metodiche dellegrottaglie 175_attualità cappato.qxd 09/12/11 12.08 Pagina 175 METODICHE DIAGNOSTICHE Vantaggi e Limiti delle Tecniche di Risonanza Magnetica Cardiaca per la Ricerca dell’Ischemia Inducibile Santo Dellegrottaglie1, Milena Sidiropulos1, Luigi Ferrara1, Michele Damiano1, Arcangelo D’Errico1, Claudia Mita1, Manlio Cocozza2, Francesco Caiazza3, Pasquale Guarini1 Divisione di Cardiologia con UTIC, Clinica Villa dei Fiori - Acerra (NA) Divisione di Cardiologia, Clinica Sanatrix - Napoli 3 Divisione di Cardiologia, Clinica Trusso - Ottaviano (NA) 1 2 Riassunto Nel corso degli ultimi anni, studi condotti con risonanza magnetica cardiaca (cardio-RM) da stress hanno riportato buoni valori di fattibilità ed accuratezza nella caratterizzazione dei pazienti con cardiopatia ischemica nota o sospetta. Il presente articolo propone una rassegna dei principali dati relativi all’applicazione delle tecniche di cardio-RM nella valutazione diagnostica e prognostica della cardiopatia ischemica, con una particolare enfasi sui vantaggi e i limiti relativi alle modalità più tradizionali di imaging non invasivo (ecocardiografia da stress e scintigrafia miocardica perfusionale). Summary In recent years, studies involving stress cardiac magnetic resonance (cardio-RM) reported good values of feasibiltiy and accuracy for the characterization of patients with known or suspected coronary artery disease. The present article proposes a review of the principal data regarding the application of cardio-RM techniques for the diagnostic and prognostic evaluation of coronary artery disease, with a particular focus on advantages and limits in comparison with the more traditional non invasive imaging modalities (i.e., stress echocardiography and myocardial perfusion scintigraphy). Parole chiave: Risonanza magnetica, Ischemia, Imaging Key words: Magnetic Resonance, Ischemia, Imaging N el corso degli ultimi anni l’impiego delle metodiche di imaging non invasivo per la diagnosi di cardiopatia ischemica è aumentato in maniera tumultuosa e tassi di crescita ancora più elevati sono previsti nel prossimo decennio (Fig. 1)1. Tale incremento è conseguenza sia di una generale maggiore accessibilità alle risorse diagnostiche che della recente disponibilità di nuove modalità di imaging applicabili in cardiologia. Tra queste ultime, la risonanza magnetica cardiaca (cardio-RM) si caratterizza per la capacità di fornire in maniera completamete non invasiva sofisticate informazioni diagnostiche e prognostiche2. In particolare, per la ricerca dell’ischemia inducibile con cardio-RM sono state messe a punto tecniche basate sia sulla valutazione della perfusione miocardica che sullo studio della funzione sistolica durante stress. Tali tecniche hanno dimostrato di essere fattibili ed accurate nella CARDIOLOGY SCIENCE VOL 9 • OTTOBRE-DICEMBRE 2011 valutazione di pazienti con cardiopatia ischemica3. D’altra parte, a limitarne l’applicabilità clinica ha contribuito in questi ultimi anni la scarsa diffusione 45 40 Livello di prescrizione Introduzione 35 Modalità 2006 2010 2020 Cardio-TC 1 8 40 24 Eco-stress 1 12 30 Cardio-RM 1 2 10 25 Scintigrafia 1 1.8 3.6 Cardio-TC Eco-stress 20 15 Cardio-RM 10 5 Scintigrafia 0 2006 2010 2020 Fig. 1 - Livelli di prescrizione per i principali test di imaging non invasivo impiegati nella valutazione di pazienti con cardiopatia ischemica. I dati riportati sono riferiti alla Gran Bretagna; le predizioni per il 2010 ed il 2020 sono espresse in multipli dei livelli di prescrizione rilevati nel 2006. Dati dalla Ref. 1. Per la corrispondenza: [email protected] 175 METODICHE DIAGNOSTICHE di apprecchiature dedicate all’esecuzione di esami di cardio-RM, nonché di operatori esperti nella loro interpretazione. Il presente articolo propone una rassegna dei principali dati relativi all’applicazione delle tecniche di cardio-RM nella