Lezione 41 – 26 e 29 aprile 2010 • • • La nozione di “sintassi dei casi” La funzione predicativa La costruzione di videor La funzione predicativa Il predicativo del soggetto è un aggettivo o un sostantivo concordato col soggetto, che a differenza dell’attributo o dell’apposizione non forma con esso un unico sintagma, specificandone qualità o caratteristiche permanenti, ma dipende dal predicato (da cui la denominazione di predicativo), in quanto indica una modalità in cui il soggetto compie l’azione verbale. Confrontiamo queste due frasi: • • Primus excursus militum infractus est. (Caes.) “La prima fuoriuscita dei soldati venne vanificata.” Crastinus primus ex dextro cornu procucurrit. (Caes.) “Crastino si slanciò fuori di corsa per primo dall’ala destra.” La differenza di funzione dell’aggettivo primus sta nel fatto che, mentre nella prima frase esprime una qualità del soggetto excursus, che ci permette di individuarlo con maggiore chiarezza (distinguendolo ad esempio da un secundus o da un tertius excursus), nella seconda frase specifica in che ordine, cioè “per primo”, Crastinus compie l’azione di procurrere. Come in italiano, anche in latino qualunque verbo può reggere un predicativo del soggetto. Segnaliamo in particolare alcuni verbi che, costruiti col predicativo, acquisiscono un’accezione semantica particolare: habeor ducor putor existimor Nominor Creor Appellor Vocor essere ritenuto essere nominato essere chiamato In italiano il predicativo può essere giustapposto direttamente al verbo di riferimento: “La Nazionale italiana uscì vincitrice dal Campionato del Mondo”; oppure può essere introdotto da “per”: “Sono entrato per primo dal dentista”; “da”: “Marco si comporta da perfetto gentiluomo”; “come”: “Tutti trattano Marco come un bambino”. Attenzione: • Se il predicativo è costituito da un aggettivo, la concordanza col soggetto è completa in caso, genere e numero: Philosophia vir efficitur bonus et fortis. (Cic.) “Dalla filosofia un uomo è reso buono e forte.” Se invece è costituito da un sostantivo, la concordanza è in numero e caso, il • genere ovviamente rimane quello del sostantivo stesso: Stoicis philosophis summum bonum visum est animus impatiens. (Sen.) “Ai filosofi stoici il sommo bene è sembrato un animo impassibile.” I verbi che nella forma attiva reggono un predicativo dell’oggetto, come i verba dicendi e sentiendi (es. Populus Romanus Fabium consulem declamavit. “Il popolo romano dichiarò Fabio console”), al passivo possono ovviamente reggere un predicativo del soggetto (es. Fabius consul declaratus est.) Esercizio 1. Nemo ante mortem beatus dicendus est. 2. Gallos ab Aquitanis Garumna flumen dividit (Caes.) 3. Camillus a Romanis alter Romae conditor appellatus est. 4. Omnes rectae animi affectiones virtutes appellantur. (Cic.) 5. In tota urbe luctus erat, et ingens fletus et gemitus. (Iust.) 6. Orator est vir bonus dicendi peritus. (Cat.) 7. Princeps decima legio per tribunos militum Caesari gratias egit. (Caes.) 8. Litteras Graecas senex didici. (Cic.) 9. Profitentur Carnutes se nullum periculum communis salutis causa recusare, principesque ex omnibus bellum facturos pollicentur. (Caes.) 10. Quamquam enim adeo excellebat Aristides abstinentia ut unus cognomine Iustus sit appellatus, tamen testula illa exilio decem annorum multatus est. (Nep.) La costruzione di videor 1. Gallorum discessus fugae similis videbatur. (Caes.) 2. Omnium animi intenti esse ad pacem videbantur. (Caes.) 3. Mater tua iustas habuisse causas irascendi tibi videtur. (Plin. Iun.) In tutte compare la forma passiva di video «vedere», che assume il valore di «sembrare» (cioè “apparire”, “essere visto dagli altri”). Tale valore è legato a determinate costruzioni; vediamole: 1. In questa frase, videor è costruito con un predicativo del soggetto, secondo una struttura del tutto identica a quella