Una stretta
al cuore
FRONTEGGIARE
i rischi della
cardiopatia ischemica www.zentiva.it • www.teamsalute.it
Cap.1
STRADA SBARRATA
Ero all’angolo, non potevo far finta
di nulla né fuggire: c’era una sola
strada ed era sbarrata
dalla cardiopatia ischemica...
Cos’è la Cardiopatia Ischemica?
Quando placche aterosclerotiche
e/o coaguli causano l’ostruzione parziale
o totale di una o più arterie coronariche,
il flusso di sangue diminuisce
e le cellule muscolari cardiache
possono soffrire e anche morire:
si verifica cioè un’ischemia miocardica,
che può ridurre la funzionalità del cuore.
Per indicare in generale
la malattia del cuore dovuta all’ischemia
miocardica, si usa l’espressione
Cardiopatia Ischemica.
Che importanza riveste
la Cardiopatia Ischemica?
La Cardiopatia Ischemica e le patologie
correlate rappresentano una delle cause
più frequenti di malattia grave e morte
in Italia e nel mondo.
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Quali sono i fattori di rischio per
la Cardiopatia Ischemica
Molti fattori possono aumentare
il rischio di Cardiopatia Ischemica:
l’età che avanza,
il sesso maschile (gli uomini
sono più frequentemente
esposti all’aterosclerosi),
una storia familiare di problemi
cardiovascolari, che non sono modificabili.
Altri fattori di rischio
sono totalmente o parzialmente
modificabili o trattabili:
ipertensione, ipercolesterolemia,
diabete, fumo,
obesità, sedentarietà.
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Cap.2
Un peso all’improvviso
Arrivò così, all’improvviso…
un senso di oppressione
mi invadeva il petto. Dovevo capire
cosa fosse per poter reagire…
Come si presenta
la Cardiopatia Ischemica
Si presenta
in modi molto differenti:
un’ostruzione lieve ma permanente
dà sintomi soltanto in caso
di sforzo fisico; una chiusura totale
dell’arteria causa invece
manifestazioni acute anche a riposo.
I sintomi della CARDIOPATIA ISCHEMICA
l
Angina Pectoris o Angor
è caratterizzata da dolore al petto, a volte irradiato
al braccio sinistro, alle spalle, allo stomaco, alla gola
o alla mandibola, causato dalla temporanea
diminuzione del flusso di sangue al cuore
(ischemia miocardica transitoria).
l
Aritmie
anche se poco frequentemente, le alterazioni
del ritmo cardiaco possono essere l’unico segno
della cardiopatia ischemica.
lInfarto miocardicO
è la conseguenza di un’ischemia miocardica
protratta nel tempo, che causa un blocco
sostenuto del flusso sanguigno con necrosi
(morte) di una parte del muscolo cardiaco.
In questo caso il dolore dura a lungo e si associa
a difficoltà respiratoria, sudorazione,
nausea/vomito, ecc...
lScompenso cardiaCO
complicanza di un infarto miocardico acuto
o pregresso, oppure di ischemia miocardica
transitoria o di aritmie. Il danno subito dal cuore
compromette la funzione di pompa del sangue,
fino anche alla morte.
lArresto cardiaco primario
la prima manifestazione dell’ischemia miocardica può talvolta essere l’arresto cardiaco, che,
a meno di manovre rianimatorie
(defibrillazione seguita da rianimazione
cardiopolmonare – RCP), può portare rapidamente
alla cosiddetta morte cardiaca improvvisa.
Alcune persone che hanno l’ischemia miocardica
non sperimentano segni o sintomi
(ischemia silente).
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Cap.3
VIA LIBERA!
