sia il numeratore che il denominatore tendono ad infinito, ma il grado del denominatore maggiore del grado del numeratore. Otteniamo quindi l’asintoto orizzontale y = 0 (asse delle ascisse). lim x→±∞ Calcoliamo la derivata prima della funzione x2 − 1 − x (2x) 0 f (x) = 2 (x2 − 1) =− x2 + 1 2 (x2 − 1) Analizziamo il segno di f 0 (x) per determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza della funzione. Il numeratore è sempre negativo, il denominatore è positivo ∀x ∈ D(f ), allora si avrà f 0 (x) < 0 ∀x ∈ D(f ) La funzione decrescente in tutto il suo dominio e non ci sono punti di minimo o massimo perchè la derivata non si annulla mai. Calcoliamo, infine, la derivata seconda della funzione 00 f (x) = − 2 2x x2 − 1 − x2 + 1 2 x2 − 1 2x 4 (x2 − 1) = 2x x2 + 3 3 (x2 − 1) Analizziamo il segno di f 00 (x) per determinare la convessità e la concavità della curva ed eventuali punti di flesso. Il numeratore è positivo per x ≥ 0, il denominatore, essendo una potenza di indice 3, è maggiore di 0, quando la sua base è maggiore di 0, quindi per x < −1 e x > 1. Ne segue che f 00 (x) ≥ 0 f 00 (x) < 0 per − 1 < x ≤ 0 ∪ x > 1 per x < −1 ∪ 0 < x < 1 (f (x) è convessa) (f (x) è concava) La derivata seconda si annulla nell’origine, quindi si ha un flesso in O(0,0). Esercizio 10. Studiare la funzione f (x) = x − Il dominio della funzione è D(f ) {x ∈ R : x2 − 1 ≥ 0}. = p x2 − 1 (−∞, −1] ∪ [1, +∞) poiché è determinato dall’ insieme La funzione non interseca gli assi coordinati, ma agli estremi del dominio (in x = ±1) vale f (−1) = −1 e f (1) = 1 Studiamo il segno della funzione. Risolvere f (x) ≥ 0 equivale a risolvere la disequazione In generale vale: f (x) ≥ 0, p 2n g(x) ≥ 0 f (x) ≤ g(x) ⇔ f (x) ≤ g 2n (x) √ allora risolvere la disequazione (•) equivale a risolvere il sistema 2 x − 1 ≥ 0, x≥0 2 x − 1 ≤ x2 La soluzione di tale sistema ci darà l’intervallo in cui la funzione è positiva. Ne segue che f (x) > 0 f (x) < 0 per x > 1 per x < −1 2 x2 − 1 ≤ x (•). Analizziamo gli eventuali asintoti della funzione. Poiché il dominio è D(f ) = (−∞, −1] ∪ [1, +∞), calcoliamo i limiti per x che tende a ±∞. Per x che tende a +∞ siamo di fronte ad una forma indeterminata (+∞ − ∞) che risolviamo nel modo seguente x + √x2 − 1 p p 2 2 √ lim x − x − 1 = lim x − x − 1 · x→+∞ x→+∞ x + x2 − 1 x2 − x2 − 1 √ = lim x→+∞ x + x2 − 1 1 √ =0 = lim x→+∞ x + x2 − 1 Otteniamo quindi l’asintoto orizzontale y = 0 (asse delle ascisse). Per x che tende a −∞ si ha p lim x − x2 − 1 = −∞ x→−∞ La funzione potrebbe avere un asintoto obliquo, calcoliamo quindi il coefficiente angolare m: √ x − x2 − 1 f (x) m = lim = lim x→−∞ x→−∞ x x q x − |x| 1 − x12 = lim x→−∞ x q x 1 + 1 − x12 = lim x→−∞ x ! r 1 = lim 1+ 1− 2 =2 x→−∞ x Calcoliamo l’intercetta q dell’eventuale asintoto q = lim (f (x) − mx) x→−∞ p = lim x − x2 − 1 − 2x x→−∞ p = lim − x + x2 − 1 = 0 x→−∞ Nota: In risultato si ottiene, come per il caso appena visto (per x che tende a +∞), eliminando l’indeterminazione con la razionalizzazione. Otteniamo quindi, per x che tende a −∞, l’asintoto obliquo di equazione y = 2x. Calcoliamo la derivata prima della funzione 2x f (x) = 1 − √ = 2 x2 − 1 0 √ x2 − 1 − x √ x2 − 1 Analizziamo il segno di f 0 (x) per determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza della funzione. Per lo studio di segno del numeratore si veda sopra (studio di segno della funzione), da cui otteniamo che il numeratore è negativo per x > 1 e non negativo per x < −1 e non si annulla mai. Il denominatore è sempre positivo. Allora si ha f 0 (x) > 0 per x < −1 f 0 (x) < 0 per x > 1 La funzione decrescente in (1, +∞) e crescente in (−∞, −1) e non ci sono punti di minimo o massimo perchè la derivata non si annulla. Calcoliamo, infine, la derivata seconda della funzione f 00 (x) = 1 √ (x2 − 1) x2 − 1 3 Analizziamo il segno di f 00 (x) per