radiodermite_e_trattamenti

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Deserto Andrea, matricola: 302937
CdL in Scienze Infermieristiche presso l’Università degli
Studi di Torino, Facoltà di Medicina e Chirurgia.
Studio Guidato: 3° Stage di Tirocinio, II Anno
Anno Accademico 2009-2010
S.C.D.U. ENDOCRINOLOGIA e S.C.D.U.
RADIOTERAPIA, presso l’Ospedale San Giovanni
Battista di Torino;
Sede di Tirocinio: Dipartimento di Oncologia
Medicazioni avanzate:
trattamento della
radiodermite nei pazienti
sottoposti a radioterapia.
Introduzione: nell’argomento che andremo ad affrontare si vuole capire
quale sia la migliore medicazione utilizzabile per il trattamento della
radiodermite che colpisce i pazienti sottoposti a radioterapia; si cerca di
capire inoltre se è possibile evitare le reazioni avverse delle radiazioni
sulla cute.
La scelta di questo argomento è stata effettuata in base ai dubbi sorti sul
miglior tipo di medicazione da utilizzare nelle frequenti ustioni indotte alla
cute dalle radiazioni. È possibile inoltre evitarle o ridurle in modo tale da
non arrivare ad una completa desquamazione della pelle.
Obiettivo: tra gli obiettivi rientrano appunto la ricerca del miglior metodo
di medicazione di una ustione da radiazione. Tra i trattamenti si
riscontrano tecniche preventive della radiodermite come l’uso delle
medicazioni all’argento che riducono fortemente la carica batterica della
cute, prima di esser sottoposti alla seduta radioterapica.
Strategia di ricerca:
P: patient
Pazienti sottoposti a radioterapia palliativa e/o curativa
I: intervention Medicazione post terapia
C:
Prevenzione/riduzione
effetti
comparison
(radiodermite)
O: outcome
Efficacia della medicazione
Le parole chiave utilizzate sono state:
 Radiodermatitis (trad. Radiodermite).
 Dressing (trad. medicazione).
collaterali
radioterapia
 Hydrofiber (trad. idrofibra).
 Wound (trad. ferita).
 Silver dressing (trad. medicazione all’argento).
 Radiotherapy (trad. radioterapia).
Come operatore booleano ho utilizzato “And”.
Di seguito riporto la dettagliata search history con annesse parole chiave
e banche dati utilizzate per la ricerca; come da procedura affrontata in
università, l’ho salvata con lo scopo di dimostrare sia la ricerca sia le
banche dati utilizzate.
Riporto inoltre le fonti degli articoli utilizzati da me per la ricerca
bibliografica; le banche dati utilizzate sono Cinhal e Ovid-Medline.
Database: Ovid MEDLINE(R) <1950 to October Week 3 2009>
Search Strategy:
-------------------------------------------------------------------------------1
dressing radiodermatitis with hydrofiber {Including Related Terms}
(2309)
2
hydrofiber dressing {Including Related Terms} (7688)
3
radiodermatitis {Including Related Terms} (1703)
4
limit 3 to humans (1444)
5
limit 2 to humans (6239)
6
4 and 5 (23)
7
dressing radiodermatitis with hydrofiber {Including Related Terms}
(2309)
8
hydrofiber dressing {Including Related Terms} (7688)
9
radiodermatitis {Including Related Terms} (1703)
10
11
limit 9 to humans (1444)
dressing radiodermatitis with hydrofiber {Including Related Terms}
(2309)
12
hydrofiber dressing {Including Related Terms} (7688)
13
radiodermatitis {Including Related Terms} (1703)
14
limit 13 to humans (1444)
15
limit 12 to humans (6239)
16
14 and 15 (23)
17
from 16 keep 1-10 (10)
CINHAL.
 Articolo 1.
Title: Challenges in practice. Using slow-released silver hydrofiber
dressings on a neck radiation burn.
Authors: Maki L; Clarey-Sanford C
Affiliation:
Lakeland
Health
System,
St.
Joseph,
MI,
[email protected]
Editors: Ramundo JM
Source: Journal of Wound, Ostomy & Continence Nursing (J WOCN),
2007 Sep-Oct; 34(5): 542-5 (7 ref)
Publication Type: journal article - case study, pictorial
Language: English
Major Subjects:
Bandages and Dressings
Cellulitis – Therapy
Head and Neck Neoplasms – Radiotherapy
Radiodermatitis – Therapy
Silver -- Therapeutic Use
Wound Care
Minor Subjects: Bandages and Dressings -- Economics; Epiglottis -Pathology; Male; Middle
Age; Radiodermatitis
--
Prevention
and
Control; Wound Healing
Journal Subset: Core Nursing; Nursing; Peer Reviewed; USA
Special Interest: Oncologic Care; Wound Care
MEDLINE/OVID.
