BOLLETTINO U.C.F.I. (UNIONE CATTOLICA FARMACISTI ITALIANI

BOLLETTINO U.C.F.I. (UNIONE CATTOLICA FARMACISTI ITALIANI) – SEZIONE DI VERONA
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N. 3/08
Analisi di un aspetto sanitario molto discusso nella cultura odierna
ORIGINE DELLE MALATTIE INFETTIVE
OGGI E COMPORTAMENTO UMANO
Comportamento umano e malattie infettive sono spesso in relazione fra loro.
Proponiamo qui di seguito alcune riflessioni al proposito per una valutazione
etica di determinati comportamenti sociali sempre più diffusi ai nostri giorni.
Alcune settimane fa entrò in ospedale con febbre, dolore
toracico e tosse una malata con lupus eritematoso
sistemico, controllato con immunosoppressivi. Il caso
era grave. Venne identificata una pneumonia acquisita
nella comunità e venne trattata con successo. La paziente
commentò che alcuni giorni prima di ammalarsi, in una
riunione sociale c’era un uomo che tossiva. Ogni volta
che tossiamo senza proteggere gli altri con una barriera
meccanica, dimentichiamo di lavar le mani prima di
preparare alimenti, dimentichiamo un vaccino per noi,
per il nostro cagnolino, o, peggio, per nostro figlio
trasgrediamo un principio importante: trattare l’altro
come desidereremo essere trattati, nella responsabilità di
prenderci cura della Vita, della Salute e della Natura e
distruggiamo la dignità della relazione umana basata
sulla stima e sulla considerazione reciproche. Ancora più
grave, rifiutiamo la nostra condizione di fratellanza per
essere figli del Padre che eleva al di sopra di un contratto
sociale il rispetto che ci dobbiamo tra noi. Le
dimostrazioni di rispetto e di degne relazioni non si
limitano alla convivenza educata tra persone, si devono
estendere alla comunità e alla nazione, poiché altrimenti
raggiungono dimensioni maggiori di egoismo, di
prepotenza, brama di lucro e di potere e sfociano in
decisioni politiche che danneggiano la convivenza
internazionale. Tutto questo risulta in non equità,
ingiustizia e oppressione, rifiuta la fratellanza di tutti gli
esseri della Creazione, confonde il comportamento e
lascia che la superbia si impadronisca di noi,
allontanandoci dal Bene e dando adito a decisioni
meschine che impediscono la nostra crescita come
individui e comunità unite da una familiarità spirituale
universale e ritarda la decisione condivisa nella cura
della nostra casa, questo pianeta azzurro che ci ospita.
Questo essere personale, individuo o attore sociale, ha
bisogno di educazione, non solo di informazione ma di
buoni esempi ed espressioni di solidarietà e fratellanza
proprie della dignità umana, che si apprende con
l’esempio e tutelano norme e disposizioni giuridiche in
tutto il mondo. Dalla metà del secolo XIX si sono avute
riunioni internazionali per accordare e regolare misure
che controllano persone e beni per evitare epidemie. Nel
1902 venne fondato l’Ufficio Panamericano della Salute,
nel 1907 l’Ufficio Internazionale di Igiene Pubblica e
dal 1948 esiste l’Organizzazione Mondiale della Salute,
ma ognuno di noi deve fare ancora molto per ridurre il
numero delle malattie infettive. Talvolta, un’azione più
amorosa è la leva che muove questo cambiamento
adattato a costumi peculiari in ogni società. La nostra
specie condivide il pianeta con esseri viventi, tanti e
tanto vari che oggigiorno ancora si riconoscono nuove
specie in luoghi che crediamo incapaci di avere vita.
