Università degli Studi di Palermo Facoltà di Economia Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali e Statistiche Appunti del corso di Matematica 09 - Derivate II Limiti di forme indetermate e derivate di funzioni implicite Anno Accademico 2015/2016 M. Tumminello, V. Lacagnina, A. Pecorella, D. Provenzano e A. Consiglio 1. Limite di forme indeterminate 1. Limite di forme indeterminate Nella valutazione di un limite è possibile ottenere forme indeterminate del tipo ∞ 0 oppure . 0 ∞ In questi casi il calcolo del limite può essere complicato. Si veda, ad esempio, il sin(x) lim . x→0 x Un metodo molto potente per risolvere limiti che presentano forme si basa sulle proprietà delle derivate di indeterminate del tipo 00 o ∞ ∞ funzioni e prende il nome di regola di “de l’Hôpital”. Teorema 1.1 (Regola di de l’Hôpital). Siano f (x) e g(x) due funzioni derivabili in un intorno I del punto c tali che: lim f (x) = 0 e lim |f (x)| = ∞ e x→c lim g(x) = 0, x→c oppure x→c lim |g(x)| = ∞. x→c Sia inoltre g 0 (x) 6= 0 ∀x ∈ I. Se esiste finito f 0 (x) =γ x→c g 0 (x) lim ⇒ f (x) = γ. x→c g(x) lim In altre parole, il limite di una forma indeterminata 0/0 o ∞/∞ può essere calcolato risolvendo il limite del rapporto tra le derivate delle due funzioni: f (x) H f 0 (x) = lim 0 =γ lim x→c g(x) x→c g (x) Esempi 1.1 Forme indeterminate 0/0 • Calcolare cos(x) . x→ 2 π − 2 x Come si può osservare, questo limite presenta una forma indeterminata del tipo 0/0. Inoltre entrambe le funzioni, a numeratore e denominatore, sono derivabili in un intorno di π/2. Possiamo quindi provare ad applicare il teorema di de l’Hôpital: cos(x) H − sin(x) −1 1 = limπ = = . limπ x→ 2 π − 2 x x→ 2 −2 −2 2 limπ • Calcolare lim+ x→0 M. Tumminello e A. Consiglio x √ . sin( x) 3 1. Limite di forme indeterminate Anche in questo caso siamo in presenza di una forma indeterminata 0/0. Applicando il teorema di de l’Hôpital risulta: √ 2 x x 0 1 H √ = lim √ = = 0. √ lim+ 1 = lim+ + √ x→0 cos( x) x→0 sin( x) x→0 cos( x) 1 2 x • Calcolare ex − x − 1 . x→0 x2 Come nei casi precedenti, possiamo applicare il teorema di de l’Hôpital ex − x − 1 H 1 ex − 1 ex − 1 lim = lim = lim x→0 x→0 2 x x2 2 x→0 x 1 = (sfruttando il limite notevole già studiato) = . 2 E’ tuttavia interessante notare come allo stesso risultato saremmo potuti arrivare applicando nuovamente il teorema di de l’Hôpital: ex − x − 1 H 1 ex − 1 ex − 1 lim = lim = lim x→0 x→0 2 x x2 2 x→0 x ex 1 1 H 1 = lim = ·1= . 2 x→0 1 2 2 lim Esempi 1.2 Forme indeterminate ∞/∞ • Sia α > 0. Determinare il seguente limite: ln(x) . lim x→+∞ xα Applichiamo il teorema di de l’Hôpital: 1 ln(x) H 1 1 x = = lim lim α−1+1 = α α−1 x→+∞ x x→+∞ α x α x→+∞ x 1 1 1 = lim α = · 0 = 0. x→+∞ α x α • Determinare ex lim , x→+∞ xk con k ∈ N. Applicando k volte il teorema di de l’Hôpital otteniamo: ex H ex H ex ex H H lim k = lim = lim = ... = lim =∞ x→+∞ x x→+∞ kxk−1 x→+∞ k(k − 1)xk−2 x→+∞ k! lim 4 M. Tumminello e A. Consiglio 1. Limite di forme indeterminate Il teorema di de l’Hôpital può essere