Non sapevo né quando,
né come avrebbe colpito:
ma adesso sapevo come difendermi
dai suoi attacchi…
Come si diagnostica
la Cardiopatia Ischemica
Insieme alla valutazione della storia clinica
e dei sintomi e a un approfondito esame
fisico, i test e le procedure più frequenti
per la diagnosi di Cardiopatia Ischemica sono:
y Elettrocardiogramma (ECG)
Test che registra l’attività elettrica del cuore.
y Monitoraggio Holter ECG
Registra il ritmo cardiaco in un arco temporale lungo
(ad es: 24 ore) tramite un piccolo dispositivo indossabile.
y Ecocardiogramma
Con l’uso di ultrasuoni è possibile esaminare la morfologia
del cuore (pareti, valvole, cavità) e di studiarne
il funzionamento (contrattilità, flussi sanguigni,
volumi di sangue espulsi dai ventricoli).
Permette quindi di rilevare eventuali anomalie cardiache.
y Test da Sforzo
Attraverso elettrocardiogramma, ecocardiogramma
o scintigrafia (iniezione endovenosa di una sostanza
particolare detta “tracciante radioattivo”)
effettuati durante uno sforzo fisico del paziente,
vengono monitorati la comparsa di ischemia,
eventuali aritmie e la tolleranza allo stesso sforzo.
yAngiografia coronarica o Coronarografia
Esame dell’interno dei vasi sanguigni del cuore
con raggi X e mezzo di contrasto.
y TAC cardiaca
La TAC può rivelare calcificazione coronarica,
segno di aterosclerosi coronarica.
y Misurazione Enzimi Cardiaci
Viene effettuata per determinare se c’è ischemia
cardiaca con necrosi delle cellule
muscolari cardiache.
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Come si tratta
la Cardiopatia Ischemica?
Il trattamento specifico
della Cardiopatia Ischemica
prevede, secondo la gravità,
diverse opzioni, cui si associa sempre,
a scopo preventivo, l’adozione
di un corretto stile di vita
(controllare il peso corporeo, mantenere
un’alimentazione sana, fare attività fisica
regolare, abolire il fumo, trattare diabete,
colesterolo alto, ipertensione secondo
indicazioni dello Specialista).
I sintomi della CARDIOPATIA ISCHEMICA
lAspirina
e altri antiaggreganti piastrinici,
che prevengono i coaguli.
lBeta-bloccanti
(se la funzionalità del ventricolo sinistro è nella norma
e non c’è ipotensione arteriosa) che rilassano
il muscolo cardiaco, rallentano il battito cardiaco
e diminuiscono la pressione arteriosa.
Essi migliorano la tolleranza allo sforzo e diminuiscono
il lavoro del cuore.
lNitroglicerina
che apre temporaneamente le arterie coronarie.
Può essere utilizzata per controllare i sintomi
dell’Angina Pectoris.
lStatine
per curare l’ipercolesterolemia.
lACE-inibitori o Sartani
per migliorare la funzionalità cardiaca evitando
la progressione verso lo scompenso cardiaco.
lCalcioantagonisti
per trattare l’angina e curare l’ipertensione.
L’infarto miocardico acuto necessita di un pronto
intervento medico in un reparto ospedaliero specializzato
(unità di terapia intensiva cardiologica – UTIC).
Procedure invasive
lAngioplastica
in cui viene introdotto nell’arteria
un tubo lungo e sottile (catetere) all’interno del quale
passa un filo con un piccolo palloncino da gonfiare
per allargare il vaso sanguigno.
Per mantenere aperta l’arteria, viene inserita
una piccola bobina di rete metallica (stent).
Alcuni stent rilasciano lentamente un farmaco
che aiuta l’arteria stessa a non occludersi nuovamente.
lBypass coronarico
ossia una chirurgia a cuore aperto riservata
ai casi più gravi. L’intervento ripristina
la circolazione arteriosa e permette al sangue di fluire
intorno all’arteria coronarica ostruita o ristretta.
Sito dell’Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri,
sezione per il cittadino.
http://www.anmco.it/pages/entra-in-anmco/fondazione-per-il-tuo-cuore
Sito della Società Italiana di Cardiologia, sezione per Cardiologia
per il pubblico, Fattori di Rischio.
http://www.sicardiologia.it/Sito/CardiologiaPerPubblico.asp
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IT.ZNT.15.01.01 - Cod. 60520082