ECONOMIA
ECONOMIA
OFFERTA
DOMANDA
TIPI DI MERCATO
Concorrenza
perfetta
Concorrenza
imperfetta
monopolio
oligopolio
CICLO
PRODUTTIVO
COMBINAZIONE
DEI
FATTORI
PRODUTTIVI
COSTI DI
PRODUZIONE

Per domanda si intende la quantità di bene e servizi che una persona è
disposta ad acquistare ad un certo prezzo in un certo momento.
 La domanda è influenzata da tante variabili e si chiamerà funzione della
domanda
D:f,P1,P2….Pn,y
 P1:prezzo bene
Legge della domanda: la domanda è una funzione decrescente del prezzo
bene
 P2….PN:domanda di un bene influenzata da altri beni
 Y:reddito individuo
Gusti del consumatore e bisogni personali
Domanda elastica: Ci sono beni non essenziali per i quali se il prezzo
aumenta la domanda diminuisce
Domanda rigida: Invece per i beni essenziali se il prezzo aumenta la
domanda resta uguale
La scheda e la curva di domanda
Prezzo
€0.00
0.50
1.00
1.50
2.00
2.50
3.00
Quantità
12
10
8
6
4
2
0
Prezzo
del gelato
€3.00
2.50
2.00
1.50
1.00
0.50
0
1 2 3 4
5 6 7
8 9 10 11 12 Quantità
di gelato
La legge di domanda afferma che vi è una
relazione inversa tra prezzo e quantità domandata.
Le determinanti della
domanda
La domanda di mercato di un bene
dipende da numerosi fattori, tra cui…
 Il prezzo di mercato
 Il reddito dei consumatori
 Il prezzo dei beni collegati
 I gusti dei consumatori
 Le aspettative dei consumatori
L’effetto della variazione del
reddito sulla posizione della
curva di domanda
Prezzo
 Bene normale: un
bene la cui
domanda aumenta
al crescere del
P”
reddito per ogni
livello di prezzo.
• Bene inferiore: un bene P’
la cui domanda
diminuisce al crescere del
reddito per ogni livello di
0
prezzo.
D2
D1
D3
Quantità
L’effetto sulla domanda della
variazione del prezzo dei beni
collegati
 Quando una diminuzione del prezzo di un
bene riduce la domanda di un altro bene, i
beni sono detti succedanei o alternativi.
Esempio: treno ed aereo
 Quando una diminuzione del prezzo di un
bene aumenta la domanda di un altro bene, i
beni sono detti complementari.
 Esempio: sci e scarponi
 Per offerta si intende la quantità di bene che un imprenditore è
disposto a vendere ad un certo prezzo in un certo momento.
 L’ offerta è influenzata da tante variabili:
 Prezzo:l’ offerta è una funzione diretta del prezzo e si chiama
legge dell’ offerta.
 Costi di produzione:se l’ impresa sostiene dei costi alti offre di più
per sostenere i costi.
 Prospettive di vendita:se un impresa sa che in quel periodo c’è più
richiesta di bene offrirà di più
 Presenza sul mercato di imprese concorrenti o di beni succedanei.
Prezzo è il rapporto di scambio cioè il rapporto con il quale un bene
può essere scambiato e dipende dall’ utilità del bene.
Bisogna cercare un prezzo di equilibrio che si ha quando il
compratore e il venditore attribuiscono la stessa utilità al bene.
La scheda e la curva di
offerta
Prezzo
del gelato
Prezzo
€0.00
0.50
1.00
1.50
2.00
2.50
3.00
Quantità
0
0
1
2
3
4
5
€3.00
2.50
2.00
1.50
1.00
0.50
La legge dell’offerta afferma che
esiste una relazione diretta tra
prezzo e quantità offerta.
MA: tale legge ammette molte più
eccezioni di quella di domanda
0
1
2
3
4
5
6
Quantità
di gelato
Le determinanti
dell’offerta
L’offerta di mercato di un bene dipende da
numerosi fattori, tra cui…
 Il prezzo di mercato
 La tecnologia di produzione
 Il prezzo e la dotazione dei fattori di
produzione
 Il numero di produttori/venditori
 Le aspettative degli imprenditori
Equilibrio di mercato
 Definizione generale di equilibrio: stato indefinitamente
persistente di un sistema …
 … ovvero: un equilibrio è una situazione nella quale è
assente qualsiasi tendenza endogena al cambiamento.
 Nel caso di un mercato, l’equilibrio è determinato dalla
intersezione tra curva di domanda e curva di offerta
 c.d. forbice marshalliana
 Prezzo di equilibrio: il prezzo che uguaglia domanda e
offerta (c.d. market-clearing price).
 Quantità di equilibrio: la quantità che uguaglia domanda ed
offerta.
IL PREZZO DI EQUILIBRIO
Prezzo
del gelato
Offerta
€2.00
Prezzo di
equilibrio
Domanda
Quantità
di gelato
7
Quantità di
equilibrio
È raro ed è solo teorico
Difficilmente si manifestano tutte le condizioni.