italiana. “La ritirata dei Galli sembrava simile a una fuga.” 1. Anche in questa frase il verbo videbantur è determinato da un predicativo del soggetto. Notiamo però che al predicativo intenti, che riconosciamo per la sua concordanza al nominativo col soggetto animi, è unito l’infinito esse, a formare un predicato nominale. La funzione predicativa è dunque svolta da un costrutto verbale all’infinito, che viene chiamato nominativo + infinito. “Gli animi di tutti sembravano essere orientati alla pace.” (o meglio: “Sembrava che l’animo di tutti fosse orientato alla pace.”) 2. Qui videtur è determinato dal soggetto mater tua; la funzione predicativa è costituita da un’intera frase col verbo all’infinito, in rapporto di anteriorità rispetto alla reggente; l’infinito è determinato a sua volta da un oggetto all’accusativo. E’ un altro esempio del costrutto del nominativo + infinito. “Tua madre sembra aver avuto giusti motivi di adirarsi con te.” (o meglio: “Sembra che tua madre abbia avuto giusti motivi per adirarsi con te.”) La costruzione col predicativo del soggetto Nella sua struttura più semplice, videor è costruito col predicativo del soggetto e il dativo della persona a cui sembra: Vobis aequa et honesta postulatio videtur, iudices. (Cic.) “A voi, o giudici, la richiesta sembra giusta e onesta.” Attenzione: • In alcuni casi, videor ha il significato proprio di “essere visto”: In aperto loco secundum flumen paucae stationes equitum videbantur. (Caes.) “Nello spazio aperto lungo il fiume si vedevano poche postazioni di cavalieri.” • Nel significato di “sembrare”, videor può essere anche costruito con strutture diverse dal predicativo, come ad esempio l’ablativo di qualità: Allobroges nondum bono animo in populum Romanum videbantur. (Caes.) “Gli Allobrogi non sembravano ancora di buone intenzioni (meglio: ben intenzionati) verso il popolo romano.” Esercizio 1. Cum Britanniae naves adpropinquarent et ex castris viderentur, tanta tempestas subito coorta est ut nulla earum cursum tenere posset. (Caes) 2. “Si cui”, inquit Epicurus, “sua non videntur amplissima, quamvis totius mundi dominus sit, tamen miser est.” (Sen.) 3. Quae classis ubi convenit ac primum ab hostibus visa est, circiter ducentae viginti naves eorum ex portu profectae nostris adversae constiterunt. (Caes.) 4. Illorum mors beata videtur. (Cic.) 5. Haec quibusdam admirabilia videntur. (Cic.) 6. Cum Caesar castra munire instituisset, neque hostis interim visus esset, dispersis in opere nostris, subito ex omnibus partibus silvae evolaverunt Morini et in nostros impetum fecerunt. (Caes.) 7. Satis altitudo muri exstructa videbatur. (Nep.) 8. Iis locis sol sex mensibus continuis non videtur. (Varr.) La costruzione personale col nominativo e l’infinito Con videor la funzione predicativa può essere svolta da un’intera frase col verbo all’infinito. Analizziamo con attenzione questa struttura, che non è molto frequente in italiano, e quindi richiede una certa attenzione nella traduzione. In italiano, infatti, il verbo “sembrare” è costruito prevalentemente in forma impersonale, con una completiva soggettiva. Galli adventare nostris militibus videbantur. La analizziamo così: chi sembra (il sogg. in N.) a chi sembra (il termine in D.) Videor concordato col sogg. l’infinito in posizione predicativa Galli (i Galli) nostris militibus videbantur adventare (ai nostri soldati) (sembravano) (arrivare) Come la traduciamo in italiano corrente? Ai nostri soldati (videor passa alla 3 pers. s., naturalmente allo stesso tempo e modo; si aggiunge il “che” introduttivo della soggettiva esplicita) (la determinazione di termine resta tale) sembrava che (il soggetto di videor diventa il soggetto della soggettiva) i Galli (l’infinito diventa il verbo della soggettiva; si rispetta il rapporto di consecutio) arrivassero Quindi: «Ai nostri soldati sembrava che