Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Dichiarazione Ambientale Dati aggiornati al 31/03/2012 Box Marche S.p.A. Via San Vincenzo, 67 60013 Corinaldo (AN) Pagina 1 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 INDICE Presentazione ............................................................................................................. 4 La politica ambientale di Box Marche S.p.a.............................................................. 5 Il sito e l’ambiente circostante.................................................................................. 6 La Storia ...................................................................................................................... 6 Inquadramento geologico - geomorfologico ............................................................ 6 Acque superficiali e sotterranee ...................................................................................... 6 Litologia ........................................................................................................................ 7 Il clima .......................................................................................................................... 7 Rapporti con l’esterno ............................................................................................... 7 Aspetti ambientali .................................................................................................... 11 Identificazione degli aspetti ambientali .......................................................................... 11 Valutazione degli aspetti ambientali............................................................................... 11 Aspetti ambientali diretti......................................................................................... 12 Emissioni in atmosfera ................................................................................................. 12 Gestione dei reflui idrici (raccolta, trattamento e restituzione delle acque) ....................... 13 Gestione dei rifiuti ........................................................................................................ 15 Contaminazione suolo/aria/acqua .................................................................................. 18 Aspetti ambientali diretti poco significativi ........................................................... 19 Materie prime/ausiliarie: fornitura, movimentazione e stoccaggio .................................... 19 Sostanze pericolose , sostanze lesive per l’ozono e amianto. ........................................... 22 Procedure operative del Sistema di gestione ambientale ................................................. 22 Risorse naturali e risorse energetiche ............................................................................ 22 Rumore e vibrazioni ..................................................................................................... 25 Emissioni elettromagnetiche ......................................................................................... 26 Emergenze ambientali passate ...................................................................................... 26 Impatto visivo .............................................................................................................. 26 Aspetti ambientali indiretti ..................................................................................... 26 Fornitori ed appaltatori ................................................................................................. 26 Traffico indotto ............................................................................................................ 27 Ricerca e sviluppo di nuovi prodotti ............................................................................... 28 Salute e sicurezza ........................................................................................................ 28 Pagina 2 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Obiettivi di miglioramento ambientale ................................................................... 29 Obiettivi triennio 2011 – 2013 ....................................................................................... 29 Il sistema di gestione ambientale ........................................................................... 30 Fase 5 – valutazione di significativita’ degli aspetti/impatti ambientali indiretti ................. 39 Appendice B .............................................................................................................. 41 Appendice C .............................................................................................................. 46 Appendice D .............................................................................................................. 47 Pagina 3 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Presentazione Il presente Aggiornamento della Dichiarazione Ambientale rev. 09 del 2 Luglio 2012, è stato realizzato per fornire, nel rispetto del Regolamento CE 1221/2009 (EMAS – Eco Management and Audit Scheme), il resoconto sulle prestazioni ambientali relative all’anno 2011 ed al primo trimestre del 2012 della Box Marche SpA, nonchè gli aggiornamenti intervenuti rispetto alla prima pubblicazione relativa all’anno 2004 e alla seconda edizione del 2008, alle quali si fa riferimento per le restanti parti. Il documento di riferimento è la Dichiarazione Ambientale, convalidata secondo il regolamento EMAS 761/2001 in data 2 luglio 2005 dal certificatore accreditato Det Norske Veritas Italia (numero accreditamento IT-V-0003). La registrazione in seguito a tale convalida è avvenuta in data 09-02-2006, con attribuzione di numero di registrazione I-000436. La Dichiarazione Ambientale, Rev. 09 permette di far conoscere nella maniera più completa possibile la realtà aziendale della Box Marche SpA, costituendo in questo modo con le parti sociali un rapporto di trasparenza e consentendo una più facile comprensione delle attività di Box Marche S.p.A. Ci auguriamo quindi che la pubblicazione periodica della Dichiarazione Ambientale con i relativi aggiornamenti e la diffusione dei dati ambientali e delle informazioni per quanto riguarda tutti i principali aspetti della attività aziendale, permetta di ampliare quel rapporto di chiarezza e trasparenza, peraltro già consolidato, con tutte le componenti presenti sul territorio. Corinaldo, 02 Luglio 2012 La Direzione Generale Tonino Dominici Pagina 4 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 La Politica Ambientale di Box Marche S.p.a. La Direzione, attraverso un sistema di gestione organizzativo ben implementato, ha valutato che il miglioramento continuo delle proprie performance in tutti gli aspetti che riguardano l’organizzazione e la gestione di un’azienda può portare significativi vantaggi nella gestione, nel clima aziendale e nell’immagine che l’Azienda ha nei confronti della comunità esterna. E’ per questo motivo che la BOX MARCHE SpA ha mantenuto attivo, nel corso degli anni, un proprio Sistema di Gestione Ambientale integrato nel proprio sistema organizzativo, impegnandosi a perseguire l’obiettivo del miglioramento continuo in conformità con la norma UNI EN ISO 14001 e con il Regolamento EMAS 1221/2009. In coerenza con la propria Politica Ambientale, l’Azienda agisce con costante impegno nell’identificare e controllare gli aspetti ambientali collegati alle proprie attività di modo da prevenire e gestire possibili situazioni di inquinamento. Il monitoraggio continuo dei propri aspetti/impatti ambientali ha come fine, quello di migliorare le proprie prestazioni in materia ambientale e, per raggiungere tale traguardo, l’Azienda si impegna : • A rispettare le prescrizioni legali applicabili in campo ambientale gestendo le attività del sito in conformità con leggi e regolamenti locali, regionali, nazionali e comunitari e con gli Standard Aziendali; • nell’instaurare con la comunità locale e la pubblica amministrazione un rapporto di fiducia e trasparenza sulle attività dell’azienda anche tramite una comunicazione adeguata; • nell’accrescere la sensibilità ambientale dei clienti, dei fornitori e degli altri stakeholder attraverso la comunicazione; • nel coinvolgere i dipendenti nell'attenzione verso l’ambiente e promuovere un diffuso senso di responsabilità affidando alle risorse interne responsabilità al fine di rispettare la Politica e i propri programmi/obiettivi; • nella ricerca, con i fornitori, di nuove opportunità per il rispetto dell’ambiente; • nel promuovere e svolgere tutte le attività per l’identificazione, la valutazione e la riduzione degli impatti ambientali anche attraverso attività di formazione ad ogni livello; • nel gestire il sito produttivo, progettare e realizzare le modifiche o le nuove attività in modo da tenere in debito conto le interazioni con i vari comparti ambientali e con il contesto territoriale del sito; ciò al fine di tenere sotto controllo e minimizzare, ove possibile, gli impatti sull’ambiente conseguenti alle attività aziendali; • Nell’assicurare, attraverso il mantenimento di un sistema di monitoraggio, la sistematica valutazione delle prestazioni ambientali del sito al fine di fornire gli elementi necessari per il miglioramento; • Nell’ottimizzare l’uso delle risorse naturali mediante un impegno razionale ed efficiente delle risorse energetiche e delle materie prime e l’utilizzo delle migliori tecnologie disponibili a costi economicamente accettabili. A tale proposito Box Marche S.p.A. è certificata FSC e PEFC e promuove l’utilizzo di carte provenienti da foreste certificate. • Verificare periodicamente da parte della Direzione , il grado di efficienza ed efficacia raggiunta dal SGA ed avviare opportune Azioni Correttive e preventive per il raggiungimento degli obiettivi. Il mantenimento di un Sistema di Gestione Ambientale conforme alla Norma UNI EN ISO 14001 e al Regolamento CEE 1221/2009 “sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione ed audit” (EMAS), è lo strumento adottato per perseguire questi principi. La presente Politica è diffusa ed applicata da tutte le funzioni aziendali le quali sono responsabili dell’attuazione dei principi espressi in essa. Corinaldo, 16 Aprile 2012 La Direzione Generale Tonino Dominici Pagina 5 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Il sito e l’ambiente circostante Box Marche S.p.A. ha sede in Via San Vincenzo, nel Comune di Corinaldo, in provincia di Ancona. Box Marche S.p.A. progetta e produce articoli cartotecnici per l’imballo primario di prodotti finiti: scatole, astucci, fasce ed espositori litografati in cartoncino teso e microonda accoppiata. L’azienda conta, al 31-05-2012 49 dipendenti, estremamente motivati al miglioramento delle prestazioni sia qualitative, sia ambientali dell’azienda. Infatti il motto di Box Marche S.p.A. è “ La mania di fare meglio”. Il codice NACE relativo alla attività della azienda è: 17.23 – produzione di articoli cartotecnici. L’insediamento industriale della Società è ubicato al confine sud del territorio comunale di Corinaldo (AN) nella pianura alluvionale del fiume Nevola, caratterizzata da isolati insediamenti produttivi a ridosso della strada provinciale SP12 (viabilità extraurbana) che collega Senigallia a Castelleone di Suasa. L’area sulla quale sorge l’opificio industriale si estende per circa 15700 mq: 6690 mq sono coperti ( 76 mq con tettoia), e di questi, 697 sono su due livelli(214+365 adibiti a uffici, 31+43+44 adibiti a locali tecnici di vario genere), per un totale di 7387 mq calpestabili coperti) Box Marche SpA. è situata in una zona a destinazione d’uso industriale del Comune di Corinaldo, lontano dal centro abitato. La Storia Box Marche S.p.A., nasce nel 1969 su iniziativa di un gruppo di Soci (le famiglie Baldassarri) impegnati in diversi settori (dall’agricoltura al commercio e all’industria) come azienda di supporto al settore calzaturiero, allora fiorente nella zona. Le scatole per calzature sono infatti i primi prodotti realizzati dalla nuova struttura industriale ed anche la clientela per oltre un decennio, è rappresentata per il 90% da industrie calzaturiere. Dal 1982 in avanti l’Azienda abbandona progressivamente il settore calzaturiero, a causa della crisi che investe il settore in quegli anni e modifica radicalmente la propria struttura produttiva e commerciale; la vocazione “cartotecnica” prende sempre più consistenza, indirizzando conseguentemente la presenza commerciale di Box Marche principalmente nei settori: - industrie di articoli casalinghi e piccoli elettrodomestici (astucci e scatole in cartoncino teso e microonda, espositori per punto vendita) - industrie alimentari (forniture di astucci, cluster, espositori) - industrie di giocattoli (espositori, scatole di presentazione). Inquadramento geologico - geomorfologico L’area sulla quale sorge lo stabilimento è ubicata sulla sinistra orografica del fiume Nevola, ai margini della pianura alluvionale del fiume stesso. L’area risulta praticamente pianeggiante. Le colline della zona circostante sono caratterizzate da assenza di ondulazioni dovute a movimenti gravitativi superficiali o profondi. Il territorio circostante è costituito per lo più da zone agricole caratterizzate da appezzamenti ben delimitati e da seminativi, prati permanenti e boschi radi. In generale nell’area circostante lo stabilimento Box Marche S.p.A. risultano essere preponderanti le attività agricole rispetto alle attività industriali ed artigianali. Acque superficiali e sotterranee Le acque superficiali sono limitate a quelle derivanti da precipitazione meteorica e vengono allontanate dal sistema fognario presente nella zona. Il livello superiore della falda acquifera si trova ad una profondità di circa mt 11,50 dal piano campagna, all’interno di uno strato ghiaioso. Pagina 6 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Litologia Sulla base di sondaggi geognostici eseguiti con trivella meccanica a rotazione nel corso degli anni, in occasione dei vari ampliamenti che hanno interessato l’insediamento, è stata evidenziata la stratigrafia del terreno, costituita da un primo strato di circa 2 mt di profondità di terreno di riporto di natura argilloso-limosa e di colore bruno nerastro, seguita da una alternanza di 1 mt di argilla limosa ricchissima di noduli calcarei di dimensioni sabbiose, molto consistente e mediamente plastica. Seguono 4 metri di ghiaia medio-fina sabbiosa in scarsa matrice argillosalimosa, con granuli di forma subarrotondata e appiattita di natura prevalentemente calcarea; ulteriori 2 metri di argilla poco limosa grigia-giallastra da consistente a molto consistente e plastica, infine 3 mt di ghiaia medio-fina sabbiosa in scarsa matrice argillosa-limosa addensata, parzialmente immersa in acqua (0,5 mt), con granuli di forma subarrotondata e appiattita di natura prevalentemente calcarea. Lo strato di base è costituito da argilla marnosa grigia, a partire dalla profondità di 12 mt. Il clima Il clima della zona è temperato ed è caratterizzato dalla vicinanza del mare Adriatico a circa 18 km. Per quanto riguarda le temperature si osserva una temperatura media annua pari a 14 °C. La temperatura massima registrata nel mese di Luglio si aggira intorno a 38 °C. il mese più freddo in genere è Gennaio con temperature minime che scendono di qualche grado sotto lo 0. L’umidità relativa media è stata di circa 70%, mentre le precipitazioni annue si attestano intorno ai 1200 mm circa, rispettando una distribuzione equinoziale con massimi in primavera ed autunno e minimi nei periodi invernale ed estivo. Rapporti con l’esterno Annualmente l’azienda partecipa alla giornata “Riciclo Aperto” promossa dal Comico, rivolta soprattutto a scolaresche e volta a sensibilizzare gli studenti all’importanza del riciclo, con particolare riferimento al riciclo del cartoncino, materia prima lavorata dalla Box Marche. In tale occasione si organizzano visite guidate allo stabilimento produttivo, alle quali partecipano, come guide, gli stessi collaboratori della azienda, che