- A. DIOTTI - S. DOSSI - F. SIGNORACCI, Schede di morfosintassi
NOMINATIVO
LA COSTRUZIONE DI VIDEOR
In latino il passivo del verbo video (cioè videor, -eris, visus sum, vidēri) assume il significato di
«sembrare», «parere» e viene impiegato con costrutti particolari, a seconda dei casi.
La costruzione personale
Il verbo videor in latino può reggere:
1) un predicativo del soggetto.
Mihi humanitas tua admirabilis visa est.
A me la tua cortesia è sembrata ammirevole.
In tal caso videor è usato come verbo copulativo ed è completato nel significato dal predicativo del
soggetto che va regolarmente in nominativo.
2) una proposizione dipendente infinitiva.
Mihi esse beatus videris.
Mi sembra che tu sia felice.
In questo secondo caso notiamo che:
• videris è la seconda persona singolare dell’indicativo di videor. Videor è quindi costruito personalmente: c’è un soggetto sottinteso di seconda persona singolare con il quale il verbo regolarmente si accorda;
• mihi è il regolare dativo della persona cui sembra;
• esse è il regolare infinito richiesto dalle dipendenti infinitive;
• beatus è il predicativo del soggetto che, pur appartenendo a una soggettiva, contrariamente
alle regole studiate, è in nominativo e non in accusativo.
La frase esaminata potrebbe essere tradotta letteralmente: «Tu mi sembri essere felice» oppure,
meglio: «Mi sembra che tu sia felice».
Si osservino questi esempi:
Marcus beatus mihi videbatur.
Marco era visto, per me, felice. (traduzione letterale)
Marco mi sembrava felice.
Mi sembrava che Marco fosse felice.
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Caesari hostes strenui esse videbantur.
A Cesare i nemici sembravano essere valorosi.
A Cesare sembrava che i nemici fossero valorosi.
Pompeiani iam sibi vicisse videbantur. (CES.)
I Pompeiani sembravano a sé di aver già vinto.
Ai Pompeiani sembrava già di aver vinto.
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NOMINATIVO
La peculiarità di questi costrutti consiste:
• nell’uso del nominativo all’interno di un’infinitiva;
• nell’uso personale del verbo, contrariamente a quanto avviene in italiano (dove il verbo sembrare ha per lo più costrutto impersonale).
Siamo infatti di fronte al costrutto personale di videor con infinito + nominativo.
Rispetto all’italiano quindi il latino:
• dà come soggetto a videor il soggetto dell’infinitiva;
• concorda videor con il soggetto;
• mette in nominativo tutto ciò che al soggetto si riferisce;
• usa il pronome personale-riflessivo in dativo (sibi nelle terze persone), quando il soggetto dell’infinitiva è la persona cui sembra (per esempio: Mihi esse beatus videris).
La costruzione impersonale
Si notino i seguenti costrutti:
Marium consulem fieri utile videbatur.
Sembrava utile che Mario divenisse console.
Visum est mihi de senectute aliquid ad te conscribere. (CIC.)
Mi è sembrato bene scriverti qualcosa sulla vecchiaia.
Mihi videtur fore ut numquam Latine loqui discas.
Mi sembra che tu non imparerai mai a parlare latino.
Magistro videbatur pueros teaedere.
Al maestro sembrava che i ragazzi si annoiassero.
Come risulta quindi dagli esempi, la costruzione di videor è impersonale e regge infinito + accusativo:
• quando videor è accompagnato da un aggettivo neutro come utile, bonum, verisimile, ecc.;
• quando videor è usato nell’accezione di «sembrar bene», «sembrar opportuno»;
• quando da videor dipende un verbo che dovrebbe andare all’infinito futuro ma, mancando il
supino, viene reso con la perifrasi fore o futurum esse ut + congiuntivo;
• quando il verbo dipendente è di tipo impersonale.
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LA COSTRUZIONE PERSONALE
DI DICOR, FEROR, TRADOR
Si consideri la proposizione:
Decius se devovisse dicitur.
Si dice che Decio si sia votato alla morte.
Anche in questo caso, come già notato per videor, ci troviamo di fronte a una costruzione personale del verbo.