caratterizzazione diagnostica e prognostica della cardiopatia ischemica, con una particolare enfasi sui vantaggi e i limiti relativi alle modalità più tradizionali di imaging non invasivo (ecocardiografia da stress e scintigrafia miocardica perfusionale). Cardio-RM per la ricerca dell’ischemia inducibile: accuratezza diagnostica La valutazione dell’ischemia miocardica inducibile con tecniche di cardio-RM può essere basata sull’analisi della contrattilià o della perfusione miocardica regionale durante stress. L’acquisizione di immagini cine consente lo studio accurato della funzione sistolica del ventricolo sinistro, con la possibilità di identificare eventuali modifiche ischemiche indotte durante stress4. Lo sti- Santo Dellegrottaglie et Al. Vantaggi e Limiti delle Tecniche di Risonanza Magnetica Cardiaca per la Ricerca dell’Ischemia Inducibile METODICHE DIAGNOSTICHE Durante stress farmacologico, la presenza di ischemia inducibile determina la comparsa di aree di ipoperfusione miocardica. In questo caso, il test provocativo solitamente prevede l’impiego di un potente agente vasodilatatore (somministrazione i.v. di dipiridamolo o adenosina). Anche nel caso della cardioRM da stress con studio di perfusione, i dati prodotti fino a questo punto dimostrano una buona performance diagnostica complessiva, con risultati sovrapponibili a quelli riportati con le le più consolidate tecniche scintigrafiche sia in termini di sensibilità (91% vs. 89%) che di specificità (81% vs. 79%) (Fig. 2)3, 5. La cardio-RM da stress può essere quindi prescritta, ove disponibile, in alternativa ad uno studio scintigrafico nella ricerca di modifiche di tipo ischemico a carico della perfusione miocardica. Inoltre, l’impiego di protocolli combinati di cardioRM da stress può consentire lo studio sia della funzione contrattile che della perfusione miocardica nel corso dello stesso esame, cumulando il contenuto informativo delle due tecniche (Fig. 3)6. molo ischemizzante è solitamente rappresentato dalla somministrazione di un farmaco inotropo positivo (tipicamente con infusione i.v. di dobutamina ad alte dosi). Complessivamente considerati, gli studi fin qui condotti con cardio-RM per la diagnosi di cardiopatia ischemica basata sull’inducibilità di alterazioni della funzione sistolica hanno mostrato valori medi di accuratezza diagnostica di livello soddisfacente e sovrapponibile a quelli riportati con la tradizionale ecocardiografia da stress sia in termini di sensibilità (83% vs. 82%) che di specificità (86% vs. 83%) (Fig. 2)3, 5. Pertanto, la cardio-RM da stress con infusione di dobutamina ad alte dosi può essere considerata una valida alternativa all’ecocardiografia da stress, in particolare in pazienti con cattiva finesta acustica, nella ricerca di modifiche di tipo ischemico a carico della funzione contrattile regionale. L’acquisizione di immagini sequenziali durante il primo passaggio di un bolo di mezzo di contrasto può essere applicata nella valutazione della perfusione miocardica in sede ventricolare sinistra. Fig. 3 - Studio della perfusione miocardica e della funzione contrattile ventricolare sinistra mediante protocollo combinato di cardio-RM da stress con infusione di adenosina. Nel caso in esempio, durante stress si osserva un’area di ipoperfusione in sede infero-settale ed un’area di disfunzione contrattile omosede non dimostrabile a riposo. Dati dalla Ref. 6. Cardio-RM per la ricerca dell’ischemia inducibile: valore prognostico L’impatto prognostico delle informazioni ricavabili da una cardio-RM da stress in pazienti con cardiopatia ischemica è stato fino ad ora valutato in un A A A B B C C D D Fig. 2 - (A, B) Valori di sensibilità e specificità della cardio-RM da stress con studio della perfusione miocardica nella diagnosi di cardiopatia ischemica definita all’angiografia coronarica. (C, D) Valori di sensibilità e specificità della cardio-RM da stress con studio della contrattilità regionale nella diagnosi di cardiopatia ischemica definita all’angiografia coronarica. Dati dalla Ref. 5. 