PE DIA ALLORO Laurus nobilis Originario dei paesi dell’Europa meridionale e dell’Asia Minore, l’alloro è una pianta sempreverde che raggiunge i 5-6 m di altezza, ma si presta anche per realizzare siepi molto fitte, se viene potata annualmente all’altezza desiderata. Il suo gusto forte ed aromatico e le sue proprietà terapeutiche erano conosciute già nel periodo greco-romano, quando l’alloro veniva usato in cucina e per preparare le corone destinate ai poeti ed ai condottieri trionfatori. Infatti, dal termine latino bacca laureus, sono derivati il vocabolo inglese “bachelor” e quello francese “baccalauréat”, indicanti gli onori accademici e la laurea finale. Dell’alloro si utilizzano le foglie e le bacche, che contengono pinene, eugenolo, terpeni, geraniolo ed acido cianidrico; quest’ultimo, presente in maggiore quantità nelle foglie giovani, è responsabile del tipico scoppiettio che si produce quando l’alloro viene bruciato. A causa della notevole tossicità dell’acido cianidrico, le foglie da utilizzare in Bioterapia Nutrizionale dovranno essere quelle adulte di almeno un anno. All’alloro vengono riconosciute diverse azioni terapeutiche: esso è stomachico, stimolante, carminativo (limita ed espelle i gas dal tubo digerente), diuretico, sudorifero, antispastico. Le bacche (seccate e grattugiate come la noce moscata) sono toniche, stimolanti, utili nelle bronchiti e nelle dispepsie, in virtù delle loro proprietà antisettiche. Bioterapia Nutrizionale LE Tisana di alloro Si prepara facendo bollire due-tre foglie di alloro in un tazza d’acqua per 4-5 minuti, quindi si aggiunge zucchero; lo si usa nei dolori addominali caratterizzati da meteorismo e gonfiore delle anse intestinali. In soluzione passano le sostanze idrosolubili che hanno un potere adsorbente sui gas, simile a quello del carbone vegetale, ma sono prive dell’effetto irritativo provocato da quest’ultimo sulle cellule della mucosa. A differenza della tisana di alloro, quella di camomilla è antispastica, per cui funziona nelle contratture dolorose della muscolatura liscia intestinale, ma non ha effetto sulla dilatazione meteorica delle anse. OI Arrosto di maiale con alloro Nella cultura contadina è consuetudine cuocere la carne di maiale insieme ad alcune foglie di alloro. Ciò permette una migliore digeribilità di questa carne ricca di grassi: l’alloro, infatti, stimola l’escrezione pancreatica delle lipasi, aumenta la peristalsi gastrica, riduce i fenomeni fermentativi ET Spiedini con alloro Quando gli spiedini vengono preparati con carni di origine diversa, l’alloro diventa indispensabile negli individui con digestione lenta e laboriosa, peggiorata dall’impiego di carni con differenti tempi di cottura e specifiche caratteristiche nutrizionali. Per la stessa ragione, è utile per la digestione di un alimento complesso come il fegato in padella o le carni di animali di alta montagna (cervi e caprioli), di cui l’alloro facilita la digestione della struttura muscolare particolarmente coriacea e mitiga l’odore di selvatico.