Giornata di formazione nel test MCMI-III Programma breve Il corso si

Giornata di formazione nel test MCMI-III
Programma breve
Il corso si articola nella seguente maniera
Mattina
(9-13)
Introduzione teorica al modello di Millon
Composizione delle scale
Interpretazione dei risultati
Modalità di stesura di una relazione
Pomeriggio (14-17)
Correlazioni tra SCID-II e MCMI-III
Esercitazione in piccoli gruppi
Valutazione di batterie di test
Programma discorsivo (abstract)
Nel corso sarà affrontato in primo luogo il modello teorico di Theodore Millon sui
disturbi di personalità. La teoria in base alla quale sono state costruite le diverse
versioni del test di Millon (MCMI-I; II e III) si basa sui principi comportamentali del
rinforzo e del condizionamento, successivamente integrati all’interno della teoria
evoluzionista (Millon, 1990; Millon, Davis, 1996). In questa cornice la persona
funziona con modalità di pensare, percepire e comportarsi durature che sono definite
“stili di personalità”. Lo stile di per sé non è patologico, ma può determinare
meccanismi più complessi e difficoltosi di adattamento alla vita. Millon (1983),
inoltre, afferma che la maggior parte delle condizioni psichiatriche diagnosticabili
sull’Asse I del DSM possono essere comprese e spiegate alla luce degli stili di
personalità. Secondo questa teoria, la personalità si estende su un continuum tra la
normalità e la patologia. La personalità patologica si distingue per: scarsa stabilità
sotto stress; b) scarsa flessibilità adattativa; c) tendenza a coinvolgersi ripetutamente
in processi che perpetuano le stesse difficoltà, senza possibilità di apprendere
dall’esperienza metodi per evitare di ricadere nelle situazioni problematiche. Nel
1969 Millon proponeva otto varianti di stili di personalità incrociando (a) il
comportamento del soggetto nell’ambiente, ovvero lo stile di comportamento
maggiormente utilizzato dal soggetto per ottenere gratificazioni personali nel
tentativo di ridurre le frustrazioni; (b) La fonte dalla quale il soggetto ritiene di poter
ottenere il massimo rinforzo.
La teorizzazione di Millon (1969) oltre agli otto stili di base prevedeva la presenza di
ulteriori tre stili di personalità (Schizotipico, Borderline, e Paranoide), forme severe
di uno degli otto stili di base che si sviluppano sotto la pressione di persistenti
avversità.
Per una migliore comprensione del modello teorico di riferimento (che è tra i più
completi sui disturbi di personalità) per ogni singolo disturbo saranno proposti
esempi clinici che porteranno in maniera indiretta all’identificazione delle
caratteristiche funzionali e strutturali degli stessi. A conclusione saranno presentati
gli item prototipici del MCMI-III per ogni disturbo di personalità e il confronto tra gli
stessi e i criteri del DSM-IV.
Successivamente ai Disturbi di Personalità sarà dato ampio spazio alla spiegazione
delle scale inerenti le sindromi cliniche (asse I) con la presentazione degli item
prototipici e non. Sarà spiegata anche la composizione delle scale di validità e la
sgrigliatura del test, con le relative norme di riferimento per il campione italiano.
Spazio sarà dato all’esercitazione pratica in piccoli gruppi, alla supervisione di casi
presentati dai discenti e/o dai partecipanti.
Infine si darà spazio alla valutazione e diagnosi dei disturbi di personalità con
l’utilizzo congiunto di MMPI-2, MCMI-III e Rorschach.