176 CARDIOLOGY SCIENCE VOL 9 • OTTOBRE-DICEMBRE 2011 Fig. 4 - Curve di Kaplan-Meier basate sui risultati della cardio-RM da stress con studio della contrattilità regionale (a sinistra) e della perfusione miocardica (a destra). DSMR: dobutamine stress magnetic resonance; MRP: magnetic resonance perfusion. Dati dalla Ref. 8. CARDIOLOGY SCIENCE VOL 9 • OTTOBRE-DICEMBRE 2011 177 METODICHE DIAGNOSTICHE Santo Dellegrottaglie et Al. numero limitato di studi7. Tuttavia, anche se da verificare e caratterizzare in casistiche più ampie, il significato prognostico dell’ischemia miocardica dimostrata alla cardio-RM sembra emergere in maniera evidente. Di particolare interesse a tal proposito sono i dati ottenuti da Jahnke e coll. in una popolazione di 461 pazienti con cardiopatia ischemica nota o sospetta, sottoposti ad un protocollo combinato di valutazione della perfusione durante test all’adenosina e della funzione contrattile durante test alla dobutamina8. I pazienti sono stati valutati dopo un follow up medio di 2.3 anni per eventi avversi rappresentati da morte cardiaca ed infarto miocardico non fatale. I risultati hanno mostrato che entrambe le tecniche di cardio-RM da stress sono in grado di identificare efficacemente un sottogruppo di pazienti a rischio più elevato per eventi avversi (Fig. 4). Nello specifico, l’evidenza di ischemia dimostrata allo studio di perfusione o allo studio della contrattilità regionale si associa ad un rischio aumentato di 12 o di 5 volte, rispettivamente, per eventi aversi. basso impatto biologico, l’ampia diffusione, i bassi costi e la praticità di esecuzione degli esami diagnostici (Tab. 1). D’altro canto, nel singolo paziente la qualità delle immagini ottenibili può variare in maniera significativa ed una certa quantità dei pazienti studiati (fino al 15-20% del totale in alcune casistiche) non presenta una finestra acustica adeguata a garantire la valutazione ecocardiografica di tutti i segmenti ventricolari9. Più in generale la performance diagnostica è influenzata dall’esperienza dell’operatore. Inoltre, valori più bassi di sensibilità diagnostica nel riconoscere la presenza di ischemia inducibile sono stati descritti nei territori riferibili all’arteria circonflessa (parete laterale del ventricolo sinistro)9. Tutti questi elementi di variabilità posso essere attenutati con l’impiego di mezzo di contrasto nel corso del test ecocardiografico. La cardio-RM condivide con l’ecocardiografia il basso impatto biologico associato al suo utilizzo nella pratica clinica, il che ne favorisce anche la ripetibilità in tempi successivi. Si associa però a costi di gestione ed esecuzione più elevati rispetto all’ecocardiografia ed è fortemente limitata da una più scarsa diffusione e disponibilità territoriale. Cardio-RM da stress: vantaggi e limiti All’opposto, un recente censimento testimonia che rispetto all’ecocardiografia da stress circa i 2/3 delle strutture di Cardiologia in Italia L’ecocardiografia è la metodica di imaging non comprende l’ecocardiografia da stress tra le prestainvasivo più frequentemente impiegata nello studio zioni diagnostiche erogate10. della contrattilità regionale durante stress fisico o Nagel e coll. sono stati i primi a riportare un confarmacologico. I vantaggi principali di cui gode la fronto diretto tra cardio-RM da stress ed ecocardiotecnica ecocardiografica sono rappresentati dal grafia da stress utilizzando il medesimo protocollo di infusione di dobutamina ad Scintigrafia Limitazione Ecocardiografia Cardio-RM Miocardica alte dosi in un gruppo di 172 pazienti11. Scarsa disponibilità + ++ +++ Pur variando le cause di mancata esecuzione o interpretabilità dello studio, le due Costi elevati + ++ +++ metodiche