Se fai piani per un anno, semina grano
Se fai piani per un decennio, pianta alberi
Se fai piani per la vita, forma ed educa le persone
(detto cinese)
Introduzione
"Et neuna cosa, quanto sia minima, può avere cominciamento o fine senza queste tre cose,
cioè: senza potere, et senza sapere et senza con amore volere"
(da un antico Statuto corporativo della Repubblica di Siena)
Economia dell’impresa
forestale:
•  Bilancio
•  Pianificazione
ECONOMIA ED
ESTIMO FORESTALI
Davide Pettenella
[email protected]
1 ottobre 2012
Corsi forestali a PD
Programma
Struttura logica
Il mercato:
•  Contesto internazionale
•  Contesto nazionale
Calcolo
finanziario
Valutazione
degli
investimenti
Estimo
•  Generale
•  Professionale
Politica
forestale
SUTROFOR e MEDfOR
SUFONAMA
www.medfor.ue
(Davide Pettenella,
Laura Secco e Paola Gatto)
•  L’unica sede universitaria in Italia che
offre 4 corsi nel programma Erasmus
Mundus, i programmi internazionali di
eccellenza selezionati dalla CE
•  3 Master internazionali (MEDfOR,
SUTROFOR, SUFONAMA - equiv. alla laurea
Specilalistica)
(FONASO)
+ 1 programma di dottorato
1
www.sutrofor.ue
(Davide Pettenella e Laura Secco)
www.sufonama.ue
(Vincenzo D’Agostino)
www.tesaf.unipd.it/pettenella
motore di ricerca: “pettenella”
dal sito della Facoltà (www.agraria.unipd.it),
nell’area “Studenti”
Materiale
didattico di
supporto
M.Merlo, Elementi di economia ed
estimo forestale-ambientale. Patron,
Padova, 1992.
D.Pettenella, G.Toffanin, Estimo
forestale; esercizi e applicazioni.
Compagnia delle Foreste, Arezzo, 2008.
I.Bernetti e S.Romano (a cura di).
Economia delle risorse forestali (2
volumi). Liguori, Napoli, 2007
D.Pettenella. Le nuove sfide per il settore
forestale. Mercato, energia, ambiente e
politiche. Ed.Tellus, Roma, 2009
2
Importanza degli argomenti
Esami
•  2 test scritti (da completare nello stesso giorno):
–  30 domande “chiuse” (vero/falso)
–  3 quesiti (matematica fin., valutaz. invest., estimo)
Il risultato della prova scritta ha validità di un anno
Molto importante (rischio
di non passare l’esame)
Utile per un
apprendimento
complessivo della materia
Utile, ma non essenziale
(approfondimenti, esempi,
figure,..)
Quanto devo studiare?
•  Verifica orale (dopo aver passato la prova
scritta)
Frequenza degli esami:
Ovviamente secondo regole dell’università
Iscrizione via UNIWEB (attenzione all’appello corretto!)
(risultati prove scritte sul mio sito, salvo possibilità invio
agli iscritti via UNIWEB)
Gli obiettivi generali del corso
“Forest deals with people”
•  Esame = 8 crediti (ECTS)
•  8 x 25 ore = 200 ore, di cui:
–  64 ore di didattica frontale
–  136 ore di lavoro individuale
•  136/6 = ca. 23 giorni
Seguire le lezioni e studiare
con metodo,
senza morire
3
“Forest deals with people”
•  Conoscere, proteggere, gestire la foresta
comporta una buona conoscenza delle
scienze sociali, economia in primis
•  Ecologia ed economia sono termini con una
radice comune (oikos = casa), storicamente
con percorsi divergenti e con esiti
contrapposti; ma in effetti “economics is first
class ecology”
Obiettivo primario del corso: acquisire una
capacità di lettura in chiave economica delle
attività forestali
Obiettivo ultimo: arricchire anche un po’ i soft
skills dello studente
Economia: modelli interpretativi e decisionali
Sempre una semplificazione di una realtà
molto complessa
Anche se il docente è
bravo, vi riporta sempre
una rappresentazione
della realtà soggettiva
(riduttiva)
! curiosità, senso critico,
capacità di rielaborazione
personale: elementi
fondamentali
dell’apprendimento
Kreative Gemüter waren schon immer bekannt dafür,
jede Art schlechter Ausbildung zu überleben is túléli
(Le menti creative sono da sempre note per la capacità di sopravvivere
anche ai peggiori sistemi educativi)
Anna Freud
Non si entra mai due volte nella stessa foresta
Telmo Pievani
INTRODUZIONE AL CORSO
Davide Pettenella
1 ottobre 2012
4
A. Cicli produttivi
molto lunghi
Caratteristiche fondamentali
della produzione forestale
Il problema dell’ottimo turno:
quando tagliare un bosco?