illustrano ai ragazzi e ai loro insegnanti le varie fasi di produzione degli articoli cartotecnici. Si illustrano le attività di raccolta differenziata dei rifiuti, costantemente attuate dal personale, nonché gli impatti ambientali che i vari processi di produzione hanno sull’ambiente circostante. Si organizzano inoltre per i visitatori più piccoli, solitamente alunni delle scuole elementari e medie inferiori della zona, attività ludico-pedagogiche che hanno come oggetto i materiali riciclati e riciclabili. Nel 2011 la Box Marche ha confermato la sua partecipazione alla giornata “Riciclo aperto”, con grande partecipazione di pubblico. Resta inoltre un’importante occasione di comunicazione la giornata dedicata alla presentazione del Global Report che a Luglio 2011 ha avuto come tema quello della pulizia e del pensiero snello con l’acronimo “C-LEAN”. A tale evento partecipano i più importanti stakeholder, oltre alle autorità, i clienti, i fornitori ed ovviamente i dipendenti. Il Global Report contiene anche un’importante sezione dedicata alle performance ambientali. Pagina 7 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 L’attività svolta nel sito La planimetria generica del sito produttivo è illustrata in Figura 1, dove sono evidenziati i reparti produttivi, e segnalati i reparti da cui provengono: - le emissioni in atmosfera “E” , - scarichi idrici Industriali “I” - scarichi idrici di tipo assimilabile ai domestici “U” (servizi igienici). U E-I-U I-U Fig. 1. Planimetria sito produttivo, punti di emissione e scarichi idrici presenti Oltre a quelli designati è presente un ulteriore punto di emissione in atmosfera nel Reparto Piegaincolla per l’aspirazione delle polveri da cartone e non segnalato in figura in quanto non nocivo. Pagina 8 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 In Figura 2 è riportato il flow chart della produzione. Nei paragrafi seguenti vengono sintetizzati i principali elementi del ciclo produttivo, le attività e le operazioni condotte nel sito, siano esse di esercizio, di manutenzione o straordinarie. Risorse naturali Processo produttivo Aspetti ambientali Sostanze lesive per l'ozono Gasolio per autotrazione (Auto aziendali) Uffici Progettazione e definizione prodotto Sostanze pericolose Consumo di acqua per uso civile Ricevimento e Immagazzinamento materie prime Impianto di depurazione biologico a fanghi attivi per reflui civili Consumo di acqua per il processo produttivo Prestampa Stampa e verniciatura semi lavorato Metano per riscaldamento Fustellatura Emissioni in atmosfera (Stampa: E1-E2-E3-E6-E8) (Piegaincolla: E7) Energia elettrica Piegatura ed incollatura Rumore Deposito temporaneo esterno scarti di lavorazione e rifiuti Immagazzinamento prodotto finito e spedizione Figura 2. Flow chart della produzione La definizione delle attività distinte per fasi e relativi turni di lavoro è la seguente: 1. Progettazione, definizione prodotto e ordine materiale/lavorazione: In questa fase, il prodotto viene progettato secondo le esigenze del cliente e quindi sottoposto allo stesso per l’approvazione. Vengono ordinate ai fornitori le materie prime necessarie alla produzione dello stesso e creato l’ordine interno di lavorazione. Turni di lavoro 8,30-12,30 / 14,00-18,00. Dotazione: Postazioni con software specifico per la progettazione di articoli cartotecnici; Plotter piano per campionature. CTP in reparto Prestampa nato a Novembre 2011. 2. Ricevimento e immagazzinamento delle materie prime: Pagina 9 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Le materie prime vengono caricate/scariche dal software e immagazzinate nel reparto materie prime con carrelli elevatori o manualmente. Turni di lavoro 8,00-12,00 / 13,30-17,30. Dotazione: scaffalature autocompattanti e postazione pc con software. 3. Stampa e verniciatura semilavorati: I fogli di cartoncino sono stampati tramite macchine da stampa, secondo le specifiche tecniche definite in fase di progettazione. Turni di lavoro 05,00- 13,00 / 13,00- 21,00 / 21,00- 05,00 Dotazione: una macchina da stampa Kba (due fino a Novembre 2011) a 6 colori e una verniciatrice con forno per fotopolimerizzazione UV. 4. Fustellatura: Nel reparto fustellatura, per mezzo di due fustellatrici automatiche e dotate di apposite fustelle, il foglio di cartone viene tagliato. Turni di lavoro 05,00-13,00 / 13,00-21,00. Dotazione: due macchine fustellatrici Bobst, una Platina e uno svolta bancali Toppy. 5. Piegatura e incollaggio: Per mezzo di macchine automatiche, o manualmente, il prodotto viene incollato e piegato. Turni di lavoro 05,00-13,00 / 13,00-21,00. Dotazione: una macchina piegaincollatrice Vega e una macchina Bobst. Mentre nel laboratorio di incollaggio manuale sono presenti una formatrice, un termoretraibile e ad Aprile 2012 è stato acquisto un plotter di incollaggio. 6. Immagazzinamento e spedizione: Alcuni prodotti vengono immagazzinati prima della spedizione ai clienti. Turni di lavoro 8,00-12,00 / 13,30-17,30. Dotazione: muletti e transpallet. In azienda sono inoltre presenti i seguenti impianti e macchinari di supporto: • 3 depuratori biologici a fanghi attivi per le acque di scarico dei sevizi igienici • compressori per produzione di aria compressa usata nel processo produttivo • caricabatteria per carrelli elevatori e n° 5 carrelli elevatori • impianti di condizionamento • centrale termica • impianti di aspirazione a servizio delle macchine da stampa e piegaincolla • impianti compattatori degli scarti e rifili di cartoncino • un camion scarrabile per la movimentazione interna dei compattatori Considerando il periodo che va dal 2007 a primo trimestre del 2012, i volumi produttivi dell’azienda sono stati: 2012 Indicatore 2007 2008 2009 2010 2011 (al 31.03.12) Cartone lavorato (kg) 5.636.812 4.995.886 4.744.229 4.390.862 5.391.483 1.389.547 10.881.614 10.746.043 9.802.803 9.835.527 11.687.213 3.081.245 3.654.698 3.616.968 2.838.355 2.476.511 522.086 Fogli stampati (MQ) Fogli verniciati UV (MQ) 3.738.777 Tab.1: volumi produttivi dell’azienda 2007-31/03/2012. Pagina 10 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Come previsto dall’All.IV del nuovo Regolamento EMAS 1221/09/CE, il livello produttivo “produzione totale annua”, per il calcolo degli indicatori, viene espresso in kg di cartoncino lavorato. Sono inoltre indicati i mq di fogli stampati e verniciati. Dalla tabella si evince che alla fine del 2008 si è potuta registrare una flessione dell’ 11,4% rispetto all’anno precedente circa, dovuta alla crisi mondiale che ha investito l’economia. Nel 2009 e nel 2010 questa tendenza si è confermata, con un quantitativo di mq di cartoncino stampato ancora inferiore rispetto all’anno precedente (-5,4%) nel 2009 è un’ulteriore flessione nel 2010. Nel 2011 i volumi prodotti dalla Box Marche risale notevolmente, del 22,79%, recuperando fino ad arrivare quasi ai volumi prodotti nel 2007. Aspetti ambientali Identificazione degli aspetti ambientali Nell’analisi degli aspetti ambientali diretti e indiretti di Box Marche S.p.A. sono stati individuati tutti quegli aspetti correlati alle attività della azienda che generano o possono generare un impatto sull’ambiente. Per aspetti ambientali diretti si intendono quelli associati alle attività svolte nel sito i cui impatti ambientali sono sottoposti a controllo gestionale totale da parte di Box Marche S.p.A.. Gli aspetti ambientali indiretti sono aspetti sui quali l’Organizzazione stessa non può avere un controllo gestionale totale. L’analisi degli aspetti è stata svolta valutando le interazioni ambientali che le diverse componenti impiantistiche presentano sia in condizioni operative normali, che in condizioni straordinarie, di manutenzione ed in caso di incidenti o emergenze (condizioni anomale e di emergenza). Sono stati presi in considerazione i seguenti aspetti ambientali diretti: • Emissioni in atmosfera • Scarichi idrici • Rifiuti /rifiuti di imballaggio • Materie prime e/o ausiliarie e sostanze pericolose • Risorse naturali e risorse energetiche • Contaminazione suolo/sottosuolo/acqua/aria • Rumore e vibrazioni • Emissioni elettromagnetiche • Sostanze pericolose e lesive per l’ozono • Emergenze ambientali passate • Impatto visivo • Effetti sulla biodiversità (ecosistema acquatico fluviale). Aspetti ambientali indiretti: • ricerca e sviluppo di nuovi prodotti • comportamento ambientale dei fornitori ed appaltatori • viabilità Valutazione degli aspetti ambientali Tra gli aspetti ambientali individuati, sia diretti che indiretti, sono stati selezionati quelli significativi valutando la significatività degli impatti da essi derivati. Il criterio di valutazione adottato per definire la significatività degli aspetti/impatti ambientali è stato proceduralizzato nel Sistema di Gestione Ambientale. Ciascun impatto è stato analizzato e valutato con l’attribuzione di un “valore di significatività” qualitativo, determinato sulla base della legislazione vigente e delle norme di buona tecnica, tenuto conto del contesto ambientale del sito. Pagina 11 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Il prerequisito fondamentale è stato innanzitutto il rispetto delle leggi vigenti in campo ambientale (conformità legislativa); quindi si è preso in considerazione il fattore ambientale analizzando la probabilità di accadimento dell’impatto, la durata, l’estensione e la sua gravità. Non secondario è il fattore economico e di fattibilità di modifica dell’impatto. In appendice A sono riportati gli aspetti ambientali significativi con il relativo valore di significatività raggiunto. Rispetto al precedente aggiornamento della Dichiarazione Ambientale, nel corso del secondo semestre del 2011 e dei primi 3 mesi del 2012 si sono rilevati due cambiamenti tali da rendere necessaria una nuova elaborazione/aggiornamento della Analisi Ambientale: dismissione di una macchina da stampa KBA 105, e l’internalizzazione del processo di Prestampa fotoinciso. Aspetti ambientali diretti Nel seguito sono illustrati gli aspetti ambientali ed i relativi impatti correlati alle attività dell’Organizzazione. Di seguito sono illustrati tutti gli aspetti ambientali diretti significativi. Emissioni in atmosfera Box Marche S.p.A. è dotata di impianti di aspirazione a servizio delle macchine da stampa e sulla macchina di verniciatura ad U.V. In data 14/07/2011 è stata ottenuta una nuova autorizzazione per le emissioni in atmosfera ai sensi del D.Lgs 152/2006 art.269. Tale autorizzazione (n 39/2011/EMI), ha sostituito la precedente, 19/2002/EMI, recependo le ultime modifiche progettuali apportate al layout impiantistico della Box Marche. Nello specifico, è stata richiesta l’autorizzazione di un filtro a maniche per l’aspirazione delle polveri in piegaincolla (E7), il punto E9 relativo alla caldaia riscaldamento locali e il punto E10 riferito alla lampada ad infrarossi in prestampa. Successivamente, in data 07/11/2011, l’azienda ha comunicato alla Provincia la decisione di non attivare più il punto E10 e ha comunicato la dismissione dei punti E4 e E5 a seguito della vendita della macchina da stampa KBA 105. L’attivazione del punto E10 non è stata più necessaria a seguito del miglioramento del processo tecnologico di prestampa. I punti di emissione in atmosfera (E1, E2, E3, E6, E8) sono tutti localizzati nel reparto stampa, dove avviene la prima fase della produzione degli articoli cartotecnici, cioè la stampa. Tuttavia il punto di emissione E1 è stato definito non significativo in sede di autorizzazione, in quanto sfiato di aria calda delle pompe di una delle due macchine da stampa di cui è dotata l’azienda. L’azienda è infatti dotata di una macchina da stampa offset a foglio della KBA, che può stampare fino a sei colori, oltre alla torre di verniciatura “idro”. Inoltre una macchina da stampa a 2 colori è stata modificata e trasformata in macchina per la finitura lucida dello stampato, tramite la fotopolimerizzazione della vernice stessa attraverso l’esposizione a lampade UV. (Emissione E6) L’azienda non è dotata di sistemi di abbattimento delle emissioni. E’ stata verificata la non applicabilità del D.Lgs n.152 del 2006 relativamente all’emissione in atmosfera di COV, dal momento che l’azienda utilizza nelle fasi di stampa offset solventi, ovvero materie prime contenenti composti organici volatili in quantità inferiori alle 15 tonnellate/anno, non necessitando quindi di specifica autorizzazione.(Cfr. Allegato III, Parte II – Attività e soglie di consumo di solvente). E’ presente una centrale termica ad uso riscaldamento con una potenza pari a 384 kW. Tale impianto presenta un unico punto di emissione dei prodotti di combustione del gas metano identificato come E9. I principali inquinanti emessi sono ossidi di azoto, ossidi di zolfo, anidride carbonica, monossido di carbonio, polveri. Monitoraggio e controllo Sono effettuate analisi qualitative e quantitative semestrali delle emissioni in atmosfera secondo quanto definito dall’autorizzazione e dal sistema di gestione ambientale implementato in azienda. In merito alle condizioni ambientali interne sono state ripetute in data 14/04/2009 analisi sulle S.O.V. nell’ambiente di lavoro per rilevare presenza di sostanze chimiche (acetone, alcol Pagina 12 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 ispropilico e ammoniaca, ecc) nel reparto stampa; nel 2003 era stata effettuata la medesima analisi nel reparto fustellatura. I risultati di tali indagini hanno dimostrato e confermato come l’esposizione alle SOV dei dipendenti sia di almeno 10 volte inferiore ai limiti di TLV. Al fine di una corretta funzionalità degli impianti di aspirazione asserviti ai macchinari, sono effettuate almeno semestralmente, una pulizia e un controllo accurato dei motori di aspirazione e delle rispettive ventole ad essi accorpate affinché siano sempre garantite le potenze e le portate di aspirazione progettuali. Corrispondentemente, con la stessa cadenza, è effettuato un controllo del tiraggio dei camini di emissione (presenza di eventuali ostruzioni, ecc…) onde evitare ritorni di inquinanti negli ambienti lavorativi. Si precisa che i punti di emissione non sono dotati di impianti di abbattimento fumi. A partire dal 2006 si registra una generale diminuzione di tutti i valori delle sostanze chimiche contenuti nei fumi; tali valori sono notevolmente più bassi dei limiti imposti dall’autorizzazione, in particolare si apprezza un azzeramento dell’alcool etilico. Non si sono mai verificati superamenti dei limiti di legge. Si evidenzia il fatto che l’alcol è una componente importante per la buona riuscita della stampa e la sua variabilità dipende da molti fattori: presenza dei grafismi / fondo pieno, nonché dalle condizioni di temperatura ambientale. La diminuzione dell’alcol isopropilico è stato da sempre negli obiettivi dell’azienda, che dalla fine del 2009, sta utilizzando un nuovo prodotto che ne ha abbassato drasticamente i consumi (si veda a tal proposito la tabella relativa ai consumi di materie prime). Gestione dei reflui idrici (raccolta, trattamento e restituzione delle acque) Gli scarichi idrici prodotti dall'azienda sono: • Scarichi provenienti dai servizi igienici con linee distinte, convogliate in impianti di trattamento di tipo biologico; • Scarichi provenienti dai cicli di lavorazione. • Scarichi provenienti dai pluviali (acque meteoriche) e dilavamento, che includono le acque meteoriche provenienti dai pluviali del nuovo magazzino prodotti finiti. Le acque reflue sono raccolte da un sistema di tubazioni e/o canalizzazioni atte a formare reti di raccolta distinte per tipologia di acqua. Nel corso del 2008 si è provveduto ad effettuare dei lavori di adeguamento richiesti dalla società di servizi integrati Multiservizi SpA gestore della fognatura, al fine di poter ottenere il rinnovo allo scarico in pubblica fognatura dal momento che il vecchio impianto fognario della azienda non prevedeva linee separate per gli scarichi idrici dei bagni e quelli delle acque meteoriche. Gli scarichi idrici prodotti dal sito sono autorizzati dagli Enti preposti: • autorizzazione allo scarico in fognatura San Vincenzo con pratica n. 3228 del 10-2-2009 rilasciata dall’Ente gestore del Servizio (Multiservizi Spa) per lo scarico dei reflui civili e industriali in pubblica fognatura. Scadenza 10-02-2013; • autorizzazione allo scarico in acque superficiali n. 85 del 4-2-2009, rilasciata dal Comune di Corinaldo. Scadenza 04-02-2013; Secondo la L.R. 23/2002 e secondo quanto disposto della D.G.P. n° 333 del 02.08.2005, dalla data del 02.08.05 compete ai Comuni, e a seguire all’Ente gestore del Servizio idrico, il rilascio delle autorizzazioni allo scarico delle acque reflue domestiche e loro assimilate, provenienti da un edificio o da un’industria. La richiesta di rinnovo è attualmente in fase di presentazione. Attualmente non viene tuttavia utilizzato lo scarico industriale in pubblica fognatura, dal momento che le analisi effettuate sulle acque di processo ivi eventualmente afferenti non rispetterebbero i limiti imposti dalla autorizzazione per quanto riguarda le caratteristiche degli scarichi stessi. Le acque di processo eventualmente afferenti alla pubblica fognatura possono essere di 3 tipi: Pagina 13 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 1.: acqua di condensa del compressore non può essere convogliata direttamente in Pubblica fognatura se non previo trattamento di disoleazione e previa verifica della effettiva depurazione Attualmente smaltito come rifiuto pericoloso. 