 Articolo 2.
Unique Identifier18176123
Record Owner From MEDLINE, a database of the U.S. National Library
of
Medicine.
Status MEDLINE
Authors Full Name: MacBride, Sheila K. Wells, Mary E. Hornsby, Carole.
Sharp, Lena. Finnila,
Kristina. Downie, Lynn.
Institution School of Nursing and Midwifery, University of Dundee,
Dundee, Scotland, UK.
Title: A case study to evaluate a new soft silicone dressing, Mepilex Lite,
for patients with radiation skin reactions.
Source Cancer Nursing. 31(1):E8-14, 2008 Jan-Feb.
Abbreviated Source: Cancer Nurs. 31(1):E8-14, 2008 Jan-Feb.
NLM Journal Name Cancer nursing
Publishing Model Journal available in: Print
Citation processed from: Internet NLM Journal Code7805358, cnc
Journal SubsetIM, N.
Country of Publication: United States
CAS Registry/EC Number/Name of Substance0 (Silicones).
ISSN Electronic1538-9804.
Publication Type: Journal Article.
Language: English
Date of Publication 2008 Jan-Feb
 Articolo 3.
Unique Identifier15183484
Record Owner From MEDLINE, a database of the U.S. National Library
of Medicine.
StatusMEDLINE
Authors Full Name: Vuong, Te. Franco, Eduardo. Lehnert, Shirley.
Lambert, Christine. Portelance, Lorraine. Nasr, Elie. Faria, Sergio. Hay,
John. Larsson, Stephan. Shenouda, George. Souhami, Luis. Wong,
Frances. Freeman, Carolyn.
Institution Department of Radiation Oncology, McGill University Health
Centre, Montreal, Quebec, Canada.
Title: Silver leaf nylon dressing to prevent radiation dermatitis in patients
undergoing chemotherapy and external beam radiotherapy to the
perineum.
Source: International Journal of Radiation Oncology, Biology, Physics.
59(3):809-14, 2004 Jul 1.
Abbreviated Source: Int J Radiat Oncol Biol Phys. 59(3):809-14, 2004 Jul
1.
NLM Journal Name International journal of radiation oncology, biology,
physics
Publishing Model Journal available in: Print
Citation processed from: Print
NLM Journal Codeg97, 7603616
Journal SubsetIM
Country of Publication: United States
CAS Registry/EC Number/Name of Substance7440-22-4 (Silver).
ISSN Print0360-3016
Publication Type: Clinical Trial, Phase II: Journal Article.
Language: English
Date of Publication 2004 Jul 1.
Risultati della ricerca bibliografica: gli articoli presi in considerazione
sono tutti dei trial clinici, quindi degli studi controllati. In questo preciso
caso possiamo parlare di Trials Terapeutici che testano trattamenti
sperimentali, nuove combinazioni di cure e nuovi approcci di
medicazione; si parla poi anche di Trials Preventivi che osservano il
miglio modo per prevenire le lesioni in persone che non ne son state
ancora soggette. Questo approccio solitamente può includere medicine,
vitamine, vaccini, minerali, medicazioni avanzate o cambiamenti di stile
di vita. Nel nostro caso si parla però esclusivamente di medicazioni
avanzate.
Criteri di scelta dell’articolo: data la scarsa presenza di articoli che
parlano di tale argomento citato nel titolo dello studio guidato, ho potuto
mettere a confronto un totale di otto studi scientifici. Tra di essi ho
reputato essere migliori gli articoli suddetti, poiché mi permettono di
spaziare meglio nell’ambito delle medicazioni. Nella fase di ricerca degli
articoli ho utilizzato più banche dati, come testimonia la search hystory,
inoltre ho effettuato ricerche anche nel web attraverso semplici motori i
ricerca, seppur con scarsi risultati.
Analisi degli articoli da me scelti
Titolo: Medicazioni avanzate: trattamento della radiodermite nei
pazienti sottoposti a radioterapia.
Abstract degli articoli tradotti.
1. Articolo 1: “Using Slow-Released Silver Hydrofiber Dressings on a
Neck Radiation Burn”.
In questo articolo viene mostrata l’efficacia dell’idrofibra all’argento;
si
tratta
dello
studio specifico
dell’applicazione
di questa
medicazione su un unico paziente, un uomo di 60 anni che in
seguito a varie sedute di radioterapia ha cominciato a presentare il
problema della desquamazione della pelle nelle zone radio trattate.