Materiale didattico di cui si necessita :





P.C. portatile
Proiettore per pc
Lavagna luminosa
Lavagna a fogli mobili
Altro…………………
SI
SI
NO
NO
NO
Prova di verifica dell’apprendimento dei partecipanti indicando le risposte
esatte
1. Un test che misura ciò per cui è stato costruito, è:
valido +
inattendibile
attendibile
affidabile
stabile
2. I questionari di personalità sono costruiti per misurare:
i tratti
l’adattamento personale
i tipi
i tratti, l’adattamento personale ed i tipi +
3. La teoria di riferimento sul quale è stato costruito il MCMI-III è:
teoria della Gestalt
teoria evoluzionistica +
teoria comportamentistica
teoria psicoanalitica
4. Quali tra queste è una delle tre polarità essenziali della teoria di riferimento
del MCMI-III:
introversione vs estroversione
passivo vs attivo +
stabilità vs instabilità emotiva
bisogni primari vs bisogni secondari
5. I domini funzionali sono:
i modi espressivi di un’azione regolatoria +
strutture che contengono i residui internalizzati del passato
ciò che permette di predire il comportamento in situazioni specifiche
rappresentazioni reali dell’individuo
6. I domini strutturali sono:
i modi espressivi di un’azione regolatoria
strutture che contengono i residui internalizzati del passato +
ciò che permette di predire il comportamento in situazioni specifiche
rappresentazioni reali dell’individuo
7. Il test MCMI-III si compone di:
176 item
175 item +
567 item
300 item
8. Il MCMI-III è uno strumento:
per valutare la personalità generale
da usare nelle popolazioni normali
per lo screening diagnostico e/o valutazione clinica +
per diagnosticare i disturbi alimentari
9. Le scale del MCMI-III sono raggruppate nelle categorie di personalità e
nella psicopatologia secondo per riflettere la distinzione del:
ICD-10
DSM-IV +
SCID-II
ICD-9
10. Tra queste quali sono le scale di grave patologia della personalità del MCMIIII:
Schizoide – Schizotipico - Paranoide
Antisociale - Borderline - Schizotipico
Borderline – Schizotipico - Paranoide +
Paranoide - Masochista - Borderline
11. Tra queste quali sono le scale delle sindromi cliniche gravi del MCMI-III:
Disturbo del pensiero - Depressione maggiore - Bipolare
Distimia - Disturbo del pensiero - Disturbo delirante
Disturbo del pensiero - Depressione maggiore - Disturbo delirante +
Disturbo delirante - Depressione maggiore - Ansia
12. La scala di X del MCMI-III indica:
l’indice di Validità
l’indice di Apertura +
l’indice di Desiderabilità
l’indice di Autosvalutazione
13. La scala 1 (Schizoide) del MCMI-III descrive soggetti:
con marcato ritiro sociale, nonostante il loro desiderio a stabilire relazioni con gli
altri
che ricercano continuamente rapporti sociali all’interno dei quali l’affidarsi agli
altri può garantire loro affetto, sicurezza e guida
incapaci di provare desiderio, dolore o piacere, con emozioni e bisogni affettivi
ridotti al minimo +
abili nel manipolare gli eventi, atteggiamento con il quale ottengono il massimo
di attenzione e di favori
14. La scala 2A (Evitante) del MCMI-III descrive soggetti:
con marcato ritiro sociale, nonostante il loro desiderio a stabilire relazioni con gli
altri +
incapaci di provare desiderio, dolore o piacere, con emozioni e bisogni affettivi
ridotti al minimo
che ricercano continuamente rapporti sociali all’interno dei quali l’affidarsi agli
altri può garantire loro affetto, sicurezza e guida
con disregolazione affettiva, in particolare nell’instabilità e nella labilità
dell’umore
15. La scala 2B (Depressiva) del MCMI-III descrive soggetti:
con sentimenti di tristezza, pessimismo, mancanza di gioia e incapacità a provare
piacere +
con marcato ritiro sociale, nonostante il loro desiderio a stabilire relazioni con gli
altri
che si rapportano con gli altri in modo ossequioso e sempre pronti al sacrificio
abili nel manipolare gli eventi, atteggiamento con il quale ottengono il massimo
di attenzione e di favori
16. La scala 3 (Dipendente) del MCMI-III descrive soggetti:
con disciplinato autocontrollo, comportamento prudente e perfezionista
con disregolazione affettiva, in particolare nell’instabilità e nella labilità
dell’umore
molto indecisi e delusi nel loro oscillare tra la deferenza e la sfida
che ricercano continuamente rapporti sociali all’interno dei quali l’affidarsi agli
altri può garantire loro affetto, sicurezza e guida +
17. La scala 4 (Istrionica) del MCMI-II descrive soggetti:
che hanno bisogno di ricevere costantemente affetto, approvazione e accettazione
+
che si rapportano con gli altri in modo ossequioso e sempre pronti al sacrificio
che provano piacere e soddisfazione dall’umiliazione degli altri o dalla violazione
dei loro diritti e sentimenti
con disfunzione cognitiva e distacco nei rapporti interpersonali
18. La scala 5 (Narcisistica) del MCMI-III descrive soggetti:
