Società Michael Gaismair Bolzano COMUNICATO STAMPA Differenziazione etnica e stratificazione sociale nella società altoatesina 20. Ottobre 2016 Giovedì 20 ottobre 2016, con inizio alle ore 14, si svolgerà a Bolzano a Palazzo Widmann il convegno finale del progetto di ricerca “Differenziazione etnica e stratificazione sociale nella società altoatesina”. Al convegno verranno presentati i risultati più rilevanti del lavoro pluriennale finanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano. Il rapporto completo della ricerca è stato pubblicato in lingua tedesca dalla nota casa editrice Nomos, la versione italiana uscirà fra poco presso Franco Angeli Edizioni. Inquadramento della ricerca La ricerca “Differenziazione etnica e stratificazione sociale nella società sudtirolese” è la prima analisi sociale sistematica della società altoatesina che coglie le peculiarità strutturali, con particolare riguardo alla composizione multietnica e multiculturale, ponendo al centro dell'interesse la stratificazione etnica e le sue conseguenze sociali e politiche. Le statistiche ufficiali altoatesine registrano la differenziazione per gruppi linguistici solo occasionalmente e non in maniera sistematica. I risultati delle analisi strutturali di questo tipo sono importanti, poichè senza dati non è possibile né misurare lo stato e l'efficienza di una società, né darsi priorità e obiettivi politici scientificamente fondati. Una tale analisi risulta inoltre particolarmente rilevante in società, come quella sudtirolese, etnicamente frammentate, in quanto ad essa sono strettamente collegate le questioni riguardanti la pace e il conflitto tra i Pagina 1 gruppi etnici. Per questo motivo è stato effettuato un sondaggio rappresentativo tra 1727 persone, con un campione di italiani, ladini e immigrati superiore alla proporzione reale al fine di trarre risultati affidabili anche per questi ultimi. Pagina 2 Il progetto di ricerca, del quale vengono presentati i principali risultati durante la conferenza, ha una durata pluriennale, finanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano nell’ambito del programma di agevolazione della ricerca scientifica e condotto da diversi enti di ricerca quali la Società Michael Gaismair Bolzano in collaborazione con l’Istituto di ricerca sociale Apollis ed i Dipartimenti di Sociologia e di Scienza politica dell’Università Leopold Franz di Innsbruck. La direzione scientifica è stata svolta dai tre curatori del volume, ora pubblicato dal Editore “Nomos Verlag” (e tra breve ritrovabile nel catalogo della FrancoAngeli nella sua edizione italiana), Hermann Atz, Max Haller e Günther Pallaver assieme a un gruppo interdisciplinare di scienziati (vedesi la lista degli autori della pubblicazione). Sintesi dei principali risultati Andamento demografico ed etnico-sociale. Negli ultimi anni l'incidenza percentuale dei gruppi linguistici autoctoni ha subito variazioni irrilevanti. La recente immigrazione ha poi dato vita ad una “nuova minoranza”. La consistenza media delle famiglie è costantemente diminuita negli ultimi decenni, i tassi di natalità e di mortalità sono calati nel lungo periodo, e la popolazione, in presenza di un aumento della speranza di vita, invecchia. Struttura professionale e stratificazione sociale. L’Alto Adige oggi é una società di servizi. L'incidenza delle professioni più elevate, come pure degli operai specializzati, è ancora minore, mentre maggiore è la quota delle professioni artigianali qualificate e degli operai generici. Una differenza di carattere etnico fra i gruppi linguistici si riscontra soprattutto nelle variabili relative alla formazione e all'occupazione: i sudtirolesi di lingua tedesca e ladina si differenziano da quelli di lingua italiana non soltanto per la loro situazione nella struttura sociale oggettiva (titolo di studio, tipologia professionale e posizione lavorativa), ma anche nello stile di vita. Ciononostante, dall'analisi è risultato chiaro che queste differenze di tipo etnico non portano a disparità rilevanti (né dal punto di vista oggettivo né da quello soggettivo) nella situazione sociale dei tre gruppi linguistici. Le disuguaglianze sociali non si riscontrano