Epatite B
COSA È
E’ una malattia infettiva contagiosa che interessa il fegato, determinata dal virus di tipo B che presenta
alcune caratteristiche:
•
resistenza all’ambiente esterno: elevata, (sopravvive sino a 6 mesi a temperatura ambiente);
•
sensibilità alle elevate temperature ed a disinfettanti a base di Cloro, viene pertanto distrutto
dai procedimenti di sterilizzazione e disinfezione;
•
non sensibilità agli antibiotici, caratteristica comune a tutti i virus;
•
esistenza di un vaccino specifico.
CHE COSA CAUSA
La malattia si può presentare in forma conclamata dopo un periodo d’incubazione variabile tra i 2-6 mesi. I sintomi
tipici della malattia sono: marcata stanchezza ed inappetenza, ittero (cioè colorazione giallastra della cute e delle
mucose congiuntivali), colorazione scura delle urine e colorazione chiara delle feci, febbre.
Questo è il quadro clinico tipico della malattia, ma essa può presentarsi in modi diversi che variano dalla forma
asintomatica (senza segni clinici, evidenziabile solo da esami del sangue) a quella più grave con marcata
compromissione della funzionalità epatica.
Nel 5-10% dei contagiati il virus permane nell’organismo e il soggetto diventa portatore cronico. La condizione di
portatore può durare a lungo senza alcun sintomo, ma l’infezione può essere trasmessa ad altri. In alcuni casi
l’infezione può evolvere in patologia cronica (epatite cronica, cirrosi, epatocarcinoma).
COME SI TRASMETTE
PER VIA EMATICA – PARENTERALE E/O SESSUALE: cioè il virus, presente nel sangue e nei liquidi
biologici di ammalati o portatori (secrezioni organiche contenenti sangue, sperma e muco vaginale)
penetra attraverso discontinuità della pelle o attraverso la mucosa genitale o orale. La cute integra
rappresenta una barriera insormontabile, pertanto il contagio attraverso la cute può avvenire solo in
presenza di discontinuità del rivestimento cutaneo, anche minime (es. micro-ferite che spesso si hanno
sulla cute delle mani).
Le mucose, invece, sono facilmente superate dal virus B anche se integre, IL CONTAGIO, IN
PRATICA, SI PUO’VERIFICARE NELLE SEGUENTI SITUAZIONI:
•
Trasfusioni di sangue o emoderivati infetti(eventualità sempre meno frequente, per controlli
sempre più efficaci che vengono effettuati sui prodotti da infondere e per l’accurata selezione
dei donatori).
•
Utilizzo di aghi o strumenti acuminati contaminati (scambio di siringhe, rasoi, ecc…, punture
accidentali con aghi infetti, utilizzo di strumentazione non monouso non adeguatamente
sterilizzata nelle pratiche sanitarie, estetiche, tatuaggi, ecc..).
•
Contaminazione accidentale con sangue o liquidi biologici infetti di cute lesa da ferite, lesioni
eczematose, psorisiache, ecc…o delle mucose ( es. mucose congiuntivali in caso di schizzo di
sangue al volto).
•
Rapporti sessuali: in particolare debbono essere considerati ad alto rischio la promiscuità e i
rapporti con partners occasionali.
MATERNO-FETALE: cioè da madre a feto attraverso la placenta o al momento del parto.
VACCINAZIONE
Il vaccino attualmente usato per proteggere dall’epatite B è un vaccino in cui nel processo di produzione
non viene usata alcuna sostanza di derivazione umana.
Il ciclo di vaccinazione in uso è il seguente:
1° DOSE alla data stabilita.
2° DOSE dopo un mese.
3° DOSE dopo 5 mesi dalla 2° somministrazione.
La vaccinazione provoca un’immunizzazione attiva, stimola cioè la produzione di anticorpi specifici, da
parte del soggetto vaccinato, che rappresentano le difese contro la malattia.
E’ importante ricordare che la vaccinazione contro l’epatite B non protegge dalle altre malattie a
trasmissione parenterale, come l’epatite C e l’AIDS, contro le quali l’unica prevenzione possibile è data
dall’osservanza rigorosa di corrette abitudini comportamentali.
Dipartimento di Sanità Pubblica
Servizio Igiene Pubblica
Profilassi delle Malattie Infettive
Contatti:
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Via Libertà, 799
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Collana
“i francobolli”
COME SI PREVIENE
UTILIZZANDO IL PROFILATTICO nei rapporti sessuali con partners occasionali.
UTILIZZANDO OGGETTI PERSONALI (rasoio, forbici da unghie, spazzolino da denti, ecc…).
UTILIZZANDO GUANTI A PERDERE in tutte le operazioni che comportano la possibilità di un contatto
con liquidi biologici (es. soccorso stradale).
UTILIZZANDO SIRINGHE MONOUSO SMALTENDO IN MODO CORRETTO I RIFIUTI DI TIPO
SANITARIO (gli aghi vanno riposti in appositi contenitori rigidi a chiusura ermetica, prima della
eliminazione tra i rifiuti) CON LA VACCINAZIONE, consigliata per tutti e gratuita per le categorie a
rischio (es. operatori sanitari, familiari di porta- tori di virus B, persone che si recano per lavoro in aree
ad alta endemia ecc).
RICHIEDENDO CHE LA STRUMENTAZIONE per esecuzione tatuaggi, applicazione di piercing ecc…
sia di tipo monouso o adeguatamente sterilizzata.
Epatite B
Aggiornamento: gen-2012
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IL RISCHIO PER I VIAGGIATORI
In regioni ad alta endemia, come Asia, Africa sub-Shariana e Amazzonia, la percentuale di portatori
cronici del virus va da 10 a 25%. Nei paesi a bassa endemia come Nord America e Europa occidentale
questa percentuale è meno del 2% della popolazione generale.
Un rischio maggiore di contagio esiste per i viaggiatori che si recano in zone ad alta endemia per un
lungo periodo di tempo (superiore a 6 mesi) o che prevedono di avere uno stretto contatto con la
popolazione locale o di svolgere attività in ambito sanitario. In questi casi è raccomandata, oltre alla
scrupolosa osservanza delle norme di prevenzione comportamentali, anche la vaccinazione antiepatite
B (almeno due dosi prima della partenza).
Profilassi delle Malattie Infettive
Contatti:
FONTI
–
–
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Dipartimento di Sanità Pubblica
Servizio Igiene Pubblica
Epicentro, Istituto Superiore di Sanità.
Organizzazione Mondiale della Sanità.
Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, Atlanta (USA) – CDC.
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