i Galli arrivassero». Attenzione: • A volte, il dativo non dipende da videor, ma dal verbo all’infinito, per cui è necessario verificare la costruzione sul dizionario: Tibi parcis, cum videris alteri parcere. (Sen.) “Ti prendi cura di te, quando sembra che ti prenda cura dell’altro.” • Può essere più difficile tradurre una frase in cui il soggetto di videor e il dativo dipendente da esso coincidono, anche se la struttura della frase non cambia: Mihi videor venisse opportune. (Cic.) “Io sembro a me essere venuto opportunamente.” = “Mi sembra di essere arrivato opportunamente.” Esercizio 1. Videor mihi perspicere ipsum animum. (Cic.) 2. Videmini hoc pro vestra auctoritate illis praecipere posse. (Cic.) 3. Hamilcar per somnum sibi visus est audire vocem. (Liv.) 4. Pompeiani vicisse iam videbantur. (Caes.) 5. Miltiades, multum in imperiis magistatibusque versatus, non videbatur posse esse privatus (Nep.) 6. Mercari mihi visus sum in somnis formosam capram. (Plaut.) 7. Litterae a Phoenicibus repertae esse videntur. (Plin. Iun.) 8. Videor Romae esse cum tuas litteras lego. (Cic.) 9. Audire vocem visa sum modo militis. (Ter.) Il verbo all’infinito L’infinito, ovviamente, è in consecutio con il verbo reggente, nei tre rapporti di contemporaneità (inf. presente), anteriorità (inf. perfetto), posteriorità (inf. futuro). Nei casi in cui l’infinito è costituito da una forma perifrastica col verbo esse e nel predicato nominale, la parte nominale si trova ovviamente al nominativo, concordato col soggetto. Il verbo esse è spesso sottinteso: Infinito futuro attivo: Multum enim et nobismet ipsis et nostris profuturi videbamur. (Cic.) “Mi sembrava infatti che avrei giovato molto, sia a me stesso che ai miei (lettori).” Infinito perfetto passivo o deponente: Videor ergo summam voti mei consecutus (Plin. Iun.) “Mi sembra di aver raggiunto il colmo dei miei desideri.” Perifrastica passiva: Quia nimis indociles quidam tardique sunt admonendi videntur saepius. (Cic.) “Sembra che alcuni, poiché sono troppo ribelli e tardi, debbano essere ammoniti più spesso.” La costruzione impersonale In alcuni casi, videor ha una costruzione impersonale (alla terza persona singolare), cioè senza soggetto, come in italiano. Regge un infinito semplice o un’infinitiva soggettiva col soggetto all’accusativo: • Quando è determinato da un aggettivo neutro singolare (o, raramente, da altre determinazioni in funzione predicativa come il genitivo di pertinenza): Turpe mihi videbatur in urbem redire. (Cic.) “Mi sembrava vergognoso tornare in città.” In questo caso, l’aggettivo ha una funzione predicativa, mentre l’infinito svolge la funzione di soggetto. • Quando assume l’accezione di “sembrar bene”, “sembrare opportuno”: Nunc autem visum est mihi de senectute aliquid ad te conscribere. (Cic.) “Ora mi è sembrato opportuno scriverti qualcosa sulla vecchiaia”. Di frequente, videor assume questa accezione, e di conseguenza è costruito impersonalmente, negli incisi: Tamen, si tibi videtur, accipe a me auxilia quibus munire te possis. (Sen.) “Tuttavia, se ti sembra bene, ricevi da me un aiuto col quale ti possa tutelare. • Quando l’infinito è di un verbo impersonale, e pertanto non c’è un soggetto con cui concordare videor: La traduzione non pone in questi casi alcun problema, perché il costrutto latino è analogo a quello italiano. In conclusione: Possiamo distinguere il costrutto personale da quello impersonale grazie ai seguenti indicatori: • • Nel costrutto personale: - videor può essere coniugato in tutte le persone; - è concordato col soggetto; - le forme perifrastiche dell’infinito hanno la parte nominale in nominativo. Nel costrutto impersonale: - videor si trova sempre alla terza persona singolare; - nei tempi composti, il participio si troverà ovviamente al nominativo neutro singolare visum; - a videor può essere collegato un aggettivo neutro al nominativo in funzione predicativa; - può reggere un infinito o un’infinitiva col soggetto all’accusativo. Esercizio 1. Nullo ab nostris dato responso, ubi visum est, sub vesperum hoestes dispersi ac dissipati discedunt. (Caes.) 2. Optimum visum est ad Hannibalem legatos mitti. (Liv.) 3. Aequum videtur tibi ut ego alienum quod est, meum esse dicam? (Plaut.) 