Premio Nobel per la medicina 1922 Come riconoscimento per la sua scoperta relativa alla produzione del calore nei muscoli Archibald Vivian Hill Bristol (Inghilterra) - 26 settembre 1886 Cambridge 03 giugno 1977 Hill nato nel 1886 fu uno dei più autorevoli biofisici inglesi. Studiò matematica al Trinity College di Cambridge, ma poi si unì a F.G. Hopkins nel Dipartimento di biochimica dove studiò la formazione dell'acido lattico nei muscoli. In seguito studiò con Burker in Germania (1910-11). Dopo la prima guerra mondiale gli venne affidata la cattedra di fisiologia a Manchester e più tardi si trasferì a Londra come professore aggregato di fisiologia presso l'University College. Divise il Premio Nobel con Otto Fritz Meyerhof. Nel 1926 diventò Professore corrispondente della Royal Society. Fu segretario e (segretario per gli esteri) della Royal Society (1935-1946) e lavorò come Segretario Generale dell'International Council of Scientific Unions (1952-1956). La relazione di Hill in occasione del conferimento del Premio Nobel si intitolava “Il meccanismo della contrazione muscolare”. Con l'aiuto del suo valentissimo tecnico, Peter Dowing, riuscì a costruire una pila termoelettrica in miniatura ultrasensibile ed alcuni galvanometri in grado di effettuare misurazioni rapidissime, del calore prodotto dalla contrazione del muscolo, dell'ordine di 0,003 0° C, in pochi centesimi di secondo. Egli scoprì che il calore iniziale era anaerobico, solo il calore successivo o di “recupero” richiedeva ossigeno. 1 La contrazione del muscolo non richiedeva ossigeno, così che il calore prodotto durante tale fase non poteva essere derivato dall'ossidazione dell'acido lattico. Questo fatto fece nascere dubbi sul ruolo del lattato nel meccanismo della contrazione muscolare. Hill dimostrò che il debito di ossigeno era recuperato e l'acido lattico era rimosso solo durante la fase di "recupero" della contrazione. I suoi studi accurati sulla glicolisi durante la contrazione muscolare ci hanno permesso di approfondire le nostre conoscenze sugli eventi metabolici del muscolo e degli altri tessuti incluso il sistema nervoso. I suoi studi sul muscolo furono pubblicati dalla Royal Society di Londra (1938) e riassunti in un articolo del British Medical Bullettin (1956). Dopo questo lavoro Hill spostò la sua attenzione sullo studio della eccitabilità e sul metabolismo delle cellule nervose. Sviluppò una teoria matematica sull'eccitabilità del nervo che spiegava la fase di ascesa e di discesa del potenziale, la forza-durata della curva di eccitabilità, il meccanismo di rallentamento della corrente ascendente e la diminuzione della costante di tempo nelle fibre nervose di grosso diametro. In seguito in collaborazione con Peter Downing, Ralph Gerald e Y. Zotterman lavorò per misurare il calore prodotto dai vari nervi. Con la pila termoelettrica ultrasensibile di Downing, questi ricercatori poterono misurare la produzione di calore perfino nei nervi a riposo (circa 6 x 10-5 cal/ g/sec.). La produzione di calore era raddoppiata durante la massima eccitazione. Come nel muscolo, si osservava una iniziale produzione di calore e due fasi di calore ritardato o di recupero che seguiva al periodo di eccitazione. La Ia fase durava 20-30 secondi. Questa era seguita da una fase più lunga e più ampia di recupero del calore che raggiungeva da 10 a 50 volte il calore iniziale, con un incremento molto più marcato di quello osservato nel muscolo. Sia il calore iniziale che quello ritardato nel nervo si sviluppavano anche in assenza di ossigeno. Il consumo di ossigeno aumentava durante l'eccitamento e il recupero, se presente, ma aumentava molto di più se il nervo era stato eccitato in assenza dì ossigeno. Ciò dimostrava un debito di ossigeno, così come avveniva per il muscolo. Questi importanti studi sull'eccitabilità nervosa e sul metabolismo furono descritti da Hill in una sua conferenza a Cambridge nel 1932. 2