vademecum primo soccorso - Lega Calcio Uisp Milano

COSA FACCIO SE QUALCUNO SI SENTE O SI FA MALE?
Ecco di seguito alcune basilari norme di comportamento che chiunque è tenuto a
seguire nel caso in cui si trovi a dover assistere una persona bisognosa di soccorso
sanitario.
RICORDA: la legge prevede l’obbligo per chiunque di portare assistenza ad una o
più persone in pericolo senza rischio per sé o per terzi ( art 593 codice penale ).
Cosa vuol dire “senza rischio per sé o per terzi”?
Significa che si è esentati dall’intervenire solo nelle situazioni in cui esista un reale
rischio per la propria incolumità fisica. Rimane l’obbligo di attivare la Catena del
Soccorso, cioè, allertare il 118 e/o le altre necessarie forze pubbliche.
CHE COS’E’ IL PRIMO SOCCORSO?
Il primo soccorso è l’aiuto che chiunque può prestare a una o più vittime di un
incidente o malore nell’attesa che intervenga un soccorso sanitario qualificato.
Soccorso sanitario qualificato _______________ Medici
_______________ Infermieri
_______________ Soccorritori Certificati 118
Il primo soccorritore nell’attesa di un soccorso sanitario qualificato, non può e non
deve sostituirsi ad esso ma deve limitarsi a coprire questo intervallo di tempo
compiendo azioni precise ed evitando interventi dannosi da parte di eventuali persone
presenti.
COSA DEVE SAPER FARE IL PRIMO SOCCORRITORE?
Poche e semplici azioni eseguite nella giusta sequenza sotto riportata:
1. Accorgersi che una o più persone hanno subito un incidente o un malore.
2. Avvicinarsi celermente all’infortunato valutando l’assenza di rischi per sé o
per terzi e, quindi, essendo certi della sicurezza della scena. In caso di
pericolo persistente (es. fuoco, sostanze sospette, oggetti pericolanti)
rimanere ad una distanza di garanzia, evitare che altri intervengano e attivare
il prima possibile il soccorso qualificato.
3. Identificare quante persone sono coinvolte. Questo è molto importante
soprattutto nella fase dell’attivazione del soccorso sanitario qualificato; una
ambulanza può portare solo un paziente allettato. Più persone coinvolte
comportano l’invio di più mezzi di soccorso.
4. Esaminare l’infortunato. Approcciarsi a lui nel modo corretto entrando, cioè,
nel suo campo visivo e parlandogli in modo chiaro, conciso e rassicurante.
Se la persona è stesa per terra, ad esempio, la giusta posizione è
inginocchiati all’altezza del suo torace parlando a circa 30/40 cm dal suo
viso. Se la persona vi risponde, parla, ha gli occhi aperti e riesce a compiere
volontariamente seppur minimi movimenti, essa è cosciente.
Se non si muove, mantiene gli occhi chiusi e non risponde alla vostra
sollecitazione verbale, dovete ritenere la persona NON cosciente e attivare
celermente il 118.
Se cosciente tranquillizzarlo e chiedergli se si ricorda COSA è successo e
DOVE sente male.
Quindi, guardare l’infortunato per verificare la presenza di possibili traumi
o ferite Esempio: vedo sangue? Se si, riesco a vedere la ferita? Esamino gli
arti. Mi sembrano in una posizione innaturale? Vedo rigonfiamenti o
tumefazioni sospette?
5. Chiamare il 118.
COS’E’ IL 118? È la Centrale Operativa che gestisce tutti i soccorsi sanitari
qualificati del territorio. In centrale sono presenti operatori professionali,
infermieri e medici in grado di valutare la situazione comunicata, dare
assistenza telefonica e inviare tempestivamente l’idoneo mezzo di soccorso.
Il 118 gestisce ogni fase del soccorso anche successivamente l’arrivo sul
posto del mezzo di soccorso rimanendo in contatto con i sanitari che stanno
fornendo assistenza e decidendo con loro l’ospedale di destinazione
dell’infortunato.
COSA BISOGNA DIRE ALL’OPERATORE DEL 118?
• Luogo dell’evento ( comune, via, numero civico ed eventuali
informazioni logistiche per raggiungere l’infortunato).
• Numero delle persone coinvolte.
• Tipologia dell’evento (è un infortunio o un malore?).
• Cosa è successo e cosa si vede.
• Rispondere alle eventuali domande dell’operatore o del sanitario.
Questa non è una perdita di tempo ma serve al 118 per capire che tipo
di soccorso è più idoneo e che tipo di mezzi sono necessari.
• Una volta recepite le informazioni la Centrale Operativa invierà il
mezzo di soccorso PIU’ VICINO DISPONIBILE.
6. In attesa dell’arrivo dei soccorsi continuare il sostegno psicologico
all’infortunato e continuare a controllare che nessuno lo tocchi o compia
manovre inopportune.
7. Coprire l’infortunato per prevenire la dispersione di calore oppure, se si è
nei mesi estivi, evitare l’esposizione continuata al sole.
8. All’arrivo dei soccorsi qualificati mettersi a loro disposizione senza
intralciarne il lavoro.
Se l’infortunato è minorenne ricordarsi che, in assenza di un genitore, deve
essere accompagnato da un adulto responsabile che salirà a sua volta sul
mezzo di soccorso e resterà con lui in ospedale sino all’arrivo dei genitori.
COSA NON DEVE FARE IL PRIMO SOCCORRITORE?
• Muovere o trascinare l’infortunato.
• Caricarlo su un auto e provvedere privatamente al trasporto in ospedale
senza aver capito bene cosa è successo.
• Somministrare alcolici.
• Somministrare farmaci (tranne per gli asmatici SOLO dopo consulto e
autorizzazione del 118).
• Somministrare bevande, neanche acqua (può stimolare l’insorgenza di
rigurgiti o vomito).
Ricordarsi sempre questa regola universale: meglio non fare che fare male!