Epatite A COSA È E’ una malattia infettiva contagiosa che interessa il fegato, determinata dal virus di tipo A. Questo tipo di virus presenta alcune caratteristiche: • elevata resistenza nell'ambiente esterno • elevata sensisbilità alle alte temperature ed ai disinfettanti a base di cloro, utilizzati nei procedimenti di sterilizzazione e disinfezione • non sensibilità agli antibiotici (caratteristica di tutti i virus) L'epatite A è diffusa in tutto il mondo sia in forma sporadica, sia epidemica. Nei paesi in via di sviluppo la trasmissione tra i bambini è rapida e il più delle volte asintomatica, ciò comporta un'elevato tasso di immunizzazione negli adulti. Nei paesi economicamente più avanzati invece si osserva il fenomeno opposto con bassissima trasmissione tra i bambini e conseguente maggiore suscettibilità all'infezione negli adulti. COME SI MANIFESTA La malattia si può presentare: • in forma conclamata, dopo un periodo di incubazione variabile tra i 15 e i 50 giorni, • o in maniera subclinica/asintomatica (senza particolari segni e sintomi). I segni e i sintomi tipici della malattia sono la febbre, il malessere e stanchezza generalizzati, nausea, dolori addominali, ittero (cioè colorazione giallastra della cute e delle mucose congiuntivali), colorazione scure delle urine e chiara delle feci. In alcuni casi vi può essere una marcata compromissione della funzionalità epatica con pericolo di vita. Normalmente l'epatite A si risolve in circa 2 settimane e, comunque, non cronicizza mai. NON ESISTE LO STATO DI PORTATORE PER QUESTO TIPO DI VIRUS. COME SI TRASMETTE L'epatite A si trasmette per via oro-fecale cioè il contagio si verifica attraverso: • l'ingestione di acqua o alimenti contaminati dal virus che viene eliminato con le feci (verdure crude, molluschi crudi o poco cotti, latte non pastorizzato, ecc...). Il virus, infatti, è presente nelle feci, del soggetto malato, 7-10 giorni prima dell'esordio dei sintomi e fino a una settimana dopo (in alcuni casi si può trovare nelle feci anche dopo una settimana); • da persona con infezione in atto a persona sana, per lo più attraverso le mani contaminate accidentalmente da materiale fecale più frequentemente nell'ambito di contatti familiari o sessuali; • attraverso trasfusione di sangue o prodotti emoderivati; questa modalità anche se descritta in letteratura è del tutto eccezionale, visto che il virus è presente nel sangue solo nell'ultima parte del periodo d'incubazione e nelle prime fasi della malattia. VACCINAZIONE Dipartimento di Sanità Pubblica Servizio Igiene Pubblica Profilassi delle Malattie Infettive Contatti: Sede di Carpi Via G. Molinari, 2 Tel. 059-659914 Sede di Castelfranco E. P.le M.G. Deledda Tel. 059-929700 Sede di Mirandola Via L. Smerieri, 3 Tel. 0535-602873 Sede di Modena Centro Servizi AUsl di Modena Sda Martiniana, 21 (loc. Baggiovara) Tel.: 059.3963100-155 Sede di Pavullo V.le Martiri, 63 Tel. 0536-29461 Attualmente è disponibile un vaccino iniettabile, altamente efficace e consigliabile oprattutto alle persone che viaggiano in zone a rischio. Viene somministrato per via intramuscolare (DUE INIEZIONI A DISTANZA DI 6 MESI – UN ANNO L'UNA DALL'ALTRA A SECONDA DEL TIPO DI VACCINO UTILIZZATO). E' di norma ben tollerato e raramente può dare lievi reazioni locali (dolore, eritema, tumefazione nella sede di inoculo) e generali (febbre, cefalea, malessere, nausea). La protezione inizia una quindicina di giorni dopo la prima iniezione e la durata dell'immunità (DOPO LA SECONDA INIEZIONE) è di almeno 20 anni. Sede di Sassuolo Via Alessandrini, 2 Tel. 0536-863725 COME SI PREVIENE Sede di Vignola Via Libertà, 799 Tel. 059-777044 Si può prevenire l'epatite A: • OSSERVANDO SEMPRE LE PRINCIPALI NORME IGIENICHE, con particolare riguardo al lavaggio accurato delle mani dopo l'utilizzo dei servizi igienici e prima di mangiare, alla pulizia dei bagni, ecc... • EVITANDO DI CONSUMARE ALIMENTI E BEVANDE A RISCHIO, come ad esempio frutti di mare crudi o poco cotti, ortaggi mal lavati, acqua non potabile o all'estero di derivazione non certa e non confezionata. • CON LA VACCINAZIONE. RISCHIO PER I VIAGGIATORI Quando si viaggia in zone a rischio è necessario: • MANGIARE ESCLUSIVAMENTE CIBI COTTI, astenendosi dal consumo di: verdure crude, frutta che non possa essere sbucciata e, soprattutto, frutti di mare di qualunque tipo (cozze, vongole, ostriche, ecc...) se non si ha la certezza di una cottura ottimale; • BERE SOLO BEVANDE IMBOTTIGLIATE, SENZA AGGIUNGERE GHIACCIO e in mancanza di acqua sicuramente potabile, provvedere all'ebollizione per alcuni minuti della stessa o aggiungere appossiti disinfettanti, seguendo le istruzioni per l'uso; • NON ACQUISTARE MAI CIBI DA VENDITORI AMBULANTI, NON CONSUMARE LATTE NON BOLLITO E GELATI ARTIGIANALI; • per quanto possibile TENERE LONTANO LE MOSCHE, soprattutto dai cibi; • LAVARSI ACCURATAMENTE LE MANI con acqua e sapone prima dei pasti e dopo l'utilizzo dei servizi igienici. Collana “i francobolli” FONTI - Epicentro, Istituto Superiore di Sanità. Organizzazione Mondiale della Sanità. Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, Atlanta (USA) – CDC. Epatite A Aggiornamento: gen-2012