A.  Cicli (turni) molto lunghi (fattore tempo) e parziale
coincidenza del capitale/interesse (provvigione/incremento
o stock/flusso)
B.  “Produzione” in senso lato: ampio spettro di beni materiali
e servizi, spesso senza mercato ! esternalità (in genere
positive) ! problemi di’ “internalizzazione”. Alcuni prodotti
hanno una riproducibilità limitata
problema della
scelta del
C. Elasticità della domanda e dell’offerta
saggio di sconto
E’ difficile che una impresa, soprattutto se specializzata, di
piccole-medie dimensioni e con boschi semi-naturali, possa
operare sulla base di un turno che cade ogni t anni.
! produzione organizzata in t particelle delle quali la tesima
(matura) cade al taglio ogni anno
0
anni
1t
Capitale = suolo nudo (F) + Soprassuolo (Pt)
Parziale identificazione del capitale fruttante con l’interesse
B. Prodotti e servizi
1
t
= produzione “normalizzata”
La coordinata del tempo viene trasformata
in coordinata dello spazio
5
Un elenco non esaustivo!
Funzioni e servizi legati alla buona gestione dei bacini
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Fonte: Masiero, 2009 – mod. Smith et al., 2006.
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"The first and foremost purpose of a forest growth is to supply
us with wood material; it is the substance of the trees itself, not
their fruits, their beauty, their shade, their shelter, that
constitutes the primary object... "
Classificazione dei servizi ecosistemici secondo il
Millenium Ecosystem Assessment (MA, 2005)
PFNL
(NWFP – Non Wood Forest Products;
NTFP – Non Timber Forest Products)
B.E. Fernow, 1902.
Economics of
Forestry (p. 86)
6
Servizi forniti dai biomi forestali (In totale): 33 mila
miliardi di dollari USA (rispetto ai 18 mila miliardi del PIL
mondiale)
-1
-1
(US$ ha anno )
Produzione legnosa e non legnosa
Regolazione del clima
Regolazione degli eventi avversi
Regolazione del ciclo dell’acqua
Fornitura d’acqua
Controllo dell’erosione
Genesi del suolo
Ciclo dei nutrienti
Trattamento dei rifiuti
Controllo biologico
Fornitura di cibo e medicinali
Risorse genetiche
Ricreazione
Cultura
135 ~ 140
135 ~145
2~4
2 ~3
2~8
96 ~ 104
10 ~ 12
350 ~ 361
85 ~ 87
2~3
40 ~ 45
15 ~ 20
64 ~ 70
2~3
Una visione
integrata della funzione
di produzione
Una formulazione della multifunzionalità (dimostratasi
errata ma ritenuta valida per molto tempo) è quella di
Rupf che agli inizi degli anni ‘60 ha formulato la
“Wake1 Theory” o “Kielwasser Theory”:
“the growth of biomass is a primary value to be
properly managed, whilst all other functions are
secondary values, depending on the former”
! massimizzare la produzione di legname e si
massimizzerà la produzione di altri prodotti e servizi
Costanza et al., Nature 387: 253-60; Bonnie et al.,
Science 2007, 288: 1763-4
Benefici
La Wake Theory
1: “scia” in ingl.
con biodiversità
con ricreazione e
paesaggio
Benefici
e
costi
con i servizi
idrogeologici
produzione
legname
costi
Nota: come si vedrà in seguito, non
sempre i diversi beni e servizi possono
essere offerti in forme congiunte, non
competitive
0
tempo
Diverse modalità gestionali in relazione
alla frequente multifunzionalità delle
risorse
0
tempo
7
Attività forestali
! frequenti esternalità
Le esternalità sono legate alla natura di
bene misto, pubblico-privato, delle risorse
forestali.
Esternalità (A.C.Pigou, 1920): effetto
esterno di segno negativo (o positivo) che
incide su uno o più soggetti e che dipende
da una attività economica il cui
responsabile non ne sopporta i costi (o
non ne ricava reddito).
Cos’è un bene pubblico?