4. Quoniam nos tanti viri res nos admonuit, idoneum visum est de natura cultuque eius paucis dicere. (Sall.) 5. Tu, ut videtur; nos ad audiendum parati sumus. (Cic.) 6. Eorum controversiam non incommodum videtur cum utrorumque ratione exponere. (Cic.) 7. His de rebus volo cum Pomponio, cum Camillo, cum quibus vobis videbitur, consideretis. (Cic.) 8. Dices: “Quomodo ista tam diversa pariter sunt?” “Ita est, mi Lucili: cum videantur dissidere, coniuncta sunt.” (Sen.) 9. Mihi crede, qui nihil agere videtur, maiora agit; humana divinaque simul tractat. (Sen.) 10. Absurdum videbatur Pisonem id ausum esse. (Tac.) 11. Postridie eius diei Caesar praesidio utrisque castris quod satis esse visum est reliquit. (Caes.) 12. Malum videtur esse mors. Iisne qui mortui sunt an iis quibus moriendum est? (Cic.) 13. Nonne vobis haec quae audistis oculis cernere videmini, iudices? (Cic.) 14. Ut visum est maioribus nostris, 'sera parsimonia in fundo est'; non enim tantum minimum in imo sed pessimum remanet. (Sen.) 15. Dis aliter visum est. (Sen.) 16. Mihi egregium in primis videtur ut foris ita domi, ut in magnis ita in parvis, ut in alienis ita in suis agitare iustitiam. (Plin. Iun.) 17. Hoc mihi nunquam veri simile visum est. (Cic.) 18. Ipse autem Ariovistus tantos sibi spiritus tantamque arrogantiam sumpserat, ut ferendus non videretur. (Caes.) La costruzione di dicor, feror, trador… Personale Alcuni verbi che alla forma attiva reggono un’infinitiva oggettiva, al passivo hanno la costruzione personale col nominativo e l’infinito. I più frequenti sono: dicor feror, trador iubeor vetor, prohibeor habeor, putor, ducor essere detto essere tramandato essere ordinato essere proibito essere ritenuto Osserviamo ora la costruzione: Dictator aedem Castori vovisse fertur. (Liv.) La analizziamo così: soggetto Dictator verbo passivo fertur infinito con sue dipendenze vovisse aedem Castori (il dittatore) (è tramandato) (aver dedicato un tempio a Castore) Cerchiamo ora di migliorare la traduzione “a calco”: Si tramanda che (il verbo reggente si rende col «si» impersonale) (il soggetto diventa il soggetto di una soggettiva) il dittatore (l’infinito diventa il verbo della soggettiva e si rende alla forma esplicita) abbia dedicato un tempio a Castore Quindi: “Si tramanda che il dittatore abbia dedicato un tempio a Castore.” Impersonale Questi verbi, tranne iubeor, prohibeor, vetor, hanno il costrutto personale solo nelle forme costruite sul tema del presente, mentre in quelle costruite sul tema del perfetto sono costruiti impersonalmente e reggono un’infinitiva soggettiva col soggetto all’accusativo: Sacerdotes quoque isse supplices ad castra hostium traditum est. (Liv.) “Si tramanda che persino i sacerdoti fossero andati supplici all’accampamento.” Attenzione: • Notiamo che a volte tali forme di perfetto hanno il valore di perfetto logico, cioè esprimono un’azione che, iniziata nel passato, fa perdurare le sue conseguenze anche nel presente; per questo possono essere rese anche al presente. Nel caso dell’esempio analizzato, abbiamo appunto tradotto “si tramanda”. Esercizio 1. Aristides unus omnium iustissimus fuisse traditur. (Cic.) 2. Magnum ibi numerum versuum ediscere Druides dicuntur. (Caes.) 3. Druidum disciplina in Britannia reperta atque inde in Galliam translata esse existimatur. (Caes.) 4. Consules iubentur scribere exercitum. (Liv.) 5. Fugisse ex proelio Mutinensi dicuntur notissimi latronum duces (Cic.) 6. Tunc moriens vocem hanc edidisse cervus dicitur : “O me infelicem!” (Phaedr.) 