Dalla teoria microbica sappiamo che condividiamo nel
mondo, il nostro essere biologico, il nostro corpo, con
altri organismi e in molti casi abbiamo dei benefici da
questa vicinanza. La creazione ci portò attraverso
l’Evoluzione, a incontrare, preservare e perfezionare, in
alto grado, modi di curare la nostra identità biologica, di
comunicare le nostre cellule delle più svariate stirpi
mediante meccanismi di ricettore-unitivo, di prescindere
dalle cellule che compirono la loro missione e di
sviluppare meccanismi di difesa che integrano il sistema
immunitario. La loro presenza e funzione efficiente
garantisce la salute a 1400 organismi vivi conosciuti fino
a non molto tempo fa, talvolta ve ne sono di più che
possono causare malattie che la vigilanza immunologica
evita o controlla. La comparsa del virus
immunodificienza umana, la pandemia dell’HIV e lo
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sviluppo di resistenza batterica ai farmaci miracolosi agli
antimicrobici che si iniziò già dalla fine degli anni
Ottanta, quando appena avevamo 4 o 5 diverse classi di
questi, e non è stata controllata, ci mostrò oltre ogni
dubbio il valore di tener conto di un sistema immunitario
efficiente. Nel centro stesso del sistema immunitario, un
meccanismo fondamentale sviluppato dagli organismi
unicellulari milioni di anni prima che il primo ominide
vivesse sulla Terra, preservato attraverso gli eoni,
permette di riconoscere microbi, incorporarli in certe
cellule, trasformarli in messaggi chimici e portarli a
cellule speciali che si faranno carico di rispondere o no a
seconda della convenienza. Mi riferisco alla fagocitosi
descritta alla fine del secolo XIX da Elie Metchnikoff e
origine della teoria cellulare dell’immunità. Oggi
sappiamo che va oltre il contesto dell’immunità e che la
relazione ospite parassita, è un meccanismo di
internazionalizzazione che usano amebe di vita libera
come il Dyctiostellium discoideum per prendere nutrienti
dall’ambiente, batteri che inglobano in un fagolisoma
dove vengono digeriti dall’idrolasi e dall’ambiente acido
e i residui non digeriti finalmente sono secreti in un
processo di espulsione. Questo remoto antecedente della
digestione è usato anche per organismi multicellulari in
processi di embriogenesi e rimodellato tissutale, e
dispone di cellule apotossiche per degradarle senza
ricorrere a infiammazione. In molti casi, la fagocitosi è
portata a compimento dalle cellule vicine non fagocitosi
professionali. Già dalla mosca della frutta, Drosophila
melanogaster, appare un meccanismo modulatore della
fagocitosi: recettori nella membrana cellulare che
riconoscono i peptidiglicani batterici, che si conserva
fino ai mammiferi. Noi umani abbiamo almeno 4 di tali
ricettori, che formano parte dei meccanismi
dell’immunità innata. Nell’immunità adattiva, la
fagocitosi è pietra angolare del sistema immunitario. I
patogeni esterni incorporati nei fagolisosomi sono
frammentari in peptici piccoli che si caricano in
molecole del complesso maggiore di istocompatibilità
classe II della cellula presentatrice, un macrofago
generalmente per interazionare con i linfociti T CD4+.
Intanto, i peptici di sintesi intracellulare o quelli che
procedono da virus e parassiti intracellulari obbligati si
processano nel citoplasma e si caricano in molecole del
complesso maggiore di istocompatibilità classe I che
interagisce con i linfociti T CD8+. Si sviluppano la
risposta immunitaria adattiva e fenomeni di
infiammazione per risolvere le infezioni, a volte a costo
di grave danno tissutale e della malattia. Un processo
tanto complesso può essere molto fragile. La carenza di
nutrienti ha conseguenze disastrose nella funzione del
sistema immunitario. La nutrizione ci modula, la buona
alimentazione contribuisce a una vita sana, libera da
malattie. Ogni organismo vivo richiede un consumo
quotidiano di nutrienti, sostanze estranee al corpo che,
ingerite, modificate e assimilate nei tessuti, permettono
la crescita, forniscono energia e preservano la salute. Vi
sono macronutrienti: proteine grassi, carboidrati e acqua,
micronutrienti: minerali, vitamine; i micronutrienti non
sono in sé stessi fonte di energia però favoriscono i