2 aspetti economici utili per definirlo in
relazioni alle modalità di consumo:
•  rivalità
•  escludibilità
1. Beni pubblici: coloro che traggono utilità dal bene non ne sostengono
Rivalità ed escludibilità
Caratteristiche
del consumo
Possibilità di esclusione
impossibile,
difficile
consumo senza
condizioni di
rivalità
fattibile
beni pubblici (qualità
dell’aria, fissazione di
carbonio, tutela della
biodiversità, ...)
1
consumo che
crea condizioni di
rivalità
beni comuni (fonti
alimentari per il bestiame
e la selvaggina, piccoli
frutti boschivi, ...)
2
beni club, “a
pedaggio” (strade a
pagamento, piste da
sci, pesca
sportiva, ...)
3
beni privati
(legname)
4
i costi. Coloro che sostengono i costi di produzione non possono trarre
vantaggi dalla loro attività. Possono determinarsi comportamenti da free
rider.
2. Beni comuni: come per i beni pubblici, non è facile escludere alcuni
potenziali utilizzatori. Se la domanda supera l’offerta, si stimola un uso di
rapina e si determina la necessità di un intervento di regolamentazione
del mercato (vd. proprietà collettive). Spesso il problema può essere
risolto con la trasformazione del bene in privato o “a pedaggio” (vd.
funghi).
3. Beni “a pedaggio”: possono essere venduti, remunerando il
produttore. Il consumo individuale, se il bene è ampiamente disponibile,
non comporta effetti su altri individui-consumatori. Il problema può
nascere in presenza di una sproporzione tra offerta e domanda
(congestione).
4. Beni privati: facilmente organizzabili per la vendita/acquisto: se esiste
una domanda i produttori possono trovare nella vendita un’occasione di
profitto. Il mercato consente un’ottima allocazione. Il settore pubblico può
limitarsi ad una azione di regolamentazione soft (normativa sui contratti e
sul contenzioso)
8
Il grado di «publicness» dei beni
Grado di “publicness”
Basso/nullo
Beni privati
Medio
Beni club
Beni pubblici
impuri
Alto
Beni pubblici
puri
Rivali ed
escludibili
Non rivali per
una piccola
comunità
Non rivali ed
escludibili a
costi elevati
Non rivali e non
escludibili
Esempi:
Legname
Esempi:
Oasi WWF con
pagamento
all’entrata
Campo da golf
Esempi:
Accesso
pubblico a terreni
forestali
Esempi:
Stabilità climatica
Aria pulita
Biodiversità
Paesaggio
Classificazione dei beni non rigida, ma
legata a:
•  attribuzione di diritti di proprietà,
•  rapporto domanda/offerta di beni e
servizi,
•  organizzazione del mercato e sue
dimensioni (alcuni beni pubblici, ad esempio,
lo sono solo in un determinato ambito
territoriale: vd. frutti di bosco)
Fonte: Cooper et al. (2009)
Rivalità
Beni privati
Beni comuni
p.e. derrate alimentari
p.e. parco pubblico o
o legname
strada a libero
accesso e notevole
congestione
Beni pubblici puri
p.e. sicurezza,
paesaggio
0
Un possibile
“sentiero”
nell’evoluzione
dei diritti di
proprietà
Beni club
p.e. parco pubblico o
pista da sci con
accesso a pagamento
senza congestione
Escludibilità
9
Legname,
castagne, sughero
Prodotti e servizi
con mercato
Da bene pubblico a bene club
Riformabilità dei diritti di
proprietà
Costi di accesso e
regolamentazione
Funghi e tartufi
Consuetudini,
diritti acquisiti
Turismo
strutturato
Valutazioni etiche e politiche
Fornitura
risorse idriche
Fissazione di
carbonio
Tutela del
paesaggio
La
Cicerbita
alpina in
Trentino
La
raccolta
funghi
Biodiversità
Prodotti e servizi
senza mercato
(beni pubblici)
Da bene pubblico a bene privato
Adozione di un
castagno
Internalizzare esternalità ambientali e sociali
tramite certificazioni e creazioni di marchi
Acquisto di prodotti
certificati il cui
marchio è garanzia di
una gestione
sostenibile
dell’ambiente, o
comunque rispettosa
di standard ambientali
e sociali
10
Internalizzare tramite la creazione di nuovi mercati
Mercato volontario dei crediti di Carbonio
Il mercato volontario crediti carbonio
“Carbon neutral”,
“Zero emission”
“Go Zero”
“Zero carbon footprint”
Internalizzare
tramite la creazione
di nuovi mercati
Il mercato per i servizi
idrici: la Vittel in F
C. Elasticità della domanda e dell’offerta
Variazioni della curva di domanda: la quantità domandata
cambia per effetto di cambiamenti del prezzo o di altre variabili di
scostamento (v.s)
prezzo
A! A1 : variazione lungo la stessa curva (le
v.s. non influiscono)
Accordi trentennali con gli
A! A2 : trasposizione della curva con
variazione omogenea delle v.s.