7. Oppugnata domus C. Caesaris nuntiabatur. (Cic.) 8. Suebi centum pagos habere dicuntur. (Caes.) 9. Lycurgi temporibus Homerus etiam fuisse traditur. (Cic.) 10. Caesar ipse opinione celerius venturus esse dicitur. (Cic.) 11. Romam erat nuntiatum fugisse Antonium. (Cic.) 12. Divitiarum et formae gloria fluxa atque fragilis est, virtus clara aeternaque habetur. ( Sall.) 13. Subito exercitus regius equitatusque omnis venire Alexandriam nuntiatur. (Caes.) 14. Nuntiantur aquatores ab equitatu premi nostro. (Caes.) 15. Themistocles litteris sermoneque Persarum adeo eruditus est, ut multo commodius dicatur apud regem verba fecisse, quam ii poterant, qui in Perside erant nati. (Nep.) Iubeo e prohibeo Prendiamo ora in esame la costruzione di alcuni verbi molto comuni che, non coincidendo pienamente con quella dei corrispondenti italiani, richiede un po’ di attenzione nella traduzione. Iubeo, es, iussi, iussum, ere = ordinare 1. Caesar milites castra ponere iussit. Iubeo, in diatesi attiva, è costruito con un’infinitiva oggettiva col verbo attivo. Sono espressi sia il soggetto che dà l’ordine, Caesar, sia il destinatario dell’ordine, milites. “Cesare ordinò che i soldati ponessero gli accampamenti.” L’italiano, piuttosto che la resa letterale, preferisce risolvere così: “Cesare ordinò ai soldati di porre l’accampamento.” 2. Caesar castra poni iussit. Iubeo, in diatesi attiva, è costruito con un’infinitiva oggettiva col verbo passivo. Ciò significa che è espresso il soggetto che dà l’ordine, ma non il destinatario dell’ordine. “Cesare ordinò che l’accampamento fosse posto.” Anche in questo caso alla traduzione letterale è preferibile: “Cesare ordinò di porre l’accampamento.” 3. Milites castra ponere iussi sunt. Iubeo, in diatesi passiva, ha la costruzione personale col nominativo + infinito. Ciò significa che è espresso il destinatario dell’ordine, ma non colui che lo dà. “I soldati furono ordinati di porre l’accampamento.” Nella traduzione, l’italiano ricorre al “si” impersonale: “Si ordinò ai soldati di porre l’accampamento.” Esercizio 1. Helvetios suum adventum exspectare Caesar iussit. (Caes.) 2. Consules iubentur scribere exercitum atque in Algidum ducere. (Liv.) 3. Iubete istos foras exire. (Ter. ) 4. Caesar te sine cura esse iussit. (Cic.) 5. Duas acies hostem propulsare, tertiam opus perficere Caesar iussit. (Caes.) 6. M. Valerius proconsul, triginta navibus C.Servilio traditis, cum cetera omni classe redire ad urbem iussus est. (Liv.) 7. Decemviri libros Sibyllinos adire atque inspicere iussi sunt. (Liv.) 8. Sub vesperum Caesar portas claudi militesque ex oppido exire iussit. ( Caes.) 9. C. Marii reliquias dissipari iussit Sulla Victor. (Cic.) 10. Fabri pontem rescindere iubentur. (Caes.) 11. Caesar iussit pontem rescindi. (Caes.) 12. Numidae caput Jempsalis, ut iussi erant, ad Iugurtham referunt. (Sall.) Prohibeo, es, prohibui, prohibitum, ere = allontanare, impedire, vietare Si tratta di un composto di pro + habeo “tenere davanti”, cioè “respingere”, da cui il significato di “impedire” e quello, appartenente al lessico giuridico, di “vietare”. Come sempre, è il contesto a suggerire le scelte lessicali più appropriate. Ecco le costruzioni: 1. Con l’accusativo della persona che si tiene lontana e l’ablativo (spesso introdotto da a/ab) del termine di allontanamento: Proconsul praedones (ab) insula Sicilia prohibuit. (Cic.) “Il proconsole respinse i predoni dall’isola della Sicilia.” Quis maiorem partem populi suffragiis prohibuit? Rullus. (Cic.) In questo caso, il verbo assume l’accezione di “impedire”. In italiano la traduzione “a calco” “Chi ha impedito la maggior parte del popolo dal voto?” è scorretta, per cui risolveremo così: “Chi ha impedito alla maggior parte del popolo il voto? (oppure: di votare?)” A periculo prohibete rem