BOLLETTINO U.C.F.I. (UNIONE CATTOLICA FARMACISTI ITALIANI) – SEZIONE DI VERONA LUNGADIGE SAMMICHELI, 3 C.A.P. 37129 VERONA TEL. 045/8034396 E-MAIL: ethical@brembenet .it SITI INTERNET: www.ucfi.it e www.farmacieverona.it N. 3/08 Analisi di un aspetto sanitario molto discusso nella cultura odierna ORIGINE DELLE MALATTIE INFETTIVE OGGI E COMPORTAMENTO UMANO Comportamento umano e malattie infettive sono spesso in relazione fra loro. Proponiamo qui di seguito alcune riflessioni al proposito per una valutazione etica di determinati comportamenti sociali sempre più diffusi ai nostri giorni. Alcune settimane fa entrò in ospedale con febbre, dolore toracico e tosse una malata con lupus eritematoso sistemico, controllato con immunosoppressivi. Il caso era grave. Venne identificata una pneumonia acquisita nella comunità e venne trattata con successo. La paziente commentò che alcuni giorni prima di ammalarsi, in una riunione sociale c’era un uomo che tossiva. Ogni volta che tossiamo senza proteggere gli altri con una barriera meccanica, dimentichiamo di lavar le mani prima di preparare alimenti, dimentichiamo un vaccino per noi, per il nostro cagnolino, o, peggio, per nostro figlio trasgrediamo un principio importante: trattare l’altro come desidereremo essere trattati, nella responsabilità di prenderci cura della Vita, della Salute e della Natura e distruggiamo la dignità della relazione umana basata sulla stima e sulla considerazione reciproche. Ancora più grave, rifiutiamo la nostra condizione di fratellanza per essere figli del Padre che eleva al di sopra di un contratto sociale il rispetto che ci dobbiamo tra noi. Le dimostrazioni di rispetto e di degne relazioni non si limitano alla convivenza educata tra persone, si devono estendere alla comunità e alla nazione, poiché altrimenti raggiungono dimensioni maggiori di egoismo, di prepotenza, brama di lucro e di potere e sfociano in decisioni politiche che danneggiano la convivenza internazionale. Tutto questo risulta in non equità, ingiustizia e oppressione, rifiuta la fratellanza di tutti gli esseri della Creazione, confonde il comportamento e lascia che la superbia si impadronisca di noi, allontanandoci dal Bene e dando adito a decisioni meschine che impediscono la nostra crescita come individui e comunità unite da una familiarità spirituale universale e ritarda la decisione condivisa nella cura della nostra casa, questo pianeta azzurro che ci ospita. Questo essere personale, individuo o attore sociale, ha bisogno di educazione, non solo di informazione ma di buoni esempi ed espressioni di solidarietà e fratellanza proprie della dignità umana, che si apprende con l’esempio e tutelano norme e disposizioni giuridiche in tutto il mondo. Dalla metà del secolo XIX si sono avute riunioni internazionali per accordare e regolare misure che controllano persone e beni per evitare epidemie. Nel 1902 venne fondato l’Ufficio Panamericano della Salute, nel 1907 l’Ufficio Internazionale di Igiene Pubblica e dal 1948 esiste l’Organizzazione Mondiale della Salute, ma ognuno di noi deve fare ancora molto per ridurre il numero delle malattie infettive. Talvolta, un’azione più amorosa è la leva che muove questo cambiamento adattato a costumi peculiari in ogni società. La nostra specie condivide il pianeta con esseri viventi, tanti e tanto vari che oggigiorno ancora si riconoscono nuove specie in luoghi che crediamo incapaci di avere vita. Dalla teoria microbica sappiamo che condividiamo nel mondo, il nostro essere biologico, il nostro corpo, con altri organismi e in molti casi abbiamo dei benefici da questa vicinanza. La creazione ci portò attraverso l’Evoluzione, a incontrare, preservare e perfezionare, in alto grado, modi di curare la nostra identità biologica, di comunicare le nostre cellule delle più svariate stirpi mediante meccanismi di ricettore-unitivo, di prescindere dalle cellule che compirono la loro missione e di sviluppare meccanismi di difesa che integrano il sistema immunitario. La