determinare la convessità e la concavità della curva ed eventuali punti di flesso. Il numeratore è una costante positiva, il denominatore è sempre positivo nei punti interni al dominio della funzione. Ne segue che, non ci sono punti di flesso e la curva volge la concavità verso l’alto in ogni punto di D(f ). Esercizio 17. Studiare la funzione f (x) = e x−1 x2 Il dominio della funzione è D(f ) = R − {0} poiché è determinato dall’ insieme {x ∈ R : x2 6= 0}. Studiamo il segno della funzione. Essendo un’esponenziale, f (x) > 0 per ogni x ∈ R − {0}. Analizziamo gli eventuali asintoti della funzione. Poiché il dominio è R − {0}, calcoliamo i limiti per x che tende a ±∞ e i limiti destro e sinistro in x = 0. Si noti che, in generale, vale: eg(x) −→ +∞ per g (x) −→ +∞ eg(x) −→ 0 per g (x) −→ −∞ Quindi si avrà lim e x−1 x2 x→±∞ ( = lim e x 1− 1 x x2 ) x→±∞ = lim e 1− 1 x x x→±∞ = e0 = 1 poiché l’esponente tende a 0 per x → ±∞. Si ottiene cosı̀ per asintoto orizzontale la retta y = 1. lim e x−1 x2 x→0± = 0+ poiché l’esponente tende a −∞ per x → 0± . Il limite destro coincide con il limite sinistro, pertanto la funzione può essere prolungata con continuità, ponendo f (0) = 0. Calcoliamo la derivata prima della funzione f 0 (x) = 2 − x x−1 e x2 3 Analizziamo il segno di f 0 (x) per determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza della funzione. Il segno sarà dato dalla funzione razionale fratta in quanto l’esponenziale è sempre non negativa in ogni punto del dominio. Allora si avrà f 0 (x) > 0 f 0 (x) < 0 per 0 < x < 2 per x < 0 e x > 2 La derivata prima si annulla in x = 2, quindi si avrà un massimo in (2, f (2))e con lo stesso procedimento di prima prolungando anche la derivata prima in 0 con continuità, si avrà un minimo nell’origine. La funzione decrescente in (−∞, 0) ∪ (2, +∞) e crescente in (0, 2). Il calcolo della derivata seconda è lasciato al lettore. Esercizio 18. Studiare la funzione f (x) = ln Il dominio della funzione è D(f ) {x ∈ R : 2x−3 x−4 > 0}. = 2x − 3 x−4 (−∞, 32 ) ∪ (4, +∞) poiché è determinato dall’ insieme La funzione interseca gli assi in due punti: A(0, ln 34 ) e B(-1,0). Studiamo il segno della funzione. Risolvere la disequazione logaritmica ln solvere 2x−3 x−4 ≥ 1. 4 2x−3 x−4 ≥ 0 equivale a ri- Si ottiene f (x) ≥ 0 f (x) < 0 per x ≤ −1 e x > 4 per − 1 < x < 23 Analizziamo gli eventuali asintoti della funzione. Poiché il dominio è (−∞, 32 ) ∪ (4, +∞), calcoliamo i limiti per x che tende a ±∞, il limite destro in 4 e il limite sinistro in 32 . Si noti che, in generale, vale: ln g (x) −→ +∞ ln g (x) −→ −∞ per g (x) −→ +∞ per g (x) −→ 0 Quindi si avrà lim ln x→±∞ 2x − 3 x−4 = lim ln x→±∞ 2− 1− 3 x 4 x = ln 2 poiché l’argomento del logaritmo tende a 2 per x → ±∞. Si ottiene cosı̀ per asintoto orizzontale la retta y = ln 2. 2x − 3 lim− ln = −∞ ( asintoto verticale x = 23 ) x−4 x→ 32 2x − 3 lim ln = +∞ ( asintoto verticale x = 4) x−4 x→4+ Calcoliamo la derivata prima della funzione f 0 (x) = − 5 (2x − 3) (x − 4) Analizziamo il segno di f 0 (x) per determinare gli intervalli di crescenza e decrescenza della funzione. Il numeratore è sempre negativo, mentre il denominatore è positivo in ogni punto interno al dominio. Allora si avrà f 0 (x) < 0 ∀x ∈ D(f ) La funzione è sempre decrescente nel campo d’esistenza e non ci sono punti di massimo e minimo, perchè la derivata non si annulla. Calcoliamo, infine, la derivata seconda della funzione f 00 (x) = 4x − 11 2 2 (2x − 3) (x − 4) Analizziamo il segno di f 00 (x) per determinare la convessità e la concavità della curva ed eventuali punti di flesso. Il denominatore non influisce sul segno della derivata seconda pechè è un quadrato, il numeratore è positivo per x ≥ 11 4 . Ne segue che, non ci sono punti di flesso e f 00 (x) > 0 f 00 (x) < 0 per x > 4 per x < 23 5 (f (x) è convessa) (f (x) è concava).