Caratteristiche:
-polverizzazzione della domanda: la domanda è fatta da molti
acquirenti
-polverizzazzione dell’ offerta: l’ offerta di un bene è fatta da tante
piccole imprese
-libertà di ingresso da parte di piccole imprese infatti non sono
richiesti grandi capitali o autorizzazioni.
-omogeneità del bene e servizio: cioè i beni sono tutti uguali e quindi
il consumatore non riesce a distinguere il prodotto da un altro
-il prezzo lo decide il mercato cioè l’ incontro fra la domanda e l’
offerta
-non c’è intervento dello stato
È un mercato reale ed esiste anche in Italia.
Caratteristiche:
 Polverizzazione dell’ offerta infatti l’ offerta è fatta da molte piccole
imprese.
Queste hanno libertà di entrata e uscita dal mercato perché non sono
necessari grandi capitali o autorizzazioni.
Ogni impresa produce una quantità di bene non rilevante rispetto alla
produzione totale
 Polverizzazione della domanda infatti è fatta da molti compratori
 Il bene è eterogeneo cioè differenziato
 Importante è il fenomeno della pubblicità.
Mentre nella concorrenza perfetta dove i beni erano tutti uguali la
pubblicità aveva funzione informativa, in questo la pubblicità ha
funzione persuasiva cioè convincere il consumatore che quel
prodotto è migliore di altri.
 Il prezzo lo può determinare il venditore però è determinato dalla
domanda e dall’ offerta
Abbiamo un unico che offre l’ intera quantià del bene prodotto
C’è difficoltà da parte delle imprese perché sono necessari grandi capitali.
 Il bene è unico e non ci sono surrugati del prodotto monopolizzato
 Il prezzo è fissato dall’ imprenditore.
 Polverizzazione della domanda cioè ci sono molti acquirenti
 Due tipi di monopolio:
1-privato
2-pubblico
1-non c’è ed è rigorosamente vietato
2-quando la produzione è in mano allo stato o agli enti minori
Non ha scopo di lucro ma ha due scopi:
-scopi sociali
Garantire servizi essenziali a tutti( ferrovie)
-fiscale
Cioè incrementare le entrate
Lo stato ha il monopolio:
-sulle sigarette
-sul lotto
-sui superalcolici
 Polverizzazione della domanda: molti compratori che chiedono il
bene.
 C’è difficoltà di ingresso da parte delle piccole imprese
 Il bene può essere omogeneo o differenziato
 Infatti abbiamo due tipi di oligopolio:
-concentrato:quando abbiamo beni identici (benzina e cemento)
-differenziato:ben simili ma diversi (televisori e auto)
 Prezzo deciso dall’ imprenditore in base a due criteri:
-a seconda della differenzione dei prezzi
-rapporto fra le varie imprese
Possono scegliere fra tre strategie:
1-eliminazione quando un impresa ne elimina un’ altra
2-dominazione quando l’ impresa più forte impone la strategia
3-intesa quando si mettono d’ accordo
Per produzione si intende l’ insieme delle operazioni che servono a
trasformare la materia prima in prodotto finito.
Abbiamo tre tipi di trasformazione:
 Materiale:significa trasformare la materia prima in prodotto finito
 Nel tempo:prodotti che si possono conservare e mettere sul
mercato in un secondo momento
 Nello spazio: si intende trasferire i beni dal luogo di produzione al
luogo di vendita
Per produrre abbiamo bisogno di fattori produttivi e si dividono in:
Fattori tradizionali:
 Natura
 Capitale
 lavoro
Fattori non tradizionali:
 Organizzazioni imprenditoriali
 Stato
Compito dell’ imprenditore è quello di combinare i fattori produttivi una volta fissato
il volume della produzione in modo da ottenere la quantità programmata al minimo
costo.
La funzione della produzione: mette in relazione il prodotto totale con i fattori produttivi
necessari per ottenerlo
La produzione può essere:
 Coefficienti fissi: significa che ho una certa combinazione di fattori e deve essere
sempre la stessa
 Coefficienti variabili:quando posso cambiare i fattori ottenendo lo stesso risultato.
Coefficiente di produzione indica la quantità di fattore produttivo necessario per
ottenere il prodotto totale.
Tre tipi di produttività:
1-totale: è il prodotto ottenuto combianando tutti i fattori produttivi.
2-media:è data dal rapporto fra i prodotto totale e quantità di fattori produttivi utilizzati
3-marginale:indica l’ incremento che subisce la produzione quando aumento un solo
fattore e tengo fissi tutti gli altri.
È regolata dalla legge di Gossen: quando dosi decrescenti di un fattore produttivo si
combinano con quantità decrescenti di altri fattori produttivi a partitre da un certo
punto la produttività marginale del fattore variabile diminuisce progressivamente

Per costo di produzione si intende l’insieme di tutte le
spese che l’imprenditore deve sostenere per portare a
termine il suo processo produttivo.
1-spese fisse: non variano al variare della produzione.
2-spese variabili:variano al variare della produzione.
Diversi tipi di costi:
Totale:dato dalla somma fra spese fisse e variabili
Medio:rapporto tra costo totale e quantità di beni prodotti
Marginale: incremento di costo necessario per produrre
un unità in più di beni.