loro presenza e funzione efficiente garantisce la salute a 1400 organismi vivi conosciuti fino a non molto tempo fa, talvolta ve ne sono di più che possono causare malattie che la vigilanza immunologica evita o controlla. La comparsa del virus immunodificienza umana, la pandemia dell’HIV e lo 1 sviluppo di resistenza batterica ai farmaci miracolosi agli antimicrobici che si iniziò già dalla fine degli anni Ottanta, quando appena avevamo 4 o 5 diverse classi di questi, e non è stata controllata, ci mostrò oltre ogni dubbio il valore di tener conto di un sistema immunitario efficiente. Nel centro stesso del sistema immunitario, un meccanismo fondamentale sviluppato dagli organismi unicellulari milioni di anni prima che il primo ominide vivesse sulla Terra, preservato attraverso gli eoni, permette di riconoscere microbi, incorporarli in certe cellule, trasformarli in messaggi chimici e portarli a cellule speciali che si faranno carico di rispondere o no a seconda della convenienza. Mi riferisco alla fagocitosi descritta alla fine del secolo XIX da Elie Metchnikoff e origine della teoria cellulare dell’immunità. Oggi sappiamo che va oltre il contesto dell’immunità e che la relazione ospite parassita, è un meccanismo di internazionalizzazione che usano amebe di vita libera come il Dyctiostellium discoideum per prendere nutrienti dall’ambiente, batteri che inglobano in un fagolisoma dove vengono digeriti dall’idrolasi e dall’ambiente acido e i residui non digeriti finalmente sono secreti in un processo di espulsione. Questo remoto antecedente della digestione è usato anche per organismi multicellulari in processi di embriogenesi e rimodellato tissutale, e dispone di cellule apotossiche per degradarle senza ricorrere a infiammazione. In molti casi, la fagocitosi è portata a compimento dalle cellule vicine non fagocitosi professionali. Già dalla mosca della frutta, Drosophila melanogaster, appare un meccanismo modulatore della fagocitosi: recettori nella membrana cellulare che riconoscono i peptidiglicani batterici, che si conserva fino ai mammiferi. Noi umani abbiamo almeno 4 di tali ricettori, che formano parte dei meccanismi dell’immunità innata. Nell’immunità adattiva, la fagocitosi è pietra angolare del sistema immunitario. I patogeni esterni incorporati nei fagolisosomi sono frammentari in peptici piccoli che si caricano in molecole del complesso maggiore di istocompatibilità classe II della cellula presentatrice, un macrofago generalmente per interazionare con i linfociti T CD4+. Intanto, i peptici di sintesi intracellulare o quelli che procedono da virus e parassiti intracellulari obbligati si processano nel citoplasma e si caricano in molecole del complesso maggiore di istocompatibilità classe I che interagisce con i linfociti T CD8+. Si sviluppano la risposta immunitaria adattiva e fenomeni di infiammazione per risolvere le infezioni, a volte a costo di grave danno tissutale e della malattia. Un processo tanto complesso può essere molto fragile. La carenza di nutrienti ha conseguenze disastrose nella funzione del sistema immunitario. La nutrizione ci modula, la buona alimentazione contribuisce a una vita sana, libera da malattie. Ogni organismo vivo richiede un consumo quotidiano di nutrienti, sostanze estranee al corpo che, ingerite, modificate e assimilate nei tessuti, permettono la crescita, forniscono energia e preservano la salute. Vi sono macronutrienti: proteine grassi, carboidrati e acqua, micronutrienti: minerali, vitamine; i micronutrienti non sono in sé stessi fonte di energia però favoriscono i processi affinché i macroniutrienti la generino per la crescita, lo sviluppo e le funzioni vitali, includemdo quelle della comunicazione cellulare affidata al sistema immunitario. Vi sono nutrienti essenziali. Non li produce l’organismo, ma li otteniamo dagli alimenti assolutamente necessari per la vita. Essi includono 9 aminoacidi, 13 vitamine, 15 minerali e certi acidi grassi in quantità molto piccole e in