applicato indirettamente anche ad altre forme indeterminate: basta trasformare queste forme in forme indeterminate del tipo 0/0 o ∞/∞ attraverso passaggi algebrici, come mostrano i seguenti esempi: Esempi 1.3 Altre forme indeterminate (applicazione INDIRETTA) • Determinare √ lim+ x ln(x). x→0 Questa è una forma indeterminata del tipo (-) 0 · ∞. Per poter applicare il teorema di de l’Hôpital è necessario trasformare questa forma indeterminata in una forma indeterminata del tipo 0/0 o ∞/∞. Si ha: √ ln(x) lim+ x ln(x) = lim+ 1 , x→0 x→0 √ x che è una forma indeterminata del tipo ∞/∞. Possiamo dunque applicare la regola di de l’Hôpital a questa forma: √ ln(x) H 1/x lim+ x ln(x) = lim+ 1 = lim+ 1 −3/2 = −2 · lim+ x1/2 = 0. √ x→0 x→0 x→0 x→0 − x 2 x • Determinare 1 . cos(x) x→ 2 Questa è una forma indeterminata del tipo ∞ − ∞. Tuttavia essa può essere facilmente ricondotta ad una forma indeterminata 0/0: 1 1 sin(x) sin(x) − 1 tan(x) − = lim − = lim . lim − − π π π− cos(x) x→ 2 cos(x) cos(x) x→ 2 cos(x) x→ 2 lim tan(x) − π− Applicando il teorema di de l’Hôpital a questa forma otteniamo: sin(x) − 1 H cos(x) lim = lim = 0. − − cos(x) x→ π2 − sin(x) x→ π2 • Determinare lim xx . x→0+ Questo limite presenta una forma indeterminata del tipo 00 , che appartiene alla classe di forme indeterminate che si ottengono da funzioni del tipo [f (x)]g(x) , con f (x) > 0. A questa classe appartengono anche le forme indeterminate 1∞ e ∞0 . Tali forme indeterminate possono essere risolte notando che, in generale: [f (x)]g(x) = eg(x) ln[f (x)] . M. Tumminello e A. Consiglio 5 1. Limite di forme indeterminate e quindi calcolando il limite dell’esponente, ossia di y = g(x) ln[f (x)]. Nel nostro caso risulta xx = ex ln(x) e quindi y = x ln(x). Dobbiamo quindi calcolare il seguente limite: lim x ln(x), x→0+ che è una forma indeterminata del tipo 0·∞, ma che possiamo facilmente ricondurre, ad una forma ∞/∞ cui applicare direttamente la regola di de l’Hôpital: lim x ln(x) = lim+ x→0+ ln(x) 1 x x→0 1 x H = lim+ x→0 − x12 = lim+ −x = 0. x→0 Quindi: lim xx = elimx→0+ x ln(x) = e0 = 1. x→0+ • Determinare 1 lim+ (1 + x) x . x→0 Questa è una forma indeterminata del tipo 1∞ , che possiamo risolvere come nel caso precedente scrivendo: 1 1 lim+ (1 + x) x = lim+ e x ln(1+x) = elimx→0+ x→0 ln(1+x) x x→0 e risolvendo il limite ad esponente (che è una forma indeterminata del tipo 0/0) sfruttando il teorema di de l’Hôpital: 1 ln(1 + x) H 1 lim+ = lim+ x+1 = lim+ = 1, x→0 x→0 x→0 x + 1 x 1 da cui 1 lim+ (1 + x) x = e1 = e x→0 • Determinare lim+ xsin(x) . x→0 Questa è una forma indeterminata del tipo 00 , che oramai sappiamo ricondurre ad una forma indeterminata del tipo 0/0 o ∞/∞ scrivendo: lim+ xsin(x) = lim+ esin(x) ln(x) = elimx→0+ sin(x) ln(x) x→0 x→0 Dobbiamo quindi calcolare il lim+ sin(x) ln(x) = lim+ x→0 6 x→0 ln(x) 1 sin(x) , M. Tumminello e A. Consiglio 1. Limite di forme indeterminate che è una forma indeterminata ∞/∞, cui possiamo applicare la regola di de l’Hôpital: lim+ x→0 ln(x) 1 sin(x) H = lim+ x→0 1 