Comunicato stampa
Chimici ad Expo, si parla di alimentazione
Prosegue con successo il fitto calendario di eventi promossi dal Consiglio Nazionale all'interno
dell'Esposizione milanese. Domani, martedì 29 settembre 2015, appuntamento dedicato al
cibo, con un focus insolito sulla gastronomia italiana.
Un menù rigorosamente made in Italy: dal prosciutto, alla pasta, al dessert, passando
per la carne. Il tutto preparato con un occhio attento a tutti quei processi chimici che una
semplice salsa di pomodoro può essere in grado di scatenare. Il ricco calendario di conferenze
internazionali promosse dal Consiglio Nazionale dei Chimici ad Expo in collaborazione
con Euchems (European Association for Chemical and Molecular Sciences) prosegue offrendo
un punto di vista insolito sulla gastronomia italiana. “Molecular secrets of the italian
gastronomy” è il titolo dell’evento che si svolgerà all’interno di Padiglione Europa e che è parte
integrante di un progetto che sta attraversando l’intera durata dell’Esposizione Universale:
obiettivo della categoria è quello di proporre soluzioni a problematiche chiave per la salute del
Pianeta. Protagonista della giornata sarà la professoressa Rosangela Marchelli, dell’Università
degli studi di Parma, relatrice e “chef” di questo menù d’eccezione.
Alimentazione, certo, ma anche acqua, energia, sostenibilità. Per i chimici essere a
Milano in questi mesi è stato quasi un dovere, considerato il ruolo di primo piano che la
categoria riveste nella pianificazione di soluzioni che riguardano i diversi contesti del mondo,
con un occhio particolare alle realtà più povere.
“Come
chimici –
ha
consapevoli che le nostre
dichiarato Sergio Facchetti, consigliere del CNC - siamo
competenze possono dimostrarsi risolutive per molte delle
problematiche che affliggono la nostra epoca e che sono il cuore pulsante dell'esposizione
milanese. Energia, produttività agricola, acqua e cibo: vogliamo offrire la nostra esperienza ai
Paesi che si trovano ad affrontare quotidianamente problematiche legate a questi temi,
soprattutto nelle aree più povere. L'obiettivo è quello di dare, attraverso la chimica, un
contributo nell'individuazione di soluzioni che possano essere valide nei diversi contesti del
mondo”.
Milano, 28 settembre 2015
Ufficio Stampa
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