fra i gruppi linguistici, ma piuttosto all'interno dei ceti, anche se il gruppo linguistico italiano percepisce uno svantaggio a livello soggettivo. Relazioni sociali, partecipazione e contatti interetnici. Lo studio mostra chiaramente che con il crescere della posizione sociale anche l'intreccio relazionale si fa più fitto, ma anche il fattore di “radicamento locale” spiega, tra l’altro, il motivo per cui gli appartenenti ai gruppi linguistici tedesco e ladino dispongono di un capitale sociale decisamente maggiore di quello Pagina 3 degli italofoni. Per quanto riguarda il processo di secolarizzazione, questo ha interessato, negli ultimi decenni, soprattutto i gruppi linguistici tedesco e ladino. Ma si può anche notare che il gruppo linguistico italiano mostra un grado di interesse e di partecipazione alla politica leggermente inferiore e questo è inversamente proporzionale alla conoscenza della lingua tedesca. Strutture familiari e modelli di nuzialità: Il superamento del confine linguistico nel matrimonio non è propriamente un fenomeno di massa, e si aggira intorno al 10%, di cui il 7% coppie italo-tedesche. Come in altre società i partner sono spesso coetanei e con titoli di studio analoghi. Aumenta invece in maniera costante l'incidenza delle famiglie monogenitoriali o separate. Struttura formativa e mobilità social. In questo ambito le differenze fra sudtirolesi di lingua tedesca e italiana sono numerose. La popolazione di madrelingua italiana, specialmente quella più anziana, ha livelli di istruzione formale più elevati che il gruppo linguistico tedesco e ladino. Per quanto riguarda il livello di scolarità delle donne, anche in Alto Adige questo ha conosciuto, analogamente a molti altri paesi, un significativo aumento. La tendenza alla crescita si rileva in tutti i gruppi linguistici, con un incremento maggiore presso la popolazione di lingua tedesca e ladina. La scelta del percorso scolastico è data anche da una componente culturale, il che spiega anche perché – oltre alla diversa struttura occupazionale – la scelta di un percorso formativo professionale sia più frequente fra i sudtirolesi di lingua tedesca e ladina che non fra quelli di lingua italiana. Occupazione retribuita, lavoro domestico e di cura non retribuito, attività di volontariato. Le differenze al riguardo, fra i gruppi linguistici, esistono, ma in misura minore di quanto ipotizzato: il fenomeno (di origine storica) della segregazione etnica per settori di attività si è di molto ridimensionato. Un'eccezione è costituita dall'agricoltura. Alcune differenze si individuano nelle posizioni dirigenziali, in cui gli italofoni sono proporzionalmente più presenti rispetto agli appartenenti agli altri due gruppi linguistici, soprattutto ai ladini. D'altro canto il gruppo di lingua tedesca presenta un'incidenza quasi doppia di quello italiano fra i lavoratori autonomi. In generale, e da un punto di vista socio-strutturale, le maggiori differenze le troviamo soprattutto in termini di genere, ad esempio nella sottorappresentanza delle donne nelle posizioni apicali. Gli uomini sono più presenti nei settori del lavoro retribuito e del volontariato, mentre le donne sono più attive nell'ambito domestico e di cura. Pagina 4 Situazione e disuguaglianze reddituali. In provincia di Bolzano, le disuguaglianze di reddito negli ultimi 15 anni non sembrano essere aumentate. Le differenze di reddito medio fra i gruppi autoctononi sono sì lievi, ma comunque abbastanza evidenti. Nonostante l'andamento molto positivo dell'economia negli ultimi decenni, le disuguaglianze fra gruppi linguistici nella struttura insediativa, nei patrimoni derivanti da successioni ereditarie (immobili e partecipazioni in aziende), nelle preferenze in termini di formazione e lavoro (e, di conseguenza, di accesso ad attività imprenditoriali con forte ritorno economico) non sono scomparse. Patrimonio e proprietà. La provincia di Bolzano è caratterizzata da rilevanti disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza, che complessivamente sono decisamente più presenti rispetto alle differenze reddituali. Un certo grado di disuguaglianza nella disponibilità patrimoniale si riscontra