x − cos(x) sin2 (x) = lim+ − x→0 = lim+ − x→0 sin2 (x) = x cos(x) sin(x) sin(x) = 1 · 0 = 0. x cos(x) Quindi: lim xsin(x) = e0 = 1. x→0+ • Determinare 1 lim (ax + bx ) x , con 1 < a < b. x→+∞ Questo limite presenta una forma indeterminata del tipo ∞0 . Anche in questo caso sfruttiamo le proprietà delle funzioni esponenziale e logaritmo per ricondurci ad una forma indeterminata su cui sia applicabile la regola di de l’Hôpital: 1 1 lim (ax + bx ) x = lim e x ·ln(a x→+∞ x→+∞ x +bx ) 1 = elimx→+∞ x ·ln(a x x +bx ) . x Il limite limx→+∞ x1 · ln (ax + bx ) = limx→+∞ ln(a x+b ) rappresenta una forma indeterminata del tipo ∞/∞. Quindi: ln (ax + bx ) H ax ln(a) + bx ln(b) lim = = lim x→+∞ x→+∞ x ax + b x a x ln(a) + ln(b) ln(b) b x = lim = = ln(b). a x→+∞ 1 +1 b Quindi: 1 lim (ax + bx ) x = eln(b) = b. x→+∞ ATTENZIONE: Un uso inappropriato della regola di de l’Hôpital (ossia la sua applicazione in casi in cui le ipotesi del teorema NON siano soddisfatte), può condurre ad errori. Per esempio applicarlo a limiti in una forma diversa da 0/0 o ∞/∞ porta ad errori, come mostra il seguente esempio. x 0 = = 0. x→0 x + cos(x) 1 lim Se però avessimo ERRONEAMENTE applicato la regola di de l’Hôpital avremmo ottenuto: x 1 H = lim = 1 (!!!) x→0 x + cos(x) x→0 1 − sin(x) lim M. Tumminello e A. Consiglio 7 1. Limite di forme indeterminate Esercizio 1.1 Lo studente provi a cercare esempi di limiti in cui una o più ipotesi del teorema di de l’Hôpital NON siano soddisfatte e mostri a quali errori la sua impropria applicazione conduca. 8 M. Tumminello e A. Consiglio 2. Derivate di funzioni implicite 2. Derivate di funzioni implicite Finora abbiamo visto come derivare funzioni definite esplicitamente in termini di una variabile indipendente, ossia funzioni scritte nella forma y = f (x). Supponiamo ora che y sia una funzione derivabile di x e che x e y soddisfino ad una certa equazione. In alcuni casi (che in parte abbiamo già visto) è complicato, se non impossibile, ottenere un’espressione che leghi esplicitamente la y alla x. In altri casi è semplicemente possibile che il calcolo della derivata della funzione esplicita risulti tortuoso. Per ovviare a tali inconvenienti vediamo come derivare le funzioni definite in forma implicita. Si consideri il seguente esempio. La funzione y = l’equazione x2 + y 2 = 1 √ 1 − x2 soddisfa √ (1) L’equazione (1) descrive la circonferenza unitaria, mentre y = 1 − x2 descrive solo la semicirconferenza positiva. Proviamo prima a calcolare la derivata della funzione in forma esplicita: dy −2 x x = √ = −√ . dx 2 1 − x2 1 − x2 Proviamo ora a calcolare tale derivata, derivando ambo i membri dell’equazione (1) rispetto ad x e tenendo conto del fatto che y è funzione di x: d dy dy x d 2 (x + y 2 ) = (1) ⇔ 2 x + 2 y =0 ⇔ =− . dx dx dx dx y (2) Se non fosse possibile scrivere esplicitamente la y come una funzione di x, potremmo usare direttamente questa espressione per calcolare il valore della derivata di y in un dato punto di coordinate (x, y) che soddisfino l’equazione