2.: acque di lavaggio della lavapavimenti – a seguito di analisi non sono state classificate idonee per lo scarico in PF, pertanto vengono smaltite come rifiuto. 3.: acqua proveniente dallo svuotamento della caldaia a seguito di eventuale manutenzione straordinaria - Non ancora smaltito in PF. Per quanto riguarda le acque meteoriche di dilavamento dell’area occupata dallo stabilimento , considerato che tali acque non vengono a contatto con sostanze potenzialmente inquinanti derivanti da attività connesse con il ciclo produttivo dell’azienda, esse non necessitano di autorizzazione ai sensi del D.Lgs. 152/06 come anche espresso da parere della Provincia di Ancona tramite protocollo n°17851 del 27.02.2007. Gli scarichi provenienti dai cicli di lavorazione (stampa e piegaincolla) vengono ad oggi inviate ad apposite cisterne in acciaio situate all’esterno dell’edificio nell’apposita area stoccaggio rifiuti. Dal 2005 infatti è stato dismesso l’impianto di concentrazione ad evaporazione sottovuoto e ad oggi le acque reflue di processo vengono quindi gestite come rifiuto. Le acque infatti derivanti dai cicli di lavorazione delle macchine da stampa, quali l’acqua di bagnatura dei rulli, sono convogliate tramite rete dedicata (separata dalle acque di scarico provenienti dai servizi e da quelle meteoriche) alle suddette cisterne in acciaio e vengono successivamente smaltite periodicamente con apposito codice CER 16.02.09. Tutti le acque reflue provenienti dai servizi igienici sono convogliate attraverso una rete fognaria distinta e separata da quella delle acque di processo e da quella delle acque meteoriche, nei tre impianti di depurazione biologica a fanghi attivi asserviti a: • reparto stampa • reparto fustellatura e piegaincolla • uffici Gli impianti biologici interrati, deputati al trattamento dei reflui provenienti dai servizi igienici, servono ad abbattere, mediante processi chimico/fisici/microbiologici, gli inquinanti tipici di simili scarichi. Tutte le acque, dopo il trattamento sopra descritto, confluiscono rispettivamente in: • pubblica fognatura per gli scarichi provenienti dal depuratore biologico asservito al reparto fustellatura e piegaincolla • pubblica fognatura per gli scarichi provenienti dal depuratore biologico asservito agli uffici. • Acque superficiali per gli scarichi provenienti dal depuratore biologico asservito ai servizi igienici del reparto stampa Monitoraggio e controllo Periodicamente vengono effettuate analisi chimiche degli scarichi. In particolare con cadenza semestrale vengono effettuate analisi chimiche degli scarichi dei servizi igienici in uscita dai depuratori biologici da parte di un laboratorio esterno qualificato. I risultati di tali analisi sono costantemente monitorati. I depuratori biologici a fanghi attivi garantiscono lo scarico di acque provenienti dai servizi igienici con valori riferiti alla tabella 3 allegato 5 del D.Lgs. 152/06, per scarichi in acque superficiali e in fognatura. Per quanto riguarda le acque meteoriche di dilavamento dei piazzali adibiti esclusivamente a parcheggi per i dipendenti e i visitatori trimestralmente viene effettuata analisi chimica per evidenziare eventuali tracce di idrocarburi. Pagina 14 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Oltre ai controlli analitici da parte del laboratorio esterno, vengono effettuati con cadenza bisettimanale analisi interne sui principali parametri sulle acque che fuoriescono dai depuratori biologici. Per tutti i parametri non si sono mai verificati superamenti dei limiti di legge. Procedure operative del Sistema di Gestione Ambientale Grazie all’implementazione del SGA sono stati resi operativi un’istruzione ambientale riferita alla gestione e controllo degli scarichi idrici e i relativi moduli di registrazione per la verifica del rispetto dei limiti delle analisi effettuate (interne ed esterne) nonché istruzioni specifiche per l’effettuazione delle manutenzioni specifiche ai depuratori. Gestione dei rifiuti I rifiuti prodotti dall’azienda sono costituiti in prevalenza da carta e cartone, imballaggi in legno e plastica, destinati a recupero e raccolti in appositi containers e compattatori dedicati nell’area esterna dell’azienda. All’interno dei reparti i rifiuti sono codificati e gestiti in appositi contenitori. I rifiuti prodotti, una volta allontanati dalle aree deposito interne ai reparti (contenitori scarrabili), sono trasferiti nell’apposita area adibita a deposito temporaneo prima dello smaltimento/recupero dove sono situati i compattatori e i containers per la raccolta differenziata. Tale area è opportunamente segnalata e di facile accesso da parte delle ditte terze autorizzate allo smaltimento/recupero degli stessi nonché al suo interno è ben compartimentata in maniera che ciascun rifiuto prodotto abbia la sua sede contrassegnata da un cartello indicante la descrizione del rifiuto e il relativo CER. I contenitori dei rifiuti sono a tenuta stagna e dotati in caso di sversamenti accidentali di bacini di contenimento in maniera da evitare spandimenti. Per quanto riguarda scarti di carta e cartone lo scarto generato dalla lavorazione della fustellatura è immesso dall’operatore, tramite bocche di carico, su nastri trasportatori situati sotto il piano di calpestio i quali trasferiscono il rifiuto all’interno dei container-compattatori dedicati posti all’esterno dell’azienda, nell’area di deposito temporaneo. L’operatore provvede, in modo regolare, ad alimentare i nastri trasportatori onde evitare un eccessivo accumulo di ritagli che possono recare disagi alla normale attività. Tale operazione viene svolta dall’operatore con l’ausilio di attrezzature manuali. Anche le acque di processo vengono ora smaltite come rifiuto con apposito codice CER (16.10.02) dopo essere state raccolte in 1 serbatoio fuori terra in acciaio inox della capacità di 10 mc. Dalla fine del 2007 inoltre in azienda viene utilizzato un mezzo interno per lo spostamento dei container della carta al fine di ottimizzare e ridurre i viaggi che il trasportatore di rifiuti deve effettuare per il ritiro dei container – i viaggi in tal modo sono stati dimezzati. Monitoraggio e controllo E’ stata promossa all’interno dell’azienda, una formazione e sensibilizzazione costante in merito alla corretta gestione operativa dei rifiuti al personale addetto soprattutto in riferimento alla pericolosità e alla movimentazione sino al trasferimento e collocazione nella relativa area di deposito temporaneo. Particolare attenzione è prestata nella movimentazione dei rifiuti compresa quella dai reparti all’area di deposito temporaneo soprattutto per quanto concerne i rifiuti liquidi. Sono utilizzate tutte le accortezze della buona tecnica, sono evitate manovre brusche, imprudenze, onde evitare sversamenti e spandimenti anche accidentali. Incidenti ambientali del tipo suddetto attualmente sono pari a 0. Tutte le fasi di movimentazione dei rifiuti, dalla produzione allo smaltimento, sono svolte nel rispetto di regole interne che garantiscono la corretta applicazione della normativa vigente; le quantità prodotte vengono smaltite in modo differenziato e sono registrate sui registri obbligatori. Pagina 15 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Di seguito, in tabella 2, sono indicati la tipologia dei rifiuti, con rispettivo codice CER ed i quantitativi prodotti negli ultimi 3 anni, nonché la destinazione del rifiuto (S= smaltimento, R= recupero). Quantità (kg) Tipologia del Rifiuto Codice CER Quantità (kg) 2008 Pitture e vernici di scarto 08.01.12 50 110 30 100 200 S Scarti di inchiostro 08.03.13 1.370 1.300 1.370 1.410 390 S Rifiuti non specificati altrimenti 08.03.99 127.620 195.320 199.540 149.340 14.980 S Adesivi e sigillanti di scarto 08.04.10 262 455 325 395 70 S 12.01.04 3.610 2.962 4.810 4.610 4.800 R 400.980 R Polveri e particolato di materiali non ferrosi Imballaggi in Carta e cartone 15.01.01 Quantità (kg) 2009 Quantità (kg) 2010 Quantità (kg) 2011 2012 S/R 31/03/2012 1.451.690 1.400.600 1.498.910 1.611.100 Imballaggi in Plastica 15.01.02 14.730 13.890 12.770 20.780 2.720 R Imballaggi Metallici 15.01.04 2.392 2.300 2.670 2.890 930 R Assorbenti/stracci/materiali filtranti/indumenti protettivi 15.02.03 2.600 2.060 2.030 2.070 760 S Tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio 20.01.21* 20 30 36 42 0 S Altre emulsioni (acque di scarto compressore) 13.08.02* 600 1.200 480 980 130 S Imballi contenenti residui materie pericolosi/contaminati da sostanze spray 15.01.10* 32 12 20 42 0 S Apparecchiature fuori uso 16.02.14 0 0 0 120 0 S Rifiuti plastici 07.02.13 0 740 1.870 800 90 R Imballaggi in legno 15.01.03 35.970 24.800 20.870 800 10.030 R Segatura,trucioli,residui di taglio, legno,pannelli di truciolare e piallacci diversi da quelli di cui alla voce 03.01.04 03.01.05 0 9.200 16.730 3.810 4.000 R Imballaggi in materiali misti 15.01.06 0 6.670 0 0 0 R Fanghi prodotti dal trattamento biologico 19.08.12 0 4.060 0 10.800 0 S Scarti di olio minerale 13.02.05* 27 0 20 60 270 R Assorbenti/stracci/materiali filtranti/indumenti protettivi 15.02.02* contaminati da sostanze pericolose 0 0 690 0 0 S Apparecchiature fuori uso, contenenti componenti pericolosi diversi da quelli 16.02.09 e 16.02.12 16.02.13 0 0 0 120 0 S Carta e pellicole per fotografia non contenenti argento 09.01.08 0 0 4.700 0 0 R Pagina 16 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Legno da demolizioni 17.02.01 Imballaggi metallici contenenti matrici solide porose pericolose (ad es 15.01.11* amianto) compresi i contenitoria pressione vuoti 0 0 300 0 0 R 0 0 0 20 80 S Ferro e acciaio 17.04.05 0 0 0 3.000 0 R Soluzione di sviluppo per lastre off set a base acquosa 9.01.02* 0 0 0 500 2.360 S Toner per stampa esauriti 8.03.18 0 0 0 0 40 R Soluzioni acquose di scarto, diverse da 16 10 01 16.10.02 0 0 0 0 17.940 S Rifiuti urbani non differenziati 20.03.01 5.820 0 0 0 0 S Batterie al piombo 16.06.01 0 0 0 0 0 R TOTALE RIFIUTI 1.646.793 1.665.709 1.768.171 1.813.789 460.770 Avviati a recupero 1.506.618 1.460.162 1.563.680 1.647.950 424.060 A smaltimento 140.175 205.547 204.491 165.839 36.710 Rifiuti pericolosi * 679 1.242 1.246 1.644 2.840 Tabella 2. Tabella Rifiuti con codice CER e quantità prodotte (2008- 1° trimestre 2012). Dal 2009 l’azienda è stata iscritta al ruolo per il pagamento della TARSU, pertanto non smaltisce più rifiuti di tipo 20.03.01 Urbani non differenziati. Per quanto attiene alle apparecchiature fuori uso, questo è un rifiuto sporadico difficilmente prevedibile riguardo alle quantità e alla ciclicità dato che dipende esclusivamente dalla pulizia che si fa di attrezzature obsolete il che dipende dai guasti e dalla vetustà dei macchinari. Dall’insourcing del processo di prestampa a partire dal mese di Novembre 2011 si sono inoltre aggiunti nuovi codici CER come 09.01.02* soluzioni di sviluppo per lastre offset a base acquosa. Sono stati inoltre definiti degli indicatori di prestazione ambientale, il cui andamento è definito in tabella 3. 2012 Indicatore 2008 2009 2010 2011 TOTALE RIFIUTI (Kg) 1.646.793 1.665.709 1.768.171 1.813.789 460.770 DEST. A SMALTIMENTO (Kg) 140.175 205.547 204.491 165.839 36.710 DEST. A RECUPERO (Kg) 1.506.618 1.460.162 1.563.680 1.647.950 424.060 RIFIUTI PERICOLOSI (Kg) 679 1.242 1.246 1.644 2.840 CARTONE LAVORATO (Kg) 4.995.886 4.744.229 4.390.862 5.391.483 1.389.547 CARTA E CARTONE A RECUPERO (Kg) 1.451.690 1.400.600 1.498.910 1.611.100 400.980 RIFIUTI A SMALTIMENTO SUL TOTALE RIFIUTI (%) 8,51% 12,34% 11,57% 9,14% 7,97% RIFIUTI A RECUPERO SUL TOTALE RIFIUTI (%) 91,49% 87,66% 88,43% 90,86% 92,03% RIFIUTI PERICOLOSI SUL TOTALE RIFIUTI (%) 0,0412% 0,0746% 0,0705% 0,0906% 0,6164% (al 31.03.12) Pagina 17 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 CARTA A RECUPERO SUL TOTALE RIFIUTI (%) 88,15% 84,08% 84,77% 88,83% 87,02% CARTA A RECUPERO SUL CARTONE LAVORATO (Kg) 0,29 0,30 0,34 0,30 0,29 RIFUTI A SMALTIMENTO SUL CARTONE LAVORATO () 28 43 47 31 26 RIFIUTI PRODOTTI SUL CARTONE LAVORATO 0,33 0,35 0,40 0,34 0,33 Tabella 3. Indicatori Ambientali relativi ai Rifiuti Aziendali (2008-31/03/2012). Come evidenziato dalle Tabelle 2 e 3, il totale dei rifiuti sta aumentando. Tale situazione può essere spiegata dall’incremento dei volumi prodotti e dall’allargamento dei processi controllati internamente da Box Marche. E’ infatti possibile notare il calo dei rifiuti prodotti sul totale del cartone lavorato dall’azienda. Dalla tabella 3 si nota inoltre, che più del 90% dei rifiuti prodotti da Box Marche è a recupero mentre i rifiuti a smaltimento sono nettamente minori (9%). I rifiuti pericolosi sono incrementati e stanno ancora incrementando a causa dei nuovi rifiuti derivanti dallo smaltimento di soluzioni di sviluppo di lastre offset a base acquosa. Procedure operative del Sistema di gestione ambientale Dal punto di vista documentale continuano ad essere valide le istruzioni ambientali operative, relative alla gestione amministrativa (adempimenti di legge) e operativa dei rifiuti (gestione dei rifiuti nei reparti e nel deposito temporaneo) nonché la gestione degli imballaggi. Inoltre ai fornitori che eseguono attività di trasporto e smaltimento/recupero è stata consegnata un’istruzione ambientale relativa al corretto comportamento da tenere all’interno del perimetro aziendale. Le istruzioni operative suddette sono accompagnate dai relativi moduli di registrazione rifiuti. Contaminazione suolo/aria/acqua L’inquinamento del suolo/acqua/aria all’interno ed esterno dell’area dello stabilimento può essere legato ai seguenti punti critici: Descrizione Stoccaggio di quantitativi di Fasi Depositi rifiuti Note Sono presenti fusti su bacini di contenimento mobili. rifiuti pericolosi e non Eventuali sversamenti/perdite, al di fuori dei bacini di pericolosi presso depositi contenimento, possono interessare il piazzale temporanei. asfaltato. Stoccaggio di modesti Stampa- I prodotti sono mantenuti nei contenitori originali di quantitativi di sostanze piegaincolla- capacità di circa 25 litri. pericolose presso reparti fustellatura Eventuali sversamenti o perdite dei contenitori sono di Prestampa facile rilevazione e gestione grazie alla presenza di bacini di contenimento mobili. Movimentazione Prodotti e Tutte le aree rifiuti liquidi Possibilità di incidenti e sversamenti durante la movimentazione manuale e con mezzi meccanici. Ricevimento materie Magazzino Possibilità di incidenti e sversamenti durante la prime/ausiliarie Deposito esterno movimentazione manuale e con mezzi meccanici. Pagina 18 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Malfunzionamento e/o rottura Depurazione Possibilità di contaminazione sottosuolo/acqua Tutte le aree Emissioni