agricoltori per ridurre i fertilizzanti
azotati e modificare le pratiche
A2
agricole
A
Ca. 25 M ! spesi da Vittel per:
1)  Compensazioni di circa 200 !/ha/anno per mancati redditi
A! A3 : trasposizione della curva con
variazione eterogenea delle v.s.
A1
A3
2)  Fino a 150.000 ! di contributo a fondo perduto ad azienda
per nuovi investimenti
3)  Fornitura di manodopera aziendale gratuita per le
concimazioni organiche
4)  Assistenza tecnica gratuita
quantità
Nota: i cambiamenti nelle v.s. che non siano il prezzo (ad esempio: il reddito, il
prezzo di altri prodotti) comportano una trasposizione della curva di domanda
11
L’elasticità
L’elasticità è il parametro che misura la
variazione della quantità domandata (od
offerta) rispetto ad una variazione di una
qualsiasi variabile di scostamento
Nota:
l’elasticità è un numero puro, in quanto derivante dal rapporto
tra due percentuali;
la quantità (riportata nell’asse delle ascisse) è messa in
funzione di una v.s. (asse delle ordinate), come il prezzo
Due modalità per calcolare
l’elasticità
L’elasticità arcuale: per cambiamenti discreti nel prezzo e
nella quantità:
"q/q
Ed =
= "q / "p • p/q
" p/p
L’elasticità puntuale (più corretta): quando "q e "p tendono
a zero:
dq/q
Ed =
= dq / dp • p/q
dp/p
Nota: l’elasticità dell’offerta (Eo) si calcola con formule analoghe
Due modalità per calcolare
l’elasticità
Esempio: elasticità della domanda
di pasti in mensa
L’elasticità arcuale: per cambiamenti discreti nel
prezzo e nella quantità:
Se un 4% di aumento nel prezzo di un prodotto
determina un 3% di diminuzione della quantità
domandata:
Ed = 0,03 / 0,04 = 0,75
L’elasticità puntuale: data una
equazione della domanda:
q = – 0,01p + 20, l’elasticità per
esempio al punto q=1100 e p = 9
è:
Ed = 1/0,01 * 9/1100 = 0,8
Vd. esempio file Excel nel sito
qq
pp
el. puntuale
N.pasti
N.pasti
!/pasto
!/pasto
Ed
2000
2000
00
-
1900
1900
11
0,1
1800
1800
22
0,1
1700
1700
33
0,2
1600
1600
44
0,3
1500
1500
55
0,3
1400
1400
66
0,4
1300
1300
77
0,5
1200
1200
88
0,7
1100
1100
99
0,8
1000
1000
10
10
1,0
900
900
11
11
1,2
800
800
12
12
1,5
700
700
13
13
1,9
600
600
14
14
2,3
500
500
15
15
3,0
400
400
16
16
4,0
300
300
17
17
5,7
200
200
18
18
9,0
100
100
19
19
-
12
Campi di variazione dell’elasticità
della domanda rispetto al prezzo
prezzo
Ed = 0 (domanda perfettamente rigida)
Ed = 1 (elasticità unitaria)
Ed = " (domanda
Campo di variazione di Ed
Per convenzione (come già riportato negli
esempi) Ed è espressa in termini assoluti
(diversamente dovrebbe essere negativa):
Ed = 0 # "
perfettamente elastica)
quantità
Tale regola non vale tuttavia per l’E rispetto al
reddito e per l’E incrociata
Nota: per il campo di variazione dell’elasticità dell’offerta
(Eo) si procede in forme analoghe
L’elasticità della domanda
rispetto al reddito
Beni superiori, inferiori e necessari
Prodotti e servizi del settore forestale
Beni superiori
reddito
reddito
EdY = dq/dY • Y/q
Per i prodotti (e i servizi) forestali l’elasticità della
domanda rispetto al reddito assume valori prossimi a 1.
