MERCATI&NEWS 19-25 aprile 2011 19 Indagine sulla contraccezione di emergenza: la sceglie il 2,5 per cento delle donne Pillola del giorno dopo negata Nella metà dei casi il medico “obiettore” si rifiuta di fare la prescrizione DONNE&SALUTE I n Italia ricorre alla contraccezione di emergenza (la «pillola del giorno dopo») il 2,5 per cento delle donne tra i 15 e i 49 anni, con una prevalenza che è tra le più basse in Europa. Forse anche per via del «percorso a ostacoli» che molte donne devono intraprendere per acquistare la pillola. Nel 50,9% dei casi le donne si vedono, infatti, arrivare un rifiuto alla richiesta di prescrizione medica, soprattutto dai medici del pronto soccorso (34%), guardia medica (30%), consultori (25%) e medici di medicina generale (11%). I dati che emergono dalle 8mila richieste arrivate in tre anni a «Sos Pillola del giorno dopo», un servizio telefonico per la contraccezione d’emergenza messo su dall’«Associazione Vita di Donna». Il servizio, operativo tutti i giorni e che conta su una rete di 100 medi- TIROIDE Sì Fda a orfano per carcinoma ● Annunciato da AstraZeneca il «sì» della Fda al farmaco orfano vandetanib per il trattamento del carcinoma midollare della tiroide, non asportabile chirurgicamente o diffuso ad altre parti del corpo. L’approvazione si basa sui risultati dello studio Zeta, che ha evidenziato un miglioramento statisticamente significativo della sopravvivenza libera da progressione (Pfs) rispetto ai pazienti randomizzati con il placebo. Vandetanib è attualmente sottoposto a revisione normativa nell’Ue e in Canada. ROBOTICA In pista Rio salva-ginocchio L’Uo di Chirurgia del ginocchio del Policlinico di Abano Terme sarà il primo centro in Europa ad adottare la tecnologia robotica Rio (Mako-Plasty) per gli interventi di chirurgia protesica al ginocchio. La nuova piattaforma tecnologica di chirurgia ortopedica sviluppata nel 2006 negli Usa è dotata di un braccio robotico grazie al quale il chirurgo può inserire protesi monocompartimentali, ovvero effettuare sostituzioni del solo compartimento malato del ginocchio. I risultati chirurgici sono estremamente positivi: l’impianto risulta infatti 3 volte più accurato rispetto alla tecnica manuale e permette un risparmio di sostanza ossea che si traduce in una duttilità maggiore della protesi; l’accuratezza dell’intervento riduce i tempi di recupero e amplia la fascia d’età dei pazienti candidabili alla soluzione di tipo protesico. ● PARKINSON Al lavoro per protocollo Ue Prosegue il lavoro Epda (European Parkinson’s Disease Association), l’unica associazione ombrello europea per la malattia di Parkinson sul primo “protocollo di consenso” sulle terapie del Parkinson, necessità emersa nel corso del lancio della campagna Epda “Move for Change” dell’aprile 2010. Progetto paneuropeo di durata triennale è tradotto in 24 lingue e compilato grazie alle indicazioni di ben 2.200 pazienti consultati tramite sondaggi on line sui bisogni legati alla patologia e sull’accesso ai servizi di assistenza e cura a loro disposizione. Il secondo è stato ativato l’11 aprile in concomitanza con la giornata mondiale della malattia di Parkinson e l’European Parkinson’s Action Day. ● PSORIASI Un premio per «Tor Vergata» L’Istituto di Dermatologia dell’Università di Roma “Tor Vergata” è la seconda istituzione europea, dopo il Karolinska Instituet di Stoccolma, a ricevere un finanziamento di 200mila dollari dalla National Psoriasis Foundation, per un progetto d’avanguardia sulla psoriasi, malattia infiammatoria cronica su base genetica che colpisce circa il 2% della popolazione italiana, circa il 30% in modo severo. Il riconoscimento è andato ad Antonio Costanzo per un progetto che mira a studiare come diverse componenti del sistema immunitario interagiscono tra di loro per accendere la “scintilla” iniziale, da cui si scatena la malattia e a identificare tra esse quella critica su cui sviluppare un eventuale vaccino. ● PRODUZIONI FARMACEUTICHE Forma cristallina sotto la lente ● Dalla collaborazione tra Sincrotrone Trieste Scpa e Zach - Zambon Chemicals Spa, società del gruppo Zambon, nasce un nuovo sistema per migliorare il processo di produzione farmaceutica: una équipe di ricercatori di Sincrotrone Trieste Scpa ha messo a punto un protocollo d’analisi in grado di evidenziare la forma cristallina del farmaco ovvero l’organizzazione delle sue molecole nello spazio, fattore che può condizionare l’efficacia e la modalità d’azione del prodotto. Il metodo utilizzato richiede l’uso di un sincrotrone, ossia di una macchina capace di produrre raggi X e altri fasci di luce di estrema intensità (fino a 10 miliardi di volte maggiore di quella della luce solare) per l’analisi dei materiali e delle loro proprietà. ci in tutta Italia distribuiti tra Roma, Torino, Milano, Brescia, Verbania, Udine, Firenze, Pisa, Perugia, Melfi, Matera, Bari, Lecce e Sassari, fotografa le difficoltà e l’identikit di chi cerca la contraccezione d’emergenza. «Oltre la metà degli utenti - spiega Gabriella Pacini, responsabile del servizio - si è rivolta a noi dopo aver visto rifiutata la sua richiesta di prescrizione, mentre nel 49,1% dei casi si sono rivolti direttamente a noi, prima di altri servizi, tramite Inter- net perché più veloce». Il motivo del rifiuto addotto dai medici è nell’85% dei casi per la clausola di coscienza, e solo nel 15% dei casi per l’assenza o non disponibilità del medico in quella fascia oraria. «Per la prescrizione della contraccezione di emergenza l’obiezione di coscienza non ha fondamento - spiega Vincenzo Spinelli, direttore sanitario dei consultori Aied Spinelli proprio perché non è un farmaco abortivo. Molto spesso ciò avviene perché gli stessi medici non sono a conoscenza dell’intera questione». «In realtà - aggiunge Spinelli - il medico può rifiutarsi di prescrivere la contraccezione di emergenza solo in base alla clausola di coscienza, ossia di un convincimento personale, prevista dall’articolo 22 del codice deontologico, ma è comunque tenuto a fornire alla paziente tutte le informazioni necessarie e in modo esaustivo». © RIPRODUZIONE RISERVATA