con marcata fiducia in se stessi e senso di superiorità, sfruttando gli atri a proprio
vantaggio +
con disciplinato autocontrollo, comportamento prudente e perfezionista
che provano piacere e soddisfazione dall’umiliazione degli altri o dalla violazione
dei loro diritti e sentimenti
con marcato ritiro sociale, nonostante il loro desiderio a stabilire relazioni con gli
altri
19. La scala 6A (Antisociale) del MCMI-III descrive soggetti:
con estrema rigidità cognitiva
irresponsabili e impulsivi, con comportamenti illegali tesi a sfruttare l’ambiente a
proprio vantaggio +
con disfunzione cognitiva e distacco nei rapporti interpersonali
che si rapportano con gli altri in modo ossequioso e sempre pronti al sacrificio
20. La scala 6B (Sadica - Aggressiva) descrive soggetti:
con diffidenza vigile verso gli altri e con un chiaro atteggiamento difensivo che
anticipa le critiche
incapaci di provare desiderio, dolore o piacere, con emozioni e bisogni affettivi
ridotti al minimo
molto indecisi e delusi nel loro oscillare tra la deferenza e la sfida
che provano piacere e soddisfazione dall’umiliazione degli altri o dalla violazione
dei loro diritti e sentimenti +
21. Scala 7 (Ossessiva-Compulsiva) descrive soggetti:
con comportamento prudente, controllato e perfezionista che serve a controllare
sentimenti oppositivi intensi +
con diffidenza vigile verso gli altri e con un chiaro atteggiamento difensivo che
anticipa le critiche
con marcato ritiro sociale, nonostante il loro desiderio a stabilire relazioni con gli
altri
con sentimenti di tristezza, pessimismo, mancanza di gioia e incapacità a provare
piacere
22. La scala 8A (Negativistica - Passiva-Aggressiva) del MCMI-III descrive
soggetti:
con marcata fiducia in se stessi e senso di superiorità, sfruttando gli atri a proprio
vantaggio
caratterizzati da uno schema irregolare di rabbia esplosiva, intervallata da periodi
di sensi di colpa o vergogna +
che si rapportano agli altri in maniera ossequiosa e consentono loro di sfruttarli o
trarre vantaggi da loro
con diffidenza vigile verso gli altri e con un chiaro atteggiamento difensivo che
anticipa le critiche
23. La scala 8B (Masochista - Autofrustrante) del MCMI-III descrive soggetti:
che si rapportano agli altri in maniera ossequiosa e consentono loro di sfruttarli o
trarre vantaggi da loro +
con diffidenza vigile verso gli altri e con un chiaro atteggiamento difensivo che
anticipa le critiche
con disciplinato autocontrollo, comportamento prudente e perfezionista
con disregolazione affettiva, in particolare nell’instabilità e nella labilità
dell’umore
24. La scala P (Paranoide) del MCMI-III descrive soggetti:
con marcato ritiro sociale, nonostante il loro desiderio a stabilire relazioni con gli
altri
con disregolazione affettiva, in particolare nell’instabilità e nella labilità
dell’umore
con diffidenza vigile verso gli altri e con un chiaro atteggiamento difensivo che
anticipa le critiche +
con disciplinato autocontrollo, comportamento prudente e perfezionista
25. La scala Schizotipica (S) del MCMI-III descrive soggetti:
distacco nei rapporti interpersonali, disfunzione cognitiva, eccentrici nel
comportamento, percepiti come “strani” +
molto indecisi e delusi nel loro oscillare tra la deferenza e la sfida
che provano piacere e soddisfazione dall’umiliazione degli altri o dalla violazione
dei loro diritti e sentimenti
che si rapportano con gli altri in modo ossequioso e sempre pronti al sacrificio
26. La scala C (Borderline) del MCMI-III descrive soggetti:
con marcato ritiro sociale, nonostante il loro desiderio a stabilire relazioni con gli
altri
con sentimenti di tristezza, pessimismo, mancanza di gioia e incapacità a provare
piacere
con disregolazione affettiva, in particolare nell’instabilità e nella labilità
dell’umore +
con marcata fiducia in se stessi e senso di superiorità, sfruttando gli atri a proprio
vantaggio
Il Progetto formativo:
 ha l’obiettivo di:
a) fare acquisire conoscenze teoriche e aggiornamenti in tema di PSICOLOGIA
CLINICA.
b) fare acquisire abilità manuali, tecniche o pratiche in tema di VALUTAZIONE DEI
DISTURBI DI PERSONALITA’ E DELLA PSICOPATOLOGIA DA ASSE I
c) fare migliorare le capacità relazionali e comunicative in tema di DIAGNOSI
PSICOLOGICA E RELAZIONE CLINICA.
Dati sintetici sui relatori:
Dott. Paolo Roma, psicologo, specialista in Psicologia Clinica, Psicoterapeuta,
Docente di Psicologia Clinica e Psicometria, “Sapienza” Università di Roma.
E-Mail: [email protected]
Telefono mobile: 3496080939
Indirizzo universitario:
NESMOS Department (Neurosciences, Mental Health and Sensory Organs)
Sapienza University - Rome, 2nd Medical School
Via di Grottarossa 1035-1039
Indirizzo abitazione: Piazza Lodovico Cerva 42, 00143 Roma.
Sostituta:
Dott.sa Antonella Spacca
Psicologa
E-Mail: [email protected]
Telefono mobile: 3475958932