in atmosfera incontrollate, nonché ricaduta impianti di depurazione Emergenza incendio al suolo dei materiali di combustione Tabella 4. Punti critici per l’inquinamento suolo/aria/acqua. Tutte le fasi indicate in tabella si riferiscono tuttavia a situazioni di emergenza, con eventuali sversamenti, incendi, manutenzioni condotte in modo errato etc.. E’ comunque attivo il servizio prevenzione e protezione, la squadra di primo soccorso e addetti all’evacuazione, materiale di pronto intervento (es. materiale assorbente etc.). Monitoraggio e controllo L’azienda è comunque molto attenta a prevenire eventuali emergenze ambientali, incentivando le attività di formazione e sensibilizzazione ed effettuando periodicamente simulazioni di emergenze ambientali. Inoltre sono state redatte un’istruzione ambientale relativa alla gestione delle emergenze ambientali, quali ad es. sversamenti, e un piano di emergenza interno per emergenze quali ad es. incendio. Gli addetti alla movimentazione delle materie prime/ausiliarie e dei rifiuti si attengono scrupolosamente a quanto riportato nelle rispettive istruzioni operative ambientali. Riguardo al Certificato di Prevenzione Incendi (CPI) ad oggi include anche il nuovo magazzino prodotti finiti attività 43 del D.M. 16.02.1982 (Depositi di carta, cartoni e prodotti cartotecnici con quantitativi superiori a 50 q.li). Procedure operative del Sistema di gestione Ambientale Dal punto di vista documentale sono operative istruzioni ambientali per la gestione delle materie prime/ausiliarie e gestione operativa dei rifiuti, per minimizzare la probabilità di accadimento di eventuali incidenti ambientali. Eventuali emergenze sono gestite mediante la procedura di gestione delle emergenze ambientali e il Piano di Emergenza interno. Aspetti ambientali diretti poco significativi Materie prime/ausiliarie: fornitura, movimentazione e stoccaggio La materia prima utilizzata per la produzione di articoli cartotecnici quali scatole, astucci, fasce ed espositori litografati è costituita da carta e cartoncino. Le materie ausiliarie sono costituite in prevalenza da inchiostri, vernici UV, alcool, vernici idro, prodotti per pulizia, colle a base acquosa, prodotti per l’impianto di depurazione. Nella sezione relativa all’utilizzo delle materie prime e ausiliarie né sono indicati i quantitativi. L’approvvigionamento avviene mediante automezzi dei fornitori e per quanto riguarda lo scarico dagli automezzi è disponibile un’area attrezzata di muletti elettrici. Il piazzale di ricevimento materie prime/ausiliarie è asfaltato, quindi tale da consentire un recupero tempestivo di eventuali sversamenti ed un basso assorbimento dell’inquinante. Le operazioni di movimentazione della materia prima e materie ausiliarie sono gestite da personale opportunamente addestrato, in particolare in merito alle possibili situazioni di emergenza gestite secondo il Piano di Emergenza Interno. Le zone interessate allo stoccaggio di materie ausiliarie infiammabili sono identificate e dotate di sistemi antincendio sottoposti a prove di funzionamento periodiche. Lo stoccaggio delle materie ausiliarie avviene negli appositi e rispettivi bacini di contenimento, atti a contenere eventuali sversamenti accidentali e protetti dalle intemperie. Pagina 19 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Monitoraggio e controllo In tabella 5 sono riportati i quantitativi di materie prime/ausiliarie acquistate. Tipologia di Sostanza Carta e Cartone Inchiostri Vernice U.V. Alcool Vernice Idro Colle a base acquosa Prodotti per la pulizia UdM 2007 2008 2009 2010 2011 31/3/2012 Kg Kg Kg Lt Kg 5.636.812 4.995.886 4.744.229 4.390.862 5.391.483 1.389.547 12.474 10.323 9.332 8.515 12.109 2.789 13.005 15.610 15.160 11.623 11.210 2.400 7.800 6.880 6.485 2.975 3.100 800 30.536 33.539 31.778 23.085 34.364 7.580 Kg 5.800 5.812 4.675 4.624 5.585 1.465 Lt 5.470 5.400 5.500 4.545 6.247 1.163 Tabella 5. Quantitativi di materie prime/ausiliarie acquistate. I consumi di materie prime ed ausiliarie sono aumentati nel corso dell’anno 2011 in coerenza con l’aumento dei volumi prodotti. Caso particolare il calo degli acquisti vernice UV in parte, dato dalla diminuzione dei mq verniciati nell’anno e in parte da una modifica alla macchina di verniciatura che ha permesso di ottenere la stessa qualità di prodotto con consumi leggermente minori. Inoltre sono stati fissati indicatori di prestazione ambientale relativi alle materie prime/ausiliarie, in particolare relativi al quantitativo di vernice UV acquistati su mq di fogli verniciati e di vernice idro e inchiostri acquistati su mq di fogli stampati (tabella 6). Si nota come, l’utilizzo di vernici UV, inchiostri e vernici idro siano leggermente peggiorati, i cui consumi aumentano rispetto ai mq di fogli lavorati questo è dato molto anche dal tipo di stampe, sempre più ricche che l’azienda produce. 2012 Indicatore 2007 2008 2009 2010 2011 Cartone lavorato (kg) 5.636.812 4.995.886 4.744.229 4.390.862 5.391.483 1.389.547 10.881.614 10.746.043 9.802.803 9.835.527 11.687.213 3.081.245 3.654.698 3.738.777 3.616.968 2.838.355 2.476.511 522.086 43.010 43.862 41.110 31.600 46.473 10.369 13.005 15.610 15.160 11.623 11.210 2.400 Vernice UV acquistata / Fogli verniciati (g/mq) 3,56 4,18 4,19 4,09 4,53 4,60 Inchiostri+vernice idro acquistati /Fogli stampati (gr/mq) 3,95 4,08 4,19 3,21 3,98 3,37 Inchiostro / Fogli stampati (gr/mq) 1,15 0,96 0,95 0,87 1,04 0,91 Vernice idro / Fogli stampati (gr/mq) 2,81 3,12 3,24 2,35 2,94 2,46 Acool / Fogli stampati (ml/mq) 0,72 0,64 0,66 0,30 0,27 0,26 Prodotti Pulizia / Fogli stampati (ml/mq) 0,50 0,50 0,56 0,46 0,53 0,38 Fogli stampati (MQ) Fogli verniciati UV (MQ) Inchiostri e vernice idro acquistati (Kg) Vernice UV acquistata (Kg) (31.03.12) Tabella 6- Indicatori di prestazione ambientali relativi ai consumi materie prime e ausiliarie. Pagina 20 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Nel primo trimestre 2012 si vede un’inversione di tendenza, pur essendo sicuramente il primo trimestre un campione meno significativo rispetto all’intero anno ed in cui le variazioni del magazzino possono incidere maggiormente rispetto all’anno fiscale. Continua invece a diminuire la quantità di alcol nella soluzione di bagnatura, scesa per la prima volta sotto a 0.30 ml/mq. Tra le tipologie di carta/cartone sono utilizzati anche materiali riciclati, marchiati FSC Mix o PEFC. In tabella 7 sono evidenziate le tipologie di carta e cartone utilizzati e le % di materia prima riciclata utilizzata. Fino a questo momento è utilizzato materiale riciclato appartenente alla categoria TESO. 2009 MATERIA PRIMA CARTONCINO TESO 31/03/2012 2011 Kg % Kg % Kg % Kg % 4.744.229 100% 4.390.862 100% 5.391.483 100% 1.389.547 100% WLC (bg; bb) - GD+GT 2.091.769 44,1% 1.776.183 40,45% 2.592.244 48,08% 717.418 51,63% FBB (bb/p legno/bil)GC 141.856 3,0% 83.297 1,90% 132.839 2,46% 27.528 1,98% SBS (tuttacell) 89.642 1,9% 49.385 1,12% 20.703 0,38% 8.756 0,63% SUS (kraft) 875.394 18,5% 883.591 20,12% 1.115.972 20,70% 273.473 19,68% GREY & ALTRI 0 0,0% 0 0,00% 0 0,00% 0 0,00% WLC gd+gt PE 136.451 2,9% 33.389 0,76% 0 0,00% 12.254 0,88% FBB gc PE 113.284 2,4% 120.306 2,74% 124.942 2,32% 29.910 2,15% SUS PE 111.725 2,4% 127.653 2,91% 30.957 0,57% 0 0,00% 3.560.121 75,0% 3.073.804 70,0% 4.017.657 74,5% 1.069.339 77,0% Micro 101.621 2,10% 98.223 2,20% 109.591 2,03% 16.262 1,17% Triplo 86.351 1,80% 47.235 1,10% 32.672 0,61% 25.672 1,85% Canneté 996.137 21,00% 1.171.600 26,70% 1.231.552 22,84% 278.275 20,03% 25,5% 320.209 23,0% TOTALE TOT. MP. TESO ONDULATO 2010 TOT. MP.ONDULATO 1.184.109 25,00% 1.317.058 30,00% 1.373.815 RICICLATO SUL TESO 2.228.220 62,6% 1.809.572 58,9% 2.592.244 64,5% 729.672 68,2% RICICLATO SUL TOTALE MATERIA PRIMA 2.228.220 47,0% 1.809.572 41,2% 2.592.244 48,1% 729.672 52,5% Tabella 7. Quantità e percentuali diverse tipologie di materie prime e riciclata utilizzata. Analizzando anche gli anni precedenti a tale tabella, i valori delle % di cartoncino riciclato con riferimento al totale della materia prima lavorata, si nota fino al 2008 un aumento della percentuale, tuttavia dal 2009 in poi la tendenza si inverte subendo un ulteriore calo anche nel 2010 per poi risalire nel 2011. Questo, in prima battuta, si può mettere in relazione con la strategia aziendale che punta a mercato ad alto valore aggiunto come quello destinato al farmaceutico o all’industria alimentare, che richiede cartoni più pregiati, come pura cellulosa, SUS SBS, riducendosi di conseguenza l’incidenza del cartoncino riciclato sul totale del cartoncino teso acquistato. Nel 2010 inoltre si registra un aumento della produzione di cartone ondulato per cui non è previsto materiale riciclato. Dall’altra parte, la maggiore attenzione e sensibilità ambientale che sta caratterizzando i mercati fa si che le percentuali di riciclato attuali crescano. Pagina 21 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Per quanto riguarda le materie prime FSC o PEFC, nella tabella 7.1 sono riportati i Kg acquistati durante l’anno 2011 e nel primo trimestre del 2012 rispetto ai materiali riciclati e al totale delle materie prime acquistate che come si vede sono in aumento. 31/03/2012 2011 FSC sul Riciclato PEFC sul Riciclato FSC sul Totale PEFC sul Totale Kg % Kg % 12.029 0,5% 3.833 0,5% 96.041 3,7% 33.603 4,7% 12.029 0,2% 3.833 0,3% 96.041 1,8% 33.603 2,4% Tabella 7.1 Quantità e percentuali diverse tipologie di materie prime e riciclata utilizzata. Sostanze pericolose , sostanze lesive per l’ozono e amianto. Le sostanze pericolose, da scheda di sicurezza, sono gestite come riportato nella sezione precedente. L’azienda dispone di una cabina elettrica, non di proprietà ma all’interno del perimetro aziendale. L’olio contenuto nel trasformatore di corrente elettrica è privo di PCB/PCT, come da comunicazione del fornitore in data 16/10/01. Non sono più presenti gas lesivi dell’ozono dal momento che anche l’ultimo condizionatore con R22 è stato smantellato. Sono comunque presenti dei condizionatori e dei gruppi frigo contenenti gas quali il R407C e R410A sottoposti a verifiche periodiche. Procedure operative del Sistema di gestione ambientale E’ stata resa operativa un’istruzione ambientale riferita alla corretta gestione delle materie prime/ausiliarie. E’ in uso un documento di registrazione delle sostanze pericolose che contempla la catalogazione delle materie ausiliarie (valutazione pericolosità, utilizzo, quantità etc.). Inoltre l’azienda effettua un’analisi di compatibilità ambientale e di sicurezza nell’eventuale modifica di un prodotto utilizzato. Risorse naturali e risorse energetiche Le risorse naturali ed energetiche, utilizzate da Box Marche S.p.A. sono: • Acqua. • Energia elettrica; • Metano per energia termica (ad uso riscaldamento); • Gasolio per autotrazione per gli autoveicoli aziendali che si riforniscono presso distributori commerciali esterni al sito. L’acqua dolce utilizzata nelle diverse attività di produzione viene approvvigionata da acquedotto comunale. Per gli usi civili (sanitari) si utilizza acqua proveniente dall’acquedotto con un prelievo annuo complessivo pari a circa 500 m3. Per esigenze particolari (uso irriguo) è prelevata acqua di falda di subalveo del fiume Nevola, utilizzando il pozzo disponibile e regolarmente censito: l’azienda ha ottenuto la concessione pluriennale in data 19.11.2002. Per quanto riguarda l’energia elettrica, l’azienda dispone di regolare contratto con l’Ente gestore. Analogamente per il metano. Monitoraggio e controllo Le quantità di risorse naturali ed energetiche utilizzate negli ultimi anni sono riportati nella tabella seguente: Pagina 22 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 2007 2008 2009 2010 2011 2012 31/03/2012 Acqua-prelevata da acquedotto (mc) Acqua prelev. pozzo(mc) Metano (mc) 477 544 641 500 575 252 2.136 1.235 1.656 829 1446 62 10.183 8,35 1.272.114 9.360 7,68 1.496.327 8523 6,99 403.061 11.724 9.372 8.685 9,61 7,69 7,12 1.263.548 1.317.234 1.340.792 Metano (TEP) Energia elettrica (kWh) Energia elettrica (TEP) 290,62 302,96 308,38 292,59 344,16 92,70 Gasolio autotrazione (l) 8.849 6.535 6.158 4.320 3.959 564 7,88 5,82 5,49 3,85 3,53 0,50 Gasolio autotrazione (TEP) Tabella 8. Risorse naturali ed energetiche utilizzate Attualmente l’energia utilizzata non proviene da fonti rinnovabili. Conversioni utilizzate: • 1 t gasolio=1.08 tep • 1l gasolio=0.825 kg • 1000 Nm3 metano = 0,82 TEP • 1 MWh elettrico = 0,23 TEP • 1 Nm3 di CH4 = 8200 Kcal • 1 Kcal = 0,000001163 MWh Per monitorare il consumo di risorse naturali ed energetiche sono stati fissati degli indicatori di prestazione ambientale, rapportando il consumo di risorse naturali ed energetiche alla produzione. Indicatore Cartone lavorato (kg) 2007 2008 5.636.812 4.995.886 2012 2009 2010 2011 4.744.229 4.390.862 5.391.483 1.389.547 (31/03/12) Ore produzione reali + avviamenti e fermi indiretti 18.308 18.172 16.858 17.389 24.825 7.584 Giornate uomo 10.780 10.905 10.448 10.206 10.272 2.945 Contributo termico ed elettrico / cartone lavorato 0,24 0,28 0,30 0,30 0,28 0,30 Elettricità/h prod+avv+fermi ind. (kWh/h) 62,73 72,49 79,53 73,16 60,28 53,15 Tep* diretti (elettrica + metano)/ ton cartoncino lavorato 0,053 0,062 0,0665 0,0685 0,0653 0,0717 0,0014 0,0012 0,0012 0,00088 0,00073 0,00041 130 (2) 116 210 166 175 50 MC acqua utilizzati per scopi tipo domestico (bagni) 347 (3) 428 431 334 433 230 Lt acqua produzione/ton prodotto lavorato 23,1 (4) 23,21 44,26 37,81 32,46 35,98 Emissioni gas serra(t CO2 eq.) 22,28 17,81 16,50 19,35 17,78 16,19 Tep indiretti (gasolio per autotrazione)/ cartoncino lavorato MC acqua utilizzati per la produzione Tabella 9. Indicatori Prestazioni Energetiche- consumi risorse naturali ed energetiche. Pagina 23 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 L’indicatore per il consumo idrico comprende solo il consumo di acqua da acquedotto in quanto l’acqua del pozzo è utilizzata ad uso irriguo. Il calcolo delle emissioni di gas serra è stato elaborato a partire dalla considerazione che la combustione di 1 Nm3 di gas produca circa 1,9 kg di CO2. Per la produzione di un kWh termico sono necessari circa 0,07kg di metano e che nella combustione vengono prodotti circa 0,19kg di CO2. (Valori tratti da letteratura). L’indicatore relativo al consumo di energia elettrica/kg di prodotto finito evidenzia dal 2008 un lieve incremento a causa delle condizioni metereologiche che hanno fatto aumentare i consumi per quanto riguarda il condizionamento, confermato anche nelle annate a seguire. E’ da segnalare che l’aumento è anche ascrivibile ad un continuo miglioramento delle attrezzature. L’indicatore relativo al consumo di energia elettrica rapportato alle ore di produzione, di avviamenti e di fermi indiretti, ha subito un picco nel 2009 superando i 79 kWh/h, per poi tornare a diminuire drasticamente nel 2010 e 2011 fino ad arrivare a valori più bassi dal 2005. I consumi d’acqua collegati al processo produttivo hanno avuto un trend altalenante. Sicuramente i litri prelevati sono collegati in modo proporzionale alle quantità di prodotto, ma questa proporzione non è diretta e varia anche al variare di altri parametri come ad esempio la quantità di cambi e attrezzaggi e quindi il numero di avviamenti giornalieri. Più i lotti di produzione si riducono più aumentano gli avviamenti. Una produzione più frammentata richiede maggiori lavaggi e quindi un consumo idrico non sempre direttamente proporzionale alle tonnellate di prodotto finito, cosi come i lavaggi possono dipendere dai colori che si alternano. Trend consumi di acqua sul prodotto lavorato 6.000 5.000 5.637 5.391 4.996 4.744 4.000 4.391 3.000 2.000 1.000 130 116 210 166 175 2008 2009 2010 2011 0 2007 Cartone lavorato Ton Acqua Mc Indice di consumo dell'acqua di processo (Lt/ton prodotto) 50 44,26 45 40 37,81 35,98 35 32,46 30 25 23,1 23,21 2007 2008 20 15 10 5 0 31/03/2012 2009 2010 2011 2012 Pagina 24 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Dal 2007 sono stati installati dei contatori lungo tutta la linea idrica che hanno permesso di monitore il consumo