interazione appena compresa. Una buona nutrizione dipende dall’accesso e ingestione dei diversi gruppi di alimenti, maneggiati con igiene, in proporzioni capaci di favorire la crescita e lo sviluppo. La cattiva nutrizione per difetto o per eccesso di certi alimenti ha conseguenze sulla salute. Nella carenza, vi sono disfunzioni di grado variabile di diversi tipi cellulari: le barriere fisiche nella pelle e nelle mucose si riducono e si deprimono funzioni di riconoscimento immunitario in grado di favorire le infezioni. In eccesso, certi alimenti possono favorire l’accumulo di colesterolo in luoghi critici, come l’interno delle arterie e far iniziare l’arteriosclerosi, che ogni giorno comprende sempre più paesi sviluppati e che non è più una malattia di società opulente. Inoltre, le nostre azioni insensate o ignoranti ci portano ad ammalarci, alterando l’alimentazione. Succede nei disordini come la bulimia e nelle diete capricciose, che infrangono l’omeostasi immunitaria, stimolando l’infiammazione. L’ingestione di combinazioni di alimenti in proporzioni corrette favorisce cicli di assimilazione e di eliminazione di nutrienti. È importante ingerire proteine, fonte di aminoacidi per generare le nostre proteine: quelle grasse sono necessarie e con frequenza si accompagnano alle proteine in quasi tutte le diete, ma non conviene esagerare nel consumo di questi alimenti. I carboidrati sono fonte di energia immediata e si assimilano con facilità. Si raccomanda, in generale, una dieta con frutta e verdure, grano integrale, carne bianca, pesce e, in minore proporzione carni rosse. L’acqua pulita ci permette di alimentarci. In combinazione con l’esercizio e con un atteggiamento positivo favorisce il benessere e lo sviluppo. I disordini della nutrizioni hanno conseguenze notevoli sulla capacità immunitaria e sulla tendenza alle infezioni. La denutrizione proteico-calorica (DPC) è la causa principale dell’immunodeficienza secondaria nel mondo. La malnutrizione causata per difetto nei macronutrienti e nei micronutrienti colpisce soprattutto i bambibi poveri. Vi sono due varianti classiche del DPC: il marasma e il Kwashiorkor. Il marasma, quando vi è un’insufficienza totale del cibo, fame, a volte generata da decisioni egoiste, malvagie, si associa allo svezzamento: si perde peso in modo accelerato, la pelle si raggrinzisce e si ha un aspetto cadaverico. Il Kwashiorkor, parola di origine africana occidentale che significa “la malattia del bebé seguente” è il risultato di una dieta deficiente in proteine, benché vi sia alta l’ingestione calorica. Il bambino svezzato ritarda di molto la sua crescita e sviluppa un edema epatosplenomegalia, capelli fini e scarsi e dermatiti. I due hanno conseguenze sull’efficienza immunologica e sulle infezioni. Lo sviluppo del sistema immunitario è molto labile alla 2 nutrizione: soffre la immunità innata e quella adattativa, che dipende da cellule istruite nel timo, organo linfoide centrale che governa l’organizzazione e la funzione immunitaria attraverso il generare le cellule T, danneggia anche gli organi linfoidi secondari e riduce la capacità della memoria immunologia e della risposta agli danneggia anche gli organi linfoidi secondari e riduce la capacità della memoria immunologica e della risposta agli antigeni. La regolazione immunitaria soffre e vi è uno squilibrio del TH1/TH2. L’immunità adattativa umorale si mantiene e si ottiene una risposta di anticorpi a vaccino con virus inattivati o con polisaccaridi batterici in bambini malnutriti. Tuttavia, la profonda lesione del timo e dei linfociti T è molto grave. Inoltre, l’immunità innata che dipende dai fagociti professionali delle barriere mucose respiratorie gastrointestinali ed urinarie manca, per difetto, nella migrazione dei leucociti che non maneggiano efficientemente i batteri e i microbi che fagocitano, di modo che la flora batterica delle nostre mucose cambia e favorisce l’invasione. Si producono allora una risposta infiammatoria e un circolo