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NOMINATIVO
Si nota infatti che:
• Decius, in caso nominativo, è soggetto;
• dicitur è la terza persona singolare dell’indicativo di dicor, concordato con il soggetto (costruzione personale);
• devovisse è l’infinito perfetto attivo di devoveo, regolarmente richiesto dall’infinitiva;
• se è il pronome riflessivo complemento oggetto, in accusativo.
Il latino cioè:
• presenta come soggetto di dicor il soggetto della dipendente infinitiva soggettiva italiana;
• concorda il verbo dicor con il soggetto;
• costruisce una dipendente infinitiva in cui tutto ciò che si riferisce al soggetto va in nominativo (infinito + nominativo).
Numerosi sono i verbi latini passivi che richiedono questa costruzione personale. Si tratta dei:
1)verba declarandi e sentiendi, quali dicor («si dice che io»), negor («si dice che io non»), praedicor («si va dicendo che io»), scribor («si scrive che io»), habeor («si reputa che io»), putor
(«si ritiene che io»), feror («si narra che io»), trador («si tramanda che io»).
Illi socius esse diceris.
Si dice che tu gli sia alleato.
Ricorda
Questi verbi nelle forme composte e nelle perifrastiche passive, ossia in presenza di participio
e di gerundivo (per esempio traditum est, putandum est), richiedono preferibilmente il
costrutto impersonale, cioè la terza persona singolare passiva del verbo e l’infinito + accusativo.
Galbam, Africanum, Laelium doctos fuisse traditum est.
È stato tramandato che Galba, l’Africano e Lelio fossero dotti.
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2)verba iubendi, quali iubeor («mi si comanda»), cogor («mi si costringe»), sinor («mi si lascia»), prohibeor («mi si proibisce»), vetor («mi si vieta»).
Decemviri libros Sibyllinos adire iussi sunt.
Si comandò ai decemviri di consultare i libri sibillini.
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NOMINATIVO
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ESERCIZI
1. Nunc mihi est visum de senectute aliquid conscribere. (Cic.) – 2. Idoneum visum est de
natura cultuque Sullae paucis dicere. (Sall.) – 3. Res eo spectat, ut ea poena, in qua adhuc
Ligarius sit, non videamini esse contenti. (Cic.) – 4. Hac lege sublata, videnturne vobis
posse Caesaris acta servari? (Cic.) – 5. Ubi paria sunt periculum et praemium, et secundis
rebus amplior fructus est et adversis solacium maius. (C. Rufo) – 6. Maxime mihi occurrunt, Attice, et quasi lucent Athenae tuae, qua in urbe primum se orator extulit. (Cic.) –
7. Omnes proelium uno animo et una voce poscunt. (Liv.) – 8. Omnia mihi tua consilia non
magis prudentiae plena videntur quam fidelitatis. (Cic.) – 9. Caesar, quae visum est, respondit. (Ces.) – 10. In solitudine mihi videor esse. (C. Rufo) – 11. Trahit Hectorem ad currum religatum Achilles; ulciscitur, ut quidem sibi videtur. (Cic.) – 12. Res agitur in senatu;
vehementer ab omnibus conclamatur. (Cic.)
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1. Domitianus pubertatis ac primae adulescentiae tempus tanta inopia gessisse fertur,
ut nullum argenteum vas in usu haberet. (Svet.) – 2. Aruspicinae artem primus Etruscis
tradidisse dicitur quidam Tages. (Isid.) – 3. Ex tua oratione mihi videor bene Crassum et
Scaevolam cognovisse. (Cic.) – 4. Nihil est stabile quod infidum est. (Sall.) – 5. Tibi persuade praeter culpam ac peccatum, qua semper caruisti et carebis, homini accidere nihil
posse, quod sit horridum aut pertimescendum. (Cic.) – 6. Vides, hospes, quae spatia caeli
peragraverim, quae maris quaeve terrarum. (Floro) – 7. Aequam memento rebus in arduis servare mentem, moriture Delli. (Or.) – 8. Tres provincias Aegyptus fertur habuisse,
temporibus priscis. (Amm. Marc.) – 9. Nos, ut videmur, magnum attulimus adiumentum
hominibus nostris. (Cic.) – 10. Per somnium iugulari visus sum mihi. (Apul.) – 11. Zaleucus apud Locrenses prudentissimus habitus est. (Val. Mass.)
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