processi affinché i macroniutrienti la generino per la
crescita, lo sviluppo e le funzioni vitali, includemdo
quelle della comunicazione cellulare affidata al sistema
immunitario. Vi sono nutrienti essenziali. Non li produce
l’organismo, ma li otteniamo dagli alimenti
assolutamente necessari per la vita. Essi includono 9
aminoacidi, 13 vitamine, 15 minerali e certi acidi grassi
in quantità molto piccole e in interazione appena
compresa. Una buona nutrizione dipende dall’accesso e
ingestione dei diversi gruppi di alimenti, maneggiati con
igiene, in proporzioni capaci di favorire la crescita e lo
sviluppo. La cattiva nutrizione per difetto o per eccesso
di certi alimenti ha conseguenze sulla salute. Nella
carenza, vi sono disfunzioni di grado variabile di diversi
tipi cellulari: le barriere fisiche nella pelle e nelle
mucose si riducono e si deprimono funzioni di
riconoscimento immunitario in grado di favorire le
infezioni. In eccesso, certi alimenti possono favorire
l’accumulo di colesterolo in luoghi critici, come
l’interno delle arterie e far iniziare l’arteriosclerosi, che
ogni giorno comprende sempre più paesi sviluppati e che
non è più una malattia di società opulente. Inoltre, le
nostre azioni insensate o ignoranti ci portano ad
ammalarci, alterando l’alimentazione. Succede nei
disordini come la bulimia e nelle diete capricciose, che
infrangono l’omeostasi immunitaria, stimolando
l’infiammazione. L’ingestione di combinazioni di
alimenti in proporzioni corrette favorisce cicli di
assimilazione e di eliminazione di nutrienti. È
importante ingerire proteine, fonte di aminoacidi per
generare le nostre proteine: quelle grasse sono necessarie
e con frequenza si accompagnano alle proteine in quasi
tutte le diete, ma non conviene esagerare nel consumo di
questi alimenti. I carboidrati sono fonte di energia
immediata e si assimilano con facilità. Si raccomanda, in
generale, una dieta con frutta e verdure, grano integrale,
carne bianca, pesce e, in minore proporzione carni rosse.
L’acqua pulita ci permette di alimentarci. In
combinazione con l’esercizio e con un atteggiamento
positivo favorisce il benessere e lo sviluppo. I disordini
della nutrizioni hanno conseguenze notevoli sulla
capacità immunitaria e sulla tendenza alle infezioni. La
denutrizione proteico-calorica (DPC) è la causa
principale dell’immunodeficienza secondaria nel mondo.
La malnutrizione causata per difetto nei macronutrienti e
nei micronutrienti colpisce soprattutto i bambibi poveri.
Vi sono due varianti classiche del DPC: il marasma e il
Kwashiorkor. Il marasma, quando vi è un’insufficienza
totale del cibo, fame, a volte generata da decisioni
egoiste, malvagie, si associa allo svezzamento: si perde
peso in modo accelerato, la pelle si raggrinzisce e si ha
un aspetto cadaverico. Il Kwashiorkor, parola di origine
africana occidentale che significa “la malattia del bebé
seguente” è il risultato di una dieta deficiente in
proteine, benché vi sia alta l’ingestione calorica. Il
bambino svezzato ritarda di molto la sua crescita e
sviluppa un edema epatosplenomegalia, capelli fini e
scarsi e dermatiti. I due hanno conseguenze
sull’efficienza immunologica e sulle infezioni. Lo
sviluppo del sistema immunitario è molto labile alla
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nutrizione: soffre la immunità innata e quella adattativa,
che dipende da cellule istruite nel timo, organo linfoide
centrale che governa l’organizzazione e la funzione
immunitaria attraverso il generare le cellule T,
danneggia anche gli organi linfoidi secondari e riduce la
capacità della memoria immunologia e della risposta agli
danneggia anche gli organi linfoidi secondari e riduce la
capacità della memoria immunologica e della risposta
agli antigeni. La regolazione immunitaria soffre e vi è
uno squilibrio del TH1/TH2. L’immunità adattativa
umorale si mantiene e si ottiene una risposta di anticorpi
a vaccino con virus inattivati o con polisaccaridi
batterici in bambini malnutriti. Tuttavia, la profonda
lesione del timo e dei linfociti T è molto grave. Inoltre,
l’immunità innata che dipende dai fagociti professionali
delle barriere mucose respiratorie gastrointestinali ed