Per i beni forestali quindi non vale in genere la legge di
Engel (= afferma la rigidità della domanda di beni alimentari
rispetto al reddito; i beni alimentari sono beni inferiori)
quantità
Beni
necessari
quantità
reddito
Beni inferiori
I beni forestali sono in genere beni “necessari” o
“superiori”
quantità
13
[Domanda rigida di prodotti ad uso alimentare]
+ [stabilità popolazione]
+ [aumento produttività terreni agricoli]
= [contrazione delle superfici coltivate]
Conversione di terreni
agricoli in terreni a bosco
[Domanda elastica di servizi (e prodotti) forestali]
+ [crescita del reddito]
+ [scarsa crescita produttività terreni forestali]
= [espansione delle superfici a bosco]
Più in generale, senza specifico riferimento al nostro
paese, dall’osservazione delle relazioni tra reddito e
copertura forestale è stata sviluppata
Due ipotesi interpretative dell’evoluzione dell’uso
del suolo:
inelasticità della domanda di prodotti alimentari OK
(legge di Engel) rispetto al reddito
Attenzione: domanda al consumo # da domanda di
legname dai boschi seminaturali
Inversione
del trend
tempo
Copertura forestale (%)
I consumi finali di prodotti legnosi crescono,
ma non si trasferiscono direttamente sulle foreste
per la presenza di:
-  fenomeni di sostituzione legno/legno
-  impiego scarti e riciclaggio prodotti finiti
-  piantagioni
Mather e Needle, 1998)
Copertura forestale (%)
associata all’elasticità della domanda di prodotti NO
legnosi da foreste: > consumi ! > pressione
sulle foreste
La teoria della transizione forestale di
Mather (Forest transition theory: Mather, 1992; Grainger, 1995;
Italia
(‘20; 3 M ha)
.
anno di inversione del trend
Crescita di: popolazione, terreni agricoli,
reddito, urbanizzazione, industrializzazione , …
14
In effetti questa teoria si rifà alla
Economista che evidenziò, su dati empirici, la possibilità
di rappresentare le relazioni tra diseguaglianza e reddito
pro-capite con una curva ad “U” capovolta.
L’elasticità incrociata
Successivamente la relazione è stata ipotizzata anche
per inquinamento-reddito pro-capite (“Environmental
Kuznets curves” - EKC) e deforestazione-reddito-procapite
Edj = dqi/dpj • pj/qi
La curva di Kuznets,
anche nelle sue
successive
diversificazioni, è
stata ampiamente
criticata
deforestazione
Disuguaglianza inquinamento -
Teoria della curva di Kuznets
In genere:
- rispetto ai prodotti sostitutivi Edj > 0
(i prodotti e servizi forestali hanno spesso succedanei che
non sono equivalenti e sono più costosi)
-  rispetto ai prodotti complementari Edj < 0
(i servizi forestali sono spesso forniti nell’ambito di un
“pacchetto” di beni, ad esempio turistico-ricreativi)
Reddito pro capite
Esempi di campi d’applicazione
•  Prezzi infissi in alluminio-plastica ! domanda
di infissi in legno
•  Prezzi di un parcheggio (o strada a pedaggio)
! domanda del sito a finalità turistica,
ricreativa o culturale
•  Prezzi carburanti ! quantità offerte di mais per
produzioni di biocarburanti
•  Costi dei servizi per studenti universitari ! n°
di iscritti ad Agraria
Elasticità di breve e lungo periodo
(prodotti grezzi)
offerta di breve periodo
prezzo
offerta di lungo periodo
prezzo di equilibrio
domanda
quantità
15
Nel breve periodo:
Condizioni di rigidità sia dell’offerta che della domanda:
Nel lungo periodo:
Condizioni di elasticità $1 sia dell’offerta che della domanda:
Offerta: sistemi di regolazione (vincoli normativi e piani di
gestione), infrastrutture disponibili, personale addetto al
settore, ritmi di accrescimento, …
Offerta: nuove piantagioni e infrastrutture, adeguamenti
personale e della normativa, …
Domanda: infrastrutture disponibili, organizzazione
industriale, personale addetto al settore, …
quantità
prezzo
prezzo
prezzo
prezzo
Domanda: nuove infrastrutture disponibili, riorganizzazione industriale, innovazioni tecnologiche, …
quantità
quantità
quantità
http://www.tesaf.unipd.it/pettenella/Corsi/EconomiaEstimo/Introduzione/DomandeIntroduzione.doc
16