di acqua per reparto produttivo e, dal 2008, è possibile monitorare anche il consumo di acqua dei servizi igienici distinti (stampa, piegaincolla, uffici). Da qui si evince, sostanzialmente, un sempre minore impatto per l’utilizzo dell’acqua a scopi produttivi, in quanto vengono consumati nel 2011 circa 32 lt acqua ogni tonnellata di cartoncino acquistato/ lavorato, rispetto ai 37 del 2010 e dei 44 del 2009. Il valore dei consumi idrici per i servizi igienici valore non risulta particolarmente elevato, dal momento che quasi tutti gli operai e la metà degli impiegati trascorrono tutta la giornata in azienda e le cassette di scarico dei bagni consumano dai 7 ai 10 lt per volta. L’acqua del pozzo è utilizzata esclusivamente a scopi irrigui, pertanto non è coinvolta nel processo produttivo. Anche per quanto riguarda il consumo del metano si riscontrano cali nel 2011, in cui sono consumati 9360 mc, rispetto ai 10183 consumati nel 2010. Inoltre, anche i TEP diretti e indiretti subiscono nel 2011 un leggero calo rispetto all’anno precedente. Procedure operative del Sistema di gestione ambientale E’ stata prevista, nella procedura di controllo operativo del sistema di gestione ambientale, il monitoraggio dei consumi energetici e di risorse naturali tramite l’utilizzo di fogli excel di elaborazione dati (mod 75 in Qmx). Rumore e vibrazioni Trascurando a priori l’aspetto vibrazioni (assente), in merito all'agente inquinante rumore l'Azienda ha provveduto ad effettuare una valutazione del rumore ambientale esterno in base alla L. 447/95 e sue modifiche ed integrazioni in data giugno 2001. L’Azienda è situata a ridosso della S. Provinciale 12, strada extraurbana ad alta intensità di traffico veicolare il quale è fonte di emissioni sonore ben superiori rispetto a quelle prodotte dall’opificio. Il rumore all’esterno prodotto dall’azienda è dato unicamente dai muletti elettrici e dagli automezzi dei fornitori. La zonizzazione acustica del comune di Corinaldo effettuata a Novembre 2005 è stata resa disponibile sul sito del comune il 4 maggio 2006. La Boxmarche risulta ricadere nella zona di classe V - Aree a prevalente destinazione industriale, i cui limiti di immissione diurno e notturno risultano essere quelli previsti in sede di verifica effettuata nel 2001, e cioè 70 dBA periodo diurno, 60dBa periodo notturno, a cui è seguita una integrazione nel 2007, che non ha dato risultati diversi da quanto già noto. Monitoraggio e controllo I valori riscontrati dall’ultima rilevazione risultano al di sotto dei limiti previsti per legge. Tuttavia il differenziale in orario notturno è risultato molto prossimo alla soglia di legge. A tal riguardo è stato comunicato ai carrellisti di non utilizzare i muletti all’esterno prima delle 6.00 del mattino, in quanto dalle 5.00 alle 6.00 è considerato orario notturno. Nel 2011 è stata condotta da tecnico abilitato dalla regione Marche la valutazione di impatto ambientale acustico per aggiornamento della precedente del 2007 e a seguito dell’installazione dell’impianto di aspirazione delle polveri in piegaincolla per assicurare la conformità dell’aspiratore (Punto E7). Da tale analisi è emerso che l’impatto è assolutamente all’interno dei limiti previsti dalla zonizzazione acustica del comune di Corinaldo. Questo anche grazie al fatto che i piazzali circostanti l’azienda sono tutti asfaltati e in buono stato di manutenzione, cosa che influisce del tutto positivamente sulla rumorosità indotta dal movimento delle merci. Pagina 25 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Per di più si è verificato che gran parte del rumore è causato, nell’area circostante l’azienda, dal traffico afferente alla discarica del Comune di Corinaldo. In merito all’aspetto rumore non sono mai state inoltrate delle proteste da parte degli occupanti delle abitazioni vicine. Per quanto riguarda il rumore interno, è stata effettuata nel mese di Aprile 2011 un aggiornamento dell’analisi fonometrica ai sensi del D. Lgs 81/2008 e s.m.i. . Il limite massimo di 87 dBA non è superato in alcuna postazione. Tutti i lavoratori sono stati opportunamente informati e formati, in relazione alle mansioni svolte, sui rischi derivanti dall'esposizione a rumore, sulle misure di prevenzione adottate dall'azienda e sul corretto uso dei DPI. Tutti i lavoratori sono sottoposti a visite audiometriche periodiche, nell'ambito del protocollo sanitario predisposto dal Medico Competente. Procedure operative del Sistema di gestione ambientale Nel piano di monitoraggio (scadenzario) è stato previsto il monitoraggio quinquennale del rumore esterno, salvo diverse esigenze. Emissioni elettromagnetiche In merito all'inquinamento elettromagnetico prodotto proprietà) di corrente elettrica si ritiene che, pur non dopo aver riscontrato e confrontato nella letteratura addirittura più rischiose a quelle in esame, le emissioni imposti dalla legislazione vigente. dalla cabina di trasformazione (non di avendo eseguito misurazioni specifiche, in materia situazioni analoghe se non elettromagnetiche siano inferiori ai limiti Emergenze ambientali passate Nell’arco degli ultimi 10 anni non si sono verificate emergenze ambientali (es. incendio). L’azienda è molto attenta a prevenire eventuali emergenze ambientali, incentivando le attività di formazione e sensibilizzazione. Procedure operative del Sistema di gestione ambientale e sicurezza E’ stata resa operativa un’istruzione operativa per la gestione delle emergenze ambientali. Inoltre è operativo un piano di emergenza per la sicurezza. Impatto visivo Dal punto di vista dell’impatto visivo, lo stabilimento è ubicato nella zona industriale del Comune di Corinaldo (AN). Lo stabilimento è circondato da un piazzale, una parte del quale destinato ad area verde con coltura di fiori, rose, ed alberi regolarmente potati. Aspetti ambientali indiretti Sono stati individuati gli aspetti ambientali indiretti poco significativi di seguito descritti. Fornitori ed appaltatori Dalla Società viene attuata un’attività conoscitiva in materia ambientale e di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro sull’Organizzazione dei fornitori che operano all’interno dello stabilimento e all’esterno della nostra organizzazione. Tale attività, svolta mediante invio e successiva verifica di un questionario informativo, è stata istituita per: • sensibilizzare tutti i fornitori ad una gestione ambientale tesa al miglioramento dell’impatto delle proprie attività/prodotti e servizi sull’ambiente • acquisire delle informazioni seppur limitate sullo stato normativo ambientale delle aziende fornitrici (in particolare le cartiere), onde poter valutare se tali aziende rispondono ai requisiti minimi di legge. Pagina 26 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Le principali attività, rilevanti sotto il profilo ambientale, che possono richiedere l'intervento di terzi, sono individuabili in: • servizio di pulizia industriale • trasporto e smaltimento dei rifiuti • eventuali attività di costruzione o demolizione • attività di manutenzione • trasporto di merci E’ stata predisposta una specifica procedura gestionale per valutare il grado di attenzione che i singoli fornitori/appaltatori prestano alle tematiche ambientali, ed in particolare se detti soggetti abbiano adottato o meno un sistema di gestione ambientale e siano in conformità alla legislazione vigente. Ai fornitori la cui attività può impattare con l’ambiente (citati sopra) è consegnata un istruzione ambientale appositamente predisposta affinché all’interno del perimetro aziendale i fornitori rispettino buone prassi di comportamento. Le attività di cantiere e tutte le altre operazioni eventualmente condotte all’interno del sito, da ditte esterne sono regolamentate da precise procedure che riguardano sia la sicurezza sia l'ambiente di lavoro. Per verificare le competenze dei fornitori e dei loro dipendenti è stato inviato ai fornitori che gestiscono la manutenzione degli impianti (elettrico e termico) e ai fornitori di servizi trasporto e smaltimento rifiuti e al servizio di pulizia una scheda relativa agli anni di esperienza degli addetti. I comportamenti non conformi sono limitati ad una gestione non corretta della documentazione rilasciata anche a seguito di aggiornamenti normativi e ad una non sempre perfetta gestione dei rifiuti prodotti dalla attività di manutenzione. E’ importante segnalare che si sono verificati in passato episodi sporadici relativamente a queste problematiche. Traffico indotto Il traffico stradale indotto dalle attività del sito è limitato ai dipendenti, alle necessità di approvvigionamento di materiali e sostanze, alle attività delle ditte appaltatrici e smaltitrici di rifiuti. Dal punto di vista dei trasporti e viabilità, l’azienda è servita dalla strada provinciale SP12 (viabilità extraurbana) che collega Senigallia a Castelleone di Suasa. La strada è mediamente trafficata e ad elevata densità di traffico nelle ore di punta. L’impatto provocato dall’utilizzo di automezzi (non di proprietà) per le consegne dei prodotti ai clienti e delle materie prime/ausiliarie in azienda è poco significativo, in virtù di quanto suddetto e dell’impegno da parte della Società a far partire automezzi completamente pieni per la consegna dei prodotti. Per valutare l’impatto di questo aspetto ambientale indiretto è stato individuato un indicatore legato al numero di camion che giornalmente entrano in azienda (Carico e Scarico), che è stato monitorato nel corso degli ultimi anni: 2006 2007 2008 2009 2010 2011 31/03/2012 Camion fornitori in arrivo 988 931 ND 716 963,7 952 238 Camion in partenza 1396 1315 1351 1159 1064,9 1108 302 Dato che questi numeri sono comunque legati rispettivamente al fatturato e all’acquisto delle mp./materie ausiliarie, si è deciso di valutarli in modo più adeguato dividendo il fatturato per il numero dei camion in uscita. L’obiettivo è quello di spedire camion sempre più “pieni di valore”, il che si raggiungerà sia aumentando il fatturato, sia aumentando il prezzo medio, sia diminuendo il numero di camion. Pagina 27 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 2007 2008 2009 € 10.996.000 € 10.152.000 2010 2011 € 9.762.000 € 10.598.833 2012 31/03/2012 Fatturato € € 11.373.000 € 2.729.190 N.Camion Prod. finiti 1315 1351 1159 1064,9 1108 302 Valore €/camion € 8.648,94 € 8.139,20 € 8.759,31 € 9.167,19 € 9.565,73 € 9.037,05 Dall’analisi fonometrica effettuata per la valutazione dell’impatto ambientale dal punto di vista acustico è tra l’altro emerso che la gran parte del rumore esterno è causata proprio dai camion che transitano in prossimità dello stabilimento per recarsi alla vicina discarica comunale. Ricerca e sviluppo di nuovi prodotti Le proposte e le innovazioni per minimizzare gli impatti ambientali correlati a questa attività sono strettamente vincolati alle richieste del cliente. Tuttavia, per eventuali prodotti innovativi proposti da Box Marche, il responsabile ricerca e sviluppo ha presente come obiettivo prioritario la minimizzazione degli impatti ambientali del prodotto utilizzando ad es. cartoncino riciclato, grammature ridotte, compatibilmente con l’utilizzo della scatola. Nel 2005, in data 19/07/2005 è stata presentata domanda di brevetto n. MC2005A000069 per un astuccio contenitore-dosatore in cartone per prodotti minuti alimentari solidi o in polvere, la cui particolarità e valenza dal punto di vista ambientale è quella di eliminare una parte in plastica dall’astuccio tradizionalmente usato nella grande distribuzione, abbattendo quindi i costi e diminuendo il volume di imballo secondario. Nel 2006 non sono stati sviluppati progetti di particolare valenza ambientale. L’azienda si è aggiudicata l’esclusiva per la distribuzione , in Italia, di un imballo del tutto particolare denominato woodcase, nato in Canada dalla geniale intuizione del sig. Elkann. Nella prima metà del 2007 è stata presentata domanda di registrazione brevetto per l’astuccio MICROK, un astuccio totalmente riciclabile che può essere utilizzato per la cottura dei cibi nel forno a microonde, e che conferisce al cibo una consistenza croccante tipica della cottura nel forno tradizionale. Nel 2008 non vi sono state novità dal punto di vista di prodotti fortemente innovativi e/o impattanti sull’ambiente. Nel 2009 è cominciato l’iter per la certificazione della Catena di Custodia secondo i due standard maggiormente riconosciuti in questo settore, cioè FSC (Forest Stewardship Council e PEFC (Programme for Endorsement of Forest Certification schemes), che vedrà la sua conclusione entro la prima metà del fine dell’anno 2010. Infatti il 3 e 4 giugno 2010. si è svolta la verifica del sistema di gestione della Catena di custodia secondo gli standard FSC e PEFC, conclusasi positivamente. Per cui come già trattato precedentemente, l’anno 2011 e il primo trimestre 2012, sono stati caratterizzati dall’introduzione di prodotti marchiati FSC e PEFC, attualmente in aumento. Salute e sicurezza La sicurezza e la tutela della salute negli ambienti di lavoro rappresentano, insieme alla tutela dell’ambiente naturale, temi di interesse prioritario per la società. Ai sensi del D.Lgs. 81/08 , il Datore di Lavoro è il presidente del CdA. Nell'ambito dello stabilimento è organizzato il Servizio di Prevenzione e Protezione, il cui Responsabile (RSPP) è Tonino Dominici , Amministratore Delegato. E’ presente un Documento di Valutazione dei Rischi, elaborato ed aggiornato in ottemperanza a quanto prescritto dal D.Lgs. 81/08 e avente data certa. E’ presente, inoltre, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, eletto dai lavoratori stessi. Pagina 28 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 L’ attività di sorveglianza sanitaria è coordinata dal Medico Competente, nominato ai sensi di legge. Tutto il personale è sottoposto a sorveglianza sanitaria, ai sensi dell’articolo 25 del D.Lgs.81/2008, secondo un protocollo predisposto dal Medico Competente. La formazione dei lavoratori è garantita da un programma di corsi che viene periodicamente valutato ed aggiornato e che tiene conto di: • scadenze di legge (es. aggiornamento triennale addetti pronto soccorso ex DM 388/2003, aggiornamento quinquennale RSPP, etc); • modifiche al ciclo produttivo o all'organizzazione delle attività; • modifiche dei rischi connessi alle sostanze impiegate; • variazioni delle mansioni attribuite al personale e turn over; • mantenimento delle conoscenze e della sensibilità dei lavoratori in relazione ai rischi presenti, alle disposizioni in vigore ed alla gestione delle emergenze. Nell'affidamento di lavori ad Imprese Appaltatrici è attuato sistematicamente quanto previsto dall'art. 26 del D.Lgs. 81/08. Qualora ne ricorrano le condizioni, i lavori edili in appalto vengono gestiti in ottemperanza a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 (Allegato XVII). E’ da sottolineare che la Box Marche è certificata anche per il proprio Sistema di Gestione Sicurezza secondo la norma OHSAS 18001. Obiettivi di miglioramento ambientale In relazione alla Politica Ambientale adottata da Box Marche S.p.A. e datata 16/04/2012, agli aspetti ambientali significativi, alle risorse economiche e agli indirizzi di priorità del vertice aziendale, sono stati definiti gli obiettivi e traguardi, descritti nel programma ambientale per il triennio 2011/2013 emesso con la Dichiarazione Ambientale del mese di Luglio 2011. Il programma è sintetizzato nelle tabelle seguente e pianificato nei documenti specifici del Sistema di Gestione Ambientale. La Politica è stata rivista in occasione dell’ultimo riesame e integrata con obiettivi specifici relativi all’utilizzo di carte FSC e PEFC, il che ha comportato l’aggiunta di un obiettivo specifico relativo al fatturato su prodotti certificati secondo questi due schemi. Obiettivi triennio 2011 – 2013 N Aspetto Ambient. Emissioni in atmosfera Area del sito Rep. stam pa Situazio ne attuale Valore 2010:ml alcol/mq stampati (0,30) Tutte Valore 2010:4 1 Sensibilizza zione comunità 2 Obiettivo proposto Diminuire la concentrazione di alcol ed il suo consumo attraverso la scelta di prodotti più performanti Comunicazione ambientale verso l’esterno Traguardo Scad. Dato al 31/12/11 Indicatore ml alcol/ mq stampati Da 0,3 a 0,2 nel triennio Dic 2011 Dic 2012 Dic 2013 Indicatore ml alcol/mq stampati Da 0,3 a 0,2 nel triennio 2011: 0,27 4 comunicaz. /anno (Global Report, Riciclo aperto, pubblicazione politica e D.A. sul sito, almeno 1 articolo anno su Next Dic 2011 Dic 2012 Dic 2013 4 comunicazioni l’anno 2011: 2011 Global Report 08/07/11 Politica pubblicata Dichiarazione Ambientale EMAS su www.boxmarche.it Next Pagina 29 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 3 Energia elettrica Tutte 4 Rifiuti Tutte 5 Materie prime Tutte Valore 2010 Kwh 1.272.11 4 Valore 2010 Kg 1509910 Valore 2010 Kg: FSC 2.703 PEFC 43.207 Ridurre il consumo energia attraverso l’auto produzione fotovoltaico 15% del fabbisogno di energia Dic 2012 Azzerare quantita carta rifiuto usando sfridi come combustibile. Progetto di cogenerazione per produzione di energia e calore Aumentare il quantitativo di materie prime certificate FSC e PEFC impiegate nel ciclo produttivo 40% del fabbisogno di energia Dic 2013 + 67% annuo 2011 2012 2013 % dei Kwh consumati coperta da autoproduzione da fotovoltaico, almeno 15% (200.000 KWh) % dei Kwh consumati coperta da cogenerazione. Abbattimento dei consumi di metano. 