vizioso, dove la suscettibilità all’infezione approfondisce l’immunodeficienza secondaria, e la malattia rende più difficile l’alimentazione. L’intervento terapeutico, anche medico, non solo per usi e costumi tradizionali, può generare una resistenza batterica e, paradossalmente, aggravare le infezioni. È indispensabile, allora, l’intervento nutrizionale, l’uso e il controllo ragionato e ragionevole di infezioni e parassiti, di azioni complementari e di educazione alla salute, con l’entusiasta responsabile partecipazione delle madri quasi come regola e disporre dei programmi di assistenza alimentare, di risanamento e di igiene con la partecipazione della comunità in uno schema orizzontale, con un sostegno governativo e internazionale che favorisca azioni sostenibili nella località. Coincidono le due forme di DPC che accadono durante lo svezzamento. L’alimentazione al seno materno fornisce la migliore alimentazione. Il latte materno, dal colostro fino alla sua maturazione, fornisce dei leucociti, sia fagociti che linfociti T e B e cellule NK, di IgA, che secreta il lisozima e i nucleotidi migliorano la risposta immunitaria del neonato e del bebé. Deve essere stimolato e sostenuto per il maggior tempo possibile. L’interruzione dell’allattamento materno è provato che facilita non solo la DPC ma altre malattie, allergie, talvolta alcune autoimmuni e incrementa la possibilità di contaminazione degli alimenti e delle infezioni. Non ho tempo ora per affrontare l’altra faccia della medaglia, cioé gli effetti della malnutrizione in termini di sovrappeso e obesità, un problema di tutto il mondo, soprattutto nei bambini e negli adolescenti. Questo difetto della nutrizione trasmette anche un’alterazione immunologica, poiché la leptina, l’ormone che regola la sazietà, è anche regolatrice immunitaria e agisce sui citochini prodotti dai linfociti; e la grenina, il legamento naturale per la secrezione degli ormoni di crescita dall’ipofisi, partecipa nella regolazione del grasso corporeo e in alcuni aspetti importanti per la funzione immunitaria. Non posso neppure considerare i difetti che la malnutrizione arreca nelle popolazioni speciali, come la crescente popolazione sopra i 60 anni, le donne in gravidanza e i gruppi che per diversi motivi, edonismo molte volte, seguono diete che favoriscono difetti qualitativi nella nutrizione. Mostro solo alcuni dati che il deficit dei micronutienti può causare. Alcuni momenti fa mi sono riferito ai microrganismi con i quali conviviamo. Quasi il 60% di questi 1400 organismi vivi, che sono patogeni per l’uomo, si svilupperanno, con o senza malattia, negli animali. Vi sono molte zoonosi, con o senza espressione clinica, che si possono trasformare in malattia umana. L’adattamento di un organismo alla nostra specie è una minaccia permanente, come ora abbiamo coscienza nel caso del virus dell’influenza aviaria H5N1, ma non è un fatto isolato né eccezionale. È nostro dovere curare i mezzi per ridurre, controllare, e a volte eliminare, rischi e malattia, mediante lo sfruttamento razionale delle risorse agricole e zootecniche, vigilando sulla sanità e sull’igiene e segnalare l’enorme importanza che il rifornimento di acqua pulita e la diffusione di abitudini semplici, ed economiche, di igiene personale e comunitaria possono fare per la salute di tutti. Prima di concludere, farò riferimento a due situazioni esemplari, una di queste direttamente legata all’Immunologia. La OMS stimò che nel 2003 1,6 milioni di persone, in maggioranza bambini minori di 5 anni, morì per pneumonia neumococcica, meningiti e setticemia per streptococco pneumonia. In alcune popolazioni ad alta mortalità infantile, fino al 25% di questa si potrebbe attribuire a infezione di questo agente, e l’infezione con HIV aumenta il rischio da 20 a 40 volte. Vi è un problema aggiuntivo: il microbo ha sviluppato resistenza alle pennicelline, sulfatrimetoprim e ad altri antimicrobici economici, in certi casi richiede del quinolonas e vi è anche