urinarie manca, per difetto, nella migrazione dei
leucociti che non maneggiano efficientemente i batteri e
i microbi che fagocitano, di modo che la flora batterica
delle nostre mucose cambia e favorisce l’invasione. Si
producono allora una risposta infiammatoria e un circolo
vizioso, dove la suscettibilità all’infezione approfondisce
l’immunodeficienza secondaria, e la malattia rende più
difficile l’alimentazione. L’intervento terapeutico, anche
medico, non solo per usi e costumi tradizionali, può
generare una resistenza batterica e, paradossalmente,
aggravare le infezioni. È indispensabile, allora,
l’intervento nutrizionale, l’uso e il controllo ragionato e
ragionevole di infezioni e parassiti, di azioni
complementari e di educazione alla salute, con
l’entusiasta responsabile partecipazione delle madri
quasi come regola e disporre dei programmi di
assistenza alimentare, di risanamento e di igiene con la
partecipazione della comunità in uno schema
orizzontale, con un sostegno governativo e
internazionale che favorisca azioni sostenibili nella
località. Coincidono le due forme di DPC che accadono
durante lo svezzamento. L’alimentazione al seno
materno fornisce la migliore alimentazione. Il latte
materno, dal colostro fino alla sua maturazione, fornisce
dei leucociti, sia fagociti che linfociti T e B e cellule
NK, di IgA, che secreta il lisozima e i nucleotidi
migliorano la risposta immunitaria del neonato e del
bebé. Deve essere stimolato e sostenuto per il maggior
tempo possibile. L’interruzione dell’allattamento
materno è provato che facilita non solo la DPC ma altre
malattie, allergie, talvolta alcune autoimmuni e
incrementa la possibilità di contaminazione degli
alimenti e delle infezioni. Non ho tempo ora per
affrontare l’altra faccia della medaglia, cioé gli effetti
della malnutrizione in termini di sovrappeso e obesità,
un problema di tutto il mondo, soprattutto nei bambini e
negli adolescenti. Questo difetto della nutrizione
trasmette anche un’alterazione immunologica, poiché la
leptina, l’ormone che regola la sazietà, è anche
regolatrice immunitaria e agisce sui citochini prodotti
dai linfociti; e la grenina, il legamento naturale per la
secrezione degli ormoni di crescita dall’ipofisi, partecipa
nella regolazione del grasso corporeo e in alcuni aspetti
importanti per la funzione immunitaria. Non posso
neppure considerare i difetti che la malnutrizione arreca
nelle popolazioni speciali, come la crescente
popolazione sopra i 60 anni, le donne in gravidanza e i
gruppi che per diversi motivi, edonismo molte volte,
seguono diete che favoriscono difetti qualitativi nella
nutrizione. Mostro solo alcuni dati che il deficit dei
micronutienti può causare. Alcuni momenti fa mi sono
riferito ai microrganismi con i quali conviviamo. Quasi
il 60% di questi 1400 organismi vivi, che sono patogeni
per l’uomo, si svilupperanno, con o senza malattia, negli
animali. Vi sono molte zoonosi, con o senza espressione
clinica, che si possono trasformare in malattia umana.
L’adattamento di un organismo alla nostra specie è una
minaccia permanente, come ora abbiamo coscienza nel
caso del virus dell’influenza aviaria H5N1, ma non è un
fatto isolato né eccezionale. È nostro dovere curare i
mezzi per ridurre, controllare, e a volte eliminare, rischi
e malattia, mediante lo sfruttamento razionale delle
risorse agricole e zootecniche, vigilando sulla sanità e
sull’igiene e segnalare l’enorme importanza che il
rifornimento di acqua pulita e la diffusione di abitudini
semplici, ed economiche, di igiene personale e
comunitaria possono fare per la salute di tutti. Prima di
concludere, farò riferimento a due situazioni esemplari,
una di queste direttamente legata all’Immunologia. La
OMS stimò che nel 2003 1,6 milioni di persone, in
maggioranza bambini minori di 5 anni, morì per
pneumonia neumococcica, meningiti e setticemia per
streptococco pneumonia. In alcune popolazioni ad alta
mortalità infantile, fino al 25% di questa si potrebbe
attribuire a infezione di questo agente, e l’infezione con
HIV aumenta il rischio da 20 a 40 volte. Vi è un
problema aggiuntivo: il microbo ha sviluppato resistenza
alle pennicelline, sulfatrimetoprim e ad altri
