Il cono più trendy? Abbronza, pizzica, antietà e animalista

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IL CAFFÈ
6 luglio 2014
tra
parentesi
I consumi
IL COSTO
Mediamente
per un cono
con due gusti
si spendono
attorno ai 4 fr.
CONSUMO
In media ogni
svizzero
consuma
all’anno 8 chili
di gelato
LE TORTE
Il 10% del
consumo
casalingo
e?in torte
gelato
LA PRODUZIONE
È di circa 55
milioni di litri
la produzione
annua di gelato
in Svizzera
Il cono più trendy?
Abbronza, pizzica,
antietà e animalista
DALL’ESTERO
Il 30% del gelato
consumato
in Svizzera
e?importato
dall’Italia
La dietista
Un tocco di antropologia o psicologia
e il gelato offre 50 sfumature di gusto
“Una porzione al dì
non si nega a nessuno,
ma fate attenzione a...”
ROSELINA SALEMI
D
al gelato familiare (il
cuore di panna) a
quello peccaminoso
che si chiama ovviamente “Temptation”,
dalle limited edition alle promesse di zero calorie e fresche emozioni, ce n’è per tutti. Secondo le
neuroscienze il gelato ha il suo bel
valore nella determinazione del
tasso personale di Bil (Benessere
interno lordo). Non è soltanto
questione di marketing, ma di antropologia e di psicologia. E se
uno volesse andare in fondo alla
coppetta, potrebbe trovare curiose corrispondenze tra gli estroversi e il tiramisù, i creativi e l’ananas,
i semplici e la fragola, i tipi glam e
i gusti “divertenti”, come quello
abbronzante o antietà. Il gelato
abbassa le difese, “scioglie” il Super Io”. Per questo siamo arrivati a
600 gusti, a vere e proprie correnti
filosofiche che dettano i nuovi ingredienti. Secondo il New York Times l’ice cream dell’estate 2014
sarà speziato, bio, ricco di miele,
ricotta e spezie, potrà essere addirittura salato e accompagnato
dalla birra, ma non potrà avere un
gusto banale. Vediamo i più originali, per chi non si accontenta
delle solite creme…
Antietà (beauty ice cream): a
base di açaì, un mix di vitamine e
una forte concentrazione di principi attivi che combattono l'invecchiamento. Il beauty ice cream
moltiplica per 30 le proprietà antiossidanti del vino rosso.
Abbronzante: a base di goyaba, profumatissimo frutto delle
foreste brasiliane, è ricco di vitamina C e di vitamina A, precursore della melanina, che favorisce
l’abbronzatura. Certo non basta,
ma è una buona scusa per provarlo.
Dimagrante: ai lupini, che sostituiscono la soia. Vegetale, senza lattosio, né glutine. Con zucchero, fibra e proteine nobili.
Raccomandato dagli studiosi di
Nutraceutica è goloso e dietetico.
Antibatterico: il wasabi, un
ravanello giapponese che contiene isotiocianati (riconoscibile
dall'odore)
ha
un’indiscutibile funzione battericida. Sarà per questo, oltre al toc-
co esotico, che è entrato nel mix
dei sorbetti più trendy, abbinato
a lemongrass e zenzero.
Salato: sorbetto di pomodoro
e basilico, granita di carote. Si
può? Sì. Il gelato di carciofi accostato alla birra, gelato di salmone
Da Airolo a Chiasso
“Cioccolato, vaniglia, fragola
a vincere è ancora il classico”
G
ira e rigira, i gusti a finire sul cono son sempre
quelli: vaniglia, cioccolato, fragola, limone,
frutti di bosco. Malgrado l’enorme scelta, dal
kake alla birra al peperoncino, i preferiti restano i
classici. Un rapido giro di telefonate del Caffè nelle
gelaterie del cantone, da Airolo a Chiasso, conferma
la consolidata tendenza. “È un prodotto che deve
essere il più naturale possibile, con ingredienti semplici, ecco perché non mi piacciono tante sofisticazioni – dice Marco Venturini, esperto gelataio a Bellinzona -. Adesso, ad esempio, la stagione offre melone e ananas che io ho prontamente aggiunto”.
Concetto ribadito anche da “-9”, di Lugano: “Noi abbiamo un’ offerta molta vasta, ma in sostanza ci
chiedono più o meno sempre i soliti gusti, quelli più
classici”.