hanno riportato valori simili di Limitata fattibilità ++ + ++ fattibilità complessiva (91% e 90%, rispetRischio biologico + +++ + tivamente). L’elevata risoluzione di conElevata dipendenza ++ + + dall’operatore trasto tipica delle immagini di cardio-RM Lunga durata della ha determinato una maggiore prevalenza + +++ + sessione di imaging di esami di buona qualitaà con la cardioLimitata risoluzione ++ ++ + RM rispetto all’ecocardiografia (82% vs. spaziale e di contrasto 52%, rispettivamente). Artefatti (attenuazione, + ++ ++ dark-rim) Un aspetto importante da considerare Difficoltà monitoraggio + + ++ quando un paziente viene sottoposto a test e gestione eventi avversi provocativo nel contesto di un laboratorio Scarsa numerosità dei + + ++ dati disponibili di cardio-RM è rappresentato dalle scarse possibilità di monitoraggio diretto e struTab. 1 - Confronto tra i limiti relativi della ecocardiografia da stress, scintigrafia miocarmentale nel corso dell’esame stesso. Pur dica perfusionale e cardio-RM da stress impiegate nella valutazione della cardiopatia essendo la prevalenza di eventi avversi ischemica. 178 CARDIOLOGY SCIENCE VOL 9 • OTTOBRE-DICEMBRE 2011 Vantaggi e Limiti delle Tecniche di Risonanza Magnetica Cardiaca per la Ricerca dell’Ischemia Inducibile registrati nel corso di esami di cardio-RM da stress non dissimile da quella osservata con l’ecocardiografia, l’impossibilità di registrare una traccia ECG interpretabile per ischemia e la posizione obbligata del paziente all’interno della sala magnete possono rendere più problematico il riconoscimento e la gestione di tali eventi12. Cardio-RM da stress: vantaggi e limiti rispetto alla scintigrafia miocardica Nella comune pratica clinica, la valutazione della perfusione miocardica durante stress fisico o farmacologico viene ottenuta impiegando la tomografia ad emissione di fotoni singoli (SPECT) o, più raramente, la tomografia ad emissione di positroni (PET). Lo studio della perfusione miocardica mediante SPECT gode del vantaggio di basarsi sull’impiego di una tecnologia ormai consolidata, riproducibile e con buoni livelli di fattibilità complessiva. La notevole diffusione territoriale delle gamma camere ha consentito l’accumulo di una considerevole quantità di dati che hanno portato al rafforzamento delle indicazioni ed alla standardizzazione dei protocolli impiegati. Il limite principale della SPECT miocardica è rappresentato dall’esposizione da parte del paziente ad una dose non trascurabile di radiazioni ionizzanti (10-25 mSv; equivalenti a 500-1200 radiografie del torace)13. La cardio-RM da stress si propone come metodica alternativa alla SPECT nella valutazione dell’ischemia miocardica potendo, rispetto a quest’ultima metodica, godere di una serie di vantaggi che vanno dal mancato impiego di radiazioni ionizzanti, alla minore durata della sessione di imaging (45 minuti circa vs. 2-3 ore con la SPECT) e alla capacità di ottenere immagini con maggiore risoluzione spaziale (2-3 mm vs 10 mm con la SPECT)3. Rispetto alla SPECT miocardica, l’analisi della perfusione è stata effettuata su un numero più limitato di pazienti, dimostrando tuttavia enormi potenzialità nella definizione non invasiva della presenza di cardiopatia ischemica. Soltanto recentemente un trial multicentrico (MR-IMPACT) condotto su 234 pazienti ha dimostrato la non inferiorità della performance diagnostica della cardio-RM da stress nei confronti della SPECT nell’identificazione di pazienti con malattia coronarica significativa14. L’esecuzione di uno studio di perfusione miocardica sia con tecnica SPECT che con cardio-RM può risultare meno operatore-dipendente rispetto all’ecocardiografia da stress. Tuttavia, l’interpretazione CARDIOLOGY SCIENCE VOL 9 • OTTOBRE-DICEMBRE 2011 METODICHE DIAGNOSTICHE delle immagini di perfusione può essere resa insidiosa dalla presenza di artefatti (da