L’area coinvolta è quella del collo, in cui presenta forte essudato
che rende molto umida la zona con la conseguenza che la
medicazione sarebbe do sostituire frequentemente. Inoltre si
alternano zone con scarsa presenza di essudato.
Come documentato dalle immagini presenti nell’articolo, c’è un
effettivo miglioramento della radiodermite. È consigliato quindi
l’utilizzo della idrofibra all’argento nella cura della cute lesa poiché
riduca la carica microbica della zona interessata e permette
l’assorbimento
dell’essudato,
permettendo
così
una
ri-
epitelizzazione dei tessuti in 24-48 ore dalla prima applicazione.
2. Articolo 2: A case study to evaluate a new soft silicone dressing,
Mepilex Lite, for patients with radiation skin reactions.
reazioni della pelle alle radiazioni sono un effetto collaterale noto
della radioterapia. Reazioni di desquamazione umide non solo
sono dolorose ma possono anche essere un centro di sviluppo per
le infezioni. C'è una sfida per trovare una medicazione che sia
protettiva, comoda, ed atraumatico per la pelle irradiata e delicata.
Lo scopo primario di questo studio era valutare il confort del
paziente quando usano il Mepilex Lite nella gestione della
desquamazione asciutta ed umida. Obiettivi secondari inclusero la
sicurezza, la tolleranza, e l'influenza sulla guarigione. Sedici
pazienti furono selezionati in 2 centri nel Regno Unito ed in Svezia
quando ebbero un risultato RTOG di 3 a 1 nella misura dei sintomi
sulla scala delle Skin Reactions della cute Radio-indotta. La
fotografia digitale fu usata ad ogni visita settimanale. I pazienti
completarono l'accertamento delle reazioni della pelle, stilarono un
agenda quotidiana, ed infine crearono diari per la valutazione
quantitativa e qualitativa. Dei pazienti trovarono che la medicazione
minimizzò il dolore durante il suo rinnovamento e fu spostato ed
aggiustato facilmente senza la perdita delle proprietà aderenti. Una
medicazione nuova aveva un effetto calmante o rinfrescante sulla
pelle, ed alcuni riportarono un modello di sonno più normale. La
medicazione non aveva effetto negativi sulla guarigione della ferita.
I ricercatori concludono che la medicazione offre un'alternativa
promettente a quelle già esistenti ed è degno di ulteriore ricerca.
3. Articolo 3: Silver leaf nylon dressing to prevent radiation dermatitis
in
patients
undergoing
chemotherapy
and
external
beam
radiotherapy to the perineum.
Scopo: la medicazione Nylon di argento (SLND-silver leaf nylon
dressing) è stato dimostrata avere un’attività antimicrobica effettiva
con il miglioramento della guarigione in scottature ed innesti di
pelle. Lo scopo di questo studio era valutare il valore di SLND nel
prevenire dermatite da radiazione in pazienti che subiscono
radioterapia per designare come bersaglio i volumi che hanno
incluso il perineo e chemioterapia concomitante.
Metodi e Materiali: a quindici pazienti consecutivi con cancro al
canale anale o di tipo ginecologico fu offerto il SLND come un
intervento preventivo. La valutazione fu basata su fotografie
standardizzate prese alla fine del trattamento. Un gruppo di
controllo storico di 15 pazienti con la stessa neoplasia che ricevette
delle cure standard alla pelle fu preso in considerazione nella
stessa maniera. Dieci osservatori inconsapevoli del tipo di
trattamento fu iscritto nella valutazione dei cambiamenti della pelle.
Il Mann-Whitney U test fu usato per stimare il significato statistico
delle differenze nei risultati di dermatite tra i due gruppi di pazienti.
Risultati: il principale risultato di dermatite per controlli era 2.62
(deviazione normale, 0.48). Il principale risultato per il gruppo di
SLND era significativamente più basso a 1.16 (deviazione normale,
0.40; p < 0.0001).
Conclusione: i risultati di questo studio suggeriscono che SLND è
efficace nel ridurre la radiodermite, apparentemente a causa delle
sue proprietà antibatteriche.
Obiettivo di ricerca dell’articolo: l’oggetto di ricerca corrisponde alla
migliore medicazione da utilizzare in caso di lesioni della cute radioindotta. Inoltre si cerca di capire se è efficace una cura preventiva
dell’area sottoposta a radioterapia.
Metodi e strumenti dell’articolo: i metodi e gli strumenti son diversi a
seconda del tipo di studio od articolo.
Nel primo articolo si tratta di uno studio specifico su di un trattamento
fornito ad un unico paziente, documentato giorno per giorno e correlato
di fotografie che ne testimoniano l’eventuale efficacia.
