• Allocare un reddito fisso tra due beni – Ipotesi • • • • • Due beni: gelato al cioccolato e alla vaniglia Il prezzo del cioccolato è pari a €2/kg Il prezzo della vaniglia è pari a €1/kg Il budget di Sara per il gelato è pari a €400 all’anno Attualmente Sara acquista in un anno 200kg di gelato alla vaniglia e 100kg di gelato al cioccolato Curve di utilità marginale per due gusti di gelato (I) • Cosa ne pensi? -Sara sta massimizzando la sua utilità totale? • Utilità marginale per Kg di gelato consumato: • Alla vaniglia: 12 util/Kg • Al cioccolato: 16 util/Kg • Si sta massimizzando l’utilità? Dobbiamo vedere cosa accadrebbe spostando la spesa (es. se decidessi di spendere un euro in più in gelato alla vaniglia e uno in meno in gelato al cioccolato l’utilità complessiva aumenterebbe o diminuirebbe?) • Vediamo l’utilità per euro speso: dato che 1Kg di vaniglia comporta 12 util e 1 Kg costa 1 euro: la vaniglia dà una utilità di 12 util per euro • Il cioccolato costa 2 euro al Kg: • 16/2= 8 Util per euro speso in cioccolato • Se Sara spendesse €2 in meno in gelato al cioccolato, perderebbe 16 util • Se Sara spendesse €2 in più in gelato alla vaniglia, guadagnerebbe 24 util • Dunque… – Sara dovrebbe acquistare più gelato alla vaniglia Qual è la combinazione ottima? Vediamo la regola generale • Supponiamo che Sara aumenti la spesa in vaniglia di 50 Kg (arrivando a un consumo totale di 250), e in tal modo (secondo la figura seguente): – MUv/Pv = 10/€1 = 10 • E al tempo stesso riduca la spesa in cioccolato di 25 Kg (75 Kg in totale), accade che (secondo la figura seguente): – MUc/Pc = 20/€2 = 10 • UMc/Pc = UMv/Pv Curve di utilità marginale per due gusti di gelato(III) • MUv/Pv = 10/€1 = 10 • MUc/Pc = 20/€2 = 10 Tradurre i desideri in domanda • Qual è la combinazione ottimale di Sara? – Tra quelle praticabili, la combinazione di beni che consente di raggiungere il livello più alto di utilità totale: quando l’utilità marginale per euro è uguale per ciascuno dei due gusti (beni) è impossibile riallocare la spesa in modo da incrementare l’utilità totale La regola della spesa razionale – La spesa dovrebbe essere allocata fra i vari beni in modo tale che l’utilità marginale per unità monetaria sia uguale per ciascun bene MUC MUV = PC PV Cosa accade se il prezzo di un bene varia? • Sappiamo che consumando 75 Kg di gelato, Sara trae una utilità marginale pari a 20 (quindi consumando l’ultimo chilo di gelato la sua utilità aumenta di 20). Se il prezzo del gelato al cioccolato passa da 2 euro a 1 euro al chilo, l’utilità marginale per unità monetaria ovviamente varia: MUC 20 MUc 20 = > = PC 1 Pc 2 • Di conseguenza varia anche il rapporto fra l’utilità marginale per unità monetaria dei due beni (in questo caso i gusti di gelato) • E quindi la domanda si sposta verso il bene il cui prezzo si è ridotto, aumentandone la quantità aumenta la soddisfazione totale, ma si riduce l’utilità marginale derivante dal consumo di quel bene e dunque si torna a rispettare la regola della spesa razionale MUC 20 MUV 10 = > = PC 1 PV 1 Tradurre i desideri in domanda • Per ripristinare l’equilibrio – Sara deve riallocare la sua spesa • Acquistare una quantità maggiore di cioccolato • Acquistare una quantità minore di vaniglia • Naturalista economico – Perchè i cittadini benestanti di Manhattan, Londra, Parigi o Roma abitano in case più piccole rispetto a quelli di Seattle, della Dordogna, Viterbo? – (dipende dal prezzo al metro quadro che è fondamentale per determinare l’utilità marginale per unità monetaria e I conseguenti confronti nel decidere di acquistare altri beni) • Quindi la legge dell’utilità marginale decrescente, che porta a riequilibrare l’utilità marginale dei diversi beni per unità monetaria aumentando la quantità consumata del bene il cui prezzo è diminuito, ci aiuta a capire meglio il perché la curva di domanda dei beni è inclinata negativamente La regola della spesa razionale e domanda decrescente • Infatti, questa regola ci dice che al variare del prezzo di un bene le quantità dei vari beni acquistati si modificano in modo da garantire l’uguaglianza dell’utilità marginale per unità di spesa… (La regola della spesa razionale ci aiuta quindi a capire meglio perché al crescere del prezzo di un bene il consumo di quel bene si ridurrà) Tuttavia • Finora abbiamo ottenuto i nostri risultati a partire dalla premessa di utilità marginale decrescente. Questa tuttavia non è una vera e propria legge… (non vale in molti casi..) Inoltre • Abbiamo ipotizzato di poter misurare in modo cardinale l’utilità (L’abbiamo in particolare espressa in unità oggettive e precisamente identificabili (Util)) • In termini più generali, appare difficile poter pensare che l’utilità sia misurabile in modo “preciso”, Es. se aumenta il vostro reddito e potete consumare di più, presumibilmente potrete dire di