x2 +y 2 = 1. Ad esempio, nel punto (x, y) = (0, 1) dy dall’equazione precedente otteniamo che dx = − xy = − 01 = 0, mentre √ nel punto (x, y) = ( √ 2 2 , ) 2 2 essa vale √ 2 dy x = − = − √2 = −1 2 dx y 2 Si noti√che questi stessi valori della derivata si ottengono ponendo x = 0 e x = 22 , rispettivamente, nell’espressione esplicita della derivata dy x = −√ dx 1 − x2 ottenuta sopra. Inoltre, in questo caso specifico, possiamo sfruttare dy l’espressione implicita di dx per calcolarne la forma esplicita. Basta M. Tumminello e A. Consiglio 9 2. Derivate di funzioni implicite ricordare la forma esplicita di y = √ 1 − x2 e si ottiene: x x dy = − = −√ . dx y 1 − x2 Vediamo un altro esempio. La curva descritta dall’equazione 2 x3 + 2 y 3 = 9 x y prende il nome di foglia di Cartesio. Questa curva NON può essere ricondotta ad una forma esplicita di y in funzione di x. Potremmo essere comunque interessati a determinare il coefficiente angolare della retta tangente alla curva, ad esempio, nel punto (x, y) = (1, 2), soluzione dell’equazione – ossia potremmo volere calcolare la derivata della funzione (non esplicita) y(x) nel punto (1, 2). Derivando ambo i membri dell’equazione precedente otteniamo: d dy dy d (2 x3 + 2 y 3 ) = (9 x y) ⇔ 6 x2 + 6 y 2 = 9y + 9x dx dx dx dx Quest’ultima equazione può facilmente essere risolta rispetto a 2 x2 + 2 y 2 dy : dx dy dy dy = 3y + 3x ⇔ (2 y 2 − 3 x) = 3 y − 2 x2 , dx dx dx da cui dy 3 y − 2 x2 = . dx 2 y2 − 3 x Sostituendo nella precedente espressione ad x il valore 1 e ad y il valore 2 otterremo il valore ricercato del coefficiente angolare della retta tangente alla curva nel punto (1,2): dy 3 · 2 − 2 · 12 6−2 4 = = = . dx 2 · 22 − 3 · 1 8−3 5 Visto che, per definizione, la retta tangente alla curva in (1, 2) passerà per il punto (1, 2), possiamo immediatamente scrivere l’equazione di questa retta: y−2= 4 (x − 1). 5 La foglia di Cartesio e la retta tangente alla curva nel punto (1, 2) sono riportate in figura 1 a pagina seguente. 10 M. Tumminello e A. Consiglio 2. Derivate di funzioni implicite Figure 1. Foglia di Cartesio e retta ad essa tangente in (1, 2). Esercizi 2.1 • Determinare la tangente alla curva descritta dall’equazione 3(x2 + y 2 ) = 100 x y − 94 nel punto (x, y) = (1, 1). • Determinare il più ampio intervallo di valori in cui la curva descritta dall’equazione sin(y) = x è derivabile. • Determinare l’equazione della retta tangente alla curva descritta dall’equazione (x2 + y 2 )2 = 4 x2 y nel punto (x, y) = (1, 1). • Determinare l’equazione della retta tangente alla curva descritta da √ y sin(x) + x cos(y) = 2 nel punto di coordinate (x, y) = (2, −0.43727). • Indicare se la curva descritta dall’equazione 2 2 x3 + y 3 = 5 3 sia derivabile nel punto (0, 5 2 ). M. Tumminello e A. Consiglio 11 2. Derivate di funzioni implicite Esercizi 2.2 • Calcolare i seguenti limiti ex − e−x x→0 x sin(x) lim ln [1 + sin(x)] x→0 sin(2 x) x 1 −e x lim 1+ x→+∞ x hπ i lim − arctan(x2 ) x2 x→+∞ 2 lim 1 lim (ex + x) x x→0 12 M. Tumminello e A. Consiglio