40% del fabbisogno di energia (tra elettrica e termica) 2011: FSC 12.029 Kg PEFC : 96.041 Kg Gli obiettivi fissati per il 2011 sono stati tutti raggiunti. Il consumo di Alcol come visto si sta sensibilmente riducendo (0,27 ml/mq nel 2011) e per il 2013 confidiamo che la percentuale possa essersi ridotta allo 0,2 ml/mq. I quantitativi di materiale FSC e PEFC acquistati nel 2010 erano pari a Kg 2.703 di FSC e 43.207 di PEFC. Nel 2011 si è registrato un incremento di FSC del 22.5% e di PEFC pari al 45%. Per quanto riguarda quelli 2012, sembra al momento poco probabile il raggiungimento nei termini di quello legato all’autoproduzione di energia elettrica dato che si è appurato che al momento l’ENEL non è in grado di riprendere l’energia prodotta in più che deve essere ceduta alla rete e siamo in attesa di conoscere la data di ultimazione di una nuova centrale, dato che è nostra intenzione perseguire nel progetto. Il sistema di gestione ambientale Box marche S.p.A. ha organizzato, a partire già dal 2000, la documentazione di pertinenza ambientale per l’applicazione del proprio sistema di gestione ambientale secondo la norma UNI EN ISO 14001. A gennaio 2005 Box marche S.p.A. ha intrapreso le attività necessarie per l’adesione volontaria al sistema comunitario di ecogestione e audit (Regolamento CE 761/2001 - ora REGOLAMENTO 1221/2009). Box Marche S.p.A. è convinta dell’utilità dello strumento “Politica Ambientale” che, oltre ad assicurare la conformità con tutte le pertinenti disposizioni regolamentari in materia ambientale, formalizza impegni finalizzati al costante e ragionevole miglioramento dell’efficienza ambientale. Pertanto ha predisposto un Sistema di Gestione Ambientale comprendente anche procedure di audit che consentono di valutare la conformità e l’efficacia di attuazione della politica ambientale aziendale. Per l’implementazione e mantenimento del Sistema di gestione ambientale e per l’adesione al sistema comunitario di ecogestione e audit, Box Marche S.p.A.: • ha effettuato una analisi ambientale iniziale che aggiorna periodicamente e secondo necessità • ha adottato una politica ambientale del sito che aggiorna periodicamente per renderla idonea ai propri scopi • redige annualmente un programma ambientale • effettua periodicamente audit ambientali (Valutazioni documentate e obiettive dell’efficienza del sistema di gestione ambientale) • effettua periodicamente il Riesame della direzione Pagina 30 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 • ha elaborato la presente Dichiarazione ambientale (la dichiarazione ambientale viene convalidata da un Verificatore Ambientale accreditato) Il Sistema di Gestione Ambientale si basa sull’applicazione di una serie di procedure, che disciplinano i comportamenti e le responsabilità del personale in relazione all’ambiente. Il Sistema stabilisce le modalità di registrazione dei controlli operativi, dei monitoraggi relativi agli impatti ambientali identificati, nonché delle disposizioni legislative in materia ambientale. II Sistema di Gestione Ambientale è documentato mediante il Manuale integrato, essendo Box Marche certificata secondo 6 schemi (Qualità, Igiene Alimentare, Ambiente, FSC, PEFC e Sicurezza), le Procedure Gestionali e le Istruzioni Operative. Il Manuale fornisce una descrizione di tutto il Sistema di Gestione Ambientale e fa riferimento alle Procedure Gestionali in vigore. Le Istruzioni Operative regolamentano la gestione dei processi con impatto ambientale. Nel seguito si delineano brevemente gli elementi essenziali del Sistema di Gestione Ambientale. Compiti e responsabilità in materia di Gestione Ambientale Nel seguito si individuano brevemente alcune delle responsabilità in merito al Sistema di Gestione Ambientale. Direzione generale Ha piena responsabilità, autorità e autonomia per la definizione e attuazione della politica, del programma ambientale e per la gestione di tutti gli aspetti ambientali. In particolare la direzione generale ha l’autorità per assicurare l’introduzione, l’applicazione, il mantenimento, miglioramento e il riesame del Sistema di Gestione Ambientale. Responsabile di stabilimento Coordina i processi di produzione. Rappresentante della Direzione per il sistema di Gestione Ambientale II Rappresentante della Direzione ha la responsabilità dell’attuazione, del mantenimento e della revisione del Sistema di Gestione Ambientale. Il Rappresentante della Direzione ha anche il compito di riferire alla Direzione, mediante contatti diretti, le informazioni riguardanti l’andamento del Sistema di Gestione Ambientale. Responsabile del sistema di Gestione integrato Essendo Box Marche S.p.A. certificata con 6 schemi in base alle norme UNI EN ISO 9001, UNI EN ISO 22000, UNI EN ISO 14001, BS OHSAS18001, FSC e PEFC, è stato nominato un responsabile del Sistema di gestione integrato che ha il compito di supervisionare l’operato dei Responsabili incaricati nei vari schemi. Nell’ambito del proprio incarico, il Responsabile del Sistema di Gestione Integrato è gerarchicamente subordinato al Responsabile di Stabilimento e Direzione Generale. Inoltre il Responsabile del Sistema di Gestione Integrato si occupa dei rinnovi delle autorizzazioni ambientali ed eventuali nuovi adempimenti legislativi. Responsabile del sistema di Gestione Ambientale Garantisce che il sistema di gestione ambientale venga applicato, mantenuto e migliorato nel tempo. Supervisiona le attività di controllo operativo e monitoraggi effettuati dagli addetti preposti. Supervisiona e verifica delle attività svolte da Laboratori accreditati in merito alle analisi e ai risultati emessi per le emissioni in atmosfera e per gli scarichi idrici. Nell’ambito del proprio incarico, il Responsabile del Sistema di gestione Ambientale ha piena responsabilità ed autonomia, pur dovendo rimanere all’interno delle mansioni affidategli e degli obiettivi della politica aziendale definiti dalla Direzione; egli è gerarchicamente subordinato solo al Responsabile del Sistema di gestione Integrato, cui riferisce periodicamente sull’evoluzione e l’applicazione del Sistema nelle diverse aree aziendali. Responsabile della manutenzione Pagina 31 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Si occupa in particolare delle manutenzioni relative a tutti gli impianti di depurazione e dei punti di emissione. Inoltre effettua le analisi interne tramite kit da campo sugli scarichi idrici secondo le frequenze stabilite dai documenti specifici del Sistema di gestione Ambientale implementato in azienda. Alla Direzione Generale fanno capo le tre Aree Amministrazione e Finanza, Produzione e l’area Commerciale che ha la responsabilità sulle politiche commerciali, sugli obiettivi di vendita e sulla gestione della forza vendita. E’ presente inoltre un’area adibita al front office e alla gestione del cliente, sia da un punto di vista commerciale sia per curare gli aspetti più tecnici. All’area Produzione fa capo la Logistica di Produzione. La Logistica assolve alle funzioni di acquisto, pianificazione, produzione e movimentazione merci; ad essa fanno capo i Magazzini di Accettazione e Ricevimento, i Servizi Tecnici di Produzione e gli Approvvigionamenti. Il servizio Manutenzione è collocato in staff ai servizi tecnici di produzione. I tre reparti di lavorazione, Stampa, Fustellatura, e Piegaincolla sono gestiti dal responsabile dei Servizi Tecnici di produzione, che coordina anche le lavorazioni esterne. Il livello di autonomia decisionale affidato ai responsabili di processo risulta elevato, grazie anche a notevoli investimenti in formazione. Di seguito è mostrato un particolare dell’organigramma relativo al Sistema di Gestione integrato. SISTEMA DI GESTIONE GESTIONE QUALITA’ GESTIONE FSC/PEFC GESTIONE AMBIENTALE GESTIONE SICUREZZA/ALIM. GESTIONE EMISSIONI IN ATMOSFERA GESTIONE DEGLI SCARICHI GESTIONE IMBALLAGGI GESTIONE DEI RIFIUTI GESTIONE ALTRI ASPETTI AMBIENTALI Prescrizioni legislative e aspetti ambientali Sono procedurate le azioni relative all’analisi di nuove prescrizioni legislative o modifiche a leggi esistenti, nonché la sorveglianza del rispetto di tali prescrizioni. Inoltre è stata procedurata la valutazione degli aspetti/impatti ambientali e le modalità di aggiornamento dell’analisi ambientale redatta per definire gli spetti ambientali correlati alle attività del sito. Competenza, formazione e consapevolezza La diffusione della cultura ambientale tra i dipendenti rappresenta uno degli impegni della direzione. Pertanto sono organizzati corsi di formazione e informazione riguardanti il Sistema di Gestione Ambientale in generale ed i diversi aspetti ambientali connessi alle specifiche attività eseguite dal personale. Pagina 32 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 In primo luogo l’azienda informa tutti i dipendenti dell’importanza della conformità con la politica Aziendale Integrata, con la Politica Ambientale e con i requisiti del Sistema, coinvolgendo gli stessi nella definizione della politica aziendale, dei programmi di miglioramento e delle attività operative del Sistema di gestione Integrato, in quanto essi sono i maggiori esperti delle attività di propria responsabilità e quindi sono in grado di fornire valore aggiunto. L’efficace gestione del Sistema richiede il sostegno e l’impegno dei dipendenti e l’esperienza dei lavoratori è una risorsa necessaria allo sviluppo del Sistema. I corsi di formazione sono effettuati sulla base di un piano delle attività formative e informative che tiene conto delle esigenze aziendali, delle proposte tecnico-gestionali, della eventuale criticità per l’ambiente di alcune attività e delle evidenze operative per il miglioramento ambientale. E’ effettuata inoltre attività di sensibilizzazione anche alle persone che lavorano per contro di Box Marche S.p.A (fornitori) mediante questionari informativi, visite e istruzione ambientale relativi ai corretti comportamenti ambientali da seguire all’interno del sito. Comunicazione Box Marche S.p.A. ha predisposto e applica procedure per ricevere, registrare, valutare e rispondere a comunicazioni interne ed esterne riguardo alle problematiche ambientali. La presente Dichiarazione ambientale viene diffusa ai dipendenti tramite intranet e all’esterno tramite specifico sito web della Società. Gestione e controllo operativo Al fine di tenere sotto controllo gli aspetti/impatti ambientali correlati alle proprie attività Box marche S.p.A ha implementato delle istruzioni operative ambientali per la gestione e controllo di tali aspetti. Controllo dei documenti e delle registrazioni I documenti riguardanti l’ambiente (di origine interna ed esterna) sono adeguatamente registrati, gestiti ed archiviati. Per quanto riguarda la documentazione di sistema, si è attuata la distribuzione informatica interna tramite software gestionale. Postazioni PC sono infatti presenti in ogni reparto. Preparazione e risposta alle Emergenze Al fine di gestire le possibili situazioni di emergenza, Box marche S.p.A. si è dotata di un piano di gestione delle emergenze (Piano di Emergenza Interno) in cui sono trattate quelle correlabili agli effetti ambientali importanti quali incendio e primo soccorso. Inoltre è stata elaborata una procedura per la gestione delle emergenze ambientali quali sversamenti. Tutto il personale è stato informato sull’esistenza del piano per le emergenze e della istruzione operativa dedicata ed è addestrato, mediante simulazioni annuali per affrontare tutte le possibili situazioni di emergenza ambientale. Verifica Sono state elaborate procedure per: • le attività di monitoraggio delle principali caratteristiche delle operazioni che possono avere un impatto ambientale significativo; • la gestione delle non conformità, azioni correttive e preventive. Inoltre Box Marche S.p.A. ha elaborato ed applica procedure interne per effettuare audit interni con portata e valenza tali da coprire tutti gli aspetti e le attività del sito produttivo; in particolare si verifica la conformità del Sistema, della politica e del programma del sito e l’osservanza delle disposizioni regolamentari. Riesame del Sistema di Gestione Ambientale Esiste una procedura per l’attività di riesame e la direzione dispone dei relativi rapporti. Pagina 33 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 FASE 4 – VALUTAZIONE DELLA SIGNIFICATIVITA’ DEGLI ASPETTI/IMPATTI AMBIENTALI DIRETTI (Mod 77 a) il criterio di valutazione è definito in procedura 06 del SGI (Cond) condizioni- (N) condizioni operative di normalità-(EM) condizioni operative di emergenza- (PM) possibilità di miglioramento-(P) probabilità- (G) gravità- (S) significatività-An (Condizione operativa anomala) Processo/prodotto/Ser. Aspetto Impatto cond PM P G S Valutazione Contaminazione suolo – sottosuolo Contaminazione suolo – sottosuolo Ricevimento di materie prime / ausiliarie da parte dei fornitori Emissioni in atmosfera rumore Risorse naturali Risorse energetiche Processo/prodotto/Serv. Aspetto Contaminazione suolo – sottosuolo Contaminazione suolo/sottosuolo Immagazzinamento materie prime / ausiliarie Contaminazione aria Rifiuti da imballaggio Risorse energetiche rumore Processo/prodotto/Serv. Aspetto Contaminazione suolo – sottosuolo Prestampa Rifiuti da imballaggio Rifiuti Risorse energetiche Pagina 34 di 50 Sversamenti accidentali durante la loro movimentazione (materie prime liq. / ausiliarie) Em 2 1 3 6 POCO SIGNIFICATIVO Sversamenti accidentali olio automezzi Em 1 1 3 3 POCO SIGNIFICATIVO N 1 5 1 5 N 1 5 1 5 N 1 5 1 5 P G S Immissione di sostanze inquinanti dovute ai gas di scarico degli automezzi Emissioni acustiche causate dagli automezzi e dai muletti elettrici Non si ha consumo di risorse naturali Consumo di energia elettrica per i muletti Impatto Sversamenti accidentali durante il loro deposito (materie prime liquide / ausiliarie) Ricaduta dei prodotti di combustione a seguito di incendio Sviluppo di CO CO2,NOX e altre sostanze di combustione cond PM POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO assente POCO SIGNIFICATIVO Valutazione POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO Em 2 1 3 6 Em 2 1 4 8 Em 2 1 4 8 Produzione rifiuti da imballaggio N 1 5 1 5 Consumo di energia elettrica per i muletti N 1 5 1 5 Emissioni acustiche dei muletti elettrici N 1 5 1 5 P G S Valutazione POCO SIGNIFICATIVO Impatto cond PM Sversamenti accidentali durante il loro deposito e/o movimentazione (mat prime liquide /ausiliarie) Em 2 1 4 8 Produzione rifiuti da imballaggio N 1 5 1 5 Produzione rifiuti liquidi N 2 5 1 10 Consumo di energia elettrica N 1 5 1 5 POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Processo/prodotto/Serv Processo di stampa e verniciatura Aspetto cond PM P G S Valutazione Emissioni in atmosfera Sviluppo di alcol isopropilico (macchine stampa) N 2 5 2 20 SIGNIFICATIVO Emissioni in atmosfera Sviluppo principalmente di idrocarburi alifatici e altri S.O.V. di III-IV-V classe (macchine stampa) N 2 5 1 10 POCO SIGNIFICATIVO Emissioni in atmosfera Sviluppo principalmente di ozono e S.O.V. di III-IV-V classe (forno UV) N 2 5 1 10 POCO SIGNIFICATIVO Scarichi Idrici Scarico e trattamento delle acque dei servizi igienici in corso d’acqua superficiale previa depurazione N 2 5 1 10 POCO SIGNIFICATIVO Contaminazione suolo/sottosuolo/acqua In caso di mal funzionamento dell’ impianto di depurazione biologico, eventuale inquinamento di acque superficiali An 1 2 5 10 POCO SIGNIFICATIVO Contaminazione suolo/sottosuolo/acqua In caso di rottura depuratore biologico, eventuale fuoriuscita di acqua da depurare: inquinamento del suolo e della falda Em 1 1 5 5 POCO SIGNIFICATIVO Rifiuti / Rifiuti di imballaggio Produzione, stoccaggio e movimentazione soluzione acquosa di inchiostri N 2 5 2 20 SIGNIFICATIVO Rifiuti / Rifiuti di imballaggio Produzione, stoccaggio e movimentazione imballaggi metallici N 2 5 2 20 SIGNIFICATIVO Rifiuti / Rifiuti di imballaggio Produzione e movimentazione di carta, cartone, imballaggi in plastica, legno e successivo recupero presso centri autorizzati N 2 5 1 10 POCO SIGNIFICATIVO Em 2 1 4 8 Em 2 1 4 8 Contaminazione suolo – sottosuolo Contaminazione aria Ricaduta dei prodotti di combustione a seguito di incendio Sviluppo di CO CO2,NOX e altre sostanze di decomposizione POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO Contaminazione suolo – sottosuolo Sversamento olio durante la manutenzione Em/An 1 2 2 4 POCO SIGNIFICATIVO Contaminazione suolo – sottosuolo-acqua Sversamenti accidentali durante la movimentazione delle materie prime/ausiliarie e rifiuti Em 2 1 4 8 POCO SIGNIFICATIVO Consumo di energia elettrica N 1 5 1 5 POCO SIGNIFICATIVO Prelievo di acqua da acquedotto per processo di stampa e per servizi igienici N 1 5 1 5 POCO SIGNIFICATIVO Risorse energetiche Risorse naturali Pagina 35 di 50 Impatto Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Processo/prodotto/Serv Processo di fustellatura Aspetto P G S Valutazione N 2 5 1 10 POCO SIGNIFICATIVO Rifiuti / Rifiuti di imballaggio Produzione e movimentazione di legno e successivo recupero presso impianti controllati N 1 5 1 10 POCO SIGNIFICATIVO An/Em 1 2 4 8 POCO SIGNIFICATIVO An/Em 1 1 4 4 POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO Contaminazione suolo/sottosuolo/acqu a Contaminazione suolo/sottosuolo/acqu a In caso di mal funzionamento dell’ impianto di depurazione biologico, eventuale inquinamento di acque superficiali In caso di rottura depuratore biologico, eventuale fuoriuscita di acqua da depurare: inquinamento del suolo e della falda Contaminazione suolo Sversamento olio durante la manutenzione An/Em 1 2 2 4 Contaminazione suolo – sottosuolo Ricaduta dei prodotti di combustione a seguito di incendio Em 2 1 5 10 POCO SIGNIFICATIVO Contaminazione aria Sviluppo di CO CO2,NOX e altre sostanze da combustione Em 2 1 4 8 POCO SIGNIFICATIVO Risorse energetiche Consumo di energia elettrica N 2 5 2 20 Aspetto SIGNIFICATIVO Non presenti assente Non si ha consumo di risorse naturali (acqua) assente Impatto cond PM P G S Valutazione Scarico e trattamento delle acque dei servizi igienici in pubblica fognatura previa depurazione biologica N/An 2 2 2 6 POCO SIGNIFICATIVO Rifiuti/Rifiuti di imballaggio Produzione e movimentazione di carta e cartone e successivo recupero presso centri autorizzati. N 2 4 1 8 POCO SIGNIFICATIVO Rifiuti/Rifiuti di imballaggio Produzione e movimentazione di legno e successivo recupero presso impianti controllati N 2 2 1 4 POCO SIGNIFICATIVO An/Em 1 2 5 10 POCO SIGNIFICATIVO Scarichi idrici Contaminazione In caso di mal funzionamento dell’ impianto di suolo/sottosuolo/acqu depurazione biologico, eventuale inquinamento di acque superficiali a Pagina 36 di 50 PM Produzione e movimentazione di carta e cartone e successivo recupero presso centri autorizzati. Risorse naturali Processo di piega - incolla cond Rifiuti / Rifiuti di imballaggio Emissioni in atmosfera Processo/prodotto/Serv Impatto Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Contaminazione In caso di rottura depuratore biologico, eventuale suolo/sottosuolo/acqu fuoriuscita di acqua da depurare: inquinamento del suolo a e della falda Contaminazione suolo Ricaduta dei prodotti di combustione a seguito di – sottosuolo incendio Em 1 1 5 5 POCO SIGNIFICATIVO Em 2 1 5 10 POCO SIGNIFICATIVO Sversamenti accidentali durante la movimentazione delle mat prime/ausiliarie e rifiuti Em 2 1 3 6 POCO SIGNIFICATIVO Contaminazione aria Sviluppo di CO CO2,NOX e altre sostanze di decomposizione Em 2 1 3 6 POCO SIGNIFICATIVO Risorse energetiche Consumo di energia elettrica N 2 4 2 16 SIGNIFICATIVO Prelievo di acqua da acquedotto per servizi igienici N 1 4 1 4 POCO SIGNIFICATIVO Contaminazione suolo – sottosuolo-acqua Risorse naturali Emissioni in atmosfera Processo/prodotto/Serv Aspetto Contaminazione suolo/sottosuolo Contaminazione suolo Area esterna di deposito temporaneo – sottosuolo Contaminazione aria rumore Sostanze lesive per l’ozono Pagina 37 di 50 Non presenti Impatto assente cond PM P G S Valutazione Sversamenti accidentali durante la movimentazione e stoccaggio dei rifiuti , nonché prelievo da parte degli smaltitori Em 2 1 2 4 POCO SIGNIFICATIVO Ricaduta dei prodotti di combustione a seguito di incendio Em 2 1 5 10 POCO SIGNIFICATIVO Sviluppo di SOV, CO CO2,NOX e altre sostanze di decomposizione Em 2 1 3 6 POCO SIGNIFICATIVO Emissioni acustiche dovute al funzionamento del compattatore rifiuti N 2 4 1 8 POCO SIGNIFICATIVO Fuoriuscita di gas refrigeranti contenuti all’interno degli impianti di condizionamento Em 1 1 3 3 POCO SIGNIFICATIVO Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Processo/prodotto/Serv Aspetto Contaminazione suolo – sottosuolo Scarichi idrici Contaminazione suolo/sottosuolo Immagazzinamento prodotto finito e spedizione Contaminazione aria Emissioni in atmosfera rumore Risorse naturali Risorse energetiche Processo/prodotto/Serv Aspetto Rifiuti Risorse naturali uffici Risorse energetiche Scarichi idrici Materie prime/ausiliarie Pagina 38 di 50 Impatto cond PM P G S Sversamenti accidentali olio automezzi EM 1 1 3 3 Acque dilavamento piazzale con possibili residui di olio Em 1 2 2 4 Em 2 1 5 10 Em 2 1 3 6 N 1 1 3 3 N 2 4 1 8 Ricaduta dei prodotti di combustione a seguito di incendio Sviluppo di CO CO2,NOX e altre sostanze di combustione Immissione di sostanze inquinanti dovute ai gas di scarico degli automezzi Emissioni acustiche causate dagli automezzi e dai muletti elettrici Non si ha consumo di risorse naturali Consumo di energia elettrica per i muletti Impatto Valutazione POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO assente N 1 4 1 4 POCO SIGNIFICATIVO cond PM P G S Valutazione Produzione di rifiuti destinati a recupero e smaltimento N 2 4 1 4 POCO SIGNIFICATIVO Prelievo di acqua da acquedotto per i servizi igienici N 1 4 1 4 POCO SIGNIFICATIVO Consumo di energia elettrica N 2 4 1 4 POCO SIGNIFICATIVO Scarichi idrici dei servizi igienici in fognatura N/An 2 4 1 8 POCO SIGNIFICATIVO Stoccaggio e consumo di carta, toner, cartucce…… N 1 4 1 4 POCO SIGNIFICATIVO Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Processo/prodotto/Serv Aspetto Impatto Risorse naturali P G S Valutazione POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO POCO SIGNIFICATIVO Prelievo acqua da pozzo per scopo irriguo N 1 2 2 4 risorse energetiche Prelievo da fonti primarie per il consumo di metano N 1 2 1 2 Risorse energetiche Prelievo di gasolio per autotrazione degli autoveicoli di proprietà N 1 4 1 4 visivo N 1 5 1 5 Emissioni in atmosfera Sviluppo in atmosfera di CO, CO2, NOX, SOX derivanti da impianti di riscaldamento alimentati a metano N 1 2 2 4 POCO SIGNIFICATIVO Emissioni in atmosfera Fuoriuscita di R22 dal condizionatore degli uffici Em 2 1 4 8 POCO SIGNIFICATIVO Ricaduta dei prodotti di combustione a seguito di incendio Em 2 1 5 10 POCO SIGNIFICATIVO N 2 4 1 8 POCO SIGNIFICATIVO N 1 5 1 5 POCO SIGNIFICATIVO paesaggio Altri aspetti del sito aziendale cond PM Contaminazione suolo/sottosuolo Rumore Emissioni elettromagnetiche Disturbo o deterioramento quali – quantitativo dell’ambiente circostante generato dagli impianti .e dal traffico veicolare Disturbo o deterioramento quali – quantitativo dell’ambiente circostante generato dalla cabina elettrica di trasformazione FASE 5 – VALUTAZIONE DI SIGNIFICATIVITA’ DEGLI ASPETTI/IMPATTI AMBIENTALI INDIRETTI (Cp) Indice di controllabilità potenziale (livello di gestione e influenza potenzialmente esercitabile 1<Cp< 4) (Cr) Indice di controllabilità reale (livello di gestione e influenza realmente esercitabile 1<Cr< 4) (Ic) Indice di controllabilità finale = (S) Significatività La valutazione della significatività degli aspetti ambientali indiretti è stata condotta valutando la possibilità di controllo da parte dell’azienda di un evento (per l’ambiente), non direttamente prodotto dall’azienda stessa. Aspetto indiretto Viabilità Fornitori Pagina 39 di 50 Impatto Prossimità della Strada provinciale Senigallia – Castelleone di Suasa. Aumento della densità veicolare e rumore dovuta agli automezzi dei fornitori Incidenti ambientali dovuti ad un’insufficiente sensibilizzazione dei fornitori cond P G S Valutazione N 4 1 4 POCO SIGNIFICATIVO Em 1 2 2 POCO SIGNIFICATIVO Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Ricerca e sviluppo Utilizzo di materiali ecologici( se possibile) N 2 1 2 POCO SIGNIFICATIVO NOTA Per la casella “VALUTAZIONE”, la registrazione deve essere effettuata riportando le seguenti informazioni: • POCO SIGNIFICATIVO = S ≤ 10 • SIGNIFICATIVO = 11 ≤ S ≤ 20 • MOLTO SIGNIFICATIVO = S ≥20 Data: 16 aprile 2012 Pagina 40 di 50 Redatto: Carla Torretti………………………………….. Approvazione da parte della D.G.: Tonino Dominici…………………………………. Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Appendice B Principali norme e leggi di riferimento applicabili NORME Norme e leggi Aggiornamenti 196/2006 Titolo REGOLAMENTO (CE) N. 196/2006 DELLA COMMISSIONE del 3 febbraio 2006 che modifica l’allegato I del regolamento (CE) n. 761/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio per tenere conto della norma europea EN ISO 14001:2004 e che abroga la decisione 97/265/CE ABROGATO Reg.1221/2009 REGOLAMENTO (CE) n. 1221/2009 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 25 novembre 2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), che abroga il regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE UNI EN ISO 14001 :04 Sistema di gestione Ambientale. Requisiti e guida per l’uso. Dlgs 39/97 Attuazione direttiva CE 90/313 concernente la libertà di accesso all’informazione ambientale DLgs 152/2006 e succ. modifiche Testo unico ambientale EMISSIONI IN ATMOSFERA Norme e leggi DLgs 152/2006 e succ. modifiche Titolo Parte quinta: “Norme in materia di tutela dell’aria e riduzione delle emissioni in atmosfera” D.Lgs. 128/2010 "Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante norme in materia ambientale, a norma dell'articolo 12 della legge 18 giugno 2009, n. 69" DM 21.12.95 disciplina dei metodi di controllo delle emissioni in atmosfera degli impianti industriali DM n.44 del 16/01/2004 Recepimento della direttiva 1999/13/CE relativa alla limitazione delle emissioni di composti organici volatili di talune attività industriali, ai sensi dell’articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 24 maggio 1988, n. 203. DPCM del 21 luglio 1989 atto di indirizzo alle regioni per attuazione DPR 203/88 DM del 12/07/1990 Linee guida per il contenimento delle emissioni degli impianti industriali e la fissazione dei valori minimi di emissione DM 25/08/00 Agg. Metodi di campionamento, analisi e valutazione degli inquinanti, ai sensi del DPR 203/88. Integra e sostituisce i metodi di campionamento, analisi indicati dal DM 12/07/90 DPR 25/07/1991 Modifiche dell’atto di indirizzo e coordinamento in materia di emissioni poco significative e di attività a ridotto inquinamento atmosferico del DPCM del 21/07/89 Delibera GR n°3913 VP/AMB del 24/10/1994 Determinazione del criterio generale di valutazione per nuovi impianti, modifiche sostanziali e trasferimenti di impianti, ai fini dell’istruttoria e dell’autorizzazione ai sensi del D.P.R. n°203/88 D.G.R. n° 1462 ME/AMB del 22/06/1998 autorizzazione generale per attività a ridotto inquinamento atmosferico LR del 25/05/99 n. 12 Conferimento alle province delle funzioni amministrative in materia di inquinamento atmosferico Pagina 41 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Delibera GRM n. 840 del 07/04/97 D.P.R. 26.08.1993, n. 412 DPR 21 dicembre 1999 n.551 D.M. 17/03/2003 Emissioni a ridotto inquinamento atmosferico o poco significativo. Comunicazioni Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10. “Modifiche al DPR 26 agosto 1993, n. 412: Regolamento recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione dell’articolo 4, comma 4 della legge 9 gennaio 1991, n. 10.” Aggiornamenti agli allegati F e G del decreto del Presidente della Repubblica 26 agosto 1993, n. 412, recante norme per la progettazione, l’installazione, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici degli edifici DM 20-09-02 Attuazione dell’art. 5 della legge 28 dicembre 1993, n. 549, recante misure a tutela dell’ozono stratosferico. D.Lgs. n.351 04-08-99 Attuazione della direttiva 96/62/CE in materia di valutazione e di gestione della qualità dell’aria D.Lgs.27-01-92 n.97 Attuazione della direttiva 87/219/CEE relativa al tenore di zolfo di taluni combustibili liquidi. D.P.R.15-04-71 n.322 Regolamento per l’esecuzione della Legge 13 luglio 1966, n.615 recante provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico, limitatamente al settore dell’industria L. 615 13-07-66 Provvedimenti contro l,inquinamento atmosferico D.P.R.22-12-70 n.1391 Regolamento per l,esecuzione della Legge 13 luglio 1966, n.615 recante provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico, limitatamente al settore degli impianti termici SCARICHI IDRICI E RISORSE IDRICHE DLgs 152/2006 e succ. modifiche Parte terza: “Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche” Sezione II: Tutela delle acque dall’inquinamento Sezione III: Gestione delle risorse idriche Regio decreto 1775/33 Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque Legge del 05/01/94 n.36 Disposizioni in materia di risorse idriche (legge Galli) Legge 306 del 27/12/04 Legge di conversione del decreto legge n. 266/2004 (decreto “Milleproroghe”) per la denuncia dei pozzi esistenti e per le domande di concessione in sanatoria LR del 05/08/1982 n.29 disposizioni in materia di scarichi e contributi alle imprese LR del 17/12/99 n 36 Modifiche e integrazioni alla LR del 5 agosto 1982 n.29 e disposizioni in materia di scarichi e contributi alle imprese Piano di Tutela delle Acque della Regione Marche del 26/02/2010 Norme Tecniche di attuazione, approvate nell’ultimo Piano di Tutela delle Acque della regione Marche (DACR n. 145 del 26/01/2010) – sezione III, art. 42 “Acque meteoriche di dilavamento acque di lavaggio, acque di prima pioggia”, comma 4. LR n.18 del 22/06/98 Disciplina risorse idriche LR n.15 del 23/02/00 Modifiche alla LR 18/98 Pagina 42 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Regolamento Ente gestore servizio idrico REGOLAMENTO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO RIFIUTI/RIFIUTI DA IMBALLAGGIO D.Lgs. n.152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. D.Lgs. 205/2010 Parte quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati” Disposizioni di attuazione della direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 novembre 2008 relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive. Legge ordinaria Parlamento n°70 del 25/01/94 Guida alla compilazione del Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (C.C.I.A.A.) DM n.392 del 1996 Regolamento recante norme tecniche per l’eliminazione degli oli usati D.Lgs.27-01-92 n.95 Attuazione