antimicrobici economici, in certi casi richiede del
quinolonas e vi è anche qualche resistenza a questi. Però
è stato dimostrato che la vaccinazione eptavalente e
nonavalente riduce la mortalità (16%), le entrate in
ospedale per tutte le cause (15%) e la pneumonia
radiografica (37%) e che questi vantaggi si mantengono
nella popolazione infettata con HIV. La vaccinazione
può includere altri sierotipi del pneumococco, a seconda
che si richieda in certe regioni: si può distribuire usando
reti di vaccinazione e catene fredde. Richiede solo 3
dosi, è facile addestrare il personale sanitario che ha già
lavorato nella vaccinazione. È una vaccinazione eseguita
con successo in 70 paesi su bambini e adulti, riduce
l’incidenza generale di pneumonia, la caduta di
resistenza batterica, la colonizzazione batterica
dell’albero respiratorio alto e la trasmissione attraverso
l’immunità del gruppo. È necessario un accordo
internazionale che renda accessibile la vaccinazione ai
Paesi in via di sviluppo, tutti ne beneficiamo: qui vi è
un’opportunità perché i governi e i privati appoggino
una decisione in un caso dove è possibile potenziare la
salute. Credo che costerà meno di una portaerei o di un
muro di confine. La malaria o paludismo, in ampie zone
dell’Africa, del Sud-Est asiatico, dell’India e
dell’America del Sud, trasmessa da zanzare, è, nella sua
maggioranza, prodotta da Plasmodium vivax,
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impatto incredibile, o un insuccesso incredibile”. Magari
la prima ipotesi sia attuata presto. La ricerca scientifica è
la leva del cambio, ha permesso di accelerare il nostro
adattamento al pianeta. Con la salvaguardia della
Bioetica, questa scienza della vita, e la sopravvivenza di
tutti gli inquilini di quest’unica casa, risponde per il
valore della dignità umana alle sfide che solleva
l’incessante produzione scientifico-tecnica e orienta la
Scienza al benessere umano, al rispetto della Vita in
tutte le sue forme all’armonizzazione delle nostre azioni
per privilegiare lo sviluppo, l’equità e la giustizia.
L’umanità ha proposto le Mete del Millennio che inizia:
ricerchiamo questi beni senza dimenticare che la nostra
origine comune come creature della Provvidenza ci
unisce nella fratellanza. Questa conferenza rende chiaro
che questo è possibile. Facciamo che la volontà che ci
riunisce oggi si moltiplichi nei nostri paesi. Serviamo la
Vita, siamo Fratelli e ricerchiamo il Bene.
relativamente ben portato e da P. falciparum, con più
patogenicità e resistente a clorochina, l’antimalarico più
a buon mercato e sicuro. Solo in Africa, circa 800 mila
bambini minori di 5 anni muoiono ogni anno.
Storicamente, il paludismo ha risposto al tipo e
all’intensità delle misure di controllo che è la base dei
programmi attuali. Dal 1998 si istituì la Strategia
Mondiale di lotta contro la malaria, con l’iniziativa Roll
Back Malaria (RBM), con lo scopo di ridurre la
mortalità del 50% per l’anno 2010 e del 75% per il 2015.
Oltre al risanamento, l’uso razionale di insetticidi e
farmaci efficaci, un elemento importante nel controllo è
l’uso di zanzariere impregnate di insetticida, capaci di
ridurre la malattia fino ad un 50%; sono a buon mercato,
il costo unitario è di $ 5,75 e durano 5 anni. Le strategie
imperfette, la cattiva gestione governativa e l’abbandono
delle agenzie internazionali, però, hanno ridotto la loro
distribuzione di zanzariere. Nel 2004 la stampa pubblicò
che solo il 6% del preventivo dell’Agenzia per lo
Sviluppo Internazionale degli Stati Uniti, si dedicò a
queste e il 2% a medicine ed insetticidi. Il 92% si spese
in altre voci. Situazione che portò alla presa di coscienza
mondiale, per il riorientamento dell’aiuto internazionale,
e per il riesame delle azioni e per la stipula di accordi
per rispondere alle sfide, che in teoria siamo capaci di
risolvere. La fondazione Gates, nella voce di Regina
Rabinovich, considera che “vi è un potenziale per un
Prof. PEDRO A. REYES LÓPEZ
Direttore della Ricerca
Istituto Nazionale di Cardiologia “Ignacio Chávez”
Città del Messico, Messico
(tratto da DOLENTIUM HOMINUM n°64)
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