poter raggiungere un livello di utilità maggiore rispetto a prima, ma difficilmente riuscireste a quantificarlo esattamente Quindi • Dobbiamo cercare di “ricavare” la curva di domanda (di dimostrarne la sua pendenza negativa) a partire anche da altre ipotesi • Presentiamo quindi una serie di ipotesi relative alla scelta razionale degli individui 1) Gli individui adottano sistemi di ordinamento in base alle preferenze – Sistema di ordinamento in base alle preferenze: schema/meccanismo con il quale siamo in grado di definire le preferenze di un individuo in riferimento a vari panieri di beni e servizi potenzialmente consumabili – Che tipo di ipotesi riguardo al sistema di ordinamento in base alle preferenze dobbiamo adottare? – Quanto più generali e ampie possibile L’analisi basata sulle curve di indifferenza e la curva di domanda • Ipotesi 1: le preferenze sono complete. • Significato: un individuo può sempre mettere a confronto due panieri di beni e servizi e dire quale preferisce L’analisi basata sulle curve di indifferenza e la curva di domanda • • • • Ipotesi 2: le preferenze sono ordinali. Numeri cardinali: 1,2,3,4… Numeri ordinali: 1°, 2°, 3°, 4°… Le preferenze cardinali implicano che un individuo è in grado di dire: “Sono il 16% più felice di ieri” poiché la soddisfazione può essere misurata in unità. L’analisi basata sulle curve di indifferenza e la curva di domanda • Le preferenze ordinali richiedono solamente che l’individuo possa dire: “Sono più felice di ieri”. • Ipotesi meno restrittiva. • Se le preferenze sono cardinali è possibile ordinare i panieri ed assegnare a ciascuno una misura del suo valore, mentre se sono ordinali è possibile solo ordinarli. L’analisi basata sulle curve di indifferenza e la curva di domanda • Ipotesi 3: le preferenze sono transitive. • Significato: le preferenze di un individuo sono coerenti • Se un individuo afferma di preferire il paniere A al paniere B e il paniere B al paniere C, deve preferire il paniere A al paniere C L’analisi basata sulle curve di indifferenza e la curva di domanda • Ipotesi 4: l’utilità individuale (livello di soddisfazione) è monotonamente crescente rispetto a ogni bene • Significato: “una maggiore quantità di un bene è meglio” a parità di altre condizioni. L’analisi basata sulle curve di indifferenza e la curva di domanda • Ipotesi 5: le preferenze sono continue continue. • Significato: gli individui possono confrontare e valutare panieri anche se sono solo leggermente diversi per dimensione e composizione. L’analisi basata sulle curve di indifferenza e la curva di domanda • Queste ipotesi ci consentono di scrivere le preferenze di un consumatore sotto forma di una funzione di utilità, Ui = Ui (X, Y….Z). • X,Y,Z rappresentano I vari panieri • Un individuo può fare uno scambio tra panieri in termini di composizione mantenendo invariato il suo livello di utilità L’analisi basata sulle curve di indifferenza e la curva di domanda • Ipotesi 6: le preferenze sono caratterizzate da un un tasso marginale di sostituzione decrescente. decrescente • È un’ipotesi sulla funzione di utilità. • Verrà spiegato meglio più avanti! L’analisi basata sulle curve di indifferenza e la curva di domanda • Il Modello – Il consumatore ha un reddito, Y. – Può essere speso su due beni, A e B. – Il prezzo unitario di A è Pa; il prezzo unitario di B è Pb. – Il suo “vincolo di bilancio” è Y = Pa.A + Pb.B dove A e B indicano il numero di unità consumate del bene A e del bene B Il modello • Il budget del consumatore • Se tutto il reddito e’ speso per A, la quantita’ consumata e’ Y/Pa • Se tutto il reddito e’ speso per B, la quantita’ consumata e’ Y/Pb • Il vincolo di bilancio e’ la retta che unisce Y/Pa e Y/Pb • Il paniere 1 non esaurisce il reddito del consumatore • I panieri 2 e 4 non sono accessibili • Il paniere 3 e’ accessibile e esaurisce l’intero reddito Il modello •Il reddito del consumatore aumenta Il modello •Variazione del Prezzo Il modello • Dove sul vincolo di bilancio? • Sappiamo che un consumatore razionale sceglierà un paniere sul vincolo di bilancio. Ma in quale punto? • Per rispondere alla domanda del “dove?” non abbiamo informazioni sufficienti • Dobbiamo tornare alle preferenze del consumatore e al sistema di ordinamento. L’ultima ipotesi: MRS • Minore è la quantità posseduta del bene A, maggiore sarà la quantità del bene B necessaria per poter compensare un’ulteriore riduzione della quantità di A • Qualunque sia il rapporto, esso è definito come il Tasso Marginale di Sostituzione di B per A. Curva di indifferenza • Individua le combinazioni di consumo che offrono al consumatore il medesimo livello di soddisfazione • La pendenza della curva di indifferenza in qualsiasi punto corrisponde al rapporto al quale il consumatore è disposto a scambiare un bene con un altro (Tasso Marginale di Sostituzione - MRS)