delle direttive 75/439/CEE e 87/101/CEE relative alla eliminazione degli oli usati D.Min.15/07/1998 Statuto del Consorzio nazionale per il recupero ed il riciclaggio degli imballaggi a base cellulosica D.M n° 145 del 01/04/98 Regolamento recante la definizione del modello e dei contenuti del FIR ai sensi degli articoli 15,18, comma 2, lettera e) e comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n°22 D.M n° 148 del 01/04/98 Regolamento recante l’approvazione del modello dei registri di carico e scarico dei rifiuti ai sensi degli articoli 12,18, comma 2, lettera m) e 18, comma 4, del decreto legislativo 5 febbraio 1997, n°22 DM 141/98 Regolamento recante norma per lo smaltimento in discarica dei rifiuti e per la catalogazione dei rifiuti pericolosi smaltiti in discarica D.P.C.M. del 22/12/2004 Approvazione nuovo MUD Circolare Ministero ambiente n. 812 del 04/09/98 Esplicativa sulla compilazione dei registri di carico/scarico dei rifiuti e FIR di accompagnamento dei rifiuti individuati in DM 145/98 e DM 148/98 Decisione 2000/532/CE del 3 maggio 2000 e s.m.i. Decisione della commissione che sostituisce la decisione 94/3/CE che istituisce un elenco di rifiuti conformemente all’art.1, lettera a), della direttiva 75/442/CEE del consiglio relativa ai rifiuti e la decisione 94/904/CE del consiglio che istituisce un elenco di rifiuti pericolosi ai sensi dell’articolo 1, paragrafo 4, della direttiva 91/689/CEE del consiglio relativa ai rifiuti pericolosi Dec.2001/118/CE Decisione della Commissione del 16 gennaio 2001 che modifica l’elenco di rifiuti istituito dalla decisione 2000/532/CE Direttiva Europea 2004/12/CE del 11/02/04 modifica la direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e i rifiuti di imballaggio REG. 22/04/99 Regolamento di attuazione dello statuto del consorzio nazionale per il recupero e il riciclaggio degli imballaggi a base cellulosica LR 28/10/99 n.28 Disciplina regionale in materia di rifiuti. Attuazione Decreto Ronchi LR del 09/03/00 n. 17 Modifiche alla LR n.28 del 28/10/99 Regolamento CONAI RUMORE E VIBRAZIONI Pagina 43 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Dlgs n.262 del 04/09/02 Attuazione della Direttiva 2000/14/CE concernente l’emissione acustica ambientale delle macchine ed attrezzature destinate a funzionare all’aperto Legge n° 447 del 26/10/95 Legge quadro sull’inquinamento acustico DPCM del 01/03/91 Limiti massimi di esposizione al rumore negli ambienti abitativi e nell’ambiente esterno DPCM del 14/11/97 Determinazione dei valori limite delle sorgenti sonore LR del 14/11/2001 n.28 Norme per la tutela dell’ambiente esterno ed abitativo dall’inquinamento acustico nella regione Marche SOSTANZE PERICOLOSE Norme e leggi Titolo Legge n. 257 del 27/03/92 Norme relative alla cessazione dell’impiego da amianto. Applicata da DM 06/09/94 DPR 147/2006 Decreto attuativo ed interpretativo del Regolamento CE 2073/2000 relativo alle sostanze che riducono l’ozono - Dlgs n.114 del 17/03/95 Attuazione della Direttiva 87/217/CEE in materia di prevenzione e riduzione dell’inquinamento dell’ambiente causato dall’amianto Legge n° 549 del 28/12/1993 Attività a tutela dell’ozono stratosferico. Smaltimento HCFC Legge 35 del 17.02.01 Ratifica ed esecuzione degli emendamenti al protocollo di Montreal relativo alle sostanze che riducono lo strato di ozono Legge 179 del 16.08.97 Modifiche della legge 549/93 recante misure a tutela dell’ozono stratosferico DM 26.03.98 Sostanze dannose per la fascia dell’ozono stratosferico D.Lgs.209 del 22.05.1999 DM dell’11 ottobre 2001 Gestione e smaltimento PCB/PCT Dec.Min.03-10-01 Recupero, riciclo, rigenerazione e distribuzione degli halon D. Lgs. 65 14-03-03 Attuazione delle direttive 1999/45/CE e 2001/60/CE relative alla classificazione, all’imballaggio e all’etichettatura dei preparati pericolosi. RISORSE ENERGETICHE Legge n.10 del 09/01/91 Risparmio energetico CONTAMINAZIONE SUOLO E SOTTOSUOLO Legge n.183 del 18/05/89 D.Lgs. n.152 del 3 aprile 2006 e s.m.i. LR del 25/05/99 n.13 Norma per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo Parte quarta “Norme in materia di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati” Disciplina regionale difesa del suolo INQUINAMENTO ELETTROMAGNETICO Pagina 44 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Legge n. 36 del 22.02.02 Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici Dlgs 230 del 17 marzo 1995 Attuazione della direttiva EURATOM in materia di radiazioni ionizzanti D.P.C.M. 23-04-92 Limiti massimi di esposizione ai campi elettrico e magnetico generati alla frequenza industriale nominale (50Hz) negli ambienti abitativi e nell,ambiente esterno. Dlgs 615 del 12.11.98 Disposizioni sulla compatibilità elettromagnetica EMERGENZE AMBIENTALI D.P.R. 151/2011 Regolamento recante semplificazione della disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione degli incendi, a norma dell'articolo 49, comma 4-quater, del decreto-legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 luglio 2010, n. 122 D.M. 10/03/1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro. DM 04.05.98 Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l’avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all’uniformità dei connessi servizi resi dai Comandi provinciali dei vigili del fuoco. DPR 12/01/98 n°37 Regolamento recante disciplina dei procedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell’articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59. Regolamento Edilizio Comunale DISCIPLINA IGIENICA DEGLI IMBALLAGGI D.M. 21/03/73 e s.m.i. Disciplina igienica degli imballaggi, recipienti ed utensili, destinati a venire a contatto con le sostanze d’uso personale SICUREZZA Dlgs 493/96 DM 16.01.1997 Attuazione della Direttiva 92/58/ CEE concernenti le prescrizioni minime per la segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro. Individuazione dei contenuti minimi della formazione dei lavoratori, dei Rappresentanti per la sicurezza e dei datori di lavoro che possono svolgere direttamente i compiti propri del RSPP Dlgs 26.11.1999 n. 532 Disposizioni in materia di lavoro notturno, a norma dell’art. 17, comma 2, della legge 05.02.1999, n.25 art. 5 e 12. DM 37/2008 Norme per la sicurezza degli impianti D.Lgs n°81 del 09.04.08 Testo Unico sulla sicurezza D.Lgs. 17/2010 Attuazione della direttiva 2006/42/CE, relativa alle macchine e che modifica la direttiva 95/16/CE relativa agli ascensori. (GU n. 41 del 19-2-2010) Pagina 45 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Appendice C Informazioni al pubblico Per informazioni e approfondimenti contattare: Centralino tel. 071.797891 fax. 071.7978950 e-mail: info@boxmarche .it Direzione Generale Tonino Dominici e-mail: [email protected] Responsabile Sistema gestione integrato Carla Torretti e-mail: [email protected] Responsabile Sistema gestione Ambientale Paola Pasquini e-mail: [email protected] La registrazione EMAS – validità e convalida della Dichiarazione Ambientale I dati di accreditamento e riferimenti del Verificatore per la verifica e convalida della presente Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento CE 2112/2009, sono i seguenti: DNV (n.accreditamento IT-V-0003) Centro Direzionale Colleoni, Palazzo Sirio 3, Viale Colleoni 11, - 20041 AGRATE BRIANZA (MI) La Direzione di Box marche S.p.A. si impegna ai necessari aggiornamenti annuali e alla revisione della Dichiarazione Ambientale completa entro tre anni dalla data di prima convalida della presente e a metterli a disposizione del pubblico secondo quanto previsto dal Regolamento CE 2112/2009. Pagina 46 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Appendice D Glossario Regolamento CE 1221/2009 Regolamento (Ce) N. 1221/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio Del 25 novembre 2009 sull’adesione volontaria delle organizzazioni a un sistema comunitario di ecogestione e audit (EMAS), che abroga il regolamento (CE) n. 761/2001 e le decisioni della Commissione 2001/681/CE e 2006/193/CE (spesso indicato con la sigla EMAS: Environmental Management and Audit Scheme). Sistema di gestione Ambientale La parte del sistema complessivo di gestione comprendente la struttura organizzativa,le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale e per gestire gli aspetti ambientali. Politica Ambientale le intenzioni e l’orientamento generali di un’organizzazione rispetto alla propria prestazione ambientale, così come espressa formalmente dall’alta direzione, ivi compresi il rispetto di tutti i pertinenti obblighi normativi in materia di ambiente e l’impegno a un miglioramento continuo delle prestazioni ambientali. Tale politica fornisce un quadro di riferimento per gli interventi e per stabilire gli obiettivi e i traguardi ambientali; Prestazione ambientale i risultati misurabili della gestione dei propri aspetti ambientali da parte di un’organizzazione; Ambiente Contesto nel quale opera un’organizzazione, comprendente l’aria, l’acqua, il terreno, le risorse naturali, la flora, la fauna, gli esseri umani e le loro interazioni. Aspetto ambientale un elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che ha, o può avere, un impatto sull’ambiente; Aspetto ambientale significativo un aspetto ambientale che ha, o può avere, un impatto ambientale significativo; Aspetto ambientale diretto un aspetto ambientale associato alle attività, ai prodotti e ai servizi dell’organizzazione medesima sul quale quest’ultima ha un controllo di gestione diretto; aspetto ambientale indiretto un aspetto ambientale che può derivare dall’interazione di un’organizzazione con terzi e che può essere influenzato, in misura ragionevole, da un’organizzazione; impatto ambientale qualunque modifica dell’ambiente, negativa o positiva, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione; programma ambientale una descrizione delle misure, delle responsabilità e dei mezzi adottati o previsti per raggiungere obiettivi e traguardi ambientali e delle scadenze per il conseguimento di tali obiettivi e traguardi; obiettivo ambientale un fine ambientale complessivo, per quanto possibile quantificato, conseguente alla politica ambientale, che l’organizzazione decide di perseguire; Pagina 47 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 traguardo ambientale un requisito di prestazione dettagliato, conseguente agli obiettivi ambientali, applicabile adun’organizzazione o ad una sua parte, che occorre fissare erealizzare al fine di raggiungere tali obiettivi; migliore pratica di gestione ambientale il modo più efficace con il quale un’organizzazione può applicare il sistema digestione ambientale in un settore pertinente e che fornisca lemigliori prestazioni ambientali in determinate condizionieconomiche e tecniche; modifica sostanziale qualsiasi modifica riguardante il funzionamento, la struttura, l’amministrazione, i processi, le attività, i prodotti o i servizi di un’organizzazione che ha o puòavere un impatto significativo sul sistema di gestione ambientale di un’organizzazione, sull’ambiente o sulla salute umana; indicatore di prestazione ambientale un’espressione specifica che consente di quantificare la prestazione ambientale di un’organizzazione; Analisi ambientale un’esauriente analisi iniziale degli aspetti, degli impatti e delle prestazioni ambientali connessi alle attività, ai prodotti o ai servizi di un’organizzazione Audit ambientale una valutazione sistematica,documentata, periodica e obiettiva delle prestazioni un’organizzazione, del sistema di gestione e dei processi destinati alla tutela dell’ambiente. ambientali di Convalida della Dichiarazione ambientale «convalida», la conferma, da parte del verificatore ambientale che ha svolto la verifica, che le informazioni e i dati contenuti nella dichiarazione ambientale e nella dichiarazione ambientale aggiornata di un’organizzazione sono affidabili,credibili e corretti e che soddisfano le disposizioni del presente regolamento Dichiarazione ambientale Dichiarazione elaborata dall’impresa in conformità alle disposizioni del Regolamento CE 1221/2009. Emissione Scarico di qualsiasi sostanza solida, liquida e gassosa introdotta nell’ecosistema che possa produrre direttamente o indirettamente un impatto sull’ambiente Rifiuto Qualsiasi sostanza o oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’obbligo di disfarsi. COMIECO Consorzio nazionale Recupero e Riciclo degli imballaggi a base cellulosica Ozono È una molecola formata da tre atomi di ossigeno legati insieme, mentre all'ossigeno atmosferico è formato da due atomi di ossigeno. L'ozono che si forma nell'atmosfera è molto reattivo e ha una breve vita. Nella stratosfera l'ozono è un gas serra che assorbe la radiazione infrarossa e filtra la radiazione solare ultravioletta. L'ozono nella troposfera è tossico per gli esseri umani e per tutti i viventi. Livelli elevati di ozono nella troposfera si verificano particolarmente nelle grandi città, come conseguenza delle reazioni fotochimiche degli idrocarburi e degli ossidi dell'azoto, liberate dalle emissioni dei veicoli e dalle centrali elettriche. SOV Sostanze organiche volatili CLASSE SOV Denominazione data dall’Allegato 1 del DM 12.07.1990, relativamente a raggruppamenti di sostanze inquinanti emesse in atmosfera. Pagina 48 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 CO2 Biossido di Carbonio (denominato anche anidride carbonica); si forma dall’ossidazione dei composti del carbonio contenuti nei combustibili utilizzati. E’ un cosiddetto gas serra. COD Domanda di ossigeno chimico. È’ la quantità di ossigeno utilizzata per ossidare chimicamente le sostanze organiche e inorganiche presenti. R22 (FREON) Gas refrigerante derivante dal metano e dall’etano (HCFC), incolore, inodore ed infiammabile. E’ considerato dannoso per lo strato di ozono. TEP Tonnellata equivalente di petrolio Unità di misura corrispondente all’energia prodotta da 1 tonnellata di petrolio (tep = tonnellata equivalente petrolio) oppure da 1 tonnellata di carbone (tec = tonnellata equivalente carbone). Nm3 Normal metro cubo, misura del volume di effluente gassoso rapportato alle condizioni fisiche normali (0°C e 0,1013 kpa). NOX Miscela di ossidi di azoto; si formano dall’ossidazione dei composti azotati contenuti nel combustibile utilizzato e dall’ossidazione dell’azoto dell’aria. PCB/PCT PoliCloroBifenile/PolicloroTrifenile: sostanza clorurata contenuta in alcuni trasformatori avente funzione isolante. pH Concentrazione di ioni di idrogeno - Indica l’acidità o l’alcalinità di un liquido. Gas di serra Sono gas molto diffusi come l'anidride carbonica ed il vapore acqueo, ma anche gas più rari quali il metano ed i clorofluorocarburi (CFC) che trasmettono o riflettono tipi differenti di radiazioni. L'aumento di questi gas nell'atmosfera contribuisce al riscaldamento globale; è il risultato della combustione dei combustibili fossili, dell'emissione delle sostanze inquinanti nell'atmosfera e della deforestazione. Idrocarburi Sono composti che contengono varie combinazioni di atomi di carbonio e di idrogeno. Possono anche venire immessi nell'aria o da sorgenti naturali (come dagli alberi) o bruciando combustibili fossili e vegetali, o attraverso l'uso di solventi. Gli idrocarburi contribuiscono in modo importante alla formazione dello smog. KW Unità di misura di potenza (1 Kw = 1000 j/s) KWh Unità di misura di energia Cartoncino SUS (kraft) Cartoncino Pura cellulosa Retro Kraft. Cartoncino SBS Cartoncino Bianco Bianco Pura Cellulosa. TLV – TWA Pagina 49 di 50 Box Marche S.p.A. Revisione 09 del 02 Luglio 2012 Valore limite di soglia- media ponderata nel tempo. Concentrazione media ponderata nel tempo, su una giornata lavorativa convenzionale, alla quale si ritiene che quasi tutti i lavoratori possano essere ripetutamente esposti, senza effetti negativi. Tonnellate di CO2 equivalenti Unità di misura che permette di pesare insieme le emissioni dei vari gas serra aventi differenti effetti sul clima. Vernice idro Vernice di sovrastampa a base acquosa. Vernice UV Vernici di sovrastampa fotoreticolabile a mezzo di irraggiamento UV. Pagina 50 di 50