qualche resistenza a questi. Però è stato dimostrato che la vaccinazione eptavalente e nonavalente riduce la mortalità (16%), le entrate in ospedale per tutte le cause (15%) e la pneumonia radiografica (37%) e che questi vantaggi si mantengono nella popolazione infettata con HIV. La vaccinazione può includere altri sierotipi del pneumococco, a seconda che si richieda in certe regioni: si può distribuire usando reti di vaccinazione e catene fredde. Richiede solo 3 dosi, è facile addestrare il personale sanitario che ha già lavorato nella vaccinazione. È una vaccinazione eseguita con successo in 70 paesi su bambini e adulti, riduce l’incidenza generale di pneumonia, la caduta di resistenza batterica, la colonizzazione batterica dell’albero respiratorio alto e la trasmissione attraverso l’immunità del gruppo. È necessario un accordo internazionale che renda accessibile la vaccinazione ai Paesi in via di sviluppo, tutti ne beneficiamo: qui vi è un’opportunità perché i governi e i privati appoggino una decisione in un caso dove è possibile potenziare la salute. Credo che costerà meno di una portaerei o di un muro di confine. La malaria o paludismo, in ampie zone dell’Africa, del Sud-Est asiatico, dell’India e dell’America del Sud, trasmessa da zanzare, è, nella sua maggioranza, prodotta da Plasmodium vivax, 3 impatto incredibile, o un insuccesso incredibile”. Magari la prima ipotesi sia attuata presto. La ricerca scientifica è la leva del cambio, ha permesso di accelerare il nostro adattamento al pianeta. Con la salvaguardia della Bioetica, questa scienza della vita, e la sopravvivenza di tutti gli inquilini di quest’unica casa, risponde per il valore della dignità umana alle sfide che solleva l’incessante produzione scientifico-tecnica e orienta la Scienza al benessere umano, al rispetto della Vita in tutte le sue forme all’armonizzazione delle nostre azioni per privilegiare lo sviluppo, l’equità e la giustizia. L’umanità ha proposto le Mete del Millennio che inizia: ricerchiamo questi beni senza dimenticare che la nostra origine comune come creature della Provvidenza ci unisce nella fratellanza. Questa conferenza rende chiaro che questo è possibile. Facciamo che la volontà che ci riunisce oggi si moltiplichi nei nostri paesi. Serviamo la Vita, siamo Fratelli e ricerchiamo il Bene. relativamente ben portato e da P. falciparum, con più patogenicità e resistente a clorochina, l’antimalarico più a buon mercato e sicuro. Solo in Africa, circa 800 mila bambini minori di 5 anni muoiono ogni anno. Storicamente, il paludismo ha risposto al tipo e all’intensità delle misure di controllo che è la base dei programmi attuali. Dal 1998 si istituì la Strategia Mondiale di lotta contro la malaria, con l’iniziativa Roll Back Malaria (RBM), con lo scopo di ridurre la mortalità del 50% per l’anno 2010 e del 75% per il 2015. Oltre al risanamento, l’uso razionale di insetticidi e farmaci efficaci, un elemento importante nel controllo è l’uso di zanzariere impregnate di insetticida, capaci di ridurre la malattia fino ad un 50%; sono a buon mercato, il costo unitario è di $ 5,75 e durano 5 anni. Le strategie imperfette, la cattiva gestione governativa e l’abbandono delle agenzie internazionali, però, hanno ridotto la loro distribuzione di zanzariere. Nel 2004 la stampa pubblicò che solo il 6% del preventivo dell’Agenzia per lo Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti, si dedicò a queste e il 2% a medicine ed insetticidi. Il 92% si spese in altre voci. Situazione che portò alla presa di coscienza mondiale, per il riorientamento dell’aiuto internazionale, e per il riesame delle azioni e per la stipula di accordi per rispondere alle sfide, che in teoria siamo capaci di risolvere. La fondazione Gates, nella voce di Regina Rabinovich, considera che “vi è un potenziale per un Prof. PEDRO A. REYES LÓPEZ Direttore della Ricerca Istituto Nazionale di Cardiologia “Ignacio Chávez” Città del Messico, Messico (tratto da DOLENTIUM HOMINUM n°64) 4