Com.Presidente_Zingales_su_caso_Ebola_in_Italia_25_11_14

Comunicato stampa
Chimici su Ebola:"Subito protocolli igienici adeguati"
Armando Zingales, Presidente del Consiglio Nazionale dei Chimici commenta la notizia del
primo contagio italiano: solidarietà al medico colpito, moltiplicare gli sforzi per la preparazione
degli anticorpi. “Non prevalgano logiche speculative”.
“Dopo giorni in cui l’argomento era praticamente scomparso nei notiziari e nelle prime pagine
dei giornali, come spesso capita, ora il caso del medico di Emergency, il primo italiano ad
essere colpito, dopo inutili e dannosi allarmismi, riaccende le luci su Ebola. L’auspicio è che si
punti meno su un “sensazionalismo morboso”, e più su una strategia efficace per affrontare in
modo adeguato il virus. Inoltre esprimo tutta la mia vicinanza al medico colpito, dimostrazione
di come il personale sanitario sia il più esposto in questa fondamentale battaglia. Fulgido
esempio di dedizione professionale, coraggio e grande spirito solidale”. Così Armando
Zingales, Presidente del Consiglio Nazionale dei Chimici commenta la notizia del primo
contagio italiano, dalla tribuna degli Stati Generali della Chimica europea, con i maggiori
esperti del settore riuniti per l’occasione all’Università La Sapienza di Roma.
“E’ bene avere presente – rimarca Zingales – che la stessa Organizzazione Mondiale della
Sanità ha esplicitamente dichiarato che è stato sottovalutato l’aumento dei primi casi in Liberia
e in Guinea. In ogni caso è necessario continuare ad informare correttamente l’opinione
pubblica sul fatto che nei Paesi avanzati ci sono sistemi per fare diagnosi precoci e che quindi
ci sono tutti gli strumenti efficaci per evitare il diffondersi della malattia. Possiamo ricordare la
necessità di protocolli igienici stringenti e disinfezione accurata. Non ci sono contagi
ineluttabili. Ricordiamo pure che con gli antibiotici fu sconfitta la peste quindi la ricerca in
chimica farmacologia deve essere supportata e incoraggiata”.
Il Presidente del Consiglio Nazionale dei Chimici, Armando Zingales conclude auspicando che
continuino gli sforzi in quei “territori africani da dove il virus si è sviluppato. E’ assolutamente
prioritario moltiplicare l’impegno per la preparazione degli anticorpi monoclonali in vitro Non
sono difficili da realizzare. Dunque è solo un fatto economico affinché si possano produrre per
migliaia di persone; basta avere le risorse sufficienti perché la tecnica c’è. Mettiamo da parte
logiche speculative perché in ballo c’è la vita di migliaia di persone”.
Roma 25 novembre 2014
Ufficio Stampa
Segni e Suoni