publicam. (Cic.) In questo esempio, dato che il termine di allontanamento è connotato negativamente, il verbo assume l’accezione di “difendere”: “Difendete lo stato dal pericolo.” Ex omnibus provinciis commeatu et privato et publico prohibebamur. (Cic.) Abbiamo qui una costruzione passiva. L’ablativo commeatu non è una determinazione di causa efficiente, perché la traduzione “Eravamo impediti dal rifornimento” non avrebbe senso; esprime invece il termine di allontanamento. Dal momento che manca l’agente, la traduzione italiana preferisce il costrutto impersonale: “veniva impedito il rifornimento sia pubblico che privato da tutte le province.” 2. Con l’infinito: Leges id facere prohibent. (Cic.) Il soggetto chiarisce il contesto giuridico, attribuendo quindi l’accezione di “proibire”: “Le leggi proibiscono di fare ciò.” 3. Con l’accusativo e l’infinito: Marius Paulum exire domo prohibuit. (Cic.) E’ preferibile rendere in italiano così: “Mario impedì a Paolo di uscire di casa.” 4. Al passivo, con la costruzione personale col nominativo + infinito: Parentes prohibentur adire ad filios. (Cic.) “Si impedisce ai genitori di recarsi dai figli.” (Prohibeor e vetor si possono trovare anche con la completiva al congiuntivo introdotta da ne/quominus o quin/quominus secondo la costruzione dei verba impediendi, che non abbiamo fatto) Esercizio 1. Secutae sunt continuos dies complures tempestates, quae et nostros in castris continebant et hostem a pugna prohibebant. (Caes.) 2. Pecuniam exigi lex prohibet. (Cic.) 3. Ibi Ceutrones et Graioceli et Caturiges, locis superioribus occupatis, itinere exercitum Romanum prohibere conantur. (Caes.) 4. Sed dii et homines prohibuere redemptos vivere Romanos. (Liv.) 5. Monet Caesar ut Lucius Minucius Basilus ignes in castra fieri prohibeat. (Caes.) 6. Fere cotidianis proeliis cum Germanis Galli contendunt, cum aut suis finibus eos prohibent, aut ipsi in eorum finibus bellum gerunt. (Caes.) 7. Dumnorix rem suscipit et a Sequanis impetrat ut per fines suos Helvetios ire patiantur, obsidesque uti inter se dent perficit: Sequani ne itinere Helvetios prohibeant, Helvetii ut sine maleficio et iniuria transeant. (Caes.) 8. Num igitur ignobilitas sapientem beatum esse prohibebit? (Cic.) Una vittoria di Cesare Qua re nuntiata Caesar suum quoque equitatum tripertito divisum contra hostem ire iubet. Pugnatur una omnibus in partibus. Consistit agmen; impedimenta intra legiones recipiuntur. Si qua in parte nostri laborare aut gravius premi videbantur, eo signa inferri Caesar aciemque converti iubebat; ea res et hostes ad insequendum tardabat et nostros spe auxilii confirmabat. Tandem Germani ab dextro latere summum iugum nacti hostes loco depellunt, fugientes usque ad flumen, ubi Vercingetorix cum pedestribus copiis consederat, persequuntur compluresque interficiunt. Ea re animadversa, reliqui ne circumvenirentur veriti se fugae mandant. Omnibus locis fit caedes. Cesare Il ratto di Proserpina Vetus est opinio Cererem et Liberam natas esse in insula Sicilia et fruges in hac terra primum repertas esse, et raptam esse Liberam, quam eandem Proserpinam vocant, ex Hennensium nemore, qui locus umbilicus Siciliae nominatur. Cum autem filiam suam investigare et conquirere Ceres vellet, dicitur inflammasse taedas iis ignibus, qui ex Aetnae vertice erumpunt, et, has faces sibi praeferens, orbem omnem peragrasse terrarum. Henna autem, ubi ea, quae dico, gesta esse memorantur, sita est loco perexcelso atque edito, quo in summo est agri planities et aquae perennes; circa eam lacus lucique sunt plurimi atque laetissimi flores omni tempore anni, ita ut locus ipse raptum illum virginis declarare videatur. Etenim prope est spelunca quaedam conversa ad aquilonem infinita altitudine, ex qua Ditem patrem ferunt repente cum curru exstitisse abreptamque ex eo loco virginem secum asportasse. Cicerone