attenuazione nel caso della SPECT, a banda scura o dark-rim artifacts con la cardio-RM). La prevenzione ed il riconoscimento di tali artefatti è cruciale nel garantire adeguati valori di specificità diagnostica quando vengono utilizzate tecniche di imaging per lo studio della perfusione miocardica. Conclusioni L’attuale esteso ricorso alle metodiche di imaging non invasivo per la valutazione dell’ischemia inducibile è principalmente basato sull’uso dell’ecocardiografia da stress e della scintigrafia miocardica perfusionale. Queste metodiche tradizionali non sono tuttavia prive di limitazioni, prime fra tutte la dipendenza dalla qualità della finestra acustica per l’ecocardiografia da stress e l’impiego di radiazioni ionizzanti per la scintigrafia miocardica. In anni più recenti, la messa a punto di tecniche accurate per lo studio della contrattilità e della perfusione miocardica durante stress ha imposto la cardio-RM come metodica alternativa per la valutazione non invasiva dei pazienti con cardiopatia ischemica. Sulla base delle evidenze fin qui disponibili e riguardanti sia l’impatto diagnostico che quello prognostico delle informazioni fornite, la cardio-RM da stress può attualmente essere ritenuta un’utile alternativa alle metodiche diagnostiche più consolidate. Una valida indicazione all’impiego della cardio-RM da stress può essere considerata la ricerca di ischemia inducibile in pazienti sintomatici con probabilità pre-test intermedia di cardiopatia ischemica, in particolare in presenza di una traccia ECG non interpretabile (es. blocco di branca sinistra) o di incapacità a svolgere un esercizio fisico adeguato2. Rispetto alle metodoche di imaging più consolidate, la cardio-RM può presentare degli indubbi vantaggi rappresentati, tra gli altri, dalla capacità di produrre immagini ad elevata risoluzione delle strutture cardiache indipendentemente dall’habitus costituzionale del paziente e prescindendo dall’impiego di radiazioni ionizzanti. L’unica controindicazione assoluta all’esecuzione di un esame di cardio-RM è attualmente costituita da pazienti portatori di dispositivi o impianti non magneto-compatibili (es. pompe per infusione di farmaci, clips cerbrali metalliche, pacemakers/defibrillatori, ecc.). Altre condizioni posso- 179 metodiche dellegrottaglie 175_attualità cappato.qxd 09/12/11 12.08 Pagina 180 METODICHE DIAGNOSTICHE Santo Dellegrottaglie et Al. Tab. 2 - Controindicazioni assolute e relative all’esecuzione di un esame di cardio-RM. no invece rappresentare una controindicazione relativa e contribuire a limitare l’applicabilità clinica della cardio-RM (Tab. 2). Tuttavia, tra i fattori che attualmente limitano maggiormente l’impiego della cardio-RM rientra certamente la scarsa diffusione e disponibilità di apparecchiature RM dedicate allo studio dei pazienti cardiologici. In conclusione, si può facilmente prevedere che in conseguenza sia di una maggiore diffusione della strumentazione dedicata che di una maggiore consapevolezza da parte della comunità cardiologica, nel prossimo futuro le tecniche di cardio-RM da stress per lo studio dell’ischemia miocardica inducibile troveranno sempre maggiore applicazione nella valutazione dei pazienti con cardiopatia ischemica nota o sospetta. Bibliografia 6. Controindicazioni Assolute: - impianti metallici non magneto-compatibili Relative: - Claustrofobia severa - Gravidanza (in particolare nel primo trimestre) - Obesità severa - Condizioni associate ad instabilità clinica - Insufficienza renale severa (rischio di fibrosi sistemica nefrogenica da m.d.c.) 1. 2. 3. 4. 5. Gershlick AH, de Belder M, Chambers J, et al. Role of non-invasive imaging in the management of coronary artery disease: an assessment of likely change over the next 10 years. A report from the British Cardiovascular Society Working Group. 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