Nel secondo articolo vengono presi in considerazione 16 pazienti presi a
caso nel Regno Unito e in Svezia. I pazienti vengono classificati in base
a sesso, età, storia medica pregressa e tipo di lesione della cute. I
pazienti son tenuti a redigere un diario giornaliero sul numero di cambi
della medicazione nonché la sua grandezza. Infine ogni settimana
vengono scattate fotografie per documentare i cambiamenti delle
radiodermiti.
Nel terzo articolo son presi in considerazione due gruppi di 15 persone
con stessa neoplasia ma che vengono sottoposti a due tipi di trattamenti
diversi, uno con medicazioni standard ed uno con medicazioni di tipo
avanzato con fibre all’argento. Inoltre i cambiamenti della cute furono
valutati da dieci osservatori del tutto inconsapevoli dei trattamenti a cui
eran sottoposti i pazienti
Risultati dell’articolo: dal primo articolo si può realmente capire l’efficacia
della medicazione all’idrofibra all’argento sia dalle foto che testimoniano
giorno dopo giorno i progressi nel trattamento, sia da quanto emerge
dalla testimonianza. La medicazione oltre ad assorbire l’essudato
mantenendo asciutta la cute, previene la contaminazione di essa da
parte di microrganismi come lo Pseudomona aeruginosa e lo
Staphylococcus aureus. La durata di questa barriera è di almeno 10
giorni. In alcuni casi la medicazione rilasciava ancora argento dopo 14
giorni fornendo ancora una barriera efficace contro batteri come
Methicillin-Resistant S. aureus, Vancomycin-Resistant Enterococcus,
Serratia marcescens, P. aeruginosa, Escherichia coli, Enterobacter
cloacae, e la Candida albicans. Garantisce inoltre confort al paziente,
riduce il dolore oltre che i disturbi del sonno e permette una maggiore
mobilizzazione del paziente. Infine tende ad azzerare anche l’isolamento
sociale che può crearsi.
Nel secondo articolo si analizza una particolare medicazione, il Mepilex
Lite che è una schiuma di poliuretano sottile e altamente conformabile
che assorbe l'essudato e mantiene la ferita in ambiente umido. Tra i
vantaggi si riportano una riduzione del trauma al cambio della
medicazione, offre bassi rischi di reazione allergiche della cute, permette
l’utilizzo di bendaggi elastocompressivi e infine può rimanere in situ per
più giorni poiché non interferisce con le sedute di radioterapia.
Necessaria e oltre modo raccomandata è un’accurata igiene della cute.
Nel terzo articolo si evince anche in questo caso la reale efficace dell’uso
delle fibre d’argento nelle medicazioni delle radiodermiti, dai grafici
riportasti nell’articolo si nota infatti un miglioramento delle lesioni che da
un grado massimo di 4, nella scala di valutazione delle dermatiti da
radiazione, passano gradualmente ad uno inferiore. Ciò è dovuto alla
particolare capacità dell’argento di essere un potente antisettico,
garantendo un ambiente adeguata alla riepitelizzazione della pelle.
Conclusioni dell’articolo: le medicazioni all’argento son sicuramente
molto efficaci nel trattamento delle radiodermiti. Uno dei risultati maggiori
di questi tipi di medicazione è la riduzione del dolore per i pazienti,
nonché un minor sanguinamento delle ferite. Tuttavia interferiscono con
la radioterapia, quindi devono esser rimosse prima di una seduta; al
contrario una semplice medicazione in schiuma di poliuretano può
rimanere in situ durante la seduta e garantisce comunque una buona
garanzia di assorbimento di essudato.
Confronto con la realtà: nel contesto in cui ho effettuato il tirocinio è più
applicabile l’utilizzo del Mepilex Lite, poiché presenta costi minori a
differenza delle medicazioni all’argento; ovviamente non hanno la stessa
efficacia, usando la schiuma di poliuretano diventa necessaria
un’accurata igiene quotidiana della area interessata. Proporrei l’utilizzo
dell’idrofibra all’argento nei casi in cui il grado di lesione della cute
corrisponda a 3-4 sulla scala di valutazione delle dermatiti. Mentre per i
gradi 1-2 ritengo sufficiente il Mepilex Lite.
Conclusioni: nella gestione delle lesioni di grado 3 e 4 trovo efficace
l’idrofibra
all’argento
poiché
non
danno
dolore,
favoriscono
la
riepitelizzazione e fungono da barriera selettiva, riassorbendo l’essudato
dove presente e mantenendo la cute asciutta dove lo è già. È una
barriera efficace contro le infezioni che potrebbero interessare la zona
lesa.
Tuttavia come suddetto per le lesioni di grado 1 e 2 è superflua come
medicazione, mentre è più indicato l’uso della schiuma in poliuretano.
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