Molto apprezzato anche il gelato allo yogurt, pure questo non più una novità. “Soprattutto quello al
cioccolato”, dicono a “I Monelli di Lugano”, confermando la tendenza a un gusto tradizionale della
clientela. Preferita, però a torto, da chi tiene costantemente d’occhio la bilancia. In realtà lo yogurt non
rappresenta un’alternativa più leggera, come a volte
si suppone, è molto simile, sia come contenuto calorico, sia di grassi, al gelato al fiordilatte. Se però
nell’impasto è presente in quantità significativa, allora c’è l’indubbio vantaggio dei fermenti lattici che
sopravvivono e mantengono le loro benefiche proprietà per l’intestino. Tuttavia, c’è chi preferisce comunque proporre un’offerta più variegata. Come
“Le delizie di Titi”, a Novaggio: “ Ho tanti gusti, la
clientela è molto esigente e non voglio deluderla”,
spiega il titolare, elencando: rochet, cannella, fichi,
birra, vermicelles, menta… e lasciando intendere
che i sapori a disposizione sono infiniti.
p.g.
LA VASCHETTA
Il 45% del
consumo
casalingo
svizzero e
in vaschetta
e champagne rosè. Secondo una
ricerca di Colangelo Pr, agenzia
di New York specializzata nel food&beverage, la novità gourmet
è proprio questa: happy hour con
gelati e sorbetti salati che mimano i gusti di piatti come la pasta
cacio e pepe o l’amatriciana (ma
ogni specialità regionale o nazionale può essere sorbettizzata o
gelatizzata, basta volerlo).
Speziato: curry, zafferano,
pepe indiano (più dolce) e del
Madagascar sono un must per vivacizzare le creme più classiche.
Abbinamenti di tendenza: gelato
di ricotta di pecora, pepe e zafferano; crema al cioccolato, zenzero e pepe con semi di papavero e
sesamo; fiordilatte, cardamomo e
curry.
Diversamente dolce: in principio c’era lo zucchero. Nei “nuovi “gelati c’è miele, soprattutto di
castagno, ma anche di lavanda,
corbezzolo e sambuco per rendere sensuali i mix alla frutta. Molti
consigliano di sostituire lo zucchero bianco con il destrosio o
quello di canna.
Croccantissimo: piace molto
sentir scrocchiare qualcosa sotto
i denti. Così quest’estate vedremo
tanti gelati al biscotto con dentro
cookies, praline, frolle e addirittura cialde di cannolo sbriciolate.
In versioni meno sofisticate, casalinghe, il gelato andrà decorato
con granella di mandorle, nocciole, noci, polvere di pistacchio,
caviale di cioccolato, mini-confetti e zuccherini colorati. La versione ice cream del cake design.
Oh my dog!: il buonismo animalista vieta di escludere i cani
dal piacere del gelato. Bau Ice, o
Ice Dog è senza zucchero, uova e
cioccolato, in vari gusti: aloe, ananas, frutti di bosco e riso soffiato.
Si ordina su Internet (o nei negozi
dedicati agli animali) e si prepara
in casa in pochi minuti. E, come
nei fumetti: Slurp!
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V
ia libera al gelato. D’estate
le restrizioni per questa
rinfrescante golosità sono
davvero poche. “Col caldo una
porzione al giorno non si nega a
nessuno”, dice Vanja Ender dal
suo studio di rieducazione alimentare di Lugano. Ovviamente,
senza esagerare. “Utile è imparare a fare una valutazione dell’apporto calorico dell’intera giornata – precisa la dietista -. Se, ad
esempio, la sera abbiamo in programma una ricca grigliata, oppure siamo reduci da un fine settimana in cui abbiamo mangiato
parecchio, meglio evitare la merenda con il gelato. Non dimentichiamo mai che contiene calorie
e grassi, quindi anche chi non ha
problemi di peso deve comunque tenerne conto”. Ecco perché
può essere un ottimo sostituto
del pranzo nei mesi estivi. “In
questo caso ci si può anche concedere una bella coppa mista,
anche chi ha qualche chiletto in
più”, spiega l’esperta. È infatti un
alimento con un buon contenuto
“Se è in sostituzione di un
pasto ci si può concedere
pure una coppetta mista”
di proteine di alto valore biologico, ricche di amminoacidi essenziali, facilmente digeribili ed assimilabili, grassi principalmente
provenienti dal latte oppure di
origine vegetale, con la presenza
di micronutrienti (vitamine e sali
minerali).
Il gelato artigianale in genere
è più ricco e nutriente. “Per quello industriale meglio leggere le
etichette, anche per controllare
la presenza di grassi idrogenati,
non molto sani. Gli ingredienti
sono in ordine decrescente,
quindi al primo posto c’è quello
più presente. Mentre nel caso di
un prodotto artigianale non è affatto proibito chiedere la composizione”.
p.g.
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