L’AQUILA CITTÀ Chiesa di S. Maria del Soccorso BENI CULTURALI E TERREMOTO È la chiesa cimiteriale edificata nella seconda metà del Quattrocento (tra il 1469 e il 1472). Già da un primo sguardo l’edificio si presenta diverso dalla tipologia tipica aquilana sia dal punto di vista architettonico sia da quello stilistico. Esso risulta dalla commistione di elementi tipici medievali e apporti nuovi che preannunciano l’età rinascimentale. La pianta è a croce latina con aula rettangolare, transetto terminante in due cappelle esagonali ed un coro rettangolare. La copertura è a volta. La facciata anche è nuova; al coronamento orizzontale sostituisce quello a timpano. Il rivestimento è in marmo, a strisce orizzontali bianche e rosa, di probabile derivazione toscana. Essa risulta divisa in due ordini di diversa altezza; in quello inferiore è il portale tipicamente romanico che ripropone i modelli dei portali laterali di Collemaggio, in quello superiore un rosone senza traforo. Nella lunetta del portale è un affresco del Cinquecento, attribuito a F. Paolo da Montereale, raffigurante la Vergine e il Bambino tra due Santi. La chiesa ha pianta a croce latina con una sola navata. Degno di rilievo è il tabernacolo (cm. 210 x 112). Appartenente alla tipologia A, fu realizzato per la chiesa di S. Michele nell’anno 1706 da fra Felice da Teramo “con tre altri suoi discepoli” (come riporta il “Necrologio”) e fu letteralmente “salvato” dalla distruzione seguente alla soppressione piemontese da padre Giustino Rossi da Paganica, il quale trasferì il ciborio e gli altri arredi sacri nel presbiterio della chiesa di S. Maria del Soccorso, presso il cimitero aquilano. Visita anche: http://www.regione.abruzzo.it/xCultura Danni subiti Inagibile. Gravi danni alla facciata che presenta un ribaltamento ed uno spanciamento laterale con pericolo di crollo. Gravi danni alla volte. Crollo parziale degli apparati decorativi interni. Chiesa di S. Maria del Soccorso