anche fra i gruppi linguistici, nel senso che gli appartenenti al gruppo di lingua italiana dispongono di un patrimonio totale minore. Le differenze reddituali fra i due maggiori gruppi autoctoni, invece, sono essenzialmente riconducibili alla storicamente asimmetrica ripartizione di qualifiche, settori e posizioni lavorative sul mercato del lavoro locale. Non è poi l'appartenenza all'uno o all'altro gruppo linguistico la motivazione decisiva per le disuguaglianze reddituali e patrimoniali, quanto piuttosto la suddivisione delle persone, secondo il gruppo linguistico, in differenti percorsi formativi, professionali, settoriali, come pure il patrimonio acquisito per via ereditaria. Differenziazioni territoriali. Anche all'interno dell'Alto Adige esistono differenze riguardanti la conformazione sociale e le attitudini della popolazione. I bolzanini di madrelingua tedesca si trovano, dal punto di vista finanziario e professionale, nella situazione più vantaggiosa e sono anche i più aperti e i più integrati nel contesto interetnico. I bolzanini di madrelingua italiana hanno una situazione socio-economica vantaggiosa, anche se dal punto di vista politico sono meno integrati. Gli appartenenti al gruppo linguistico ladino, invece, sono in una posizione sorprendentemente favorevole dal punto di vista economico e sono molto integrati dal punto di vista sociale. La conclusione complessiva che si può trarre da queste risultanze è che attualmente la linea di confine socio-strutturale in provincia di Bolzano non corre lungo il crinale fra italofoni e germanofoni, ma piuttosto fra i tre gruppi etnici autoctoni da una parte, e gli immigrati dall'altra. Gli immigrati. Gli immigrati in Alto Adige, sia in una prospettiva soggettiva che oggettiva, appartengono prevalentemente, anche nella propria percezione, agli strati più bassi della Pagina 5 società, e presentano uno svantaggio multiplo. E' ad ogni modo importante rilevarne il carattere eterogeneo. Percezione delle disuguaglianze sociali. Il quadro generale socio-economico della provincia di Bolzano è decisamente omogeneo e positivo, mentre la politica viene giudicata con minor favore. Si annette minore importanza ai fattori relativi alla provenienza e alle relazioni sociali. Questa visione positiva si esprime specialmente nel gruppo linguistico italiano, mentre la propria situazione viene valutata dagli italiani in termini molto meno positivi rispetto al giudizio che gli altri due gruppi autoctoni danno della propria, anche se tale valutazione negative non è suffragata dai risultati oggettivi della presente ricerca. Valutazione soggettiva delle condizioni di vita. Il livello di soddisfazione delle proprie condizioni di vita in Alto Adige è decisamente alto, sia in termini generali che considerando aspetti importanti della vita, come famiglia, lavoro e condizioni abitative. Per quanto riguarda la valutazione, al primo posto troviamo la vita familare e all'ultimo, in termini relativi, la situazione finanziaria. Anche da un punto di vista soggettivo non si rilevano differenze significative fra i gruppi linguistici autoctoni, mentre nel caso degli immigrati si nota, in media, una caduta verticale. Nuove sfide per la politica e la società La società sudtirolese nel suo complesso ha conosciuto, negli ultimi decenni, uno sviluppo molto positivo, che riguarda non soltanto il miglioramento delle generali opportunità di vita, raggiunto grazie ad un buon andamento dell'economia, ma anche il sorgere di una cultura politica relativamente tollerante ed aperta. I sudtirolesi riconoscono sempre più il valore aggiunto dell'autonomia consolidata, della tutela delle minoranze e della convivenza in una società plurilingue. La profonda frattura etnica del passato non è ancora definitivamente superata, ma la convivenza civile e costruttiva fra i gruppi linguistici autoctoni rappresenta oggi una realtà. Tutte queste tendenze positive non devono però impedire di riconoscere alcuni punti deboli, nonché sviluppi e trend problematici, che devono essere seriamente presi in considerazione: disuguaglianze sociali, strutture familiari e rapporti fra i generi, gli immigrati o il sistema politico. Pagina 6