Il calcolo del punto di pareggio Una volta effettuati il piano degli investimenti e il conto economico, è possibile procedere al calcolo del punto di pareggio che consente di comprendere quale è il fatturato minimo necessario per arrivare a coprire i costi. E’ dato dall’applicazione della seguente formula matematica: Costi fissi totali Q = --------------------------------------------Prezzo di vendita – Costi variabili (in % sul prezzo di vendita) Q indica il numero di prodotti/servizi da vendere al prezzo predefinito per arrivare a coprire i costi di gestione annui. Per fare un esempio che chiarisca come va applicata la formula, si può prendere il caso di una gelateria che venda il suo prodotto a 16 euro al kg e sostenga costi fissi di gestione annui pari a 80 mila euro con un’incidenza del costo delle materie prime sul prezzo di vendita del gelato del 35%. La domanda a cui la formula risponde è: quanti chili di gelato occorre vendere per arrivare a coprire i costi di gestione dell’attività e guadagnare, tasse escluse, per ogni kg di gelato, 16 euro meno il 35% di 16 euro, cioè 10.40 al kg? Applicando la formula si ottiene: 80.000,00 Q = -------------------- = 7.692 Kg 16,00 – 5.60 Moltiplicando il numero dei kg di gelato per il prezzo di vendita al kg si ottiene il fatturato di pareggio che, in questo caso, è pari a 7.692 x 16 = 123.072 euro. Raggiunta questa cifra il gelatiere, per ogni chilo di gelato in più che vende. oltre i 7.692, guadagnerà 10,40 euro per ogni chilo di gelato. Se si divide il fatturato di pareggio per il numero di giornate annue di apertura della gelateria (240), si ottiene la cifra di 512 euro che è il fatturato giornaliero di pareggio. Il gelatiere può quindi sapere ogni giorno se ha coperto i costi della sua attività oppure se rischia di chiudere l’anno in perdita.